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lunedì 29 maggio 2023

Beata Vergine Maria Madre della Chiesa 29 maggio 2023

 Beata Vergine Maria Madre della Chiesa


Il 21 novembre 1964, a conclusione della terza Sessione del Concilio Vaticano II, dichiarò la beata Vergine Maria «Madre della Chiesa, cioè di tutto il popolo cristiano, tanto dei fedeli quanto dei Pastori, che la chiamano Madre amantissima». La Sede Apostolica pertanto, in occasione dell’Anno Santo della Riconciliazione (1975), propose una messa votiva in onore della beata Maria Madre della Chiesa, successivamente inserita nel Messale Romano; diede anche facoltà di aggiungere l’invocazione di questo titolo nelle Litanie Lauretane (1980). Papa Francesco, considerando attentamente quanto la promozione di questa devozione possa favorire la crescita del senso materno della Chiesa, come anche della genuina pietà mariana, ha stabilito nel 2018 che la memoria della beata Vergine Maria, Madre della Chiesa, sia celebrata dal Calendario Romano nel Lunedì dopo Pentecoste.
Grado della Celebrazione: Memoria
Colore liturgico: Bianco

Antifona d'ingresso
I discepoli erano perseveranti e concordi
nella preghiera, insieme a Maria, la Madre di Gesù. (At 1,14)

Colletta
Dio, Padre di misericordia,
il tuo Figlio unigenito, morente sulla croce,
ci ha donato la sua stessa Madre,
la beata Vergine Maria, come nostra Madre;
concedi che la tua Chiesa, sorretta dal suo amore,
sia sempre più feconda nello Spirito,
esulti per la santità dei suoi figli
e raccolga nel suo grembo l’intera famiglia degli uomini.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.

PRIMA LETTURA (Gen 3, 9-15.20)
Madre di tutti i viventi.

Dal libro della Genesi

[Dopo che l’uomo ebbe mangiato del frutto dell’albero,] il Signore Dio lo chiamò e gli disse: «Dove sei?». Rispose: «Ho udito la tua voce nel giardino: ho avuto paura, perché sono nudo, e mi sono nascosto». Riprese: «Chi ti ha fatto sapere che sei nudo? Hai forse mangiato dell’albero di cui ti avevo comandato di non mangiare?». Rispose l’uomo: «La donna che tu mi hai posta accanto mi ha dato dell’albero e io ne ho mangiato». Il Signore Dio disse alla donna: «Che hai fatto?». Rispose la donna: «Il serpente mi ha ingannata e io ho mangiato».
Allora il Signore Dio disse al serpente:
«Poiché hai fatto questo,
maledetto tu fra tutto il bestiame
e fra tutti gli animali selvatici!
Sul tuo ventre camminerai
e polvere mangerai
per tutti i giorni della tua vita.
Io porrò inimicizia fra te e la donna,
fra la tua stirpe e la sua stirpe:
questa ti schiaccerà la testa
e tu le insidierai il calcagno».
L’uomo chiamò sua moglie Eva, perché ella fu la madre di tutti i viventi.

Parola di Dio.

Oppure (At 1, 12-14):
Erano perseveranti e concordi nella preghiera, insieme a Maria, la madre di Gesù.

Dagli Atti degli Apostoli
[Dopo che Gesù fu assunto in cielo, gli apostoli] ritornarono a Gerusalemme dal monte detto degli Ulivi, che è vicino a Gerusalemme quanto il cammino permesso in giorno di sabato.
Entrati in città, salirono nella stanza al piano superiore, dove erano soliti riunirsi: vi erano Pietro e Giovanni, Giacomo e Andrea, Filippo e Tommaso, Bartolomeo e Matteo, Giacomo figlio di Alfeo, Simone lo Zelota e Giuda figlio di Giacomo.
Tutti questi erano perseveranti e concordi nella preghiera, insieme ad alcune donne e a Maria, la madre di Gesù, e ai fratelli di lui.

Parola di Dio

SALMO RESPONSORIALE (Sal 86)
Rit: Di te si dicono cose gloriose, città di Dio!

Sui monti santo egli l’ha fondata;
il Signore ama le porte di Sion
più di tutte le dimore di Giacobbe.

Di te si dicono cose gloriose, città di Dio!
Si dirà di Sion: «L'uno e l'altro in essa sono nati
e lui, l'Altissimo, la mantiene salda ».

Il Signore registrerà nel libro dei popoli:
«Là costui è nato».
E danzando canteranno:
«Sono in te tutte le mie sorgenti».

Canto al Vangelo ()
Alleluia, alleluia.

Vergine felice,
che hai generato il Signore;
beata Madre della Chiesa
che fai ardere in noi
lo Spirito del tuo Figlio Gesù Cristo.
Alleluia.

VANGELO (Gv 19,25-34)
Ecco tuo figlio! Ecco tua madre!

+ Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, stavano presso la croce di Gesù sua madre, la sorella di sua madre, Maria madre di Clèopa e Maria di Màgdala.
Gesù allora, vedendo la madre e accanto a lei il discepolo che egli amava, disse alla madre: «Donna, ecco tuo figlio!». Poi disse al discepolo: «Ecco tua madre!». E da quell’ora il discepolo l’accolse con sé.
Dopo questo, Gesù, sapendo che ormai tutto era compiuto, affinché si compisse la Scrittura, disse: «Ho sete». Vi era lì un vaso pieno di aceto; posero perciò una spugna, imbevuta di aceto, in cima a una canna e gliela accostarono alla bocca. Dopo aver preso l’aceto, Gesù disse: «È compiuto!». E, chinato il capo, consegnò lo spirito.
Era il giorno della Parasceve e i Giudei, perché i corpi non rimanessero sulla croce durante il sabato – era infatti un giorno solenne quel sabato –, chiesero a Pilato che fossero spezzate loro le gambe e fossero portati via. Vennero dunque i soldati e spezzarono le gambe all’uno e all’altro che erano stati crocifissi insieme con lui. Venuti però da Gesù, vedendo che era già morto, non gli spezzarono le gambe, ma uno dei soldati con una lancia gli colpì il fianco, e subito ne uscì sangue e acqua.

Parola del Signore

Preghiera dei fedeli
Fratelli e sorelle, accanto al Figlio morto e risorto Maria continua la sua missione di Madre della Chiesa e di ciascuno di noi. Con questa fiducia innalziamo a Dio la nostra preghiera.
Preghiamo dicendo insieme: Per intercessione di Maria, ascoltaci, o Signore.

1. Tu che hai posato il tuo sguardo sull’umile donna di Nazaret, fa’ che anche noi sappiamo rivolgere la nostra attenzione ai più piccoli e ai più dimenticati nella nostra società. Noi ti preghiamo:
2. Tu che non deludi le attese di quanti confidano nella tua parola, fa’ che per l’impegno di tutti i credenti si instauri in questo mondo una convivenza più giusta e più umana. Noi ti preghiamo:
3. Tu che disperdi i superbi e rovesci i potenti dai loro troni, illumina le menti e converti i cuori di quanti hanno la responsabilità dei popoli e delle nazioni. Noi ti preghiamo:
4. Tu che colmi di beni gli affamati e rimandi i ricchi a mani vuote, fa’ che la scortesia dell’egoismo, dello spreco e dell’indifferenza sia superata dalla civiltà della giustizia e della solidarietà fra i popoli. Noi ti preghiamo:
5. Tu che sei fedele alla tua misericordia, ricordati di quanti sono feriti nel corpo e nello spirito e converti i nostri cuori alla fraterna carità. Noi ti preghiamo:

Signore Dio, che hai voluto Maria partecipe della gloria del tuo Figlio risorto, fa’ che per sua intercessione possiamo un giorno anche noi godere della pienezza di vita nella gloria dei tuoi santi. Per Cristo nostro Signore.

giovedì 11 agosto 2022

100 anni dall'imcoronazione di Madone di Mont

A CASTELMONTE SI CELEBRA IL CENTENARIO DELL’INCORONAZIONE DELL’EFFIGIE DELLA VERGINE

Era il 3 settembre del 1922 quando, davanti a un’incredibile folla di fedeli, l’allora Arcivescovo di Udine mons. Anastasio Rossi pose sul capo dell’effigie di Castelmonte la corona dorata che ancora oggi si può ammirare. Il 15 agosto le celebrazioni per il centenario: una Santa Messa con l'Arcivescovo mons. Mazzocato e un concerto. La storia dell'effigie.

«La corona brilla in fronte» recita il ritornello del Canto dei Pellegrini alla Madonna di Castelmonte. Una corona che, per proseguire con le parole dell’inno, «rifulge di splendor» da esattamente cento anni. Era il 3 settembre del 1922 quando, davanti a un’incredibile folla di fedeli, l’allora Arcivescovo di Udine mons. Anastasio Rossi pose sul capo dell’effigie di Castelmonte la corona dorata che ancora oggi si può ammirare.

Il centenario dell’evento sarà celebrato nella solennità dell’Assunta, lunedì 15 agosto, con una Santa Messa presieduta da mons. Andrea Bruno Mazzocato alle 11.30 nel santuario di “Madone di Mont”. Nel contesto dei festeggiamenti è previsto anche un concerto al rinnovato organo del santuario, alle 18 dello stesso giorno. Entrambi i momenti saranno visibili anche in diretta streaming sul canale YouTube del Santuario di Castelmonte.

Il 15 agosto è anche la festa della dedicazione del santuario di Castelmonte: una data significativa, dunque, per celebrare il centenario dell’incoronazione della statua della Vergine, preludio al pellegrinaggio diocesano che vedrà salire a Madone di Mont l’intera Arcidiocesi udinese il prossimo 8 settembre.

 

Cent’anni di un evento storico

L’evento, disperso nell’oblio delle vicende del “secolo breve”, ebbe una portata enorme per il Friuli dell’epoca. Era un tempo, infatti, in cui la regalità dei santi veniva messa in evidenza con la prassi dell’incoronazione delle statue. Così avvenne anche per la Madonna di Castelmonte.

Il processo per l’incoronazione dell’effigie di Madone di Mont non fu semplice: iniziato nel 1845 sotto la spinta del Capitolo dei canonici di Cividale, fu preso in carico dal cardinale Fabio Maria Asquini, originario di Fagagna, allora diplomatico per lo Stato pontificio. I numerosi conflitti della seconda metà dell’ottocento, protratti fino a includere la prima guerra mondiale – il cui fronte italo-asburgico si combatté anche nei pressi del santuario – rallentarono l’iter per l’incoronazione della statua, la cui domanda sarebbe stata ufficializzata solo nel 1921. Fu indetto allora un anno di preparazione straordinaria: le cronache del santuario attestano circa centocinquanta pellegrinaggi nei soli mesi di settembre e ottobre, con un afflusso di trentamila pellegrini. L’evento dell’incoronazione, il 3 settembre 1922, fu talmente partecipato che gli spazi del santuario furono insufficienti: si celebrò l’incoronazione sui pascoli del vicino monte Plagnava, alla presenza di cinque vescovi e circa decine di migliaia di persone.

 

Un’immagine venerata da secoli: la storia della Madonna di Castelmonte

Inizialmente dedicato a San Michele Arcangelo, quello di Castelmonte è uno dei santuari più antichi d’Italia. I primi cenni storici, infatti, risalgono al V secolo. Si può pensare che già dai tempi dei longobardi e dei franchi, ossia dal VI al IX secolo, pellegrini cristiani si recassero a Castelmonte: un documento del 1244, infatti, presenta Castelmonte già pervenuta ad un notevole splendore: la chiesa di “Santa Maria del Monte” era in quel tempo una delle più importanti di tutto l’esteso Patriarcato di Aquileia. Il 21 settembre 1469 un fulmine di inaudita potenza si abbatté sul santuario facendo crollare il campanile e gran parte della chiesa; si sviluppò un incendio che ridusse in cenere l’antica effigie della Vergine qui venerata e ridusse in rovine tutto il santuario. Per volere delle popolazioni vicine e per decisione dei Canonici di Cividale si iniziò immediatamente la ricostruzione dell’intero complesso. La ricostruzione fu completata nel 1479, anno in cui si concluse anche la pace fra l’impero ottomano e Venezia. Queste due ricorrenze fecero sì che l’8 settembre 1479 si ebbe a Castelmonte un «grande perdono», con la partecipazione di tantissimi pellegrini.

Gli storici ritengono che, proprio in occasione di questo «grande perdono», sia stata intronizzata e benedetta la statua in pietra della “Madonna viva”, come viene chiamata l’effigie di Castelmonte. La statua della Madonna con Bambino, presente sull’altare maggiore del santuario, è il cuore del santuario stesso. La sua realizzazione, in pietra calcarea dipinta, è databile attorno alla prima metà del XV secolo. Di probabile scuola salisburghese, la “Madonna viva” di Castelmonte – così è chiamata l’effigie – presenta alcuni particolari ricordano ai pellegrini il mistero che rappresenta:

  • la corona, il manto dorato e il trono sul quale è seduta sono elementi che richiamano la regalità di Maria, così venerata anche in diverse Litanie;
  • il seno scoperto per allattare Gesù bambino ricorda che lei è la madre di Dio e madre della Chiesa;
  • la postura, poi, è la stessa delle immagini che vedranno Maria ritratta nel momento più doloroso, ossia nell’atto pietoso di abbracciare il figlio morto in croce: vita e morte sono esperienze che si intrecciano in Maria, a richiamare che ella è Madre in ogni momento della vita dei fedeli.

Oltre alla bellezza del volto, un particolare tratto dell’immagine di Castelmonte è il colore scuro della pelle di Maria: un motivo biblico può essere ricercato nel Cantico dei cantici, all’interno del quale la giovane sposa dice di sé: «Bruna sono ma bella, o figlie di Gerusalemme, come le tende di Kedar, come le cortine di Salomone» (Ct 1,5): Maria è madre della Chiesa, la quale è Sposa di Cristo. Un’altra ipotesi si rifà alla tradizione delle c.d. “Madonne nere” (si pensi soltanto alle effigi mariane di Loreto, nelle Marche, e di Czestochowa, in Polonia): in questo caso il colore è legato alla consuetudine di scurire la pelle delle figure sacre di provenienza mediorientale, unita al fatto che – soprattutto in oriente – le icone erano annerite dal fumo delle candele devozionali.

lunedì 24 maggio 2021

Beata Vergine Maria Madre della Chiesa (lunedì dopo Pentecoste 24 maggio 2021)


 Beata Vergine Maria Madre della Chiesa

Il 21 novembre 1964, a conclusione della terza Sessione del Concilio Vaticano II, dichiarò la beata Vergine Maria «Madre della Chiesa, cioè di tutto il popolo cristiano, tanto dei fedeli quanto dei Pastori, che la chiamano Madre amantissima». La Sede Apostolica pertanto, in occasione dell’Anno Santo della Riconciliazione (1975), propose una messa votiva in onore della beata Maria Madre della Chiesa, successivamente inserita nel Messale Romano; diede anche facoltà di aggiungere l’invocazione di questo titolo nelle Litanie Lauretane (1980). Papa Francesco, considerando attentamente quanto la promozione di questa devozione possa favorire la crescita del senso materno della Chiesa, come anche della genuina pietà mariana, ha stabilito nel 2018 che la memoria della beata Vergine Maria, Madre della Chiesa, sia celebrata dal Calendario Romano nel Lunedì dopo Pentecoste.

Antifona d'ingresso
I discepoli erano perseveranti e concordi
nella preghiera, insieme a Maria, la Madre di Gesù. (At 1,14)

Dal libro della Genesi

[Dopo che l’uomo ebbe mangiato del frutto dell’albero,] il Signore Dio lo chiamò e gli disse: «Dove sei?». Rispose: «Ho udito la tua voce nel giardino: ho avuto paura, perché sono nudo, e mi sono nascosto». Riprese: «Chi ti ha fatto sapere che sei nudo? Hai forse mangiato dell’albero di cui ti avevo comandato di non mangiare?». Rispose l’uomo: «La donna che tu mi hai posta accanto mi ha dato dell’albero e io ne ho mangiato». Il Signore Dio disse alla donna: «Che hai fatto?». Rispose la donna: «Il serpente mi ha ingannata e io ho mangiato».
Allora il Signore Dio disse al serpente:
«Poiché hai fatto questo,
maledetto tu fra tutto il bestiame
e fra tutti gli animali selvatici!
Sul tuo ventre camminerai
e polvere mangerai
per tutti i giorni della tua vita.
Io porrò inimicizia fra te e la donna,
fra la tua stirpe e la sua stirpe:
questa ti schiaccerà la testa
e tu le insidierai il calcagno».
L’uomo chiamò sua moglie Eva, perché ella fu la madre di tutti i viventi.

Parola di Dio. 

Oppure (At 1, 12-14):
Erano perseveranti e concordi nella preghiera, insieme a Maria, la madre di Gesù.

Dagli Atti degli Apostoli
[Dopo che Gesù fu assunto in cielo, gli apostoli] ritornarono a Gerusalemme dal monte detto degli Ulivi, che è vicino a Gerusalemme quanto il cammino permesso in giorno di sabato.
Entrati in città, salirono nella stanza al piano superiore, dove erano soliti riunirsi: vi erano Pietro e Giovanni, Giacomo e Andrea, Filippo e Tommaso, Bartolomeo e Matteo, Giacomo figlio di Alfeo, Simone lo Zelota e Giuda figlio di Giacomo.
Tutti questi erano perseveranti e concordi nella preghiera, insieme ad alcune donne e a Maria, la madre di Gesù, e ai fratelli di lui.

Parola di Dio

Di te si dicono cose gloriose, città di Dio!

Sui monti santo egli l’ha fondata;
il Signore ama le porte di Sion
più di tutte le dimore di Giacobbe.

Di te si dicono cose gloriose, città di Dio!
Si dirà di Sion: «L'uno e l'altro in essa sono nati
e lui, l'Altissimo, la mantiene salda ».

Il Signore registrerà nel libro dei popoli:
«Là costui è nato».
E danzando canteranno:
«Sono in te tutte le mie sorgenti».


Canto al Vangelo ()
Alleluia, alleluia.
Vergine felice,
che hai generato il Signore;
beata Madre della Chiesa
che fai ardere in noi
lo Spirito del tuo Figlio Gesù Cristo.
Alleluia.


Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, stavano presso la croce di Gesù sua madre, la sorella di sua madre, Maria madre di Clèopa e Maria di Màgdala.
Gesù allora, vedendo la madre e accanto a lei il discepolo che egli amava, disse alla madre: «Donna, ecco tuo figlio!». Poi disse al discepolo: «Ecco tua madre!». E da quell’ora il discepolo l’accolse con sé.
Dopo questo, Gesù, sapendo che ormai tutto era compiuto, affinché si compisse la Scrittura, disse: «Ho sete». Vi era lì un vaso pieno di aceto; posero perciò una spugna, imbevuta di aceto, in cima a una canna e gliela accostarono alla bocca. Dopo aver preso l’aceto, Gesù disse: «È compiuto!». E, chinato il capo, consegnò lo spirito.
Era il giorno della Parasceve e i Giudei, perché i corpi non rimanessero sulla croce durante il sabato – era infatti un giorno solenne quel sabato –, chiesero a Pilato che fossero spezzate loro le gambe e fossero portati via. Vennero dunque i soldati e spezzarono le gambe all’uno e all’altro che erano stati crocifissi insieme con lui. Venuti però da Gesù, vedendo che era già morto, non gli spezzarono le gambe, ma uno dei soldati con una lancia gli colpì il fianco, e subito ne uscì sangue e acqua.

Parola del Signore


Preghiera dei fedeli
Fratelli e sorelle, accanto al Figlio morto e risorto Maria continua la sua missione di Madre della Chiesa e di ciascuno di noi. Con questa fiducia innalziamo a Dio la nostra preghiera.
Preghiamo dicendo insieme: Per intercessione di Maria, ascoltaci, o Signore.

1. Tu che hai posato il tuo sguardo sull’umile donna di Nazaret, fa’ che anche noi sappiamo rivolgere la nostra attenzione ai più piccoli e ai più dimenticati nella nostra società. Noi ti preghiamo:
2. Tu che non deludi le attese di quanti confidano nella tua parola, fa’ che per l’impegno di tutti i credenti si instauri in questo mondo una convivenza più giusta e più umana. Noi ti preghiamo:
3. Tu che disperdi i superbi e rovesci i potenti dai loro troni, illumina le menti e converti i cuori di quanti hanno la responsabilità dei popoli e delle nazioni. Noi ti preghiamo:
4. Tu che colmi di beni gli affamati e rimandi i ricchi a mani vuote, fa’ che la scortesia dell’egoismo, dello spreco e dell’indifferenza sia superata dalla civiltà della giustizia e della solidarietà fra i popoli. Noi ti preghiamo:
5. Tu che sei fedele alla tua misericordia, ricordati di quanti sono feriti nel corpo e nello spirito e converti i nostri cuori alla fraterna carità. Noi ti preghiamo:

Signore Dio, che hai voluto Maria partecipe della gloria del tuo Figlio risorto, fa’ che per sua intercessione possiamo un giorno anche noi godere della pienezza di vita nella gloria dei tuoi santi. Per Cristo nostro Signore.



giovedì 26 novembre 2020

Gesù ha istituito Maria Madre dei cristiani

 

Padre Cantalamessa: "Gesù ha istituito Maria Madre dei cristiani"

La quarta Predica di Quaresima sempre concentrata su Maria



Comincia l'avvento ma, girando per il Web si possono trovare articoli interessanti su Maria, L'autore è il futuro cardinale Padre Cantalamessa, uno dei cardinali che non sono vescovi(siamo di fronte a una deroga alla regola della Chiesa) prima di essere nominati.
Per leggere l'articolo clicca sul titolone

#Card.RaineroCantalamessa  #Maria MadredellaChiesa 
#maternità di Maria #croce  #vie di Dio,

domenica 31 maggio 2020

Maria Madre della Chiesa 1 giugno 2020

MARIA MADRE DELLA CHIESA


GRADO DELLA CELEBRAZIONE: MEMORIA


COLORE LITURGICO: BIANCO

IL 21 NOVEMBRE 1964, A CONCLUSIONE DELLA TERZA SESSIONE DEL CONCILIO VATICANO II, DICHIARÒ LA BEATA VERGINE MARIA «MADRE DELLA CHIESA, CIOÈ DI TUTTO IL POPOLO CRISTIANO, TANTO DEI FEDELI QUANTO DEI PASTORI, CHE LA CHIAMANO MADRE AMANTISSIMA».(CLICCA PER LEGGERE TUTTO IL DOCUMENTO DI PAPA PAOLO VI)
 LA SEDE APOSTOLICA PERTANTO, IN OCCASIONE DELL’ANNO SANTO DELLA RICONCILIAZIONE (1975), PROPOSE UNA MESSA VOTIVA IN ONORE DELLA BEATA MARIA MADRE DELLA CHIESA, SUCCESSIVAMENTE INSERITA NEL MESSALE ROMANO; DIEDE ANCHE FACOLTÀ DI AGGIUNGERE L’INVOCAZIONE DI QUESTO TITOLO NELLE LITANIE LAURETANE (1980).
PAPA FRANCESCO, CONSIDERANDO ATTENTAMENTE QUANTO LA PROMOZIONE DI QUESTA DEVOZIONE POSSA FAVORIRE LA CRESCITA DEL SENSO MATERNO DELLA CHIESA, COME ANCHE DELLA GENUINA PIETÀ MARIANA, HA STABILITO NEL 2018 CHE LA MEMORIA DELLA BEATA VERGINE MARIA, MADRE DELLA CHIESA, SIA CELEBRATA DAL CALENDARIO ROMANO NEL LUNEDÌ DOPO PENTECOSTE.

ANTIFONA D'INGRESSO
I DISCEPOLI ERANO ASSIDUI E CONCORDI NELLA PREGHIERA
CON MARIA, MADRE DI GESÙ. (CFR. AT 1,14)

COLLETTA
DIO PADRE DI MISERICORDIA,
IL TUO UNICO FIGLIO, MORENTE SULLA CROCE, HA DATO A NOI
COME MADRE NOSTRA LA SUA STESSA MADRE, LA BEATA VERGINE MARIA;
FA' CHE, SORRETTA DAL SUO AMORE, LA TUA CHIESA,
SEMPRE PIÙ FECONDA NELLO SPIRITO, ESULTI PER LA SANTITÀ DEI SUOI FIGLI
E RIUNISCA TUTTI I POPOLI DEL MONDO IN UN'UNICA FAMIGLIA.
PER IL NOSTRO SIGNORE GESÙ CRISTO ...

PRIMA LETTURA
GEN 3, 9-15.20
MADRE DI TUTTI I VIVENTI.
DAL LIBRO DELLA GENESI


[DOPO CHE L’UOMO EBBE MANGIATO DEL FRUTTO DELL’ALBERO,] IL SIGNORE DIO LO CHIAMÒ E GLI DISSE: «DOVE SEI?». RISPOSE: «HO UDITO LA TUA VOCE NEL GIARDINO: HO AVUTO PAURA, PERCHÉ SONO NUDO, E MI SONO NASCOSTO». RIPRESE: «CHI TI HA FATTO SAPERE CHE SEI NUDO? HAI FORSE MANGIATO DELL’ALBERO DI CUI TI AVEVO COMANDATO DI NON MANGIARE?». RISPOSE L’UOMO: «LA DONNA CHE TU MI HAI POSTA ACCANTO MI HA DATO DELL’ALBERO E IO NE HO MANGIATO». IL SIGNORE DIO DISSE ALLA DONNA: «CHE HAI FATTO?». RISPOSE LA DONNA: «IL SERPENTE MI HA INGANNATA E IO HO MANGIATO».
ALLORA IL SIGNORE DIO DISSE AL SERPENTE:
«POICHÉ HAI FATTO QUESTO,
MALEDETTO TU FRA TUTTO IL BESTIAME
E FRA TUTTI GLI ANIMALI SELVATICI!
SUL TUO VENTRE CAMMINERAI
E POLVERE MANGERAI
PER TUTTI I GIORNI DELLA TUA VITA.
IO PORRÒ INIMICIZIA FRA TE E LA DONNA,
FRA LA TUA STIRPE E LA SUA STIRPE:
QUESTA TI SCHIACCERÀ LA TESTA
E TU LE INSIDIERAI IL CALCAGNO».
L’UOMO CHIAMÒ SUA MOGLIE EVA, PERCHÉ ELLA FU LA MADRE DI TUTTI I VIVENTI.

PAROLA DI DIO.

OPPURE (AT 1, 12-14):
ERANO PERSEVERANTI E CONCORDI NELLA PREGHIERA, INSIEME A MARIA, LA MADRE DI GESÙ.

DAGLI ATTI DEGLI APOSTOLI
[DOPO CHE GESÙ FU ASSUNTO IN CIELO, GLI APOSTOLI] RITORNARONO A GERUSALEMME DAL MONTE DETTO DEGLI ULIVI, CHE È VICINO A GERUSALEMME QUANTO IL CAMMINO PERMESSO IN GIORNO DI SABATO.
ENTRATI IN CITTÀ, SALIRONO NELLA STANZA AL PIANO SUPERIORE, DOVE ERANO SOLITI RIUNIRSI: VI ERANO PIETRO E GIOVANNI, GIACOMO E ANDREA, FILIPPO E TOMMASO, BARTOLOMEO E MATTEO, GIACOMO FIGLIO DI ALFEO, SIMONE LO ZELOTA E GIUDA FIGLIO DI GIACOMO.
TUTTI QUESTI ERANO PERSEVERANTI E CONCORDI NELLA PREGHIERA, INSIEME AD ALCUNE DONNE E A MARIA, LA MADRE DI GESÙ, E AI FRATELLI DI LUI.

PAROLA DI DIO

SALMO RESPONSORIALE
SAL 86

DI TE SI DICONO COSE GLORIOSE, CITTÀ DI DIO!


SUI MONTI SANTO EGLI L’HA FONDATA;
IL SIGNORE AMA LE PORTE DI SION
PIÙ DI TUTTE LE DIMORE DI GIACOBBE.

DI TE SI DICONO COSE GLORIOSE, CITTÀ DI DIO!
SI DIRÀ DI SION: «L'UNO E L'ALTRO IN ESSA SONO NATI
E LUI, L'ALTISSIMO, LA MANTIENE SALDA ».

IL SIGNORE REGISTRERÀ NEL LIBRO DEI POPOLI:
«LÀ COSTUI È NATO».
E DANZANDO CANTERANNO:
«SONO IN TE TUTTE LE MIE SORGENTI».

CANTO AL VANGELO 
ALLELUIA, ALLELUIA.

VERGINE FELICE,
CHE HAI GENERATO IL SIGNORE;
BEATA MADRE DELLA CHIESA
CHE FAI ARDERE IN NOI
LO SPIRITO DEL TUO FIGLIO GESÙ CRISTO.

ALLELUIA.

VANGELO

GV 19,25-34
ECCO TUO FIGLIO! ECCO TUA MADRE!


DAL VANGELO SECONDO GIOVANNI

IN QUEL TEMPO, STAVANO PRESSO LA CROCE DI GESÙ SUA MADRE, LA SORELLA DI SUA MADRE, MARIA MADRE DI CLÈOPA E MARIA DI MÀGDALA.
GESÙ ALLORA, VEDENDO LA MADRE E ACCANTO A LEI IL DISCEPOLO CHE EGLI AMAVA, DISSE ALLA MADRE: «DONNA, ECCO TUO FIGLIO!». POI DISSE AL DISCEPOLO: «ECCO TUA MADRE!». E DA QUELL’ORA IL DISCEPOLO L’ACCOLSE CON SÉ.
DOPO QUESTO, GESÙ, SAPENDO CHE ORMAI TUTTO ERA COMPIUTO, AFFINCHÉ SI COMPISSE LA SCRITTURA, DISSE: «HO SETE». VI ERA LÌ UN VASO PIENO DI ACETO; POSERO PERCIÒ UNA SPUGNA, IMBEVUTA DI ACETO, IN CIMA A UNA CANNA E GLIELA ACCOSTARONO ALLA BOCCA. DOPO AVER PRESO L’ACETO, GESÙ DISSE: «È COMPIUTO!». E, CHINATO IL CAPO, CONSEGNÒ LO SPIRITO.
ERA IL GIORNO DELLA PARASCEVE E I GIUDEI, PERCHÉ I CORPI NON RIMANESSERO SULLA CROCE DURANTE IL SABATO – ERA INFATTI UN GIORNO SOLENNE QUEL SABATO –, CHIESERO A PILATO CHE FOSSERO SPEZZATE LORO LE GAMBE E FOSSERO PORTATI VIA. VENNERO DUNQUE I SOLDATI E SPEZZARONO LE GAMBE ALL’UNO E ALL’ALTRO CHE ERANO STATI CROCIFISSI INSIEME CON LUI. VENUTI PERÒ DA GESÙ, VEDENDO CHE ERA GIÀ MORTO, NON GLI SPEZZARONO LE GAMBE, MA UNO DEI SOLDATI CON UNA LANCIA GLI COLPÌ IL FIANCO, E SUBITO NE USCÌ SANGUE E ACQUA.

PAROLA DEL SIGNORE

PREGHIERA DEI FEDELI
FRATELLI E SORELLE, ACCANTO AL FIGLIO MORTO E RISORTO MARIA CONTINUA LA SUA MISSIONE DI MADRE DELLA CHIESA E DI CIASCUNO DI NOI. CON QUESTA FIDUCIA INNALZIAMO A DIO LA NOSTRA PREGHIERA.
PREGHIAMO DICENDO INSIEME: PER INTERCESSIONE DI MARIA, ASCOLTACI, O SIGNORE.

1. TU CHE HAI POSATO IL TUO SGUARDO SULL’UMILE DONNA DI NAZARET, FA’ CHE ANCHE NOI SAPPIAMO RIVOLGERE LA NOSTRA ATTENZIONE AI PIÙ PICCOLI E AI PIÙ DIMENTICATI NELLA NOSTRA SOCIETÀ. NOI TI PREGHIAMO:
2. TU CHE NON DELUDI LE ATTESE DI QUANTI CONFIDANO NELLA TUA PAROLA, FA’ CHE PER L’IMPEGNO DI TUTTI I CREDENTI SI INSTAURI IN QUESTO MONDO UNA CONVIVENZA PIÙ GIUSTA E PIÙ UMANA. NOI TI PREGHIAMO:
3. TU CHE DISPERDI I SUPERBI E ROVESCI I POTENTI DAI LORO TRONI, ILLUMINA LE MENTI E CONVERTI I CUORI DI QUANTI HANNO LA RESPONSABILITÀ DEI POPOLI E DELLE NAZIONI. NOI TI PREGHIAMO:
4. TU CHE COLMI DI BENI GLI AFFAMATI E RIMANDI I RICCHI A MANI VUOTE, FA’ CHE LA SCORTESIA DELL’EGOISMO, DELLO SPRECO E DELL’INDIFFERENZA SIA SUPERATA DALLA CIVILTÀ DELLA GIUSTIZIA E DELLA SOLIDARIETÀ FRA I POPOLI. NOI TI PREGHIAMO:
5. TU CHE SEI FEDELE ALLA TUA MISERICORDIA, RICORDATI DI QUANTI SONO FERITI NEL CORPO E NELLO SPIRITO E CONVERTI I NOSTRI CUORI ALLA FRATERNA CARITÀ. NOI TI PREGHIAMO:

SIGNORE DIO, CHE HAI VOLUTO MARIA PARTECIPE DELLA GLORIA DEL TUO FIGLIO RISORTO, FA’ CHE PER SUA INTERCESSIONE POSSIAMO UN GIORNO ANCHE NOI GODERE DELLA PIENEZZA DI VITA NELLA GLORIA DEI TUOI SANTI. PER CRISTO NOSTRO SIGNORE.

lunedì 21 maggio 2018

No alla chiesa dei Zitelli: la festa della Madre della Chiesa


Messa Santa Marta
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Nell’odierna prima memoria della Beata Vergine Maria, Madre della Chiesa, il Pontefice celebra la Messa nella cappella della Casa Santa Marta e ricorda che la virtù peculiare di una mamma è la tenerezza 

domenica 4 marzo 2018

Decreto del culto Divino: Lunedì dopo Pentecoste memoria della beata vergine Maria Madre della Chiesa


Decreto del Culto Divino che stabilisce la memoria della Beata Vergine Maria Madre della Chiesa il Lunedì dopo Pentecoste.
Traduzione in lingua italiana
CONGREGATIO DE CULTO DIVINO ET DISCIPLINA SACRAMENTORUM

DECRETO
sulla celebrazione
della beata Vergine Maria
Madre della Chiesa
nel Calendario Romano Generale

La gioiosa venerazione riservata alla Madre di Dio dalla Chiesa contemporanea, alla luce della riflessione sul mistero di Cristo e sulla sua propria natura, non poteva dimenticare quella figura di Donna (cf. Gal 4, 4), la Vergine Maria, che è Madre di Cristo e insieme Madre della Chiesa.
Ciò era già in qualche modo presente nel sentire ecclesiale a partire dalle parole premonitrici di sant’Agostino e di san Leone Magno. Il primo, infatti, dice che Maria è madre delle membra di Cristo, perché ha cooperato con la sua carità alla rinascita dei fedeli nella Chiesa; l’altro poi, quando dice che la nascita del Capo è anche la nascita del Corpo, indica che Maria è al contempo madre di Cristo, Figlio di Dio, e madre delle membra del suo corpo mistico, cioè della Chiesa. Queste considerazioni derivano dalla divina maternità di Maria e dalla sua intima unione all’opera del Redentore, culminata nell’ora della croce.
La Madre infatti, che stava presso la croce (cf. Gv 19, 25), accettò il testamento di amore del Figlio suo ed accolse tutti gli uomini, impersonati dal discepolo amato, come figli da rigenerare alla vita divina, divenendo amorosa nutrice della Chiesa che Cristo in croce, emettendo lo Spirito, ha generato. A sua volta, nel discepolo amato, Cristo elesse tutti i discepoli come vicari del suo amore verso la Madre, affidandola loro affinché con affetto filiale la accogliessero.
Premurosa guida della Chiesa nascente, Maria iniziò pertanto la propria missione materna già nel cenacolo,
pregando con gli Apostoli in attesa della venuta dello Spirito Santo (cf. At 1, 14). In questo sentire, nel corso dei secoli, la pietà cristiana ha onorato Maria con i titoli, in qualche modo equivalenti, di Madre dei discepoli, dei fedeli, dei credenti, di tutti coloro che rinascono in Cristo e anche di “Madre della Chiesa”, come appare in testi di autori spirituali e pure del magistero di Benedetto XIV e Leone XIII.
Da ciò chiaramente risulta su quale fondamento il beato papa Paolo VI, il 21 novembre 1964, a conclusione della terza Sessione del Concilio Vaticano II, dichiarò la beata Vergine Maria «Madre della Chiesa, cioè di tutto il popolo cristiano, tanto dei fedeli quanto dei Pastori, che la chiamano Madre amantissima», e stabilì che «l’intero popolo cristiano rendesse sempre più onore alla Madre di Dio con questo soavissimo nome».
La Sede Apostolica pertanto, in occasione dell’Anno Santo della Riconciliazione (1975), propose una messa votiva in onore della beata Maria Madre della Chiesa, successivamente inserita nel Messale Romano; diede anche facoltà di aggiungere l’invocazione di questo titolo nelle Litanie Lauretane (1980) e pubblicò altri formulari nella raccolta di messe della beata Vergine Maria (1986); ad alcune nazioni, diocesi e famiglie religiose che ne facevano richiesta, concesse di aggiungere questa celebrazione nel loro Calendario particolare.
Il Sommo Pontefice Francesco, considerando attentamente quanto la promozione di questa devozione possa favorire la crescita del senso materno della Chiesa nei Pastori, nei religiosi e nei fedeli, come anche della genuina pietà mariana, ha stabilito che la memoria della beata Vergine Maria, Madre della Chiesa, sia iscritta nel Calendario Romano nel Lunedì dopo Pentecoste e celebrata ogni anno.
Questa celebrazione ci aiuterà a ricordare che la vita cristiana, per crescere, deve essere ancorata al mistero della Croce, all’oblazione di Cristo nel convito eucaristico, alla Vergine offerente, Madre del Redentore e dei redenti.
Tale memoria dovrà quindi apparire in tutti i Calendari e Libri liturgici per la celebrazione della Messa e della Liturgia delle Ore; i relativi testi liturgici sono allegati a questo decreto e le loro traduzioni, approvate dalle Conferenze Episcopali, saranno pubblicate dopo la conferma di questo Dicastero.
Dove la celebrazione della beata Vergine Maria, Madre della Chiesa, a norma del diritto particolare approvato, già si celebra in un giorno diverso con un grado liturgico più elevato, anche in futuro può essere celebrata nel medesimo modo.
Nonostante qualsiasi cosa in contrario.
Dalla sede della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti, 11 febbraio 2018, memoria della beata Maria Vergine di Lourdes.
Robert Card. Sarah
Prefetto
+ Arthur Roche
Arcivescovo Segretario
[00350-IT.01] [Testo originale: Latino]

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