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venerdì 5 maggio 2023

Dubbi sulla nuova Acciaieria

 

I dubbi sulla nuova acciaieria a San Giorgio di Nogaro.

Continua a far discutere l’ipotesi di una nuova acciaieria a San Giorgio di Nogaro, in zona Aussa Corno. Questa volta, ad esprimere dubbi è Confcommercio Lignano che a firma del presidente Enrico Guerin, del vicepresidente Salvatore Vozza e di tutto il consiglio mandamentale, ha scritto agli associati del territorio in merito alla progettualità di realizzazione dell’impianto industriale a Porto Nogaro.

La lettera, pubblicata sul sito di Confcommercio provinciale, riferisce delle insistenti voci sulla possibile apertura di una nuova acciaieria nella zona industriale dell’Aussa Corno, a pochi chilometri in linea d’aria da Lignano Sabbiadoro. Preoccupati dalle notizie che si susseguivano in ordine sparso e sollecitati dalla richiesta di informazione da parte di numerosi associati, “abbiamo cercato di apprendere informazioni – si legge -, al fine di farci un’idea di cose stesse realmente accadendo, senza però purtroppo trovare riscontro”.

L’associazione di categoria sottolinea che il territorio della Bassa friulana ha come valore aggiunto un ecosistema ambientale di pregio ed unico al mondo come la laguna e tanti posti di lavoro legati al turismo e alla nautica che potrebbero subire una forte contrazione nel caso in cui il nuovo insediamento dovesse in qualche modo andare ad alterarlo.

“Le nostre perplessità – informa il mandamento – le abbiamo espresse a tutti i candidati della recente tornata elettorale che abbiamo avuto modo di incontrare. Per noi la salvaguardia del territorio e di conseguenza delle nostre attività viene prima di ogni altro interesse, pertanto auspichiamo che ogni progetto di impatto significativo possa essere condiviso con le comunità e le categorie imprenditoriali con la dovuta trasparenza. Per intavolare una discussione su basi scientifiche, è dunque assolutamente opportuno che tanto lo studio affidato alle Università regionali quanto i pareri degli uffici regionali competenti in materia ambientale vengano resi pubblici e possano essere oggetto di discussione con tutte le componenti interessate”.

martedì 28 marzo 2023

friulioggi.it Port state Control su una nave della Guinea Bissau a porto Nogaro

 

I controlli sulla motonave a Porto Nogaro.

Nella giornata di ieri a Porto Nogaro, è stata sottoposta a fermo amministrativo la Motonave GAL, battente bandiera Guinea – Bissau e gestita da una società di armamento greca.

Le condizioni della nave erano già apparse critiche all’arrivo in porto, durante le manovre di ormeggio.
Per tale ragione, il nucleo ispettivo di Port State Control della Direzione Marittima del Friuli Venezia Giulia ha proceduto ad un’approfondita ispezione della nave. Le condizioni della nave sono subito apparse gravemente deficitarie e le condizioni di manutenzione e gestione, nonché quelle dell’equipaggio, sono risultate sotto gli standard minimi, in palese violazione alle norme internazionali sulla salvaguardia della vita umana in mare, la protezione dell’ambiente marino, la sicurezza della navigazione e la tutela dei lavoratori marittimi.

Al termine dell’ispezione, sono state rilevate oltre 30 deficienze molte delle quali di gravità tale da determinare il fermo amministrativo dell’unità. Prima di poter riprendere la navigazione e quindi la propria attività commerciale, la nave dovrà rettificare tutte le irregolarità riscontrate e sarà oggetto di nuova verifica da parte degli ispettori della Guardia Costiera. Quello della giornata di ieri è il secondo fermo operato nella corrente annualità a Porto Nogaro e si aggiunge ai 7 eseguiti nel 2022.

Cosa è il Port State Control.

Il Port State Control è l’attività ispettiva condotta a bordo delle navi straniere da parte dell’Autorità dello Stato del porto di approdo, atta a garantire che la nave che scala i porti italiani non sia in condizioni sub-standard rispetto alle Convenzioni Internazionali che regolano la sicurezza della navigazione, costituendo un pericolo per la vita umana in mare e per l’ambiente.

I compiti di Port State Control sono svolti da personale della Guardia Costiera, appositamente addestrato e autorizzato quale ispettore PSC, che viene dislocato tra diversi Comandi territoriali ubicati nei porti maggiormente interessati da traffico mercantile ed organizzato in “Nuclei Port state Control”, coordinati dai Servizi regionali PSC istituiti a livello di Direzione Marittima. I nuclei operano sotto l’egida del 6° Reparto del Comando Generale – Sicurezza della navigazione e marittima che tramite la Sezione “Port State Control” e il Coordinatore Nazionale” monitora e indirizza l’attività.

Foglio della Collaborazione Pastorale Di San Giorgio di Nogaro

Tutto sull'arrivo del nuovo arcivescovo Mons. Riccardo Lamba

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