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lunedì 15 dicembre 2025

Destra e sinistra insieme per la memoria dell'esodo istriano in Fvg: ecco il bando

 

Destra e sinistra insieme per la memoria dell'esodo istriano in Fvg: ecco il bando

La proposta è stata ideata dal consigliere del Patto per l'Autonomia, Enrico Bullian, per poi essere integrata dall'intervento del consigliere di Fratelli d'Italia, Claudio Giacomelli. "Sostenere questa ricerca è un atto di responsabilità verso la memoria degli esuli e verso le nuove generazioni"

Una delle rappresentazioni del passaggio istriano al Villaggio del pescatore, a Duino (foto Aiello)

La sinistra propone, la destra perfeziona e integra. Un ritornello condiviso da maggioranza e opposizione al quale ormai l'opinione pubblica aveva rinunciato, viste le continue contrapposizioni politiche tra gli schieramenti in qualsiasi sede. Eppure, nell'aula del Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia nei giorni scorsi è andato in scena quello che è stato definito, da ambo le parti, “un bell’esempio di collaborazione". Parliamo del bando, inserito all'interno di una proposta di emendamento presentata dal consigliere del Patto per l'Autonomia Enrico Bullian, per la valorizzazione della memoria storica dei quartieri e dei villaggi sorti in regione a seguito dell'esodo giuliano-dalmata. 

Un fenomeno che, oltre ad aver segnato la storia del Friuli Venezia Giulia (solo a Trieste si fermano almeno tra gli  80 e i 90 mila esuli), ha lasciato dei segni evidenti nel paesaggio e nella costruzione delle diverse comunità locali. Un documento che il Consiglio regionale, dopo il passaggio di perfezionamento e integrazione dell'entità finanziaria da parte del consigliere regionale di Fratelli d'Italia, Claudio Giacomelli, ha approvato all'unanimità. Ma cosa succede adesso? Secondo quanto diffuso dagli stessi Bullian e Giacomelli, la misura prevede un bando destinato alle università regionali e alle associazioni culturali per “l’erogazione di contributi per realizzare ricerche e pubblicazioni di carattere storico e divulgativo che ricostruiscano il fenomeno dell’esodo”. 

Cosa prevede il bando

Si parla di “monografie”, scrivono, che mettano in evidenza “il vissuto quotidiano di quelle famiglie, documentare la struttura e l’evoluzione degli insediamenti creati nel secondo dopoguerra e valorizzarne la memoria, nonché evidenziare la risposta stessa della popolazione regionale e delle istituzioni a tale fenomeno”. Il percorso di riconoscimento storico e culturale dei numerosi quartieri e villaggi istriani sparsi in tutte e quattro le province regionali rappresenta il secondo punto previsto dal bando. Un modo per riuscire a lavorare assieme in merito alla “tutela, ricerca e divulgazione” di temi che non sono stati del tutto sviscerati.  

Anche a Santa Croce venne creato un insediamento per gli esuli istriani
Anche a Santa Croce venne creato un insediamento per gli esuli istriani

La mappa degli esuli in regione

I luoghi dove gli esuli istriani e dalmati sono stati accolti si trovano un po' dappertutto. In provincia di Trieste la lista è lunga. Si va da Padriciano, al Silos, alla stessa Risiera di San Sabba, come pure Borgo San Mauro, Villaggio del Pescatore o Borgo San Nazario, a Prosecco, così come una parte dell'abitato di Santa Croce, sul Carso. Nell'isontino Fossalon, Ronchi dei legionari e Gorizia, ma non solo. In Friuli basti pensare al villaggio istriano di San Giorgio di Nogaro, storia pressoché dimenticata da buona parte dell'opinione pubblica regionale; infine la zona del Pordenonese, con le famose Villotte, nella zona tra Roveredo in piano e San Quirino, a nord del capoluogo della destra Tagliamento. 

Le parole di Bullian e Giacomelli

“Raccontare la storia dei nostri quartieri nati dall’Esodo non significa guardare al passato con nostalgia − ha fatto sapere Bullian −, ma comprendere un processo. Sostenere questa ricerca è un atto di responsabilità verso la memoria degli esuli e verso le nuove generazioni, che meritano di conoscere quella esperienza che ha inciso profondamente sulla fisionomia di alcune parti delle nostre città e sulla nostra identità collettiva e che ha conosciuto fasi complesse e contradditorie, alternando solidarietà ed emarginazione, accoglienza e chiusura”. Citando la memoria quale “strumento di comprensione e non esercizio retorico”, il consigliere già sindaco di Turriaco, ha concluso affermando come "il riconoscimento dei villaggi degli esuli come parte integrante del nostro patrimonio culturale è un passo necessario”.

E da destra non solo hanno applaudito, ma hanno anche sostenuto la proposta trovando soldi in più. “L’iniziativa del consigliere Bullian è assolutamente meritoria − scrive Giacomelli − e pertanto ho voluto collaborare con convinzione. I villaggi degli esuli nei nostri comuni raccontano storie dimenticate troppo in fretta quando invece fanno parte della coscienza più profonda della nostra Regione”. Il bando prevederà 30 mila euro di finanziamenti. 



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Destra e sinistra insieme per la memoria dell'esodo istriano in Fvg: ecco il bando
https://www.triesteprima.it/cronaca/esodo-istriano-fvg-bando.html
© TriestePrima

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