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mercoledì 20 dicembre 2023

Agenzia Fides 19 dicembre 2023

 

ASIA/CINA - L’Archivio storico di Propaganda Fide presentato per la prima volta a professori e studenti della Repubblica popolare cinese
 
Shanghai (Agenzia Fides) – Sono più di cento i professori, i ricercatori e gli studenti della Repubblica popolare cinese che hanno preso parte a un’inedita Conferenza seminariale sull’Archivio Storico di Propaganda Fide tenuta in lingua inglese da don Flavio Belluomini, da due anni Archivista del Dicastero per l’Evangelizzazione. La Conferenza, svoltasi on line sabato 16 dicembre, faceva parte delle iniziative organizzate dal Dipartimento di Storia della Università Normale della Cina Orientale (East China Normal University, ECNU), con sede a Shanghai. A introdurre il relatore e a moderare il vivace dibattito seguito all’esposizione è stato il Professor Zhang Rui, del Dipartimento di Storia della ECNU.
Durante la Conferenza don Belluomini, ricorrendo all’ausilio di più di 30 “slide”, ha dapprima esposto brevemente la storia degli inizi di Propaganda Fide, la Congregazione istituita nel 1622 per «diffondere la fede cattolica nel mondo». La Congregazione - ha ricordato tra l’altro l’Archivista del Dicastero per l’Evangelizzazione - fu fondata il 6 gennaio, nel giorno in cui la Chiesa celebra la festa dell’Epifania, la “manifestazione” di Cristo ai re Magi, che avevano seguito la stella che si muoveva nel Cielo e «alla fine incontrarono il Signore». Una scelta simbolica, per sottolineare che «il compito della nuova Congregazione» era quello di richiamare i popoli di tutto il mondo «a avvicinarsi a Gesù Cristo», e a «divenire il suo gregge».





La Congregazione “de Propaganda Fide” - ha ricordato don Belluomini - per gestire le missioni ed accrescere l’attività missionaria doveva «conoscere il mondo». Una conoscenza resa fin da allora possibile soprattutto grazie alla lettura delle lettere e dei rapporti che giungevano dalle terre di missione.
I missionari mandavano a Roma lettere, mappe, immagini, resoconti. Sottoponevano alla Congregazione e alla Sede apostolica anche i loro “dubia” su come annunciare il Vangelo tenendo conto dei diversi contesti e delle diverse culture in cui si trovavano ad operare. Per questo l’Archivio Storico di Propaganda Fide rappresenta «una miniera di notizie che non riguarda solo la storia della Chiesa», ma anche i luoghi del mondo con cui la Congregazione entrava in contatto. Infatti i missionari, nelle loro lettere, trasmettevano informazioni anche «sulle usanze dei luoghi, sul tipo di scrittura e di cultura, sul clima, su cibo, sulle piante e sugli animali».
Don Belluomini ha anche illustrato i grafici che esponevano in sintesi il prospetto delle serie archivistiche raccolte nell’Archivio storico di Propaganda Fide, facendo osservare i legami che intercorrono tra di esse.
Alla esposizione dell’Archivista è seguito un dibattito vivace, con domande e interventi concentrati soprattutto sulla nota Controversia sui Riti Cinesi. Alcuni professori cinesi hanno espresso il desiderio di continuare e approfondire la collaborazione con l’Archivio di Propaganda, accedendo ai materiali di interesse storico che riguardano la Cina e la missione della Chiesa in Cina.
A giudizio degli accademici cinesi, il materiale dell’Archivio storico di Propaganda può offrire spunti nuovi e nuove prospettive storiografiche anche riguardo a questioni storiche finora studiate solo grazie a archivi degli Ordini religiosi. (GV) (Agenzia Fides 19/12/2023)
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ASIA/BARHAIN - “Se confidiamo in Dio, Lui ci benedirà più di quanto meritiamo”: una giovane filippina racconta la vita della comunità cattolica bahrenita
 
Awali (Agenzia Fides) – Grace Omit è una dei tantissimi giovani che hanno preso parte alla Giornata Nazionale della Gioventù, celebrata venerdì 8 dicembre 2023 nella Cattedrale di Awali, durante la quale alcuni di loro hanno condiviso con la comunità cattolica barhenita l’esperienza della Giornata Mondiale della Gioventù, celebrata a Lisbona dal 1 al 6 Agosto 2023 (vedi Fides 25/07/2023).

“Dio è sempre al primo posto nella mia vita. Ed è perché amo Dio che amo servire la comunità, aiutare e servire gli altri, soprattutto i meno fortunati", racconta la giovane in una conversazione con l’Agenzia Fides. "Confido in Dio in tutte le stagioni della mia vita. E ho sempre fiducia in Lui. Da ogni decisione che ho preso ho capito che era la volontà di Dio. Cerco la Sua direzione, e sono felice di vivere con fede. Se mettiamo sempre Dio al primo posto, Lui ci benedirà più di quanto meritiamo.”

Nata e cresciuta a Inabanga, Bohol, nelle Filippine, Grace è arrivata in Bahrein nel 2018, dove lavora da più di 5 anni come amministratore internazionale senior e coordinatore della Engineering Construction Industry Training Board (ECITB). “Sono cresciuta in una famiglia semplice, ordinaria e pacifica. Non abbiamo mai avuto problemi per la pratica della nostra fede. Mia madre è da sempre serva devota di Cristo. Ci ha insegnato ad amare Dio, a essere oranti e a servire Lui e la comunità. Siamo cresciuti osservando le sue attività con la Legion of Mary. Da lei abbiamo imparato a conoscere le virtù della Mamma di Gesù come nostro modello di donna, moglie e madre. I miei genitori ci hanno insegnato a pregare e a mettere sempre Dio al centro della nostra vita ovunque essa vita ci porti.”

“Nelle Filippine - prosegue - ero presidente dell'Azione Cattolica Studentesca che si impegna ad evangelizzare se stessi prima di evangelizzare gli altri. Le formazione spirituale che ho sperimentato ha plasmato il mio carattere, la mia visione e la mia prospettiva nella vita. Dopo la laurea mi sono iscritta al corso di formazione della Singles for Christ (SFC), un ministero che offre supporto a uomini e donne single che si trovano ad un bivio nella scelta tra vocazione al matrimonio, alla consacrazione o alla vocazione religiosa".

“La comunità cattolica barhenita - prosegue Grace - mi aiuta a conoscere sempre meglio ciò che voglio veramente e quale sia la mia vocazione. Sono cresciuta osservando mia madre servire in chiesa e nella comunità. E ovunque andrò avrò sempre la passione di servire Dio anche nel modo più semplice". In Bahrain, Grace fa parte del gruppo ristretto della comunità filippina, e partecipa alle opere della SFC, e della Legione di Maria, a quelle del Coro Himnos, e dei Lettori inglesi e filippini. "Trovo gioia e pace in tutto ciò che faccio, e l’ho trovata soprattutto vivendo la mia vita con Dio”.

Confermando la totale devozione al Signore sua e della sua famiglia, Grace racconta anche di quando al padre deceduto venne diagnosticata una malattia terminale. “Dio ci ha benedetti e ci ha accompagnato nei momenti più difficili. Il nostro Padre sa cosa è meglio per noi. Le sue vie non sono le nostre. Non siamo mai soli. Quindi quando non capisci, quando non vedi il Suo piano, confida nel suo cuore. E io vivo la mia fede confidando nel Suo cuore”.

La giovane si è laureata al BIT International College. Ha conseguito un master in gestione aziendale internazionale presso la Swiss Business School in Svizzera e ora sta studiando un master di perfezionamento presso l'Ascensia Business School a Parigi, in Francia, occupandosi della gestione del petrolio e del gas.

In Bahrain, pur essendo un Paese a maggioranza islamica, tutte le comunità di fede possono essere praticate liberamente. Nella nazione vivono immigrati arrivati dall’India, dalle Filippine o dal Pakistan, e sono circa 80 mila quelli che nella Chiesa cattolica trovano un porto accogliente. (AP) (Agenzia Fides 19/12/2023)
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ASIA/MYANMAR - Il Vescovo tra i profughi, nel mezzo della guerra: "Come agnelli in mezzo ai lupi, siamo affidati a Gesù, Buon Pastore"
 
Loikaw (Agenzia Fides) - Sono parole accorate e commosse, parole dense di fede e fonte di consolazione, quelle che il Vescovo Celso Ba Shwe, Pastore della diocesi di Loikaw, nello stato birmano di Kayah, nel Myanmar centrosettentrionale, rivolge in vista del Natale alla comunità dei suoi fedeli. Come confermato all'Agenzia Fides, il complesso della cattedrale di Cristo Re e l'annesso Centro Pastorale diocesano di Loikaw restano occupati  dall'esercito birmano che li usa come campo base militare. Il Vescovo, i sacerdoti e i suoi collaboratori , scacciati dalla loro residenza abituale (vedi Fides 28/11/2023),  si trovano a vivere da sfollati, a volte soggiornando in parrocchie per ora risparmiate dal conflitto, a volte in centri sanitari e case religiose, a volte fermandosi nelle tende o in alloggi di fortuna tra i fedeli dispersi nei boschi. Quello che si apprestano a vivere, sarà per loro un Natale da profughi, nella precarietà e del disagio.
Il Vescovo tratteggia una situazione drammatica: "Siamo nel bel mezzo di un conflitto armato in cui, di fronte alla distruzione e al caos politico, tutti noi siamo fuori dalle rispettive parrocchie. Abbiamo dovuto abbandonare la Cattedrale e lasciare praticamente tutto nel nostro Centro Pastorale diocesano. La situazione nel territorio della diocesi, interessato dagli scontri, è molto pericolosa, la maggior parte delle parrocchie sono state abbandonate e sono svuotate . Questo fa nascere la domanda se le chiese funzionino e se la diocesi di Loikaw ancora esista". L'occupazione della cattedrale, cuore e simbolo della comunità diocesana,  potrebbe infatti portare scoramento e disperazione all'interno della comunità ma, proprio in questo frangente, con un messaggio rivolto ai fedeli nella lettera pastorale in occasione del Natale, il Vescovo  intende rincuorare il Popolo di Dio e riaffermare la speranza, fondata sulla  Provvidenza di Dio Padre: "Voglio ricordare che una diocesi è una porzione del popolo di Dio affidata a un Vescovo, con la cooperazione de presbiterio. Non è solo un'area geografica, è una comunità, in unione col presbiterio,  attorno al Vescovo. La  dinamica principale della comunità è la proclamazione del Vangelo e la celebrazione dell'Eucarestia. Nel nostro caso, pur nella sofferenza, la Chiesa fondata da Cristo è viva e presente. E' importante restare tutti uniti, vivendo in comunione spirituale solidale nella comunità che, stretta attorno al Vangelo e all'Eucarestia, attraversa questo deserto. Sappiamo che Cristo, Buon Pastore, si prende cura del suo gregge, per cui ha dato la vita".
Sacerdoti, religiosi, catechisti stanno dando prova di fede e di coraggio in mezzo alla tribolazione: "Ringrazio voi sacerdoti perchè siete vicini al Pastore e al popolo, per la vostra generosa cooperazione pastorale. Grazie ai religiosi, uomini e donne, e a tutti i fedeli, autentici discepoli di Cristo, per la vostra adesione al Vangelo e la costante celebrazione dell'Eucarestia".
Mons Celso Ba Shwe invita tutti fedeli a "fare la volontà di Dio", nel "qui e ora",  fidandosi di Lui: "Mentre viviamo questa esperienza così angosciante, possiamo chiederci se Dio non abbia una strada migliore per noi. Ma possiamo essere sicuri che questa è la Sua volontà per noi in questo momento, ed è la via migliore per renderci gloriosi nel proclamare e testimoniare la Sua potenza".
L'immagine richiamata dal Vescovo è quella evangelica in cui Gesù dice: "Coraggio, vi mando come agnelli in mezzo ai lupi" (Mt 10,16) e si presenta come "Buon Pastore". "Non dobbiamo dubitare delle sue parole: come promesso a san Paolo, Gesù dice: 'Vi basta la mia grazia, la mia forza si rivela nella debolezza'. Abbiamo tutte le ragioni per avere fede in Lui, che non smetterà di fare il bene per noi,  perchè 'Il Signore è il Buon Pastore, non manco di nulla' (Sal 23)".
Citando una delle Omelie di san Giovanni Crisostomo, mons. Ba Shwe ricorda: "Finché saremo agnelli, vinceremo e, anche se saremo circondati da numerosi lupi, riusciremo a superarli. Ma se diventeremo lupi, saremo sconfitti, perché saremo privi dell’aiuto del pastore. Egli non pasce lupi, ma agnelli. Per questo se ne andrà e ti lascerà solo, perché gli impedisci di manifestare la sua potenza". In questa situazione, allora, prosegue, "facciamo il possibile per comportarci come buoni agnelli, preoccuparci gli uni degli altri, incoraggiamoci a vicenda, per mostrare amore e fare il bene".
La lettera si conclude  affidando la comunità diocesana nelle mani della Beata Vergine Maria e di san Giuseppe che, "nella notte oscura di Betlemme, adorarono con tutto l'amore e si occuparono di proteggere il Dio Bambino, che è il Dio fatto uomo e il Principe della pace": "Vi proteggano la Madre Maia e san Giuseppe da tutti i pericoli del male e della guerra; possiate trovare la pace che il Signore dona il giorno di Natale", si legge.
Nello stato Kayah, il più piccolo del Myanmar, prevalentemente collinare e montuoso, abitato soprattutto dalle popolazioni di etnia karenni, la popolazione totale è di circa 300.000 abitanti e qui si trova la diocesi di Loikaw, che conta circa 93mila fedeli cattolici. Nella diocesi sono state colpite 21 parrocchie su 41 e molte altre sono interessate dal conflitto. Molti sacerdoti e religiosi hanno seguito la popolazione dei fedeli, in fuga dalle città verso le campagne o le montagne, e vivono accanto a loro da sfollati, condividendone la sorte e continuando a celebrare i Sacramenti in luoghi di fortuna.
(PA) (Agenzia Fides 19/12/2023) 

mercoledì 9 novembre 2022

DEDICAZIONE DELLA BASILICA LATERANENSE 9 novembre 2022

DEDICAZIONE DELLA BASILICA LATERANENSE



Grado della Celebrazione: FESTA
Colore liturgico: Bianco

Antifona d'ingresso

Ecco la tenda di Dio con gli uomini.
Egli abiterà con loro ed essi saranno suoi popoli;
egli sarà il Dio con loro, il loro Dio. (Ap 21,3)

Si dice il Gloria.

Colletta
O Dio, che con pietre vive e scelte
prepari una dimora eterna per la tua gloria,
continua a effondere sulla Chiesa
la grazia che le hai donato,
perché il popolo dei credenti
progredisca sempre nell’edificazione
della Gerusalemme del cielo.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.

LETTURE: Quando questa festa ricorre in domenica, si proclamano le tre letture qui indicate; se la festa ricorre in settimana, si sceglie come prima lettura una delle due che precedono il Vangelo; il Salmo responsoriale è sempre lo stesso.

 

PRIMA LETTURA (Ez 47, 1-2.8-9.12)
Vidi l’acqua che usciva dal tempio, e a quanti giungeva quest’acqua portò salvezza.

Dal libro del profeta Ezechièle

In quei giorni, [un uomo, il cui aspetto era come di bronzo,] mi condusse all’ingresso del tempio e vidi che sotto la soglia del tempio usciva acqua verso oriente, poiché la facciata del tempio era verso oriente. Quell’acqua scendeva sotto il lato destro del tempio, dalla parte meridionale dell’altare. Mi condusse fuori dalla porta settentrionale e mi fece girare all’esterno, fino alla porta esterna rivolta a oriente, e vidi che l’acqua scaturiva dal lato destro.
Mi disse: «Queste acque scorrono verso la regione orientale, scendono nell’Àraba ed entrano nel mare: sfociate nel mare, ne risanano le acque. Ogni essere vivente che si muove dovunque arriva il torrente, vivrà: il pesce vi sarà abbondantissimo, perché dove giungono quelle acque, risanano, e là dove giungerà il torrente tutto rivivrà. Lungo il torrente, su una riva e sull’altra, crescerà ogni sorta di alberi da frutto, le cui foglie non appassiranno: i loro frutti non cesseranno e ogni mese matureranno, perché le loro acque sgorgano dal santuario. I loro frutti serviranno come cibo e le foglie come medicina».

Parola di Dio

SALMO RESPONSORIALE (Sal 45)
Rit: Un fiume rallegra la città di Dio.

Dio è per noi rifugio e fortezza,
aiuto infallibile si è mostrato nelle angosce.
Perciò non temiamo se trema la terra,
se vacillano i monti nel fondo del mare.

Un fiume e i suoi canali rallegrano la città di Dio,
la più santa delle dimore dell’Altissimo.
Dio è in mezzo a essa: non potrà vacillare.
Dio la soccorre allo spuntare dell’alba.

Il Signore degli eserciti è con noi,
nostro baluardo è il Dio di Giacobbe.
Venite, vedete le opere del Signore,
egli ha fatto cose tremende sulla terra.

SECONDA LETTURA (1Cor 3,9-11.16-17)
Voi siete il tempio di Dio.

Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi

Fratelli, voi siete edificio di Dio.
Secondo la grazia di Dio che mi è stata data, come un saggio architetto io ho posto il fondamento; un altro poi vi costruisce sopra. Ma ciascuno stia attento a come costruisce. Infatti nessuno può porre un fondamento diverso da quello che già vi si trova, che è Gesù Cristo.
Non sapete che siete tempio di Dio e che lo Spirito di Dio abita in voi? Se uno distrugge il tempio di Dio, Dio distruggerà lui. Perché santo è il tempio di Dio, che siete voi.

Parola di Dio

Canto al Vangelo (2Cr 7, 16)
Alleluia, alleluia.
Io mi sono scelto e ho consacrato questa casa
perché il mio nome vi resti sempre.
Alleluia.

VANGELO (Gv 2, 13-22)
Parlava del tempio del suo corpo.

+ Dal Vangelo secondo Giovanni

Si avvicinava la Pasqua dei Giudei e Gesù salì a Gerusalemme.
Trovò nel tempio gente che vendeva buoi, pecore e colombe e, là seduti, i cambiamonete.
Allora fece una frusta di cordicelle e scacciò tutti fuori del tempio, con le pecore e i buoi; gettò a terra il denaro dei cambiamonete e ne rovesciò i banchi, e ai venditori di colombe disse: «Portate via di qui queste cose e non fate della casa del Padre mio un mercato!».
I suoi discepoli si ricordarono che sta scritto: «Lo zelo per la tua casa mi divorerà».
Allora i Giudei presero la parola e gli dissero: «Quale segno ci mostri per fare queste cose?». Rispose loro Gesù: «Distruggete questo tempio e in tre giorni lo farò risorgere». Gli dissero allora i Giudei: «Questo tempio è stato costruito in quarantasei anni e tu in tre giorni lo farai risorgere?». Ma egli parlava del tempio del suo corpo.
Quando poi fu risuscitato dai morti, i suoi discepoli si ricordarono che aveva detto questo, e credettero alla Scrittura e alla parola detta da Gesù.

Parola del Signore

Preghiera dei fedeli
(Dall'Orazionale CEI 2020)
Nel giorno in cui celebriamo l’anniversario della dedicazione della Basilica Lateranense, madre di tutte le chiese, preghiamo per la Chiesa di Roma e per tutte le comunità cristiane sparse nel mondo.
Preghiamo insieme e diciamo: Santifica la tua Chiesa, Signore.

1. Per la santa Chiesa di Roma, che presiede alla carità dell’intera comunione cattolica: sostienila con il tuo aiuto e fa’ che si mostri al mondo quale tempio santo, costruito con pietre vive e preziose. Noi ti preghiamo.
2. Per il santo padre papa Francesco, vescovo di Roma, che hai scelto come pastore e guida di tutti i credenti: benedici il suo ministero e fa’ che edifichi con la parola e l’esempio il popolo a lui affidato. Noi ti preghiamo.
3. Per le comunità parrocchiali, che chiami ad annunciare la tua parola: concedi loro lo Spirito di sapienza e fa’ che siano per le nuove generazioni testimoni di una fede motivata e coerente. Noi ti preghiamo.
4. Per gli ultimi della società, che tu guardi con misericordia e tenerezza: ascolta il loro grido di aiuto e fa’ che siano generosamente accolti e soccorsi dalla comunità cristiana. Noi ti preghiamo.
5. Per noi, convocati all’ascolto della tua parola: trasformaci in tempio vivo della grazia e fa’ che lo Spirito abiti sempre nei nostri cuori. Noi ti preghiamo.

O Dio, che con pietre vive e scelte prepari una dimora eterna per la tua gloria, continua a effondere sulla Chiesa la tua grazia, perché il popolo dei credenti progredisca sempre nell’edificazione della Gerusalemme del cielo. Per Cristo nostro Signore.


PREFAZIO
Il mistero della Chiesa che è sposa di Cristo e tempio dello Spirito

È veramente cosa buona e giusta,
nostro dovere e fonte di salvezza,
rendere grazie sempre e in ogni luogo
a te, Signore, Padre santo,
Dio onnipotente ed eterno.
Nella tua infinita benevolenza hai voluto abitare
dove è raccolto il tuo popolo in preghiera,
per portare a compimento in noi,
con l’incessante aiuto della grazia,
il tempio dello Spirito Santo
risplendente per santità di vita.
Tu santifichi sempre la Chiesa, sposa di Cristo,
significata dalle chiese che ti edifichiamo,
perché sia Madre lieta di una moltitudine di figli
e sia da te accolta nella gloria del cielo.
E noi, uniti agli angeli e ai santi,
innalziamo a te l’inno di benedizione e di lode: Santo, ...


domenica 23 giugno 2019

SANTISSIMO CORPO E SANGUE DI CRISTO - C Domenica 23 Giugno 2019 Il sacramento pasquale del Corpo e Sangue del tuo Figlio


LITURGIA DELLA PAROLA

PRESENTAZIONE DELLA PAROLA DI DIO
G – La Parola che sta per essere proclamata ci mostra la necessità e la preziosità di un pane offerto e condiviso, perché l'uomo non abbia a morire di fame. Se ef­ficace prefigurazione è stato il gesto di Melchisedek, vero compimento è il dono offerto da Gesù, sia nel pane moltiplicato per le folle, sia nel Pane che è suo Corpo.

PRIMA LETTURA: Gen 14,18-20
Offrì pane e vino.
Dal libro della Gènesi

In quei giorni, Melchìsedek, re di Salem, offrì pane e vino: era sacerdote del Dio altissimo e benedisse Abram con queste parole:
«Sia benedetto Abram dal Dio altissimo,
creatore del cielo e della terra,
e benedetto sia il Dio altissimo,
che ti ha messo in mano i tuoi nemici».
E [Abramo] diede a lui la decima di tutto.




SALMO RESPONSORIALE: dal Salmo 109

Rit.  Tu sei sacerdote per sempre, Cristo Signore.

Oracolo del Signore al mio signore:
«Siedi alla mia destra / finché io ponga i tuoi nemici
a sgabello dei tuoi piedi».

Lo scettro del tuo potere / stende il Signore da Sion:
domina in mezzo ai tuoi nemici!

A te il principato nel giorno della tua potenza
tra santi splendori;
dal seno dell’aurora, come rugiada, io ti ho generato.

Il Signore ha giurato e non si pente:
«Tu sei sacerdote per sempre
al modo di Melchìsedek».


SECONDA LETTURA: 1 Cor 11,23-26
Ogni volta infatti che mangiate questo pane e bevete al calice, voi annunciate la morte del Signore.
 Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi


Fratelli, io ho ricevuto dal Signore quello che a mia volta vi ho trasmesso: il Signore Gesù, nella notte in cui veniva tradito, prese del pane e, dopo aver reso grazie, lo spezzò e disse: «Questo è il mio corpo, che è per voi; fate questo in memoria di me».
Allo stesso modo, dopo aver cenato, prese anche il calice, dicendo: «Questo calice è la Nuova Alleanza nel mio sangue; fate questo, ogni volta che ne bevete, in memoria di me».
Ogni volta infatti che mangiate questo pane e bevete al calice, voi annunciate la morte del Signore, finché egli venga.

Parola di Dio

SEQUENZA
[Sion, loda il Salvatore, / la tua guida, il tuo pastore
con inni e cantici.

Impegna tutto il tuo fervore: / egli supera ogni lode,
non vi è canto che sia degno.

Pane vivo, che dà vita:
questo è tema del tuo canto, / oggetto della lode.

Veramente fu donato agli apostoli riuniti
in fraterna e sacra cena.

Lode piena e risonante, gioia nobile e serena
sgorghi oggi dallo spirito.

Questa è la festa solenne
nella quale celebriamo la prima sacra cena.

E il banchetto del nuovo Re,
nuova, Pasqua, nuova legge;
e l'antico è giunto a termine.

Cede al nuovo il rito antico,
la realtà disperde l'ombra: luce, non più tenebra.

Cristo lascia in sua memoria
ciò che ha fatto nella cena: noi lo rinnoviamo,

Obbedienti al suo comando,
consacriamo il pane e il vino, ostia di salvezza.

È certezza a noi cristiani:
si trasforma il pane in carne, si fa sangue il vino.

Tu non vedi, non comprendi,
ma la fede ti conferma, oltre la natura.

È un segno ciò che appare:
nasconde nel mistero realtà sublimi.

Mangi carne, bevi sangue;
ma rimane Cristo intero in ciascuna specie.

Chi ne mangia non lo spezza,
né separa, né divide: intatto lo riceve.

Siano uno, siano mille, ugualmente lo ricevono:
mai è consumato.

Vanno i buoni, vanno gli empi;
ma diversa ne è la sorte: vita o morte provoca.

Vita ai buoni, morte agli empi:
nella stessa comunione ben diverso è l'esito!

Quando spezzi il sacramento
non temere, ma ricorda:
Cristo è tanto in ogni parte, quanto nell'intero.

È diviso solo il segno non si tocca la sostanza;
nulla è diminuito della sua persona.]

Ecco il pane degli angeli, pane dei pellegrini,
vero pane dei figli: non dev'essere gettato.

Con i simboli è annunziato, / in Isacco dato a morte,
nell'agnello della Pasqua,
nella manna data ai padri.

Buon pastore, vero pane, o Gesù, pietà di noi:
nutrici e difendici,
portaci ai beni eterni nella terra dei viventi.

Tu che tutto sai e puoi, che ci nutri sulla terra,
conduci i tuoi fratelli alla tavola del cielo
nella gioia dei tuoi santi.

CANTO AL VANGELO: Gv 6,51

Alleluia, alleluia.
Io sono il pane vivo disceso dal cielo, dice il Signore;
se uno mangia di questo pane vivrà in eterno.
Alleluia.

VANGELO: Lc 9,11-17
Tutti mangiarono a sazietà.
+ Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, Gesù prese a parlare alle folle del regno di Dio e a guarire quanti avevano bisogno di cure.
Il giorno cominciava a declinare e i Dodici gli si avvicinarono dicendo: «Congeda la folla perché vada nei villaggi e nelle campagne dei dintorni, per alloggiare e trovare cibo: qui siamo in una zona deserta».
Gesù disse loro: «Voi stessi date loro da mangiare». Ma essi risposero: «Non abbiamo che cinque pani e due pesci, a meno che non andiamo noi a comprare viveri per tutta questa gente». C’erano infatti circa cinquemila uomini.
Egli disse ai suoi discepoli: «Fateli sedere a gruppi di cinquanta circa». Fecero così e li fecero sedere tutti quanti.
Egli prese i cinque pani e i due pesci, alzò gli occhi al cielo, recitò su di essi la benedizione, li spezzò e li dava ai discepoli perché li distribuissero alla folla.
Tutti mangiarono a sazietà e furono portati via i pezzi loro avanzati: dodici ceste.



PROFESSIONE DI FEDE

PREGHIERA DEI FEDELI
C – Fratelli e sorelle, il sacramento del Corpo e del Sangue del Signore è culmine e fonte di tutta la vita della Chiesa, pegno di benedizione e di salvezza per il mondo intero. Innalziamo la nostra preghiera unanime, perché da questo grande mistero scaturisca il dono della nostra unità e della pace.
L - Preghiamo insieme e diciamo:
Per il mistero del tuo Corpo e del tuo Sangue,
salvaci, Signore.
  1. Per la santa Chiesa, perché fortificata dal pane della vita e dal calice della salvezza, cammini nelle strade del mondo annunziando con le parole e con le opere il Vangelo di salvezza, preghiamo.
  2. Per il Papa, i Vescovi e i Presbiteri, ministri dell’altare, perché si conformino sempre più al mistero che celebrano per la lode di Dio e per l’edificazione del suo popolo, preghiamo.
  3. Per quanti vivono la fame di pane in tante parti del mondo, perché trovino la nostra pronta solidarietà nella condivisione di ciò che siamo e abbiamo, e perché i potenti della terra sappiano farsi carico, con giustizia ed onesta, di ciò che manca di necessario ad ogni uomo e donna della terra, preghiamo.
  4. Per i fanciulli, che partecipano [hanno partecipato] la prima volta al banchetto eucaristico, perché crescano in sapienza e grazia, portando nella famiglia e nella Chiesa l’annuncio della gioia pasquale, preghiamo.
  5. Per quanti si gloriano del nome cristiano, perché nell’Eucaristia, segno e vincolo di unità, ricompongano la piena comunione di fede e di amore, preghiamo.
  6. Per noi che partecipiamo fedelmente e non in maniera sterile ogni Domenica all’Eucaristia, facendo di Cristo, Pane vivo spezzato per la vita del mondo, il tesoro della nostra vita, perché sappiamo spezzarci come Lui vivendo ciò che celebriamo nella nostra ferialità, nei luoghi domestici, di studio, di lavoro e di aggregazione, preghiamo.
C – Signore Gesù, che nel Sacramento del tuo Corpo e del tuo Sangue hai posto la sorgente dello Spirito che dà vita, fa’ che la tua Chiesa diventi il germe dell’umanità rinnovata a lode di Dio Padre. Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli.   T - Amen.


venerdì 24 febbraio 2017

VIII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO A) 26 febbraio 2017

    VIII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO A)



Colletta

Padre santo,
che vedi e provvedi a tutte le creature,
sostienici con la forza del tuo Spirito,
perché in mezzo alle fatiche
e alle preoccupazioni di ogni giorno
non ci lasciamo dominare dall’avidità e dall’egoismo,
ma operiamo con piena fiducia
per la libertà e la giustizia del tuo regno.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...

PRIMA LETTURA (Is 49,14-15)
Io non ti dimenticherò mai.

Dal libro del profeta Isaìa

Sion ha detto: «Il Signore mi ha abbandonato,
il Signore mi ha dimenticato».
Si dimentica forse una donna del suo bambino,
così da non commuoversi per il figlio delle sue viscere?

Anche se costoro si dimenticassero,
io invece non ti dimenticherò mai.

Parola di Dio

SALMO RESPONSORIALE (Sal 61)
Rit: Solo in Dio riposa l’anima mia.

Solo in Dio riposa l’anima mia:
da lui la mia salvezza.
Lui solo è mia roccia e mia salvezza,
mia difesa: mai potrò vacillare.

Solo in Dio riposa l’anima mia:
da lui la mia speranza.
Lui solo è mia roccia e mia salvezza,
mia difesa: non potrò vacillare.

In Dio è la mia salvezza e la mia gloria;
il mio riparo sicuro, il mio rifugio è in Dio.
Confida in lui, o popolo, in ogni tempo;
davanti a lui aprite il vostro cuore.

SECONDA LETTURA (1Cor 4,1-5)
Il Signore manifesterà le intenzioni dei cuori.

Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi

Fratelli, ognuno ci consideri come servi di Cristo e amministratori dei misteri di Dio. Ora, ciò che si richiede agli amministratori è che ognuno risulti fedele.
A me però importa assai poco di venire giudicato da voi o da un tribunale umano; anzi, io non giudico neppure me stesso, perché, anche se non sono consapevole di alcuna colpa, non per questo sono giustificato. Il mio giudice è il Signore!
Non vogliate perciò giudicare nulla prima del tempo, fino a quando il Signore verrà. Egli metterà in luce i segreti delle tenebre e manifesterà le intenzioni dei cuori; allora ciascuno riceverà da Dio la lode.

Parola di Dio

Canto al Vangelo (Cf Eb 4,12)
Alleluia, alleluia.

La parola di Dio è viva ed efficace,
discerne i sentimenti e i pensieri del cuore.
Alleluia.

VANGELO (Mt 6,24-34)
Non preoccupatevi del domani.

+ Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo Gesù disse ai suoi discepoli:
«Nessuno può servire due padroni, perché o odierà l’uno e amerà l’altro, oppure si affezionerà all’uno e disprezzerà l’altro. Non potete servire Dio e la ricchezza.
Perciò io vi dico: non preoccupatevi per la vostra vita, di quello che mangerete o berrete, né per il vostro corpo, di quello che indosserete; la vita non vale forse più del cibo e il corpo più del vestito?
Guardate gli uccelli del cielo: non séminano e non mietono, né raccolgono nei granai; eppure il Padre vostro celeste li nutre. Non valete forse più di loro? E chi di voi, per quanto si preoccupi, può allungare anche di poco la propria vita?
E per il vestito, perché vi preoccupate? Osservate come crescono i gigli del campo: non faticano e non filano. Eppure io vi dico che neanche Salomone, con tutta la sua gloria, vestiva come uno di loro. Ora, se Dio veste così l’erba del campo, che oggi c’è e domani si getta nel forno, non farà molto di più per voi, gente di poca fede?
Non preoccupatevi dunque dicendo: “Che cosa mangeremo? Che cosa berremo? Che cosa indosseremo?”. Di tutte queste cose vanno in cerca i pagani. Il Padre vostro celeste, infatti, sa che ne avete bisogno.
Cercate invece, anzitutto, il regno di Dio e la sua giustizia, e tutte queste cose vi saranno date in aggiunta.
Non preoccupatevi dunque del domani, perché il domani si preoccuperà di se stesso. A ciascun giorno basta la sua pena».

Parola del Signore

Preghiera dei fedeli

Dio è un Padre degno di fiducia e attento ai nostri bisogni. Ci chiede di imitarlo, e di modellare la nostra vita ricercando la sua giustizia.
Preghiamo insieme e diciamo: Signore, liberaci dalle nostre ansie.

1. Perché al di là delle nostre colpe sappiamo ricordarci della tua fedeltà. Preghiamo.
2. Perché l’amore dei nostri cari ci spinga a essere rifugio sicuro per il prossimo. Preghiamo.
3. Perché la severità della nostra coscienza verso le nostre colpe non sia mai un ostacolo per ripartire dal tuo perdono. Preghiamo.
4. Perché l’incertezza del domani non soffochi la gioia dell’oggi. Preghiamo.

O Padre, tu ci accogli per ciò che siamo realmente e non ti interessano le nostre maschere. Fa’ che sperimentiamo e gioiamo della libertà che comporta l’essere “Figli di Dio”. Te lo chiediamo per Cristo nostro Signore.


Foglio della Collaborazione Pastorale Di San Giorgio di Nogaro

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