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sabato 14 ottobre 2023

XXVIII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO A) 15 ottobre 202

 XXVIII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO A)


Antifona d'ingresso

Se consideri le colpe, o Signore,
Signore, chi ti può resistere?
Con te è il perdono, Dio d'Israele. (Cf. Sal 129,3-4)

Colletta
O Padre,
che inviti tutti gli uomini alle nozze del tuo Figlio,
rivestici dell'abito nuziale
e donaci di accogliere sempre le sorprese del tuo amore.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.

PRIMA LETTURA (Is 25,6-10)
Il Signore preparerà un banchetto, e asciugherà le lacrime su ogni volto.

Dal libro del profeta Isaìa

Preparerà il Signore degli eserciti
per tutti i popoli, su questo monte,
un banchetto di grasse vivande,
un banchetto di vini eccellenti,
di cibi succulenti, di vini raffinati.
Egli strapperà su questo monte
il velo che copriva la faccia di tutti i popoli
e la coltre distesa su tutte le nazioni.
Eliminerà la morte per sempre.
Il Signore Dio asciugherà le lacrime su ogni volto,
l’ignominia del suo popolo
farà scomparire da tutta la terra,
poiché il Signore ha parlato.
E si dirà in quel giorno: «Ecco il nostro Dio;
in lui abbiamo sperato perché ci salvasse.
Questi è il Signore in cui abbiamo sperato;
rallegriamoci, esultiamo per la sua salvezza,
poiché la mano del Signore si poserà su questo monte».

Parola di Dio

SALMO RESPONSORIALE (Sal 22)
Rit: Abiterò per sempre nella casa del Signore.

Il Signore è il mio pastore:
non manco di nulla.
Su pascoli erbosi mi fa riposare,
ad acque tranquille mi conduce.
Rinfranca l’anima mia.

Mi guida per il giusto cammino
a motivo del suo nome.
Anche se vado per una valle oscura,
non temo alcun male, perché tu sei con me.
Il tuo bastone e il tuo vincastro
mi danno sicurezza.

Davanti a me tu prepari una mensa
sotto gli occhi dei miei nemici.
Ungi di olio il mio capo;
il mio calice trabocca.

Sì, bontà e fedeltà mi saranno compagne
tutti i giorni della mia vita,
abiterò ancora nella casa del Signore
per lunghi giorni.

SECONDA LETTURA (Fil 4,12-14.19-20)
Tutto posso in colui che mi dà forza.

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Filippési

Fratelli, so vivere nella povertà come so vivere nell’abbondanza; sono allenato a tutto e per tutto, alla sazietà e alla fame, all’abbondanza e all’indigenza. Tutto posso in colui che mi dà la forza. Avete fatto bene tuttavia a prendere parte alle mie tribolazioni.
Il mio Dio, a sua volta, colmerà ogni vostro bisogno secondo la sua ricchezza con magnificenza, in Cristo Gesù.
Al Dio e Padre nostro sia gloria nei secoli dei secoli. Amen.

Parola di Dio

Canto al Vangelo (Ef 1,17-18)
Alleluia, alleluia.

Il Padre del Signore nostro Gesù Cristo
illumini gli occhi del nostro cuore
per farci comprendere a quale speranza ci ha chiamati.
Alleluia.

VANGELO (Mt 22,1-14)
Tutti quelli che troverete, chiamateli alle nozze.

+ Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù, riprese a parlare con parabole [ai capi dei sacerdoti e ai farisei] e disse:
«Il regno dei cieli è simile a un re, che fece una festa di nozze per suo figlio. Egli mandò i suoi servi a chiamare gli invitati alle nozze, ma questi non volevano venire.
Mandò di nuovo altri servi con quest’ordine: Dite agli invitati: “Ecco, ho preparato il mio pranzo; i miei buoi e gli animali ingrassati sono già uccisi e tutto è pronto; venite alle nozze!”. Ma quelli non se ne curarono e andarono chi al proprio campo, chi ai propri affari; altri poi presero i suoi servi, li insultarono e li uccisero. Allora il re si indignò: mandò le sue truppe, fece uccidere quegli assassini e diede alle fiamme la loro città.
Poi disse ai suoi servi: “La festa di nozze è pronta, ma gli invitati non erano degni; andate ora ai crocicchi delle strade e tutti quelli che troverete, chiamateli alle nozze”. Usciti per le strade, quei servi radunarono tutti quelli che trovarono, cattivi e buoni, e la sala delle nozze si riempì di commensali.
Il re entrò per vedere i commensali e lì scorse un uomo che non indossava l’abito nuziale. Gli disse: “Amico, come mai sei entrato qui senza l’abito nuziale?”. Quello ammutolì. Allora il re ordinò ai servi: “Legatelo mani e piedi e gettatelo fuori nelle tenebre; là sarà pianto e stridore di denti”.
Perché molti sono chiamati, ma pochi eletti».

Parola del Signore.

Preghiera dei fedeli

Al Padre, che ci chiama a partecipare alla gioia del suo regno, rivolgiamo unanimi e fiduciosi la nostra preghiera.
Preghiamo insieme e diciamo: Custodisci in noi la speranza, Signore.

1. Per la Chiesa: colmata di Spirito Santo, segua fedelmente la parola di Cristo, suo Sposo, per recare a ogni creatura l’annuncio della salvezza. Preghiamo.
2. Per i ministri del Vangelo, in particolare per quanti si trovano in terre dilaniate dalla guerra e da ogni genere di miseria: sia loro donato di perseverare in preghiera ed essere segno dell’amore di Dio per ogni uomo. Preghiamo.
3. Per tutti i battezzati: sentano l’urgenza di annunciare il regno di Dio con la testimonianza di una vita santa e di un umile servizio ai fratelli. Preghiamo.
4. Per le tante vittime dei conflitti e dell’egoismo dei potenti: il loro grido ottenga dal cuore misericordioso di Dio consolazione e pace, e dagli uomini vera giustizia. Preghiamo.
5. Per noi che partecipiamo a questa Eucaristia: ci sia concessa la grazia di vivere la Parola che abbiamo ascoltato, per rendere a Dio la nostra obbedienza filiale e amare il prossimo con sincera dedizione. Preghiamo.

O Padre, che non rimandi a mani vuote chi si rivolge a te con cuore sincero, accresci la nostra fede, perché portiamo i frutti che desideri raccogliere dalla nostra vita. Per Cristo nostro Signore

domenica 11 ottobre 2020

XXVIII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO A) 11 ottobre 2020

XXVIII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO A)



Grado della Celebrazione: DOMENICA
Colore liturgico: Verde

Antifona d'ingresso
Se consideri le nostre colpe, Signore,
chi potrà resistere?
Ma presso di te è il perdono,
o Dio di Israele. (Sal 130,3-4)

Colletta

O Padre,
che inviti il mondo intero alle nozze del tuo Figlio,
donaci la sapienza del tuo Spirito,
perché possiamo testimoniare
qual è la speranza della nostra chiamata,
e nessun uomo
abbia mai a rifiutare il banchetto della vita eterna
o a entrarvi senza l’abito nuziale.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...

PRIMA LETTURA (Is 25,6-10a)
Il Signore preparerà un banchetto, e asciugherà le lacrime su ogni volto.

Dal libro del profeta Isaìa

Preparerà il Signore degli eserciti
per tutti i popoli, su questo monte,
un banchetto di grasse vivande,
un banchetto di vini eccellenti,
di cibi succulenti, di vini raffinati.
Egli strapperà su questo monte
il velo che copriva la faccia di tutti i popoli
e la coltre distesa su tutte le nazioni.
Eliminerà la morte per sempre.
Il Signore Dio asciugherà le lacrime su ogni volto,
l’ignominia del suo popolo
farà scomparire da tutta la terra,
poiché il Signore ha parlato.
E si dirà in quel giorno: «Ecco il nostro Dio;
in lui abbiamo sperato perché ci salvasse.
Questi è il Signore in cui abbiamo sperato;
rallegriamoci, esultiamo per la sua salvezza,
poiché la mano del Signore si poserà su questo monte».

Parola di Dio

SALMO RESPONSORIALE (Sal 22)
Rit: Abiterò per sempre nella casa del Signore.

Il Signore è il mio pastore:
non manco di nulla.
Su pascoli erbosi mi fa riposare,
ad acque tranquille mi conduce.
Rinfranca l’anima mia.

Mi guida per il giusto cammino
a motivo del suo nome.
Anche se vado per una valle oscura,
non temo alcun male, perché tu sei con me.
Il tuo bastone e il tuo vincastro
mi danno sicurezza.

Davanti a me tu prepari una mensa
sotto gli occhi dei miei nemici.
Ungi di olio il mio capo;
il mio calice trabocca.

Sì, bontà e fedeltà mi saranno compagne
tutti i giorni della mia vita,
abiterò ancora nella casa del Signore
per lunghi giorni.

SECONDA LETTURA (Fil 4,12-14.19-20)
Tutto posso in colui che mi dà forza.

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Filippési

Fratelli, so vivere nella povertà come so vivere nell’abbondanza; sono allenato a tutto e per tutto, alla sazietà e alla fame, all’abbondanza e all’indigenza. Tutto posso in colui che mi dà la forza. Avete fatto bene tuttavia a prendere parte alle mie tribolazioni.
Il mio Dio, a sua volta, colmerà ogni vostro bisogno secondo la sua ricchezza con magnificenza, in Cristo Gesù.
Al Dio e Padre nostro sia gloria nei secoli dei secoli. Amen.

Parola di Dio

Canto al Vangelo (Ef 1,17-18)
Alleluia, alleluia.

Il Padre del Signore nostro Gesù Cristo
illumini gli occhi del nostro cuore
per farci comprendere a quale speranza ci ha chiamati.
Alleluia.

VANGELO (Mt 22,1-14)
Tutti quelli che troverete, chiamateli alle nozze.

+ Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù, riprese a parlare con parabole [ai capi dei sacerdoti e ai farisei] e disse:
«Il regno dei cieli è simile a un re, che fece una festa di nozze per suo figlio. Egli mandò i suoi servi a chiamare gli invitati alle nozze, ma questi non volevano venire.
Mandò di nuovo altri servi con quest’ordine: Dite agli invitati: “Ecco, ho preparato il mio pranzo; i miei buoi e gli animali ingrassati sono già uccisi e tutto è pronto; venite alle nozze!”. Ma quelli non se ne curarono e andarono chi al proprio campo, chi ai propri affari; altri poi presero i suoi servi, li insultarono e li uccisero. Allora il re si indignò: mandò le sue truppe, fece uccidere quegli assassini e diede alle fiamme la loro città.
Poi disse ai suoi servi: “La festa di nozze è pronta, ma gli invitati non erano degni; andate ora ai crocicchi delle strade e tutti quelli che troverete, chiamateli alle nozze”. Usciti per le strade, quei servi radunarono tutti quelli che trovarono, cattivi e buoni, e la sala delle nozze si riempì di commensali.
Il re entrò per vedere i commensali e lì scorse un uomo che non indossava l’abito nuziale. Gli disse: “Amico, come mai sei entrato qui senza l’abito nuziale?”. Quello ammutolì. Allora il re ordinò ai servi: “Legatelo mani e piedi e gettatelo fuori nelle tenebre; là sarà pianto e stridore di denti”.
Perché molti sono chiamati, ma pochi eletti».

Parola del Signore.

Preghiera dei fedeli
Rivolgiamo le nostre preghiere al Padre, perché asciughi dal nostro volto ogni lacrima e ci accolga al suo banchetto eterno, donandoci la salvezza e la felicità eterna.
Preghiamo dicendo: Ascoltaci Signore.

1. Perché la Chiesa annunci con gioia al mondo che Dio ha preparato per gli uomini un banchetto nuziale, la vita eterna, e che li attende per condividere con loro la felicità. Preghiamo.
2. Perché chi regge le sorti delle nazioni si orienti a pensieri e progetti di pace e di solidarietà, impegnandosi a costruire per tutti una società migliore. Preghiamo.
3. Perché nel cuore di ogni uomo, catturato e oppresso dagli affanni terreni, rinasca la speranza nella misericordia di Dio e nella vita beata. Preghiamo.
4. Perché i giovani attirati dal consumismo, dall’edonismo e dall’individualismo scoprano la bellezza dell’impegno solidale per gli altri, specialmente per i più poveri e deboli. Preghiamo.
5. Per tutti noi, affinché ci rivestiamo degli abiti della fede autentica e della carità operosa, della speranza che non delude. Preghiamo.

O Padre, che ci hai raccolti nella Chiesa, comunità dei credenti, rendici forti per affrontare le prove della vita, testimoniando al mondo che la fede nel tuo nome conduce alla consolazione, in attesa del banchetto eterno nei cieli. Te lo chiediamo per Cristo nostro Signore.

venerdì 3 aprile 2020

Ottavario, Misteri della luce nel giovedi anniversario di San Giovanni Paolo II°

Il Papa ha proclamato l' "Anno del Rosario"
e propone l'aggiunta di altri cinque misteri,
i Misteri della Luce

In occasione del suo 24.mo anniversario di Pontificato, Giovanni Paolo II ha voluto donare al mondo la sua Lettera apostolica sul Rosario , Rosarium Virginis Mariae, ed ha proclamato questo anno che va da ottobre 2002 fino all'ottobre 2003, "Anno del Rosario".

Ha firmato infatti durante l'udienza generale la Lettera apostolica che si intitola Rosarium Virginis Mariae, spiegandone egli stesso la motivazione: far riscoprire la profondità mistica racchiusa nella semplicità del Rosario.

Il Papa propone di aggiungere cinque Misteri, legati alla vita pubblica di Gesù "la luce del mondo" (Gv 8,12), che chiama i Misteri della Luce: 1. il Battesimo al Giordano, 2. l'auto-rivelazione alle nozze di Cana, 3. l'annuncio del Regno di Dio con l'invito alla conversione, 4. la Trasfigurazione e, infine, 5. l'istituzione dell'Eucaristia, espressione sacramentale del mistero pasquale.

Il Papa propone di inserire i Misteri della Luce tra i Misteri Gaudiosi, i Misteri Dolorosi e i Misteri Gloriosi.
Secondo la prassi corrente, infatti, il lunedì e il giovedì sono dedicati ai « misteri della gioia », il martedì e il venerdì ai « misteri del dolore », il mercoledì, il sabato e la domenica ai « misteri della gloria ».
Dove inserire i « misteri della luce »?
Considerando che i misteri gloriosi sono riproposti di seguito il sabato e la domenica e che il sabato è tradizionalmente un giorno a forte carattere mariano, Giovanni Paolo II consiglia di spostare al sabato la seconda meditazione settimanale dei misteri gaudiosi, nei quali la presenza di Maria è più pronunciata. Il giovedì resta così libero proprio per la meditazione dei misteri della luce.
"Ciò che è veramente importante - scrive il Papa nella sua Lettera Apostolica - è che il Rosario sia sempre più concepito e sperimentato come itinerario contemplativo. Attraverso di esso, in modo complementare a quanto si compie nella Liturgia, la settimana del cristiano, incardinata sulla domenica, giorno della risurrezione, diventa un cammino attraverso i misteri della vita di Cristo, e questi si afferma, nella vita dei suoi discepoli, come Signore del tempo e della storia. (pf.38, Rosarium Virignis Mariae).


Perchè i Misteri della luce? Giovanni Paolo II lo spiega al paragrafo 21 della sua Lettera apostolica Rosarium Virginis Mariae:
"Passando dall'infanzia e dalla vita di Nazareth alla vita pubblica di Gesù, la contemplazione ci porta su quei misteri che si possono chiamare, a titolo speciale, 'misteri della luce'. In realtà, è tutto il mistero di Cristo che è luce. Egli è « la luce del mondo » (Gv 8, 12).
Ma questa dimensione emerge particolarmente negli anni della vita pubblica, quando Egli annuncia il vangelo del Regno. Volendo indicare alla comunità cristiana cinque momenti significativi – misteri 'luminosi' – di questa fase della vita di Cristo, ritengo che essi possano essere opportunamente individuati: 1. nel suo Battesimo al Giordano, 2. nella sua auto-rivelazione alle nozze di Cana, 3. nell'annuncio del Regno di Dio con l'invito alla conversione, 4. nella sua Trasfigurazione e, infine, 5. nell'istituzione dell'Eucaristia, espressione sacramentale del mistero pasquale.
Ognuno di questi misteri è rivelazione del Regno ormai giunto nella persona stessa di Gesù.

È mistero di luce innanzitutto il Battesimo al Giordano. Qui, mentre il Cristo scende, quale innocente che si fa 'peccato' per noi (cfr 2Cor 5, 21), nell'acqua del fiume, il cielo si apre e la voce del Padre lo proclama Figlio diletto (cfr Mt 3, 17 e par), mentre lo Spirito scende su di Lui per investirlo della missione che lo attende.

Mistero di luce è l'inizio dei segni a Cana (cfr Gv 2, 1-12), quando Cristo, cambiando l'acqua in vino, apre alla fede il cuore dei discepoli grazie all'intervento di Maria, la prima dei credenti.

Mistero di luce è la predicazione con la quale Gesù annuncia l'avvento del Regno di Dio e invita alla conversione (cfr Mc 1, 15), rimettendo i peccati di chi si accosta a Lui con umile fiducia (cfr Mc 2, 3-13; Lc 7, 47-48), inizio del ministero di misericordia che Egli continuerà ad esercitare fino alla fine del mondo, specie attraverso il sacramento della Riconciliazione affidato alla sua Chiesa (cfr Gv 20, 22-23).

Mistero di luce per eccellenza è poi la Trasfigurazione, avvenuta, secondo la tradizione, sul Monte Tabor. La gloria della Divinità sfolgora sul volto di Cristo, mentre il Padre lo accredita agli Apostoli estasiati perché lo ascoltino (cfr Lc 9, 35 e par) e si dispongano a vivere con Lui il momento doloroso della Passione, per giungere con Lui alla gioia della Risurrezione e a una vita trasfigurata dallo Spirito Santo.

Mistero di luce è, infine, l'istituzione dell'Eucaristia, nella quale Cristo si fa nutrimento con il suo Corpo e il suo Sangue sotto i segni del pane e del vino, testimoniando « sino alla fine » il suo amore per l'umanità (Gv 13, 1), per la cui salvezza si offrirà in sacrificio.
In questi misteri, tranne che a Cana, la presenza di Maria rimane sullo sfondo. I Vangeli accennano appena a qualche sua presenza occasionale in un momento o nell'altro della predicazione di Gesù (cfr Mc 3, 31-35; Gv 2, 12) e nulla dicono di un'eventuale presenza nel Cenacolo al momento dell'istituzione dell'Eucaristia. Ma la funzione che svolge a Cana accompagna, in qualche modo, tutto il cammino di Cristo.

La rivelazione, che nel Battesimo al Giordano è offerta direttamente dal Padre ed è riecheggiata dal Battista, sta a Cana sulla sua bocca, e diventa la grande ammonizione materna che Ella rivolge alla Chiesa di tutti i tempi: « Fate quello che vi dirà » (Gv 2, 5). È ammonizione, questa, che ben introduce parole e segni di Cristo durante la vita pubblica, costituendo lo sfondo mariano di tutti i 'misteri della luce'."

domenica 15 ottobre 2017

XXVIII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO A) 15 ottobre 2017

    XXVIII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO A)
(assistendo alla messa in tv da Brescia)

Antifona d'ingresso
Se consideri le nostre colpe, Signore,
chi potrà resistere?
Ma presso di te è il perdono,
o Dio di Israele. (Sal 130,3-4)

Colletta
O Padre,
che inviti il mondo intero alle nozze del tuo Figlio,
donaci la sapienza del tuo Spirito,
perché possiamo testimoniare
qual è la speranza della nostra chiamata,
e nessun uomo
abbia mai a rifiutare il banchetto della vita eterna
o a entrarvi senza l’abito nuziale.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...


PRIMA LETTURA (Is 25,6-10a)
Il Signore preparerà un banchetto, e asciugherà le lacrime su ogni volto.
Dal libro del profeta Isaìa

Preparerà il Signore degli eserciti
per tutti i popoli, su questo monte,
un banchetto di grasse vivande,
un banchetto di vini eccellenti,
di cibi succulenti, di vini raffinati.
Egli strapperà su questo monte
il velo che copriva la faccia di tutti i popoli
e la coltre distesa su tutte le nazioni.
Eliminerà la morte per sempre.
Il Signore Dio asciugherà le lacrime su ogni volto,
l’ignominia del suo popolo
farà scomparire da tutta la terra,
poiché il Signore ha parlato.
E si dirà in quel giorno: «Ecco il nostro Dio;
in lui abbiamo sperato perché ci salvasse.
Questi è il Signore in cui abbiamo sperato;
rallegriamoci, esultiamo per la sua salvezza,
poiché la mano del Signore si poserà su questo monte».

Parola di Dio


SALMO RESPONSORIALE (Sal 22)
Rit: Abiterò per sempre nella casa del Signore.
Il Signore è il mio pastore:
non manco di nulla.
Su pascoli erbosi mi fa riposare,
ad acque tranquille mi conduce.
Rinfranca l’anima mia.

Mi guida per il giusto cammino
a motivo del suo nome.
Anche se vado per una valle oscura,
non temo alcun male, perché tu sei con me.
Il tuo bastone e il tuo vincastro
mi danno sicurezza.

Davanti a me tu prepari una mensa
sotto gli occhi dei miei nemici.
Ungi di olio il mio capo;
il mio calice trabocca.

Sì, bontà e fedeltà mi saranno compagne
tutti i giorni della mia vita,
abiterò ancora nella casa del Signore
per lunghi giorni.



SECONDA LETTURA (Fil 4,12-14.19-20)
Tutto posso in colui che mi dà forza.
Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Filippési

Fratelli, so vivere nella povertà come so vivere nell’abbondanza; sono allenato a tutto e per tutto, alla sazietà e alla fame, all’abbondanza e all’indigenza. Tutto posso in colui che mi dà la forza. Avete fatto bene tuttavia a prendere parte alle mie tribolazioni.
Il mio Dio, a sua volta, colmerà ogni vostro bisogno secondo la sua ricchezza con magnificenza, in Cristo Gesù.
Al Dio e Padre nostro sia gloria nei secoli dei secoli. Amen.

Parola di Dio

Canto al Vangelo (Ef 1,17-18)
Alleluia, alleluia.
Il Padre del Signore nostro Gesù Cristo
illumini gli occhi del nostro cuore
per farci comprendere a quale speranza ci ha chiamati.
Alleluia.

VANGELO (Mt 22,1-14)
Tutti quelli che troverete, chiamateli alle nozze.

+ Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù, riprese a parlare con parabole [ai capi dei sacerdoti e ai farisei] e disse:
«Il regno dei cieli è simile a un re, che fece una festa di nozze per suo figlio. Egli mandò i suoi servi a chiamare gli invitati alle nozze, ma questi non volevano venire.
Mandò di nuovo altri servi con quest’ordine: Dite agli invitati: “Ecco, ho preparato il mio pranzo; i miei buoi e gli animali ingrassati sono già uccisi e tutto è pronto; venite alle nozze!”. Ma quelli non se ne curarono e andarono chi al proprio campo, chi ai propri affari; altri poi presero i suoi servi, li insultarono e li uccisero. Allora il re si indignò: mandò le sue truppe, fece uccidere quegli assassini e diede alle fiamme la loro città.
Poi disse ai suoi servi: “La festa di nozze è pronta, ma gli invitati non erano degni; andate ora ai crocicchi delle strade e tutti quelli che troverete, chiamateli alle nozze”. Usciti per le strade, quei servi radunarono tutti quelli che trovarono, cattivi e buoni, e la sala delle nozze si riempì di commensali.
Il re entrò per vedere i commensali e lì scorse un uomo che non indossava l’abito nuziale. Gli disse: “Amico, come mai sei entrato qui senza l’abito nuziale?”. Quello ammutolì. Allora il re ordinò ai servi: “Legatelo mani e piedi e gettatelo fuori nelle tenebre; là sarà pianto e stridore di denti”.
Perché molti sono chiamati, ma pochi eletti».

Parola del Signore.

Preghiera dei fedeli
Rivolgiamo le nostre preghiere al Padre, perché asciughi dal nostro volto ogni lacrima e ci accolga al suo banchetto eterno, donandoci la salvezza e la felicità eterna.
Preghiamo dicendo: Ascoltaci Signore.

1. Perché la Chiesa annunci con gioia al mondo che Dio ha preparato per gli uomini un banchetto nuziale, la vita eterna, e che li attende per condividere con loro la felicità. Preghiamo.
2. Perché chi regge le sorti delle nazioni si orienti a pensieri e progetti di pace e di solidarietà, impegnandosi a costruire per tutti una società migliore. Preghiamo.
3. Perché nel cuore di ogni uomo, catturato e oppresso dagli affanni terreni, rinasca la speranza nella misericordia di Dio e nella vita beata. Preghiamo.
4. Perché i giovani attirati dal consumismo, dall’edonismo e dall’individualismo scoprano la bellezza dell’impegno solidale per gli altri, specialmente per i più poveri e deboli. Preghiamo.
5. Per tutti noi, affinché ci rivestiamo degli abiti della fede autentica e della carità operosa, della speranza che non delude. Preghiamo.

O Padre, che ci hai raccolti nella Chiesa, comunità dei credenti, rendici forti per affrontare le prove della vita, testimoniando al mondo che la fede nel tuo nome conduce alla consolazione, in attesa del banchetto eterno nei cieli. Te lo chiediamo per Cristo nostro Signore.





lunedì 25 aprile 2016

Bollettino Agenzia Fides del 25 aprile 2016

EUROPA/ITALIA - Le gravidanze adolescenziali e le ripercussioni sulla vita delle giovani donne dell’Africa
 
Padova (Agenzia Fides) – Per la prima volta quest’anno è stata celebrata, in Italia, la Giornata della salute della donna con l’obiettivo di valorizzare la prevenzione e difendere il ruolo fondamentale che le donne rivestono nella famiglia e nella comunità, in Italia come in ogni Paese del mondo. Nei suoi sette Paesi di intervento, Medici con l’Africa Cuamm ogni giorno aiuta le donne a diventare madri. Sempre più spesso però si trova ad assistere ragazze molto giovani alle prese con gravidanze prima dei 18 anni, che devono sopportare gravi ripercussioni sociali, piscologiche e fisiche. Stando ai dati, si legge nel comunicato inviato dal Cuamm all’Agenzia Fides, le gravidanze in età adolescenziale sono in aumento a livello mondiale. Più di 16 milioni di ragazze in tutto il mondo diventano madri in un’età compresa dai 15 ai 19 anni e altrettante quelle che hanno la loro prima gravidanza sotto i 15 anni. Un fenomeno legato anche a matrimoni obbligati. Infatti, nei Paesi dell’Africa a sud del Sahara sono quasi 120 milioni le ragazze costrette a sposarsi prima dei 18 anni. Inoltre, le situazioni di emergenza e crisi, come avvenuto in Sierra Leone durante l’epidemia di Ebola, possono portare conseguenze sulle ragazze più giovani. Da uno studio recente del Cuamm è emerso che il 31% delle complicanze ostetriche registrate nel distretto di Pujehun, dove l’organizzazione lavora dal 2012, riguarda ragazze tra i 13 e i 19 anni. Nel caso del Mozambico, si registra il 48,2% dei matrimoni prima dei 18 anni. Proprio per far fronte alla scarsa o nulla educazione sessuale, il Cuamm in collaborazione con le autorità locali e nazionali, sostiene 6 ambulatori specifici per giovani adolescenti. Si chiamano SAAJ - Servicios Amigos dos Adolescentes e si rivolgono alla popolazione compresa tra i 10 e i 14 anni, al fine di migliorare l'educazione alla salute, offrire consulenze sulla salute riproduttiva e sessuale degli adolescenti, fornire visite in gravidanza pre e post natale, educare circa la cura dell’HIV.
(AP) (25/4/2016 Agenzia Fides)
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ASIA/PAKISTAN - Ragazza cristiana rapita e costretta nozze islamiche: il fenomeno non si ferma
 
Kasur (Agenzia Fides) – Aiutare sua figlia, vittima di sequestro , matrimonio e conversione forzata all’islam: è la richiesta di Sarwar Masih, cristiano pakistano che si è rivolto all’avvocato Sardar Mushtaq Gill, a capo dalla Ong “Lead” (Legal Evangelical Association Development), impegnata a offrire assistenza gratuita ai cristiani vittime di abusi. La ragazza, Laveeza Bibi, di 23 anni, è stata rapita il 14 aprile da due musulmani che hanno fatto irruzione, armati di pistole, in casa della famiglia di Sarwar Masih, nel distretto di Kasur, in Punjab, prendendo la ragazza e minacciando i genitori. Uno dei rapitori Muhammad Talib ha costretto la ragazza sposarlo.
Masih si è recato immediatamente alla stazione di polizia locale, ma la polizia si è mostrata riluttante a registrare una denuncia ufficiale (First Information Report). Del caso si è interessato anche il Pastore Saleem Masih, insieme con l’avvocato Gill. Solo dopo l’intervento dei due, la polizia ha registrato la denuncia contro Talib.
“Nel mese di aprile abbiamo avuto esperienza, solo nell’area di Kasur, di cinque casi di ragazze cristiane rapite e convertite all'Islam, e costrette a sposare i loro aguzzini. A queste ragazze è negata del tutto la tutela legale dei diritti individuali”, spiega l’avvocato Gill a Fides. E il fenomeno continua ad avere proporzioni inaccettabili, con circa mille casi l'anno registrati e molti che non denunciati. L’Ong “Lead” continuerà a ad agire e a sensibilizzare sulla discriminazione e violenza subita in Pakistan in particolare dalle donne delle minoranze religiose cristiane e indù, le più vulnerabili e indifese, soggette a soprusi spesso impuniti. (PA) (Agenzia Fides 25/4/2016)
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ASIA/TURCHIA - Il Patriarca ecumenico vuole incontrare Erdogan per discutere dell'Istituto teologico di Halki
 
Istanbul (Agenzia Fides) – Il Patriarca ecumenico di Costantinopoli Bartolomeo I si prepara a chiedere un appuntamento al Presidente Tayyip Erdogan per discutere dell status del Patriarcato, e soprattutto per avere chiarimenti su recenti episodi che sembrano contraddire e vanificare le precedenti disposizioni legislative riguardanti la restituzione alle comunità religiose minoritarie di beni di cui erano state illegittimamente espropriate in passato dalle autorità turche. Nel corso di una recente conferenza stampa, convocata presso la sede del Patriarcato Ecumenico affacciata sul Corno d'Oro, il Patriarca Bartolomeo ha rilevato che le relazioni tra le autorità turche e le minoranze religiose stanno di nuovo vivendo un momento critico, e è tornato a sollevare la questione dell'Istituto teologico patriarcale di Halki, a cui da 45 anni viene impedita ogni attività di formazione teologica. I tanti annunci fatti circolare negli ultimi anni anche da rappresentanti turchi sulla possibile, imminente riapertura dell'istituzione accademica patriarcale non hanno avuto finora alcuno sviluppo concreto. Secondo fonti locali, consultate dall'Agenzia Fides, il Patriarca Bartolomeo ha annunciato l'invio di una lettera a Erdogan per chiedere un appuntamento, da tenersi possibilmente entro maggio, in modo da potersi confrontare direttamente con il Presidente turco sulla questione della Scuola di Halki e più in generale sui problemi delle minoranze religiose in Turchia.
Negli ultimi tempi – ha sottolineato in occasione della conferenza stampa Laki Vingas, già membro del Consiglio per le fondazioni religiose - “sono stati aperti processi per la cancellazione dei titoli di proprietà, e questa situazione ci preoccupa". A inquietare è soprattutto l'operazione messa in atto dalle istituzioni statali turche che negli ultimi tempi hanno aperto una causa contro il Patriarcato ecumenico di Costantinopoli, per annullare gli atti giuridici con cui dei terreni erano tornati a disposizione della Sede patriarcale ortodossa, nel rispetto delle leggi che dispongono la restituzione alle comunità religiose minoritarie di beni ad esse sequestrati in passato dalle autorità turche (Vedi Fides 21/4/2016). Il processo intentato da istituzioni di Ankara mira in particolare a ri-espropriare il Patriarcato ecumenico di un terreno di 98 acri (pari a circa 40 ettari) a Goksu, e un'alra area a Umit Tepesi, che negli ultimi 4 anni era stata asse gnata proprio all'Istituto di teologia ortodossa di Halki. L'Amministrazione statale delle Foreste ha aperto il processo per chiedere che quei beni immobiliari ritornino a disposizione del Tesoro. L'iniziativa processuale si configura come l'ennesimo caso di vessazione per via giuridico-amministrativa messo in atto dalle istituzioni turche nei confronti del Patriarcato ecumenico di Costantinopoli. (GV) (Agenzia Fides 25/4/2016).
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ASIA/INDIA - La Messa spiegata ai giovani, per i 400 anni della Chiesa di Sant’Andrea
 
Mumbai (Agenzia Fides) – Il Giubileo dei 400 anni dalla fondazione della Chiesa di Sant’Andrea a Bandra, nell’area di Mumbai, è l’occasione per una speciale celebrazione dedicata a ai giovani: è stata una santa Messa animata con drammatizzazioni teatrali e musica, come spiega a Fides p. Cesare D'Mello, il parroco della Chiesa di Sant'Andrea. Inoltre “i diversi momenti della messa sono stati spiegati nel loro significato più profondo, coinvolgendo così i presenti”.
“E’ stata nostra intenzione, nel programmare il Giubileo della Chesa locale – racconta il parroco – organizzare una messa speciale i giovani per tutta la gioventù di Mumbai. Da qui l'idea di celebrarla con un coro da diverse parrocchie, e facendola seguire da un programma di intrattenimento, in cui si sono esibiti artisti provenienti da tutta la città. La sensazione generale è che i nostri giovani meritino più attenzioni pastorali: dobbiamo fare di più per loro, perché, dopo tutto, il futuro appartiene ai giovani”.
La gioiosa celebrazione, cui hanno preso parte anche molti adulti, è stata segnata anche dalla originale “preghiera contro la schiavitù alla tecnologia”.
Nell'omelia il gesuita p. Errol Fernandes ha spiegato che "la Messa non è un rituale ma un evento che rende Dio presente in mezzo a noi" e che dunque "Cristo resta e continua a esserci anche dopo la benedizione finale".
La Chiesa di Sant'Andrea a Bandra è è una delle più antiche chiese dell’area di Mumbai. Ha festeggiato il 400° anniversario di elevazione a parrocchia, datato 1616. La chiesa fu costruita vent’anni prima, nel 1595, dai gesuiti portoghesi, in un’area marittima. (PA) (Agenzia Fides 25/4/2016)
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ASIA/SIRIA - Città a maggioranza cristiana bombardata da ribelli islamisti. Tregua armata a Qamishli tra milizie curde e esercito pro-Assad
 
Hama (Agenzia Fides) – Milizie islamiste legate al gruppo qaidista Jabhat al Nusra hanno sferrato nella giornata di domenica 24 aprile un attacco a colpi di mortaio sulla città siriana a maggioranza cristiana di Sqelbiya, nella provincia centrale di Hama, provocando la morte di almeno quattro civili. Lo riferiscono fonti curde, consultate dall'Agenzia Fides. Alle vittime vanno aggiunti almeno quindici feriti, alcuni dei quali versano in gravi condizioni. L'attacco è avvenuto con il lancio fitto di colpi di mortaio, caduti a pioggia sui quartieri residenziali. La città, sotto il controllo dell'esercito governativo, già in passato aveva subito attacchi da parte dei miliziani jihadisti, che hanno provato più volte a prenderne il controllo, senza mai riuscirci.
Intanto, nella provincia siriana nord orientale di Hassakè regge la tregua tra esercito governativo e miliziani curdi delle Unità di protezione popolare (YPG), raggiunta sabato scorso dopo i sanguinosi scontri esplosi da mercoledì 20 aprile soprattutto nella città di Qamishli (vdi Fides 21/4/2016). Rappresentanti delle milizie curde, interpellati dall'agenzia ARA News, hanno riaffermato l'intenzione di mantenere il controllo delle aree conquistate durante gli scontri, e il rifiuto di fare qualsiasi cncessione al governo di Assad. Gli stessi esponenti curdi hanno accusato il regime di aver costretto le popolazioni civili locali a creare dei gruppi paramilitari “di autodifesa” sottoposti all'esercito governativo, usando soprattutto sui dipendenti pubblici forme di ricatto come la sospensione dello stipendio o l'allontanamento forzato dal posto di lavoro.
L'aprirsi di un nuovo fronte di conflitto tra milizie curde e esercito di Assad nella Siria nord-orientale conferma che dietro la tragedia siriana si muovono strategie e interessi complessi, che non possono essere ridotti allo scontro con i jihadisti dello Stato Islamico (Daesh). Secondo fonti locali, nei tre giorni di scontri tra le milizie curde e l'esercito governativo sono morti 17 civili, 10 miliziani curdi e 31 tra soldati governativi e paramilitari pro regime. (GV) (Agenzia Fid
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AMERICA/ECUADOR - Il terremoto causa difficoltà estreme alle persone colpite da disabilità
 
Quito (Agenzia Fides) - Continua a salire il bilancio delle vittime del terremoto che poco più di una settimana fa ha colpito l’Ecuador: oltre 710 tra morti e dispersi, tra i 16.600 feriti alcuni sono ancora in gravi condizioni. Il bilancio è sempre più grave. Lo ha riferito il Segretariato Nazionale per la Gestione del Rischio. Il Governo ha dichiarato lo stato di emergenza in 6 province: Esmeraldas, Manabí, Santa Elena, Guayas, Santo Domingo e Los Ríos. Mancano acqua, cibo e beni di prima necessità. Nelle emergenze, il tasso di mortalità delle persone con disabilità è doppio rispetto al resto della popolazione. Le ragioni vanno ricercate nella difficoltà o impossibilità di accedere agli avvisi di emergenza, ai rifugi, nella perdita o il danneggiamento degli ausili che permettono loro di muoversi (come bastoni, carrozzine ecc...), nell’aumentata difficoltà di accedere agli aiuti umanitari di base. Tra le iniziative a favore dei più vulnerabili colpiti da que sta calamità, la onlus CBM Italia che si è attivata in collaborazione con i suoi partner locali. Dal giorno del terremoto gli operatori di CBM sono al lavoro per far sì che le persone con disabilità e le loro famiglie, ma anche le persone anziane e le altre categorie vulnerabili, ricevano acqua, cibo, medicine, riparo e ausili motori. “In particolare nella provincia di Esmeraldas il nostro partner OVCI Nostra Famiglia, che lavora a stretto contatto con il Governo, si occupa di produrre e importare dispositivi e ausili motori, come sedie a rotelle e stampelle. In queste ore gli operatori sono al lavoro per distribuire acqua, cibo e kit di prima necessità”, si legge nel comunicato inviato all’Agenzia Fides da CBM.
(AP) (25/4/2016 Agenzia Fides)

Foglio della Collaborazione Pastorale Di San Giorgio di Nogaro

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