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mercoledì 3 febbraio 2021

Vatican News mercoledì 3 febbraio 2021

 


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Vatican News

Le notizie del giorno

03/02/2021

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Nella catechesi dell’udienza generale, dedicata alla preghiera liturgica, Francesco sottolinea che le liturgie pubbliche e i sacramenti sono “mediazioni concrete” per arrivare all’incontro con Cristo, “presente nello Spirito Santo attraverso i segni sacramentali”. No quindi ad una spiritualità ... 

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Una Giornata di impegno globale per il dialogo e la fratellanza: è quella che le Nazioni Unite hanno fissato, da quest'anno, ogni 4 febbraio. Alle celebrazioni ... 

San Francesco dona il mantello a un povero. Si tratta di una delle ventotto scene del ciclo di affreschi delle Storie di San Francesco della Basilica superiore di Assisi, attribuiti a Giotto.
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Alla vigilia del secondo anniversario della firma del Documento sulla Fratellanza Umana, il 4 febbraio del 2019 negli Emirati Arabi Uniti, ripercorriamo i passi ... 

Latifa ibn Ziaten and Antonio Guterres, premiati del Zayed Award for Human Fraternity 2021
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L’annuncio è stato dato durante una conferenza stampa virtuale. Domani, 4 febbraio, l’assegnazione del riconoscimento durante l’incontro online nella prima ... 

Domenica Papa Francesco tornerà ad affacciarsi dalla finestra del suo studio nel Palazzo Apostolico
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Dopo un periodo di lockdown dovuto alla pandemia, il 7 febbraio Francesco reciterà l’Angelus dalla finestra del Palazzo apostolico 

SANTA SEDE E CHIESA NEL MONDO

Papa Francesco celebra la Messa nella chiesa Padre Nostro del carcere di Rebibbia (Roma, 2 aprile 2015)
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Il luogo di culto all’interno del carcere romano è una realtà di integrazione e fraternità, anche grazie alla sua denominazione, ideata da don Sandro Spriano, ... 

Bosnia, Bihac: padre Stanko Perica (a destra) con un profugo che ha trovato rifugio in un ex ospizio abbandonato
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In Bosnia, nell’inferno di gelo dei campi per migranti, operano insieme, per il Jesuit Refugee Service, musulmani, cattolici e ortodossi. “Diamo voce a chi non ... 

Nuovo sito Web per raccontare la Giornata della  Fratellanza umana
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Che cosa significa celebrare la Giornata Internazionale della Fratellanza Umana il 4 febbraio? Un nuovo sito web ne spiega nel dettaglio i punti chiave 

Il campo profughi di Bihac, in Bosnia
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“Mediterraneo e Balcani. Frontiere, accoglienza, inclusione” è il titolo del webinar che si svolgerà il 4 febbraio sui processi di accoglienza e inclusione dei ... 

Una foto tratta dall'archivio dell'Ordine dei Camilliani
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C'è una concreta speranza di sviluppo per l'Ordine dei Camilliani in Pakistan. Nei giorni scorsi, nella capitale, si è dato il via ad una nuova missione ... 

visita a pazienti malati di Aids, Kenya
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L'Hiv è e resta una minaccia per l’Africa e il Madagascar. La realtà in evidenza in una nota pubblicata del gesuiti nel continente, in vista dell’Assemblea ... 

Un carcere (foto d'archivio)
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Si tratta di due nuovi ordini esecutivi del presidente Joe Biden finalizzati a promuovere l’uguaglianza razziale nell’ambito delle politiche abitative e ... 

Rifugiati eritrei in un campo dell'Unhcr
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Vittime e sfollati : è drammatica la situazione nella regione etiopica, serve un sostegno maggiore. A chiederlo, in una lettera, la Conferenza episcopale di ... 

venerdì 9 giugno 2017

Agenzia Fides 8 giugno 2017

AFRICA/CONGO RD - Rapiti due operatori della Croce Rossa nell’est del Paese
 
Kinshasa (Agenzia Fides)- Rapiti nell’est della Repubblica Democratica del Congo due incaricati del Comitato Internazionale della Croce Rossa (CICR). Secondo notizie inviate all’Agenzia Fides dal CEPADHO (una ONG locale), i due responsabili della Croce Rossa, indicati solo con i loro nomi di battesimo, Muhindo e Joseph, sono stati bloccati intorno alle 8,30 del mattino del 7 giugno, sulla strada tra Kirumba e Kaseghe, nella parte meridionale del Territorio di Lubero, nella provincia del Nord Kivu.
“Secondo diverse testimonianze - dice il comunicato inviato all’Agenzia Fides - alcuni banditi di strada sono usciti dalla foresta per intercettare due veicoli, tra cui quello del CICR. Nel corso della rapina, dopo aver maltrattato e depredato gli occupanti delle autovetture, gli assalitori hanno preso in ostaggio Muhindo (componente dello staff) e Joseph (l’autista)”.
Il CEPADHO, nel condannare con forza il rapimento, “esprime la sua inquietudine sulla sorte dei due operatori umanitari, visto la crudeltà dei gruppi armati” e si dice preoccupato che il rapimento “possa colpire l’azione umanitaria nel sud Lubero, nel momento in cui ve ne è un acuto bisogno”.
Gli operatori di agenzie umanitarie sono ultimamente presi di mira in diverse aree della RDC. Nella provincia del Kasai Centrale si è aperto il processo a due dei presunti responsabili dell’uccisione di due esperti dell’ONU, Michael Sharp e Zaida Catalan, incaricati d’indagare sulle violenze che sconvolgono la provincia (vedi Fides Fides 29/3/2017). (L.M.) (Agenzia Fides 8/6/2017)
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ASIA/IRAN - Sacerdote iraniano dopo le stragi a Teheran: i terroristi non riusciranno a impaurire il nostro popolo
 
Teheran (Agenzia Fides) - “Come sacerdote assiro caldeo cattolico iraniano, sono addolorato per simili atti inumani, per di più compiuti da persone che si presentano come fedeli a Dio e all'islam, e così diffondono un'immagine falsa della fede e della religione”. Così il sacerdote iraniano Hormoz Aslani Babroudi, della diocesi di Urmias e Salmas degli Assiro Caldei, Direttore nazionale in Iran delle Pontificie Opere Missionarie (Pom), riporta all'Agenzia Fides i sentimenti e le considerazioni provocati in lui e nei suoi connazionali dagli assalti terroristici che mercoledì 7 giugno hanno seminato morte e devastazione a Teheran. Le autorità iraniane confermano che nelle ultime ore il numero delle vittime del duplice attentato è salito a 17. “Ma gli autori delle stragi” aggiunge padre Hormoz “non sanno che questi atti non riusciranno a diffondere paura tra il popolo o a indebolire lo Stato: tanti hanno cercato di farlo prima di loro, e non ci son o riusciti, e non riusciranno neanche stavolta e in futuro. Perché il popolo iraniano, musulmani e cristiani, resteranno sempre uniti. Anzi saranno resi ancora più forti nell'unità, per difendere i principi della propria fede e il loro Paese tanto amato”.
Come sacerdote, p. Hormoz esprime le sue condoglianze anche alla "Guida Spirituale, l'Ayatollah Ali Khamenei, e al Presidente Hassan Rouhani", e si dichiara “vicino alle famiglie delle vittime: pregherò per l'anima di coloro che hanno perso la vita, per il conforto dei loro familiari ed anche di tutti i feriti. Che Dio doni loro la guarigione al più presto”.
Mercoledì 7 giugno, nel duplice attacco terrorista rivendicato dallo Stato Islamico (Daesh), uomini armati sono entrati nel parlamento, mentre un altro commando apriva il fuoco sui pellegrini al mausoleo dell'Ayatollah Khomeini, fondatore della Repubblica Islamica. Le autorità iraniane affermano di aver sventato un terzo attacco, e che almeno 5 tra gli attentatori avevano in passato fatto parte delle milizie del Daesh attive a Mosul e a Raqqa. Alle 17 vittime vanno aggiunti circa cinquanta feriti, dei quali almeno 6 sono ancora in gravi condizioni, ricoverati nei reparti di terapia intensiva.
Nelle ultime ore, il Ministro degli esteri iraniano Mohammad Javad Zarif ha definito “ripugnanti” le condoglianze espresse dal Presidente USA Donald Trump per le vittime degli attentati di Teheran. Trump aveva detto di aver pregato per i morti, ma aveva anche aggiunto che “gli Stati sponsorizzatori del terrorismo rischiano di cadere vittime del male che sostengono”. (GV) (Agenzia Fides 8/6/2017).
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ASIA/INDIA - Oltre 15.000 malati di Aids curati con compassione in strutture cattoliche
 
Hyderabad (Agenzia Fides) – Oltre 15mila tra malati di Aids o portatori di Hiv sono curati con amore e compassione in strutture cattoliche gestite dalla Catholic Medical Association of India (CHAI), ente nazionale fondato nel 1943 che riunisce ospedali cattolici, centri sanitari e servizi sociali in diverse diocesi cattoliche in tutto il paese. Come appreso dall’Agenzia Fides, la CHAI ha avviato programmi di intervento rivolti a pazienti con l’HIV/AIDS dal 1993.
“In oltre 150 dei nostri centri di assistenza siamo autorizzati a curare pazienti affetti da Hiv o Aids, che sono seguiti adeguatamente nella gestione clinica, nella consulenza e nella cura, in collaborazione con istituti governativi e altre Ong” spiega a Fides il Redentorista Mathew Abraham, direttore generale della CHAI.
In circa 25 anni di attività su questo versante, più di 15 milioni di pazienti hanno ricevuto servizi ambulatoriali e circa 500mila hanno ricevuto diretta assistenza. Oggi circa 40 istituti membri della CHAI si concentrano esclusivamente sull'affrontare le esigenze di bambini e adulti affetti da Hiv/Aids, per garantire loro una migliore qualità di vita.
Secondo cifre del governo indiano, circa 2,4 milioni di indiani vivono con l'Hiv e i bambini sotto i 15 anni rappresentano il 3,5% di questi pazienti
Negli ultimi decenni la CHAI ha indirizzato le sue attenzioni specialmente sulla gioventù, con un focus particolare sulle giovani donne: tra i temi curati nelle campagne di prevenzione, si sono trattati aspetti relativi all'età del matrimonio, a una migliore istruzione, alla salute materna.
“L'India è un paese relativamente giovane: il 65% dei soggetti con cui veniamo in contatto ha meno di 35 anni. Tuttavia, i giovani non sono una categoria omogenea, ma sono divisi in base a genere, casta, classe, religione, etnia, sessualità, occupazione, residenza e capacità fisiche o mentali. Pertanto è necessario un approccio globale per includere tutti i giovani nella nostra pianificazione e negli interventi”, spiega a Fides Manisha Gupte, ricercatore nella CHAI.
In India oggi “la donne giovani sono colpite da vecchie e nuove forme di violenza sessuale, da attacchi con l’acido, da espressioni maschiliste della casta o dell'identità religiosa”, ricorda Gupte. “Il contributo paritario degli uomini e delle donne nella società va riconosciuto da tutti”, conclude. (SD-PN) (Agenzia Fides 8/6/2017)
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ASIA/IRAQ - I cristiani alla prova del referendum sull'indipendenza del Kurdistan iracheno
 
Erbil (Agenzia Fides) – Il prossimo 25 settembre gli abitanti della Regione autonoma del Kurdistan iracheno saranno chiamati a esprimere il proprio parere sulla proclamazione di completa indipendenza di quella Regione autonoma dall'Iraq. La decisione, destinata a provocare la reazione negativa del governo centrale di Baghdad, è stata presa ieri sera, mercoledì 7 giugno, in un summit tra il Presidente Masud Barzani e i membri del governo della Regione autonoma.
La prospettiva di una secessione unilaterale del Kurdistan iracheno, e la sua trasformazione in entità statale indipendente, chiama in causa anche le comunità cristiane della regione. L'annuncio del referendum di settembre ha già provocato la reazione dei dirigenti del Partito dei “Figli della Mesopotamia” (Abnaa al Nahrain), formazione politica animata da militanti cristiani assiri, che giudicano inappropriato e insufficiente l'uso del referendum per imporre un cambiamento politico istituzionale che andrebbe raggiunto attraverso processi più lunghi, concordando i passaggi anche con le autorità di Baghdad e con gli organismi politici sovranazionali. I responsabili del piccolo Partito assiro – che conta un rappresentante nel Parlamento nazionale di Baghdad e uno nel parlamento regionale della regione autonoma del Kurdistan iracheno – fanno notare che, dopo le deportazioni e le sofferenze subite dalle popolazioni del nord Iraq, qualsiasi mossa politica potenzialmente destinata a provocare ulteriori lacerazioni appare inappropriata, mentre occorre favorire in maniera prioritaria il ritorno alle proprie case degli sfollati - compresi decine di migliaia di cristiani – che erano dovuti fuggire dalle proprie terre conquistate dai jihadisti dello Stato Islamico (Daesh), e avevano in gran parte trovato rifugio proprio nel Kurdistan iracheno. Intanto, sempre nella giornata di mercoledì 7 giugno, prima dell'annuncio del referendum, una riunione dei Vescovi caldei svoltasi a Erbil sotto la Presidenza del Patriarca caldeo Louis Raphael Sako, aveva ribadito l'invito a tutti i cristiani a superare le divisioni confessionali sul terreno politico, presentandosi in maniera unitaria come “componente cristiana” nei contatti e nei rapporti con le forze e le istituzioni politiche.
Il progetto di un referendum per sancire la piena indipendenza del Kurdistan iracheno era da tempo accarezzato dai vertici politici della Regione autonoma. Quasi un anno fa (vedi Fides 19/7/2016) lo stesso leader curdo Masud Barzani, Presidente della Regione autonoma del Kurdistan iracheno, ne aveva parlato anche in una riunione svoltasi ad Erbil con i rappresentanti di sigle e partiti politici formati da leader e attivisti cristiani e operanti nell'area. In quella riunione era emersa in maniera evidente l'intenzione del Presidente Barzani di coinvolgere tali formazioni politiche nell'elaborazione di un piano preliminare sull'assetto politico futuro della Regione, prima della riconquista di Mosul e della liberazione delle terre a quel tempo controllate dal Daesh. L'ipotesi prefigurata in quei colloqui era quella di fare della contigua area della Piana di Ninive una “provincia autononoma a maggioranza cristiana”; e poi permettere agli abitanti del la Provincia di scegliere, attraverso un referendum, il proprio inquadramento politico sotto il governo di un Kurdistan iracheno indipendente, piuttosto che sotto il governo federale con sede a Baghdad. (GV) (Agenzia Fides 8/6/2017).
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AMERICA - Incontro di leader politici del continente convocato dal CELAM
 
Bogotà (Agenzia Fides) – Un gruppo di politici e di leader di vari partiti dell’America Latina, di diverso orientamento, sono stati convocati per un incontro senza precedenti con i Vescovi, ispirato al pensiero di Papa Francesco. L'incontro, organizzato dal Consiglio Episcopale Latinoamericano (CELAM) e dalla Pontificia Commissione per l'America Latina (CAL), è previsto dall’1 al 3 dicembre 2017 a Bogotà, in Colombia. "Vogliamo incoraggiare un dialogo, non ci saranno conferenze né lezioni, ma spazi di riflessione che ci permettano di aprire delle strade per fare in modo che i nostri popoli vivano più in pace, per cercare il bene comune, lo sviluppo, l'uguaglianza e che i governi diventino più giusti" ha spiegato Sua Ecc. Mons. Juan Espinoza, Segretario generale del CELAM, Vescovo ausiliare di Morelia, Messico, come si legge nella nota pervenuta a Fides.
(CE) (Agenzia Fides, 08/06/2017)
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AMERICA/BRASILE - Lo stato di Roraima si appella al governo federale per aiutare i venezuelani che arrivano
 
Roraima (Agenzia Fides) – Le autorità dello stato di Roraima, dove c'è l'unica frontiera terrestre tra Venezuela e Brasile, hanno chiesto aiuto al governo federale del Brasile per poter rispondere adeguatamente al crescente flusso di venezuelani che arrivano in questo stato, fuggendo dalla grave situazione in cui versa il loro paese. Il fenomeno sta causando un innalzamento dei costi per offrire servizi adeguati ed anche problemi sociali legati all’immigrazione incontrollata.
Un totale di 3.181 venezuelani ha chiesto asilo come rifugiato alle autorità dello stato tra gennaio e aprile 2017, praticamente lo stesso numero di tutto l’anno scorso, secondo i dati della Polizia Federale citati dal quotidiano “Folha de Sao Paulo”.
Tra le domande per il riconoscimento dello status di rifugiato presentate nel 2016, i venezuelani rappresentavano il 30%, così hanno superato i siriani, che erano il numero più alto nelle petizioni tra il 2014 e il 2015. Oltre alle richieste di asilo, sono aumentati anche i venezuelani che entrano in Brasile come turisti o come abitanti della zona di confine tra i due paesi: se ne sono registrati 575.000 fino ad aprile, mentre nei dodici mesi dello scorso anno sono stati 947.000.
(CE) (Agenzia Fides, 08/06/2017) 
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AMERICA/URUGUAY - Oltre 3 mila persone evacuate a causa delle inondazioni nel nord del Paese
 
Montevideo (Agenzia Fides) - A causa delle inondazioni che hanno provocato lo straripamento del fiume Uruguay, si contano finora 3.700 persone sfollate nel nord del Paese. Il dipartimento più colpito continua ad essere Salto, con 1.993 persone rimaste senza casa. Centinaia di migliaia di sfollati si registrano a Paysandú e Artigas. Le famiglie stanno ricevendo assistenza sia dal punto di vista sanitario che alimentare, dalle amministrazioni locali e dal Sistema Nazionale per le Emergenze (Sinae).
(AP) (8/6/2017 Agenzia Fides)
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domenica 29 novembre 2015

I centomila giovani ugandesi raccolti nell’ex aeroporto di Kokolo inseguono la papamobile


vaticanit - italiano has uploaded Papa: con Gesù, trasformate il negativo in positivo
Papa: con Gesù, trasformate il negativo in positivo
vaticanit - italiano
I centomila giovani ugandesi raccolti nell’ex aeroporto di Kokolo inseguono la papamobile di Papa Francesco con gli occhi, le mani e le gambe, al suo arrivo, sotto un caldo sole africano. E il Pontefice ringrazia per l’entusiasmo lasciando da parte il discorso preparato e improvvisando una catechesi dialogata in spagnolo, con traduzione simultanea in inglese, ispirata alle testimonianza di due giovani. Winnie, malata di Aids fin dalla nascita, e Emmanuel, rapito dai miliziani dell’Esercito di liberazione del signore per arruolarlo come bambino soldato.
Il Papa ascolta “con molto dolore” e si chiede “una esperienza negativa può servire a qualcosa nella vita? Sì!” risponde. Winnie ed Emmanuel lo dimos ...

Foglio della Collaborazione Pastorale Di San Giorgio di Nogaro

Tutto sull'arrivo del nuovo arcivescovo Mons. Riccardo Lamba

  LA CHIESA UDINESE ACCOGLIE IL NUOVO ARCIVESCOVO MONS. RICCARDO LAMBA Un momento storico, di grande solennità e festa, sarà celebrato domen...