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sabato 23 luglio 2022

XVII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO C) 24 luglio 2022

 XVII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO C)


Avvisi e orari per CP di san Giorgio,clicca qui

Grado della Celebrazione: DOMENICA
Colore liturgico: Verde

Antifona d'ingresso
Dio sta nella sua santa dimora:
a chi è solo fa abitare una casa;
dà forza e vigore al suo popolo. (Cf. Sal 67,6.7.36)

Colletta
O Dio, nostra forza e nostra speranza,
senza di te nulla esiste di valido e di santo;
effondi su di noi la tua misericordia
perché, da te sorretti e guidati,
usiamo saggiamente dei beni terreni
nella continua ricerca dei beni eterni.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.

Oppure (Anno C):
Signore e creatore del mondo,
Cristo tuo Figlio
ci ha insegnato a chiamarti Padre:
invia su di noi lo Spirito Santo, tuo dono,
perché ogni nostra preghiera sia esaudita.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.

PRIMA LETTURA (Gen 18,20-32)
Non si adiri il mio Signore, se parlo.

Dal libro della Gènesi

In quei giorni, disse il Signore: «Il grido di Sòdoma e Gomorra è troppo grande e il loro peccato è molto grave. Voglio scendere a vedere se proprio hanno fatto tutto il male di cui è giunto il grido fino a me; lo voglio sapere!».
Quegli uomini partirono di là e andarono verso Sòdoma, mentre Abramo stava ancora alla presenza del Signore.
Abramo gli si avvicinò e gli disse: «Davvero sterminerai il giusto con l’empio? Forse vi sono cinquanta giusti nella città: davvero li vuoi sopprimere? E non perdonerai a quel luogo per riguardo ai cinquanta giusti che vi si trovano? Lontano da te il far morire il giusto con l’empio, così che il giusto sia trattato come l’empio; lontano da te! Forse il giudice di tutta la terra non praticherà la giustizia?». Rispose il Signore: «Se a Sòdoma troverò cinquanta giusti nell’ambito della città, per riguardo a loro perdonerò a tutto quel luogo».
Abramo riprese e disse: «Vedi come ardisco parlare al mio Signore, io che sono polvere e cenere: forse ai cinquanta giusti ne mancheranno cinque; per questi cinque distruggerai tutta la città?». Rispose: «Non la distruggerò, se ve ne troverò quarantacinque».
Abramo riprese ancora a parlargli e disse: «Forse là se ne troveranno quaranta». Rispose: «Non lo farò, per riguardo a quei quaranta». Riprese: «Non si adiri il mio Signore, se parlo ancora: forse là se ne troveranno trenta». Rispose: «Non lo farò, se ve ne troverò trenta». Riprese: «Vedi come ardisco parlare al mio Signore! Forse là se ne troveranno venti». Rispose: «Non la distruggerò per riguardo a quei venti». Riprese: «Non si adiri il mio Signore, se parlo ancora una volta sola: forse là se ne troveranno dieci». Rispose: «Non la distruggerò per riguardo a quei dieci».

Parola di Dio

SALMO RESPONSORIALE (Sal 137)
Rit: Nel giorno in cui ti ho invocato mi hai risposto.

Ti rendo grazie, Signore, con tutto il cuore:
hai ascoltato le parole della mia bocca.
Non agli dèi, ma a te voglio cantare,
mi prostro verso il tuo tempio santo.

Rendo grazie al tuo nome per il tuo amore e la tua fedeltà:
hai reso la tua promessa più grande del tuo nome.
Nel giorno in cui ti ho invocato, mi hai risposto,
hai accresciuto in me la forza.

Perché eccelso è il Signore, ma guarda verso l’umile;
il superbo invece lo riconosce da lontano.
Se cammino in mezzo al pericolo, tu mi ridoni vita;
contro la collera dei miei avversari stendi la tua mano.

La tua destra mi salva.
Il Signore farà tutto per me.
Signore, il tuo amore è per sempre:
non abbandonare l’opera delle tue mani.

SECONDA LETTURA (Col 2,12-14)
Con lui Dio ha dato vita anche a voi, perdonando tutte le colpe.

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Colossèsi

Fratelli, con Cristo sepolti nel battesimo, con lui siete anche risorti mediante la fede nella potenza di Dio, che lo ha risuscitato dai morti.
Con lui Dio ha dato vita anche a voi, che eravate morti a causa delle colpe e della non circoncisione della vostra carne, perdonandoci tutte le colpe e annullando il documento scritto contro di noi che, con le prescrizioni, ci era contrario: lo ha tolto di mezzo inchiodandolo alla croce.

Parola di Dio

Canto al Vangelo (Rm 8,15)
Alleluia, alleluia.

Avete ricevuto lo Spirito che rende figli adottivi,
per mezzo del quale gridiamo: Abbà! Padre!
Alleluia.

VANGELO (Lc 11,1-13)
Chiedete e vi sarà dato.

+ Dal Vangelo secondo Luca

Gesù si trovava in un luogo a pregare; quando ebbe finito, uno dei suoi discepoli gli disse: «Signore, insegnaci a pregare, come anche Giovanni ha insegnato ai suoi discepoli». Ed egli disse loro: «Quando pregate, dite:
“Padre,
sia santificato il tuo nome,
venga il tuo regno;
dacci ogni giorno il nostro pane quotidiano,
e perdona a noi i nostri peccati,
anche noi infatti perdoniamo a ogni nostro debitore,
e non abbandonarci alla tentazione”».
Poi disse loro: «Se uno di voi ha un amico e a mezzanotte va da lui a dirgli: “Amico, prestami tre pani, perché è giunto da me un amico da un viaggio e non ho nulla da offrirgli”; e se quello dall’interno gli risponde: “Non m’importunare, la porta è già chiusa, io e i miei bambini siamo a letto, non posso alzarmi per darti i pani”, vi dico che, anche se non si alzerà a darglieli perché è suo amico, almeno per la sua invadenza si alzerà a dargliene quanti gliene occorrono.
Ebbene, io vi dico: chiedete e vi sarà dato, cercate e troverete, bussate e vi sarà aperto. Perché chiunque chiede riceve e chi cerca trova e a chi bussa sarà aperto.
Quale padre tra voi, se il figlio gli chiede un pesce, gli darà una serpe al posto del pesce? O se gli chiede un uovo, gli darà uno scorpione? Se voi dunque, che siete cattivi, sapete dare cose buone ai vostri figli, quanto più il Padre vostro del cielo darà lo Spirito Santo a quelli che glielo chiedono!».

Parola del Signore

Preghiera dei fedeli
Gesù ci insegna ad avere fiducia nel fatto che il Padre sempre ascolta le nostre invocazioni.
Preghiamo insieme e diciamo: Signore, insegnaci a chiamarti Padre.

1. Perché non ci stanchiamo mai di cercare e di chiedere giustizia. Preghiamo.
2. Perché sappiamo sempre che l’unica rottura che può recidere il nostro rapporto col Padre è il nostro rifiuto. Preghiamo.
3. Perché siamo sempre coscienti che nel nostro battesimo siamo entrati a far parte di una comunità nella quale ci rivolgiamo ad un unico Padre. Preghiamo.
4. Perché impariamo ad accogliere l’immagine di Dio che ci è rivelata nel Vangelo. Preghiamo.

O Padre, la tua volontà di chiamarci “figli” supera la nostra capacità di riconoscerti come Padre. Aiutaci ad accettare quanto è meraviglioso ciò che siamo insieme a te. Te lo chiediamo per Cristo nostro Signore.

martedì 1 febbraio 2022

"Non abbiate paura": l'Anno della Tigre porta forza e speranza nella vita dei cattolici

 

ASIA/VIETNAM - "Non abbiate paura": l'Anno della Tigre porta forza e speranza nella vita dei cattolici
 
Hanoi (Agenzia Fides) - "Non abbiate paura! Confidiamo in Dio, la speranza diffonderà pace in ogni famiglia, nonostante le difficoltà della nostra vita sociale”: è questo il messaggio centrale per il nuovo Anno lunare, come ha detto nell'omelia della prima Messa mattutina del nuovo anno, Mons. Joseph Dang Duc Ngan, Vescovo della diocesi di Da Nang. Come appreso da Fides, il Vescovo ha auspicato che "l'appello di Gesù, 'Non abbiate paura', risuoni in ogni cuore, in ogni casa, in ogni famiglia, in tutta la nazione", augurando ai fedeli ogni bene e un anno colmo della grazia di Dio.
Il Vescovo della diocesi di Ha, Mons. Tinh Louis Nguyen Anh Tuan, ha detto ai fedeli: "L'Anno della Tigre ci porterà gioia, pace e prosperità. La vita è dura a causa della pandemia di Covid-19, ma ci sono crescenti segni di speranza. La gioia è ancora più grande quando il popolo di Dio è unito e si ama, diventando testimone del Vangelo e dell'amore di Dio verso l'umanità".
Nella Lettera pastorale diffusa in occasione del Capodanno, il Vescovo Mathew Nguyen Van Khoi, alla guida della diocesi di Qui Nhon, scrive: “Il nuovo tempo che Dio ci dona è l'Anno della Tigre che simboleggia forza, maestà e libertà. Speriamo che Dio doni agli esseri umani la forza per sconfiggere la pandemia di Covid-19 e rimuovere tutte le fobie e le paure nei loro cuori. Come cattolici, ognuno di noi deve cercare di rafforzare la propria fede, anche attraverso la preghiera. Siamo chiamati a testimoniare la fede nella vita quotidiana, nonostante le difficoltà e le sfide, sia con le parole, sia con la vita. In quest'anno della Tigre, siamo chiamati a vivere secondo il Vangelo, in modo che la luce della fede e dell'amore di Dio si diffonda intorno a noi”.
La festa del Tet, il Capodanno lunare - la più grande festa del popolo vietnamita, tramandata dai tempi antichi nella tradizione nazionale - ha per i cattolici vietnamiti (circa 9 milioni di fedeli su 97 milioni di abitanti, in un paese a maggioranza buddista) anche un profondo significato religioso: i fedeli si recano in Chiesa a celebrare l'Eucarestia, per rendere grazie a Dio e pregare per la propria famiglia e per la nazione. Secondo la tradizione, nei 4 giorni della Festa del Tet, la Chiesa del Vietnam celebra 4 diverse messe, una per ogni giorno, per 4 giorni consecutivi.
La prima "Messa di Capodanno" si celebra la notte dell'ultimo giorno dell'Anno lunare precedente, ed è una messa di ringraziamento a Dio per l'anno appena trascorso, per i doni e le grazie ricevute.
La mattina del primo giorno del Capodanno lunare si celebra, poi, una santa messa per pregare, in special modo, per la pace nella propria famiglia e nella nazione. A conclusione di questa celebrazione, ogni famiglia riceve una frase estratta dal Vangelo, splendidamente scritta con la calligrafia, nello stile tradizionale del Tet. Questa citazione evangelica viene appesa solennemente in casa in modo da diventare riferimento e guida per tutta la famiglia, durante il nuovo anno.
L'indomani, l'Eucarestia del secondo giorno del Tet è dedicata alla preghiera per gli antenati, vivi o morti: ogni fedele onora, rende omaggio e prega per chi si è preso cura di lui e lo ha nutrito. In questa messa, gli anziani della comunità sono i protagonisti: vengono accompagnati e accolti per assistere alla celebrazione, e il parroco e tutta la comunità rivolgono loro speciali ringraziamenti e onore.
Infine, nel terzo giorno della Festa del nuovo anno, la santa messa include una intenzione di preghiera per il lavoro di ogni persona e di ogni famiglia, invocando la prosperità secondo la richiesta di non far mancare mai "il pane quotidiano".
(AD-PA) (Agenzia Fides 1/2/2022)

Foglio della Collaborazione Pastorale Di San Giorgio di Nogaro

XXXIV DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO B) Nostro Signore Gesù Cristo Re dell'Universo 24 novembre 2024

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