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giovedì 16 febbraio 2023

VII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO A) 18 febbraio 2023

 

VII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO A)


Antifona d'ingresso

Io nella tua fedeltà ho confidato;
esulterà il mio cuore nella tua salvezza,
canterò al Signore, che mi ha beneficato. (Sal 12,6)

Colletta
O Dio, che nel Vangelo del tuo Figlio
hai rivelato la perfezione dell'amore,
apri i nostri cuori all'azione del tuo Spirito,
perché siano spezzate le catene della violenza e dell'odio,
e il male sia vinto dal bene.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.

PRIMA LETTURA (Lv 19,1-2.17-18)
Ama il tuo prossimo come te stesso.

Dal libro del Levìtico

Il Signore parlò a Mosè e disse:
«Parla a tutta la comunità degli Israeliti dicendo loro: “Siate santi, perché io, il Signore, vostro Dio, sono santo.
Non coverai nel tuo cuore odio contro il tuo fratello; rimprovera apertamente il tuo prossimo, così non ti caricherai di un peccato per lui.
Non ti vendicherai e non serberai rancore contro i figli del tuo popolo, ma amerai il tuo prossimo come te stesso. Io sono il Signore”».

Parola di Dio

SALMO RESPONSORIALE (Sal 102)
Rit: Il Signore è buono e grande nell’amore.

Benedici il Signore, anima mia,
quanto è in me benedica il suo santo nome.
Benedici il Signore, anima mia,
non dimenticare tutti i suoi benefici.

Egli perdona tutte le tue colpe,
guarisce tutte le tue infermità,
salva dalla fossa la tua vita,
ti circonda di bontà e misericordia.

Misericordioso e pietoso è il Signore,
lento all’ira e grande nell’amore.
Non ci tratta secondo i nostri peccati
e non ci ripaga secondo le nostre colpe.

Quanto dista l’oriente dall’occidente,
così egli allontana da noi le nostre colpe.
Come è tenero un padre verso i figli,
così il Signore è tenero verso quelli che lo temono.

SECONDA LETTURA (1Cor 3,16-23)
Tutto è vostro, ma voi siete di Cristo e Cristo è di Dio.

Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi

Fratelli, non sapete che siete tempio di Dio e che lo Spirito di Dio abita in voi? Se uno distrugge il tempio di Dio, Dio distruggerà lui. Perché santo è il tempio di Dio, che siete voi.
Nessuno si illuda. Se qualcuno tra voi si crede un sapiente in questo mondo, si faccia stolto per diventare sapiente, perché la sapienza di questo mondo è stoltezza davanti a Dio. Sta scritto infatti: «Egli fa cadere i sapienti per mezzo della loro astuzia». E ancora: «Il Signore sa che i progetti dei sapienti sono vani».
Quindi nessuno ponga il suo vanto negli uomini, perché tutto è vostro: Paolo, Apollo, Cefa, il mondo, la vita, la morte, il presente, il futuro: tutto è vostro! Ma voi siete di Cristo e Cristo è di Dio.

Parola di Dio

Canto al Vangelo (1Gv 2, 5)
Alleluia, alleluia.

Chi osserva la parola di Gesù Cristo,
in lui l’amore di Dio è veramente perfetto.
Alleluia.

VANGELO (Mt 5,38-48)
Amate i vostri nemici.

+ Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Avete inteso che fu detto: “Occhio per occhio e dente per dente”. Ma io vi dico di non opporvi al malvagio; anzi, se uno ti dà uno schiaffo sulla guancia destra, tu pórgigli anche l’altra, e a chi vuole portarti in tribunale e toglierti la tunica, tu lascia anche il mantello. E se uno ti costringerà ad accompagnarlo per un miglio, tu con lui fanne due. Da’ a chi ti chiede, e a chi desidera da te un prestito non voltare le spalle.
Avete inteso che fu detto: “Amerai il tuo prossimo e odierai il tuo nemico”. Ma io vi dico: amate i vostri nemici e pregate per quelli che vi perseguitano, affinché siate figli del Padre vostro che è nei cieli; egli fa sorgere il suo sole sui cattivi e sui buoni, e fa piovere sui giusti e sugli ingiusti. Infatti, se amate quelli che vi amano, quale ricompensa ne avete? Non fanno così anche i pubblicani? E se date il saluto soltanto ai vostri fratelli, che cosa fate di straordinario? Non fanno così anche i pagani? Voi, dunque, siate perfetti come è perfetto il Padre vostro celeste».

Parola del Signore

Preghiera dei fedeli

La bontà del Padre ci ha inseriti, con il Battesimo, nel grande disegno della salvezza. Supplichiamo il Signore, perché ci aiuti a leggere gli eventi quotidiani alla luce della sua provvidenza.
Preghiamo insieme e diciamo: Padre, sia glorificato il tuo nome.

1. Per la Chiesa, popolo santo di Dio: sia per l’umanità una testimonianza di fede luminosa e trasparente, e germe fecondo di unità e di speranza. Preghiamo.
2. Per i pastori della Chiesa: raccolgano intorno al Signore l’intera famiglia dei suoi figli e la servano umilmente con la parola e con l’esempio. Preghiamo.
3. Per i responsabili delle nazioni e degli organismi internazionali: cerchino con coscienza retta ciò che giova al vero progresso dei popoli e non si lascino corrompere dalla seduzione del denaro e del potere. Preghiamo.
4. Per quanti si adoperano ad alleviare le sofferenze umane: riconoscano il Cristo nei piccoli e nei poveri e siano testimoni credibili della perenne novità del Vangelo. Preghiamo.
5. Per noi qui riuniti intorno all’altare: mettendo in pratica la Parola ascoltata, sappiamo collaborare, con i doni che abbiamo ricevuto, alla crescita del Regno. Preghiamo.

La tua sapienza, o Padre, ci aiuti a camminare nelle tue vie, perché nelle vicende del mondo siamo sempre rivolti alla speranza che splende in Cristo Signore. Egli vive e regna nei secoli dei secoli.

venerdì 27 agosto 2021

Agenzia Fides 27 agosto 2021

 

AFRICA/SUD SUDAN - “Basta con i messaggi incitanti all’odio sui social media”: appello del Vescovo di Tombura-Yambio
 
Juba (Agenzia Fides) – “Sui social media ci sono troppi messaggi incitanti all’odio” denuncia Sua Ecc. Mons. Eduardo Hiiboro Kussala Vescovo di Tombura-Yambio, in Sud Sudan, in una nota inviata all’Agenzia Fides, nella quale stigmatizza l’uso dei moderni mezzi di comunicazione di massa per perpetuare il clima di odio e violenza che da anni affligge la regione.
“Viviamo in un clima d’insicurezza che ha prodotto risultati così nefasti come forti perdite di vite innocenti, distruzione di proprietà, sfollamenti, dissidi, fame e sofferenze di ogni tipo” sottolinea Mons. Kussala. “Non possiamo sopportare più questa situazione, vediamo cosa possiamo fare per fermare la violenza”.
Una delle prime cose da fare, secondo il Vescovo di Tombura-Yambio, è fermare i messaggi che incitano all’odio che circolano incessantemente sui social media e sulle applicazioni di comunicazione.
“Sulle piattaforme social leggiamo un gran numero di messaggi incitanti all’odio, dove i Sud sudanesi si insultano a vicenda, e il mondo ci vede come un gruppo di nemici. Questa mentalità è contro l’unità e nemica della coesistenza reciproca”.
“La sicurezza inadeguata, la povertà, la mancanza di una cultura di pace sono tutti fattori che favoriscono la violenza” continua il Vescovo, che lancia un appello a tutti i leader religiosi perché continuino a promuovere comportamenti e pratiche per bloccare la violenza”.
Mons. Kussala vede dei segnali di speranza nel “dialogo incoraggiante promosso dal Vaticano tra il governo di unità nazionale e i gruppi di opposizione, e nel desiderio di rimpatriare i rifugiati. Il governo necessita del nostro apprezzamento e supporto nel difficile processo di attuazione dell’Accordo di pace rivitalizzato” conclude il Vescovo.
Il 18 luglio 2021, la Comunità di Sant’Egidio ha ospitato colloqui di pace tra il governo di transizione rivitalizzato di unità nazionale del Sud Sudan, e i movimenti che non avevano firmato gli accordi precedenti. (L.M.) (Agenzia Fides 27/8/2021)
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AFRICA/EGITTO - Il Patriarca copto Tawadros ai giovani egiziani: “Con l’invenzione dei cellulari è finita l’era dell’umanità”
 
Il Cairo (Agenzia Fides) - “Un sociologo ha detto: con l’invenzione del telefono cellulare è finita l’era dell’umanità. E questa è una cosa grave: abbiamo iniziato a misurare la nostra umanità con gli strumenti tecnologici, ma le macchine non hanno sentimenti umani”. Con queste parole a effetto Papa Tawadros II, Patriarca della Chiesa copta ortodossa, ha voluto lanciare un ennesimo allarme sui rischi di disumanizzazione che minacciano una convivenza sociale condizionata in maniera invasiva dall’uso e dall’influenza delle reti sociali. Lo ha fatto, con scelta mirata, con un intervento rivolto ai circa 200 ragazzi e ragazze egiziani partecipanti al primo “Logos Forum” della gioventù della Chiesa copta ortodossa, raduno giovanile ospitato fino al prossimo 30 agosto presso il monastero di Anba Bishoy, nella regione desertica del Wadi Natrun.
Nelle parole rivolte in questi giorni ai giovani cristiani copri, Papa Tawadros li ha anche esortato a coltivare le proprie radici familiari e comunitarie, a fare tesoro dell’educazione ricevuta dai genitori, a nutrire sentimenti di compassione per chi soffre, e a seguire le orme di chi vive la propria vita con generosità e gratuità, considerando gli altri come fratelli da servire, e non come strumenti da sfruttare per perseguire il proprio meschino tornaconto.
Settori e singoli esponenti della Chiesa copta ortodossa da tempo si interrogano in maniera critica sull’impatto provocato dall’espansione delle reti sociali e dei social media nel vissuto concreto delle comunità ecclesiali. Un approccio critico ben diverso dal conformismo con cui in tante realtà e organismi ecclesiali si pretende di potenziare l’efficacia dell’annuncio della testimonianza cristiana proprio alla messa in campo di elaborate strategie “professionali” di comunicazione “social”.
Nel recente passato (vedi Fides 16/11/2020), proprio Papa Tawadros aveva ribadito che non saranno le reti sociali e le strategie di marketing e comunicazione a aprire agli uomini e alle donne di oggi le porte del Paradiso. “Ogni persona riceve da Dio il dono del tempo, 24 ore al giorno” aveva sottolineato il Patriarca copto ortodosso in un discorso rivolto ai membri del Rotary Club egiziano di Alessandria-Pharos, facendo notare che se si passa gran parte della propria vita nelle reti sociali, come capita a tanti giovani, si finisce per gettare nel nulla questo tesoro. (GV) (Agenzia Fides 27/8/2021)
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ASIA/FILIPPINE - Digiuno e penitenza di 40 giorni in mezzo alla pandemia
 
Manila (Agenzia Fides) - La comunità cattolica di Zamboanga, sull'isola di Mindanao, nel Sud delle Filippine, vivrà 40 giorni di digiuno e penitenza mentre il Paese è alle prese con la pandemia di Covid-19. Come appreso da Fides, Mons. Moises Cuevas, Amministratore apostolico di Zamboanga, ha annunciato l'iniziativa da vivere “in solidarietà con coloro che soffrono gli effetti della pandemia”. La speciale "quaresima autunnale" inizierà il 13 ottobre con il rintocco delle campane delle chiese in tutta l'arcidiocesi alle 20, dopo la recita del Rosario. Nelle settimane che precedono il tempo penitenziale, in tutte le parrocchie si terranno catechesi per preparare i fedeli a questo speciale tempo di penitenza e di preghiera.
Il Presule ha chiesto alle parrocchie di mettere a disposizione il Sacramento della Riconciliazione per favorire un rinnovamento spirituale e morale di tutti i credenti. Il periodo di 40 giorni si concluderà il 21 novembre, domenica di Cristo Re, con uno speciale “cammino penitenziale” dalla Cattedrale Metropolitana dell'Immacolata Concezione al Santuario di Nuestra Señora La Virgen del Pilar, cui parteciperanno il clero e i religiosi e alcuni rappresentanti dei fedeli laici dell'arcidiocesi.
L'iniziativa è annunciata nella prima Lettera pastorale di Mons. Cuevas, da poco nominato da Papa Francesco Amministratore apostolico di Zamboanga. Nella lettera si annuncia anche uno speciale programma di “Catechesi sulla Parola di Dio”, in vista della "Domenica della Parola di Dio", che verrà celebrata il 23 gennaio del 2022. Mons. Cuevas rende noto che questa catechesi sarà condotta online “come un modo per accompagnare i nostri fedeli e coloro che cercano continuamente rifugio nella Parola di Dio in questi tempi difficili”.
Tra le altre iniziative in tempo di pandemia, l'Amministratore apostolico riferisce anche che l'Arcidiocesi sta creando nelle parrocchie dei punti di solidarietà e carità chiamati "Gifted to Give”, per continuare ad aiutare i poveri. “Vi sarà una distribuzione continua di beni materiali nelle nostre parrocchie per rispondere in modo appropriato e prenderci cura dei nostri fratelli e sorelle bisognosi”, spiega. Tutte le attività, ha affermato, saranno guidate e coordinate dal nuovo "Ufficio Arcidiocesano di gestione della pandemia".
(SD-PA) (Agenzia Fides 27/8/2021)
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ASIA/MYANMAR - I Rohingya emarginati anche nella lotta alla pandemia: negato il diritto alla salute
 
Sittwe (Agenzia Fides) - Le autorità del Myanmar non hanno attualmente in programma di includere la minoranza musulmana Rohingya tra la popolazione da vaccinare contro il Covid-19 e sta negando loro l'assistenza sanitaria e il diritto alla salute. I Rohingya vivono in campi densamente affollati nello stato birmano di Rakhine, nel Myanmar occidentale. Oltre 700mila Rohingya sono fuggiti in Bangladesh durante le operazioni militari nel 2017 e coloro che sono rimasti in Myanmar lamentano discriminazioni e maltrattamenti in un paese che non li riconosce come cittadini.
Come appreso da Fides, l'amministrazione locale della cittadina di Sittwe ha confermato che la campagna di vaccinazione procederà per gruppi prioritari e fragili come anziani, operatori sanitari, personale governativo e monaci buddisti, e che per ora non includerà i Rohingya. Costoro vivono in ghetti, separati dal resto della popolazione, a Sittwe e, se ammalati di Covid, non possono nemmeno raggiungere un ospedale. "Viene loro negato il diritto alla salute" affermano i gruppi per i diritti umani come "Fortify Rights". "I Rohingya nel Rakhine hanno espresso paura e sfiducia nei confronti del sistema sanitario statale" afferma l'Ong. La stragrande maggioranza di loro è confinata in appositi campi: intorno a Sittwe sono 100.000 persone, mentre altri 500mila Rohingya rimangono nei villaggi del resto del Rakhine.
Intanto, nella lotta alla pandemia, il Myanmar sta cercando di procurarsi dosi di vaccino per la popolazione. Il precedente governo della Lega Nazionale per la Democrazia, rovesciato dal golpe militare del 1° febbraio 2021, aveva ordinato 30 milioni di dosi di vaccini per Covid-19 dall'India, noto come "Covidshield" sviluppato dall'Università di Oxford e AstraZeneca. I primi vaccini sono arrivati ​ dall'India nel gennaio 2021, ma poi disponibilità di dosi si è interrotta a causa dell'aumento dei casi in India. Il paese si è attivato per l'acquisto di vaccini anche da Cina e Russia. Secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità, nell'ambito del programma Covax, i paesi in via di sviluppo, incluso il Myanmar, riceveranno 1,8 miliardi di dosi di vaccini.
(JZ-PA) (Agenzia Fides 27/8/2021)
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AMERICA/PORTORICO - I Vescovi: il rifiuto del vaccino contro il Covid-19 non ha alcun fondamento nell’insegnamento della Chiesa
 
San Yuan (Agenzia Fides) – La pandemia di Covid-19 ha provocato finora nel mondo 4.459.946 vittime; a Porto Rico sono morte 2.742 persone, 164.179 sono state contagiate, e questi numeri continano ad aumentare, come le ospedalizzazioni. A ricordarlo è la Conferenza episcopale di Porto Rico, in un decreto che porta la data del 24 agosto 2021, in cui facendo eco ai numerosi interventi di Papa Francesco in cui il Pontefice ha sottolineato che vaccinarsi è “un atto di amore, un gesto di carità” verso se stessi e verso il prossimo, a favore del bene comune, ribadisce che non esiste "obiezione morale, etica o di coscienza" nella vaccinazione contro il Covid-19.
"La richiesta del Governatore ai dipendenti pubblici e privati di vaccinarsi di fronte a questa pandemia – sottolinea il testo pervenuto a Fides - non contraddice gli insegnamenti della Chiesa o le espressioni e le azioni di Papa Francesco in relazione alla vaccinazione contro il Covid-19". Il Governatore ha previsto una esenzione dal vaccino per i dipendenti e gli studenti il cui leader religioso dichiari, sotto giuramento, che gli insegnamenti della loro fede vietano questa vaccinazione. Dal momento che alcuni fedeli laici hanno chiesto a sacerdoti, diaconi o operatori pastorali di dichiarare che gli insegnamenti morali della Chiesa cattolica si oppongono a questa vaccinazione, i Vescovi di Porto Rico ribadiscono: "sacerdoti, diaconi o operatori pastorali della Chiesa non devono dichiarare sotto giuramento tali esenzioni che non hanno fondamento nell’insegnamento morale della Chiesa".
Sulla base del magistero della Chiesa e delle parole del Santo Padre, i Vescovi di Porto Rico comunicano quindi una serie di decisioni, tra cui: riservare uno spazio ai non vaccinati nelle celebrazioni liturgiche; si suggerisce ai non vaccinati di astenersi, per ora, dal partecipare alle altre attività comunitarie pastorali in presenza; dal 15 settembre tutti i sacerdoti e i diaconi che presiedono le liturgie devono essere vaccinati o almeno aver ricevuto la prima dose del vaccino; nessun sacerdote, diacono o operatore pastorale della Chiesa è autorizzato a dichiarare sotto giuramento, davanti ai notai, le esenzioni dal vaccino per motivi religiosi che non hanno fondamento; "Anche se i fedeli sono responsabili delle proprie azioni, dobbiamo educatamente chiarire loro che non possono usare gli insegnamenti morali della Chiesa cattolica come base per rifiutare i vaccini"; tutti gli impiegati e i volontari che lavorano o offrono la loro collaborazione alle nostre diocesi in modo continuativo e in presenza, dovranno essere vaccinati entro il 15 settembre, altrimenti non potranno continuare nel loro servizio. (SL) (Agenzia Fides 27/08/2021)
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ASIA/INDIA - Nomina del Rettore del Seminario regionale “Sant’Alberto” nell’arcidiocesi di Ranchi
 
Città del Vaticano (Agenzia Fides) – Il Card. Luis Antonio G. Tagle, Prefetto della Congregazione per l’Evangelizzazione dei Popoli, il 6 maggio 2021 ha nominato Rettore del Seminario regionale “Sant’Alberto”, nell’arcidiocesi di Ranchi (India), il rev. Ajay Kumar Xalxo, del clero della diocesi di Jashpur.
Il nuovo Rettore è nato il 19 febbraio 1974 ed è stato ordinato sacerdote il 2 gennaio 2009. E’ stato Vicerettore di un Orientation center (2008-2011) e Viceparroco (2011-2012). Ha conseguito la Licenza in teologia morale alla Pontificia Università Urbaniana, a Roma (2012-2015). Dal 2015 è Professore nel Seminario di cui ora è nominato Rettore. (SL) (Agenzia Fides 27/08/2021)

martedì 18 maggio 2021

Da Agenzia Fides 18 maggio 2021: diffidenza,sospetto,lacerazione

 

ASIA/ISRAELE - Haifa, tramonta il sogno della “convivenza” tra diversi. Padre Mikhael Abdo: ”Hanno riaperto ferite mai guarite”
 
Haifa (Agenzia Fides) – Fino a due anni fa, erano migliaia i cristiani che nel mese di maggio affluivano a Haifa da tutta la Terra Santa per prendere parte alla tradizionale processione in onore di Nostra Signora del Monte Carmelo, popolarmente chiamata Taalat al-Adra, la “Salita della Vergine". Lungo il percorso di due chilometri e mezzo, che si snoda dalla parrocchia latina di Haifa fino al monastero carmelitano Stella Maris, situato sul Monte Carmelo,a aprire la processione c’erano squadre di scout provenienti da tutto il Paese, e battezzati di tutte le confessioni camminavano recitando preghiere e cantando inni alla Madonna. Anche quella festa cristiana confermava a suo modo il tratto aperto e plurale di quella città di mare, la più popolosa di Israele dopo Gerusalemme e Tel Aviv. Adesso, quella quotidianità fatta di pacifica convivenza tra diversi sembra essersi dissolta in un momento. La nuova spirale di violenza che avvolge la Terra Santa, a partire da Gerusalemme, ha visto esplodere l’odio settario nel cuore delle cosiddette “città miste”, dove da tempo ebrei e arabi israeliani convivevano senza tensioni. “Ci sono ogni giorno manifestazioni, scontri, assalti contro negozi e abitazioni, lanci di pietre contro le auto” racconta all’Agenzia Fides il sacerdote carmelitano Mikhael Abdo Abdo, Direttore nazionale delle Pontificie Opere Missionarie la Terra Santa. La tensione sale all’imbrunire: a fronteggiarsi nelle via della città ci sono giovani arabi e gruppi di ebrei venuti anche da fuori città. “Ero qui anche negli anni della seconda e della terza Intifada, e a Haifa non ho mai visto niente del genere. In poco tempo, sono riusciti a riaprire ferite mai sanate. C’è un odio che esplode, e che viene fuori chissà da dove”.
A Haifa, su una popolazione di meno di 300mila abitanti, gli arabi israeliani sono mendo di 40mila. Tra i fattori che hanno preparato il terreno all’esplosione di odio settario, padre Abdo enumera anche il linguaggio politico dei gruppi che da tempo, in Israele, bollano tutti gli arabi come ‘terroristi’. “Non si tratta di giustificare il male e la violenza” avverte il padre carmelitano “ma di certo quel linguaggio legato alla radicalizzazione a destra dello scenario politico israeliano ha contribuito a rompere la normalità di convivenza pacifica che sembrava aver prevalso negli ultimi anni”. Quello che sta accadendo, ha dimostrato che le basi di quella convivenza non erano solide. E adesso – fa notare padre Abdo – è difficile immaginare da dove potranno ripartire cammini di riconciliazione. “Sullo sfondo” – riconosce il Direttore nazionale delle POM di Terra Santa “quello che sta accadendo conferma il fatto che la cosiddetta ‘questione palestinese’ non può essere occultata e rimossa. Prima o poi, questo nodo irrisolto ritorna sempre a tormentare la pacifica convivenza tra i popoli del Medio Oriente, e continua a destabilizzare anche la scena politica israeliana: dopo quello che è successo negli ultimi giorni, tramonta la possibilità di veder coinvolti i Partiti degli arabi israeliani nella creazione di un governo che ponga un argine a settarismi e lacerazioni”.
La nuova ondata di violenza in Terra Santa incide anche sui gesti più ordinari delle diverse comunità di fede:
“Le persone” racconta a Fides padre Abdo vogliono vivere in pace, adesso si sentono minacciate, e tanti si sono ritirati in casa. Abbiamo dovuto eliminare le celebrazioni liturgiche della sera. E adesso, sarebbe inutile e irrealistico anche chiamare i capi delle diverse comunità religiose per provare a avviare insieme processi di riconciliazione. I contatti interreligiosi sono congelati. E’ di nuovo il tempo della diffidenza, del sospetto e della lacerazione”. (GV) (Agenzia Fides 18/5/2021).

sabato 22 febbraio 2020

VII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO - A

VII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO - A
23 Febbraio 2020

Hai rivelato la forza dell’amore

LITURGIA DELLA PAROLA

PRESENTAZIONE DELLA PAROLA DI DIO
G – La novità del Vangelo è proprio questa: l’imperativo del “tu devi” è sostituito da incoraggiamenti: se vuoi, tu puoi. Così siamo invitati ad imitare Dio nella sua giustizia, cioè nella sua misericordia. Ciò che conta è vivere da figli.

PRIMA LETTURA: Lv 19,1-2.17-18
Ama il prossimo tuo come te stesso.

Dal libro del Levìtico

Il Signore parlò a Mosè e disse:
«Parla a tutta la comunità degli Israeliti dicendo loro: “Siate santi, perché io, il Signore, vostro Dio, sono santo.
Non coverai nel tuo cuore odio contro il tuo fratello; rimprovera apertamente il tuo prossimo, così non ti caricherai di un peccato per lui.
Non ti vendicherai e non serberai rancore contro i figli del tuo popolo, ma amerai il tuo prossimo come te stesso. Io sono il Signore”».

Parola di Dio

SALMO RESPONSORIALE: dal Salmo 102

Rit.  Il Signore è buono e grande nell’amore.

Benedici il Signore, anima mia,
quanto è in me benedica il suo santo nome.
Benedici il Signore, anima mia,
non dimenticare tutti i suoi benefici.

Egli perdona tutte le tue colpe,
guarisce tutte le tue infermità,
salva dalla fossa la tua vita,
ti circonda di bontà e misericordia.

Misericordioso e pietoso è il Signore,
lento all’ira e grande nell’amore.
Non ci tratta secondo i nostri peccati
e non ci ripaga secondo le nostre colpe.

Quanto dista l’oriente dall’occidente,
così egli allontana da noi le nostre colpe.
Come è tenero un padre verso i figli,
così il Signore è tenero verso quelli che lo temono.

SECONDA LETTURA: 1 Cor 3,16-23
Tutto è vostro, ma voi siete di Cristo, e Cristo è di Dio.
Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi
Fratelli, non sapete che siete tempio di Dio e che lo Spirito di Dio abita in voi? Se uno distrugge il tempio di Dio, Dio distruggerà lui. Perché santo è il tempio di Dio, che siete voi.
Nessuno si illuda. Se qualcuno tra voi si crede un sapiente in questo mondo, si faccia stolto per diventare sapiente, perché la sapienza di questo mondo è stoltezza davanti a Dio. Sta scritto infatti: «Egli fa cadere i sapienti per mezzo della loro astuzia». E ancora: «Il Signore sa che i progetti dei sapienti sono vani».
Quindi nessuno ponga il suo vanto negli uomini, perché tutto è vostro: Paolo, Apollo, Cefa, il mondo, la vita, la morte, il presente, il futuro: tutto è vostro! Ma voi siete di Cristo e Cristo è di Dio.

Parola di Dio


CANTO AL VANGELO: 1 Gv 2, 5

Alleluia, alleluia.
Chi osserva la parola di Gesù Cristo,
in lui l’amore di Dio è veramente perfetto.

Alleluia.


VANGELO: Mt 5,38-48
Amate i vostri nemici.

Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Avete inteso che fu detto: “Occhio per occhio e dente per dente”. Ma io vi dico di non opporvi al malvagio; anzi, se uno ti dà uno schiaffo sulla guancia destra, tu pórgigli anche l’altra, e a chi vuole portarti in tribunale e toglierti la tunica, tu lascia anche il mantello. E se uno ti costringerà ad accompagnarlo per un miglio, tu con lui fanne due. Da’ a chi ti chiede, e a chi desidera da te un prestito non voltare le spalle.
Avete inteso che fu detto: “Amerai il tuo prossimo e odierai il tuo nemico”. Ma io vi dico: amate i vostri nemici e pregate per quelli che vi perseguitano, affinché siate figli del Padre vostro che è nei cieli; egli fa sorgere il suo sole sui cattivi e sui buoni, e fa piovere sui giusti e sugli ingiusti. Infatti, se amate quelli che vi amano, quale ricompensa ne avete? Non fanno così anche i pubblicani? E se date il saluto soltanto ai vostri fratelli, che cosa fate di straordinario? Non fanno così anche i pagani? Voi, dunque, siate perfetti come è perfetto il Padre vostro celeste».

Parola del Signore

PROFESSIONE DI FEDE

PREGHIERA DEI FEDELI
C – «Voi, dunque, siate perfetti come è perfetto il Padre vostro celeste» (Mt 5,48). A Dio, fonte di ogni santità, eleviamo fiduciosi la nostra preghiera.
L - Preghiamo insieme e diciamo:
Rendici santi, come tu sei santo, Signore.
  1. Per la santa Chiesa di Dio: perché tutti i battezzati possano risplendere nel mondo per la loro disponibilità ad amare i propri nemici e a pregare per quelli che li perseguitano. Preghiamo.
  2. Per i responsabili della comunità civile: perché possano promulgare leggi giuste e sagge, tese alla promozione e alla difesa della dignità della persona umana. Preghiamo.
  3. Per tutti gli educatori: perché con la parola e l’esempio sappiano valorizzare la logica del perdono e della riconciliazione come alternativa positiva alla vendetta e al rancore. Preghiamo.
  4. Per i responsabili dell’economia mondiale: perché con la loro esistenza possano testimoniare alle giovani generazioni la bellezza dell’agire gratuito, privo di ogni attesa di contraccambio. Preghiamo.
  5. Per la nostra comunità cristiana: perché ogni fratello e sorella sia docile alla grazia ricevuta in questa Celebrazione Eucaristica, e sia disponibile a ricostruire le relazioni che si sono incrinate a causa di torti e offese ricevute. Preghiamo.
C – O Padre, ci hai chiamati a essere dimora del tuo amore. Ci chiami ad amare te e il prossimo con tutto il cuore. Il tuo Spirito ci renda disponibili all’incontro con il tuo Figlio e nostro fratello, Cristo Gesù, che, con te ed il Padre, vive e regna per sempre nei secoli dei secoli.  
T - Amen.


mercoledì 19 novembre 2014

DECISIONI CORAGGIOSE PER LA PACE:udienza di mercoledi 19 nov. 2014



vaticanit - italiano has uploaded Papa: basta odio, decisioni coraggiose per la pace
Papa: basta odio, decisioni coraggiose per la pace
vaticanit - italiano
“Seguo con preoccupazione l’allarmante aumento della tensione a Gerusalemme e in altre zone della Terra Santa, con episodi inaccettabili di violenza che non risparmiano neanche i luoghi di culto. Assicuro una particolare preghiera per tutte le vittime di tale drammatica situazione e per quanti più ne soffrono le conseguenze. Dal profondo del cuore, rivolgo alle parti implicate un appello affinché si ponga fine alla spirale di odio e di violenza e si prendano decisioni coraggiose per la riconciliazione e la pace. Costruire la pace è difficile, ma vivere senza pace è un tormento!”.

Foglio della Collaborazione Pastorale Di San Giorgio di Nogaro

Tutto sull'arrivo del nuovo arcivescovo Mons. Riccardo Lamba

  LA CHIESA UDINESE ACCOGLIE IL NUOVO ARCIVESCOVO MONS. RICCARDO LAMBA Un momento storico, di grande solennità e festa, sarà celebrato domen...