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sabato 11 settembre 2021

Canti d'oblio e Musica nele Corti a San Giorgio di Nogaro

Musica e poesia protagoniste a San Giorgio di Nogaro

Due eventi in programma domenica 12 e 19 settembre a Villa Dora e nelle corti del paese della Bassa friulana

Musica e poesia protagoniste a San Giorgio di Nogaro

Il Circolo Culturale Chiarisacco, in collaborazione con il Comune di San Giorgio di Nogaro, la Biblioteca Villa Dora, il Circolo Culturale di Nogaro e la Parrocchia di San Giorgio di Nogaro, organizza per domenica 12 settembre, alle 17.30, il reading di teatro canzone di Giulio Casale intitolato “Dante Pop - l’Inferno”. Grazie all’Associazione Complotto Adriatico, partner di questa iniziativa, il più che noto cantautore, attore e scrittore originario di Treviso presenterà sul palco di Villa Dora il suo recente lavoro, commissionato dalla Fondazione Gaber, “Dante Pop - l'Inferno”, ovvero quanto il Sommo Poeta sia presente nel panorama della canzone d’autore italiana. Il reading sarà preceduto dal progetto “Canti d’Oblio” con Riccardo Canciani (voce recitante) e Jacopo Barusso (musiche): dal paradiso dantesco agli abissi baudelairiani, passando per la sapienza greca.

Quale cornice migliore che il palco di Villa Dora con la vicina “Casa della Poesia” che al suo interno ospita l'inestimabile “Biblioteca d’Autore Luciano Morandini”?
In caso di maltempo gli eventi si svolgeranno nell’annessa Sala Conferenze.

Domenica 19 settembre sarà invece la volta di “Musica nelle Corti”: la possibilità di conoscere la “periferia” del paese della bassa friulana percorrendo Via Chiarisacco e soffermandosi ad ascoltare ottima musica in due cortili della frazione.
Alle 16.00 appuntamento presso la stessa via al civico 23 (Corte dei Mason) con il giovane gruppo dei Beverly INPS e la loro rilettura di rock e pop italiano e straniero (al secolo loro sono Andrea Bidinost - chitarra, Lorenzo Baldo - batteria, Tiziano mele - tastiera, Davide Corazza - basso, Mattia Del Bianco - voce).

Alle 18.00 l’appuntamento in via della Fratta, 6 (Corte dei Milan) sarà preceduto dalla presentazione del libro “Ti ricordo”. Frammenti di un discorso a ritroso” di Fabio Turchini. La pubblicazione del volume, dedicato a Desiderio “Nesto” Gigante, storico dirigente della Cgil, P.C.I. e Anpi di San Giorgio e protagonista della vita politica del nostro territorio, è stata promossa dallo stesso Circolo culturale di Chiarisacco .
A seguire gran chiusura con la musica dei The Blues Jumpers: Orazio Perego - voce e armonica, Roberto Taverna - chitarra, Andrea Tavian - basso elettrico, Diego Flaiban - batteria.

In caso di maltempo questa giornata sarà rimandata. “Musica nelle Corti” è realizzata in ricordo di Giorgio Del Bianco, carissimo socio del Circolo, instancabile e solare amico di tutta la comunità



    giovedì 7 novembre 2019

    Agenzia Fides 6 novembre 2019

    AFRICA/KENYA - “No alla corruzione”: i Vescovi lanciano una campagna anticorruzione di sei mesi
     
    Nairobi (Agenzia Fides) - “La corruzione è una putrefazione del cuore”. Non usano mezzi termini i Vescovi del Kenya nel lanciare la loro compagna anticorruzione che avrà una durata di sei mesi. Nell’ambito della lotta alla corruzione, tra l’altro, la Conferenza Episcopale keniana (Kenya Conference of Catholic Bishops) ha deciso di proibire donazioni in denaro contante e di accettare solo quelle effettuate elettronicamente per potere tracciare i donatori ed evitare compromissioni con denaro di dubbia provenienza.
    Presentata ad inizio ottobre presso il Santuario Nazionale di Subukia, la campagna dal titolo “Spezziamo le catene della corruzione”, è incentrata su un’attività educativa e di preghiera. Per l’occasione è stata scritta una preghiera che recita:
    “Padre che sei nei cieli, provvedi sempre a tutte le tue creature, affinché possano vivere come hai sempre voluto. Hai benedetto il nostro paese, il Kenya, con enormi risorse umane e naturali da utilizzare in tuo onore e gloria e per il benessere di ogni keniano.
    Siamo profondamente addolorati per l'uso scorretto di questi tuoi doni e benedizioni attraverso la corruzione, a seguito della quale molti appartenenti al nostro popolo sono affamati, malati, senzatetto e sfollati, ignoranti e indifesi. Padre, solo tu puoi guarirci da questa malattia che porta alla morte.
    Umilmente ti preghiamo, tocca le nostre vite e quelle dei nostri leader affinché possiamo comprendere che la corruzione è un male e impegnarci a lavorare duramente per eliminarla. Ad ogni cittadino che ha acquisito qualcosa con mezzi corrotti, Signore, dai a lui o a lei lo spirito di coraggio per restituire il maltolto e tornare da te.
    Fai sì che leader timorati di Dio si prendono cura di noi e ci guidino sul cammino della pace, della giustizia, della prosperità, del progresso e soprattutto dell'amore”. (L.M.) (Agenzia Fides 6/11/2019)
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    AFRICA/TOGO - Fede e preghiera a conclusione del Mese del Rosario e del Mese Missionario nella piccola comunità di Kolowaré
     
    Kolowaré (Agenzia Fides) – “Bisognava essere presenti per essere immersi nell’atmosfera orante, permeata di fede, di quel momento. Il Mese Missionario e il Mese del Rosario dell’Ottobre 2019 hanno rappresentato un tempo di intensa preghiera, un tempo di grazia” ha detto all’Agenzia Fides padre Silvano Galli, sacerdote della Società per le Missioni Africane (SMA) in Togo.
    “Il 1° ottobre, nella nostra missione di Kolowarè, abbiamo iniziato il Mese Missionario e il Mese del Rosario davanti alla grotta fiorita di Maria. Per il primo giorno le cinque comunità di base si sono date tutte appuntamento davanti alla grotta e nei giorni successivi ogni comunità ha pregato nel rispettivo quartiere”, racconta il missionario.”
    “La conclusione delle celebrazioni è stata ancora più solenne e maestosa dell’apertura. C’è stata una grande assemblea di fedeli davanti alla grotta. Ogni fedele portava due ceri: uno veniva deposto acceso negli anfratti della grotta, e un altro lo tenevano in mano . La preghiera è stata animata dall’Armata Azzurra, un gruppo di preghiera legato a Fatima. Al termine tutti hanno acceso il secondo cero che avevano in mano, e hanno iniziato una serie di canti a Maria. L’intera folla seguiva osannante, con danze, alzando e porgendo, quasi offrendo la candela ad ogni Ave Maria cantata, al vicino e a tutta l’assemblea. Nella notte che ci avvolgeva, la preghiera aveva un gusto speciale. Davanti a noi la grotta illuminata con i ceri, la folla in piedi con le candele accese: eravamo tutti immersi nel mistero di Dio, in compagnia dei nostri defunti che riposano nel cimitero accanto.”
    “Quella preghiera - conclude p. Silvano – ha avuto il suo completamento e culmine nel giorno dei Santi. Ogni anno celebriamo una cerimonia per ricordare i defunti. Dopo la comunione, davanti all’altare viene posto un bacile pieno di sabbia. Il catechista proclama il nome dei defunti deceduti dall’inizio dell’anno e un familiare viene ad accendere una candela al Cero pasquale, per poi deporla davanti all’altare. Al termine della preghiera, i fedeli si sono poi recati processione nei due cimiteri del villaggio per benedire le tombe e pregare per tutti coloro che ivi riposano”. (SG/AP) (6/11/2019 Agenzia Fides)
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    ASIA/SINGAPORE - La compassione di Cristo nel braccio della morte
     
    Singapore (Agenzia Fides) - Portare le misericordia e la compassione e l'amore di Cristo tra i detenuti nel braccio della morte: è la missione di suor Gerarda Fernandez, 81 anni, delle Suore del Buon Pastore, che da 40 anni vive e lavora a Singapore e, nei suoi lunghi anni di ministero pastorale in carcere, ha accompagnato e sostenuto 18 tra donne e uomini che erano reclusi nel braccio della morte, fino a quando sono stati giustiziati. Con somma sorpresa della Chiesa locale, la religiosa cattolica, nativa di Singapore, è stata inserita nella lista annuale stilata dalla BBC tra le 100 donne più influenti del mondo.
    Suor Gerarda, nata nel 1938, racconta a Fides: “Vengo da una famiglia in cui i genitori mi hanno educato alla fede e hanno fatto conoscere i meravigliosi talenti che tutti noi avevamo per la musica. Abbiamo cantato e suonato diversi strumenti musicali; le nostre adunanze e liturgie domenicali erano all'insegna della preghiera in musica. Nella mia famiglia, tre di noi fratelli oggi sono consacrati".
    La compassione di Gesù Buon Pastore ha avvolto il suo cuore e ha segnato il suo ministero. In 40 anni trascorsi a visitare i detenuti in prigione, il momento che definisce "speciale" è stato quello della vicinanza ai detenuti nel braccio della morte, nella prigione di Changi a Singapore. "L'amore di Dio per noi va oltre ogni comprensione: questo è il messaggio che lasciamo loro", dice.
    Parlando della sua opera, rileva: "Tutte le persone nel braccio della morte hanno contrastato i piani di Dio e hanno distrutto le loro giovani vite. Ma, grazie alla misericordia di Gesù, Dio si fa presente e cambia quest'ultima fase della loro vita. Molti di loro hanno vissuto il miracolo della conversione e della trasformazione del loro cuore. Il Buon Pastore ha ritrovato le sue pecorelle. Ho avuto il privilegio di stare con loro negli ultimi istanti della loro vita terrena".
    "La chiamata di Dio a camminare a fianco delle persone vulnerabili mi ricorda ogni giorno che Dio ci ha amati per primo", e dona loro "guarigione e perdono attraverso il suo amore". Un omicida, prima dell'esecuzione capitale, le ha detto: "Non preoccuparti sorella. So che Dio mi ama. Domani mattina lo vedrò faccia a faccia".
    L'ispirazione per il ministero pastorale nel braccio della morte è nata dalla sua consorella suor Susan Chia che, nel 2005, aveva seguito il trafficante di droga Van Tuong Nguyen Caleb che si diresse verso il patibolo cantando l'inno "Amazing Grace". Suor Gerarda dice: “Ho chiesto al Signore come fosse possibile che, in un luogo dove si stava consumando un'esecuzione capitale, ci fosse tanta pace, persino gioia. Un amico sacerdote mi ha dato la risposta: perché il Bene ha trionfato sul male".
    La suora dice di "detestare la pena di morte che è crudele, disumana e viola il diritto alla vita". “Ogni vita è sempre preziosa, anche quando è richiesta una punizione. La punizione e la giustizia devono sempre includere la rieducazione e la misericordia. Uniamo molte voci in tutto il mondo facendo appello ai nostri leader per cercare alternative alla pena di morte" afferma. Oggi, racconta con soddisfazione, "la nostra preghiera è stata ascoltata: c'è una revisione della pena di morte a Singapore e diversi detenuti nel braccio della morte hanno ricevuto una sospensione dalle loro sentenza capitale".
    E conclude con una frase della fondatrice del suo istituto religioso, le Suore della Carità del Buon Pastore, suor Maria Eufrasia : "Una persona è più preziosa del mondo intero". (SD) (Agenzia Fides 6/11/2019)
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    ASIA/BANGLADESH - Evangelizzare con il teatro e la musica
     
    Barisal (Agenzia Fides) - “Nel distretto di Barisal, nel centro-sud del Bangladesh, per tradizione culturale la gente ama il canto e la musica. In questa zona circolano diverse opere teatrali di carattere e tema religioso. L'opera teatrale di contenuto biblico oggi è per noi uno strumento importante per annunciare il messaggio cristiano ed è un valido aiuto per l'opera di evangelizzazione”. Lo afferma all'Agenzia Fides padre Anol Terence D'Costa, Segretario della Commissione per la Comunicazioni sociali nella diocesi di Barishal, raccontando di un recente seminario organizzato in loco per sacerdoti, religiosi e soprattutto laici, in cui si è fatto il punto sulle attività di evangelizzazione attraverso le performance teatrali e la musica.
    "Abbiamo notato che le persone assistono alle opere teatrali in numero maggiore che alla messa. Pertanto, abbiamo preso l'iniziativa di organizzare meglio questo servizio come forma di opera missionaria", ha spiegato padre Anol. Oggi nella diocesi opere teatrali e musical sulla vita di Gesù , Maria e sulle vite dei Santi sono molto popolari e attraggono molti giovani. Attori e musicisti sono soprattutto volontari laici e questo impegno è stato anche molto apprezzato dai Vescovi bengalesi.
    Padre Anol dice: “Abbiamo lanciato un appello per reclutare registi, cantati e attori e ora esiste un comitato che si occupa di creare nuove sceneggiature e opere teatrali".
    Ruben Dewri, 32enne cattolico e giovane cantante dice a Fides: “Il canto è nel nostro sangue. Adoriamo cantare e così predichiamo la Parola di Dio con le canzoni. Con il canto il Vangelo può attrarre e raggiungere il cuore delle persone. Fedeli cristiani e non cristiani vengono a godersi il nostro spettacolo".
    Come spiega padre Anol, la Commissione per le comunicazioni sociali, in tal modo, "cerca di rispondere alla missione di promuovere la Buona Novella di Cristo attraverso i mezzi di comunicazione sociale; di stimolare, sviluppare e risvegliare la coscienze; di ispirare e formare il personale della Chiesa all'uso dei mezzi di comunicazione". (FC) (Agenzia Fides, 6/11/2019)
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    AMERICA/BRASILE - Il CIMI: gli indigeni non possono più muoversi in sicurezza nei loro territori
     Articolo e foto del 3 novembre clicca
    Brasilia (Agenzia Fides) – "Il Consiglio Indigenista Missionario (CIMI), con indignazione e tristezza, accusa e incolpa lo Stato e il governo brasiliano per l'assassinio codardo di Paulo Paulino Guajajara, avvenuto la sera di venerdì 1 novembre all'interno del territorio indigeno Arariboia a Maranhão. L'indigeno aveva 26 anni e lascia moglie e figlio": questo il comunicato del CIMI inviato a Fides. Paulino Guajajara e Laércio Souza Silva avevano lasciato il villaggio di Lagoa Comprida, a nord della Terra indigena, a 100 km dal comune di Amarante, per andare a caccia. Nei boschi sono stati sorpresi da cinque taglialegna armati, riferisce la nota.
    Gli uomini, con le armi in mano, hanno chiesto a Paulino e Laercio di consegnare archi e frecce, strumenti tradizionali usati per la caccia. I Guajajara non avevano molte possibilità di difesa.
    Membri della polizia civile di Amarante sono andati sul posto con un elicottero, per prelevare il corpo di Paulino e portarlo nella sua comunità per i funerali. Un primo rapporto della polizia parla di un agguato.
    La regione del villaggio di Lagoa Comprida viene regolarmente invasa dai taglialegna già da molti anni. Nel 2007 l'indigeno Tomé Guajajara venne assassinato proprio in quella zona. L'anno seguente, nel 2008, i taglialegna invasero il villaggio di Cabeceira, sparando agli indigeni.
    Il territorio indigeno Arariboia è riconosciuto ufficialmente e registrato dal 1990 con 413 mila ettari. Qui vivono circa 6 mila indigeni Guajajara, o Tenetehar, e Awá-Guajá.
    Il CIMI ha denunciato l'aumento delle invasioni dei territori indigeni, in seguito all'incoraggiamento di quanti si oppongono alla regolarizzazione dei territori censiti dalla Costituzione federale. Oggi non è esagerato affermare che gli indigeni non possono più muoversi in sicurezza nei loro territori.
    Il CIMI oltre a chiedere un'investigazione sul tragico fatto, denuncia chi ha incoraggiato e permesso le invasioni delle terre indigene, associate ad attacchi, omicidi, minacce, rivolte, incendi dolosi.
    I discorsi ricorrenti del Presidente della Repubblica contro la delimitazione e la regolarizzazione dei territori, sommati ad un ambiente regionale prevenuto contro le popolazioni indigene, sono stati il principale invito alle invasioni e alla violenza contro le popolazioni indigene in Brasile, sostiene la nota.
    Inoltre il CIMI ricorda che il sangue di Paulino e di tanti altri indigeni è stato e sarà versato “perché coloro che possono prevenire la barbarie tacciono, non fanno nulla”, e ribadisce la necessaria indagine sui fatti e la punizione esemplare dei colpevoli come il minimo che si possa fare in questa situazione. In sintonia con le famiglie degli indigeni assassinati, il CIMI ritiene l'attuale governo colpevole di non aver rispettato la Costituzione federale in difesa dei territori indigeni.
    Il documento è firmato dal Segretariato generale del CIMI, con la data 2 novembre 2019. Da gennaio a settembre 2019, la Commissione contro la violenza sui popoli indigeni del Brasile, ha contato 160 casi di invasioni in 153 territori indigeni in 19 stati del Brasile.
    (CE) (Agenzia Fides, 06/11/2019)
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    AMERICA/PANAMA - Per i Vescovi servono “ascolto, rispetto e dialogo per costruire la patria”
     
    Città di Panama (Agenzia Fides) – Un appello a cittadini e autorità perché prevalgano “rispetto reciproco, ascolto attento, dialogo, saggezza e tolleranza come modi per trovare il consenso nazionale su una questione così delicata e importante come le riforme costituzionali” è stato lanciato dal Comitato permanente della Conferenza Episcopale di Panama all’inizio del mese della Patria.
    Nel comunicato, pervenuto a Fides, i Vescovi rilevano che il clima di tensione e di violenza degli ultimi giorni, che ha causato feriti e danni, desta “grande preoccupazione per gli abitanti di questo paese”, e sebbene “il diritto fondamentale di protestare e manifestare su questioni nazionali e vitali per il paese non è negoziabile”, non meno importante è che tutto avvenga senza violenza e nel rispetto, “in modo che la voce della gente non sia distorta”.
    “Le riforme costituzionali richiedono la piena partecipazione di tutti i settori del paese, senza l'esclusione di nessuno – ribadiscono i Vescovi -, quindi dobbiamo garantire che ciò sia possibile attraverso un meccanismo serio, agile e trasparente, in cui tutti i contributi possano essere registrati, per raggiungere un consenso nazionale. Panama merita una Costituzione che risponde alle sfide del mondo di oggi, fatti salvi i valori e i principi etici e morali che l'hanno sostenuta nel corso della sua storia”.
    Le riforme che il governo di Panama vuole attuare, modificano 40 articoli della Costituzione, e toccano temi fondamentali come la salute, l’educazione e l’ambiente. Secondo la popolazione, i cambiamenti potrebbero causare un aumento delle discriminazioni, oltre a favorire l’impunità e la corruzione. Da qui nascono le proteste popolari e gli scontri, che erano iniziate da diverse settimane e che si sono inasprite negli ultimi giorni. A Panama infatti si registra un grande malcontento per una distibuzione della ricchezza che privilegia solo una classe ristretta di persone cui si contrappongono folle di poveri e di emarginati.
    Il comunicato dei Vescovi si conclude sottolineando l’urgenza di “restituire la speranza persa a causa dell'ingiustizia, della corruzione e dell'esclusione” e per raggiungere questo scopo ognuno deve “seminare segni visibili e tangibili che fanno germogliare credibilità e fiducia nel Panama”. (S.L.) (Agenzia Fides 06/11/2019)
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    AFRICA/GABON - Nomina del Rettore del Seminario maggiore “Saint Augustin” a Libreville
     
    Città del Vaticano (Agenzia Fides) – Il Card. Fernando Filoni, Prefetto della Congregazione per l’Evangelizzazione dei Popoli, il 30 luglio 2019 ha nominato Rettore del Seminario maggiore interdiocesano “Saint Augustin” nell’arcidiocesi di Libreville, in Gabon, il rev. Yves-Edgard Pambou, del clero diocesano di Mouila.
    Il nuovo Rettore è nato il 18 settembre 1971 a Tchibanga ed è stato ordinato sacerdote l’8 giugno 2008. Nel 1994 è entrato al Seminario maggiore Saint Augustin a Libreville per il ciclo propedeutico, quindi ha studiato filosofia al Seminario maggiore internazionale spiritano Daniel Brottier. Dopo un anno di stage pastorale, dal 1998 al 2001 ha studiato teologia all’UCAC di Yaoundé, in Camerun, conseguendo la licenza. Dal 2004 al 2009 ha studiato a Roma, presso la Pontificia Università Gregoriana, dove ha conseguito il dottorato in Storia della Chiesa. E’ stato viceparroco e parroco, vicario generale della diocesi di Mouila, professore alla facoltà di teologia dell’UCAC, oltre che segretario particolare e delegato del rettore, membro del GRFCAC (Gruppo di ricerca Fede e Cultura in Africa centrale). (SL) (Agenzia Fides 6/11/2019)

    mercoledì 1 dicembre 2010

    Omaggio a Bernstein anche da Torviscosa

    Omaggio a Bernstein

    Tre serate - evento per ricordare il grande compositore statunitense


    Per saperne di più Clicca: http://www.ilfriuli.it/if/spettacoli/50371/

    venerdì 18 giugno 2010

    Arriva Nevio....

    A tutto jazz

    Dal 19 giugno al via la kermesse dedicata ai “ragazzacci”

    udin&jazz -


    La ventesima edizione di Udin&Jazz, quest’anno dedicata ai “ragazzacci”, meglio indicati come Bad Boys nel “sottotitolo” del festival (come ogni anno testimonianza di precise e coerenti scelte artistiche) si apre come di consueto nei paesi limitrofi al capoluogo friulano, per approdare a Udine dopo qualche giorno.

    Un’entrée quanto mai appetitosa, quella di Nevio Zaninotto, “ragazzaccio” del sax, sicuro punto di riferimento del jazz friulano ormai da moltissimi anni. Sabato 19 giugno, alle ore 21, a San Giorgio di Nogaro, nella consueta e sempre bellissima Villa Dora si apre il sipario sul festival con il Nevio Zaninotto Art Project, un progetto che propone, tra gli altri, alcuni brani del lavoro discografico Farewell Dance, edito nel 2007 da Artesuono di Stefano Amerio. La compagine che si esibisce a Udine è formata dallo stesso Zaninotto al sax, Renato Chicco all’organo, Roberto Cecchetto alla chitarra e Andras Mohay alla batteria.

    Eleganza e, insieme, calore; solidità strutturale e largo spazio all’improvvisazione; tecnica inappuntabile al servizio della ricerca espressiva: la duttilità è sicuramente un denominatore comune tanto alla vena di Zaninotto compositore (a sua firma, infatti, sono molti dei brani in programma per la serata) quanto a quella dello strumentista: dal bop al modern jazz, dalla vena popolare alle rivisitazioni della musica classica, il risultato del percorso musicale del sassofonista e autore friulano si tinge di diversi colori, senza temere confronti e con disinvoltura, eleganza e discrezione. Uno stile compositivo senza ammiccamenti, così come quello interpretativo: il suono corposo e il sempre agile fraseggio del suo sax è avvalorato dal sostegno calibrato e di grande stile dei compagni che con lui condividono il palcoscenico: gli interventi sempre originali dell’hammond di Renato Chicco creano un’atmosfera “blusey”, mentre la chitarra elettrica di Roberto Cecchetto si libera spesso in a solo imprevedibili e plasma il suono e l’energia adattandoli ai diversi ambienti sonori creati dal quartetto; la ritmica del più giovane ma espertissimo batterista ungherese Andras Mohay corona l’intesa tra i quattro resa ancora più spontanea dagli schemi contemporaneamente rigorosi e aperti dei vari titoli.

    Non si poteva aspettarsi di meglio, d’altra parte, da un quartetto di musicisti così versatili e diversi per formazione e idee musicali: il leader del gruppo, Nevio Zaninotto, si è formato in alcune ottime strutture didattiche italiane e americane (dall’Umbria Jazz Festival ai migliori workshop newyorkesi) ha suonato nelle piazze italiane più prestigiose con centinaia di musicisti di fama internazionale, tra cui Enrico Rava, Norma Wyston, SandroGibellini, PietroTonolo, GiovanniMaier, U.T.Gandhi, Danilo Gallo, Mauro Ottolini, Glauco Venier. Renato Chicco, coinvolto nei più diversi repertori – dalla classica al blues fino all’hard bop – ha fatto parte, tra gli altri della band di Lionel Hampton e del quartetto di Jerry Bergonzi e per sei anni è stato pianista e direttore musicale del cantante Jon Hendricks. Roberto Cecchetto, terminati gli studi di chitarra classica, si è dedicato al jazz nei master di Siena, e da allora ha suonato la chitarra elettrica con numerosi progetti di Enrico Rava, Roswell Rudd e Giovanni Maier, solo per citarne alcuni. A completare il quartetto una forza più giovane, proveniente dall’Ungheria, dalla formazione molto solida: il batterista Andras Mohay, che ha partecipato a diversi festival internazionali ed è già conosciuto sul nostro territorio grazie all’Alpe Adria Ensemble.

    Prima dell’approdo udinese, ancora due concerti completano la sezione itinerante: lunedì 21 giugno, a Cervignano del Friuli (sempre alle ore 21), sale sul palcoscenico il Juri Dal Dan Trio. Protagonista dal 2002 di svariati festival e alla sua terza incisione discografica, qui la formazione si presenta con un ospite d’eccezione, il batterista romano Massimo Manzi, già collaboratore, tra gli altri, di solisti del calibro di Metheny, Wheeler, Fresu, Urbani, Rava…

    Conclude la sezione itinerante il progetto “Secret Stories” del Maurizio Pagnutti Jazz 6et a Tricesimo, martedì 22 giugno, alle 21: un gruppo recente, dal grande impatto sanguigno, elevata precisione tecnica e un misto di sensibilità jazz, vitalità funky, energia blues e innata istintività.

    sabato 2 gennaio 2010

    Concerto di Inizio Anno – 16 Gennaio 2010 ore 20.45

    Quantcast

    Il Concerto di Inizio Anno della Nuova Banda Comunale di San Giorgio di Nogaro, si terrà il giorno 16/01/2010 alle ore 20.45 Presso l'Auditorium SanZorz.
    Quest’anno, a differenza degli anni scorsi, la Banda di San Giorgio di Nogaro, ha deciso di intraprendere una strada diversa. Infatti al Concerto presenzieranno, in parte attiva, il Coro Bepi Avian ed anche la Soprano Antonella Roson, per dare vita ad uno spettacolo che raramente si vede (e si sente) in territorio regionale.

    mercoledì 26 agosto 2009

    Dio, la musica e i giovani: il compositore Giovanni Allevi si racconta alla Radio Vaticana



    ◊ Osannato dal pubblico, soprattutto giovanile, ma spesso bersaglio delle critiche dei colleghi, Giovanni Allevi è un fenomeno che non si può ignorare. Il primo settembre, il quarantenne pianista suonerà all’Arena di Verona con la sua “All Stars Orchestra”, composta da 90 musicisti provenienti da tutto il mondo. Un’occasione per parlare con il compositore marchigiano di musica, del mondo giovanile e del suo rapporto con Dio. L’intervista a Giovanni Allevi è di Alessandro Gisotti:

    (musica)


    R. - La musica, per me, è un’esigenza viscerale: l’ho definita una strega capricciosa che ha monopolizzato la mia vita, che bussa alla mia testa, viene a trovarmi in ogni momento e mi suggerisce una manciata di note che io, poi, devo raccogliere, sviluppare fino a plasmarle in un pentagramma musicale ed eseguirle, infine, con un pianoforte oppure con un’orchestra. Ma questo è un fatto tecnico. La realtà è che la musica è un modo straordinario, entusiasmante, affascinante per raccontare il nostro tempo.


    D. - Dio si può trovare anche tra le note di uno spartito?


    R. - Sì, sì. Io non ho avuto difficoltà ad ammetterlo. Ho più volte ribadito che chiunque svolga un qualche tipo di attività artistica e creativa, prima o poi deve fare i conti con un’alterità, con Qualcuno che regge le fila del discorso, con un mistero che ci circonda. Quindi, il passo verso la trascendenza è brevissimo…


    D. - Lei suona il pianoforte ma spopola tra i giovani come una pop star: perché?


    R. - Perché? Perché i giovani sono meravigliosi! Sono molto più profondi, molto più sensibili, poetici di quanto noi possiamo immaginare. Sono circondato da una nuova generazione di sognatori, di visionari… Anche se ci troviamo in un momento di crisi, sembra vogliano tornare all’essenzialità delle cose, alla gioia di prendere di nuovo in mano il destino della propria esistenza.


    D. - Lei definisce la sua musica “classica contemporanea”: non è un’affermazione che offre il destro alle critiche che tante volte ha ricevuto?


    R. - Assolutamente sì. Ne sono consapevole e lo sapevo dall’inizio, ma questa è la realtà delle cose. Una definizione può essere considerata una parola vuota, se non ci fosse una vita all’interno di quella mia definizione. E’ tutto il tormento che c’è dietro a queste due parole: il mio lasciare la famiglia, il lavoro, la casa e tutto, a 28 anni, per inseguire il mio sogno e restare ore, fino a notte fonda, davanti ad una partitura per riempirla di note e darle una forma: ecco, è lì che ho capito che cosa significa la musica classica contemporanea. Cioè, è un linguaggio musicale colto - perché utilizza una notazione scritta - e che grazie ad essa riesce ad elaborare delle forme più complesse di quelle che noi siamo abituati ad ascoltare in una canzone pop, cioè una semplice alternanza strofa-ritornello. Grazie alla scrittura, si possono creare delle sinfonie, delle fughe, dei quartetti, dei quintetti, dei mottetti… ecco, queste sono le forme che la tradizione classica ci ha tramandato, forme straordinarie che però noi dobbiamo continuamente aggiornare e riempire di contenuti che prendiamo a prestito dalla realtà che ci circonda, che però è sempre diversa, sempre nuova. Ci sarà sempre una musica nuova, ci sarà sempre una musica contemporanea, e se questa si sviluppa all’interno della tradizione e delle forme della tradizione classica europea, ecco che c’è la musica classica contemporanea. Ma non lo dico solo per me…


    D. - Insomma, si può amare allo stesso tempo Mozart e Michael Jackson?


    R. - Dunque, Mozart e Michael Jackson sono assolutamente due geni indiscussi, ma appartengono a due generi musicali differenti. Io credo nella specificità del genere, nella purezza del genere. Io credo che esista una musica classica, che tramanda determinate, ben precise forme attraverso la scrittura. Michael Jackson è un elemento di genialità all’interno di una tradizione pop-rock, che è un’altra storia.


    D. - Suonare la rende felice?


    R. - Sì. Mi fa vivere intensamente. Tutte le emozioni sono accelerate, sono esagerate: l’ansia, la paura, quelle ci sono. Però, quando arriva l’applauso, quando arriva l’abbraccio del pubblico, tutto svanisce ed io mi sento in paradiso.


    D. - Cosa consiglierebbe ad un ragazzo che, magari, ascoltando “Joy” o “No concept” abbia voluto mettere le mani sul pianoforte?


    R. - Eh, ma ce ne sono tanti che poi mi scrivono e mi dicono: voglio diventare bravo come te. E io rispondo loro: no, tu mi devi superare, mi devi stracciare, devi prendere spunto da quanto mi è accaduto non per fermarti a farmi un complimento: non mi interessa. Ma per vivere lo stesso entusiasmo che ho vissuto io e per fare come me e meglio di me.

    Foglio della Collaborazione Pastorale Di San Giorgio di Nogaro

    XXXIV DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO B) Nostro Signore Gesù Cristo Re dell'Universo 24 novembre 2024

      XXXIV DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO B) Nostro Signore Gesù Cristo Re dell'Universo Grado della Celebrazione: SOLENNITA' Color...