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venerdì 13 dicembre 2019

Agenzia Fides 12 dicembre 2019



AFRICA/NIGERIA - Liberati due sacerdoti rapiti il 6 dicembre

Abuja (Agenzia Fides) - Liberati due sacerdoti nigeriani che erano stati rapiti il 6 dicembre, mentre si recavano ad un matrimonio. P. Joseph Nweke e P. Felix Efobi, della diocesi di Awka, si stavano recando dallo Stato di Anambra ad Akure, capitale dello Stato di Ondo, quando sono stati bloccati da alcuni sconosciuti armati sulla superstrada Benin-Owo. I sacerdoti facevano parte del corteo di auto degli invitati al matrimonio, quando i banditi all’altezza di Ajagbale, hanno bloccato solo le loro auto per poi trascinarli fuori dalle vetture per condurli in una destinazione sconosciuta.
Secondo i testimoni i banditi si sono disinteressati agli altri automobilisti, non hanno nemmeno preso i loro cellulari: “hanno solo rapito i preti e lasciato gli altri”. I rapitori hanno poi chiesto un riscatto di 100 milioni di Naira, ma nel giro di pochi giorni hanno rilasciato i sacerdoti. Secondo le notizia pervenute a Fides i due preti sono stati liberati lungo la strada nella serata del 10 dicembre. Un sacerdote di Owo è andato a prenderli. Non sarebbe stato pagato alcun riscatto per la loro liberazione. I rapimenti di sacerdoti e religiosi nel sud della Nigeria è da anni una piaga. Nel solo Stato di Enugu sono 9 i sacerdoti finora rapiti quest’anno (vedi Fides 28/11/2019). (L.M.) (Agenzia Fides 12/12/2019)

AFRICA/COSTA D’AVORIO - Concluse le celebrazioni per i 100 anni della Congregazione dei Figli della Carità

Abidjan (Agenzia Fides) - Si sono concluse domenica 8 dicembre 2019 con una messa nella parrocchia dell'Immacolata Concezione di Abobo Clouétcha, nell'arcidiocesi di Abidjan, i festeggiamenti del primo centenario della Congregazione dei Figli della Carità e i 57 anni della loro presenza in Costa d’Avorio. Le celebrazioni si erano aperte domenica 16 giugno 2018 nella parrocchia di Saint Antoine de Padoue del porto di Abidjan Treichville.
Nel corso dell’omelia dell’8 dicembre, Sua Ecc. Mons. Alexis Touably Youlo, Vescovo di Agboville, ha elogiato l’operato della Congregazione dei Figli della Carità, in tutto il mondo e in particolare in Costa d'Avorio, a favore dei lavoratori, degli operai, dei marittimi, dei poveri e di tutti coloro che non sono stati favoriti dal destino. "100 anni di servizio per la gloria di Dio e per la promozione dell'uomo, specialmente tra i più poveri, i Figli della Carità si sono fatti prossimi a tutti coloro che sono i privilegiati di Dio. Possa il Signore benedire il loro apostolato e dopo il percorso già effettuato, possano andare oltre le azioni già compiute” ha auspicato Mons. Alexis Touably.
La Congregazione dei Figli della Carità fu fondata a Parigi il 25 dicembre 1918 da padre Jean-Émile Anizan per l'evangelizzazione della classe operaia. In Costa d'Avorio, è presente dal 1962. (S.S.) (Agenzia Fides 12/12/2019)

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ASIA/FILIPPINE - Il Cardinale Tagle, dono della Chiesa nelle Filippine alla Chiesa universale

Manila (Agenzia Fides) - Il Cardinale Luis Antonio G. Tagle è "un grande dono della Chiesa delle Filippine alla Chiesa universale", ha detto l'Arcivescovo Gabriele Caccia, Nunzio Apostolico nelle Filippine, commentando all'Agenzia Fides la nomina dell'Arcivescovo di Manila come nuovo Prefetto della Congregazione per l'Evangelizzazione dei Popoli. Il Nunzio, che ha concelebrato con il Cardinale Tagle la messa per la solennità dell'Immacolata Concezione nella Cattedrale di Manila, ha notato: “Quello che apprezzo del popolo filippino è che sorride sempre anche se soffre nel suo cuore. Il Cardinale ora sorride, ma sappiamo che il suo cuore è spezzato, perchè dovrà lasciare l'Arcidiocesi”. Caccia ha aggiunto: “Maria ha detto il suo sì a Dio. Il Cardinale ha detto il suo sì alla chiamata di Dio, giunta attraverso il Papa. Ognuno di noi deve dire il suo sì, perché Dio conosce ciò che è buono per ciascuno di noi. Vorrei che il nostro sì fosse come il sì di Maria, che ha riconosciuto la volontà di Dio per la sua vita, fonte di vera felicità".
"Oggi - ha proseguito il Nunzio - la Chiesa nelle Filippine affida e consegna il Cardinaletagle alla Chiesa universale: a lui il compito di prendersi cura non solo della comunità di una diocesi, ma dei fedeli in tanti paesi del mondo, per l'opera di evangelizzazione. Offriamo il più bel dono che abbiamo avuto. Lo consegniamo a cuore aperto, anche se il nostro cuore soffre un po', ma lo diamo con gioia”, ha rimarcato mons. Caccia.
"Il Cardinale conosce l'entità della responsabilità affidatagli. E, come Maria Immacolata, si fida del Signore dicendo: Eccomi, sono solo un servo del Signore, sia fatto secondo la Tua parola", ha concluso.
Dopo l'annuncio ufficiale della nomina, molti fedeli nell'Arcidiocesi di Manila hanno manifestato la loro tristezza per il congedo imminente del Cardinale e hanno promesso di accompagnarlo, nel suo nuovo servizio, con la preghiera. I fedeli considerano la nomina di Tagle come una "missione che va oltre i confini, per servire il Signore". "Preghiamo perchè il Signore continui a illuminare e proteggere il nostro amato Cardinale Tagle nel suo viaggio verso una missione mondiale, per portare la Buona Novella come Prefetto della Congregazione per l'Evangelizzazione dei popoli", dice a Fides Christine Regnim , laica cattolica dell'Arcidiocesi di Manila. (SD-PA) (Agenzia Fides 12/12/2019)
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ASIA/INDONESIA - Crescono le vocazioni: nuovo sacerdote Camilliano a Flores

Maumere (Agenzia Fides) – L’isola di Flores ha di recente festeggiato l’ordinazione del primo sacerdote Camilliano. Dopo dieci anni di presenza in Indonesia, i Ministri degli Infermi (MI), hanno anche loro il primo sacerdote. Si tratta di padre Mensianus Aman, ordinato prete insieme a sei giovani Carmelitani dal Vescovo Mons. Edwaldus Martinus Sedu, nella parrocchia di Maulo, parte della diocesi di Maumere, sull’isola di Flores. A darne notizia all’Agenzia Fides è padre Luigi Galvani, pioniere della missione Camilliana di Flores.
“Padre Aman - racconta p. Galvani - proviene da una famiglia di contadini della zona montuosa dell’isola di Flores e ha un fratello sacerdote nell’istituto dei Verbiti, missionario da diversi anni in Cile. Dopo aver completato i suoi studi di filosofia e teologia nel paese, in preparazione al suo sacerdozio ha seguito corsi di pastorale a Manila. Con la sua ordinazione inizierà per i Camilliani dell’Indonesia il sogno di poter contare, ogni anno, su altri candidati al sacerdozio.”
Nelle due case di formazione di Maumere e Ruteng attualmente ci sono 7 sacerdoti, 5 dei quali sono originari del luogo, 15 giovani religiosi di voti temporanei, 6 novizi, 42 studenti di filosofia e 24 nuovi candidati, tra cui due giovani del Pakistan e uno da Timor Est.
Spiega p. Luigi: “L’Indonesia, che rimane il più popoloso paese musulmano nel mondo, sta divenendo una promettente oasi di vocazioni religiose e sacerdotali. Infatti, la continua apertura di nuove comunità religiose e seminari è la chiara testimonianza di questo favorevole momento. Nell’isola di Giava, per esempio, la Facoltà Teologica di Jakarta ospita circa 300 studenti, a Jogjakarta ce ne sono 330 e a Malang altri 320. Nell’isola di Timor, a Kupang, lo Studio Teologico conta circa 300 seminaristi. Ma soprattutto a Maumere, nell’isola di Flores, si resta impressionati nel vedere il più grande Seminario filosofico e teologico della Chiesa cattolica nel mondo, diretto dai missionari Verbiti, con più di mille seminaristi.”
“Se nei decenni passati l’Indonesia era stato paese luogo destinatario dell’ evangelizzazione, ora sta restituendo tale dono alle nazioni con l’invio dei suoi missionari – precisa ancora il Camilliano. Infatti, diverse decine di missionari Indonesiani di vari istituti religiosi, con i Verbiti in prima fila, ogni anno raggiungono altri paesi del mondo per svolgere il servizio pastorale e missionario. Questo sembra poter essere anche l’obiettivo futuro dei Camilliani Indonesiani che, oltre all’impegno di preparare ‘nuovi operai per la vigna del Signore’, si propongono di diffondere il messaggio evangelico e il carisma di carità di San Camillo dentro e fuori il paese”.
(LG/AP) (12/12/2019 Agenzia Fides)

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ASIA/TURCHIA - “Pregate per me”. Eletto il nuovo Patriarca armeno di Costantinopoli

Istanbul (Agenzia Fides) – “Oggi non avete eletto un Patriarca, avete eletto il primo servo di Dio e del popolo". E’ questo il messaggio chiave che l’Arcivescovo Sahak Masalyan, appena eletto Patriarca armeno di Costantinopoli, ha voluto rivolgere ai membri della comunità armena apostolica incontrati nella chiesa di Istanbul adiacente alla Sede del Patriarcato, dopo la sua elezione, avvenuta mercoledì 11 dicembre. Nel suo breve intervento di saluto, l’85esimo Patriarca armeno di Costantinopoli (che prenderà il nome di Sahak II) ha subito sottolineato che il Patriarcato ha bisogno di “qualcosa di nuovo”, che le sue istituzioni “vanno rinnovate”, e la sua elezione può rappresentare “il primo passo” di questo percorso di riforma. “Abbiamo davanti a noi un esempio di guida: Gesù Cristo, che ha lavato i piedi ai suoi discepoli, ha mostrato come essere un buon pastore. Oggi - ha aggiunto Masalyan - non avete eletto un Patriarca, avete eletto il primo servo di Dio e del popolo”, E poi ha chiesto ai presenti di pregare per lui, aggiungendo che l’elezione è avvenuta in pace, superando problemi e divisioni, “grazie alle preghiere di migliaia di persone".
l’Arcivescovo Sahak Masalyan, già Presidente del Consiglio religioso del Patriarcato di Costantinopoli, era stato indicato da tempo come un candidato forte, in grado di prevalere nell’elezione patriarcale. Era stato lui a gestire l’incarico di coordinatore dell’intero processo elettorale, con il titolo di “Degabah” (fiduciario). Nelle ultime battute del processo elettorale, l’elezione si era di fatto ridotta alla contesa tra il candidato eletto Patriarca e l’Arcivescovo Aram Ateşyan, che per lungo tempo aveva di fatto guidato il Patriarcato in qualità di “locum tenens”, durante gli anni di malattia invalidante del precedente Patriarca Mesrob II Mutafyan.
Il processo elettorale per la scelta del nuovo Patriarca è stato sofferto e segnato da controversie destinate a avere strascichi anche in futuro, provocate almeno in parte dall’intreccio tra personalismi ecclesiastici e interferenze degli apparati secolari locali. Già nel febbraio 2018 (vedi Fides 4/4/2018) l’ufficio del governatore di Istanbul aveva azzerato il processo elettorale già avviato per cercare il successore del Patriarca Mesrob, colpito già dieci anni prima da malattia neurodegenerativa invalidante. A quel tempo, le autorità turche avevano bloccato l’iter elettorale facendo appello alla circostanza che il Patriarca Mesrob era ancora vivo, seppur ridotto in stato vegetativo, e le disposizioni giuridiche turche prevedono che si possa eleggere e insediare un nuovo Patriarca armeno solo quando la carica rimane vacante con la morte del predecessore.
Più di recente (vedi Fides 30/9/2019), a provocare sconcerto e polemiche è stato il decreto del Ministero dell’interno turco che ha ristretto la rosa dei candidati ai soli arcivescovi residenti in Turchia, escludendo l’eventuale candidatura di arcivescovi del Patriarcato residenti all'estero. L’organo di Stampa Agos, pubblicato a Istanbul in armeno e in turco, dedica all’elezione del Patriarca un editoriale non privo di passaggi polemici, poche ore prima dell’elezione del nuovo Patriarca aveva rilevato che i due Arcivescovi Maaalyan e Ateşyan avevano proseguito “le loro rispettive campagne” senza tener conto di preoccupazioni e malesseri espressi dalla comunità locale per l’esclusione dei candidati residenti fuori dalla Turchia. Un modus operandi che a giudizio di Agos potrà avere nel tempo riflessi negativi sulla condizione e sul cammino del Patriarcato armeno apostolico di Costantinopoli. (GV) (Agenzia Fides 12/12/2019)

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AMERICA/ARGENTINA - Primo discorso del neo Presidente Fernández: “Dobbiamo uscire da questa situazione con la solidarietà”

Buenos Aires (Agenzia Fides) – Il nuovo Presidente dell’Argentina, Alberto Fernández, ha richiamato diverse espressioni di Papa Francesco nel suo primo discorso davanti all'Assemblea legislativa dopo aver prestato giuramento e ricevuto l'incarico dal Presidente uscente Mauricio Macri. Il leader del Frente de Todos, che ha vinto le elezioni, accompagnato da Cristina Fernández come vice presidente, ha usato la formula "per Dio, la Patria e i santi Vangeli" quando ha giurato come presidente.
Nel suo primo messaggio da Presidente, secondo quanto ha sottolineato l’agenzia Aica, Fernández si è riferito al Pontefice come "caro Papa Francesco" e ha usato alcune delle sue espressioni abituali: "cultura dello scarto", "emarginato ed escluso", "dis-incontro", "ultimo", "inclusione ed equità", "casa comune", tra le altre. Allo stesso modo, ha anticipato che il ministero dell'area ambientale sarà ispirato dall'enciclica Laudato si' di Papa Francesco, che ha definito "magna carta etica ed ecologica a livello universale".
“Gli emarginati ed esclusi dalla nostra Patria, quelli colpiti dalla cultura dello scarto, non hanno solo bisogno di un pezzo di pane in fondo alla nostra tavola. Devono essere parte ed essere commensali della stessa mensa, della grande mensa di una nazione che deve essere la nostra casa comune" ha sottolineato il neo Presidente.
Riferendosi alla situazione del paese, Alberto Fernández ha affermato che “in un contesto di estrema gravità, di emergenza, dobbiamo capire che non c'è possibilità di chiedere sacrifici a chi ha fame, non puoi chiedere sacrifici a coloro che non riescono ad arrivare alla fine del mese. Dobbiamo uscire da questa situazione con la solidarietà". Quindi ha proseguito: “Proponiamo un'Argentina dove l'abbraccio si allunga, si moltiplica, perché dobbiamo unirci. Se riusciamo a fermare l'odio, possiamo fermare la caduta dell'Argentina. La prima e principale liberazione come paese è garantire che l'odio non abbia potere sui nostri spiriti. Che l'odio non ci colonizzi".
(CE) (Agenzia Fides 12/12/2019)

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AMERICA/CILE - “Per un Cile giusto e degno”: incontro sulle sfide all’evangelizzazione nell’attuale situazione

Valparaiso (Agenzia Fides) – La Vicaría Pastorale di Valparaiso e Caritas Valparaíso, hanno promosso un "Incontro di dialogo diocesano per un Cile giusto e degno", che si terrà sabato 14 dicembre, presso il San Pedro Nolasco College, a Valparaíso. “Da quasi 50 giorni il Cile vive quella che è stata definita come una grande crisi o epidemia sociale, caratterizzata dal sollevamento di una serie di richieste che riguardano una maggiore giustizia sociale, equità, dignità e partecipazione effettiva” sottolinea la lettera di invito, pervenuta a Fides. Quindi si ricorda che nel messaggio finale della 119a Assemblea Plenaria della Conferenza episcopale del Cile, i Vescovi hanno invitato ad una "partecipazione attiva nei dialoghi, nei consigli e in tutte le istanze della società civile, che aiuti a esprimere opinioni e proposte per il processo di una nuova Costituzione e per un nuovo patto sociale, in un clima di rispetto e amicizia civile. La nostra fede può illuminare notevolmente il momento in cui viviamo" (vedi Fides 18/11/2019).
In questo incontro del 14 dicembre, spiega il comunicato, “saranno analizzati i segni dei tempi, con enfasi particolare sull'attuale crisi che il Paese sta vivendo, e si cercherà, attraverso un dialogo fiducioso e nella prospettiva della Dottrina sociale della Chiesa, di riconoscere le sfide per l'azione evangelizzatrice della Chiesa diocesana e le risposte pastorali da promuovere riguardo al nostro servizio sociale e di solidarietà”.
L'invito a partecipare è rivolto a coloro che lavorano nell’ambito del ministero sociale, ma è aperto a tutte le persone di buona volontà, impegnate per il bene del paese, che appartengono a parrocchie, al mondo dell'educazione, a movimenti laicali e organizzazioni sociali.
“Molti operatori pastorali, religiosi, consacrati e sacerdoti, hanno espresso l'importanza di un ampio dialogo socio-pastorale sull'attuale momento che vive il nostro Paese e la nostra diocesi, e hanno anche riconosciuto che insieme alla preghiera per la pace - che è frutto della giustizia - è necessario uno spazio di incontro significativo e quindi alzare una voce chiara e forte come Chiesa, secondo la nostra identità e i nostri principi”.
In questa occasione verrà presentata la proposta degli "Incontri di dialogo comunitario per un Cile equo e degno”, un'iniziativa diocesana che sarà promossa da Caritas Valparaíso affinché le parrocchie, le scuole cattoliche e altri gruppi pastorali “assumano la sfida profetica di far sentire la propria voce per la costruzione di un nuovo Cile. La partecipazione alla vita sociale e politica è una delle più alte forme di carità e rafforzamento della democrazia”. (SL) (Agenzia Fides 12/12/2019)

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AFRICA/SUD SUDAN - Dimissioni dell’Arcivescovo Metropolita di Juba e nomina del nuovo Arcivescovo

Città del Vaticano (Agenzia Fides) – Il Santo Padre Francesco ha accettato la rinuncia al governo pastorale dell’Arcidiocesi di Juba (Sud Sudan), presentata da S.E. Mons. Paulino Lukudu Loro, M.C.C.J., contemporaneamente ha nominato Arcivescovo della medesima sede Metropolitana S.E. Mons. Stephen Ameyu Martin Mulla, finora Vescovo di Torit. (SL) (Agenzia Fides 12/12/2019)
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AFRICA/CONGO - Dimissioni del Vescovo di Impfondo e nomina del successore

Città del Vaticano (Agenzia Fides) – Il Santo Padre Francesco ha accettato la rinuncia al governo pastorale della Diocesi di Impfondo (Repubblica del Congo), presentata da S.E. Mons. Jean Gardin, C.S.Sp. Contemporaneamente ha nominato Vescovo della medesima Diocesi il Rev. Daniel Nzika, del clero di Ouesso, finora Vicario Generale.
Il rev.do Daniel Nzika è nato a Ouesso il 16 febbraio 1971. Ha frequentato il Seminario Minore di Makoua (1992-1995), ospite della Comunità delle Beatitudini di Blagnac. Ha studiato filosofia e teologia all’Università Cattolica di Toulouse (1995-2000). È stato ordinato sacerdote il 9 dicembre 2000. Dopo l’ordinazione ha svolto le seguenti mansioni: Vicario parrocchiale nella parrocchia Saint Michel di Pokola (2000-2002); Parroco e Direttore Spirituale del Seminario Propedeutico (2003-2010); Parroco della Cattedrale Saint Pierre Claver di Ouesso (2010-2012); Vicario Generale della Diocesi (2010-2012); Licenza in Teologia Dogmatica all’Institut catholique d’Angers (Fr) (2012-2015); nuovamente Vicario Generale dal 2016. (SL) (Agenzia Fides 12/12/2019)

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AFRICA/NIGERIA - Nomina del Vescovo di Kafanchan

Città del Vaticano (Agenzia Fides) – Il Santo Padre Francesco ha nominato Vescovo della Diocesi di Kafanchan (Nigeria), il rev. Julius Yakubu Kundi, del clero di Zaria, già parroco di San Giovanni a Muchia.
Il rev.do Julius Yakubu Kundi è nato il 15 febbraio 1968 a Danladi, nell’attuale Diocesi di Zaria. Dopo le scuole primarie e secondarie, ha studiato presso il Kafanchan Teacher’s College (1985-1987). Diventato seminarista, ha completato gli studi filosofici nel St. Thomas Aquinas Major Seminary a Makurdi (1988-1991) e quelli teologici nel St. Augustine’s Major Seminary a Jos (1992-1996). In seguito ha compiuto studi nel Catholic Institute of West Africa (2003-2006), ottenendo la Licenza in Teologia Morale. È stato ordinato sacerdote il 14 giugno 1997 per il clero di Kaduna.
Con l’erezione della Diocesi di Zaria, avvenuta il 5 dicembre 2000, ha optato per la nuova Diocesi. Dopo l’ordinazione ha ricoperto i seguenti incarichi: Vicario parrocchiale di Sant’Andrea a Kakuri, Arcidiocesi di Kaduna (1997-1998); Parroco di San Paolo nella Diocesi di Jalingo, come sacerdote Fidei Donum (1998-2003); Studi superiori a Port Harcourt (2003-2006); Parroco di Sant’Enda a Bassawa Zaria (2006-2007); Vice-Rettore del St. Joseph’s Minor Seminary a Bassawa Zaria (2006-2007); Amministratore della Cattedrale di Cristo Re a Zaria (2007-2010); Economo della Diocesi di Zaria (2007-2010); Vicario Generale della Diocesi di Zaria (2009-2010); Vice-Rettore e Formatore nel Good Shepherd Major Seminarya a Kaduna (2010-2014); Acting Rector del Good Shepherd Major Seminary a Kaduna (2014-2016); Acting Chaplain del Corpo di Polizia di Zaria (2016-2017); Parroco di San Giovanni a Muchia (2017-2018); dal 2018: Vicario parrocchiale di Our Lady of the Lake Parish a Lake Havasu City, Diocesi di Phoenix, Stati Uniti d’America. (SL) (Agenzia Fides 12/12/2019)

Foglio della Collaborazione Pastorale Di San Giorgio di Nogaro

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