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giovedì 20 agosto 2009

L'annuncio di Mons. Pietro Brollo dal portale della Diocesi

Mazzocato nuovo Vescovo, l'annuncio

Carissimi Fratelli e Sorelle della Chiesa Udinese,

con profondo senso di gratitudine verso il Signore e con serenità di spirito vi annuncio che il Santo Padre ha nominato quale nuovo Arcivescovo Metropolita di Udine sua Eccellenza Reverendissima Monsignor Andrea Bruno Mazzocato, già Vescovo di Treviso.

Nel mentre chiediamo al Signore che voglia benedire il nuovo Pastore della nostra Arcidiocesi, ringrazio il Papa Benedetto XVI che ha voluto designare come mio successore un Vescovo adorno di qualità spirituali ed intellettuali, unite ad una competente e collaudata esperienza pastorale.

Mons. Andrea Bruno Mazzocato è nato a San Trovaso di Preganziol, Provincia e Diocesi di Treviso il 1° Settembre 1948. Ha frequentato gli studi presso il Seminario vescovile di Treviso ed è stato ordinato sacerdote il 3 settembre 1972.

Dal 1972 al 1977 ha svolto il ministero sacerdotale come Cooperatore parrocchiale a S. Martino di Lupari (Pd). Contemporaneamente ha conseguito la Licenza in Liturgia Pastorale presso l'Istituto di Liturgia Pastorale di Santa Giustina (Pd). Successivamente ha conseguito la Licenza in Teologia Dogmatica presso la Facoltà Teologica dell'Italia settentrionale (Milano).

Dal 1977 al 2001 è stato docente di Teologia Dogmatica presso lo Studio Teologico del Seminario di Treviso, tenendo corsi anche presso lo Studio Teologico "San Massimo" dei Frati Conventuali di Padova e presso l'Istituto Superiore di Scienze Religiose.

Dal 1977 al 1986 ha avuto l'incarico di Padre Spirituale nel Seminario Maggiore diocesano. Dal 1987 al 1994 ha seguito la formazione del clero giovane come Delegato Vescovile. Nel 1990 venne nominato Pro-Rettore del Seminario Minore di Treviso e poi, nel 1994, Rettore del Seminario Vescovile.

Mons. Mazzocato è stato eletto alla Chiesa di Adria-Rovigo l'11 ottobre 2000 e consacrato vescovo nella Cattedrale di Treviso il 9 dicembre 2000. Ha guidato la chiesa rodigina per 3 anni, lasciando come successore il nostro Mons. Lucio Soravito de Franceschi.

Ha fatto l’ingresso nella diocesi di Treviso il 18 gennaio 2004 ed ora il Papa lo ha inviato come guida della nostra Arcidiocesi.

Anche Mons. Mazzocato è inserito nella ininterrotta catena che unisce i vescovi agli Apostoli, che trasmisero fedelmente tutto ciò che avevano ricevuto dal Maestro e ciò che in seguito appresero dallo Spirito Santo, che li guidava alla comprensione piena di Cristo e della sua opera.

Per disposizione dello stesso Cristo, gli Apostoli affidarono ai loro successori, i Vescovi, il proprio ufficio di Maestri e Pastori, perché il Vangelo venisse sempre trasmesso in modo integrale e vivo nella Chiesa. Così, per l’assistenza operosa dello Spirito Santo, tutti ricevono dagli Apostoli e dai loro successori la genuina parola di Cristo e i beni che Egli ha destinato a nostra salvezza.

Perciò, nella Chiesa, i legittimi Pastori trasmettono autenticamente la parola di Dio, coadiuvati dai sacerdoti, dai diaconi, da tutti i fedeli; Cristo tuttavia, per mezzo del suo Spirito, costituisce tutti i battezzati suoi testimoni, provvedendoli, in vario modo e grado, del senso della fede e della grazia della parola.

Con questo spirito di fede vogliamo anche noi accogliere Mons. Andrea Bruno Mazzocato che viene tra di noi, con il desiderio di inserirsi nella gloriosa tradizione della Chiesa Aquileiese, dei suoi Vescovi e Patriarchi. A Lui l’augurio che sappia cogliere e valorizzare le peculiarità della nostra fede, della nostra cultura, della nostra storia e della nostra lingua.

Vulintîr i prein il Signôr parcè che ancje cul jutori dal gnûf vescul i Furlans a sepin mantignî simpri vive l'anime dal nestri Friûl!

Lo assistano e lo illuminino i nostri santi Patroni, Ermacora e Fortunato e Lo accompagni la materna protezione della Vergine Annunziata, titolare della nostra Cattedrale.

Carissimi fratelli e sorelle, questo è ciò che oggi ho la gioia e il dovere di annunciarvi, assieme alla comunicazione che rimarrò come Amministratore Apostolico dell’Arcidiocesi di Udine fino alla presa di possesso di questa sede da parte del nuovo Arcivescovo.

Udine, dal Palazzo Patriarcale, il 20 Agosto 2009.
Pietro Brollo
Arcivescovo di Udine

sabato 12 luglio 2008

Documento sul «referente pastorale»

Documento sul «referente pastorale»
Presentato venerdì 11 luglio in Cattedrale

Carissimi fratelli e sorelle in Cristo,

è con cuore pieno di gioia e di speranza che in occasione della festa dei Santi Patroni, i martiri Ermacora vescovo e Fortunato diacono, vi consegno gli Orientamenti pastorali su «Il Referente pastorale laico». (LEGGI IL DOCUMENTO)

Sin dall'inizio del mio episcopato in mezzo a voi ho cercato di guidare la nostra Chiesa locale ad assumere e a vivere le dimensioni della «comunione» e della «corresponsabilità» in fedeltà alle indicazioni del Concilio Vaticano II e del Sinodo udinese V.
Ho individuato nella Forania il luogo primario dove questi due termini possono diventare esperienza profonda di nuove e mature relazioni umane fra le varie componenti del popolo di Dio e di nuovi modi di lavoro pastorale fra le diverse ministerialità, sia istituite che di fatto, presenti nelle nostre comunità. Sono convinto, in comunione con i miei confratelli Vescovi, che «l'ottica della testimonianza e della corresponsabilità permette di mettere meglio a fuoco le singole vocazioni cristiane, senza cadere in una visione puramente funzionale dei carismi» e che «la vocazione laicale in modo particolare, è chiamata oggi a sprigionare le sue potenzialità nell'annuncio del Vangelo e nell'animazione cristiana della società». (Nota pastorale dell'Episcopato italiano dopo il 4° Convegno Ecclesiale Nazionale di Verona, n. 26)

Più di una volta ho espresso la mia sofferenza nel verificare nella nostra Chiesa locale una significativa contrazione del numero dei sacerdoti che impoverisce la vita religiosa, sociale e culturale di molte comunità, in particolare di quelle più piccole, che non possono contare sulla presenza di un parroco residente.
Nello stesso tempo il mio cuore si consola nel vedere tanti laici impegnati a vivere con maturità umana e cristiana e con passione il loro carisma e la loro «vocazione» al servizio delle comunità cristiane, superando quelle difficoltà conseguenti ad alcuni atteggiamenti e mentalità che non si sono convertite all'ecclesiologia del Vaticano II.

Mentre invito a non cessare di pregare per le vocazioni sacerdotali, accolgo la sollecitazione pastorale di «accelerare l'ora dei laici» anche nella nostra Chiesa locale rilanciandone l'impegno ecclesiale con questi «Orientamenti pastorali» che raccolgono l'esperienza in atto nella vita delle comunità.
Con essi intendo offrire delle indicazioni pastorali alle nostre Foranie e alle nostre Parrocchie in modo da orientare l'esperienza di alcune ministerialità laicali di fatto, per dar loro spazio di espressione e di accoglienza nelle comunità.

Ho scelto, confortato dalla riflessione dei Consigli presbiterale e pastorale diocesani, di riconoscere formalmente con un «mandato» la ministerialità del Referente pastorale laico che, rispondendo ad una precisa «vocazione», si dichiara disponibile ad accettare un impegno di corresponsabilità ecclesiale nell'animazione pastorale delle comunità cristiane.
Questa responsabilità laicale assume una duplice forma: il Referente di comunità e il Referente foraniale d'ambito.

Il Referente di comunità è quella preziosa presenza che soprattutto nei paesi dove non c'è il presbitero residente, in accordo con esso si pone come punto di riferimento e coordinatore delle attività pastorali della comunità stessa.
Vorrei che ogni più piccolo paese, di cui è ricco il nostro Friuli, avesse il suo «Referente di comunità» come segno di effettiva attenzione e partecipazione. Ogni parroco, responsabile di più paesi, prenda questa indicazione come compito primo ed ineludibile.

Il Referente foraniale d'ambito è quella persona che offre il suo servizio a livello foraniale ponendosi come riferimento per gli operatori pastorali di ogni singolo ambito in cui si articola l'attività pastorale foraniale.
Ai Referenti foraniali d’ambito ricordo che il loro primo compito non è quello di organizzare attività pastorali, ma di costituire e sostenere le relazioni tra le persone impegnate nello stesso ambito, in modo da formare con esse un «gruppo pastorale» coeso e partecipe.
Ai Vicari foranei, e con essi ai parroci e ai diaconi, chiedo di dare attuazione all'impegno posto in chiusura di questi «Orientamenti pastorali» dove si raccomanda a tutti di «aiutare le comunità cristiane a riconoscere ed accogliere i Referenti pastorali laici» come dono dello Spirito alla sua Chiesa.

Affido all'intercessione dei nostri Santi Patroni, alla Vergine dell'Annunciazione e alla generosità dei sacerdoti e degli operatori questi impegni pastorali.

Udine, 12 luglio 2008
Solennità dei Santi Patroni, Ermacora e Fortunato

Pietro Brollo
Arcivescovo di Udine

Foglio della Collaborazione Pastorale Di San Giorgio di Nogaro

Tutto sull'arrivo del nuovo arcivescovo Mons. Riccardo Lamba

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