Il frammento del giorno
Ha rovesciato i potenti dai troni,
ha innalzato gli umili
(Lc 1)
Dacher Keltner, docente di psicologia dell'Università della California, ha fatto emergere dai suoi vent’anni di studi l’esito di una ricerca che evidenzia come il cervello di chi esercita il potere presenti lesioni simili a quelle di un evento traumatico e provochi un aumento di impulsività, anestetizzando la capacità di mettersi nei panni degli altri.
Una conferma alle sue ricerche giunge dalle analisi di laboratorio effettuate da Sukhvinder Obhi, un ricercatore canadese, che ha rilevato come il potere possa attenuare o addirittura inibire quella capacità di calarsi nei panni altrui che chiamiamo comunemente empatia.
Aumentano, di contro, il senso di onnipotenza e l’aggressività. Questo deficit empatico innesca un paradosso: chi esercita il potere rischia di perdere quelle capacità di ascolto ed empatia che possedeva quando l’ha guadagnato e perde il contatto con la base.
Rovesciare gli equilibri tra potenti e umili, in questa prospettiva,equivale a restituire umanità – e quindi possibilità di contatto con Dio – a chi l’ha smarrita nell’ebbrezza del potere.
Una conferma alle sue ricerche giunge dalle analisi di laboratorio effettuate da Sukhvinder Obhi, un ricercatore canadese, che ha rilevato come il potere possa attenuare o addirittura inibire quella capacità di calarsi nei panni altrui che chiamiamo comunemente empatia.
Aumentano, di contro, il senso di onnipotenza e l’aggressività. Questo deficit empatico innesca un paradosso: chi esercita il potere rischia di perdere quelle capacità di ascolto ed empatia che possedeva quando l’ha guadagnato e perde il contatto con la base.
Rovesciare gli equilibri tra potenti e umili, in questa prospettiva,equivale a restituire umanità – e quindi possibilità di contatto con Dio – a chi l’ha smarrita nell’ebbrezza del potere.