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martedì 30 aprile 2024

Preghiera del I maggio di Massimiliano Kolbe

 Vergine Immacolata,

scelta tra tutte le donne

per donare al mondo il Salvatore,

serva fedele del mistero della redenzione,

fa' che sappiamo rispondere alla chiamata di Gesù

e seguirlo sul cammino della vita

che conduce al Padre.

regina degli apostoli,

rendici apostoli.


(Massimiliano Kolbe)


Cenni biografici

Massimiliano Kolbe - al battesimo Raimondo - nasce l'8 gennaio del 1894 a Zdunska Wola non molto lontano da Lodz (Polonia), figlio di Giulio e Maria Dabrowska.
Nella sua adolescenza, si sente affascinato dall'ideale di San Francesco d' Assisi ed entra nel seminario minore dei Francescani conventuali di Leopoli.
Dopo il noviziato è inviato a Roma, al Collegio Internazionale dell'Ordine, per gli studi ecclesiastici. Nell'anno 1915 consegue il diploma in filosofia e nel 1919 in teologia.
Mentre l'Europa è sconvolta dalla Prima Guerra Mondiale, Massimiliano sogna una grande opera al servizio dell'Immacolata per l'avvento del Regno di Cristo.
La sera del 16 ottobre 1917, fonda con alcuni compagni la "Milizia dell'Immacolata". Il suo fine è la conversione e la santificazione di tutti gli uomini attraverso l'offerta incondizionata alla Vergine Maria. Nel 1918 è ordinato sacerdote e nel 1919, completati gli studi ecclesiastici, ritorna in Polonia per iniziare a Cracovia un lavoro di organizzazione e animazione del movimento della Milizia dell'Immacolata. Come strumento di collegamento tra gli aderenti al movimento fonda la rivista "Il Cavaliere dell'Immacolata". Nell'anno 1927 stimolato dal notevole incremento di collaboratori consacrati e dal crescente numero di appartenenti alla M.I., trasferisce il centro editoriale a Niepokalanow, o "Città dell'Immacolata", vicino Varsavia, dove saranno accolti più di 700 religiosi, che si dedicano all'utilizzo dei mezzi di comunicazione sociale per evangelizzare il mondo.
 Nell'anno 1930 con altri quattro frati, parte per il Giappone, dove fonda "Mugenzai no Sono"(Clicca) o "Giardino dell'Immacolata", nella periferia di Nagasaki, e stampa una rivista mariana. Questa "città" rimase intatta quando nel 1945 esplose, a Nagasaki, la bomba atomica.
Nel 1936, rientra in Polonia, sollecitato dalla crescita della comunità religiosa e dall'espansione dell'attività editoriale: undici pubblicazioni di cui un quotidiano di grande ripercussione nella classe popolare con una tiratura 228.560 copie e il Cavaliere con un milione di copie.
Il primo settembre del 1939, scoppia la Seconda Guerra Mondiale. Anche Niepokalanow è bombardata e saccheggiata. I religiosi devono abbandonarla. Gli edifici sono utilizzati come luogo di prima accoglienza per profughi e militari.
Il 17 febbraio 1941 padre Kolbe è arrestato dalla Gestapo e incarcerato nel carcere Pawiak di Varsavia. Il 28 maggio dello stesso anno è deportato nel campo di sterminio di Auschwitz, nel quale gli viene assegnato il numero 16670.
Alla fine di luglio avviene l'evasione di un prigioniero. Come rappresaglia il comandante Fritsch decide di scegliere dieci compagni dello stesso blocco, condannandoli ingiustamente a morire di fame e di sete nel sotterraneo della morte.
Con lo stupore di tutti i prigionieri e degli stessi nazisti, padre Massimiliano esce dalle file e si offre in sostituzione di uno dei condannati, il giovane sergente polacco Francesco Gajowniezek.
In questa maniera inaspettata ed eroica padre Massimiliano scende con i nove nel sotterraneo della morte, dove, uno dopo l'altro, i prigionieri muoiono, consolati, assistiti e benedetti da un santo.
Il 14 agosto 1941, padre Kolbe termina la sua vita con un'iniezione di acido fenico. Il giorno seguente il suo corpo è bruciato nel forno crematorio e le sue ceneri sparse al vento.
Il 10 ottobre 1982, in piazza San Pietro, Giovanni Paolo II dichiara "Santo" padre Kolbe, proclamando che "san Massimiliano non morì, ma diede la vita...". 

 

mercoledì 22 febbraio 2023

Vatican News 22 febbraio 2023

 

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Vatican News

Le notizie del giorno

22/02/2023

Papa Francesco - Mercoledì delle Ceneri
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Francesco celebra la Messa del Mercoledì delle Ceneri nella Basilica di Santa Sabina sull’Aventino: le ceneri ci ricordano che siamo fragile argilla, non conta il gradimento del mondo ma lo sguardo di Dio 

Il Papa all'udienza generale in Aula Paolo VI
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All'udienza generale, Francesco prosegue il ciclo di catechesi sulla passione di evangelizzare, azione possibile solo grazie allo Spirito Santo: "È Lui il ... 

Ucraina, un'immagine di distruzione a Bakhmut
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A ormai un anno dal "triste anniversario" dell'inizio dell'invasione russa, il Papa chiede alle autorità di impegnarsi concretamente per la fine del conflitto e ... 

Papa Francesco incontra i piccoli dell'Ucraina, al termine dell'udienza generale
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Il Pontefice, racconta L'Osservatore Romano, ha abbracciato oggi in Aula Paolo VI 35 piccoli ucraini che, da circa otto mesi, sono accolti a Roma per proseguire ... 

Messaggio del Papa per la Campagna della Fraternità in Brasile
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Francesco, per l'inizio della Quaresima, in occasione della Campagna di Fraternità della Conferenza episcopale del Brasile, chiede ai fedeli e agli organi di ... 

SANTA SEDE E CHIESA NEL MONDO

Gli aiuti della Caritas agli abitanti di Harkove
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In un sforzo congiunto senza precedenti, la Confederazione Caritas dell'Est Europa, oltre a quella dello stesso Paese devastato dal conflitto, ha sostenuto gli ... 

Alcuni dei 152 profughi afghani, arrivati in Italia nel 2022, grazie al Programma
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Ad un anno dallo scoppio della guerra in Ucraina, e in occasione domani dell’arrivo dal Pakistan di un gruppo di circa cento rifugiati afghani, nella Sala ... 

I rifugiati ucraini alla stazione treno a Przemysl, in Polonia
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Papa Francesco durante l’udienza odierna, ha ringraziato i polacchi per gli aiuti agli ucraini, anche coloro “che sono rimasti in Ucraina, devastata dalla ... 

La locandina del film
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Il regista spagnolo José Maria Zavala firma “El cielo no puede esperar”, la pellicola dedicata al giovane beatificato nel 2020 sarà proiettata per la prima ... 

mercoledì 6 luglio 2022

Dopo una lunga malattia il Signore ha chiamato a sé don Livio Orsingher


DON LIVIO ORSINGHER È TORNATO ALLA CASA DEL PADRE

Dopo una lunga malattia il Signore ha chiamato a sé don Livio Orsingher, sacerdote del Cammino neocatecumenale che ha a lungo servito la comunità di San Giorgio di Nogaro. Il funerale sarà celebrato dall'Arcivescovo giovedì 7 luglio alle 15 in Cattedrale, a Udine.

Nato nel 1952 a Canale San Bovo, nella Provincia autonoma e Diocesi di Trento, dal 1982 don Orsingher era al servizio della Parrocchia di San Giorgio di Nogaro in qualità di vicario parrocchiale: a San Giorgio, infatti, è attiva da decenni una comunità del Cammino neocatecumenale. Nel Cammino, don Orsingher fu catechista itinerante responsabile per il Triveneto e la Polonia. Proprio in terra polacca don Orsingher iniziò nel 2002 un nuovo servizio, al termine del ministero nella comunità sangiorgina.

Don Livio Orsingher rientrò in Friuli, in particolare a Corgnolo, a seguito della scoperta di una grave malattia, la stessa che dopo anni di sofferenze l’ha portato a spirare, martedì 5 luglio, nell’ospedale di Udine.

Il funerale di don Livio Orsingher sarà presieduto dall’Arcivescovo mons. Andrea Bruno Mazzocato giovedì 7 luglio alle 15 nella Cattedrale di Udine. In seguito, la salma sarà tumulata nel cimitero di San Giorgio di Nogaro. Un Santo Rosario in suffragio di don Livio Orsingher sarà celebrato mercoledì 6 luglio alle 18 in Duomo a San Giorgio di Nogaro.

giovedì 26 maggio 2022


EUROPA/POLONIA - Prosegue nei centri di accoglienza dei Camilliani l’assistenza ai profughi e agli sfollati interni ucraini
 
Ursus (Agenzia Fides) - Verificare i bisogni e le esigenze primarie dei rifugiati ucraini è l’obiettivo primario della visita che i missionari del Camillian Disaster Service International (Cadis) effettueranno, dal 26 al 29 maggio, in Polonia per la prima valutazione del progetto che li vede coinvolti. La visita interesserà i due centri messi a disposizione dai Camilliani di Polonia a Ursus e Łomianki-Buraków, dove sono ospitati donne e bambini ucraini, al momento per un totale di 51 persone (vedi Agenzia Fides 4/3/2022).
Per la prima visita sul posto, lo staff Cadis è guidato dal direttore esecutivo, p. Aris Miranda, MI, che incontrerà il gruppo coinvolto nei due centri e impegnato alla stazione centrale di Varsavia Ovest. “La visita alla stazione ferroviaria di Varsavia Ovest, dove i volontari accolgono i rifugiati ucraini con aiuto e assistenza, sarà un momento per poter condividere sensazioni e impressioni legate al primo approccio in Polonia delle persone in fuga dalla guerra” ha dichiarato p. Miranda. “Nonostante il flusso migratorio sia rallentato rispetto alle prime settimane di guerra, è ancora consistente. Inoltre, da qualche settimana inizia a esserci un flusso di persone che fa la rotta inversa, per rientrare in Ucraina e provare a riprendere la normalità.”
Il progetto di accoglienza in corso ospiterà circa 70 donne e bambini nei due centri, provvederà a coinvolgerli in attività ludiche e psicosociali. E’ previsto inoltre aiuto alle persone sfollate all’interno del paese nelle città di Lviv e Kharkiv, in Ucraina.
(GC/AP) (Agenzia Fides 25/5/2022)

giovedì 17 marzo 2022

Aiutare l'Ucraina ....e il Tigray?

 

EUROPA/POLONIA - I seminaristi redentoristi interrompono gli studi per lavorare con la Caritas al confine ucraino
 
Roma (Agenzia Fides) - Da oltre una settimana, i seminaristi del Seminario Maggiore Redentorista di Tuchow, nel distretto di Tarnów, in Polonia, si sono offerti volontari per lavorare al confine polacco-ucraino, a Zosin. Quindi hanno temporaneamente interrotto gli studi per aiutare i rifugiati ucraini ad attraversare il confine e per fornire loro un sostegno iniziale. Come informa p. Maciej Sadowski, C.Ss.R. quattro seminaristi stanno aiutando i rifugiati, lavorando al centro Caritas sotto la supervisione di p. Maciej Ziębiec, C.Ss.R., membro della comunità redentorista di Varsavia, che si è anche offerto volontario per lavorare al valico di frontiera. Dal momento che più seminaristi hanno dato la loro disponibilità ad aiutare i rifugiati, è stato approntato un piano per consentire a piccoli gruppi di loro di andare per diversi giorni, a turno, a lavorare al confine, senza interrompere troppo a lungo le lezioni e la loro preparazione spirituale.
Il seminario e il monastero del Seminario Maggiore Redentorista di Tuchow, insieme a una parrocchia santuario locale, sono anche coinvolti nel coordinamento degli aiuti alle parrocchie in Ucraina dove prestano servizio i Redentoristi della Provincia di Lviv. Quelle parrocchie nell’Ucraina occidentale sono ora diventate centri di aiuti umanitari. Molte comunità redentoriste di tutto il mondo hanno risposto ai bisogni del popolo ucraino che soffre per la guerra. I confratelli, rimasti sul posto, continuano ad assistere la popolazione e a fornire loro gli aiuti umanitari ricevuti dall’estero.
(SL) (Agenzia Fides 17/3/2022)
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AFRICA/ETIOPIA - Il Tigray ancora senza aiuti umanitari: mancano cibo e strutture sanitarie
 
Addis Abeba (Agenzia Fides) – “La situazione in Tigray è catastrofica, la regione è isolata dal resto del mondo ormai da 500 giorni” accusa Tedros Adhanom Ghebreyesus, direttore generale dell'Organizzazione Mondiale della Sanità. “L’attenzione dell’opinione pubblica è prevalentemente concentrata sulla guerra in Ucraina ma dalla metà di dicembre 2021, nella regione settentrionale dell’Etiopia, non è stato consegnato alcun tipo di aiuto alimentare”, ha detto Tedros in una conferenza stampa, aggiungendo che circa tre quarti delle strutture sanitarie valutate dall'OMS nella regione sono state distrutte e che circa 40.000 persone con HIV sono prive di cure.”
“E’ vero, io provengo dal Tigray – ha detto Tedros - e questa crisi colpisce me, la mia famiglia e i miei amici in modo molto personale. Ma nel mio ruolo di direttore generale dell'OMS, ho il dovere di proteggere e promuovere la salute ovunque sia minacciata. E non c'è nessun posto al mondo in cui la salute di milioni di persone sia più minacciata del Tigray”.
Alla grave crisi tigrina, in tutto il continente africano si aggiunge la criticità che ancora rappresenta il Covid 19. Attualmente, secondo l’Africa Centers for Disease Control and Prevention (Africa CDC), il numero di casi confermati di Covid-19 in Africa ha raggiunto 11.287.599. L'agenzia sanitaria dell'Unione Africana ha affermato che il bilancio delle vittime a causa della pandemia in tutto il continente è di 250.422 persone. I pazienti guariti sono finora 10.555.195. Il Sudafrica ha registrato il maggior numero di casi di Covid-19 in tutto il continente, con 3.696.823 casi, seguito dai due paesi dell'Africa settentrionale, Marocco e Tunisia, rispettivamente con 1.162.236 e 1.029.762 casi.
(AP) (Agenzia Fides 17/3/2022)

giovedì 10 marzo 2022

Agenzia fides: notizie dall'Ucraina 10 marzo 2022

 

EUROPA/POLONIA - Accoglienza per i rifugiati ucraini: i missionari Camilliani proseguono nella mobilitazione
 
Varsavia (Agenzia Fides) – “Dallo scoppio della guerra in Ucraina, abbiamo lavorato soprattutto nelle stazioni ferroviarie di Varsavia. Insieme agli assistenti sociali, aspettiamo lì i treni che portano i rifugiati dal confine polacco”. E’ quanto ha affermato il missionario Camilliano p. Miroslaw, Superiore Provinciale della Polonia durante l’incontro virtuale, tenuto l’8 marzo 2022, tra i partner coinvolti nel programma di risposta all’emergenza in Ucraina della Provincia Camilliana Polacca (vedi Agenzia Fides 4/3/2022).
Per i rifugiati più malati e disabili, abbiamo organizzato un rifugio temporaneo nel nostro centro per i senzatetto di Varsavia – prosegue p. Miroslaw -. Le persone che vengono al nostro centro hanno la possibilità di fare un bagno, cambiarsi i vestiti e mangiare cibo adeguato. Purtroppo, non ci sono ancora abbastanza posti per questo tipo di alloggio temporaneo per gli ucraini. Ringraziamo Dio per tutto l'aiuto che abbiamo ricevuto, perché senza di esso il nostro ministero sarebbe impossibile”.
Secondo quanto pervenuto all’Agenzia Fides, dopo una prima valutazione per identificare i bisogni e il numero di famiglie da ospitare, i Camilliani hanno creato tre programmi. Il primo prevede l’apertura del loro centro sociale per i senzatetto a Varsavia, dove verranno ospitati alcuni dei rifugiati ucraini. Il centro offre tutti i tipi di assistenza: alimentare, non alimentare, medica, psicosociale. Attualmente sono state accolte già 30 famiglie. Un altro rifugio temporaneo pianificato per ospitare 55-60 famiglie è in preparazione a Lomianki. Si tratta di una ex casa del seminario che ha bisogno di alcune piccole riparazioni edilizie e di arredamento. Inoltre, la parrocchia di Tarnowskie Gory sta organizzando attività psicosociali e di apprendimento della lingua per i bambini rifugiati accolti dai loro parenti nella parrocchia.
Obiettivo finale della missione Camilliana è quello di aiutare i rifugiati a recuperare le loro forze, fisicamente, psicologicamente, moralmente, sostenendoli verso la stabilità in Polonia o in Ucraina.
(AP) (Agenzia Fides 10/3/2022)
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EUROPA/ITALIA - Orionini: la staffetta della solidarietà per l’Ucraina conferma che “la carità non avrà mai fine”
 
Roma (Agenzia Fides) - Mentre i sacerdoti orionini don Egidio Montanari e don Moreno Cattelan a Leopoli, proseguono la loro missione assistendo e accogliendo i profughi in fuga dalle città in guerra (vedi Fides 25/2/2022; 3/3/2022), nelle realtà orionine in Italia e all’estero, è in atto una vera e propria staffetta della solidarietà, che coinvolge religiosi, religiose, laici, volontari, amici e benefattori vicini all’Opera Don Orione, ma anche tante tante persone che vogliono in qualche modo manifestare la propria vicinanza al popolo ucraino.
Don Giovanni Carollo, Direttore della Provincia religiosa orionina “Madre della Divina Provvidenza” (che comprende Italia, Albania, Romania e Ucraina) fa sapere che “tantissime persone hanno sentito parlare dell’azione dei nostri missionari e hanno voluto mettere a disposizione tutto quanto possibile per aiutarli: da beni di prima necessità, a intere strutture per l’accoglienza, e anche il proprio tempo e i propri mezzi, dando la disponibilità a recarsi fisicamente al confine ucraino con Romania, Polonia o Ungheria per accogliere i profughi che devono arrivare in Italia. In pochi giorni, senza una grande organizzazione iniziale, la volontà di volersi fare prossimo agli altri ha portato veramente a constatare con mano che, come diceva Don Orione, “la carità non avrà mai fine” e “salverà il mondo”.”
Attualmente sono 127 i profughi accolti presso le Case orionine in 7 località italiane. Ci sono poi altre strutture orionine che sono state predisposte per accogliere altre 124 persone. Altri 203 posti disponibili vengono da realtà orionine, comuni e famiglie. “Nel frattempo - ricorda Don Carollo -, proseguono anche le raccolte di beni materiali e contributi economici. Per i primi, in particolare viveri, medicinali e vestiti, abbiamo indicato tre centri di riferimento: Roma (Centro Don Orione di Monte Mario), Bergamo e Genova. Il materiale che viene raccolto verrà poi inviato in Ucraina grazie all’aiuto della onlus Need you di Acqui Terme (AL). Infine, per quanto riguarda la raccolta fondi, prosegue quella organizzata dalla Fondazione Don Orione Onlus e saranno destinate all’Ucraina anche le risorse che verranno raccolte nella Giornata Missionaria Orionina, prevista per domenica 13 marzo”.
(SL) (Agenzia Fides 10/3/2022)

venerdì 4 marzo 2022

Notizie da Konotop e dalla Polonia - Agenzia Fides 4 marzo 2022

 

EUROPA/UCRAINA - Accoglienza, compassione, preghiera: “Viviamo con lo spirito di Giobbe”
 
Konotop (Agenzia Fides) - “In mezzo alla sofferenza , al disagio, alla guerra,oi, frati francescani della Provincia di San Michele Arcangelo, continuiamo a servire le persone più povere e sofferenti della città La città di di Konotop con una popolazione di 80.000 abitanti e dei suoi dintorni”, dice in un messaggio inviato all’Agenzia Fides Fra Romualdo Zagurskyi OFM, frate minore nella città di Konotop, nell’Ucraina nordoccidentale.
“La nostra giornata – osserva - inizia non con la preghiera della Liturgia delle Ore ma con l’accoglienza delle persone a noi affidate nel rifugio nei sotterranei del convento. Poi, con dei volontari facciamo la fila per ore nelle farmacie per i medicinali, e nei negozi di alimentari per il pane, il latte, ricevendo decine di richieste di aiuto, con segnalazioni di possibili bombardamenti”.
“E’ un servizio di supporto e compassione – dice il frate - verso chi è nel bisogno. Nonostante la difficile situazione psicologica, le scarse capacità fisiche e quelle materiali, sentiamo la Provvidenza di Dio come mai prima d'ora”, soprattutto nella ricerca e distribuzione degli alimentari, prodotti per l'igiene, abbigliamento e medicinali, che hanno salvato delle vite. E’ un miracolo constatare che non è mai successo che fossimo senza nulla per aiutare le persone che si rivolgono a noi, anche i rifugiati”.
Nell’offrire anche sostegno e conforto spirituale “abbiamo iniziato a regalare alle persone oltre al cibo e medicine anche i rosari, e tutti li accettano con un amore e con una fede che ci ispira e commuove”.
Nelle difficoltà e negli sportante, anche esposti a rischi, “come fedeli della Parrocchia di Nostra Signora di Fatima sentiamo sempre la protezione speciale della Madonna. Poiché proprio a Fatima Maria ha chiesto di pregare per la Russia, ci sentiamo tutti responsabili della mancanza di questa preghiera nel mondo e ne raccogliamo i frutti amari. Sperimentiamo, invece, la cura speciale della Madre di Dio per la nostra città, perché quasi tutti i nostri parrocchiani sono coinvolti in vari modi nel servizio per gli altri: dar da mangiare ai poveri, ospitare chi non ha più casa, condividere il cibo, consolare coloro che sono in preda alla disperazione. Nessuno di noi si è disperato e personalmente lo ritengo una straordinaria protezione di Maria”.
Conclude il francescano: “Mentre la guerra è in corso, viviamo ripetendo le parole del personaggio biblico Giobbe (Gb 2,10) ‘Se da Dio accettiamo il bene, perché non dovremmo accettare il male?’ E speriamo che, proprio come a Giobbe, grande uomo giusto, il Signore ci dia ancora più grazie di quelle che già abbiamo ricevuto prima di questa guerra”.
“Vorrei aggiungere che noi di Konotop sentiamo il sostegno di persone in tutto il mondo e la loro preghiera. Sperimentiamo la gioia profonda e la solidarietà delle persone di buona volontà ed esprimo indicibile gratitudine a tutti coloro che pregano, digiunano, inviano aiuti in qualsiasi modo si preoccupa del destino dell'Ucraina”.
(PA) (Agenzia 4/3/2022)


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EUROPA/POLONIA - I Camilliani offrono un Seminario e una parrocchia a disposizione degli sfollati ucraini
 
Burakow (Agenzia Fides) – Anche il Camillian Disaster Service International (CADIS), in collaborazione con altre organizzazioni camilliane e non, si sta mobilitando per sostenere l’emergenza ucraina. Nello specifico la Provincia Camilliana in Polonia, sensibile alla situazione dei rifugiati di guerra, sta organizzando due importanti risposte di emergenza in previsione dell'afflusso di famiglie ucraine e non ucraine nelle città polacche.
Secondo la nota pervenuta all’Agenzia Fides, la Provincia prevede di riaprire il proprio seminario a Burakow (Lomianki) e di adattarlo come rifugio temporaneo per 50-55 famiglie. Oltre all'alloggio temporaneo le famiglie che sceglieranno di iniziare una nuova vita in Polonia saranno aiutate a trovare un nuovo appartamento, un nuovo lavoro e una vita indipendente. Fonti camilliane di CADIS riferiscono che a Tarnowskie Góry, nella storica parrocchia di San Camillo, si stanno organizzando attività di sostegno psicosociale per i bambini rifugiati che vengono accolti dalle famiglie della parrocchia.
“Il costo umano della violenza sta diventando più evidente ogni giorno che passa, i combattimenti continuano, le segnalazioni di vittime civili e di danni alle infrastrutture civili aumentano. Centinaia di migliaia di persone fuggono verso la parte occidentale del paese, c'è un disperato bisogno di cibo, acqua e riparo per integrare le sovraccariche capacità di risposta a livello locale”.
L'Agenzia delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR) stima più di un milione di persone fuggite nei paesi vicini e più di 100 mila sfollate all'interno del paese, con temperature invernali sotto zero.
(AP) (Agenzia Fides 4/3/2022)

venerdì 25 febbraio 2022

EUROPA/UCRAINA - Il Monastero Don Orione di Leopoli diventa centro di accoglienza per profughi e disabili

 


EUROPA/UCRAINA - Il Monastero Don Orione di Leopoli diventa centro di accoglienza per profughi e disabili
 
Roma (Agenzia Fides) - "In questo momento ci siamo riuniti tutti nel monastero di Leopoli che abbiamo deciso di mettere a disposizione dei profughi e di quanti avranno bisogno. L'altra nostra priorità è la tutela degli 8 ragazzi disabili che vivono nella nostra comunità. Se il conflitto dovesse arrivare drammaticamente anche qui saremo costretti a portarli nelle nostre case in Polonia o in Italia".
Don Moreno Cattelan, missionario orionino, nella nota pervenuta all’Agenzia Fides aggiorna sulla situazione. I religiosi hanno tenuto una riunione per cercare di prevedere ogni possibile scenario soprattutto per la tutela dei ragazzi disabili presenti. "Da ieri sera - aggiunge Don Cattelan - a Leopoli non esce nessuno. Tutti siamo in attesa. La paura è quella principale dei bombardamenti. Il nostro chierico non potrà lasciare il paese perchè c'è il richiamo alla leva militare per tutti i cittadini ucraini abili dai 18 ai 60 anni”. “Vi chiedo soprattutto di pregare per noi. Non lasceremo il popolo ucraino. Noi rimaniamo qui!" ribadisce il missionario.
(SL) (Agenzia Fides 25/02/2022)

mercoledì 22 settembre 2021

Vatican News 22 settembre 2021

 

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Vatican News

Le notizie del giorno

22/09/2021

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All'udienza generale il Papa dedica la catechesi al viaggio apostolico a Budapest e in Slovacchia, concluso una settimana fa, e ricorda gli incontri con le diverse Chiese cristiane, con gli ebrei, con credenti di altre fedi, con i più deboli: "Il mio è stato un pellegrinaggio di preghiera, alle ... 

La riunione on line del Consiglio dei cardinali con il Papa: il prossimo appuntamento sarà a dicembre
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Un collegamento on line dal Vaticano e dai vari Paesi di residenza ha unito ieri il Papa e i porporati del Consiglio che collaborano al governo della Chiesa ... 

Papa Francesco con una delle donne afghane fuggite da Kabul
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Francesco ha incontrato prima dell'udienza generale di oggi una quindicina di persone, tra cui sette bambini, che gli hanno raccontato dell'angoscia per ... 

CHIESA E SANTA SEDE

Il cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato vaticano (foto d'archivio)
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Il segretario di Stato, presente alla riunione a Roma del Partito Popolare Europeo, si è intrattenuto a margine con i giornalisti: “Del cristianesimo fa parte ... 

Una foto di gruppo dei partecipanti alla Conferenza di Varsavia sulla salvaguardia dei bambini e degli adulti vulnerabili
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La crisi causata dagli abusi sessuali sui minori ha trovato la Chiesa e la società polacche impreparate. Nelle prime reazioni hanno prevalso meccanismi di ... 

La messa dell'arcivescovo Polak a conclusione della Conferenza di Varsavia
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Con una Messa del primate della Polonia, Wojciech Polak, e una tavola rotonda sulle iniziative delle Chiese dell’Europa centrorientale per il futuro, si è ... 

Padre Hans Zollner Sj, membro della Pontificia Commissione per la protezione dei minori e preside dell'Istituto di Antropologia della Gregoriana
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Ultime battute a Varsavia della Conferenza internazionale sulla salvaguardia dei bambini e degli adulti vulnerabili per le Chiese dell’Europa centro-orientale. ... 

Famiglie e natalità
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Riflettendo sulle recenti parole di Francesco di ritorno dal viaggio apostolico a Budapest e in Slovacchia, il presidente della Fafce guardando all’Europa ... 

Suor Elvira Tutolo tra i
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A “The Last 20”, il summit itinerante “dal basso” dei rappresentati del Paesi più poveri del mondo con esperti e giovani studenti, che ha chiuso ieri la sua ... 

Il cardinale Juan-Josè Omella alla presentazione del volume
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L'arcivescovo di Barcellona presenta a Palazzo Pio il volume della Lev "Francesco, pastore e teologo". La teologia non può essere solo speculativa, ma è la ... 

Foglio della Collaborazione Pastorale Di San Giorgio di Nogaro

Tutto sull'arrivo del nuovo arcivescovo Mons. Riccardo Lamba

  LA CHIESA UDINESE ACCOGLIE IL NUOVO ARCIVESCOVO MONS. RICCARDO LAMBA Un momento storico, di grande solennità e festa, sarà celebrato domen...