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sabato 23 gennaio 2016

Bollettino Fides News del 22 gennaio 2016

EUROPA/SPAGNA - Emittente televisiva cattolica per l’annuncio del Vangelo e la diffusione della vita della Chiesa
 
Toledo (Agenzia Fides) – E’ stata appena lanciata una nuova sinergia di comunicazione cattolica online, attraverso Radiotelevisión Diocesana di Toledo, che comprende Canal Diocesano de TV e Radio Santa María di Toledo, due mezzi di comunicazione della Fondazione Radio Santa María, presieduta dall’Arcivescovo di Toledo. La Fondazione vuole essere un canale per l’annuncio del Vangelo e la diffusione della vita della Chiesa, partendo dalle esigenze e dalle sfide della società e della cultura del nostro tempo. Essa mira inoltre ad essere uno spazio di incontro e di accoglienza per coloro che non hanno sufficiente possibilità di fare sentire la loro voce ed esprimere le loro preoccupazioni. RTVD sarà presente anche in due delle più importanti reti sociali, Facebook e Twitter. Offrirà, inoltre, la possibilità di recuperare contenuti, audio e video, in due piattaforme online, Ivoox e Youtube. Obiettivo di questa strategia di comunicazione è quello di creare nuovi canali informativi anche per quelli che sono fisicamente lontani, in particolare tutti i missionari, affinchè anche loro abbiano aggiornamenti sulla vita pastorale della diocesi.
Dalla pagina web (www.rtvd.org) si può accedere alle reti sociali e alle due piattaforme online.
(AP) (22/1/2016 Agenzia Fides)
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AFRICA/KENYA - Santa Croce, l’unica parrocchia al mondo all’interno di un campo profughi
 


Nairobi (Agenzia Fides) - “Siamo due preti qui, e riuscire a servire tutti i fedeli è una sfida” dice p. Augustine Kharmuti, padre salesiano che opera nella parrocchia di Santa Croce, la sola chiesa nel mondo collocata dentro un campo profughi, quello di Kakuma, nella Contea di Turkana, nel nord-ovest del Kenya.
Il campo ospita circa 182.000 rifugiati provenienti da Sud Sudan, Sudan, Uganda, Burundi, Rwanda, Repubblica Democratica del Congo ed Etiopia.
P. Augustine dirige il Don Bosco Technical Institute, che offre una formazione professionale ai rifugiati come carpentiere, elettricista, saldatore, sarto, stilista, meccanico di autoveicoli, segretaria, oltre a corsi di computer e di inglese.
“Formiamo dai 3.000 ai 3.200 studenti ogni anno e accogliamo da 500 a 600 fedeli ad ogni Messa” dice il missionario. Sebbene i due padri abbiano l’aiuto di due catechisti e di tre suore, il recente afflusso di nuovi rifugiati specie dal Sud Sudan pone nuove sfide alla loro opera pastorale ed educativa ed hanno quindi chiesto un sostegno alla Chiesa e al governo per migliorare la qualità dell'istruzione e per formare un numero maggiore di studenti. (L.M.) (Agenzia Fides 22/1/2016)
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AFRICA/GHANA - Preoccupazione nel paese per l’arrivo di due ex detenuti di Guantanamo
 

Accra (Agenzia Fides) - Due importanti associazioni del laicato cattolico si sono unite all’appello lanciato dai Vescovi del Ghana perché il governo di Accra riconsideri la decisione di accogliere due ex detenuti nella base militare statunitense di Guantanamo (Cuba). L’11 gennaio la Conferenza Episcopale del Ghana aveva pubblicato una dichiarazione nella quale si affermava: “In quest’anno elettorale ci aspettiamo che il nostro governo focalizzi la sua attenzione nel garantire la pace e la sicurezza nel Paese (…) e non ponga a rischio la sicurezza della nostra terra ospitando due ex terroristi”.
Il Ghana si è impegnato ad ospitare persone provenienti da aree di crisi come Rwanda, Siria e Yemen, ed ha accettato di accogliere due ex detenuti a Guantanamo, Mahmud Umar Muhammad Bin Atef e Khalid Muhammad Salih Al-Dhuby, dopo aver raggiunto un accordo con le autorità di Washington. Una decisione che sta suscitando un vivo dibattito in Ghana.
In appoggio ai Vescovi sono scesi in campo i Knights and Ladies of Marshall e la Kumasi Province of the Association of Catholic Teachers (ACT).
In una loro dichiarazione, i Knights and Ladies of Marshall affermano di “associarsi alle preoccupazioni poste da diversi gruppi della società civile del Ghana, inclusi la Ghana Catholic Bishops Conference e il Christian Council of Ghana, sul fatto che la questione dei due ex detenuti di Guantanamo è totalmente differente dalle richieste di asilo presentate da altri rifugiati”.
In particolare si nota che “il Ministro dell’Interno ha dichiarato di non aver preso parte alla discussione” sull’accoglienza dei due, sottolineando che “sebbene il governo affermi che i due ex detenuti non sono un rischio per la sicurezza, ci chiediamo perché sono tenuti nel complesso della Sicurezza Nazionale e i loro movimenti sorvegliati 24 ore su 24, sette giorni su sette”. (L.M.) (Agenzia Fides 22/1/2016)
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AFRICA/SIERRA LEONE - Confermato un nuovo caso di Ebola a una settima dal primo
 
Kambia (Agenzia Fides) - Dalla Sierra Leone è arrivata la conferma di un nuovo caso di Ebola. Si tratta di una parente della studentessa di 22 anni morta il 12 gennaio, dopo aver viaggiato dal distretto di Kambia, al confine con la Guinea, fino a quello di Tonkolili, dove è stata sepolta senza seguire le procedure di sicurezza (vedi Fides 16/1/2016). Secondo informazioni della ong Medici con l’Africa Cuamm, pervenute all’Agenzia Fides, il contagio del nuovo caso sarebbe da ricondurre al mancato rispetto delle procedure di sicurezza. Infatti una parente della vittima, che avrebbe partecipato al lavaggio rituale del corpo prima della sepoltura, è venuta a contatto con il virus. “In questi giorni ci si renderà conto della reale dimensione del nuovo focolaio” riferisce Matteo Bottecchia, rappresentante del Cuamm in Sierra Leone. La situazione è al momento molto delicata: prima di morire infatti la giovane ha viaggiato con mezzi pubblici, incontrato parenti e amici. U n rapporto pubblicato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità stima che la donna sia entrata in contatto con 256 persone prima di morire: di queste, 42 persone sarebbero ad alto rischio di contagio. (AP) (22/1/2016 Agenzia Fides)
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ASIA/PAKISTAN - Un cristiano ucciso in Punjab
 
Sialkot (Agenzia Fides) – Nazir Masih, 50enne cristiano, padre di famiglia e impiegato nell’amministrazione locale di Sialkot, nella provincia del Punjab, è stato ucciso mentre completava il suo lavoro di pulizia delle strade. L’episodio è avvenuto alle 7 del mattino del 14 gennaio, ma solo ora ne è giunta notizia all’Agenzia Fides. Nazir Masih, sposato e padre di cinque figli, è stato aggredito da uomini armati e colpito da quattro proiettili di fucile, risultati letali.
La sua famiglia e i cristiani di Sialkot chiedono un'indagine approfondita che porti all'arresto dei colpevoli e un adeguato risarcimento per la famiglia. Sebbene Nazir fosse in servizio quando è stato ucciso, finora l’amministrazione comunale ha negato ogni assistenza per la famiglia.
I conoscenti ricordano Nazir “come un uomo gentile, umile e devoto, che non aveva nemici”, dunque nessuno comprende le ragioni dell’omicidio. Secondo le ipotesi della polizia “Nazir potrebbe aver involontariamente assistito a un crimine o a un reato e dunque potrebbe essere stato eliminato perché scomodo testimone”. Altre piste non escludono un attacco terroristico mirato. La famiglia di Nazir Masih si trova ora in gravi difficoltà finanziarie. Nazir lascia la moglie Samina e cinque figli tra i 21 e gli 11 anni. (PA) (Agenzia Fides 22/1/2016)
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ASIA/LIBANO - Tour dei Patriarchi delle Chiese sire tra i leader politici libanesi
 
Beirut (Agenzia Fides) – Nella giornata di ieri, i due Patriarchi delle Chiese siro-antiochene - il Patriarca siro ortodosso Mar Ignatius Aphrem II e il Patriarca siro cattolico Ignace Youssif III - hanno voluto realizzare insieme un giro di consultazioni presso i leader delle diverse forze politiche nazionali, in un frangente in cui lo scenario politico libanese appare movimentato dall'appoggio a sorpresa offerto dal Partito maronita delle Forze Libanesi alla candidatura dell'ex rivale Michel Aoun alla carica di Presidente della Repubblica.
Durante i colloqui, i due Primati delle Chiese, accompagnati da Vescovi e collaboratori, hanno esposto preoccupazioni e suggerimenti rispetto alle crisi che travagliano la regione – con particolare riferimento alle sofferenze vissute dalle comunità cristiane - e allo stallo istituzionale in cui versa il Paese dei Cedri. Il tour delle consultazioni patriarcali è iniziato con Mohammad Raad, leader della rappresentanza parlamentare del Partito sciita di Hezbollah. A seguire, ci sono stati gli incontri con l'ex generale Michel Aoun - leader del Movimento patriottico libero -, con Samir Geagea (leader delle Forze Libanesi), con Fouad Siniora (rappresentante del partito sunnita Futuro), con Sami Gemayel (leader del partit Kataeb) e con il Presidente del Parlamento libanese, lo sciita Nabih Berri.
Secondo il delicato sistema istituzionale libanese, la carica di Presidente della Republbica spetta a un cristiano maronita. In tutti gli incontri, la delegazione comune delle Chiese sire ha espresso la speranza che in Libano venga presto eletto un Presidente, per uscire dal vuoto politico e dalla paralisi istituzionale che dura da 18 mesi. Il nuovo Presidente - hanno auspicato i due Primati e i loro accompagnatori - dovà tutelare i diritti delle diverse denominazioni confessionali e religiose, anche minoritarie.A questo riguardo – riferisce un comunicato diffuso dal Patriarcato siro cattolico - i due Patriarchi hanno chiesto a tutti i loro interlocutori politici che almeno un seggio nel Parlamento libanese sia riservato a ciascuna delle due comunità ecclesiali sire. Tale richiesta – sottolinea il comunicato, pervenuto all'Agenzia Fides – ha avuto anche il pieno sostegno del Patriarca maronita Boutros Bechara Rai. (GV) (Agenzia Fides 22/1/2016).
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ASIA/IRAQ - I capi jihadisti in fuga dalla Provincia di Ninive
 
Mosul (Agenzia Fides) – Mentre nell'area di Mosul e della piana di Ninive si intensificano le incursioni aeree della coalizione a guida Usa contro le postazioni dello Stato Islamico (Daesh), un numero crescente di leader militari jihadisti lascia la regione, diretti a ingrossare le milizie collegate al Daesh operanti in Libia e Yemen. La notizia, rilanciata dal sito curdo ARA News, arriva da Rafaat al Zarari, direttore del Niniveh Media Network, che a sua volta raccoglie dati forniti dalle sue fonti ancora operanti a Mosul. Nelle ultime due settimane – riferisce al Zatari – almeno venti leader di punta delle milizie dello Stato Islamico hanno abbandonato la Piana di Ninive e sono usciti dall'Iraq, forse per evitare che l'apparato militare jihadista venga compromesso dall'intensificarsi delle operazioni militari della coalizione anti-Daesh.
La Piana di Ninive è l'area che ospita molte città e villaggi a maggioranza cristiana, abbandonati dalla popolazione tra la primavera e l'estate 2014, con fughe di massa provocate dall'avanzata delle milizie jihadiste. Nei giorni scorsi (vedi Fides 20/1/2016), i bombardamenti aerei compiuti dalla coalizione internazionale su Mosul – conquistata dal Daesh nel giugno 2014 – hanno colpito la chiesa siro-ortodossa dedicata alla Vergina Maria, nella zona del mercato. (GV) (Agenzia Fides 22/1/2016).
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ASIA/CAMBOGIA - Opere di carità e pellegrinaggi nell'Anno della Misericordia
 
Phnom Penh (Agenzia Fides) - Vivere l’Anno della Misericordia all'insegna di opere di carità ispirate dal Vangelo del Buon Samaritano; e compiendo almeno un pellegrinaggio: è l'esortazione che Sua Ecc. Mons. Olivier Schmitthaeusler, Vicario apostolico di Phnom Penh, rivolge ai fedeli in una lettera pastorale dedicata al Giubileo straordinario. Nel testo, inviato dal Vicario all'Agenzia Fides, si rimarca: “Questo è il programma dell’Anno Santo: la misericordia è il nostro cuore che si dilata, convertendosi e agendo concretamente per il prossimo nel modo in cui ha agito Gesù. Lasciate che il Buon Samaritano e il Cristo che lava i piedi ai suoi discepoli ci accompagnino in questo anno 2016”.
Con lo spirito di mettere in pratica la opere di misericordia, il Vescovo invita i fedeli di tutte le parrocchie a scegliere uno specifico apostolato tra le sei priorità definite insieme: istruzione, servizio nella sanità, formazione per i disoccupati, assistenza ai disabili, cura del creato, inclusione dei poveri.
Ogni comunità è inoltre invitata e scegliere un giorno dell'Anno Santo per compiere un pellegrinaggio in uno fra tre luoghi: la Porta Santa della Cattedrale di Phnom Penh; il santuario dei martiri cambogiani; la chiesa di Nostra Signora del Mekong ad Arey Ksat. Tutti i cattolici cambogiani, rimarca, sono chiamati in questo tempo “ad aprire tre Porte Sante nel proprio cuore”, mettendo in pratica la fede, la misericordia e la speranza. (PA) (Agenzia Fides 22/1/2016)
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AMERICA/HAITI - “Esercitare saggezza e dialogo” in modo urgente, appello dei Vescovi per il ballottaggio
 
Port au Prince (Agenzia Fides) – Il Presidente haitiano Michel Martelly, ha confermato ieri, 21 gennaio, durante una trasmissione alla televisione di stato, che il ballottaggio presidenziale si terrà comunque domenica prossima, 24 gennaio, nonostante le proteste dell'opposizione. Martelly ha riaffermato il suo impegno per organizzare le elezioni e ha spiegato che si tratta solo di un gruppo di persone che cercano di "distruggere il processo democratico" ed ha informato di aver mobilitato la Polizia Nazionale per garantire la partecipazione dei cittadini al ballottaggio.
Le dichiarazioni del Presidente sono venute dopo l'annuncio dell'opposizione, guidata dal candidato presidenziale Jude Célestin, che invitava ad una serie di proteste organizzate per oggi, venerdì 22 gennaio. Celestin, che deve vedersela al ballottaggio con Jovenel Moise, rappresentante del partito che governa attualmente Haiti, ha annunciato che non parteciperà alle elezioni, sostenendo le frodi già dal primo turno, lo scorso ottobre (vedi Fides 23/12/2015; 28/12/2015).
La Conferenza Episcopale di Haiti ha preso atto della decisione dell'esecutivo e della Commissione Elettorale Provvisoria (CEP) di andare alle elezioni nelle condizioni attuali. In un comunicato diffuso ieri, i Vescovi osservano però che le raccomandazioni della Commissione Elettorale non sono state chiaramente seguite. "L'ostinarsi di una parte per effettuare le elezioni il 24 gennaio 2016 e dell'altra a non cercare un accordo favorevole per il paese, non farà che peggiorare la crisi elettorale a lungo termine" si legge nella nota dei Vescovi pervenuta a Fides.
La Conferenza Episcopale ha fatto appello al governo, alla Commissione Elettorale e ad altri protagonisti coinvolti nelle elezioni, di esercitare la saggezza, l’intuizione e la capacità di dialogo al fine di trovare una soluzione accettabile e sostenibile per il popolo haitiano nel più breve tempo possibile.
(CE) (Agenzia Fides, 22/01/2016)
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AMERICA/REPUBBLICA DOMINICANA - “Vivere l’Anno della Misericordia coltivando la pace”: la festa della Vergine di Altagrazia, patrona del paese
 
Higuey (Agenzia Fides) – Il Vescovo della diocesi di Higuey, Sua Ecc. Mons. Nicanor Peña, che è il Presidente della Conferenza Episcopale della Repubblica Dominicana, ha chiesto a tutti di trasformare il paese in una patria dove si riesca a vivere nella sicurezza e dove i domenicani non abbiamo paura l'uno dell'altro. Ha anche esortato le autorità politiche a stabilire un dialogo sincero e aperto per discutere le grandi questioni nazionali.
Mons. Peña si è espresso così durante l'omelia della Messa che ha celebrato nella Basilica di Higuey, in occasione della festa della Patrona della Repubblica Dominicana, la Vergine di Altagracia, alla quale era presente il Presidente Danilo Medina e altri funzionari del governo, e centinaia di fedeli provenienti da tutto il paese.
La Vergine di Altagracia ci dà la forza di continuare sulla via del bene, al servizio degli altri, compiendo le opere di misericordia, ha detto il Vescovo: "Nelle sue mani poniamo il nostro paese, tutti i dominicani, perché Lei interceda per noi, per avere la grazia di vivere intensamente la nostra vita di fede senza paura, come Lei stessa ha fatto". Mons. Nicanor Peña ha ricordato che il 2016 è stato dichiarato da Papa Francesco come "Anno della Misericordia", quindi ha invitato tutti i domenicani a coltivare la pace, per essere coerenti con questo invito a tutta la comunità cristiana.
(CE) (Agenzia Fides, 22/01/2016)

domenica 5 luglio 2015

Bollettino Fides News del 4 luglio 2015

EUROPA/POLONIA - La Scuola degli Animatori Missionari: luogo di formazione missionaria per religiosi e laici
Varsavia (Agenzia Fides) - Si sono conclusi ieri, 3 luglio, i lavori della “Scuola degli Animatori Missionari”, organizzata dalle Pontificie Opere Missionarie (POM) della Polonia, ospitati presso il Centro di Formazione Missionaria di Varsavia dal 29 giugno. Secondo le notizie inviate all’Agenzia Fides, quest'anno i partecipanti, provenienti da 22 diocesi polacche, sono stati 52 (1 sacerdote, 3 religiosi, 14 seminaristi e 34 laici). L'obiettivo della scuola è quello di presentare le conoscenze di base sulla missione, sulle Pontificie Opere Missionarie e sull’animazione missionaria.
Il programma della Scuola è vario, e prevede la Messa quotidiana, l'adorazione del Santissimo Sacramento, conferenze, gruppi di lavoro, visita ad un museo missionario. Quest’anno c'è stato il tempo anche per fare il punto sul IV Congresso Missionario Nazionale che si è appena tenuto a Varsavia dal 12 al 14 giugno, promosso dalla Commissione Episcopale per le Missioni e dalle Pontificie Opere Missionarie sul tema "Gioia del Vangelo fonte di slancio missionario" (vedi Fides 18/6/2015).
Inoltre si è parlato della preparazione alla beatificazione dei due missionari polacchi Francescani Conventuali, padre Zbigniew Strzalkowski e padre Michal Tomaszek, noti come “i martiri di Pariacoto” dalla località peruviana dove furono uccisi, che saranno beatificati il 5 dicembre 2015.
In 18 anni di attività, circa un migliaio di persone, sacerdoti, religiosi e laici, si sono formate alla Scuola degli Animatori Missionari, e la maggior parte di loro è tuttora impegnata al servizio dell’opera missionaria della Chiesa. (SL) (Agenzia Fides 04/07/2015)
AFRICA/SIERRA LEONE - Ebola: “in Sierra Leone la situazione è peggiore della Liberia” racconta un missionario appena rientrato
Roma (Agenzia Fides) - “Purtroppo non sembra esserci fine a questa tragedia. In Sierra Leone la situazione ebola è peggio che in Liberia” riferisce all’Agenzia Fides fr. Luca Perletti, Camilliano (MI), appena rientrato dalla Sierra Leone. “Dopo una pausa registrata verso maggio – racconta il missionario -, in cui i casi erano scesi a zero, a 7/8 giorni di distanza c’è stata una ripresa del virus, con una media di 2/3 contagi al giorno in particolare in 3 zone del Paese: Freetown, Kambia e Port Loko. Le motivazioni della recrudescenza sono molteplici e varie - continua il religioso Camilliano -. La popolazione tende a scappare dalla quarantena, non rispettando per inconsapevolezza le indicazioni sanitarie. Le fughe, in particolare, avvengono dalle case poste in quarantena, con la conseguente ripresa della diffusione del virus che rimane incontrollata. La gente sembra non capire o non accettare gli effetti che questa ‘leggerezza’ ha sulla sanità pubblica”. Un altro aspe tto importante da considerare è quello culturale, sottolinea fr. Luca: “ci sono troppi miti ancora da sfatare, le persone fanno fatica ad assimilare la comunicazione scientifica, soffrono di una sorta di disistima e mancanza di fiducia verso il loro sistema sanitario, che temono possa essere addirittura la causa diretta di questa situazione.” (LP/AP) (4/7/2015 Agenzia Fides)
AFRICA/EGITTO - Aumentate le misure di protezione intorno al Patriarca Tawadros II
Il Cairo (Egitto) – Le forze di sicurezza egiziane, dopo l'atttentato che è costato la vita al Procuratore generale Hisham Barakat, hanno aumentato le misure di protezione intorno a leader politici, istituzionali e religiosi nazionali, compreso il Patriarca copto ortodosso Tawadros II. Lo rendono noto gli organi d'informazione legati alla comunità copta. Il Primate della Chiesa copta continua in ogni caso a svolgere il proprio ministero pastorale, che in questo fine settimana prevede una visita ad Alessandria con un programma fitto di incontri con le comunità locali.
Nei giorni scorsi, indiscrezioni giornalistiche avevano fatto allusione a possibili attentati preparati da non meglio precisati “gruppi terroristici” per eliminare il Patriarca copto ortodosso.
Già nell'estate 2013, per motivi di sicurezza, Papa Tawadros aveva dovuto sospendere le sue tradizionali catechesi del mercoledì. Il suo nome figurava in cima a una lista di alcune decine di persone «da eliminare» fatta trovare nell’agosto di quell’anno in una busta anonima dentro una moschea del Cairo. (GV) (Agenzia Fides 4/7/2015).
ASIA/LIBANO - Proposto un sondaggio tra i cristiani per il candidato alla presidenza; le perplessità del Patriarca Rai
Beirut (Agenzia Fides) – La proposta di un sondaggio tra i cristiani libanesi per individuare quale politico maronita avrebbe più sostegno popolare come candidato alla carica di Presidente della repubblica non convince del tutto il Patriarca maronita Boutros Bechara Rai. Secondo il Primate della Chiesa maronita, tale eventuale sondaggio non rientra nelle procedure contemplate dalla Costituzione, e per essere realizzato dovrebbe ottenere l'approvazione previa di tutti i legislatori cristiani. In un intervento comparso sui media libanesi oggi, 4 luglio, il Patriarca Rai ha riferito di aver comunicato ai rappresentanti delle formazioni politiche cristiane appartenenti a diversi schieramenti la sua disponibilità a ricevere, presso la sede patriarcale di Bkerkè, tutti i rappresentanti cristiani del Parlamento, allo scopo di valutare insieme la proposta del sondaggio.
Secondo le indiscrezioni circolanti sulla stampa libanese, l'idea di un sondaggio preliminare per individuare il candidato alla carica presidenziale più gradito tra i cristiani sarebbe appoggiata sia dal Movimento Patriottico Libero che dalle Forze Libanesi, le due formazioni politiche cristiane più influenti, appartenenti a coalizioni contrapposte.
Il complesso sistema istituzionale libanese riserva la carica di Presidente della Repubblica a un cristiano maronita. La carica presidenziale è vacante da più di un anno, a causa soprattutto dei veti incrociati che impediscono alle formazioni politiche cristiane appartenenti a opposti schieramenti di trovare convergenze su un candidato comune. (GV) (Agenzia Fides 4/7/2015).
ASIA/FILIPPINE - Bambini che rovistano tra la spazzatura, nelle acque putride dei fiumi
Manila (Agenzia Fides) – Le condizioni di povertà estrema nella quale vivono molti filippini, costringe migliaia di bambini a rovistare per ore tra la spazzature che sommerge le acque dei fiumi con la speranza di trovare qualcosa da vendere. Di recente sono state rese note alcune immagini scioccanti nelle quali i piccoli cercano di tenersi a galla nuotando tra la spazzatura. Altri si tengono in equilibro su zattere di fortuna o barche improvvisate mentre raccolgono materiale riciclabile dalla spazzatura che galleggia nelle acque contaminate. Si tratta solo di alcuni delle migliaia di piccoli filippini che rischiano la vita nelle acque putride per sopravvivere. La miseria è tanta che sono costretti a passare le giornate frugando tra i rifiuti nell’acqua inquinata con la speranza di trovare qualcosa da vendere ai rigattieri che li pagano solo 3 dollari al giorno e che dopo rivendono tutto alle grosse industrie di riciclaggio. Alcune organizzazioni umanitarie hanno dichi arato che questi bambini sono esposti a infezioni respiratorie, polmonite, diarrea e tubercolosi. Le Filippine sono state uno dei primi Paesi a far fronte all’aumento di rifiuti causati dall’urbanizzazione. (AP) (4/07/2015)
ASIA/CINA - Il Festival culturale della parrocchia dei Santi Pietro e Paolo nel segno dell’evangelizzazione
Pechino (Agenzia Fides) – Una mostra di arte sacra, un concerto di musica sacra, visite mediche gratuite per tutti, lo stand gastronomico e tante altre iniziative hanno contraddistinto la V edizione del Festival culturale organizzato il 29 giugno dalla parrocchia di Bao Ding, nella diocesi di Bao Ding, dedicata ai Santi Pietro e Paolo. La partecipazione di cattolici e non cattolici è stata numerosa, come anche la presenza di tantissimi studenti e immigrati stranieri che vivono nella città. Da 5 anni consecutivi la parrocchia celebra questo Festival nel segno dell’evangelizzazione, ponendosi sulla scia degli Apostoli Pietro e Paolo.
Secondo le informazioni pervenute all’Agenzia Fides, medici, artisti, volontari della parrocchia si sono mobilitati per l’accoglienza e per trasformare ogni incontro in occasione di evangelizzazione nella carità, seguendo l’esempio dei Santi Patroni della parrocchia. Dopo la Messa solenne è stato aperto il Festival. Il Parroco ha incoraggiato tutti a “imparare a conoscere la Sacra Scrittura, a cantare l’inno della gloria, a compiere opere buone, a diffondere il Vangelo” per imitare così San Pietro e San Paolo. Tutte le realtà parrocchiali hanno dato il loro contributo per rendere il Festival come “una finestra” per far conoscere la Chiesa: dai bambini del corso di catechismo al gruppo caritas, dal coro parrocchiale al coro degli anziani, il Gruppo di S. Anna e il Gruppo dei Giovani, volontari e singoli fedeli.
(NZ) (Agenzia Fides 2015/07/04)
AMERICA/ARGENTINA - In marcia per il diritto alla vita ed al rispetto dei diritti umani fondamentali
Buenos Aires (Agenzia Fides) – Una serie di manifestazioni, a Buenos Aires e in contemporanea in numerose altre città argentine, si sono svolte la sera di giovedì 2 luglio. I manifestanti portavano cartelli e striscioni con le scritte "Dico sì alla vita", "La vita è sacra" e "La donna incinta ha bisogno di sostegno, non di un aborto", protestando per le modifiche apportate al disegno di legge sull’aborto che, secondo i Vescovi, può portare alla legalizzazione della pratica.
La marcia, che secondo le informazioni raccolte dall’Agenzia Fides in alcune province ha avuto il sostegno esplicito dei Vescovi, aveva l'obiettivo di chiedere ai legislatori "il rispetto del diritto alla vita, dal concepimento alla morte naturale, e del matrimonio come unione tra un uomo e una donna".
Secondo il Comitato esecutivo della Conferenza Episcopale Argentina, il nuovo "Protocollo per la cura globale delle persone con il diritto all'aborto legale" del Ministero della Salute, “prevede una modifica sostanziale rispetto al testo precedente, di eliminare cioè il concetto di aborti non punibili sostituendolo con 'diritto all'aborto legale'. Questa terminologia elude la realtà giuridica secondo cui non esiste nel nostro Paese un ‘aborto legale’ né un ‘diritto all'aborto’.”
I Vescovi sottolineano inoltre che in un'epoca come quella attuale, in cui si enfatizza il rispetto della natura e della vita in tutte le sue dimensioni, il Governo stesso in questo modo viola deliberateamente “la vita umana più vulnerabile e i diritti umani fondamentali”. Così le autorità nazionali "obbligano a spingere per l'aborto", invece di proporre iniziative per “salvare la vita della madre e del bambino, e di cercare le opzioni veramente terapeutiche e alternative". (SL) (Agenzia Fides 04/07/2015)

mercoledì 15 aprile 2015

Bollettino Fides News del 15 aprile 2015

AFRICA/SIERRA LEONE - “Dobbiamo rimanere saldi contro ebola e nel difendere la nostra democrazia” affermano i Vescovi
Freetown (Agenzia Fides) - “Stiamo ancora vivendo nella paura per l’epidemia di ebola ed ora nell’incertezza per la situazione politica del nostro Paese” affermano i Vescovi della Sierra Leone nel loro messaggio pasquale, giunto all’Agenzia Fides. La Sierra Leone è uno dei tre Paesi africani maggiormente colpiti dall’epidemia di ebola, con almeno 12mila casi registrati e più di 2.900 morti.
I Vescovi, alla luce della Pasqua di Risurrezione, invitano i fedeli alla speranza, ma esprimono le loro preoccupazioni per gli sviluppi della situazione politica del Paese.
“Siamo molto preoccupati per l’aumento della tensione politica” affermano nel loro messaggio. “Questo è inevitabile quando c’è la percezione che la giustizia e i diritti fondamentali non sono promossi e rispettati” sottolinea il documento. “La situazione deve essere affrontata con urgenza. Il destino della nazione è nelle nostre mani e dobbiamo rimanere vigili nel difendere i nostri diritti democratici. Lo scopo ultimo è il benessere della popolazione e il consolidamento di un potere stabile e democratico”.
Dopo aver invitato i fedeli a “mantenere la pace e l’ordine agendo come cittadini responsabili” e a “rimanere saldi negli sforzi per eliminare il virus di ebola rispettando i divieti sanitari”, lanciano un appello a tutti i sierraleonesi a “rispettare la legge e a cercare la giustizia attraverso un giusto processo”. (L.M.) (Agenzia Fides 15/4/2015)
AFRICA/SUDAN - Distribuiti nel sud Darfur 70 mila sacchi di zucchero cancerogeno
Nyala (Agenzia Fides) – Settantamila sacchi da 50 chili di zucchero cancerogeno ciascuno sono stati recentemente distribuiti nel Sud Darfur. Secondo quanto rivelato da una fonte all’emittente locale Radio Dabanga, alcuni membri del National Congress Party (NCP) al potere, daccordo con i commercianti, hanno trasportato lo zucchero contaminato a Nyala, e lo hanno conservato nei depositi della Kenana Sugar Company in città. In ognuna delle 21 località dello Stato sono stati distribuiti 100 sacchi, mentre il resto nei mercati. Lo zucchero scaduto attualmente è in vendita ad un prezzo nettamente inferiore rispetto al costo di mercato. La popolazione tuttavia è stata messa in guardia. Le autorità locali del Sud Darfur hanno inviato campioni dello zucchero, sequestrato due mesi fa, per essere testato a Khartoum. I risultati hanno dimostrato che lo zucchero scaduto contiene sostanze cancerogene. Il consumo di una piccola quantità, da 5 a 7 grammi, è sufficiente per causare un cancro. (AP) (15/4/2015 Agenzia Fides)
ASIA/PAKISTAN - E’ morto il ragazzo cristiano bruciato vivo da giovani musulmani
Lahore (Agenzia Fides) - Nauman Masih, il 14enne cristiano pakistano, che è stato dato alle fiamme da un gruppo di giovani musulmani sconosciuti alcuni giorni fa (vedi Fides 13/4/2015), è deceduto questa mattina nell’ospedale di Lahore. Lo apprende l’Agenzia Fides da fonti locali in Pakistan. Il ragazzo era stato fermato e aggredito dopo aver dichiarato di essere cristiano. I giovani lo hanno cosparso di benzina. Aveva riportato gravi ustioni sul 55% del corpo.
Secondo alcuni osservatori, il gesto può essere una vendetta dopo il linciaggio di due musulmani avvenuto a Youhanabad – dichiarati innocenti – in seguito all’attentato alle due chiese del 15 marzo.
Dopo il linciaggio pubblico a Lahore la polizia ha perquisito molte abitazioni a Youhanabad e arrestato oltre 100 giovani cristiani per rintracciare i colpevoli. “I cristiani hanno condannato il linciaggio, dicendo apertamente che è un grande crimine. Tuttavia in numerosi casi in passato cristiani innocenti sono stati bruciati vivi: ricordiamo gli attacchi di massa al quartiere cristiano a Gojra, Shantinagar, o i due coniugi cristiani arsi vivi in una fornace di mattoni a novembre 2014”, nota a Fides p. James Channan, domenicano, Direttore del “Peace Center” a Lahore, impegnato a promuovere iniziative, di pace, armonia, riconciliazione, dialogo interreligioso.
“Questo episodio dimostra l'odio che circola nella società. Abbiamo bisogno di una grande opera di dialogo e di armonia tra credenti di religioni diverse” nota P. Channan.
Shahbaz Sharif, Primo ministro del Punjab, ha chiesto che i responsabili siano arrestati. Il Direttore del “Peace Center” conclude: “Direi che oggi siamo nel periodo storico peggiore per la vita dei cristiani in Pakistan. Discriminazione, sofferenza, oppressione spesso diventano vera persecuzione. Oggi chiediamo al governo: dove’è la giustizia? Dove sono i colpevoli dei tanti episodi di violenza gratuita commessa sui cristiani?”.
Mervyn Thomas, direttore dell’Ong “Christian Solidarity Worldwide” afferma in una nota inviata a Fides: “Preghiamo per il giovane e per la sua famiglia. Credere che si possa uccidere un ragazzo per una semplice professione di fede è profondamente preoccupante. La cultura dell'impunità deve finire, e alle minoranze religiose devono essere garantiti i diritti di tutti i cittadini in Pakistan”. (PA) (Agenzia Fides 15/4/2015)
ASIA/SIRIA - I Capi delle comunità cristiane di Aleppo: è il tempo della Resurrezione del Salvatore o del funerale dei suoi discepoli?
Aleppo (Agenzia Fides) - “Durante la settimana della Passione redentrice e dei giorni di Pasqua, la nostra città e il nostro popolo hanno sofferto un dolore intenso, una profonda angoscia e sconforto durante la notte in cui sono stati presi di mira i quartieri civili della città con granate a razzo, con una capacità distruttiva che non avevamo mai sentito e visto prima d’ora”. Inizia così il comunicato diffuso dai Capi delle Chiese e delle comunità cristiane di Aleppo dopo gli aspri bombardamenti che hanno colpito soprattutto i quartieri dove sono concentrati i cristiani, proprio nei giorni in cui in Siria veniva celebrata la Pasqua di Resurrezione del Signore secondo il Calendario giuliano.
“Siamo andati - scrivono i responsabili del Consiglio delle confessioni cristiane della città martire nel testo pervenuto all'Agenzia Fides - abbiamo visto e abbiamo pianto: corpi estratti dalle macerie, brandelli attaccati alle pareti e sangue mescolato al suolo della patria! Decine di martiri di ogni religione e confessione, feriti e mutilati, uomini e donne, anziani e bambini. Abbiamo ascoltato il pianto delle vedove e i lamenti dei bambini e abbiamo visto il panico sui volti della gente”.
I Capi delle Chiese e delle comunità ecclesiali si rivolgono “alle persone di retta coscienza, nel caso ci sia qualcuno disposto ad ascoltare” per implorare la fine delle distruzioni e dei massacri: “Basta - si legge nel comunicato - essere un laboratorio per sperimentare le armi di una guerra devastante! Siamo stanchi! Chiudete le porte della vendita di armi e fermate gli strumenti di morte e la fornitura di munizioni. Siamo stanchi!”
I Capi cristiani di Aleppo deplorano che la metropoli un tempo più cosmopolita della Siria sia stata trasformata in città-martire: “Noi – si legge nella traduzione dall'arabo del comunicato, curata dalle Edizioni Terra Santa - vogliamo che resti la 'Aleppo al-Shahbah' (letteralmente 'la grigia', dal tipico colore dei suoi edifici - ndt), testimone della tenerezza, dell’amore e della pace, del perdono e del dialogo. Aleppo la città, il gioiello prezioso sulla corona del nostro Paese, la Siria, con tutte le sue componenti e la sua diversità culturale, religiosa e confessionale”. (GV) (Agenzia Fides 15/4/2015).
ASIA/ISRAELE - Il Presidente israeliano in visita ai capi delle Chiese cristiane per la Pasqua
Gerusalemme (Agenzia Fides) - Il Presidente Reuven Rivlin si è recato ieri, martedì 14 aprile, nella sede del Patriarcato greco ortodosso di Gerusalemme, nel quartiere cristiano della Città Vecchia, per un incontro con i capi delle Chiese cristiane in Israele in occasione della Pasqua. Lo riferiscono le fonti ufficiali israeliane con un comunicato pervenuto all'Agenzia Fides. Il presidente Rivlin è stato ricevuto cordialmente dal Patriarca greco ortodosso Teofilo III, che ha presentato il Presidente ai capi della Chiese presenti, compreso il Patriarca di Gerusalemme dei Latini, Fouad Twal. Si è trattato della prima visita di un Presidente israeliano ai capi delle Chiese cristiane dopo quella compiuta dal presidente Yitzhak Navon oltre 30 anni fa.
Nel suo indirizzo di saluto, il Patriarca Teofilo ha ringraziato il presidente israeliano per le condanne da lui espresse contro gli attentati a luoghi religiosi anche cristiani perpetrati in Israele negli ultimi mesi. “Tali crimini - ha affermato il Presidente israeliano nella sua risposta - non devono aver luogo né sul Monte Sion, né sul monte degli Ulivi, né nelle sinagoghe nelle moschee o nelle chiese”.
Il Presidente Reuven Rivlin ha già annunciato l'intenzione di presenziare alla liturgia commemorativa per i cento anni del Genocidio armeno che si terrà nella Basilica gerosolimitana del Santo Sepolcro. (GV) (Agenzia Fides 15/4/2015).
AMERICA/BRASILE - Crescono gli omicidi nella zona rurale: rapporto della Commissione per la Terra
Brasilia (Agenzia Fides) – La Commissione Pastorale per la Terra (CPT) ha presentato la trentesima edizione del suo rapporto annuale sul Conflitto Rurale in Brasile, relativo al 2014, con le informazioni riguardanti assassini, minacce e violenze per le questioni della terra, dell’acqua e del lavoro. La conferenza stampa si è tenuta il 13 aprile nella sede della Conferenza Nazionale dei Vescovi del Brasile (CNBB).
Dei 1.307 casi di conflitto con omicidio, solo 108 sono arrivati al processo, con la condanna di 86 persone e 28 mandanti. Per il Vescovo di Balsas e Presidente del CPT, Sua Ecc. Mons. Enemésio Angelo Lazzaris, dopo 30 anni di pubblicazione del rapporto, la violenza non diminuisce. Quando si confrontano gli anni 2013 e 2014, riferisce la nota inviata a Fides, si vede che invece c'è stato un aumento del 6% degli omicidi. Mons. Enemésio denuncia l’"inefficacia" dei tribunali brasiliani in relazione al numero dei procedimenti giudiziari e delle condanne di esecutori e mandanti.
I dati raccolti dal Centro di documentazione Dom Tomás Balduíno, che dipende dalla segreteria del CPT, segnalano che il numero di omicidi è salito da 34 a 36 casi. Nella regione centro-occidentale del Brasile è cresciuto del 2,33%. Lo stato del Pará è la zona che registra più morti con 9 casi.
Il numero dei tentativi di omicidio in Brasile è aumentato, secondo il rapporto. Ci sono stati 56 casi nel 2014 contro i 15 nel 2013, con un incremento del 273%. Al contrario, le minacce di morte sono diminuite del 24%. L'osservazione del CPT al riguardo è che prima c'era un gran numero di minacce di omicidio, adesso "non si minaccia più, ma si va diritti al fatto".
(CE) (Agenzia Fides, 15/04/2015)
AMERICA/CILE - Tutela della vita e la comunicazione nella missione della Chiesa, priorità nella Chiesa cilena
Santiago (Agenzia Fides) – E' in corso la 109.ma Assemblea Plenaria della Conferenza Episcopale Cilena, CECh, (vedi Fides 10/4/2015), che è iniziata con la partecipazione dei Vescovi al Terzo Seminario Internazionale di Comunicazione della Chiesa intitolato “Comunicare nella cultura dell’incertezza”. Secondo la nota inviata a Fides, all’apertura del Seminario, promosso in collaborazione con la Pontificia Università Cattolica del Cile e l’Istituto Duoc (Dipartimento Universitario Operaio e Contadino), il Cardinale Ricardo Ezzati, Arcivescovo di Santiago del Cile, ha sottolineato l’importanza “della comunicazione nella missione della Chiesa”.
Nella conferenza stampa sui lavori della prima giornata, il Segretario generale della CECh, Sua Ecc. Mons. Cristián Contreras, ha detto che “la Chiesa intende portare il suo contributo per una convivenza più umana” della società cilena, nonostante il Cile stia vivendo “tempi di sospetti e sfiducia”. Sono state espresse anche ulteriori valutazioni riguardo alla legge sulle unioni civili, promulgata in via definitiva in Cile nei giorni scorsi, che secondo i Vescovi “indebolisce il matrimonio”. E’ stato quindi annunciato che, a conclusione dell’assemblea plenaria, sarà reso noto un documento che riguarderà anche la legge, attualmente in discussione al Congresso, che prevede la depenalizzazione dell’aborto in tre casi eccezionali. Mons. Contreras ha concluso dicendo: “Per noi il tema della tutela della vita è essenziale. Il mio parere personale è che non si dialoga con chi prevede che la vita sia scartata”. (CE) (Agenzia Fides, 15/04/2015)
AMERICA/MESSICO - Ogni anno mille bambini nascono per strada, in casa o in situazioni di grande rischio
Città del Messico (Agenzia Fides) - In Messico ogni anno nascono in strada o fuori dalle strutture ospedaliere, oltre mille bambini. Il fenomeno, molto diffuso, mette a rischio sia la vita delle partorienti che quella dei nascituri. Secondo i dati resi noti dal Sistema Nazionale di Informazione Sanitaria (Sinais), nel 2011 sono stati registrati 966 parti per strada o vicino ad ospedali; 961 nel 2012 e 987 nel 2013. Le nascite registrate in casa o in zone limitrofe agli ospedali, nelle strade pubbliche, dal 2011 al 2013, rappresentano l’1.3% delle due milioni di nascite dell’intero Paese. Nella categoria indicata come “in altri luoghi”, ogni anno nascono 8 mila bambini, e in quella di “luoghi non specificati” 250. Per far fronte al problema, la Commissione degli Affari Indigeni della Camera dei Deputati, ha sollecitato la Segreteria sanitaria e le istituzioni pubbliche del settore ad elaborare e mettere in atto un programma che contribuisca a ridurre i parti improvvisa ti e minimizzare il rischio di morte di madri e neonati, dare priorità e assistenza immediata alle donne incinte per evitare nascite fortuite. (AP) (15/4/2015 Agenzia Fides)

Foglio della Collaborazione Pastorale Di San Giorgio di Nogaro

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