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sabato 30 luglio 2022

XVIII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO C)

Avvisi e orari della CP di San Giorgio di Nogaro


Grado della Celebrazione: DOMENICA

Colore liturgico: Verde

Antifona d'ingresso
O Dio, vieni a salvarmi,
Signore, vieni presto in mio aiuto.
Tu sei mio aiuto e mio liberatore:
Signore, non tardare.

Colletta
Mostra la tua continua benevolenza, o Padre,
e assisti il tuo popolo,
che ti riconosce creatore e guida;
rinnova l'opera della tua creazione
e custodisci ciò che hai rinnovato.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.

Oppure (Anno C):
O Dio, fonte della carità,
che in Cristo tuo Figlio
ci chiami a condividere la gioia del Regno,
donaci di lavorare con impegno in questo mondo,
affinché, liberi da ogni cupidigia,
ricerchiamo il vero bene della sapienza.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.

PRIMA LETTURA (Qo 1,2;2,21-23)
Quale profitto viene all’uomo da tutta la sua fatica?

Dal libro del Qoèlet

Vanità delle vanità, dice Qoèlet,
vanità delle vanità: tutto è vanità.
Chi ha lavorato con sapienza, con scienza e con successo dovrà poi lasciare la sua parte a un altro che non vi ha per nulla faticato. Anche questo è vanità e un grande male.
Infatti, quale profitto viene all’uomo da tutta la sua fatica e dalle preoccupazioni del suo cuore, con cui si affanna sotto il sole? Tutti i suoi giorni non sono che dolori e fastidi penosi; neppure di notte il suo cuore riposa. Anche questo è vanità!

Parola di Dio

SALMO RESPONSORIALE (Sal 89)
Rit: Signore, sei stato per noi un rifugio di generazione in generazione.

Tu fai ritornare l’uomo in polvere,
quando dici: «Ritornate, figli dell’uomo».
Mille anni, ai tuoi occhi,
sono come il giorno di ieri che è passato,
come un turno di veglia nella notte.

Tu li sommergi:
sono come un sogno al mattino,
come l’erba che germoglia;
al mattino fiorisce e germoglia,
alla sera è falciata e secca.

Insegnaci a contare i nostri giorni
e acquisteremo un cuore saggio.
Ritorna, Signore: fino a quando?
Abbi pietà dei tuoi servi!

Saziaci al mattino con il tuo amore:
esulteremo e gioiremo per tutti i nostri giorni.
Sia su di noi la dolcezza del Signore, nostro Dio:
rendi salda per noi l’opera delle nostre mani,
l’opera delle nostre mani rendi salda.

SECONDA LETTURA (Col 3,1-5.9-11)
Cercate le cose di lassù, dove è Cristo.

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Colossèsi

Fratelli, se siete risorti con Cristo, cercate le cose di lassù, dove è Cristo, seduto alla destra di Dio; rivolgete il pensiero alle cose di lassù, non a quelle della terra.
Voi infatti siete morti e la vostra vita è nascosta con Cristo in Dio! Quando Cristo, vostra vita, sarà manifestato, allora anche voi apparirete con lui nella gloria.
Fate morire dunque ciò che appartiene alla terra: impurità, immoralità, passioni, desideri cattivi e quella cupidigia che è idolatria.
Non dite menzogne gli uni agli altri: vi siete svestiti dell’uomo vecchio con le sue azioni e avete rivestito il nuovo, che si rinnova per una piena conoscenza, ad immagine di Colui che lo ha creato.
Qui non vi è Greco o Giudeo, circoncisione o incirconcisione, barbaro, Scita, schiavo, libero, ma Cristo è tutto e in tutti.

Parola di Dio

Canto al Vangelo (Mt 5,3)
Alleluia, alleluia.

Beati i poveri in spirito,
perché di essi è il regno dei cieli.
Alleluia.

VANGELO (Lc 12,13-21)
Quello che hai preparato, di chi sarà?

+ Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, uno della folla disse a Gesù: «Maestro, di’ a mio fratello che divida con me l’eredità». Ma egli rispose: «O uomo, chi mi ha costituito giudice o mediatore sopra di voi?».
E disse loro: «Fate attenzione e tenetevi lontani da ogni cupidigia perché, anche se uno è nell’abbondanza, la sua vita non dipende da ciò che egli possiede».
Poi disse loro una parabola: «La campagna di un uomo ricco aveva dato un raccolto abbondante. Egli ragionava tra sé: “Che farò, poiché non ho dove mettere i miei raccolti? Farò così – disse –: demolirò i miei magazzini e ne costruirò altri più grandi e vi raccoglierò tutto il grano e i miei beni. Poi dirò a me stesso: Anima mia, hai a disposizione molti beni, per molti anni; ripòsati, mangia, bevi e divèrtiti!”. Ma Dio gli disse: “Stolto, questa notte stessa ti sarà richiesta la tua vita. E quello che hai preparato, di chi sarà?”. Così è di chi accumula tesori per sé e non si arricchisce presso Dio».

Parola del Signore

Preghiera dei fedeli
Gesù ci chiede di non lasciare che le difficoltà o le soddisfazioni ci facciano perdere di vista la gioia che ci guida e ci attende: l’amore di Dio.
Preghiamo insieme e diciamo: Donaci, Signore, la sapienza del cuore.

1. Perché la scienza non ci illuda che la felicità è una questione di causa ed effetto. Preghiamo.
2. Perché le logiche della razionalità economica non ci facciano dimenticare che le persone non sono né risorse né problemi, ma fratelli. Preghiamo.
3. Perché la pazienza necessaria a raccogliere i frutti della bontà non ci faccia mai sentire degli sciocchi rispetto ai disonesti. Preghiamo.
4. Perché la morte non sia occasione di tremendo turbamento o una preoccupazione da scacciare, ma un utile metro di giudizio su ciò per cui vale veramente spendere il nostro tempo. Preghiamo.

O Padre, la stretta delle necessità di ogni giorno e la sensazione di precarietà di fronte alla forza della natura ci fanno sentire inermi. Fa’ che il nostro rapporto con te sia sorgente di sicurezza e di pace. Te lo chiediamo per Cristo nostro Signore.


mercoledì 11 marzo 2020

Il Papa a S. Marta: la vanità chiude il cuore, parliamo a Dio con sincerità




Coronavirus, il Papa: i sacerdoti portino l'Eucaristia ai malati

Seconda Messa del mattino presieduta da Francesco in diretta streaming da Casa S. Marta. Al nuovo incoraggiamento per gli operatori sanitari che lottano contro il COVID-19 e alle preghiere per gli ammalati, il Pontefice aggiunge l’esortazione ai preti perché escano a portare l’ostia a chi è bloccato in casa



Vatican News

Un lento zoom all’indietro sul crocifisso che sovrasta l’altare e poi la figura di Francesco che esce dalla sacrestia. Inizia nel silenzio totale della cappella la seconda Messa mattutina che il Papa presiede da Casa S. Marta in diretta web. Un silenzio che il Papa rompe subito ricordando come ieri che l’offerta della celebrazione è per chi soffre a causa del coronavirus, per chi cura gli ammalati, accompagnandola con un ulteriore auspicio:Preghiamo il Signore anche per i nostri sacerdoti, perché abbiano il coraggio di uscire e andare dagli ammalati, portando la forza della Parola di Dio e l’Eucarestia e accompagnare gli operatori sanitari, i volontari, in questo lavoro che stanno facendo.
Ieri la Parola di Dio ci insegnava riconoscere i nostri peccati e a confessarli, ma non solo con la mente, anche con il cuore, con uno spirito di vergogna; la vergogna come un atteggiamento più nobile davanti a Dio per i nostri peccati. E oggi il Signore chiama tutti noi peccatori a dialogare con Lui, perché il peccato ci rinchiude in noi stessi, ci fa nascondere o nascondere la verità nostra, dentro. È quello che è successo ad Adamo, a Eva: dopo il peccato si sono nascosti, perché avevano vergogna; erano nudi. E il peccatore, quando sente la vergogna, poi ha la tentazione di nascondersi. E il Signore chiama: “Su, venite, discutiamo - dice il Signore - parliamo del tuo peccato, parliamo della tua situazione. Non abbiate paura. No …”. E continua: “Anche se i vostri peccati fossero come scarlatto, diventeranno bianchi come neve. Se fossero rossi come porpora, diventeranno come lana”. “Venite, perché io sono capace di cambiare tutto - ci dice il Signore - non abbiate paura di venire a parlare, siate coraggiosi anche con le vostre miserie”.


Mi viene in mente quel santo che era così penitente, pregava tanto. E cercava sempre di dare al Signore tutto quello che il Signore gli chiedeva. Ma il Signore non era contento. E un giorno lui un po’ si era come arrabbiato con il Signore, perché aveva un caratteraccio quel santo. E dice al Signore: “Ma, Signore, io non ti capisco. Io ti do tutto, tutto e tu sempre sei come insoddisfatto, come se mancasse qualcosa. Cosa manca?”. [E il Signore risponde]: “Dammi i tuoi peccati: è questo che manca”. Avere il coraggio di andare con le nostre miserie a parlare con il Signore: “Su, venite! Discutiamo! Non abbiate paura. Anche se i vostri peccati fossero come scarlatto, diventeranno bianchi come neve. Se fossero rossi come porpora, diventeranno come lana”.

Questo è l’invito del Signore. Ma sempre c’è un inganno: invece di andare a parlare con il Signore, fare finta di non essere peccatori. È quello che il Signore rimprovera ai dottori della legge. Queste persone fanno le opere "per essere ammirati dalla gente: allargano i loro filattèri e allungano le frange; si compiacciono dei posti d'onore nei banchetti, dei primi seggi nelle sinagoghe, dei saluti nelle piazze, come anche di essere chiamati rabbì dalla gente”. L’apparenza, la vanità. Coprire la verità del nostro cuore con la vanità. La vanità non guarisce mai! La vanità non guarisce mai. Anche, è velenosa, va avanti portandoti la malattia al cuore, portandoti quella durezza di cuore che ti dice: “No, non andare dal Signore, non andare. Rimani tu”.

lunedì 5 maggio 2014

Arrampicatori



vaticanit has uploaded Papa Francesco nell'omelia: la vanità non fa bene, soprattutto nella Chiesa
Papa Francesco nell'omelia: la vanità non fa bene, soprattutto nell...
vaticanit
questi dirigenti volevano farsi vedere, a loro piaceva -- per dire la parola giusta -- piaceva pavoneggiarsi, eh?, e si comportavano come veri pavoni, eh? Erano così. E Gesù dice: "No, no: questo non va. Non va. La vanità non fa bene". E alcune volte, noi facciamo cose cercando di farci vedere un po', cercando la vanità. E' pericolosa, la vanità, perché ci fa scivolare subito sull'orgoglio, la superbia e poi tutto e finito lì, eh? E mi faccio la domanda: io, come seguo Gesù? Le cose buone che io faccio, le faccio di nascosto o mi piace farmi vedere? E questo lo dice ai dirigenti, no? E io anche penso a noi: a noi pastori, no? Che un pastore che è vanitoso non fa bene al popolo di Dio. Questa gente, ques ...

Foglio della Collaborazione Pastorale Di San Giorgio di Nogaro

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