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sabato 10 luglio 2021

XV DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO B) 11 luglio 2021

   XV DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO B)




Grado della Celebrazione: DOMENICA
Colore liturgico: Verde

Antifona d'ingresso
Nella giustizia contemplerò il tuo volto,
al mio risveglio mi sazierò della tua presenza. (Sal 17,15)

Colletta
Donaci, o Padre,
di non avere nulla di più caro del tuo Figlio,
che rivela al mondo il mistero del tuo amore
e la vera dignità dell’uomo;
colmaci del tuo Spirito,
perché lo annunziamo ai fratelli
con la fede e con le opere.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...

PRIMA LETTURA (Am 7,12-15)
Va’, profetizza al mio popolo.

Dal libro del profeta Amos

In quei giorni, Amasìa, [sacerdote di Betel,] disse ad Amos: «Vattene, veggente, ritìrati nella terra di Giuda; là mangerai il tuo pane e là potrai profetizzare, ma a Betel non profetizzare più, perché questo è il santuario del re ed è il tempio del regno».
Amos rispose ad Amasìa e disse:
«Non ero profeta né figlio di profeta;
ero un mandriano e coltivavo piante di sicomòro.
Il Signore mi prese,
mi chiamò mentre seguivo il gregge.
Il Signore mi disse:
Va’, profetizza al mio popolo Israele».

Parola di Dio

SALMO RESPONSORIALE (Sal 84)
Rit: Mostraci, Signore, la tua misericordia.

Ascolterò che cosa dice Dio, il Signore:
egli annuncia la pace
per il suo popolo, per i suoi fedeli.
Sì, la sua salvezza è vicina a chi lo teme,
perché la sua gloria abiti la nostra terra.

Amore e verità s’incontreranno,
giustizia e pace si baceranno.
Verità germoglierà dalla terra
e giustizia si affaccerà dal cielo.

Certo, il Signore donerà il suo bene
e la nostra terra darà il suo frutto;
giustizia camminerà davanti a lui:
i suoi passi tracceranno il cammino.

SECONDA LETTURA (Ef 1,3-14)
In lui ci ha scelti prima della creazione del mondo.

Dalla lettera di san Paolo apostolo agli Efesìni

Benedetto Dio, Padre del Signore nostro Gesù Cristo,
che ci ha benedetti con ogni benedizione spirituale nei cieli in Cristo.
In lui ci ha scelti prima della creazione del mondo
per essere santi e immacolati di fronte a lui nella carità,
predestinandoci a essere per lui figli adottivi
mediante Gesù Cristo,
secondo il disegno d’amore della sua volontà,
a lode dello splendore della sua grazia,
di cui ci ha gratificati nel Figlio amato.
In lui, mediante il suo sangue,
abbiamo la redenzione, il perdono delle colpe,
secondo la ricchezza della sua grazia.
Egli l’ha riversata in abbondanza su di noi
con ogni sapienza e intelligenza,
facendoci conoscere il mistero della sua volontà,
secondo la benevolenza che in lui si era proposto
per il governo della pienezza dei tempi:
ricondurre al Cristo, unico capo, tutte le cose,
quelle nei cieli e quelle sulla terra.
In lui siamo stati fatti anche eredi,
predestinati – secondo il progetto di colui
che tutto opera secondo la sua volontà –
a essere lode della sua gloria,
noi, che già prima abbiamo sperato nel Cristo.
In lui anche voi,
dopo avere ascoltato la parola della verità,
il Vangelo della vostra salvezza,
e avere in esso creduto,
avete ricevuto il sigillo dello Spirito Santo che era stato promesso,
il quale è caparra della nostra eredità,
in attesa della completa redenzione
di coloro che Dio si è acquistato a lode della sua gloria.

Parola di Dio.


Canto al Vangelo (Ef 1,17-18)
Alleluia, alleluia.

Il Padre del Signore nostro Gesù Cristo
illumini gli occhi del nostro cuore
per farci comprendere a quale speranza ci ha chiamati.
Alleluia.

VANGELO (Mc 6,7-13)
Prese a mandarli.

+ Dal Vangelo secondo Marco

In quel tempo, Gesù chiamò a sé i Dodici e prese a mandarli a due a due e dava loro potere sugli spiriti impuri. E ordinò loro di non prendere per il viaggio nient’altro che un bastone: né pane, né sacca, né denaro nella cintura; ma di calzare sandali e di non portare due tuniche.
E diceva loro: «Dovunque entriate in una casa, rimanetevi finché non sarete partiti di lì. Se in qualche luogo non vi accogliessero e non vi ascoltassero, andatevene e scuotete la polvere sotto i vostri piedi come testimonianza per loro».
Ed essi, partiti, proclamarono che la gente si convertisse, scacciavano molti demòni, ungevano con olio molti infermi e li guarivano.

Parola del Signore

Preghiera dei fedeli
Dio ci ha scelti per annunciare il suo Regno, donandoci tutto ciò che è necessario per continuare la sua missione. Preghiamo perché vinca le nostre resistenze e la nostra lentezza nel rispondere al suo invito.
Preghiamo insieme e diciamo: Donaci, Signore, il tuo Spirito.

1. Per la Chiesa, nata dall'acqua del Battesimo e guidata dallo Spirito, e per i pastori della Chiesa, perché sentano la responsabilità e l'urgenza di portare la parola di Gesù a tutti gli uomini, preghiamo.
2. Per tutti coloro che hanno responsabilità nella società civile, perché esercitino il loro compito in spirito di servizio e non per la ricerca di prestigio, accogliendo e favorendo soprattutto i più poveri e disagiati, preghiamo.
3. Per i missionari e le persone che lavorano per i popoli più poveri, perché abbiano il coraggio della denuncia delle ingiustizie e la tenerezza dell'amore nell'incontro con tutti, preghiamo.
4. Per coloro che sono divenuti tempio dello Spirito con il dono del Battesimo e della Confermazione, perché il dono di Dio li faccia crescere nella vita della Chiesa, preghiamo.
5. Per noi che oggi abbiamo accolto la tua Parola, perché ci rendiamo disponibili all'annuncio del Vangelo, testimoniando con la vita la fede che abbiamo ricevuto, preghiamo.

O Padre, tu doni sempre all'umanità profeti e testimoni del tuo amore. Rendici sempre coscienti del tuo dono e responsabili del compito che ci hai affidato dal giorno del nostro Battesimo. Per Cristo nostro Signore.

martedì 16 aprile 2019

GIOVEDÌ SANTO – “IN COENA DOMINI” 18 Aprile 2019 «Capite quello che ho fatto per voi?»


GIOVEDÌ SANTO – “IN COENA DOMINI”
18 Aprile 2019

«Capite quello che ho fatto per voi?»

SALUTO
C – Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.   T – Amen.

C – Il Signore che guida i nostri cuori nell’amore e nella pazienza di Cristo, sia con tutti voi.  
T – E con il tuo spirito.

ATTO PENITENZIALE
C – Fratelli e sorelle, siamo chiamati a celebrare l’Eucaristia, memoria della Pasqua e testamento dell’amore del Signore. Vogliamo riconoscere e confessare i nostri peccati perché l’egoismo di cui sono il segno sia vinto dal perdono amoroso del Padre.
-          Signore, Sacerdote della nuova ed eterna alleanza, [abbi pietà di noi]  
T – Signore, pietà!
-          Cristo, Agnello immolato per la nostra redenzione, [abbi pietà di noi]   T – Cristo, pietà!
-          Signore, Maestro di carità e di amore, [abbi pietà di noi]   T – Signore, pietà!

C – Dio onnipotente abbia misericordia di noi, perdoni i nostri peccati e ci conduca alla vita eterna.   T – Amen.

GRANDE DOSSOLOGIA

Al canto della Grande Dossologia si suonano le campane. Poi non si suoneranno più fino allo stesso canto nella Veglia pasquale.

COLLETTA
C - O Dio, che ci hai riuniti per celebrare la santa Cena nella quale il tuo unico Figlio, prima di consegnarsi alla morte, affidò alla Chiesa il nuovo ed eterno sacrificio, convito nuziale del suo amore, fa’ che dalla partecipazione a così grande mistero attingiamo pienezza di carità e di vita. Per il nostro Signore Gesù Cristo...   T – Amen.


LITURGIA DELLA PAROLA

PRESENTAZIONE DELLA PAROLA DI DIO
G – Alla Sua Chiesa, chiamata ad essere serva come Lui, Gesù consegna il segno della sua presenza: il nutrimento che la incorpora a Lui, ci ricolma del suo Spirito di amore e ci dona la forza di offrire la nostra vita per il bene di tutti. Come Dio è passato in Egitto per servire il suo popolo liberandolo dalla schiavitù e rendendolo un popolo di servi, così Gesù questa sera passa in mezzo a noi: ci lava, ci nutre e ci manda nel mondo per servire; è la Pasqua del Signore!

PRIMA LETTURA: Es 12,1-8.11-14
Prescrizioni per la cena pasquale.


Dal libro dell’Èsodo

In quei giorni, il Signore disse a Mosè e ad Aronne in terra d’Egitto:
«Questo mese sarà per voi l’inizio dei mesi, sarà per voi il primo mese dell’anno. Parlate a tutta la comunità d’Israele e dite: “Il dieci di questo mese ciascuno si procuri un agnello per famiglia, un agnello per casa. Se la famiglia fosse troppo piccola per un agnello, si unirà al vicino, il più prossimo alla sua casa, secondo il numero delle persone; calcolerete come dovrà essere l’agnello secondo quanto ciascuno può mangiarne.
Il vostro agnello sia senza difetto, maschio, nato nell’anno; potrete sceglierlo tra le pecore o tra le capre e lo conserverete fino al quattordici di questo mese: allora tutta l’assemblea della comunità d’Israele lo immolerà al tramonto. Preso un po’ del suo sangue, lo porranno sui due stipiti e sull’architrave delle case nelle quali lo mangeranno. In quella notte ne mangeranno la carne arrostita al fuoco; la mangeranno con àzzimi e con erbe amare. Ecco in qual modo lo mangerete: con i fianchi cinti, i sandali ai piedi, il bastone in mano; lo mangerete in fretta. È la Pasqua del Signore!
In quella notte io passerò per la terra d’Egitto e colpirò ogni primogenito nella terra d’Egitto, uomo o animale; così farò giustizia di tutti gli dèi dell’Egitto. Io sono il Signore! Il sangue sulle case dove vi troverete servirà da segno in vostro favore: io vedrò il sangue e passerò oltre; non vi sarà tra voi flagello di sterminio quando io colpirò la terra d’Egitto. Questo giorno sarà per voi un memoriale; lo celebrerete come festa del Signore: di generazione in generazione lo celebrerete come un rito perenne”».

Parola di Dio



SALMO RESPONSORIALE: dal Salmo 115

Rit.  Il tuo calice, Signore, è dono di salvezza.

Che cosa renderò al Signore,
per tutti i benefici che mi ha fatto?
Alzerò il calice della salvezza
e invocherò il nome del Signore.

Agli occhi del Signore è preziosa
la morte dei suoi fedeli.
Io sono tuo servo, figlio della tua schiava:
tu hai spezzato le mie catene.

A te offrirò un sacrificio di ringraziamento
e invocherò il nome del Signore.
Adempirò i miei voti al Signore
davanti a tutto il suo popolo.

SECONDA LETTURA: 1 Cor 11,23-26
Ogni volta che mangiate di questo pane e bevete di questo calice, voi annunciate la morte del Signore.
Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi

Fratelli, io ho ricevuto dal Signore quello che a mia volta vi ho trasmesso: il Signore Gesù, nella notte in cui veniva tradito, prese del pane e, dopo aver reso grazie, lo spezzò e disse: «Questo è il mio corpo, che è per voi; fate questo in memoria di me».
Allo stesso modo, dopo aver cenato, prese anche il calice, dicendo: «Questo calice è la Nuova Alleanza nel mio sangue; fate questo, ogni volta che ne bevete, in memoria di me».
Ogni volta infatti che mangiate questo pane e bevete al calice, voi annunciate la morte del Signore, finché egli venga.

Parola di Dio

CANTO AL VANGELO: cfr. Gv 13,34

Gloria e lode a te, Cristo Signore!
Vi do un comandamento nuovo, dice il Signore:
come io ho amato voi,
così amatevi anche voi gli uni gli altri.
Gloria e lode a te, Cristo Signore!


VANGELO: Gv 13,1-15
Li amò sino alla fine.


Dal Vangelo secondo Giovanni

Prima della festa di Pasqua, Gesù, sapendo che era venuta la sua ora di passare da questo mondo al Padre, avendo amato i suoi che erano nel mondo, li amò sino alla fine.
Durante la cena, quando il diavolo aveva già messo in cuore a Giuda, figlio di Simone Iscariota, di tradirlo, Gesù, sapendo che il Padre gli aveva dato tutto nelle mani e che era venuto da Dio e a Dio ritornava, si alzò da tavola, depose le vesti, prese un asciugamano e se lo cinse attorno alla vita. Poi versò dell’acqua nel catino e cominciò a lavare i piedi dei discepoli e ad asciugarli con l’asciugamano di cui si era cinto.
Venne dunque da Simon Pietro e questi gli disse: «Signore, tu lavi i piedi a me?». Rispose Gesù: «Quello che io faccio, tu ora non lo capisci; lo capirai dopo». Gli disse Pietro: «Tu non mi laverai i piedi in eterno!». Gli rispose Gesù: «Se non ti laverò, non avrai parte con me». Gli disse Simon Pietro: «Signore, non solo i miei piedi, ma anche le mani e il capo!». Soggiunse Gesù: «Chi ha fatto il bagno, non ha bisogno di lavarsi se non i piedi ed è tutto puro; e voi siete puri, ma non tutti». Sapeva infatti chi lo tradiva; per questo disse: «Non tutti siete puri».
Quando ebbe lavato loro i piedi, riprese le sue vesti, sedette di nuovo e disse loro: «Capite quello che ho fatto per voi? Voi mi chiamate il Maestro e il Signore, e dite bene, perché lo sono. Se dunque io, il Signore e il Maestro, ho lavato i piedi a voi, anche voi dovete lavare i piedi gli uni agli altri. Vi ho dato un esempio, infatti, perché anche voi facciate come io ho fatto a voi».

Parola del Signore



LAVANDA DEI PIEDI
G - Dopo aver consumato la Cena con i suoi, «Gesù depone le vesti della sua gloria, si cinge col “panno” dell’umanità e si fa schiavo. Lava i piedi sporchi dei discepoli e li rende così capaci di accedere al convito divino al quale Egli li invita» (Benedetto XVI, Omelia Giovedì Santo, 20 marzo 2008).
Vogliamo ripetere anche noi questo gesto che il Signore ci ha consegnato al fine di imitarlo nell’amore.

PREGHIERA DEI FEDELI
C – Fratelli e sorelle, in questa sera che apre i giorni della Pasqua, e nella quale il Signore Gesù ci consegna ancora una volta il coman­damento dell’amore, apriamo il cuore alle necessità di tutti gli uomini. Il Padre ascolti la voce dei suoi figli: dia concordia e unità alle sue Chiese, la pace al mondo, la risurrezione agli afflitti.
L - Preghiamo insieme cantando [dicendo]:
Ascolta, esaudisci, Signore!
  1. Dio di comunione, rinsalda l’unità delle tue Chiese, di tutti coloro che si dicono cristiani: togli lo scandalo delle divisioni. Noi ti preghiamo.
  2. Dio di fraternità, che ci chiami a servirti nella tua Chiesa, sostieni il Papa Francesco, i vescovi, i presbiteri, i diaconi e tutti coloro che svolgono un servizio alle loro Comunità: rendili instancabili e generosi. Noi ti preghiamo.
  3. Dio dell’amore, vuoi invitare alla tua mensa tutti i popoli sul monte della tua gloria: disarma i potenti, salvaci dalla follia della violenza, provvedi ai profughi, libera tutti dalla paura della guerra. Noi ti preghiamo.
  4. Dio, fonte di ogni dono perfetto, tu ci regali ancora uomini e donne che sanno amare: da’ saggezza a genitori ed educatori, affetto agli sposi, tenerezza ai giovani, forza agli anziani, pazienza a chi cura i malati, coraggio a chi dona la vita per gli altri, consolazione a chi soffre, speranza a chi è senza lavoro. Noi ti preghiamo.
  5. Dio hai mandato il tuo Figlio a servire e non ad essere servito: cambia il cuore di noi, che siamo qui stasera per condividere lo stesso pane e lo stesso vino: rendici fratelli capaci di portare i pesi gli uni degli altri. Noi ti preghiamo.
C – Radunati, o Signore, in comunione con tutto il tuo popolo per celebrare il solenne inizio della Pasqua, ascolta, benevolo, la nostra preghiera.
Con umiltà ti supplichiamo: purificandoli da ogni alimento di malvagità, trasforma in una stirpe nuova quanti siedono insieme alla tua cena, e per tua grazia fa’ che meritiamo in questo convito di salvezza sia il pane terreno sia il pane del cielo. Poiché tu sei la vita dei vivi, la salute dei malati, il riposo dei defunti per tutti i secoli dei secoli.  
T - Amen.



REPOSIZIONE DELLA SS. EUCARISTIA

Terminata la distribuzione, la Santissima Eucaristia rimane sull’altare.

DOPO LA COMUNIONE
C - Padre onnipotente, che nella vita terrena ci hai nutriti alla Cena del tuo Figlio, accoglici come tuoi commensali al banchetto glorioso del cielo. Per Cristo nostro Signore.   
T – Amen.

PROCESSIONE VERSO IL LUOGO DELLA REPOSIZIONE
G – L’Eucaristia viene ora portata nel luogo preparato per la reposizione dove siamo invitati a vivere un tempo di preghiera adorante e di contemplazione di fronte al dono di un Dio che per noi si dona e si fa cibo di vita eterna.
Il dono ricevuto è troppo grande: non possiamo fuggir via subito. Lasciamo che il cuore esprima la riconoscenza. La Parola proclamata, i gesti di questa Liturgia lascino un segno indelebile nella memoria di ognuno e trasformino le nostre scelte e i nostri atteggiamenti.
Adoriamo il Signore Gesù, risorto e vivo, presente in mezzo a noi!

Dopo l’orazione dopo la Comunione e la breve introduzione, il Celebrante incensa la Santissima Eucaristia; poi, indossato il velo omerale, copre la pisside, e la porta processionalmente nel luogo preparato per l’adorazione.
Intanto si canta l’inno eucaristico “Genti tutte, proclamate” (tutte le strofe!).
Nella processione si portino incenso (due turiboli), croce astile e ceri. Non si trascuri l’uso del tradizionale baldacchino [o almeno dell’ombrello], segni di adorazione verso Gesù-Eucaristia.
Deposta la Santissima Eucaristia nel tabernacolo (che non può essere nel presbiterio!!!), il Celebrante la incensa e rimane in adorazione silenziosa per un tempo adeguato. Poi, chiusa la porticina del tabernacolo, con i ministranti, rientra silenziosamente in sacrestia.




giovedì 13 dicembre 2018

TERZA DOMENICA DI AVVENTO – C “Gaudete” 16 Dicembre 2018


TERZA DOMENICA DI AVVENTO – C
“Gaudete”
16 Dicembre 2018

  «Canta ed esulta, tu che abiti in Sion»


RITI DI INTRODUZIONE

INTRODUZIONE
G – «Gaudete in Domino sempre… Dominus prope»! «Rallegratevi sempre nel Signore… il Signore è vicino».
Con questo invito alla gioia, rivolto da Paolo alla Chiesa di Filippi, si apre questa Terza Domenica di Avvento.
Oltre ad invitarci a scoprire la vera gioia che nasce dall’incontro con il Signore, la Liturgia di oggi ci presenta nuovamente la figura di Giovanni il Battista, che indica la giustizia e la carità come le vie per prepararsi alla venuta del Messia. Con gioia ed esultanza accogliamo cantando la processione d’ingresso.

SALUTO
C – Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.   T – Amen.

C – Il Dio della speranza, che ci riempie di ogni gioia e pace nella fede per la potenza dello Spirito Santo, sia con  tutti voi.   T – E con il tuo spirito.


ACCENSIONE CORONA D’AVVENTO

C - Fratelli e sorelle carissimi, un grande sentimento di gioia pervade la Liturgia di questa Domenica. Il grido di salvezza del profeta Sofonia raggiunge oggi ciascuno di noi e ci mostra Dio come un centro luminoso di festa e di gioia. Mentre il nostro sguardo punta verso Betlemme, accendiamo la terza candela di Avvento e imploriamo dal Signore il dono di una gioia autentica e duratura, quella che solo Cristo Gesù può donare.

Un fedele accende la prima candela mentre si canta:

Si accende una luce all’uomo quaggiù,
presto verrà tra noi Gesù.
Vegliate, lo sposo non tarderà;
se siete pronti, vi aprirà.
Lieti cantate: gloria al Signor! Nascerà il Redentor!

Si accende una luce…
Pastori, adorate con umiltà
Cristo, che nasce in povertà. Lieti cantate…

RITO PER L’ASPERSIONE DOMENICALE
CON L’ACQUA BENEDETTA
C – Fratelli carissimi, preghiamo umilmente Dio nostro Padre, perché benedica quest’acqua con la quale saremo aspersi in ricordo del nostro Battesimo.
Il Signore ci rinnovi interiormente, perché siamo sempre fedeli allo Spirito che ci è stato dato in dono.

Breve pausa di silenzio.

C - Dio eterno e onnipotente, tu hai voluto che per mezzo dell’acqua, elemento di purificazione e sorgente di vita, anche l’anima venisse lavata e ricevesse il dono della vita eterna: benedici + quest’acqua, perché diventi segno della tua protezione in questo giorno a te consacrato. Rinnova in noi, Signore, la fonte viva della tua grazia e difendici da ogni male dell’anima e del corpo, perché veniamo a te con cuore puro. Per Cristo nostro Signore.   T - Amen.

Il Celebrante asperge se stesso, quanti stanno in presbiterio e l’assemblea. Poi conclude:
C - Dio onnipotente ci purifichi dai peccati, e per questa celebrazione dell’Eucaristia ci renda degni di partecipare alla mensa del suo regno, in Cristo Gesù nostro Signore.  T – Amen.

Se non fosse possibile fare il rito di aspersione, si usi il seguente formulario per l’Atto penitenziale.

ATTO PENITENZIALE
C – Fratelli e sorelle, sostenuti dalla fedeltà del Signore, bussiamo alla porta della sorgente della gioia. Facendo memoria dello Spirito donatoci nel Battesimo, chiediamo con confidenza al Signore il perdono dei nostri peccati che in questo momento vogliamo riconoscere e confessare davanti a Dio e alla Chiesa.
-          Signore, Dio della gioia, che mandi a noi il tuo Figlio per sollevare l’umanità decaduta, [abbi pietà di noi]  
T – Signore, pietà!
-          Cristo, Dio vicino, che in Giovanni Battista ci dai il segno della tua imminente venuta, [abbi pietà di noi]  
T – Cristo, pietà!
-          Signore, Dio dell’Amore, che ci doni di attendere nella gioia il Natale del Salvatore, [abbi pietà di noi]  
T – Signore, pietà!

C – Dio onnipotente abbia misericordia di noi, perdoni i nostri peccati e ci conduca alla vita eterna.   T – Amen.

Non si canta la Grande Dossologia.

COLLETTA
C - Guarda, o Padre, il tuo popolo che attende con fede il Natale del Signore, e fa' che giunga a celebrare con rinnovata esultanza il grande mistero della salvezza. Per il nostro Signore Gesù Cristo...  
T – Amen.

oppure:
C - O Dio, fonte della vita e della gioia, rinnovaci con la potenza del tuo Spirito, perché corriamo sulla via dei tuoi comandamenti, e portiamo a tutti gli uomini il lieto annunzio del Salvatore, Gesù Cristo tuo Figlio. Egli è Dio...   T – Amen.


LITURGIA DELLA PAROLA

PRESENTAZIONE DELLA PAROLA DI DIO
G – Dio non è lontano, ma vicino, non è indifferente alla realtà umana, ma ci segue con amore nel rispetto della nostra libertà. E’ questa presenza premurosa del Signore che rinnova il cuore dell’umanità, le dà forza e le fa ritrovare slancio e coraggio. Da una tale situazione la nostra vita non può che esprimere il suo canto di gioia.

PRIMA LETTURA: Sof 3,14-18a
Il Signore esulterà per te con grida di gioia.

Dal libro del profeta Sofonìa

Rallègrati, figlia di Sion,
grida di gioia, Israele,
esulta e acclama con tutto il cuore,
figlia di Gerusalemme!
Il Signore ha revocato la tua condanna,
ha disperso il tuo nemico.
Re d’Israele è il Signore in mezzo a te,
tu non temerai più alcuna sventura.
In quel giorno si dirà a Gerusalemme:
«Non temere, Sion, non lasciarti cadere le braccia!
Il Signore, tuo Dio, in mezzo a te
è un salvatore potente.
Gioirà per te,
ti rinnoverà con il suo amore,
esulterà per te con grida di gioia».

Parola di Dio

SALMO RESPONSORIALE: Is 12,2-6

Rit.    Canta ed esulta, perché grande in mezzo a te
è il Santo d'Israele.

Ecco, Dio è la mia salvezza;
io avrò fiducia, non avrò timore,
perché mia forza e mio canto è il Signore;
egli è stato la mia salvezza.

Attingerete acqua con gioia
alle sorgenti della salvezza.
Rendete grazie al Signore e invocate il suo nome,
proclamate fra i popoli le sue opere,
fate ricordare che il suo nome è sublime.

Cantate inni al Signore, perché ha fatto cose eccelse,
le conosca tutta la terra.
Canta ed esulta, tu che abiti in Sion,
perché grande in mezzo a te è il Santo d'Israele.

SECONDA LETTURA: Fil 4,4-7
Il Signore è vicino!

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Filippési

Fratelli, siate sempre lieti nel Signore, ve lo ripeto: siate lieti. La vostra amabilità sia nota a tutti. Il Signore è vicino!
Non angustiatevi per nulla, ma in ogni circostanza fate presenti a Dio le vostre richieste con preghiere, suppliche e ringraziamenti.
E la pace di Dio, che supera ogni intelligenza, custodirà i vostri cuori e le vostre menti in Cristo Gesù.

Parola di Dio

CANTO AL VANGELO: Is 61,1

Alleluia, alleluia.
Lo Spirito del Signore è sopra di me,
mi ha mandato a portare ai poveri il lieto annunzio.
Alleluia.

VANGELO: Lc 3,10-18
E noi che cosa dobbiamo fare?

+ Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, le folle interrogavano Giovanni, dicendo: «Che cosa dobbiamo fare?». Rispondeva loro: «Chi ha due tuniche, ne dia a chi non ne ha, e chi ha da mangiare, faccia altrettanto».
Vennero anche dei pubblicani a farsi battezzare e gli chiesero: «Maestro, che cosa dobbiamo fare?». Ed egli disse loro: «Non esigete nulla di più di quanto vi è stato fissato».
Lo interrogavano anche alcuni soldati: «E noi, che cosa dobbiamo fare?». Rispose loro: «Non maltrattate e non estorcete niente a nessuno; accontentatevi delle vostre paghe».
Poiché il popolo era in attesa e tutti, riguardo a Giovanni, si domandavano in cuor loro se non fosse lui il Cristo, Giovanni rispose a tutti dicendo: «Io vi battezzo con acqua; ma viene colui che è più forte di me, a cui non sono degno di slegare i lacci dei sandali. Egli vi battezzerà in Spirito Santo e fuoco. Tiene in mano la pala per pulire la sua aia e per raccogliere il frumento nel suo granaio; ma brucerà la paglia con un fuoco inestinguibile».
Con molte altre esortazioni Giovanni evangelizzava il popolo.

Parola del Signore
PROFESSIONE DI FEDE


PREGHIERA DEI FEDELI
C – Fratelli e sorelle, il Signore viene a salvarci e a portare nel mondo la sua pace. Chiediamo al Padre dei cieli di colmare di gioia e di speranza i nostri cuori con la presenza del suo Spirito.
L - Pieni di fiducia preghiamo insieme dicendo:
Venga il tuo regno di gioia, Signore.
  1. Per il Papa e per tutti i Vescovi, sostenuti dalla preghiera della Chiesa, siano sentinelle vigilanti e indichino la via della pace e della vera gioia. Preghiamo.
  2. Per quanti sono in ricerca di un senso alla loro vita: possano scoprire il disegno di Dio su di loro e rispondano con generoso slancio
  3. alla loro vocazione. Preghiamo.
  4. Per coloro che soffrono nella miseria e nella solitudine: non siano abbandonati a se stessi, ma sentano nell’amore dei fratelli la vicinanza del Signore che viene. Preghiamo.
  5. Per le nostre comunità: preparandosi ad accogliere la venuta di Cristo, si dispongano a un autentico pentimento e rinnovamento con opere di giustizia, di carità e di pace. Preghiamo.
  6. Per noi tutti: lo Spirito Santo ci aiuti a camminare con cuore libero e ardente incontro al Signore che viene. Preghiamo.
C - O Dio, Padre dei poveri, penetra con il tuo sguardo di bontà l’abisso dei nostri cuori, purificali con il tuo amore, perché, di te solo assetati, esultiamo nello Spirito per la venuta ormai prossima del nostro Salvatore. Egli vive e regna nei secoli dei secoli.   T - Amen.


LITURGIA EUCARISTICA

PRESENTAZIONE DEI DONI
G – Con il pane ed il vino portiamo all’altare i nostri cuori, perché siano colmati dalla gioia del Signore, che sta per venire.

SULLE OFFERTE
C - Sempre si rinnovi, Signore, l'offerta di questo sacrificio, che attua il santo mistero da te istituito, e con la sua divina potenza renda efficace in noi l'opera della salvezza. Per Cristo nostro Signore.  
T – Amen.

PREFAZIO dell’Avvento I o I/A

ANAMNESI
C – Mistero della fede.
T – Annunciamo la tua morte, Signore,
proclamiamo la tua risurrezione,
nell’attesa della tua venuta.
PREGHIERA DEL SIGNORE
C – Chiediamo al Padre la pace e la gioia che solo lui sa donare. E, nello Spirito che ci rende “figli nel Figlio”, diciamo insieme:   T - Padre nostro...

SCAMBIO DI PACE
C – La gioia che il Signore ci dona richiede di essere trasmessa e offerta a tutti. Lieti nell’attendere la sua venuta, illuminiamo questa santa assemblea.

D – Scambiatevi un gesto di pace.

COMUNIONE
G – L’Eucaristia è fonte di gioia: la gioia di dire grazie al Padre insieme con Gesù, perché ci fa vedere — nella speranza — la realizzazione della salvezza; la gioia di sapere — nella fede — che siamo preziosi ai suoi occhi; la gioia di partecipare – nel mistero — a quella carità che lo ha spinto a donare al mondo il suo Figlio perché egli ritornasse a lui con tutti i suoi fratelli.
Accostiamoci alla Mensa dell’Amore, fonte della Gioia, perché possiamo rafforzare la nostra fede in Colui che si dona a noi.
La comunione col Signore Gesù, che si è fatto cibo per noi, ci doni un cuore di povero e la forza di condividere i doni ricevuti.

RINGRAZIAMENTO ALLA COMUNIONE
* G – Gesù, quella domanda che rivolgono al Battista
ci mostra quanto abbiano preso sul serio
la sua parola, il suo grido.
La loro non è un’emozione epidermica,
non sono afferrati da un sentimento passeggero:
vogliono passare ai fatti,
manifestare concretamente
la disponibilità a cambiare,
a mutare comportamento.
E la risposta, ancora una volta,
non manca di sorprenderci.
In effetti per Giovanni la conversione
passa attraverso la solidarietà:
donare qualcosa di proprio
a chi manca del necessario,
non rimanere tenacemente attaccati
a quello che si possiede
quando c’è qualcuno privo di cibo o di vestiti.
E poi la giustizia, l’onestà, il rispetto della legalità,
che è rinuncia alla cupidigia,
alla voglia di accumulare ricchezza
alle spalle degli sprovveduti di turno,
dei poveri che possono essere
facilmente ingannati e derubati.
E infine l’astensione da ogni violenza,
da ogni sopruso reso possibile
quando si approfitta del proprio posto,
del proprio ruolo, del potere che si ha
per fare i propri interessi.
Sì, a distanza di duemila anni,
la conversione passa esattamente
per la stessa strada.
(Roberto Laurita)

oppure:
** G - Giovanni ti ha presentato
come un fuoco che distrugge l’oggi del mio peccato,
purificando il mio cuore dalla più piccola scoria
che sa di fragilità e di malizia
così da piantarmi dentro il tuo Santo Spirito.
Ripenso, Signore, al mio Battesimo
come innesto meraviglioso della tua vita in me
tanto da elevarmi alla tua statura divina.
Fa’, o Signore,
che mai dimentichi questa tua presenza in me
così da restare sempre
seme fragrante del tuo granaio
e non diventare mai paglia per essere da te bruciata.
Altrimenti come potrò essere tuo profumo
sulle strade inquinate della mia città?
(Averardo Dini)


RITI DI CONCLUSIONE

DOPO LA COMUNIONE
C - O Dio, nostro Padre, la forza di questo sacramento ci liberi dal peccato e ci prepari alle feste ormai vicine. Per Cristo nostro Signore.   T – Amen.

BENEDIZIONE E CONGEDO

C - Il Signore sia con voi.   T – E con il tuo spirito.

C – Si allieti oggi e sempre, Signore, la tua famiglia radunata per la celebrazione dei santi misteri, e perseverando nel bene ottenga i benefici della tua redenzione. Per Cristo nostro Signore   T – Amen.

C – E la benedizione di Dio onnipotente, Padre e Figlio + e Spirito Santo, discenda su di voi e con voi rimanga sempre.   T – Amen.

C – Portate a tutti la gioia Signore! Lasciate che le parole dell’apostolo Paolo vi accompagnino lungo tutta la vita: «Rallegratevi nel Signore, sempre! Rallegratevi!». Chi vi sta accanto conosca la vostra affabilità. E, con lo stile suggerito da questa Liturgia, preparate il Natale del Signore.

D – Andate in pace.   T - Rendiamo grazie a Dio.



sabato 14 luglio 2018

XV DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO B) 15 luglio 2018

    XV DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO B)
Grado della Celebrazione: DOMENICA
Colore liturgico: Verde

Antifona d'ingresso
Nella giustizia contemplerò il tuo volto,
al mio risveglio mi sazierò della tua presenza. (Sal 17,15)

Colletta

Donaci, o Padre,
di non avere nulla di più caro del tuo Figlio,
che rivela al mondo il mistero del tuo amore
e la vera dignità dell’uomo;
colmaci del tuo Spirito,
perché lo annunziamo ai fratelli
con la fede e con le opere.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...


PRIMA LETTURA (Am 7,12-15)
Va’, profetizza al mio popolo.
Dal libro del profeta Amos

In quei giorni, Amasìa, [sacerdote di Betel,] disse ad Amos: «Vattene, veggente, ritìrati nella terra di Giuda; là mangerai il tuo pane e là potrai profetizzare, ma a Betel non profetizzare più, perché questo è il santuario del re ed è il tempio del regno».
Amos rispose ad Amasìa e disse:
«Non ero profeta né figlio di profeta;
ero un mandriano e coltivavo piante di sicomòro.
Il Signore mi prese,
mi chiamò mentre seguivo il gregge.
Il Signore mi disse:
Va’, profetizza al mio popolo Israele».

Parola di Dio

SALMO RESPONSORIALE (Sal 84)
Rit: Mostraci, Signore, la tua misericordia.
Ascolterò che cosa dice Dio, il Signore:
egli annuncia la pace
per il suo popolo, per i suoi fedeli.
Sì, la sua salvezza è vicina a chi lo teme,
perché la sua gloria abiti la nostra terra.

Amore e verità s’incontreranno,
giustizia e pace si baceranno.
Verità germoglierà dalla terra
e giustizia si affaccerà dal cielo.

Certo, il Signore donerà il suo bene
e la nostra terra darà il suo frutto;
giustizia camminerà davanti a lui:
i suoi passi tracceranno il cammino.

SECONDA LETTURA (Ef 1,3-14)
In lui ci ha scelti prima della creazione del mondo. 
Dalla lettera di san Paolo apostolo agli Efesìni

Benedetto Dio, Padre del Signore nostro Gesù Cristo,
che ci ha benedetti con ogni benedizione spirituale nei cieli in Cristo.
In lui ci ha scelti prima della creazione del mondo
per essere santi e immacolati di fronte a lui nella carità,
predestinandoci a essere per lui figli adottivi
mediante Gesù Cristo,
secondo il disegno d’amore della sua volontà,
a lode dello splendore della sua grazia,
di cui ci ha gratificati nel Figlio amato.
In lui, mediante il suo sangue,
abbiamo la redenzione, il perdono delle colpe,
secondo la ricchezza della sua grazia.
Egli l’ha riversata in abbondanza su di noi
con ogni sapienza e intelligenza,
facendoci conoscere il mistero della sua volontà,
secondo la benevolenza che in lui si era proposto
per il governo della pienezza dei tempi:
ricondurre al Cristo, unico capo, tutte le cose,
quelle nei cieli e quelle sulla terra.
In lui siamo stati fatti anche eredi,
predestinati – secondo il progetto di colui
che tutto opera secondo la sua volontà –
a essere lode della sua gloria,
noi, che già prima abbiamo sperato nel Cristo.
In lui anche voi,
dopo avere ascoltato la parola della verità,
il Vangelo della vostra salvezza,
e avere in esso creduto,
avete ricevuto il sigillo dello Spirito Santo che era stato promesso,
il quale è caparra della nostra eredità,
in attesa della completa redenzione
di coloro che Dio si è acquistato a lode della sua gloria.

Parola di Dio.


Canto al Vangelo (Ef 1,17-18)
Alleluia, alleluia.

Il Padre del Signore nostro Gesù Cristo
illumini gli occhi del nostro cuore
per farci comprendere a quale speranza ci ha chiamati.
Alleluia.


VANGELO (Mc 6,7-13)
Prese a mandarli. 
Dal Vangelo secondo Marco

In quel tempo, Gesù chiamò a sé i Dodici e prese a mandarli a due a due e dava loro potere sugli spiriti impuri. E ordinò loro di non prendere per il viaggio nient’altro che un bastone: né pane, né sacca, né denaro nella cintura; ma di calzare sandali e di non portare due tuniche.
E diceva loro: «Dovunque entriate in una casa, rimanetevi finché non sarete partiti di lì. Se in qualche luogo non vi accogliessero e non vi ascoltassero, andatevene e scuotete la polvere sotto i vostri piedi come testimonianza per loro».
Ed essi, partiti, proclamarono che la gente si convertisse, scacciavano molti demòni, ungevano con olio molti infermi e li guarivano.

Parola del Signore

Foglio della Collaborazione Pastorale Di San Giorgio di Nogaro

Tutto sull'arrivo del nuovo arcivescovo Mons. Riccardo Lamba

  LA CHIESA UDINESE ACCOGLIE IL NUOVO ARCIVESCOVO MONS. RICCARDO LAMBA Un momento storico, di grande solennità e festa, sarà celebrato domen...