Filippesi 1,4 ... e sempre, in ogni mia preghiera per tutti voi, prego con gioia...
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lunedì 28 luglio 2014
sabato 11 settembre 2010
Foglio Parrocchiale:Domenica 12 settembre 2010
Parrocchia di S. Giorgio di Nogaro Porto Nogaro - Villanova - Zellina Ventiquattresima settimana del tempo ordinario settembre 2010 | |
Quando era ancora lontano, suo padre lo vide, ebbe compassione, gli corse incontro, gli si gettò al collo e lo baciò. Il figlio gli disse: “Padre, ho peccato verso il Cielo e davanti a te; non sono più degno di essere chiamato tuo figlio”. Ma il padre disse ai servi: “Presto, portate qui il vestito più bello e fateglielo indossare, mettetegli l’anello al dito e i sandali ai piedi. Prendete il vitello grasso, ammazzatelo, mangiamo e facciamo festa, perché questo mio figlio era morto ed è tornato in vita, era perduto ed è stato ritrovato”. E cominciarono a far festa. |
GIORNO | ORA | CELEBRAZ. | INTENZIONE | NOTE |
DOMENICA 12 settembre XXIV del Tempo Ordinario | 8.30 11.00 19.00 | S. MESSA S. MESSA S. MESSA | X Per tutta la comunità X 40° Matr. Miatto Francesco e Breda Maria Luisa X | A Villanova S. Messa ore 9.30 |
LUNEDì 13 settembre S. Giovanni Crisostomo | 9.00 | S .MESSA | X Giuseppe | |
MARTEDì 14 settembre Esaltazione della S. Croce | 9.00 | S .MESSA | X Giuseppe | |
MERCOLEDì 15 settembre B. V. Maria Addolorata | 9.00 | S .MESSA | X Giuseppe X Antonio e Maria | |
GIOVEDì 16 settembre Ss. Cornelio e Cipriano | 9.00 | S .MESSA | X Varone Sergio X Comisso Elvia e Cesare X Giuseppe X Romano Flavio X Giuseppe | |
VENERDì 17settembre S. Roberto Bellarmino | 9.00 | S .MESSA | X Tommaso X Croda Augusta | |
SABATO 18 settembre S. Giuseppe da Copertino | 19.00 | S. MESSA | X Lidia e Italo X Decio e Claudia | |
DOMENICA 19 settembre XXV del Tempo Ordinario | 8.30 11.00 19.00 | S. MESSA S. MESSA S. MESSA | X Longhin Enzo X Olindo e Maria X Carrara Emilio X Carrara Marianna e Romano X Per tutta la comunità | 1 |
DIO CI AMA E CI CONOSCE PER NOME
I credenti vivono l’esperienza del perdono di Dio, l’unica che può cambiarci radicalmente dall’interno. La preghiera ne dà testimonianza: sa che Dio è per la vita, non vuole la morte del peccatore. Nel riconoscere i nostri peccati lasciamo da parte la nostra autosufficienza e confessiamo la necessità di Dio nella nostra vita. Nel rendergli grazie affermiamo la gratuità assoluta della sua misericordia e un credito di vita inesauribile.
Chi è Dio? A questa domanda risponde la Liturgia della Parola di questa domenica, che ci presenta la pagina della “grande” Parabola della Misericordia. E' una pagina della Bibbia davvero molto bella, che si presta ad innumerevoli riflessioni. Spesso noi cristiani facciamo della Bibbia, e di questa pagina in particolare, una raccolta di precetti morali, dove all'uomo viene presentato un pacchetto di “cose” che si possono o che non si possono fare. Ma la Bibbia non è un libro di morale, non è un libro di storia, di geografia, di scienze, di diritto, ecc. La Bibbia è la Parola d'Amore che Dio rivolge all'uomo per chiamarlo alla comunione ed alla felicità che non ha fine; ciò avviene mediante il progressivo rivelarsi di Dio nella Storia della Salvezza, dove Egli, mediante una pedagogia “tutta sua”, ci rende partecipi del suo Mistero di Amore. E, se volessimo scegliere in tutta la Bibbia un brano che ci aiuti a conoscere Dio ed il suo progetto su di noi, certamente questo potrebbe essere la pagina odierna del Vangelo, la Parabola della Misericordia.
Chi è Dio? Gesù risponde a questa domanda attraverso il racconto dei tre episodi della Parabola mentre si trova davanti un uditorio un po’ particolare: pubblicani e peccatori, quindi, gli ultimi, i più emarginati dai benpensanti; e i farisei e gli scribi, ovvero coloro che sanno, o meglio, credono di sapere tutto su Dio, su chi è Dio.
L’amore di Dio verso gli uomini è così gratuito che non possiamo pretendere di averne diritto: è talmente assoluto che non possiamo mai dire che ci venga a mancare. L’amore umano, al contrario, è così limitato e chiuso dall’egoismo, si spinge così raramente oltre la stretta giustizia o fuori della severità che noi immaginiamo facilmente un Dio vendicatore ed una religione basata sul timore. Chi di noi sa ancora che la “grazia” che egli chiede a Dio significa “tenerezza” di Dio e “pietà” per il peccatore?
Gli Ebrei usavano il termine hesed per indicare l’amore misericordioso di Dio verso il popolo. Questo termine indica la benevolenza, la solidarietà, l’amore vicendevole che deve esistere tra i membri di una stessa famiglia o di una società, disposti ad aiutarsi tra di loro con amore e generosità. Dio manifesta questa benevolenza, innanzi tutto, scegliendo Israele come suo popolo; prescindendo dai suoi meriti, stabilisce con esso un patto di fedeltà e di amore.
La corrispondenza di Israele all’amore di Dio viene ancora identificata con lo stesso termine hesed, che in questocaso significa riconoscenza, amore filiale, fedeltà. Tuttavia, anche quando Israele non osserva l’alleanza, Dio rimane fedele e perdona esercitando sempre la sua bontà misericordiosa. Per questa bontà misericordiosa il popolo, anche peccatore ed infedele, potrà sempre sperare nell’aiuto divino. La bontà diventa così la tenerezza e la pietà che Dio ha per il peccatore, mentre gli offre la salvezza traendola dal peccato stesso, e gli dona continuamente nuovi mezzi sempre più efficaci per trionfare sul male e rispondere così finalmente alle esigenze dell’alleanza. In tal modo la bontà diventa misericordia verso il peccatore. La religione dell’uomo non si fonda più su un titolo di giustizia, ma unicamente sulla carità di Dio. Luca, l’evangelista della tenerezza divina, moltiplica i racconti che mostrano Gesù alla ricerca dei più abbandonati, dei poveri, dei peccatori, facendo così sprigionare il fondamento stesso della nostra religione che è l’atteggiamento di coloro che sono presi nel vortice dell’amore di Dio.
economica. Molte persone sanno che quando non sono più utili nessuno si interessa di loro. Eppure la felicità nasce solo se si è riconosciuti, stimati, apprezzati, soprattutto amati. Non esiste vera “esperienza umana” senza scambio, dialogo, confidenza, amore reciproco vero. Solo l’amore è capace di trasformare, ma ad una condizione: di essere gratuito e libero.
Cristo ci ha rivelato un Dio come lo vorremmo. Un Dio che è amore e misericordia. E’ una “presenza” che stenta a trovare posto nella nostra società, la quale proprio per questo ne ha un bisogno vitale. A prima vista non serve, non è utile, non frutta; però ci dà tutto, ci dà ciò che nessuna analisi scientifica, nessun progresso tecnologico e neppure lo sviluppo delle scienze umane potrà mai darci: sentirci amati singolarmente, uno per uno, in modo assoluto. Quando ci accorgiamo che Dio ci ama così, allora sentiamo che lo stare lontano da lui e dagli altri per altre ragioni umane è perdere tempo, è perdere Dio. Nasce spontaneo allora il bisogno di chiedere perdono.
BREVISSIME DIOCESI, FORANIA, PARROCCHIA | |
L’Ufficio per la pastorale catechistica propone, all’inizio dell’anno pastorale 2010-2011, una Tre giorni di aggiornamento per catechisti che si tiene a Udine nei giorni 14, 15, 16 settembre, presso l’Istituto “Mons. F. Tomadini” in via Martignacco 187, dalle ore 15.00 alle 18.30. La Catechesi attraverso l'arte Chi desidera partecipare dia la sua adesione alla sig.ra Marisa | |
All’inizio di ottobre inizierà l’anno catechistico. Le classi elementari, e non solo, più numerose richiedono l’aiuto e l’impegno di altre/i catechiste/i: già alcune classi non riusciamo a coprirle per mancanza di catechiste: rinnoviamo l’invito alle persone delle nostre comunità a dare la loro disponibilità per questo servizio. Qualità particolari non sono necessarie se non la disponibilità ad un impegno a servizio dei nostri bambini e dei ragazzi. | |
In alcuni giorni di questa settimana il parroco è assente. Per ogni necessità potete rivolgervi a don Gigi o ai sacrestani | |
Mercoledì di questa settimana cade la memoria liturgica della B.V. Addolorata che nella nostra comunità parrocchiale si celebra il venerdì prima della Domenica delle Palme secondo il vecchio calendario liturgico | |
Domenica prossima don Livio Celebra alle ore 9.00 a Porto Nogaro Ore 10.30 a Zellina | |
Questa settimana abbiamo salutato SGUASSERO ANTONIO da S. Giorgio e BIONDIN ITALO da Porto Nogaro. Ricordandoli nelle nostre preghiere rinnoviamo le condoglianze ai familiari che ringraziano quanti hanno partecipato al loro lutto |
sabato 24 luglio 2010
lunedì 3 marzo 2008
Sacrestani, manca il ricambio generazionale
L'allarme lanciato nell'assemblea dell'unione diocesana
UDINE (3 marzo, ore 13.00) - Nelle comunità cristiane friulane è alle porte una emergenza sacrestani. Lo ha denunciato questa mattina l’annuale assemblea dell’Unione diocesana sacrestani, svoltasi a Udine presso la parrocchia del Carmine.
«Nel 2007 non c’è stata alcuna nuova adesione alla nostra associazione – ha riferito il presidente, Maurizio Liani – mentre l’età media avanza rapidamente e l’elenco dei “colleghi” che in un anno raggiunge la casa del Padre è sempre più lungo».
«Nel 2007 non c’è stata alcuna nuova adesione alla nostra associazione – ha riferito il presidente, Maurizio Liani – mentre l’età media avanza rapidamente e l’elenco dei “colleghi” che in un anno raggiunge la casa del Padre è sempre più lungo».
Ma di spazio per il pessimismo ce n’è stato poco perché i diversi interventi nell’assemblea hanno puntato ad evidenziare soprattutto le molteplici belle testimonianze di servizio alla comunità rese da nonzoli. Tra le più commoventi quella di una parrocchia in cui alla morte del sacrestano il testimone è stato preso dalla moglie e dalla sorella, pur molto anziane.
Qualche giovane che accetta la sfida c’è, il problema è la continuità e la capacità di superare lo scoraggiamento. «Si fa fatica a trovare vocazioni a fare il sacrista come è difficile maturare quelle al sacerdozio e al matrimonio. Tutti si lamentano e si scandalizzano della precarietà nel mondo del lavoro, ma poi nessuno si accorge o accetta senza problemi il fatto che siano diventare precarie tutte le scelte più importanti della vita», ha notato l’assistente spirituale dell’unione sacristi, don Arrigo Zucchiatti.
Dopo l’intervento tecnico e formativo del direttore dell’Ufficio liturgico diocesano, don Loris Della Pietra, l’assemblea si è conclusa con l’approvazione del programma 2007 che prevede un ritiro spirituale a Castellerio in primavera e un pellegrinaggio a Millstatt in Corinzia in autunno, aperti anche ai sacrestani non iscritti.
Dopo l’intervento tecnico e formativo del direttore dell’Ufficio liturgico diocesano, don Loris Della Pietra, l’assemblea si è conclusa con l’approvazione del programma 2007 che prevede un ritiro spirituale a Castellerio in primavera e un pellegrinaggio a Millstatt in Corinzia in autunno, aperti anche ai sacrestani non iscritti.
Roberto Pensa
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Foglio della Collaborazione Pastorale Di San Giorgio di Nogaro
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