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mercoledì 3 aprile 2024

Padre Giulio Albanese: «Mons. Riccardo Lamba? Un Vescovo missionario» (la Vita Cattolica)

 Cresce l’attesa per l’arrivo del nuovo Arcivescovo di Udine, mons. Riccardo Lamba, che farà il suo ingresso nella nostra Diocesi domenica 5 maggio alle 16, con una Santa Messa solenne in Cattedrale a Udine (celebrazione che sarà tramessa in diretta su Radio Spazio). In queste settimane di attesa, diversi interrogativi si affollano nelle Parrocchie: che Vescovo sarà mons. Lamba? Cosa promuoverà, come si porrà nei confronti dei fedeli? Quali i suoi ambiti di servizio prediletti? Domande di questo tipo possono trovare una prima risposta in chi collabora assiduamente con il nostro prossimo Arcivescovo: «È un vescovo missionario, nel vero senso della parola. Devo dire che ha dimostrato molta fedeltà al magistero di Papa Francesco». La voce ha accento romano, ma è nota anche “quassù” in Friuli: padre Giulio Albanese, religioso comboniano, nella Diocesi dell’Urbe dirige gli uffici per le Comunicazioni sociali e per la Cooperazione tra le Chiese (l’ufficio missionario). Molti lo ricordano in città a Udine lo scorso ottobre, mese missionario appunto, in un partecipato incontro svoltosi in sala Paolino d’Aquileia che allora ebbe come tema «Quo vadis Africa?». Con Radio Spazio lo abbiamo raggiunto per conoscere più da vicino il “Vescovo don Riccardo”.

Padre Albanese, di cosa si occupa esattamente mons. Lamba a Roma?

«La Diocesi di Roma è divisa in cinque settori: attualmente don Riccardo è responsabile del settore Roma est, che è il più grande in assoluto: comprende oltre un centinaio di Parrocchie ed è il più popoloso. L’area è una “cartina tornasole” delle contraddizioni di questa città: inferno e paradiso. Il settore ha grandissime potenzialità culturali e produttive, ma è segnato da un’esclusione sociale che penalizza i ceti meno abbienti. Don Riccardo è sempre stato “in prima linea”: ha promosso una pastorale paterna nei confronti di chiunque incontri, entrando in empatia grazie alla sua capacità di ascolto.»

Per cosa collaborate?

«Non è stato solo Vescovo ausiliare nel settore est di Roma, ma il Papa gli ha affidato l’ambito della cosiddetta “Chiesa in uscita”, nel quale opera anche il centro missionario: don Riccardo è stato quindi il mio superiore diretto. I nostri uffici sono uno accanto all’altro: lavorare con lui è stato un piacere perché è una gran bella persona. In questo posso attestare che si è davvero distinto per il suo zelo missionario.»

Che persona è il “don Riccardo”… Vescovo?

«Don Riccardo esprime con il suo pensiero il mondo capovolto di Dio: è un uomo semplice, attento allo spirito delle beatitudini. Parte dal presupposto che la Chiesa è una piramide al contrario, chi sta nella cuspide deve dare per primo il buon esempio e “sporcarsi le mani”.»

Quali sono le sue sensibilità più forti da pastore?

«Ricordiamo innanzitutto che ha una duplice vocazione: è medico dei corpi e dell’anima, essendo laureato in medicina. Al contempo è un ottimo padre spirituale: ha un’altissima considerazione del laicato, ma l’aspetto in cui si è contraddistinto maggiormente è stata la vicinanza ai sacerdoti. Egli dice sempre che se vogliamo che le nostre comunità siano presenze significative nella società allora dobbiamo aiutare innanzitutto i sacerdoti a vivere il loro ministero in un atteggiamento di servizio. Tutti i preti che hanno avuto a che fare con lui, soprattutto quelli del settore est di Roma, sono rimasti molto dispiaciuti nel sapere del suo spostamento a Udine. Sappiamo che in una logica ecclesiale siamo ugualmente in comunione, ma ciò non toglie che a noi dispiace ed è una grossa perdita.»

Cosa ha originato questa sua continua attenzione ai preti?

«Ha permesso di crescere nel dialogo e nel confronto. Lui è sempre stato rispettoso di chi aveva visioni diverse, ma è anche consapevole che nel dialogo bisogna proseguire il cammino. Ha un’apertura mentale che gli permette di accogliere le diversità e di considerarle una ricchezza. Quando penso a don Riccardo mi viene in mente il magistero di don Tonino Bello, che aveva a cuore le diversità: lui crede nell’unità ma sa riconoscere le diverse anime e spiritualità. La sua sfida è saperle armonizzare.»

Il 5 maggio mons. Lamba inizierà il suo ministero di Arcivescovo qui a Udine. Come ci suggerisce di accogliere il suo servizio in Friuli?

«Non abbiate paura a bussare alla sua porta, invitatelo nelle Parrocchie. E soprattutto siate sinceri: una cosa che lui gradisce è che i problemi non vengano lasciati chiusi nel cassetto, ma vengano esposti con coraggio “prendendo il toro dalle corna”. Vedete che sarà un uomo limpido, tutto d’un pezzo: qui lo consideriamo un “pezzo da novanta”. Beati voi!»

Giovanni Lesa

sabato 24 febbraio 2024

L’ARCIDIOCESI DI UDINE È SEDE VACANTE: INDICAZIONI CANONICHE

 

L’ARCIDIOCESI DI UDINE È SEDE VACANTE: INDICAZIONI CANONICHE

Con l'annuncio che Papa Francesco ha accolto le dimissioni di mons. Andrea Bruno Mazzocato da arcivescovo di Udine e ha eletto quale successore di quest'ultimo mons. Riccardo Lamba, l'Arcidiocesi udinese è in regime di sede vacante. Ecco cosa prevede tale situazione.

Per provvedere al suo governo, mons. Andrea Bruno Mazzocato è stato nominato da Papa Francesco amministratore apostolico di Udine.

Durante la sede vacante e fino alla presa di possesso del nuovo Arcivescovo cessa la potestà del Vicario generale (rif. can. 481 §1 CIC). L’amministratore apostolico mons. Mazzocato, tuttavia, ha nominato il già vicario generale mons. Guido Genero suo delegato ad omnia.

In regime di sede vacante vengono a cessare i compiti del Consiglio presbiterale (cui subentra il Collegio dei consultori).

Cessano pure le funzioni del Consiglio pastorale diocesano.

Rimangono in essere le funzioni del Consiglio Diocesano per gli Affari economici, così come le cariche del Cancelliere arcivescovile, dell’Economo diocesano e del Vicario giudiziale. Conservano, inoltre, le loro facoltà i titolari dei vari uffici di Curia.

 

venerdì 23 febbraio 2024

Saluto del nuovo arcivescovo metropolita di Udine, Riccardo Lamba 23 febbraio 2024



Monsignor Riccardo Lamba è il nuovo arcivescovo di Udine

 UDINE. Monsignor Riccardo Lamba è il nuovo arcivescovo di Udine. Secondo quanto si legge nel sito di informazione romano Silere non possum papa Francesco avrebbe nominato l’attuale vescovo ausiliare di Roma quale successore di monsignor Andrea Bruno Mazzocato.

L’ufficialità dovrebbe arrivare oggi dalla diocesi udinese nel corso di una conferenza stampa in programma alle 12 al centro Paolino d’Aquileia di via Treppo.

Monsignor Mazzocato ha retto la diocesi udinese con impegno e devozione per quindici anni, dal 2009 al 2024. Avendo compiuto 75 anni lo scorso 1 settembre, aveva già presentato la rinuncia per raggiunti limiti di età al Pontefice, rimanendo in carica fino alla nuova nomina.

Il percorso di Lamba

Monsignor Riccardo Lamba, 67 anni, è nato a Caracas, in Venezuela ed è rientrato in Italia, con la famiglia, nel 1965. Entrato in Seminario nel 1984, è stato ordinato presbitero per la diocesi di Roma il 6 maggio 1986. Dopo la laurea in Medicina, ha conseguito il Baccalaureato e la Licenza in Psicologia alla Pontificia università gregoriana. Dal 1989 al 1991 è stato assistente del Pontificio seminario Romano Maggiore.

Dal 1991 al 2000 è stato assistente della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore. Dal 2000 al 2002 è stato Parroco di Sant’Anselmo alla Cecchignola, dal 2002 al 2018 di Gesù Divino Lavoratore e dal 2018 finora di San Ponziano a Roma.

Il 27 maggio 2022 papa Francesco lo ha nominato vescovo e gli sono stati affidati l’ambito della Chiesa ospitale e “in uscita” e il servizio per la tutela dei minori e delle persone vulnerabili. Dopo solo due anni come ausiliare di Roma, il nuovo incarico a Udine.

Foglio della Collaborazione Pastorale Di San Giorgio di Nogaro

Tutto sull'arrivo del nuovo arcivescovo Mons. Riccardo Lamba

  LA CHIESA UDINESE ACCOGLIE IL NUOVO ARCIVESCOVO MONS. RICCARDO LAMBA Un momento storico, di grande solennità e festa, sarà celebrato domen...