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martedì 11 novembre 2025

Dodici incontri nelle otto foranie

 Dodici incontri nelle otto foranie – a partire da martedì 11 novembre –, guidati dal vicario generale mons. Dino Bressan e dal delegato episcopale per la pastorale mons. Ivan Bettuzzi, per dialogare con le persone che animano in prima persona le Collaborazioni pastorali. L’obiettivo? Valutare l’attuazione (e l’efficacia) delle Collaborazioni pastorali a oltre sette anni dalla loro introduzione. Questi i passi che attendono la Chiesa udinese durante i mesi di novembre e dicembre. «Fin dalla preparazione del documento che ha dato avvio alle Collaborazioni pastorali, era prevista una revisione del progetto. Sono passati sette anni e molti, me compreso, hanno sentito l’esigenza di un confronto per capire quanto questo percorso è stato utile: quali passi sono stati intrapresi e cosa, invece, ha bisogno di ulteriori miglioramenti». Intervenendo a Radio Spazio durante i festeggiamenti per il 32° compleanno dell’emittente diocesana, l’arcivescovo mons. Riccardo Lamba ha spiegato le motivazioni di questi incontri – ormai imminenti – nelle Foranie. «Con il Consiglio pastorale diocesano si è pensato di dedicare quest’anno alla revisione del progetto; se questo breve cammino di revisione porterà a proposte reali, in primavera prenderemo alcune decisioni concrete», ha spiegato ancora l’Arcivescovo.

Un nuovo ascolto? Non proprio

Proprio il Consiglio pastorale è stato teatro delle prime riflessioni, a partire dalla seduta del 10 maggio scorso, ripresa nel recente incontro del 4 ottobre. Nelle due circostanze, i consiglieri – raggruppati per Foranie – hanno espresso alcune considerazioni in merito ai primi anni di “vita” delle Collaborazioni pastorali. Ora, per una raccolta più ampia di pareri e suggerimenti, si prospettano in agenda questi dodici incontri per le otto Foranie. Non si tratta, come in passato, di un ascolto reciproco e di incoraggiamento: queste fasi si sono già ripetute ben due volte in pochi mesi, in occasione della rapida visita pastorale con cui mons. Andrea Bruno Mazzocato ha concluso il suo servizio in Diocesi e del primo “giro” nelle Collaborazioni dell’attuale arcivescovo, mons. Riccardo Lamba. Stavolta si guarda con spirito critico a quanto è stato fatto e a quanto, invece, è bene “aggiustare”. O addirittura aggiungere. Per questo gli incontri si rivolgono a una platea più ampia di invitati: sacerdoti, diaconi, direttori e direttrici dei Consigli pastorali delle Collaborazioni, referenti pastorali d’ambito. Potenzialmente sono coinvolte, quindi, circa cinquecento persone (un numero molto più ampio rispetto alla settantina di componenti del Consiglio pastorale diocesano). Potremo definirla, senza paura di esagerare, una piccola e breve dinamica sinodale.

Quattro sguardi

Sono quattro i temi su cui ruoteranno i diversi appuntamenti foraniali. Si inizierà chiedendosi quali dei sette ambiti pastorali delineati dal progetto delle Cp sono realmente operativi e quali, invece, non sono stati ancora attivati (e soprattutto per quali motivazioni): di per sé, per fare alcuni esempi, quasi tutte le Cp hanno attivato collaborazioni tra le diverse comunità sul versante della catechesi e della liturgia, molto meno sulla pastorale familiare o nell’ambito della cultura e della comunicazione: sarà interessante indagare le cause di queste difficoltà, magari traendo spunto da quanto, invece, funziona. In seconda istanza, alla luce dell’evoluzione della società ci si chiederà quali nuove strade è opportuno solcare come Chiesa diocesana (e come Collaborazioni pastorali): va da sé che un ruolo determinante sarà giocato dalle caratteristiche dei diversi territori: luoghi a vocazione turistica, per esempio, hanno necessità pastorali proprie rispetto a zone di campagna, così come la città – con la sua composizione sociale – ha esigenze diverse dalle valli di montagna. Il terzo focus sarà dedicato agli organismi di partecipazione (essenzialmente il Consiglio pastorale di Collaborazione, ma anche i gruppi di riferimento parrocchiali o i consigli per gli affari economici), per capirne l’attuazione e l’efficacia in ordine all’evangelizzazione delle comunità della Cp (non va dimenticato, infatti, che è questo l’obiettivo ultimo delle Collaborazioni pastorali: vivere e portare l’annuncio cristiano). Infine, nei singoli territori si indagheranno eventuali specificità che richiedono adeguate risposte di tipo pastorale.

I primi incontri

Dodici incontri a partire da martedì 11 novembre, quando alle 20.30 l’oratorio di Palmanova ospiterà gli invitati della Forania del Friuli centrale. Si proseguirà, poi, lunedì 17 novembre al centro San Francesco di Cividale per i delegati delle Cp della Forania del Friuli orientale. Giovedì 20 dicembre sarà la volta del Medio Friuli, riunito alle 20.30 nell’oratorio di Codroipo. Il calendario completo, con tutti gli appuntamenti, è pubblicato sul sito dell’Arcidiocesi di Udine.

Segnaliamo che la Forania della Montagna e il Vicariato urbano prevedono ciascuno tre incontri distinti, per motivazioni legate alle distanze geografiche – nel caso della montagna – e alla complessità del territorio – per la città e il suo hinterland –.

Giovanni Lesa

mercoledì 8 ottobre 2025

La Chiesa udinese ricorda mons. Rinaldo Fabris a 10 anni dalla morte

 

La Chiesa udinese ricorda mons. Rinaldo Fabris a 10 anni dalla morte

Biblista di fama internazionale, mons. Rinaldo Fabris morì in seminario a Castellerio il 9 ottobre 2015. Dieci anni dopo la Chiesa udinese celebra la memoria del sacerdote friulano con una Santa Messa di suffragio a Pavia di Udine, il 9 ottobre, e una Giornata di studi biblici in seminario a Castellerio sabato 11 ottobre.

Esattamente dieci anni fa, il 9 ottobre 2015, mons. Rinaldo Fabris moriva in seminario a Castellerio all’età di 79 anni. In occasione del primo decennale della sua salita al cielo, nell’Arcidiocesi di Udine due iniziative celebrano la memoria di mons. Fabris.

 

La Santa Messa a Pavia di Udine con l’Arcivescovo

Giovedì 9 ottobre 2025, giorno esatto del decennale della morte di mons. Fabris Fabris, alle 18.30 l’arcivescovo mons. Riccardo Lamba presiederà una Santa Messa di suffragio nella chiesa di Pavia di Udine, paese di origine di mons. Fabris.

Al termine della celebrazione l’oratorio “Don Bosco” di Pavia, nei pressi della chiesa, ospiterà un momento conviviale e la proiezione del documentario «Ritratti spirituali – Rinaldo Fabris» a cura di Marco d’Agostini.

 Grafica per la celebrazione della Messa di suffragio

 

La Giornata di studio biblico

Il Seminario di Castellerio

Per onorare la figura accademica e sacerdotale di mons. Rinaldo Fabris – e, con lui, quella di don Giorgio Giordani, scomparso nel 2024 – l’Istituto superiore di scienze religiose “Santi Ermagora e Fortunato” di Gorizia, Trieste e Udine organizza per sabato 11 ottobre 2025 in Seminario a Castellerio una giornata di studio biblico intitolata «Scrittura e Parola. Ascoltare Dio, comprendere l’umano».

Scopo della Giornata – in linea con gli insegnamenti di Fabris e Giordani – è approfondire alcuni aspetti linguistici e interpretativi della Sacra Scrittura al fine di riconoscere la capacità comunicativa di testi che sanno ancora parlare agli uomini e degli uomini, alla luce della relazione con Dio.

L’inizio dei lavori è previsto alle 9.30 con gli interventi introduttivi dei proff. don Santi Grasso e don Federico Grosso. Seguiranno le due relazioni del mattino: «Personaggi sulla soglia. Il lettore attuale di fronte alla narrativa biblica» sarà il tema affidato al prof. don Gianattilio Bonifacio, presbitero della chiesa di Verona, docente di esegesi del Nuovo Testamento presso lo Studio Teologico “San Zeno” e l’Istituto di Scienze Religiose “San Pietro Martire”, entrambi di Verona. «Tra critica storica e teologia narrativa. Tradizioni canoniche e apocrife nello sviluppo del dogma cattolico» sarà invece l’intervento della prof.ssa sr. Linda Pocher, docente di Cristologia presso la Pontificia Facoltà di Scienze dell’Educazione Auxilium di Roma.

Nel pomeriggio, dalle 14.30, sono previsti cinque tavoli di approfondimento:

  1. «Narrare Dio?», a cura del prof. don Stefano Romanello;
  2. «Bibbia e cinema: dal muto a “The Chosen”», a cura del dott. don Renato Mazzuia;
  3. «Timore batte paura 1-0. Il timore di Dio nella Bibbia», a cura della prof.ssa sr. Rosangela Lamanna;
  4. «Dio educa il suo popolo», riflessioni pedagogiche a partire dalla Lettera pastorale del card. Martini, a cura della prof.ssa Flavia Montagnini
  5. «Letteratura, Bibbia ed esperienza umana», a cura della prof.ssa Agnese Miccoli.

Il termine della Giornata è previsto attorno alle 16.

🔽 Locandina della Giornata di studi biblici

🔗 Modulo di iscrizione on-line

 

Chi era mons. Rinaldo Fabris

Nato a Pavia di Udine il 1º dicembre 1936, mons. Rinaldo Fabris, fu ordinato sacerdote a Udine nel 1960, anno in cui conseguì la licenza in Teologia alla Pontificia Università Lateranense. Proseguì gli studi al Pontificio Istituto biblico, conseguendo, nel 1963, la licenza in Sacra scrittura e il dottorato in Teologia. Dal 1963 al 1964 frequentò inoltre lo Studium Biblicum di Gerusalemme e nel 1973 conseguì anche il dottorato in Sacra Scrittura sempre al Pontificio Istituto biblico.

Nel 1965 fu nominato direttore spirituale del Seminario di Udine, per poi iniziare nel 1967, a insegnare Sacra Scrittura allo Studio teologico interdiocesano, del quale diventò preside nel 1968. Nel 1981 fu nominato direttore della Scuola cattolica di cultura e, dal 1984, guidò anche la Commissione diocesana per l’Ecumenismo e il dialogo interreligioso. Dal 1995 al 2005 fu direttore della Rivista Biblica Italiana. L’11 novembre del 1988 fu nominato Prelato d’onore di Sua Santità. Mons. Fabris fu anche, dal 2002 al 2010, presidente dell’Associazione biblica italiana.

Fu autore di numerosissimi commentari biblici, studi monografici di storia dell’esegesi, di teologia e di spiritualità biblica. Il 26 settembre 2015, pochi giorni prima della sua morte, venne presentata a Milano la collana delle Edizioni Paoline, da lui co-diretta, dal titolo «I libri biblici», nella quale era stata pubblicata l’edizione ampliata ed aggiornata del suo «1-2 Tessalonicesi». Tra le sue ultime pubblicazioni, hanno riscosso particolare successo «Gesù il Nazareno» (Cittadella Editrice, 2011) e «Corpo, anima e spirito nella Bibbia. Dalla creazione alla risurrezione» (Cittadella, 2014).

Docente dello Studio Teologico interdiocesano e dell’Istituto superiore di Scienze Religiose di Udine, dal 2003 al 2013 fu, inoltre, moderatore del Consiglio presbiterale diocesano. Attivo anche nella pastorale, si impegnò nell’animazione della comunità di Remanzacco, dove svolse un lungo servizio di cooperatore parrocchiale sin dai primi anni Settanta.

Nel 2014, intervistato dal Franco Fabbro, fu uno dei protagonisti del documentario di Marco D’Agostini «I Volti Spirituali del Friuli. Sentire, meditare, esistere», un viaggio di scoperta e riscoperta della profondità spirituale del Friuli nella quale mons. Fabris racconta la sua vita spirituale di sacerdote. Parte di quel documentario sarà proiettato il 9 ottobre a Pavia di Udine.

Mons. Rinaldo Fabris morì, come accennato in apertura, il 9 ottobre 2015 in seminario a Castellerio, dove viveva. La sua salma riposa nel cimitero di Pavia di Udine, suo paese di origine.

giovedì 14 novembre 2024

Mons. Riccardo Lamba è delegato dei Vescovi del Nord-est per la pastorale della salute

 

Mons. Riccardo Lamba è delegato dei Vescovi del Nord-est per la pastorale della salute

Martedì 12 novembre, nel corso della periodica riunione della Commissione episcopale triveneta svoltasi al Centro pastorale card. Urbani di Zelarino (Venezia), i Vescovi del Triveneto hanno provveduto al rinnovo quinquennale delle deleghe per i vari ambiti e servizi di azione pastorale. Deleghe anche per mons. Andrea Bruno Mazzocato.

Sarà mons. Riccardo Lamba il Vescovo delegato della CET, la Conferenza episcopale del Triveneto, per la pastorale della salute. La nomina, di durata quinquennale, è giunta nel corso della seduta dei Vescovi del Nord-est di martedì 12 novembre, a Zelarino (VE). Mons. Lamba succede nell’incarico a mons. Enrico Trevisi, Vescovo di Trieste, che a Zelarino ha ottenuto la delega dei Vescovi per la Carità.

Anche l’arcivescovo emerito mons. Andrea Bruno Mazzocato era presente alla seduta: ha mantenuto la delega al diaconato permanente e ha assunto quella per gli esorcisti. La sua “storica” delega ai seminari è invece stata assunta da mons. Giampaolo Dianin, vescovo di Chioggia.

 

Altri temi trattati: tutela dei minori e sussidiarietà

Diversi i temi all’ordine del giorno della seduta dell’episcopato del Nord-est, a partire dalla tutela dei minori. Responsabilizzazione comunitaria, formazione, vigilanza, collaborazione con la società civile, comunicazione, ascolto e cura: sono le parole d’ordine e le linee d’azione che evidenziano l’impegno del Servizio nazionale tutela minori della Conferenza Episcopale Italiana e, quindi, al centro dell’incontro di Zelarino, cui hanno presenziato la nuova presidente del Servizio nazionale Chiara Griffini e la coordinatrice Emanuela Vinai. A questa parte della riunione ha partecipato anche Alvise Patron Zennaro, nuovo responsabile del Servizio regionale triveneto per la tutela dei minori e delle persone vulnerabili

I Vescovi, inoltre, hanno analizzato possibili temi, contenuti e stile della prossima “due giorni” di approfondimento in programma a Cavallino Treporti (Venezia) il 7 e 8 gennaio 2025 e che, come già preannunciato, affronterà tematiche relative alla democrazia e alla partecipazione dei cittadini alla vita pubblica, il rapporto tra identità locali e livelli “superiori” (nazionale, europeo, mondiale ecc.) – in un’ottica di bene comune, sussidiarietà e solidarietà, argomenti cardine della dottrina sociale della Chiesa – con la partecipazione anche di rappresentanti delle Diocesi, “testimoni” ed esperti su tali questioni che, in vario modo, incidono sulla vita di questi territori.

 

sabato 14 settembre 2024

La Vita Cattolica: ch cosa ha detto il Vescovo di Udine ai Catechisti della Diocesi

 

L’Arcivescovo ai catechisti: «Facilitate le relazioni»

«Come gestiamo le relazioni tra catechisti? Con i ragazzi? Tra le famiglie? Dobbiamo essere dei “fluidificatori di relazioni”, perché è nelle relazioni che si vivono i valori del Vangelo». Così mons. Riccardo Lamba si è rivolto ai catechisti dell’Arcidiocesi, che tra mercoledì 11 e giovedì 12 settembre ha incontrato in tre momenti distinti: a Tolmezzo, Udine e San Giorgio di Nogaro. «Tutti noi abbiamo acquisito una mentalità commerciale – ha affermato Lamba -: siamo cioè sensibili ai numeri. “A catechismo erano 12, a Messa invece 2”. Io sono allergico ai numeri! Gesù però è l’uomo delle relazioni e questo è importante». Parole pronunciate nell’incontro di Udine, a tracciare linee esposte anche ai catechisti della montagna e ai “colleghi” della Bassa.

Il primo – attesissimo – appuntamento in cui il nuovo Arcivescovo ha potuto incontrare i catechisti si è aperto in modo molto sereno, con un sorridente «Grazie» da parte di mons. Riccardo Lamba. «Immagino abbiate tanti impegni in famiglia, sul lavoro, con parenti anziani. Ma ci siete. Grazie per il vostro servizio!»

L’intervento di Tolmezzo

Essere catechista? «Una vocazione»

Prendendo spunto dal brano scelto per l’occasione, la chiamata degli apostoli nel Vangelo di Luca (6,12-19), mons. Lamba ha affermato che «Essere catechista è una “vocazione”. E Gesù prega per noi Le radici della vostra vocazione a essere catechisti stanno proprio nella preghiera di Gesù». Un servizio, quello del catechista, che è davvero una chiamata. «Sì, a far incontrare ai piccoli il Signore Gesù». Un incontro che spesso si camuffa da travaso di nozioni. «L’obiettivo – ha ricordato il pastore – non è tanto trasmettere conoscenze, emozioni o esperienze. Il punto centrale è stringere un’amicizia sempre più profonda con il Signore Gesù. Questo è il fine. Ma come nasce l’amicizia? Con l’ascolto e lasciandoci “toccare” da Gesù. Un giorno, da giovane, un amico mi scrisse un messaggio: «Che tu possa essere toccato da Gesù». È un augurio bellissimo!»

Cristo anima la vita. «Che parla più delle parole»

Il presule ha ribadito con forza la centralità di Cristo nell’agire del catechista. Non solo durante il classico incontro in Parrocchia. «Il catechismo più efficace è il Vangelo stesso, vissuto nella nostra vita. Abbiamo tantissimi sussidi, ma il migliore di tutti è il Vangelo. Tutte le nostre iniziative, le abilità, le espressioni di creatività… non ci arriviamo: solo Gesù può camminare nella nostra vita. In questi tempi di cambiamenti volto veloci, che a volte ci disorientano perché abbiamo perso diversi punti di riferimento, Gesù appare essere l’unica certezza. È Lui il salvatore del mondo, la rivelazione piena dell’amore di Dio. Su questo non ci sono dubbi». Sembrano le parole di San Giovanni Paolo II: «Aprite le porte a Cristo!» affermò il pontefice all’inizio del suo pontificato. E Lamba ha solcato la medesima strada.

L’arcivescovo Riccardo Lamba nell’incontro con i catechisti di Udine

«Gesù è credibile», ha ricordato. «Ma perché è credibile? Perché ha vissuto ciò che ha detto. Tutti noi, ascoltando le persone, abbiamo imparato a fiutare se ciò che stanno dicendo lo vivono o se stanno esprimendo qualcosa di diverso da loro stessi. Difficile a farsi, ma lui ci chiede una conversione continua. Fino a dire, con San Paolo: «Cristo vive in me». Per i catechisti è un’occasione per crescere nel conformarsi a Cristo. In molte circostanze i ragazzi ci dicono che noi siamo “osservati”: le nostre vite parlano prima delle parole».

«L’evangelizzazione è insieme»

La Chiesa ha nel suo Dna la missione evangelizzatrice. «”Guai a me se non annunciassi il Vangelo!”, dice San Paolo. Voi catechisti siete membra vive di questa evangelizzazione. Siamo tutti ministri, cioè servi: operiamo a nome di Gesù, a nome della Chiesa. Non siamo soli né autonomi. È stato per me bellissimo poter collaborare, in Parrocchia, con tante persone. E non perché dovessi farlo in quanto parroco, ma perché è proprio bello poter condividere con altri questa missione. Condividere tutto: sia le fatiche e le incomprensioni, sia le esperienze belle che si sono vissute. Per esempio i cammini fatti con singole famiglie.

L’incontro a San Giorgio di Nogaro

Il monito sui linguaggi della catechesi

«Spesso quando ero parroco a Roma – ha ricordato mons. Riccardo – mandavo i catechisti delle Cresime in giro per le chiese a contemplare gli affreschi. I sussidi e i dispositivi tecnologici non mandino all’aria la creatività. Sono senz’altro strumenti utilissimi, ma facciamo attenzione alle parole che diciamo, perché il nostro linguaggio spesso non viene recepito. Parliamo in modo semplice e comprensibile! Pensiamo all’arte, che davvero era la Bibbia per i poveri. Vi consiglio di attingere alla tradizione artistica della Chiesa».

«Senza lo Spirito, la missione è propaganda»

Infine, citando il teologo ortodosso Ignazio di Laodicea, mons. Lamba ha concluso ricordando che «Abbiamo bisogno che sia lo Spirito Santo, da dentro, animi tutto il resto. Senza lo Spirito, Dio è lontano, Cristo resta nel passato, il Vangelo è lettera morta, la Chiesa una semplice organizzazione, la missione propaganda, l’agire cristiano una morale da schiavi. Nello Spirito il cosmo si solleva: Cristo risorto è vicino a noi, il Vangelo diventa vivo, la missione è una Pentecoste, la liturgia memoria e l’agire umano è divinizzato. Agiamo sempre con lo Spirito di Dio».

lunedì 9 settembre 2024

L’arcivescovo mons. Riccardo Lamba incontra i catechisti

 

L’arcivescovo mons. Riccardo Lamba incontra i catechisti

Tre incontri in tre luoghi del territorio diocesano: Tolmezzo, Udine, San Giorgio di Nogaro. Da nord a sud, mons. Riccardo Lamba incontrerà a conoscerà chi ogni giorno annuncia Cristo a bambini, ragazzi e adolescenti, con i metodi e i linguaggi propri della catechesi. I tre appuntamenti tra mercoledì 11 e giovedì 12 settembre.

martedì 11 giugno 2024

MERCOLEDÌ 12 GIUGNO IL RITIRO DEL CLERO DIOCESANO NELLE OTTO FORANIE

 

MERCOLEDÌ 12 GIUGNO IL RITIRO DEL CLERO DIOCESANO NELLE OTTO FORANIE

Otto incontri di spiritualità nelle altrettante foranie. Si svolgerà mercoledì 12 giugno il consueto ritiro spirituale del clero diocesano, a conclusione dell'anno pastorale e prima dell'inizio delle attività estive.

Ultimo appuntamento di spiritualità dell’anno pastorale per i sacerdoti e i diaconi del clero diocesano e per i religiosi in servizio in Diocesi. Mercoledì 12 giugno, a partire dalle 9.30, una sede per ogni Forania ospiterà una mattinata di preghiera e meditazione che si concluderà, per il clero, con un pranzo fraterno. Preti e diaconi danno quindi seguito al recente incontro avvenuto sempre in sede foraniale con l’arcivescovo, mons. Riccardo Lamba, una cui sintesi è disponibile sul settimanale diocesano “La Vita Cattolica”.

Ciascuno degli otto incontri si aprirà con la preghiera dell’ora media, cui seguirà una meditazione che sarà offerta da otto diversi predicatori. La mattinata proseguirà con un tempo di preghiera personale nell’adorazione eucaristica.

 

Le sedi degli incontri e i predicatori

  • Forania della Bassa friulana: Ronchis, chiesa parrocchiale. Predicatore: don Federico Grosso;
  • Forania del Friuli centrale: Santa Maria la Longa, Piccolo Cottolengo friulano. Predicatore: S.E. mons. Riccardo Lamba;
  • Forania del Friuli collinare: Martignacco, cripta della chiesa parrocchiale. Predicatore: don Stefano Romanello;
  • Forania del Friuli orientale: Santuario di Castelmonte. Predicatore: don Marcin Gazzetta;
  • Forania del Medio Friuli: Codroipo, oratorio. Predicatore: mons. Sergio De Cecco;
  • Forania della Montagna: Tolmezzo, casa della Gioventù. Predicatore: don Loris Della Pietra;
  • Forania Pedemontana: Montegnacco di Cassacco, monastero del Carmelo. Predicatore: don Davide Gani;
  • Vicariato urbano di Udine: Udine, casa dei padri saveriani. Predicatore: mons. Ivan Bettuzzi

giovedì 30 maggio 2024

L'arcivescovo a Castelmonte(da La Vita Cattolica)

L’Arcivescovo Lamba a Madone di Mont: «Avevo sentito parlare di Castelmonte già a Roma»

Di Castelmonte aveva già sentito parlare quando era a Roma, da parte di un sacerdote friulano che conservava gelosamente un quadretto di quella che egli chiamava «la mia Madonna». L’arcivescovo Riccardo Lamba lo ha raccontato nella sua prima visita al santuario di Madone di Mont, domenica 26 maggio, dove ha incontrato la comunità dei frati e i fedeli, celebrando la Messa a conclusione del mese mariano. Un appuntamento al quale hanno voluto prendere parte anche la sindaca di Prepotto, Mariaclara Forti, e il ministro provinciale dei Cappuccini, p. Alessandro Carollo. Proprio loro, assieme agli 11 frati della comunità che presta servizio a Madone di Mont, hanno accolto nel pomeriggio mons. Lamba con i saluti ufficiali nella piazzetta del pozzo.

Il rettore, p. Andrea Cereser, ha poi accompagnato l’Arcivescovo a visitare il piccolo cimitero e la cripta del Santuario, prima di salire al cospetto della statua della Vergine per la celebrazione solenne nella domenica della Santissima Trinità.

Una curiosità: l’Arcivescovo ha celebrato la Messa senza le insegne espiscopali, «in stile quasi francescano», come hanno notato alcuni dei fedeli presenti. Non una scelta voluta, la sua, tuttavia. Mons. Lamba si è infatti accorto solo una volta giunto a Castelmonte di aver dimenticato anello, mitria e pastorale. Non però la croce pettorale con il simbolo di Aquileia, donatagli nella celebrazione di ingresso in diocesi e che l’Arcivescovo porta sempre al collo.

Al termine della liturgia (molto partecipata, sebbene la presenza di mons. Lamba fosse stata annunciata solamente ai fedeli presenti alle messe del mattino), l’Arcivescovo si è intrattenuto amabilmente con i fedeli e con i frati, che avevano preparato un piccolo rinfresco, ringraziando questi ultimi per il loro prezioso servizio al Santuario e nelle parrocchie e assicurando, tra l’altro, la sua presenza al prossimo pellegrinaggio diocesano l’8 settembre.
Valentina Zanella

Foglio della Collaborazione Pastorale Di San Giorgio di Nogaro

XXXIV DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO – NOSTRO SIGNORE GESÚ CRISTO RE DELL'UNIVERSO – SOLENNITÀ - ANNO C 23/11/ 2025

  domenica 23 Novembre 2025 Messa del Giorno XXXIV DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO – NOSTRO SIGNORE GESÚ CRISTO RE DELL'UNIVERSO – SOLENNIT...