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sabato 10 febbraio 2024

VI DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO B) 11 febbraio 2024 - Giornata del Malato

 VI DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO B)


Antifona d'ingresso

Sii per me una roccia di rifugio,
un luogo fortificato che mi salva.
Tu sei mia rupe e mia fortezza:
guidami per amore del tuo nome. (Cf. Sal 30,3-4)

Colletta
O Dio, che hai promesso di abitare
in coloro che ti amano con cuore retto e sincero,
donaci la grazia di diventare tua degna dimora.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.

Oppure (Anno B):
Padre, che nel tuo Figlio crocifisso
annulli ogni separazione e distanza,
aiutaci a scorgere nel volto di chi soffre
l'immagine stessa di Cristo,
per testimoniare ai fratelli la tua misericordia.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.

Prima Lettura

Dal libro del Levìtico

Il Signore parlò a Mosè e ad Aronne e disse:
«Se qualcuno ha sulla pelle del corpo un tumore o una pustola o macchia bianca che faccia sospettare una piaga di lebbra, quel tale sarà condotto dal sacerdote Aronne o da qualcuno dei sacerdoti, suoi figli.
Il lebbroso colpito da piaghe porterà vesti strappate e il capo scoperto; velato fino al labbro superiore, andrà gridando: “Impuro! Impuro!”.
Sarà impuro finché durerà in lui il male; è impuro, se ne starà solo, abiterà fuori dell’accampamento».

Parola di Dio

Salmo Responsoriale

Tu sei il mio rifugio, mi liberi dall’angoscia.

Beato l’uomo a cui è tolta la colpa
e coperto il peccato.
Beato l’uomo a cui Dio non imputa il delitto
e nel cui spirito non è inganno.

Ti ho fatto conoscere il mio peccato,
non ho coperto la mia colpa.
Ho detto: «Confesserò al Signore le mie iniquità»
e tu hai tolto la mia colpa e il mio peccato.

Rallegratevi nel Signore ed esultate, o giusti!
Voi tutti, retti di cuore, gridate di gioia!

Seconda Lettura

Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi

Fratelli, sia che mangiate sia che beviate sia che facciate qualsiasi altra cosa, fate tutto per la gloria di Dio.
Non siate motivo di scandalo né ai Giudei, né ai Greci, né alla Chiesa di Dio; così come io mi sforzo di piacere a tutti in tutto, senza cercare il mio interesse ma quello di molti, perché giungano alla salvezza.
Diventate miei imitatori, come io lo sono di Cristo.

Parola di Dio

Canto al Vangelo (Lc 7,16)
Alleluia, alleluia.

Un grande profeta è sorto tra noi,
e Dio ha visitato il suo popolo.
Alleluia.


Vangelo

Dal Vangelo secondo Marco

In quel tempo, venne da Gesù un lebbroso, che lo supplicava in ginocchio e gli diceva: «Se vuoi, puoi purificarmi!». Ne ebbe compassione, tese la mano, lo toccò e gli disse: «Lo voglio, sii purificato!». E subito la lebbra scomparve da lui ed egli fu purificato.
E, ammonendolo severamente, lo cacciò via subito e gli disse: «Guarda di non dire niente a nessuno; va’, invece, a mostrarti al sacerdote e offri per la tua purificazione quello che Mosè ha prescritto, come testimonianza per loro».
Ma quello si allontanò e si mise a proclamare e a divulgare il fatto, tanto che Gesù non poteva più entrare pubblicamente in una città, ma rimaneva fuori, in luoghi deserti; e venivano a lui da ogni parte.

Parola del Signore

Preghiera dei fedeli
Il Signore nostro Gesù Cristo ha preso su di sé le nostre sofferenze per farci partecipare alla sua risurrezione. Consapevoli di questo suo dono, rivolgiamo a lui il grido della nostra preghiera.
Preghiamo insieme e diciamo: Risanaci, o Signore!

1. Per la Chiesa e i suoi pastori: manifestino nel loro ministero la presenza di Gesù che si china sui malati e condivide il loro dolore, preghiamo.
2. Per i nostri malati: sappiamo vedere in loro i nostri fratelli che soffrono, cercando di essere loro vicini con amore e sacrificio, preghiamo.
3. Per le autorità politiche ed economiche: si impegnino a combattere le gravi malattie che ancora oggi non hanno sufficienti cure, soprattutto nei luoghi più poveri del mondo, preghiamo.
4. Per i malati di AIDS e per tutte le malattie che, come la lebbra, allontanano le persone: perché la lotta contro il male superi i pregiudizi e le nostre paure, preghiamo.
5. Per la nostra comunità cristiana: guardi con rispetto e serva con delicatezza i malati, i disabili, gli anziani, riconoscendo che le loro sofferenze unite a Cristo sono offerte per la nostra salvezza, preghiamo.

Signore, che hai toccato la mano del lebbroso e l'hai risanato, tocca anche i nostri cuori, liberali dall'egoismo e dall'indifferenza che ci spinge a chiudere gli occhi di fronte al male presente nel mondo. Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli.

domenica 10 gennaio 2021

Associazione Pro Terra Sancta Il fiume Giordano e il Battesino

 Il fiume Giordano, il cui nome significa “che scorre sempre più giù” è un corso d’acqua di discrete dimensioni che attraversa tutta la Terra Santa (330 km), dal Monte Ermon al Mar Rosso. La sua importanza non è dovuta tanto alle dimensioni o alla rilevanza economica quanto piuttosto al valore simbolico che acquista in seguito agli eventi biblici che si verificano lungo le sue sponde, sin dall’antichità.

Il fiume costituiva il confine orientale naturale delle regioni di Galilea e Giudea. Dall’Ermon infatti, il Giordano scende in Galilea 212 metri sotto il livello del mare andando ad alimentare il lago di Genezareth, ovvero il lago di Tiberiade, quindi scende ancora nel deserto di Giuda, entra nel Mar Morto (-426 m) e continua il suo corso per sfociare nel Mar Rosso dove termina il suo corso. Sono tutti nomi di luoghi menzionati sia nell’Antico che nel Nuovo Testamento.

fiume giordano

Il Giordano nell’Antico Testamento

“Il popolo, partito dalle sue tende per oltrepassare il Giordano, aveva davanti a sé i sacerdoti che portavano l’arca del patto. Appena quelli che portavano l’arca giunsero al Giordano e tuffarono i piedi nell’acqua della riva (il Giordano straripa dappertutto durante tutto il tempo della mietitura), le acque che scendevano dalla parte superiore si fermarono e si elevarono in un mucchio a una grandissima distanza, (…) e quelle che scendevano verso il mare della pianura, il mar Salato, furono interamente separate da esse; e il popolo passò di fronte a Gerico.” (Gs 3,14-16)

L’ingresso degli Israeliti – guidati da Giosuè – nella Terra Promessa, avviene attraverso il Giordano. Questo passaggio indica l’inizio di una nuova vita per il popolo eletto nella terra che Dio gli ha destinato. Il fiume assume quindi già in questa occasione un importante carattere simbolico di passaggio da un’esistenza di sofferenze, alla vita vera con Dio. In seguito acquisirà anche un significato di purificazione, che ritornerà in vari episodi dell’Antico e poi anche nel Nuovo Testamento. Inoltre, si trovano numerosi riferimenti al fiume anche nei Salmi.

Il Giordano nel Nuovo Testamento

Gli stessi significati tornano nel Nuovo Testamento dove il Giordano assume ancora più importanza simbolica con il Battesimo di GesùGiovanni Battista, dicono i Vangeli, viveva nel deserto (il deserto di Giuda) e battezzava con acqua. Ed erano in molti coloro che andavano ad ascoltare le sue parole, a confessarsi e a farsi battezzare con l’acqua. Gesù però introdurrà una novità, come annuncia Giovanni Battista stesso, nel vangelo di Matteo: “Io vi battezzo nell’acqua per la conversione; ma colui che viene dopo di me è più forte di me e io non sono degno di portargli i sandali; egli vi battezzerà in Spirito Santo e fuoco.” (Mt 3,11). Dopo il suo battesimo Gesù poi si ritirerà in digiuno per quaranta giorni nel deserto, sopra Gerico.

giordano battesimo Gesùpellegrinaggio battesimo

Il luogo del battesimo di Gesù e Gerico

Sullo sfondo di questi eventi, il luogo del Battesimo di Gesù è stato identificato dalla tradizione nel deserto di Giuda.

Nell’area di Qasr Al-Yahud sulle rive del fiume Giordano, è visibile la Chiesa di San Giovanni Battista che di recente (Ottobre 2020) è tornata sotto la Custodia della Terra Santa. In passato il monastero fu chiuso durante la guerra del 1967, quando l’intera area diventò un campo minato e fu trasformata in una zona militare recintata. L’opera di sminamento da parte dell’organizzazione Britannica HALO, ha permesso alle otto chiese situate nell’area del Battesimo di Gesù di riprendere le rispettive proprietà.

Il luogo non è molto distante da Gerico. In questo modo il passaggio degli ebrei nella Terra Promessa che avvenne, come abbiamo visto, “di fronte a Gerico” (Gs 3,16) e il battesimo di Gesù, coinciderebbero. Entrambi gli eventi indicano simbolicamente una transizione ad una vita nuova con Dio, che fisicamente avviene per mezzo del passaggio attraverso il Giordano.

Anche per questo motivo i francescani della Custodia di Terra Santa ogni anno, nel giorno in cui si ricorda il battesimo di Gesù, compiono una processione al Giordano che si conclude poi a Gerico, dove si trova uno dei molti santuari francescani. Oltre al digiuno di Gesù prima di iniziare la sua missione terrena, infatti, a Gerico si ricorda anche l’incontro di Cristo con Zaccheo o la guarigione del cieco nato.

 cristiani gerico

L’attività di Associazione pro Terra Sancta

 

A Gerico i francescani svolgono varie attività sociali ed educative. La comunità cristiana che abita nella città. è la più piccola dei Territori Palestinesi, tra le più ristrette del Medio Oriente. Le famiglie cristiane di questa città devono affrontare una situazione particolarmente difficile a causa dell’alto tasso di disoccupazione e della carenza dei servizi pubblici di base. L’Associazione pro Terra Sancta sostiene i francescani della parrocchia del Buon Pastore di Gerico a far fronte alle situazioni di emergenza, sostenendo così la piccola comunità. Inoltre qui l’Associazione collabora a stretto contatto con il Mosaic Centre, il centro di restauro mosaici palestinese che mira alla formazione dei giovani locali alla coscienza del patrimonio.


Foglio della Collaborazione Pastorale Di San Giorgio di Nogaro

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