collegamento orari cp
Visualizzazione post con etichetta santa Maria Maddalena. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta santa Maria Maddalena. Mostra tutti i post

domenica 22 luglio 2018

Vatican News 22 luglio 2018

Vatican News
Le notizie del giorno
22/07/2018
ANGELUS 21 LUG.avi.08_02_10_01.Immagine006.jpg
video icon
Al termine della preghiera dell’Angelus, Papa Francesco ha rivolto un appello perché la comunità internazionale si impegni per evitare nuove tragedie in mare. 
2018-05-13_Regina_Coeli.avi.00_10_15_13.Immagine001.jpg
video icon
Cristo è la Verità che orienta le nostre vite, "con Gesù al fianco si può procedere con sicurezza". A termine dell'Angelus, l'appello sui migranti 
okAEM.jpg
article icon
Fu la prima ad annunciare Cristo Risorto e per espresso desiderio di Papa Francesco, la Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti ha ... 
SANTA SEDE E CHIESA NEL MONDO
article icon
Il silenzio e la preghiera sono l’espressione di vicinanza e solidarietà di tutta la Chiesa dell’America Latina, oggi accanto al Nicaragua, scosso da un’ondata di violenza che ha causato oltre 360 morti. Ieri una nuova manifestazione a Managua per chiedere le dimissioni del presidente ...
Manifestazioni in Camerun
article icon
Don Alexander Sob Nougi, parroco a Bomaka, un quartiere di Buea, sarebbe stato colpito da una pallottola vagante durante gli scontri tra l’esercito regolare e i ... 
article icon
A pochi giorni dalle elezioni del 25 luglio, quattro uomini armati hanno picchiato e minacciato una ventina di fedeli durante una messa a Faisalabad, nel Punjab, e distrutto oggetti sacri. Volevano incendiare la chiesa ma sono stati fermati e arrestati dalla polizia pakistana
Manifestazione popolare contro l'aborto
article icon
“Ogni vita ha un valore infinito agli occhi del Padre, è un dono della sua bontà”. Così la Conferenza argentina dei religiosi e delle religiose in un ... 
article icon
L'arcivescovo di Panama, mons. José Domingo Ulloa Mendieta, ha espresso la sua gioia per la conferma ufficiale della presenza del Papa dal 23 al 27 gennaio 2019 per la Gmg, ma nel contempo ha voluto esprimere la sua solidarietà alla Chiesa del Nicaragua, anche a nome della gioventù ...
Il Papa con i giovani
article icon
Dai primi giorni di agosto al via ‘Per mille strade verso Roma’. Coinvolti migliaia di giovani e decine di vescovi che incontreranno il Papa a Roma l'11 e 12 ... 
 

venerdì 6 gennaio 2017

Omelia del Papa nella Messa dell'Epifania 2017

OMELIA DEL SANTO PADRE FRANCESCO
Basilica Vaticana
Venerdì, 6 gennaio 2017



«Dov’è colui che è nato, il re dei Giudei? Abbiamo visto spuntare la sua stella e siamo venuti ad adorarlo» (Mt 2,2).
Con queste parole i magi, venuti da terre lontane, ci fanno conoscere il motivo della loro lunga traversata: adorare il re neonato. Vedere e adorare: due azioni che risaltano nel racconto evangelico: abbiamo visto una stella e vogliamo adorare.
Questi uomini hanno visto una stella che li ha messi in movimento. La scoperta di qualcosa di inconsueto che è accaduto nel cielo ha scatenato una serie innumerevole di avvenimenti. Non era una stella che brillò in modo esclusivo per loro né avevano un DNA speciale per scoprirla. Come ha ben riconosciuto un padre della Chiesa, i magi non si misero in cammino perché avevano visto la stella ma videro la stella perché si erano messi in cammino (cfr San Giovanni Crisostomo). Avevano il cuore aperto all’orizzonte e poterono vedere quello che il cielo mostrava perché c’era in loro un desiderio che li spingeva: erano aperti a una novità.
I magi, in tal modo, esprimono il ritratto dell’uomo credente, dell’uomo che ha nostalgia di Dio; di chi sente la mancanza della propria casa, la patria celeste. Riflettono l’immagine di tutti gli uomini che nella loro vita non si sono lasciati anestetizzare il cuore.
La santa nostalgia di Dio scaturisce nel cuore credente perché sa che il Vangelo non è un avvenimento del passato ma del presente. La santa nostalgia di Dio ci permette di tenere gli occhi aperti davanti a tutti i tentativi di ridurre e di impoverire la vita. La santa nostalgia di Dio è la memoria credente che si ribella di fronte a tanti profeti di sventura. Questa nostalgia è quella che mantiene viva la speranza della comunità credente che, di settimana in settimana, implora dicendo: «Vieni, Signore Gesù!».
Fu proprio questa nostalgia a spingere l’anziano Simeone ad andare tutti i giorni al tempio, sapendo con certezza che la sua vita non sarebbe terminata senza poter tenere in braccio il Salvatore. Fu questa nostalgia a spingere il figlio prodigo a uscire da un atteggiamento distruttivo e a cercare le braccia di suo padre. Fu questa nostalgia che il pastore sentì nel suo cuore quando lasciò le novantanove pecore per cercare quella che si era smarrita, e fu anche ciò che sperimentò Maria Maddalena la mattina della domenica per andare di corsa al sepolcro e incontrare il suo Maestro risorto. La nostalgia di Dio ci tira fuori dai nostri recinti deterministici, quelli che ci inducono a pensare che nulla può cambiare. La nostalgia di Dio è l’atteggiamento che rompe i noiosi conformismi e spinge ad impegnarsi per quel cambiamento a cui aneliamo e di cui abbiamo bisogno. La nostalgia di Dio ha le sue radici nel passato ma non si ferma lì: va in cerca del futuro. Il credente “nostalgioso”, spinto dalla sua fede, va in cerca di Dio, come i magi, nei luoghi più reconditi della storia, perché sa in cuor suo che là lo aspetta il Signore. Va in periferia, in frontiera, nei luoghi non evangelizzati, per potersi incontrare col suo Signore; e non lo fa affatto con un atteggiamento di superiorità, lo fa come un mendicante che non può ignorare gli occhi di colui per il quale la Buona Notizia è ancora un terreno da esplorare.
Come atteggiamento contrapposto, nel palazzo di Erode (che distava pochissimi chilometri da Betlemme), non si erano resi conto di ciò che stava succedendo. Mentre i magi camminavano, Gerusalemme dormiva. Dormiva in combutta con un Erode che, invece di essere in ricerca, pure dormiva. Dormiva sotto l’anestesia di una coscienza cauterizzata. E rimase sconcertato. Ebbe paura. E’ lo sconcerto che, davanti alla novità che rivoluziona la storia, si chiude in sé stesso, nei suoi risultati, nelle sue conoscenze, nei suoi successi. Lo sconcerto di chi sta seduto sulla ricchezza senza riuscire a vedere oltre. Uno sconcerto che nasce nel cuore di chi vuole controllare tutto e tutti. E’ lo sconcerto di chi è immerso nella cultura del vincere a tutti i costi; in quella cultura dove c’è spazio solo per i “vincitori” e a qualunque prezzo. Uno sconcerto che nasce dalla paura e dal timore davanti a ciò che ci interroga e mette a rischio le nostre sicurezze e verità, i nostri modi di attaccarci al mondo e alla vita. E così Erode ebbe paura, e quella paura lo condusse a cercare sicurezza nel crimine: «Necas parvulos corpore, quia te necat timor in corde» (San Quodvultdeus, Sermo 2 sul simboloPL 40, 655). Uccidi i bambini nel corpo, perché a te la paura uccide il cuore.
Vogliamo adorare. Quegli uomini vennero dall’Oriente per adorare, e vennero a farlo nel luogo proprio di un re: il Palazzo. E questo è importante: lì essi giunsero con la loro ricerca: era il luogo idoneo, perché è proprio di un Re nascere in un palazzo, e avere la sua corte e i suoi sudditi. E’ segno di potere, di successo, di vita riuscita. E ci si può attendere che il re sia venerato, temuto e adulato, sì; ma non necessariamente amato. Questi sono gli schemi mondani, i piccoli idoli a cui rendiamo culto: il culto del potere, dell’apparenza e della superiorità. Idoli che promettono solo tristezza, schiavitù, paura.
E fu proprio lì dove incominciò il cammino più lungo che dovettero fare quegli uomini venuti da lontano. Lì cominciò l’audacia più difficile e complicata. Scoprire che ciò che cercavano non era nel Palazzo ma si trovava in un altro luogo, non solo geografico ma esistenziale. Lì non vedevano la stella che li conduceva a scoprire un Dio che vuole essere amato, e ciò è possibile solamente sotto il segno della libertà e non della tirannia; scoprire che lo sguardo di questo Re sconosciuto – ma desiderato – non umilia, non schiavizza, non imprigiona. Scoprire che lo sguardo di Dio rialza, perdona, guarisce. Scoprire che Dio ha voluto nascere là dove non lo aspettavamo, dove forse non lo vogliamo. O dove tante volte lo neghiamo. Scoprire che nello sguardo di Dio c’è posto per i feriti, gli affaticati, i maltrattati, gli abbandonati: che la sua forza e il suo potere si chiama misericordia. Com’è lontana, per alcuni, Gerusalemme da Betlemme!
Erode non può adorare perché non ha voluto né potuto cambiare il suo sguardo. Non ha voluto smettere di rendere culto a sé stesso credendo che tutto cominciava e finiva con lui. Non ha potuto adorare perché il suo scopo era che adorassero lui. Nemmeno i sacerdoti hanno potuto adorare perché sapevano molto, conoscevano le profezie, ma non erano disposti né a camminare né a cambiare.
I magi sentirono nostalgia, non volevano più le solite cose. Erano abituati, assuefatti e stanchi degli Erode del loro tempo. Ma lì, a Betlemme, c’era una promessa di novità, una promessa di gratuità. Lì stava accadendo qualcosa di nuovo. I magi poterono adorare perché ebbero il coraggio di camminare e prostrandosi davanti al piccolo, prostrandosi davanti al povero, prostrandosi davanti all’indifeso, prostrandosi davanti all’insolito e sconosciuto Bambino di Betlemme, lì scoprirono la Gloria di Dio.


domenica 31 luglio 2016

terra Santa News 29 luglio 2016



Christian Media Center in Italiano has uploaded Terra Santa News 29/07/2016
Terra Santa News 29/07/2016
Christian Media Center in Italiano
LA FESTA DI MARIA MADDALENA A MAGDALA
Sulle sponde del Lago di Tiberiade, a 39 gradi al sole, si è celebrata la giornata di Maria Maddalena, nel primo anno in cui la Chiesa l’ha elevata da memoria a festa.

“BACK TO THE ROOTS”, VERSO IL CONVEGNO DI EXPAT PALESTINESI
Fervono i preparativi a Betlemme per la conferenza di ottobre con palestinesi provenienti da tutto il mondo. Un modo per tornare alle origini e scoprire gli investimenti possibili.

I CAMPI ESTIVI IN TERRA SANTA
A Tarshiha e in tutta la Terra Santa, migliaia di bambini partecipano ai campi estivi organizzati nelle scuole e nelle parrocchie per approfondire la fede e l'identità cristiana e divertirsi.

PATRIARCA TWAL: OTTO ANNI A SERVIZIO DELLA CHIESA MADRE
Gli otto anni a servizio della Chiesa Madre di Gerusalemme del Patriarca Fouad Twal. Una versione ridotta dello speciale realizzato in suo omaggio.

sabato 30 luglio 2016

La Festa di Santa Maria Maddalena



Telepace Holy Land TV has uploaded LA MEMORIA DI SANTA MARIA MADDALENA ELEVATA A FESTA
LA MEMORIA DI SANTA MARIA MADDALENA ELEVATA A FESTA
Telepace Holy Land TV
Sulle sponde del lago di Tiberiade si celebra per la prima volta la festa di santa Maria Maddalena, nella chiesa a lei dedicata. Qui a Magdala recenti scavi archeologici hanno portato alla luce i resti dell'antico villaggio, rendendo ancor più tangibile la memoria storica e spirituale di questi luoghi.

1367 - Servizio di Francesco Zampini, immagini di Roberta Bennato.

Foglio della Collaborazione Pastorale Di San Giorgio di Nogaro

Tutto sull'arrivo del nuovo arcivescovo Mons. Riccardo Lamba

  LA CHIESA UDINESE ACCOGLIE IL NUOVO ARCIVESCOVO MONS. RICCARDO LAMBA Un momento storico, di grande solennità e festa, sarà celebrato domen...