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sabato 7 maggio 2016

Bollettino Agenzia Fides del 7 maggio 2016

 
 
 
 
 
AFRICA/EGITTO - Sacerdote copto ortodosso insulta le donne per i vestiti non castigati con cui entrano in chiesa. Il Patriarca lo sospende
 
Il Cairo (Agenzia Fides) – Le critiche pesanti rivolte dal sacerdote copto ortodosso Boulos Mansur alle donne cristiane che entrano in chiesa con vestiario da lui ritenuto non consono hanno suscitato reazioni e polemiche in seno alla comunità copta ortodossa, tanto da provocare un intervento disciplinare del Patriarcato copto ortodosso, che ha temporaneamente sospeso a divinis il sacerdote. Il “caso”, con cui secondo alcuni osservatori si è voluto turbare il clima di festa e di pace vissuto dalle comunità copte dopo la celebrazione della Pasqua, è stato innescato dal programma televisivo serale trasmesso sul canale “Dream 2” e guidato dal not anchorman egiziano Wael el Abrashi. Durante il talk show, il sacerdote aveva rivolto alle ragazze cristiane che vanno in chiesa con abiti non castigati espressioni percepite da molti come offensive. “Capita soprattutto nelle cerimonie matrimoniali” spiega all'Agenzia Fides Anba Antonios Aziz Mina, Vescovo copto cattolico di Guizeh – che le donne usino venire a messa con abiti da festa che lasciano scoperte le braccia. Ci sono alcuni sacerdoti 'rigoristi' che davanti a questo fenomeno usano toni polemici spesso esasperati, arrivando all'insulto”.
Non è la prima volta che il programma di Wael el Abrashi scatena polemiche artificiose che coinvolgono la comunità cristiana. Già nel 2015, aveva suscitato scalpore la presenza in trasmissione di una donna cristiana presentata come candidata del partito salafita al Nour. Dopo quella puntata, il Patriarcato copto ortodosso era intervenuto per chiarire in maniera ufficiale che la candidata parlava a titolo personale e non poteva vantare nessun mandato di rappresentanza da parte della comunità cristiana egiziana. In un'altra puntata, il durante il programma si erano scatenate in diretta polemiche e accuse reciproche tra diversi ospiti copti intorno all'eventualità di creare in Egitto un partito politico cristiano, da contrapporre alle forze islamiste e salafite. (GV) (Agenzia Fides 7/5/2016).
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ASIA/PAKISTAN - La Chiesa del Punjab unita, oltre la frontiera indo-pakistana
 
Lahore (Agenzia Fides) – Superare le divisioni, le differenze, le tensioni politiche che esistono tra India e Pakistan e riscoprire le radici comuni, nel segno della cultura, della fede, della fratellanza: con questo spirito la diocesi di Lahore, capitale del Punjab pakistano, ha organizzato alla fine di aprile un pellegrinaggio giubilare nel Punjab indiano, visitando le diocesi indiane confinanti e “compiendo un’esperienza di unità, condivisione, comunione e fraternità”, ha sottolineato a Fides l’Arcivescovo Sebastian Francis Shaw di Lahore, che ha guidato una delegazione di 16 sacerdoti diocesani. “Siamo andati in India con il triplice scopo di visitare ifratelli cristiani indiani; stabilire relazioni cordiali con la Chiesa locale, per la partecipazione ai seminari, conferenze e ritiri in entrambi i paesi; esplorare collaborazione nei campi della formazione permanente di sacerdoti, suore e catechisti e laici interessati; e infine per condividere informazioni sulle attività pastorali, nel segno della testimonianza evangelica”, ha spiegato a Fides l’Arcivescovo di Lahore. E’ una esperienza che accada per la prima volta nella storia dei 130 anni dalla nascita della diocesi di Lahore. Nel 1886, la diocesi di Lahore fu ufficialmente eretta, staccando un territorio dalla arcidiocesi di Agra, e l’opera missionaria iniziò in loco grazie ai missionari francesi, italiani e ai frati cappuccino belgi. Nel 1947, il territorio della regione del Punjab fu diviso in due: una parte pakistana, una parte indiana. La delegazione pakistana ha visitato le diocesi di Agra e Jalandhar, nel Punjab indiano, e anche New Delhi.
“Ci auguriamo che in questo Anno della misericordia possiamo rivalutare i luoghi storici, le chiese, le esperienze di vita dei fedeli e, con la nostra condivisione, essere il sale della terra e la luce del mondo. Speriamo di essere testimoni del Vangelo nel sub-continente indiano”, ha rimarcato l’Arcivescovo. Il gruppo dei sacerdoti di Lahore ha trovato questa esperienza di fraternità ecclesiale formativa, gioiosa e stimolante”, commenta a Fides p. Inayat Bernard, uno dei partecipanti. Il pellegrinaggio dei sacerdoti ora sarà ricambiato: preti e religiosi provenienti dall’India si recheranno in visita in Pakistan. (PA) (Agenzia Fides 7/5/2016)
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ASIA/LIBANO - Il Patriarca maronita Rai incontra di nuovo i leader politici per discutere della crisi istituzionale
 
Beirut (Agenzia Fides) – A quasi due anni dalla fine del mandato di Michel Sleiman, la carica di Presidente della Repubblica libanese rimane vacante per i veti inncrociati tra i diversi blocchi politici. Davanti alla paralisi istituzionale ormai incancrenita, il Patriarca maronita Boutros Bechara Rai continua ad avere incontri di alto livello con i leader politici nazionali per sollecitarli a riempire al più presto un vuoto che contribuisce a indebolire il Paese dei Cedri e a esporlo al contagio dei conflitti che sconvolgono l'area mediorentale. Nella mattinata di venerdì 6 maggio, il capo del Partito sunnita “Futuro”, Saad Hariri, è stato ricevuto dal Primate della Chiesa maronita nella sede patriarcale di Bkerkè per discutere ancora una volta della vacanza presidenziale. Dopo l'incontro, Hariri ha ribadito in alcune dichiarazioni rilasciate ai media libanesi la ferma intenzione di “rispettare la parità tra musulmani e cristiani", riferendosi anch e alle imminenti elezioni municipali. Inoltre, riguardo alla mancata elezione del Presidente, l'ex Primo Minstro Hariri ha sollecitato tutte le forze politiche a non boicottare le prossime convocazioni del Parlamento e a scegliere tra le due candidature ormai delineate, quella del leader del Partito Marada Suleiman Franjieh (sostenuta dal Partito “Futuro”), e quella di Michel Aoun, fondatore del Movimento patriottico libero, sostenuta dal leader delle Forze libanesi Samir Geagea e dal Partito sciita Hezbollah. "Ci sono due candidati, dobbiamo andare in Parlamento per eleggere uno di loro, e congratularci con il vincitore, chiunque esso sia" ha dichiarato Hariri.
Due settimane fa – riferiscono fonti libanesi – l'elezione del Presidente e la fine della paralisi istituzionale erano state al centro di un colloquio tra il Patriarca Rai e Hassan Nasrallah, leader del Partito sciita Hezbollah. (GV) (Agenzia Fides 7/5/2016).
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AMERICA/COLOMBIA - Mons. García Peláez: “Solidarietà dinanzi alla drammatica situazione delle vittime delle alluvioni”
 
Istmina (Agenzia Fides) – Un appello di solidarietà per le vittime dalle recenti alluvioni: lo ha diffuso la Conferenza episcopale colombiana, rilanciando l’appello di monsignor Julio Hernando García Peláez, vescovo della diocesi di Istmina-Tadó, che segnala le drammatiche situazioni in cui stanno vivendo numerose famiglie. Il territorio del dipartimento del Chocó, Colombia occidentale, bagnata dall’Oceano Pacifico, è stato flagellato in questi giorni dal fenomeno del Niño, che sta causando piogge forti, alluvioni e allagamenti in molti Paesi del Sudamerica.

“Va migliorata una volta per tutte la condizione delle abitazioni e della loro qualità di vita – ha detto mons. Garcia - soprattutto pensando alle famiglie con diversi figli”. L’esigenza è quella di avere una casa “che sia degna e adeguata, non facilmente inondabile, per dare una soluzione definitiva al problema”.

Il Vescovo rivolge un appello agli organismi nazionali e internazionali e a tutte le persone di buona volontà, perché portino solidarietà alla gente colpita, segnalando che le popolazioni afro-indigene sono quelle maggiormente provate perché “subiscono un colpo mortale alle loro attività economiche”. Si tratta di popolazioni tra le più povere della Colombia, che vivono di un’economia di sussistenza.

I volontari della Pastorale sociale nazionale e diocesana stanno prestando assistenza alle persone, che vengono ospitate in alberghi o nelle parrocchie. Attualmente, sempre tramite la Pastorale sociale e Caritas, vengono assistiti con un generi alimentari, vestiario, coperte, materassi, medicinali e articoli per l’igiene personale. Secondo le ultime stime, sono 17 morti, 53 feriti e un numero che supera i 9.000 le famiglie senza tetto a causa delle piogge forti e delle alluvioni in tutto il paese. (CE) (Agenzia Fides, 07/05/2016)
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AMERICA/CANADA - Incendi a Fort McMurray: la preghiera del Papa
 
Fort McMurray (Agenzia Fides) – La città di Fort McMurray, nel nord Alberta (Canada), è completamente deserta, abbandonata dai suoi abitanti a causa di un incendio che ha distrutto almeno 1600 edifici. Il fuoco ha costretto all'evacuazione di oltre 90.000 persone. I numeri della tragedia sono impressionanti che ormai è considerata la "catastrofe naturale più costosa della storia del Canada". Da quando è iniziato l'incendio, il 1 maggio, il fuoco si è esteso senza fermarsi: il primo giorno ha interessato un’area di circa 500 ettari (5 chilometri quadrati) mentre fino a ieri, 6 maggio, gli ettari colpiti dalle fiamme sono almeno 100.000 ettari (1.000 chilometri quadrati). La drammatica situazione di Fort McMurray ha toccato Papa Francesco che, addolorato dalla situazione, ha chiesto di pregare per la popolazione. Ieri, in una lettera inviata in loco, il segretario di Stato vaticano, Sua Ecc. Mons. Pietro Parolin, ha detto che "il Santo Padr e è triste per la distruzione e la sofferenza causati dagli incendi che infuriano nella zona di Fort McMurray". "Egli prega per tutti gli sfollati - soprattutto i bambini - che hanno perso le loro case", si legge nella lettera pervenuta a Fides.

La città di Fort McMurray è cresciuta dai 35.000 abitanti che aveva all'inizio del 1990 agli oltre 125.000 nel 2015. Questo grazie ad una sola attività: l'estrazione di petrolio in una superficie di circa 140.000 km2 delle cosiddette “sabbie bituminose”. La produzione del greggio, che ha dato fama, denaro e sviluppo a questa zona, è stata molto criticata dagli ecologisti per la contaminazione richiesta per la produzione. La causa del incendio delle foreste è collegata ai cambiamenti climatici (l’inverno è divenuto troppo mite). La popolazione è fuggita al sud verso le città più vicine, che sono a circa 600 km. (CE) (Agenzia Fides, 07/05/2016)

sabato 23 gennaio 2016

Bollettino Fides News del 22 gennaio 2016

EUROPA/SPAGNA - Emittente televisiva cattolica per l’annuncio del Vangelo e la diffusione della vita della Chiesa
 
Toledo (Agenzia Fides) – E’ stata appena lanciata una nuova sinergia di comunicazione cattolica online, attraverso Radiotelevisión Diocesana di Toledo, che comprende Canal Diocesano de TV e Radio Santa María di Toledo, due mezzi di comunicazione della Fondazione Radio Santa María, presieduta dall’Arcivescovo di Toledo. La Fondazione vuole essere un canale per l’annuncio del Vangelo e la diffusione della vita della Chiesa, partendo dalle esigenze e dalle sfide della società e della cultura del nostro tempo. Essa mira inoltre ad essere uno spazio di incontro e di accoglienza per coloro che non hanno sufficiente possibilità di fare sentire la loro voce ed esprimere le loro preoccupazioni. RTVD sarà presente anche in due delle più importanti reti sociali, Facebook e Twitter. Offrirà, inoltre, la possibilità di recuperare contenuti, audio e video, in due piattaforme online, Ivoox e Youtube. Obiettivo di questa strategia di comunicazione è quello di creare nuovi canali informativi anche per quelli che sono fisicamente lontani, in particolare tutti i missionari, affinchè anche loro abbiano aggiornamenti sulla vita pastorale della diocesi.
Dalla pagina web (www.rtvd.org) si può accedere alle reti sociali e alle due piattaforme online.
(AP) (22/1/2016 Agenzia Fides)
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AFRICA/KENYA - Santa Croce, l’unica parrocchia al mondo all’interno di un campo profughi
 


Nairobi (Agenzia Fides) - “Siamo due preti qui, e riuscire a servire tutti i fedeli è una sfida” dice p. Augustine Kharmuti, padre salesiano che opera nella parrocchia di Santa Croce, la sola chiesa nel mondo collocata dentro un campo profughi, quello di Kakuma, nella Contea di Turkana, nel nord-ovest del Kenya.
Il campo ospita circa 182.000 rifugiati provenienti da Sud Sudan, Sudan, Uganda, Burundi, Rwanda, Repubblica Democratica del Congo ed Etiopia.
P. Augustine dirige il Don Bosco Technical Institute, che offre una formazione professionale ai rifugiati come carpentiere, elettricista, saldatore, sarto, stilista, meccanico di autoveicoli, segretaria, oltre a corsi di computer e di inglese.
“Formiamo dai 3.000 ai 3.200 studenti ogni anno e accogliamo da 500 a 600 fedeli ad ogni Messa” dice il missionario. Sebbene i due padri abbiano l’aiuto di due catechisti e di tre suore, il recente afflusso di nuovi rifugiati specie dal Sud Sudan pone nuove sfide alla loro opera pastorale ed educativa ed hanno quindi chiesto un sostegno alla Chiesa e al governo per migliorare la qualità dell'istruzione e per formare un numero maggiore di studenti. (L.M.) (Agenzia Fides 22/1/2016)
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AFRICA/GHANA - Preoccupazione nel paese per l’arrivo di due ex detenuti di Guantanamo
 

Accra (Agenzia Fides) - Due importanti associazioni del laicato cattolico si sono unite all’appello lanciato dai Vescovi del Ghana perché il governo di Accra riconsideri la decisione di accogliere due ex detenuti nella base militare statunitense di Guantanamo (Cuba). L’11 gennaio la Conferenza Episcopale del Ghana aveva pubblicato una dichiarazione nella quale si affermava: “In quest’anno elettorale ci aspettiamo che il nostro governo focalizzi la sua attenzione nel garantire la pace e la sicurezza nel Paese (…) e non ponga a rischio la sicurezza della nostra terra ospitando due ex terroristi”.
Il Ghana si è impegnato ad ospitare persone provenienti da aree di crisi come Rwanda, Siria e Yemen, ed ha accettato di accogliere due ex detenuti a Guantanamo, Mahmud Umar Muhammad Bin Atef e Khalid Muhammad Salih Al-Dhuby, dopo aver raggiunto un accordo con le autorità di Washington. Una decisione che sta suscitando un vivo dibattito in Ghana.
In appoggio ai Vescovi sono scesi in campo i Knights and Ladies of Marshall e la Kumasi Province of the Association of Catholic Teachers (ACT).
In una loro dichiarazione, i Knights and Ladies of Marshall affermano di “associarsi alle preoccupazioni poste da diversi gruppi della società civile del Ghana, inclusi la Ghana Catholic Bishops Conference e il Christian Council of Ghana, sul fatto che la questione dei due ex detenuti di Guantanamo è totalmente differente dalle richieste di asilo presentate da altri rifugiati”.
In particolare si nota che “il Ministro dell’Interno ha dichiarato di non aver preso parte alla discussione” sull’accoglienza dei due, sottolineando che “sebbene il governo affermi che i due ex detenuti non sono un rischio per la sicurezza, ci chiediamo perché sono tenuti nel complesso della Sicurezza Nazionale e i loro movimenti sorvegliati 24 ore su 24, sette giorni su sette”. (L.M.) (Agenzia Fides 22/1/2016)
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AFRICA/SIERRA LEONE - Confermato un nuovo caso di Ebola a una settima dal primo
 
Kambia (Agenzia Fides) - Dalla Sierra Leone è arrivata la conferma di un nuovo caso di Ebola. Si tratta di una parente della studentessa di 22 anni morta il 12 gennaio, dopo aver viaggiato dal distretto di Kambia, al confine con la Guinea, fino a quello di Tonkolili, dove è stata sepolta senza seguire le procedure di sicurezza (vedi Fides 16/1/2016). Secondo informazioni della ong Medici con l’Africa Cuamm, pervenute all’Agenzia Fides, il contagio del nuovo caso sarebbe da ricondurre al mancato rispetto delle procedure di sicurezza. Infatti una parente della vittima, che avrebbe partecipato al lavaggio rituale del corpo prima della sepoltura, è venuta a contatto con il virus. “In questi giorni ci si renderà conto della reale dimensione del nuovo focolaio” riferisce Matteo Bottecchia, rappresentante del Cuamm in Sierra Leone. La situazione è al momento molto delicata: prima di morire infatti la giovane ha viaggiato con mezzi pubblici, incontrato parenti e amici. U n rapporto pubblicato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità stima che la donna sia entrata in contatto con 256 persone prima di morire: di queste, 42 persone sarebbero ad alto rischio di contagio. (AP) (22/1/2016 Agenzia Fides)
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ASIA/PAKISTAN - Un cristiano ucciso in Punjab
 
Sialkot (Agenzia Fides) – Nazir Masih, 50enne cristiano, padre di famiglia e impiegato nell’amministrazione locale di Sialkot, nella provincia del Punjab, è stato ucciso mentre completava il suo lavoro di pulizia delle strade. L’episodio è avvenuto alle 7 del mattino del 14 gennaio, ma solo ora ne è giunta notizia all’Agenzia Fides. Nazir Masih, sposato e padre di cinque figli, è stato aggredito da uomini armati e colpito da quattro proiettili di fucile, risultati letali.
La sua famiglia e i cristiani di Sialkot chiedono un'indagine approfondita che porti all'arresto dei colpevoli e un adeguato risarcimento per la famiglia. Sebbene Nazir fosse in servizio quando è stato ucciso, finora l’amministrazione comunale ha negato ogni assistenza per la famiglia.
I conoscenti ricordano Nazir “come un uomo gentile, umile e devoto, che non aveva nemici”, dunque nessuno comprende le ragioni dell’omicidio. Secondo le ipotesi della polizia “Nazir potrebbe aver involontariamente assistito a un crimine o a un reato e dunque potrebbe essere stato eliminato perché scomodo testimone”. Altre piste non escludono un attacco terroristico mirato. La famiglia di Nazir Masih si trova ora in gravi difficoltà finanziarie. Nazir lascia la moglie Samina e cinque figli tra i 21 e gli 11 anni. (PA) (Agenzia Fides 22/1/2016)
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ASIA/LIBANO - Tour dei Patriarchi delle Chiese sire tra i leader politici libanesi
 
Beirut (Agenzia Fides) – Nella giornata di ieri, i due Patriarchi delle Chiese siro-antiochene - il Patriarca siro ortodosso Mar Ignatius Aphrem II e il Patriarca siro cattolico Ignace Youssif III - hanno voluto realizzare insieme un giro di consultazioni presso i leader delle diverse forze politiche nazionali, in un frangente in cui lo scenario politico libanese appare movimentato dall'appoggio a sorpresa offerto dal Partito maronita delle Forze Libanesi alla candidatura dell'ex rivale Michel Aoun alla carica di Presidente della Repubblica.
Durante i colloqui, i due Primati delle Chiese, accompagnati da Vescovi e collaboratori, hanno esposto preoccupazioni e suggerimenti rispetto alle crisi che travagliano la regione – con particolare riferimento alle sofferenze vissute dalle comunità cristiane - e allo stallo istituzionale in cui versa il Paese dei Cedri. Il tour delle consultazioni patriarcali è iniziato con Mohammad Raad, leader della rappresentanza parlamentare del Partito sciita di Hezbollah. A seguire, ci sono stati gli incontri con l'ex generale Michel Aoun - leader del Movimento patriottico libero -, con Samir Geagea (leader delle Forze Libanesi), con Fouad Siniora (rappresentante del partito sunnita Futuro), con Sami Gemayel (leader del partit Kataeb) e con il Presidente del Parlamento libanese, lo sciita Nabih Berri.
Secondo il delicato sistema istituzionale libanese, la carica di Presidente della Republbica spetta a un cristiano maronita. In tutti gli incontri, la delegazione comune delle Chiese sire ha espresso la speranza che in Libano venga presto eletto un Presidente, per uscire dal vuoto politico e dalla paralisi istituzionale che dura da 18 mesi. Il nuovo Presidente - hanno auspicato i due Primati e i loro accompagnatori - dovà tutelare i diritti delle diverse denominazioni confessionali e religiose, anche minoritarie.A questo riguardo – riferisce un comunicato diffuso dal Patriarcato siro cattolico - i due Patriarchi hanno chiesto a tutti i loro interlocutori politici che almeno un seggio nel Parlamento libanese sia riservato a ciascuna delle due comunità ecclesiali sire. Tale richiesta – sottolinea il comunicato, pervenuto all'Agenzia Fides – ha avuto anche il pieno sostegno del Patriarca maronita Boutros Bechara Rai. (GV) (Agenzia Fides 22/1/2016).
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ASIA/IRAQ - I capi jihadisti in fuga dalla Provincia di Ninive
 
Mosul (Agenzia Fides) – Mentre nell'area di Mosul e della piana di Ninive si intensificano le incursioni aeree della coalizione a guida Usa contro le postazioni dello Stato Islamico (Daesh), un numero crescente di leader militari jihadisti lascia la regione, diretti a ingrossare le milizie collegate al Daesh operanti in Libia e Yemen. La notizia, rilanciata dal sito curdo ARA News, arriva da Rafaat al Zarari, direttore del Niniveh Media Network, che a sua volta raccoglie dati forniti dalle sue fonti ancora operanti a Mosul. Nelle ultime due settimane – riferisce al Zatari – almeno venti leader di punta delle milizie dello Stato Islamico hanno abbandonato la Piana di Ninive e sono usciti dall'Iraq, forse per evitare che l'apparato militare jihadista venga compromesso dall'intensificarsi delle operazioni militari della coalizione anti-Daesh.
La Piana di Ninive è l'area che ospita molte città e villaggi a maggioranza cristiana, abbandonati dalla popolazione tra la primavera e l'estate 2014, con fughe di massa provocate dall'avanzata delle milizie jihadiste. Nei giorni scorsi (vedi Fides 20/1/2016), i bombardamenti aerei compiuti dalla coalizione internazionale su Mosul – conquistata dal Daesh nel giugno 2014 – hanno colpito la chiesa siro-ortodossa dedicata alla Vergina Maria, nella zona del mercato. (GV) (Agenzia Fides 22/1/2016).
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ASIA/CAMBOGIA - Opere di carità e pellegrinaggi nell'Anno della Misericordia
 
Phnom Penh (Agenzia Fides) - Vivere l’Anno della Misericordia all'insegna di opere di carità ispirate dal Vangelo del Buon Samaritano; e compiendo almeno un pellegrinaggio: è l'esortazione che Sua Ecc. Mons. Olivier Schmitthaeusler, Vicario apostolico di Phnom Penh, rivolge ai fedeli in una lettera pastorale dedicata al Giubileo straordinario. Nel testo, inviato dal Vicario all'Agenzia Fides, si rimarca: “Questo è il programma dell’Anno Santo: la misericordia è il nostro cuore che si dilata, convertendosi e agendo concretamente per il prossimo nel modo in cui ha agito Gesù. Lasciate che il Buon Samaritano e il Cristo che lava i piedi ai suoi discepoli ci accompagnino in questo anno 2016”.
Con lo spirito di mettere in pratica la opere di misericordia, il Vescovo invita i fedeli di tutte le parrocchie a scegliere uno specifico apostolato tra le sei priorità definite insieme: istruzione, servizio nella sanità, formazione per i disoccupati, assistenza ai disabili, cura del creato, inclusione dei poveri.
Ogni comunità è inoltre invitata e scegliere un giorno dell'Anno Santo per compiere un pellegrinaggio in uno fra tre luoghi: la Porta Santa della Cattedrale di Phnom Penh; il santuario dei martiri cambogiani; la chiesa di Nostra Signora del Mekong ad Arey Ksat. Tutti i cattolici cambogiani, rimarca, sono chiamati in questo tempo “ad aprire tre Porte Sante nel proprio cuore”, mettendo in pratica la fede, la misericordia e la speranza. (PA) (Agenzia Fides 22/1/2016)
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AMERICA/HAITI - “Esercitare saggezza e dialogo” in modo urgente, appello dei Vescovi per il ballottaggio
 
Port au Prince (Agenzia Fides) – Il Presidente haitiano Michel Martelly, ha confermato ieri, 21 gennaio, durante una trasmissione alla televisione di stato, che il ballottaggio presidenziale si terrà comunque domenica prossima, 24 gennaio, nonostante le proteste dell'opposizione. Martelly ha riaffermato il suo impegno per organizzare le elezioni e ha spiegato che si tratta solo di un gruppo di persone che cercano di "distruggere il processo democratico" ed ha informato di aver mobilitato la Polizia Nazionale per garantire la partecipazione dei cittadini al ballottaggio.
Le dichiarazioni del Presidente sono venute dopo l'annuncio dell'opposizione, guidata dal candidato presidenziale Jude Célestin, che invitava ad una serie di proteste organizzate per oggi, venerdì 22 gennaio. Celestin, che deve vedersela al ballottaggio con Jovenel Moise, rappresentante del partito che governa attualmente Haiti, ha annunciato che non parteciperà alle elezioni, sostenendo le frodi già dal primo turno, lo scorso ottobre (vedi Fides 23/12/2015; 28/12/2015).
La Conferenza Episcopale di Haiti ha preso atto della decisione dell'esecutivo e della Commissione Elettorale Provvisoria (CEP) di andare alle elezioni nelle condizioni attuali. In un comunicato diffuso ieri, i Vescovi osservano però che le raccomandazioni della Commissione Elettorale non sono state chiaramente seguite. "L'ostinarsi di una parte per effettuare le elezioni il 24 gennaio 2016 e dell'altra a non cercare un accordo favorevole per il paese, non farà che peggiorare la crisi elettorale a lungo termine" si legge nella nota dei Vescovi pervenuta a Fides.
La Conferenza Episcopale ha fatto appello al governo, alla Commissione Elettorale e ad altri protagonisti coinvolti nelle elezioni, di esercitare la saggezza, l’intuizione e la capacità di dialogo al fine di trovare una soluzione accettabile e sostenibile per il popolo haitiano nel più breve tempo possibile.
(CE) (Agenzia Fides, 22/01/2016)
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AMERICA/REPUBBLICA DOMINICANA - “Vivere l’Anno della Misericordia coltivando la pace”: la festa della Vergine di Altagrazia, patrona del paese
 
Higuey (Agenzia Fides) – Il Vescovo della diocesi di Higuey, Sua Ecc. Mons. Nicanor Peña, che è il Presidente della Conferenza Episcopale della Repubblica Dominicana, ha chiesto a tutti di trasformare il paese in una patria dove si riesca a vivere nella sicurezza e dove i domenicani non abbiamo paura l'uno dell'altro. Ha anche esortato le autorità politiche a stabilire un dialogo sincero e aperto per discutere le grandi questioni nazionali.
Mons. Peña si è espresso così durante l'omelia della Messa che ha celebrato nella Basilica di Higuey, in occasione della festa della Patrona della Repubblica Dominicana, la Vergine di Altagracia, alla quale era presente il Presidente Danilo Medina e altri funzionari del governo, e centinaia di fedeli provenienti da tutto il paese.
La Vergine di Altagracia ci dà la forza di continuare sulla via del bene, al servizio degli altri, compiendo le opere di misericordia, ha detto il Vescovo: "Nelle sue mani poniamo il nostro paese, tutti i dominicani, perché Lei interceda per noi, per avere la grazia di vivere intensamente la nostra vita di fede senza paura, come Lei stessa ha fatto". Mons. Nicanor Peña ha ricordato che il 2016 è stato dichiarato da Papa Francesco come "Anno della Misericordia", quindi ha invitato tutti i domenicani a coltivare la pace, per essere coerenti con questo invito a tutta la comunità cristiana.
(CE) (Agenzia Fides, 22/01/2016)

Foglio della Collaborazione Pastorale Di San Giorgio di Nogaro

XXXIV DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO B) Nostro Signore Gesù Cristo Re dell'Universo 24 novembre 2024

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