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venerdì 8 marzo 2024

IL CAMMINO NEOCATECUMENALE CELEBRA I PRIMI 50 ANNI DI PRESENZA NELL’ARCIDIOCESI DI UDINE

 

IL CAMMINO NEOCATECUMENALE CELEBRA I PRIMI 50 ANNI DI PRESENZA NELL’ARCIDIOCESI DI UDINE

Sarà celebrata mercoledì 13 marzo, alle 19 in Cattedrale a Udine, una Santa Messa di ringraziamento per i primi 50 anni di presenza del Cammino neocatecumenale in Diocesi. La Messa sarà presieduta da mons. Andrea Bruno Mazzocato.

Cinquant’anni di presenza a Udine del Cammino neocatecumenale, un percorso post-battesimale cattolico modellato sul catecumenato della chiesa primitiva, definito da Giovanni Paolo II «itinerario di formazione alla fede adatto ai tempi moderni». Il “Cammino” nacque in Spagna nei primi anni sessanta, per iniziativa del pittore Kiko Argüello e di Carmen Hernández.

Il cinquantesimo sarà celebrato con una Santa Messa in Cattedrale mercoledì 13 marzo alle 19. A presiedere la celebrazione sarà l’amministratore apostolico mons. Andrea Bruno Mazzocato, con la concelebrazione di diversi sacerdoti formati nel Cammino.

La prima comunità venne aperta il 6 gennaio 1974 nella Parrocchia di San Pio X, a Udine, dove ancora proseguono le catechesi del Cammino neocatecumenale. Mezzo secolo dopo, il Cammino neocatecumenale è presente con oltre 450 persone, afferenti soprattutto – ma non esclusivamente – alle Parrocchie di San Pio X e B.V. di Fatima, in città a Udine, Tarcento e San Giorgio di Nogaro.

Numerose le vocazioni nate in seno al Cammino: chiamate al matrimonio, al sacerdozio e, per tutti, alla missione. La celebrazione del 13 marzo sarà anche l’occasione per ringraziare il Signore dei tanti doni ricevuti in cinque decadi di presenza nel territorio diocesano.

In Regione, in particolare nel territorio della Diocesi di Trieste, è presente anche un seminario missionario “Redemptoris mater”, che ospita giovani afferenti al Cammino neocatecumenale provenienti da ogni parte del mondo, in cammino verso il sacerdozio.

LA LETTERA DI CONGEDO DI MONS. ANDREA BRUNO MAZZOCATO ALL’ARCIDIOCESI DI UDINE

 

LA LETTERA DI CONGEDO DI MONS. ANDREA BRUNO MAZZOCATO ALL’ARCIDIOCESI DI UDINE

In prossimità del suo saluto alla Chiesa udinese, previsto in due momenti il 28 marzo e il 14 aprile, mons. Andrea Bruno Mazzocato si rivolge all'Arcidiocesi di Udine con una lettera scritta a cuore aperto, con la sincerità che da sempre ha contraddistinto i suoi scritti e, in generale, il suo operato. Egli offre le motivazioni della scelta «che può creare dispiacere a qualcuno di voi come a me» del suo rientro nella terra di origine, la Diocesi di Treviso.

Carissimi sacerdoti, diaconi, religiosi/e fedeli tutti,

mentre ci stiamo preparando con fede e gioia ad accogliere il nuovo Arcivescovo, mons. Riccardo Lamba, desidero rivolgervi ancora una parola a conclusione dei miei oltre 14 anni di ministero episcopale in mezzo a voi.

Ripercorrendoli con la memoria possiamo riconoscere che ci sono stati dei frutti di bene a favore della nostra Chiesa diocesana. Per questi frutti, con gioia lodiamo e ringraziamo Dio Padre per mezzo di Gesù nostro Signore perché “ogni buon regalo e ogni dono perfetto vengono dall’alto e discendono dal Padre, creatore della luce” (Gc 1,17). I doni che Dio Padre ci ha fatto sono una prova che egli non solo non abbandona la Chiesa di Udine ma, anzi, la arricchisce di grazie, a volte imprevedibili, pur in mezzo alle nostre fragilità e incoerenze. Per questo diciamo: “Eterna è la sua misericordia”.

È doveroso da parte mia allargare il ringraziamento alle tante persone (sacerdoti, diaconi, religiosi e laici) che in questi anni si sono rese disponibili, con generosità e anche con pazienza, a collaborare con me nell’opera pastorale e di governo della nostra Chiesa. Molte sono state per me un esempio stimolante di fede, di passione per le loro comunità e per tutta la diocesi e di ammirevole fedeltà. Dio le ricompensi per quanto hanno donato a me e alla Chiesa.

Se rivolgo lo sguardo su di me, devo confessarvi con sincerità che il sentimento più forte che mi sale dalla coscienza è quello di chiedere perdono. Mi affido, prima di tutto, alla misericordia di Dio Padre e di Gesù, buon Pastore, pregando lo Spirito Santo che mi aiuti a confidare in essa. Chiedo, poi, umilmente perdono alla Chiesa di Udine e alle persone se sono pesate su di loro le mie debolezze e le mie colpe. Ho cercato di rinnovare sempre nella mia coscienza rette intenzioni e un sentimento di carità, ma i limiti ognuno se li porta dietro. Sarei contento se il mio ministero episcopale si concludesse in una reciproca riconciliazione che nel mio animo sento già viva verso tutti.


Spendo una parola anche sulla scelta che ho fatto di tornare a vivere a Treviso dove il vescovo, mons. Tomasi, si è offerto di accogliermi. Mi trasferirò nella canonica della parrocchia di Biadene dove condividerò la vita con il parroco e il parroco emerito, due sacerdoti che conosco molto bene. In quella canonica è già stato ospite, fino a due anni fa, un altro vescovo emerito, mons. Angelo Daniel, per cui l’ambiente è già preparato.

Mi sembra giusto condividere il motivo che mi ha condotto a fare questa scelta che può creare dispiacere a qualcuno di voi come a me. Se avessi guardato a me stesso sarei rimasto volentieri nell’affascinante terra del Friuli e tra persone che ormai mi sono familiari. Mi sono, invece, chiesto in coscienza quale fosse il bene per la Chiesa di Udine che ho amato. Anche guardando a come ho operato in questi 14 anni ho concluso che fosse onesto ritirarmi per lasciare piena libertà al mio successore.

Quando un servo, specialmente se ha avuto responsabilità di rilievo, ha concluso il suo compito è meglio che lasci la casa libera a chi lo sostituisce. Nel nostro caso, la casa del padrone è la Santa Chiesa di Cristo che in Udine e che desidero favorire e rispettare in ogni modo.

La distanza fisica non significherà lontananza spirituale. La Chiesa friulana sarà sempre presente nella mia preghiera. Sarò pure disponibile ad aiutare il nuovo Vescovo in tutti modi che lui riterrà utili. Da parte mia, poi, troverete anche la piena disponibilità a continuare i rapporti personali di amicizia e di dialogo che si sono creati in questi anni e che sono stati una delle belle esperienze che il Signore mi ha donato in questa diocesi.

Concludo questa mia lettera invocando su di voi una speciale benedizione di Dio Padre, Figlio e Spirito Santo, per intercessione di Maria, tanto cara ai friulani, e dei Santi Patroni Ermacora e Fortunato.

Unito nella carità in Cristo.

+ Andrea Bruno Mazzocato

mercoledì 17 gennaio 2024

ISSR E ARCIDIOCESI INSIEME PER LA FORMAZIONE DEGLI OPERATORI PASTORALI: I PRIMI DUE SEMINARI

 

ISSR E ARCIDIOCESI INSIEME PER LA FORMAZIONE DEGLI OPERATORI PASTORALI: I PRIMI DUE SEMINARI

È una proposta nuova quella che si aprirà a inizio febbraio e che consiste in due corsi settimanali – rispettivamente di otto e sette incontri – in forma di webinar, cioè con partecipazione da casa. A curare la proposta l'Istituto superiore di scienze religiose (ISSR) e l'Arcidiocesi di Udine. Destinatari sono gli operatori pastorali: dalla catechesi alla liturgia, dalla carità alla pastorale giovanile, dalla comunicazione e cultura alla pastorale familiare.

Il primo webinar – dal 2 febbraio al 22 marzo sarà focalizzato sul processo di iniziazione cristiana, ponendosi quindi a supporto del progetto pluriennale che l’Arcidiocesi udinese ha avviato lo scorso settembre. Il secondo ciclo di incontri – dopo Pasqua, dal 12 aprile al 31 maggio – sarà sulla nuova evangelizzazione.

 

Il primo webinar: l’essenziale “invisibile agli occhi”

Il primo dei due webinar è intitolato «L’essenziale invisibile agli occhi. Seminario sul processo di iniziazione cristiana». Sviluppato in otto incontri serali (20-21.30), il webinar inizierà il 2 febbraio e proseguirà nei venerdì successivi fino al 22 marzo. Scopo di questo primo seminario è allenare lo sguardo sulla realtà pastorale: si tratta di riscoprire l’essenziale – ossia la ricerca di fede nella società attuale – che spesso rimane “invisibile agli occhi” per il tentativo di trovare risposte in strutture pastorali esistenti e non sempre consone. Il riferimento va al percorso di accompagnamento personale che segue le tappe dell’antico catecumenato: da una prima conoscenza del Vangelo, all’incontro con Cristo, alla celebrazione dei sacramenti e ad una consapevole vita cristiana.

Don Federico Grosso dedicherà il primo incontro all’introduzione e inquadramento teologico del tema; seguirà una coppia di incontri con mons. Sandro Piussi sulla prassi del catecumenato nella chiesa aquileiese. Altri due incontri vedranno padre Francesco Rossi riflettere sulla riscoperta del catecumenato degli adulti in epoca recente. Infine, mons. Ivan Bettuzzi proporrà tre serate per fornire le coordinate per una pastorale ripensata in chiave catecumenale.

 

Dopo Pasqua: annunciare il Vangelo in un mondo che cambia

Il secondo webinar ha per titolo «Annunciare il Vangelo in un mondo che cambia. Seminario sulla nuova evangelizzazione». Negli stessi orari (20-21.30) i partecipanti si riuniranno on-line per sette incontri a partire da venerdì 12 aprile fino al 31 maggio (ad eccezione del 26 aprile). Obiettivo di questo seminario è affrontare i nodi cruciali del cambiamento in atto nella società e nella Chiesa, recepiti spesso come ostacoli, riletti come sfide che chiedono un cambio radicale di prospettiva da cui far discendere nuove scelte pastorali.

Il seminario si aprirà con due incontri a cura di don Alessandro Cucuzza, che interverrà su «Società laica e “diversità cristiana”». A seguire, un’altra coppia di appuntamenti vedrà mons. Ivan Bettuzzi ragionare sulla scelta pastorale di «stare completamente nella rivelazione e completamente nel tempo». Gli ultimi tre appuntamenti avranno carattere di testimonianza, raccogliendo e presentando buone pratiche dal territorio.

 

Per partecipare ai due webinar

Per informazioni e iscrizioni è necessario rivolgersi alla Segreteria dell’ISSR, in viale Ungheria 22 a Udine. La segreteria è raggiungibile al telefono (0432-298120) o via email (info@issrermagoraefortunato.it) e risponde dal lunedì al giovedì, dalle 16 alle 18.30.

Per ciascun webinar è chiesto un contributo di 20 euro per ciascun partecipante. Sarà utilizzata la piattaforma Cisco Webex.

sabato 4 novembre 2023

Facebook, Instagram, YouTube a servizio delle parrocchie

 

Facebook, Instagram, YouTube a servizio delle parrocchie

Al via quattro laboratori su social media di oratori e collaborazioni pastorali, siti web parrocchiali, promozione del patrimonio artistico, della spiritualità dei cammini, delle potenzialità pastorali del turismo religioso.

Facebook, Instagram, YouTube a servizio delle parrocchie

CHIESA E STRUMENTI DI COMUNICAZIONE: QUATTRO LABORATORI A SERVIZIO DI PARROCCHIE E COLLABORAZIONI PASTORALI
Social media di oratori e Collaborazioni pastorali, siti web parrocchiali, ma anche nuova evangelizzazione e integrazione degli strumenti di comunicazione parrocchiali. Questi i temi di «Comunicare il Vangelo», i quattro laboratori di comunicazione ecclesiale che, a partire dal 5-6 novembre, saranno proposti dall'Ufficio per la pastorale delle Comunicazioni sociali. Aperte le iscrizioni.

«Ho visitato il sito per gli orari del catechismo, ma non è aggiornato», «Il profilo Facebook della Collaborazione pastorale è vecchio», «Il parroco l’ha detto negli avvisi, eppure non c’è scritto nel foglietto domenicale». Quante volte sentiamo frasi di questo tipo, figlie di qualche (paradossale) intoppo di comunicazione. Proprio al fine di far nascere domande sull’efficacia della comunicazione parrocchiale (e, auspicabilmente, suscitare alcune risposte), l’Ufficio per la pastorale delle comunicazioni sociali propone l’iniziativa «Comunicare il Vangelo», quattro serate di laboratorio ognuna delle quali replicata in due sedi e in due date diverse.

La proposta si rivolge a tutte le persone che in qualche modo hanno a che fare con strumenti di comunicazione ecclesiale: dai gruppi di redazione dei bollettini parrocchiali ai giovani che gestiscono i profili social degli oratori, da chi si occupa del sito web della Parrocchia o della CP a chi, semplicemente, desidera approfondire modalità per una nuova forma di evangelizzazione.

Al fine di rendere la proposta più accessibile alle Collaborazioni pastorali e alle Parrocchie, ciascuno dei quattro laboratori è duplicato tra il seminario di Castellerio e un luogo decentrato rispetto alla città (l’oratorio di Talmassons a sud; il santuario di S. Antonio a Gemona, a nord). Si potrà scegliere, quindi, la serata più comoda.

Lunedì 6 e martedì 7 novembre, rispettivamente in oratorio a Talmassons e in seminario a Castellerio, avrà luogo il primo laboratorio, centrato sull’utilizzo di strumenti di social networking (leggi: Facebook, Instagram, YouTube) a servizio di CP e Parrocchie. Ad animare la serata sarà Lucia Di Benedetto, professionista del laboratorio grafico “Ohana”.
La settimana successiva, lunedì 13 e martedì 14 novembre, sempre a Talmassons e a Castellerio, spazio all’approfondimento sul buon uso di un sito web parrocchiale: dai contenuti all’estetica, dall’accoglienza del visitatore (del sito) ai possibili utilizzi inediti di un portale web. A intervenire sarà Giovanni Lesa, direttore dell’Ufficio per la pastorale delle Comunicazioni sociali.
Il 5 e 6 febbraio 2024, rispettivamente a Gemona e a Castellerio, don Alessio Geretti proporrà una riflessione laboratoriale su possibili forme di nuova evangelizzazione a “portata di mano” delle Collaborazioni pastorali: si parlerà del patrimonio artistico, della spiritualità dei cammini, delle potenzialità pastorali del turismo religioso.
Infine, ancora Giovanni Lesa interverrà il 12 e 13 febbraio, sempre tra Gemona e Castellerio, introducendo la redazione di un piano di comunicazione integrata e coerente tra i diversi strumenti attivati da una Parrocchia.
Ciascun laboratorio inizia alle 20.00 e prevede circa 2 ore di lavori, unendo un aspetto teorico con una necessaria applicazione pratica. Ogni sessione di laboratorio è attivata al raggiungimento delle 10 persone iscritte.

Per aderire
Le iscrizioni vanno effettuate sul sito dell’Ufficio per la pastorale delle Comunicazioni sociali entro il giovedì precedente ai laboratori: per il primo incontro, dedicato ai social media parrocchiali, l’adesione quindi va data entro il 2 novembre. È possibile partecipare anche a laboratori singoli: non è necessario aderire all’intero percorso. È richiesto un contributo di 5 € a persona per ogni laboratorio, da versare il giorno stesso.

venerdì 27 ottobre 2023

Radio Spazio: una giornata in diretta per i trent'anni d'età

 

L’EMITTENTE DIOCESANA RADIO SPAZIO CELEBRA I 30 ANNI DI TRASMISSIONI CON UNA DIRETTA SPECIALE. PRESENTE ANCHE L’ARCIVESCOVO

Lunedì 30 ottobre Radio Spazio, emittente radiofonica diocesana, celebra i suoi primi 30 anni di attività e, per l’occasione, propone agli ascoltatori una lunga diretta (dalle 7 alle 22) che vedrà alternarsi alla conduzione tanti giornalisti e collaboratori che avranno il piacere di ospitare vecchie voci dell’emittente, rappresentanti delle istituzioni e del mondo politico, di quello culturale e musicale. Senza dimenticare l’intrattenimento.

Una giornata di diretta e alcuni “regali digitali”

Dalle 7 alle 22, ben 15 ore di diretta non-stop per celebrare il trentesimo anniversario di trasmissioni di Radio Spazio. È quanto si potrà ascoltare lunedì 30 ottobre sintonizzandosi sulle frequenze dell’emittente diocesana o tramite l’app “Radio Spazio” per smartphone, con trasmissioni che si sussegueranno come indicato di seguito. È possibile seguire la diretta, così come tutte le trasmissioni di Radio Spazio, anche sul sito www.radiospazio.it, che per l’occasione sarà completamente rinnovato.

Il nuovo sito web, tuttavia, non è l’unica novità introdotta con il trentesimo anniversario di Radio Spazio: da qualche giorno, infatti, l’emittente diocesana pubblica tutti i suoi podcast su Spotify e Spreaker, piattaforme di diffusione di contenuti audio e radiofonici. Dal proprio PC o smartphone, dunque, si possono riascoltare in qualsiasi momento tutte le rubriche, i radiogiornali, gli approfondimenti.

 

Una radio «per dar voce alla Chiesa friulana e alla sua gente»

Ottobre 1993: mons. Duilio Corgnali (a sinistra) e l’arcivescovo mons. Alfredo Battisti alla presentazione di Radio Spazio 103

Tratto da La Vita Cattolica di mercoledì 25 ottobre 2023

«Lo scopo principale era dar voce, anche attraverso una radio, alla Chiesa friulana e alla sua gente. Con questa motivazione abbiamo allora iniziato a cercare un’emittente». A ricordare la nascita di Radio Spazio come “voce” della Diocesi di Udine – accanto al settimanale “la Vita Cattolica” – il primo direttore dell’emittente, mons. Duilio Corgnali. «All’inizio l’idea era rilevare una di quelle radio libere sorte a livello parrocchiale, ma ciò non fu possibile – prosegue –; fu, invece, individuata Radio Spazio 103 che allora trasmetteva da Tarcento e che stava patendo qualche difficoltà economica e operativa». Fu poi inaugurata ufficialmente il 10 ottobre 1993, Giornata delle Comunicazioni sociali. «Pian piano abbiamo maturato quell’esperienza che alcuni di noi, me compreso, avevano avuto modo di sperimentare in altre emittenti, con la consapevolezza di avere a disposizione un prezioso mezzo a servizio del Vangelo e vicino alla gente». Lo definisce «una sorta di miracolo» mons. Corgnali. «Reso possibile da un gruppo di volontari laici, allora guidati da una validissima collaboratrice, Grazia Fuccaro che svolgeva il compito di direttrice dei programmi. E poi abbiamo potuto contare su tanti amici, anche tra gli industriali, che hanno scommesso e creduto nel valore della radio, sostenendola».

 

La diretta del 30 ottobre

 

ORACONDUTTORIPARLIAMO DI…OSPITI
7.00Valentina PaganiRassegna stampa
Informazione locale
Alvise Renier, già redattore di Radio Spazio
8.00Marta RizziRassegna stampa
Informazione locale
Valentina Viviani, redattrice Il Friuli
Paolo Mosanghini, direttore Messaggero Veneto
9.00Federico RossiGjal e copasse: speciale 30° Radio SpazioMons. Duilio Corgnali, già direttore di Radio Spazio
Mario Anzil, vicepresidente della Regione FVG
10.00Novella Del FabbroCjargne: speciale 30° Radio SpazioAntonella Lanfrit, Marco Tempo, già direttori di Radio Spazio
Daniel Prochaska, regista
Catherine Tamussin, insegnante francese di origine carnica
Celestino Vezzi, giornalista
11.00Mattia MeroiSpazio SportAntonio Simeoli, Messaggero Veneto
Carlo Ronco, esperto di calcio
12.00Don Daniele Antonello
Giovanni Lesa
Speciale ChiesaMons. Andrea Bruno Mazzocato, arcivescovo
12.40Francesco TonizzoFREEulbike
13.00Valerio MorelliBasket e non soloMarco Ballico, giornalista
Davide Micalich, Eagles Cividale
Flavio Pressacco, allenatore
14.00Marco Miconi
Nicola Cossar
Folk e dintorni
Ispettore Rock
15.00Alex MartinelliDammi Spazio: musica e curiosità
16.00Marco BirriSpeciale 30° Radio Spazio
16.30Daniela Gnesutta
Guglielmo Pitzalis
La salût no si compre: prevenzione oncologica
17.00Luca PianaCabaret in friulanoAlvio&Elena
Sdrindule
18.00Tavola rotondaL’informazione in lingue minoritarieWilliam Cisilino, ARLeF
Walter Tomada, La Patrie dal Friûl
Carlo Puppo, giornalista
Ezio Gosgnach, già direttore di Radio Spazio
19.00Enzo CattaruzziSpeciale sanità in FVGRiccardo Riccardi, assessore regionale alla sanità
Silvio Brusaferro, già presidente ISS
20.00Redattori in lingua slovenaVrata proti vzhodu: approfondimenti e informazione in lingua slovena
21.00Flavio ZeniVivo positivo: associazioni e volontariato in FVG
21.30Anna PiuzziLibri alla radio: speciale radio e cultura letterariaLoredana Lipperini, scrittrice

 

sabato 20 maggio 2023

Domenica 21 maggio 2023 l’arcivescovo ordina un nuovo sacerdote

 

Diocesi: Udine, domenica 21 maggio l’arcivescovo ordina un nuovo sacerdote

domenica 5 marzo 2023

Ci ha lasciato don Roberto Revelant, vocazione che nasce dall’amore per gli ultimi 5 marzo 2023

 5 MARZO 2023

Si è spento all’età di 72 anni don Roberto Revelant, sacerdote della Chiesa eugubina, di origini friulane. Negli ultimi mesi il suo complesso quadro clinico si era progressivamente aggravato, fino al repentino peggioramento degli ultimi giorni. 

Le origini friulane

Don Roberto nasce a Torviscosa (provincia di Udine) il 3 gennaio 1951, figlio di Vittorio e di Teresa Roson, secondo di cinque fratelli. La famiglia è profondamente religiosa e l’educazione è rigorosa con una predisposizione a spendersi per gli altri. L’infanzia e la giovinezza sono segnate dalla poliomielite, dall’esperienza del Seminario arcivescovile di Udine fino all’ingresso nella Snia Viscosa (grande azienda del territorio) che lo porterà negli anni Settanta a diventare tesoriere dello stabilimento. Da lavoratore, studia e diventa ragioniere. 

L’incontro con Capodarco

Gli anni Settanta sono gli anni in cui conosce la realtà di Capodarco, che lo coinvolge e lo porterà a scelte importanti come andare vivere in comunità con i disabili e lasciare il lavoro alla Snia Viscosa.

Il cammino verso diaconato e sacerdozio

Proprio sul finire degli anni Settanta, dall’arcivescovo di Udine di allora, mons. Alfredo Battisti, nascerà la proposta di iniziare il cammino di formazione al diaconato permanente. Un percorso che porterà don Roberto all’ordinazione diaconale, il 7 giugno 1981. Al sacerdozio, don Roberto arriva il 20 settembre 2008, consacrato presbitero a Gubbio. Sono gli anni in cui è vicepresidente della Comunità di Capodarco eugubina, al fianco di don Angelo Fanucci. Parroco in varie realtà diocesane, don Roberto è stato anche direttore della Caritas di Gubbio, fino al 2020. Una vita intensa e ricca di tante esperienze, quella di don Roberto Revelant. Appena possibile, saranno comunicati qui data, orario e luogo dei suoi funerali.

Le due comunità di Torre dei Calzolari e di Spada si stringono unite nel dolore, nella preghiera e nella gratitudine per il servizio prestato da don Roberto. Stasera (domenica 5 marzo) i fedeli si raccolgono in preghiera per lui alle ore 21 nella chiesa di Torre Alta con la recita del Santo Rosario. Ci sarà il Rosario anche domani sera (lunedì 6) nella chiesa di Spada alle ore 21.

In Kosovo quattro anni fa

Quattro anni fa, insieme al vescovo Luciano e a una delegazione diocesana di Gubbio, don Roberto era stato in Kosovo per una visita alla casa Caritas sostenuta dalle diocesi umbre da oltre vent’anni. Nel video qui sotto la sua intervista per raccontare questa esperienza di carità…

Un ricordo in Friuli

50° di Fondazione della Parrocchia San Pio X Udine





Lo scriba aggiunge e prega per lui
Nel necrologio di ieri 8 marzo è stato citato San Paolo. Giustamente!

Ho combattuto la buona battaglia, ho terminato la corsa, ho conservato la fede. Ora mi resta soltanto la corona di giustizia che il Signore, il giudice giusto, mi consegnerà in quel giorno." 2Tm4,7-8 

mercoledì 28 settembre 2022

Nuovi Vicari Parrocchiali: don Alberto a Palmanova

L’ARCIVESCOVO NOMINA NUOVI VICARI PARROCCHIALI A CODROIPO, PALMANOVA, TARVISIO, SAN DANIELE E SAN GIORGIO DI NOGARO

Diverse Collaborazioni pastorali - e in esse numerose comunità cristiane - potranno contare sul supporto di alcuni giovani sacerdoti, le cui nomine sono state annunciate nel fine settimana del 24-25 settembre. A Codroipo arriva don Gabriele Pighin, mentre don Alberto Paschini andrà a Palmanova. Don Matteo Lanaro farà servizio a Tarvisio, don Alberto Santi a San Giorgio di Nogaro. Resta a San Daniele don Davide Larcher. Le nomine saranno effettive dalla seconda metà di ottobre.

Hanno tra i ventiquattro e i trentacinque anni i giovani sacerdoti che l’Arcivescovo ha assegnato a nuovi incarichi pastorali in diverse Collaborazioni pastorali dell’Arcidiocesi di Udine. Quasi tutti i nuovi vicari parrocchiali sono stati ordinati sacerdoti lo scorso giugno e tutti loro sono sacerdoti diocesani. In queste settimane, i giovani sacerdoti si sono congedati dalle comunità che hanno accolto i primi mesi del loro ministero presbiterale; il loro servizio è ora dedicato a territori caratterizzati dalla presenza di numerose comunità, in supporto ai parroci delle stesse.

Di seguito riassumiamo le nuove nomine di vicari parrocchiali.

A Codroipo arriva don Gabriele Pighin

Nato nel 1996, don Gabriele Pighin è originario di Rivignano. Ordinato sacerdote lo scorso 26 giugno, dopo aver svolto servizio da seminarista nelle Parrocchie di Rivignano e Cividale, ha donato le primizie del suo ministero presbiterale nella Parrocchia di Reana del Rojale, operando anche nelle diverse comunità della Collaborazione pastorale del Rojale.

Don Gabriele ha già iniziato il suo servizio pastorale a Codroipo, in affiancamento al parroco, mons. Ivan Bettuzzi, e al vicario già presente in loco, don Carlos Botero Arias.

 

Palmanova accoglie don Alberto Paschini

Originario di Illegio, don Alberto Paschini compirà trent’anni a novembre. Ha prestato servizio pastorale a Illegio, Tolmezzo e Tarcento prima di essere ordinato sacerdote nel giugno 2018. Da allora ha svolto il suo servizio nella Collaborazione pastorale di San Giorgio di Nogaro, curando in particolare la Parrocchia di Porpetto e le vicine comunità di Castello e Corgnolo.

A Palmanova opererà accanto al parroco e vicario foraneo, mons. Angelo Del Zotto, nella cura pastorale della città stellata e delle Parrocchie di cui mons. Del Zotto è parroco: Bagnaria Arsa e Sevegliano, Ialmicco, Trivignano e Clauiano. La CP palmarina comprende anche le comunità non parrocchiali di Sottoselva, Melarolo, Merlana e Privano.

Don Paschini inizierà il suo servizio a Palmanova a metà ottobre.

 

Il tarvisiano abbraccia don Matteo Lanaro

Classe 1987, don Matteo Lanaro è originario della Parrocchia di Povoletto. Sacerdote da giugno scorso, dopo aver prestato servizio nelle comunità di San Giorgio di Nogaro e nella Collaborazione pastorale di Colloredo di Monte Albano, da pochi mesi presta servizio nella Parrocchia di Santa Maria Assunta di Fagagna, operando anche nelle vicine comunità di Villalta e Ciconicco.

Don Lanaro lascia le comunità collinari per supportare il parroco don Alan Gueijman Iacoponi nella vasta Collaborazione pastorale di Tarvisio, comprendente anche le Parrocchie di Malborghetto-Valbruna/Malborgeth-Wolfsbach/Naborjet-Ovčja vas, Ugovizza/Ukve, Camporosso/Saifnitz/Žabnice, Cave del Predil/Raibl/Rabelj, Fusine in Valromana/Weißenfels/Bela Peč, comprendenti numerose comunità non parrocchiali. Sarà accolto nelle nuove Parrocchie domenica 2 ottobre nella Messa delle 10 a Tarvisio.

 

Don Alberto Santi a San Giorgio di Nogaro

Con i suoi ventiquattro anni, don Alberto Santi è il più giovane presbitero del clero udinese. Originario di Ursinins Piccolo, nella parrocchia di Buja, fino a ora prestava servizio nelle comunità della Collaborazione pastorale di Variano.

A San Giorgio di Nogaro si affiancherà al parroco e vicario foraneo mons. Igino Schiff, al vicario parrocchiale già presente, don Alex De Nardo e al collaboratore pastorale don Jude Chimee Obianigwe. Ai quattro sacerdoti spetta la cura pastorale delle Parrocchie di San Giorgio, Porto Nogaro, Villanova, Zellina, Marano Lagunare, Porpetto, Castello e Corgnolo.

Don Santi inizierà il suo servizio a San Giorgio di Nogaro nella seconda metà del mese di ottobre.

 

Resta a San Daniele don Davide Larcher

Continuerà il suo servizio a San Daniele il sacerdote venticinquenne, carnico di Imponzo, don Davide Larcher. Nella Collaborazione pastorale sandanielese don Larcher già opera accanto al parroco don Sergio De Cecco per la cura delle Parrocchie di San Daniele, San Giacomo e San Pietro in Ragogna, Muris e – più di recente – delle Parrocchie di Forgaria, Cornino e Flagogna, a cui si aggiungono le comunità non parrocchiali di San Rocco e Monteprat. Nella CP sono presenti anche don Agostino Pitto, vicario parrocchiale e don Stephen Phen.

venerdì 12 febbraio 2021

ADDIO A MONS. DARIO SAVOIA

 

LUTTO NELL’ARCIDIOCESI DI UDINE: ADDIO A MONS. DARIO SAVOIA

Un nuovo lutto ha colpito la Chiesa udinese: venerdì 12 febbraio il Signore ha chiamato a sé mons. Dario Savoia. Il sacerdote si è spento all'età di 90 anni. A breve sarà comunicata la data delle esequie.


Nato a Pozzecco di Bertiolo nel 1930, don Savoia fu ordinato sacerdote nel 1954. Nello stesso anno iniziò un incarico – durato dodici anni – come docente nel seminario di Castellerio, prima di dedicarsi all’insegnamento in diverse scuole medie del territorio friulano.

Nel 1973 divenne assistente ecclesiastico della FACE, la Famiglia degli Artisti Cattolici “Ellero”, una realtà diocesana che riuniva pittori, scultori, architetti e artisti in generale che desideravano crescere nella fede. Contestualmente, mons. Savoia assunse l’incarico di Difensore del Vincolo presso il tribunale della Sacra Rota a Roma.

Nominato canonico onorario del capitolo metropolitano di Udine nel 1990, dallo stesso anno iniziò una lunga cura pastorale della parrocchia udinese di San Giacomo, in pieno centro città.

La data delle esequie di mons. Savoia non è stata ancora fissata e, pertanto, sarà comunicata a breve.

 


Foglio della Collaborazione Pastorale Di San Giorgio di Nogaro

Tutto sull'arrivo del nuovo arcivescovo Mons. Riccardo Lamba

  LA CHIESA UDINESE ACCOGLIE IL NUOVO ARCIVESCOVO MONS. RICCARDO LAMBA Un momento storico, di grande solennità e festa, sarà celebrato domen...