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giovedì 29 ottobre 2020

Agenzia Fides 29 ottobre 2020

 

VATICANO - Riconosciuto il martirio di due missionari cappuccini libanesi
 
Città del Vaticano (Agenzia Fides) – Il Santo Padre Francesco ha autorizzato la Congregazione delle Cause dei Santi a promulgare i Decreti riguardanti il martirio dei Servi di Dio Leonardo Melki e Tommaso Saleh, Sacerdoti professi dell’Ordine dei Frati Minori Cappuccini, uccisi in odio alla Fede in Turchia nel 1915 e nel 1917.
I due missionari cappuccini di Baabdat, località libanese nel distretto di al-Matn sul monte Libano, a 22 chilometri da Beirut furono arrestati, torturati e uccisi in Turchia durante il genocidio del 1915. Fr. Léonard Melki (1881-1915) rifiutò l’apostasia, dopo aver nascosto il Santissimo Sacramento all’arrivo della polizia. Fu condotto nel deserto, dove fu giustiziato l’11 giugno 1915 con il Vescovo armeno, il beato Ignace Maloyan, e 415 uomini di Mardin.
Dopo aver dato ospitalità ad un sacerdote armeno durante il genocidio, fr. Thomas Saleh (1879-1917) fu arrestato e condannato a morte e deportato in pieno inverno sotto scorta di un plotone di soldati. Morì durante la strada il 18 gennaio 1917 ripetendo con coraggio: “Ho piena fiducia in Dio, non ho paura della morte”. (SL) (Agenzia Fides 29/10/2020)
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AFRICA/COSTA D’AVORIO - “Donne operatrici di pace”: iniziativa dell’Unione Africana in vista del voto presidenziale
 
Abidjan (Agenzia Fides) - “Abbiamo voluto questo grande raduno per dimostrare che le donne sono una forza e che possono diventare operatrici di pace. Che tutti possano essere messaggeri di pace nel loro ambiente” afferma Joséphine Charlotte Mayuma Kala, rappresentante speciale della presidente della Commissione dell'Unione africana in Costa d'Avorio, nel suo intervento all’incontro “Le donne nelle discussioni di mediazione”
Con l'avvicinarsi delle elezioni presidenziali in Costa d'Avorio di sabato 31 ottobre, si moltiplicano nel Paese le azioni a favore della pace, e le donne non vogliono restare in disparte nella ricerca di questo ideale. Hanno quindi risposto favorevolmente all'appello dell'Unione Africana e dell’Unesco per una giornata di mobilitazione e consapevolezza della pace che si è tenuta il 27 ottobre.
Le partecipanti sono state sollecitate da diversi messaggi che le invitavano a prendere parte attiva al processo di pace in Costa d'Avorio, anche da parte dell’associazione delle donne mediatrici dell'Unione Africana (Femwise) che hanno condiviso le esperienze dei rispettivi Paesi.
"Siamo venuti al fianco delle donne della Costa d'Avorio per mostrare loro il nostro sostegno, la nostra solidarietà, il nostro incoraggiamento e dire loro che ora è il momento di alzarsi in piedi; il Paese, la nazione ha bisogno di loro. Le donne rappresentano l'amore, sono portatrici di vita, sono ovunque nella società ed è proprio il loro compito oggi alzarsi in piedi e dire no alla violenza” ha affermato Marie Louise Baricako del Burundi, membro di Femwise Africa.
L’incontro è stato uno dei momenti forti di comunione e fraternità vissuti tra donne di ogni appartenenza politica, etnica, religiosa della Costa d'Avorio, venute in gran numero (più di 500). Altro momento importate che ha contrassegnato l’incontro è stato l’avvio della carovana della pace che attraverserà per tre giorni la città di Abidjan. (S.S.) (Agenzia Fides 29/10/2020)
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AFRICA/ZAMBIA - “Siamo preoccupati per il rapido deterioramento dell’economia” avverte un centro studi dei Gesuiti
 
Lusaka (Agenzia Fides) - “Siamo è profondamente preoccupati per il rapido indebolimento dell'economia nel nostro Paese, che sta mettendo a repentaglio la vita economica e sociale dei cittadini comuni, in particolare i poveri, gli emarginati e i vulnerabili", afferma il Jesuit Center for Theological Reflection (JCTR) nello Zambia, in una dichiarazione pubblicata in occasione dell'anniversario dell'indipendenza del Paese, il 24 ottobre.
Il documento sottolinea che il debito estero dello Zambia è equivalente al suo Prodotto Interno Lordo (PIL): "Il debito estero totale dello Zambia ora ammonta a 27 miliardi di dollari, che, letteralmente, è equivalente al suo PIL. Il debito nazionale era di 11,97 miliardi di dollari a giugno 2020 ".
"Il deficit fiscale, il tasso di inflazione e il deprezzamento della valuta sono in aumento" avverte il centro studi gesuita. “Non è la prima volta che lo Zambia si trova in una crisi del debito. Il governo deve imparare da queste esperienze e trovare una soluzione duratura per evitare di ritrovarsi continuamente in questa situazione” avverte il JCTR, secondo il quale "il governo deve mettere in atto un meccanismo trasparente di contrazione del debito e una gestione del debito solida e praticabile e una strategia di sostenibilità", affermano i funzionari di JCTR. I gesuiti sottolineano che "la maturità della nostra indipendenza e democrazia sarà misurata dall’effettiva volontà dei nostri leader di pensare al bene comune invece che al proprio arricchimento”.
Lo Zambia, uno dei principali produttori mondiali di rame, è precipitato in una crisi del debito poiché la pandemia Covid-19 ha danneggiato la sua economia e ha esposto il suo debito pubblico come insostenibile.
L’'inflazione dello Zambia è aumentata per il secondo mese consecutivo in ottobre. I prezzi al consumo sono aumentati del 16% rispetto all'anno precedente. (L.M.) (Agenzia Fides 29/10/2020)
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ASIA/PAKISTAN - Un tribunale approva il rapimento della minorenne cattolica: vibranti proteste della Chiesa e della società civile
 
Karachi (Agenzia Fides) - “Chiediamo alle autorità del governo del Sindh, ai funzionari di polizia e alla magistratura, giustizia e un giusto processo. Auspichiamo severe misure da adottare per fermare la crescente ondata di rapimenti e conversioni forzate e matrimoni forzati delle ragazze che appartengono alle minoranze religiose del Pakistan. Al momento i cittadini delle minoranze non si considerano sicuri e con eguali diritti”: lo dice in un messaggio inviato all'Agenzia Fides, il Cardinale Joseph Coutts, Arcivescovo di Karachi, intervenendo sul caso della ragazza cattolica Arzoo Raja, sequestrata, convertita all'islam e costretta alle nozze da un uomo musulmano, a Karachi (vedi Fides 21/10, 22/10 e 24/10/2020)
Padre Saleh Diego, Vicario generale dell'Arcidiocesi di Karachi e anche a capo della Commissione diocesana per la giustizia e la pace, ha guidato la protesta di oltre 300 persone tra cristiani, indù e musulmani all'ingresso della cattedrale di San Patrizio, ieri 28 ottobre. P. Diego ha detto: “Chiediamo giustizia per la minorenne Arzoo Raja, che ha solo 13 anni. L'ordinanza del tribunale che di fatto legittima il rapimento ha rattristato la comunità cristiana del Pakistan; secondo l'ordinanza la ragazza dovrà convivere con il suo rapitore e la polizia garantirà loro protezione”. P. Diego informa: “La ragazza rapita è già con il rapitore da due settimane e il tribunale ha deliberato in favore del rapitore, è terribile. Per renderle giustizia faremo ogni sforzo possibile”.
Arzoo Raja è stato rapita il 13 ottobre 2020 da un uomo musulmano di nome Ali Azhar, che viveva in una casa vicina della ragazza cristiana, e lo stesso giorno ha rapito la ragazza, la ragazza si è convertita all'Islam e lo ha sposato.
L'ordinanza del tribunale, emessa il 27 ottobre, afferma che Arzoo Fatima (il nome musulmano) è firmataria e consenziente presso la Corte. Nell'ordinanza emessa si menziona che Arzoo Fatima era inizialmente di religione cattolica tuttavia, con il passare del tempo, avrebbe compreso che l'Islam è una religione universale e ha chiesto ai suoi genitori e ad altri membri della famiglia di abbracciare l'Islam, ma essi hanno rifiutato categoricamente. Arzoo successivamente ha accettato l'Islam per sua libera volontà, Arzoo ha contratto un matrimonio con un uomo musulmano, Ali Azhar, suo rapitore.
Nella stesso ordinanza, la polizia è invitata a non effettuare alcun arresto in relazione alla denuncia (First Information Report) registrata ai sensi dell'articolo 364-A del codice penale pakistano (ovvero rapimento di una persona di età inferiore ai 14 anni). Anzi, la polizia è tenuta a fornire protezione alla ragazza appena sposata.
Shema Kirmani, musulmana e attivista per i diritti umani ha detto a Fides: "Condanniamo fermamente tali atti che vengono compiuti in nome della religione. Nessuna religione permette di costringere qualcuno a convertirsi e di sposarsi con il rapitore. Si tratta di rapimento e stupro". E aggiunge: "Secondo il Child Marriage Act della provincia del Sindh, non si può permettere a nessuno di contrarre matrimonio in età inferiore ai 18 anni, le autorità devono arrestare e punire i colpevoli".
La cristiana Ghazala Shafiq, attivista per i diritti umani e delle donne, parlando a Fides rimarca: “Questa ordinanza del tribunale accetta la conversione forzata di Arzoo Raja, una ragazza di 13 anni. Il giudice non ha nemmeno chiesto il suo certificato di nascita per dimostrare l'età e non le hanno permesso di incontrare i suoi genitori. Si tratta di un ordine ingiusto, in cui non viene data priorità ai documenti presentati dai genitori che dimostrano la corretta età della ragazza"
(AG-PA) (Agenzia Fides 29/10/2020)
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ASIA/TERRA SANTA - A Betlemme cristiani e musulmani deplorano insieme le vignette che offendono l’islam
 
Betlemme (Agenzia Fides) – “Betlemme deplora le vignette che in Francia offendono il Profeta Mohammad e l’islam”. Così hanno scritto sui loro cartelli e striscioni, un gruppo di cristiani e musulmani di Terra Santa, radunatisi mercoledì 28 ottobre a Betlemme, nella Piazza della Mangiatoia antistante alla Basilica della Natività, per manifestare insieme la propria riprovazione nei confronti delle vignette denigratorie nei confronti dell’iniziatore della religione islamica, ripubblicate in Francia dalla rivista satirica Charlie Hebdo, che stanno sollevando una ondata imponente di proteste antifrancesi in molti Paesi a maggioranza musulmana.
Alla manifestazione di Betlemme ha preso parte, tra gli altri, anche Atallah (Theodosios) Hanna, Arcivescovo greco ortodosso di Sebastia, del Patriarcato greco ortodosso di Gerusalemme. I partecipanti al raduno hanno denunciato con i cartelli esposti e con i loro interventi, le offese gratuite nei confronti di tutte le figure e i simboli cari alle diverse tradizioni religiose.
Martedì 27 ottobre, anche il Patriarca greco ortodosso di Gerusalemme, Theophilos III, aveva deprecato ogni forma di violenza contro persone con opinioni o credenze religiose diverse, esprimendo preoccupazione per la crescente polarizzazione seguita alla “sfortunata sequenza di eventi in Francia”, e ricordando che il dialogo è “l’unico modo adeguato per trattare le distanze intellettuale tra le diverse appartenenze religiose e ideologiche”. (GV) (Agenzia Fides 29/10/2020)
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AMERICA/NICARAGUA - Le parrocchie in una situazione economica critica, ma non interrompono gli aiuti ai più poveri
 
Managua (Agenzia Fides) – La situazione economica in Nicaragua, a causa della pandemia, è diventata sempre più grave per tante famiglie e per i più poveri in modo particolare, ma anche per le parrocchie, che vivono delle offerte dei fedeli. L’Arcivescovo di Managua, il Cardinale Leopoldo Brenes, in questi giorni ha riferito al giornale “La Prensa”: “le nostre 115 parrocchie dell'arcidiocesi di Managua stanno soffrendo sempre di più per riuscire a pagare i servizi di base che richiedono solo le infrastrutture parrocchiali". "Ho parlato con i sacerdoti - continua il Cardinale -, e mi hanno riferito che perfino rinunciando al loro stipendio, le parrocchie non riescono a pagare le bollette di luce e acqua, ma solo con l'aiuto dei fedeli, piano piano ci riescono, malgrado tutto sappiamo che i costi dei servizi sono aumentati".
Nonostante questo, “tante parrocchie non hanno interrotto la consegna di beni alimentari ai più poveri che, con questa pandemia, sono stati i più abbandonati" ha affermato il Card. Brenes.
Anche il Vicario Generale dell'arcidiocesi, Mons. Carlos Aviles, ha detto alla stampa che i costi dei servizi sono aumentati, sono eccessivi, e se a questo aggiungiamo che le chiese sono state chiuse, così non hanno potuto raccogliere le offerte da parte di tanti fedeli, la situazione delle parrocchie è critica.
In questi giorni, il Ministro del Credito Pubblico ha presentato il bilancio nazionale all'Assemblea Nazionale, evidenziando che il paese vive una forte crisi economica. La stampa specializzata ha segnalato che tale crisi economica viene dall’aprile 2018, dopo la violenta repressione del governo delle proteste popolari, fatto che obbligò molte imprese a chiudere e allontanò gli investimenti esteri dal paese. Adesso per la pandemia, la crisi si è ulteriormente aggravata.
(CE) (Agenzia Fides 29/10/2020)
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AMERICA/BOLIVIA - Vigilia di Tutti i Santi: Adorazione eucaristica e Concerto "per una Chiesa missionaria"
 
Santa Cruz (Agenzia Fides) – La Pastorale giovanile vocazionale delle suore Francescane Angeline, da 6 anni il 31 ottobre promuove “CristoWin”, “Cristo Vince”, una veglia di lode e di preghiera che dura dalla sera fino all’alba del 1° novembre, per far vivere ai giovani l’autentico significato della festa di Ognissanti, seguendo quanto dice San Paolo (1Tes. 5,5): siamo "figli della Luce e figli del giorno, non siamo della notte o delle tenebre". Ogni anno vi partecipano circa 450 giovani provenienti da diverse parrocchie, gruppi e movimenti giovanili della diocesi di Santa Cruz.
Quest'anno, a causa della pandemia di Covid-19, tale iniziativa non si potrà svolgere nella solita forma, ma in preparazione a “CristoWin”, si sta svolgendo una settimana di Adorazione eucaristica, in diverse parrocchie e cappelle, in collaborazione con la Pastorale Giovanile Arcidiocesana.
L’adorazione è orientata ogni giorno da un tema, animata da un diverso Vicariato insieme a qualche movimento o comunità che vi aderisce. La conclusione il 31 ottobre, presso il collegio Uboldi, dalle 20 alle 23,30, con un piccolissimo gruppo di giovani, tenendo conto di tutte le misure di biosicurezza.
Tutti coloro che vogliono partecipare, possono seguire le trasmissioni tramite la pagina Facebook e il canale YouTube: Franciscanas Angelinas.
Sempre per il 31 ottobre, vigilia di Tutti i Santi e conclusione del Mese missionario, la Pastorale Giovanile e la Commissione per le Missioni dell'Arcidiocesi di Sucre, hanno invitato i gruppi musicali di tutte le parrocchie, a partecipare al Grande "Concerto Virtuale per una Chiesa Missionaria", che sarà trasmesso dalla pagine Facebook dell'Arcidiocesi di Sucre e da Católica Tv, dalle 18 alle 21. Con lo slogan "Eccomi Signore manda me ... Prendi la mia voce e il mio cuore" l'obiettivo è di suscitare nei battezzati la loro coscienza di essere Chiesa e di collaborare alla missione dell'Arcidiocesi di Sucre attraverso la musica e la testimonianza di quanti sono impegnati in questo ministero. (SL) (Agenzia Fides 29/10/2020)

Foglio della Collaborazione Pastorale Di San Giorgio di Nogaro

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