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domenica 12 marzo 2023

Papa Francesco: "Gesù ci chiede di prenderci cura della sete altrui" angelus 12 marzo 2023

 Di Marco Mancini

Gesù che chiede acqua alla Samaritana “è un’immagine dell’abbassamento di Dio: in Gesù, Dio si è fatto uno di noi; assetato come noi, soffre la nostra stessa arsura. La sete di Gesù, infatti, non è solo fisica, esprime le arsure più profonde della nostra vita: è soprattutto sete del nostro amore. Ed emergerà nel momento culminante della passione, sulla croce; lì, prima di morire, Gesù dirà: ho sete”. Lo ha detto Papa Francesco, stamane, introducendo l’Angelus della III Domenica di Quaresima.

“Ma il Signore che chiede da bere – ha ricordato il Papa - è Colui che dà da bere: incontrando la samaritana le parla dell’acqua viva dello Spirito Santo, e dalla croce effonde dal suo costato trafitto sangue e acqua. Gesù, assetato d’amore, ci disseta d’amore. E fa con noi come con la samaritana: ci viene incontro nel nostro quotidiano, condivide la nostra sete, ci promette l’acqua viva che fa zampillare in noi la vita eterna”.

Gesù però ci chiede – ha aggiunto il Pontefice – “di prenderci cura della sete altrui. Dammi da bere ci dicono quanti hanno sete di vicinanza, di attenzione, di ascolto; ce lo dice chi ha sete della Parola di Dio e ha bisogno di trovare nella Chiesa un’oasi dove abbeverarsi. Dammi da bere è l’appello della nostra società, dove la fretta, la corsa al consumo e l’indifferenza generano aridità e vuoto interiore. E dammi da bere è il grido di tanti fratelli e sorelle a cui manca l’acqua per vivere, mentre si continua a inquinare e deturpare la nostra casa comune”.

Il Vangelo – ha concluso - “oggi offre ad ognuno di noi l’acqua viva che può farci diventare fonte di ristoro per gli altri. E allora, come la samaritana, anche noi non penseremo più solo a placare la nostra sete, ma con la gioia di aver incontrato il Signore potremo dissetare altri; potremo capire la loro sete e condividere l’amore che Lui ha donato a noi”.

Il 17 e 18 marzo – ha ricordato infine il Papa dopo la recita dell’Angelus - si svolgerà l’iniziativa “24 ore per il Signore, un tempo dedicato alla preghiera di adorazione e al sacramento di riconciliazione. Venerdì pomeriggio sarò in un parrocchia romana. Un anno fa abbiamo svolto l’atto di consacrazione al Cuore Immacolato di Maria ed invocato il dono della pace, non vacilli la speranza, il Signore ascolta le suppliche, rimaniamo uniti nella fede e nella solidarietà con chi soffre per la guerra e non dimentichiamo il martoriato popolo ucraino”.

sabato 11 marzo 2023

III DOMENICA DI QUARESIMA (ANNO A) 12 marzo 2023

 III DOMENICA DI QUARESIMA (ANNO A)


Grado della Celebrazione: DOMENICA

Colore liturgico: Viola

Antifona d'ingresso
I miei occhi sono sempre rivolti al Signore:
egli libera dal laccio il mio piede.
Volgiti a me e abbi pietà, perché sono povero e solo.
(Cf. Sal 24,15-16)

Colletta

O Dio, sorgente della vita,
che offri all’umanità l’acqua viva della tua grazia,
concedi al tuo popolo di confessare
che Gesù è il salvatore del mondo
e di adorarti in spirito e verità.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.

PRIMA LETTURA (Es 17,3-7)
Dacci acqua da bere.

Dal libro dell’Èsodo

In quei giorni, il popolo soffriva la sete per mancanza di acqua; il popolo mormorò contro Mosè e disse: «Perché ci hai fatto salire dall’Egitto per far morire di sete noi, i nostri figli e il nostro bestiame?».
Allora Mosè gridò al Signore, dicendo: «Che cosa farò io per questo popolo? Ancora un poco e mi lapideranno!».
Il Signore disse a Mosè: «Passa davanti al popolo e prendi con te alcuni anziani d’Israele. Prendi in mano il bastone con cui hai percosso il Nilo, e va’! Ecco, io starò davanti a te là sulla roccia, sull’Oreb; tu batterai sulla roccia: ne uscirà acqua e il popolo berrà».
Mosè fece così, sotto gli occhi degli anziani d’Israele. E chiamò quel luogo Massa e Merìba, a causa della protesta degli Israeliti e perché misero alla prova il Signore, dicendo: «Il Signore è in mezzo a noi sì o no?».

Parola di Dio

SALMO RESPONSORIALE (Sal 94)
Rit: Ascoltate oggi la voce del Signore: non indurite il vostro cuore.

Venite, cantiamo al Signore,
acclamiamo la roccia della nostra salvezza.
Accostiamoci a lui per rendergli grazie,
a lui acclamiamo con canti di gioia.

Entrate: prostràti, adoriamo,
in ginocchio davanti al Signore che ci ha fatti.
È lui il nostro Dio
e noi il popolo del suo pascolo,
il gregge che egli conduce.

Se ascoltaste oggi la sua voce!
«Non indurite il cuore come a Merìba,
come nel giorno di Massa nel deserto,
dove mi tentarono i vostri padri:
mi misero alla prova
pur avendo visto le mie opere».

SECONDA LETTURA (Rm 5,1-2.5-8)
L’amore di Dio è stato riversato nei nostri cuori per mezzo dello Spirito che ci è stato dato.

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani

Fratelli, giustificati per fede, noi siamo in pace con Dio per mezzo del Signore nostro Gesù Cristo. Per mezzo di lui abbiamo anche, mediante la fede, l’accesso a questa grazia nella quale ci troviamo e ci vantiamo, saldi nella speranza della gloria di Dio.
La speranza poi non delude, perché l’amore di Dio è stato riversato nei nostri cuori per mezzo dello Spirito Santo che ci è stato dato.
Infatti, quando eravamo ancora deboli, nel tempo stabilito Cristo morì per gli empi. Ora, a stento qualcuno è disposto a morire per un giusto; forse qualcuno oserebbe morire per una persona buona. Ma Dio dimostra il suo amore verso di noi nel fatto che, mentre eravamo ancora peccatori, Cristo è morto per noi.

Parola di Dio

Canto al Vangelo (Gv 4,42.15)
Lode a te, o Cristo, re di eterna gloria!

Signore, tu sei veramente il salvatore del mondo;
dammi dell’acqua viva, perché io non abbia più sete.
Lode a te, o Cristo, re di eterna gloria!

VANGELO (Gv 4,5-42)
Sorgente di acqua che zampilla per la vita eterna.

+ Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, Gesù giunse a una città della Samarìa chiamata Sicar, vicina al terreno che Giacobbe aveva dato a Giuseppe suo figlio: qui c’era un pozzo di Giacobbe. Gesù dunque, affaticato per il viaggio, sedeva presso il pozzo. Era circa mezzogiorno. Giunge una donna samaritana ad attingere acqua. Le dice Gesù: «Dammi da bere». I suoi discepoli erano andati in città a fare provvista di cibi. Allora la donna samaritana gli dice: «Come mai tu, che sei giudeo, chiedi da bere a me, che sono una donna samaritana?». I Giudei infatti non hanno rapporti con i Samaritani.
Gesù le risponde: «Se tu conoscessi il dono di Dio e chi è colui che ti dice: “Dammi da bere!”, tu avresti chiesto a lui ed egli ti avrebbe dato acqua viva». Gli dice la donna: «Signore, non hai un secchio e il pozzo è profondo; da dove prendi dunque quest’acqua viva? Sei tu forse più grande del nostro padre Giacobbe, che ci diede il pozzo e ne bevve lui con i suoi figli e il suo bestiame?».
Gesù le risponde: «Chiunque beve di quest’acqua avrà di nuovo sete; ma chi berrà dell’acqua che io gli darò, non avrà più sete in eterno. Anzi, l’acqua che io gli darò diventerà in lui una sorgente d’acqua che zampilla per la vita eterna». «Signore – gli dice la donna –, dammi quest’acqua, perché io non abbia più sete e non continui a venire qui ad attingere acqua». Le dice: «Va’ a chiamare tuo marito e ritorna qui». Gli risponde la donna: «Io non ho marito». Le dice Gesù: «Hai detto bene: “Io non ho marito”. Infatti hai avuto cinque mariti e quello che hai ora non è tuo marito; in questo hai detto il vero».
Gli replica la donna: «Signore, vedo che tu sei un profeta! I nostri padri hanno adorato su questo monte; voi invece dite che è a Gerusalemme il luogo in cui bisogna adorare». Gesù le dice: «Credimi, donna, viene l’ora in cui né su questo monte né a Gerusalemme adorerete il Padre. Voi adorate ciò che non conoscete, noi adoriamo ciò che conosciamo, perché la salvezza viene dai Giudei. Ma viene l’ora – ed è questa – in cui i veri adoratori adoreranno il Padre in spirito e verità: così infatti il Padre vuole che siano quelli che lo adorano. Dio è spirito, e quelli che lo adorano devono adorare in spirito e verità». Gli rispose la donna: «So che deve venire il Messia, chiamato Cristo: quando egli verrà, ci annuncerà ogni cosa». Le dice Gesù: «Sono io, che parlo con te».
In quel momento giunsero i suoi discepoli e si meravigliavano che parlasse con una donna. Nessuno tuttavia disse: «Che cosa cerchi?», o: «Di che cosa parli con lei?». La donna intanto lasciò la sua anfora, andò in città e disse alla gente: «Venite a vedere un uomo che mi ha detto tutto quello che ho fatto. Che sia lui il Cristo?». Uscirono dalla città e andavano da lui.
Intanto i discepoli lo pregavano: «Rabbì, mangia». Ma egli rispose loro: «Io ho da mangiare un cibo che voi non conoscete». E i discepoli si domandavano l’un l’altro: «Qualcuno gli ha forse portato da mangiare?». Gesù disse loro: «Il mio cibo è fare la volontà di colui che mi ha mandato e compiere la sua opera. Voi non dite forse: ancora quattro mesi e poi viene la mietitura? Ecco, io vi dico: alzate i vostri occhi e guardate i campi che già biondeggiano per la mietitura. Chi miete riceve il salario e raccoglie frutto per la vita eterna, perché chi semina gioisca insieme a chi miete. In questo infatti si dimostra vero il proverbio: uno semina e l’altro miete. Io vi ho mandati a mietere ciò per cui non avete faticato; altri hanno faticato e voi siete subentrati nella loro fatica».
Molti Samaritani di quella città credettero in lui per la parola della donna, che testimoniava: «Mi ha detto tutto quello che ho fatto». E quando i Samaritani giunsero da lui, lo pregavano di rimanere da loro ed egli rimase là due giorni. Molti di più credettero per la sua parola e alla donna dicevano: «Non è più per i tuoi discorsi che noi crediamo, ma perché noi stessi abbiamo udito e sappiamo che questi è veramente il salvatore del mondo».
Parola del Signore.



Parola del Signore

Preghiera dei fedeli
(Dall'Orazionale CEI 2020)
Fratelli e sorelle, chiediamo al Padre la sapienza dello Spirito, che sostiene il nostro cammino di rinnovamento.
Preghiamo insieme e diciamo: Illumina i tuoi figli, o Padre.

1. Per tutta la Chiesa: chiamata ad adorare Dio in spirito e verità, si manifesti al mondo come segno di riconciliazione e di amore fraterno. Preghiamo.
2. Per coloro che professano la fede cristiana: animati dal desiderio di ascoltare docilmente la parola di vita, non rimangano sordi agli inviti che ogni giorno il Signore rinnova. Preghiamo.
3. Per i popoli oppressi dalla violenza: nel cammino per ritrovare la loro dignità, siano sostenuti dalla testimonianza di chi si affida alla parola di Dio. Preghiamo.
4. Per i malati nel corpo e nello spirito: sollevati dalla presenza consolante del Signore Gesù, ritrovino, anche nel tempo della prova, serenità e fiducia. Preghiamo.
5. Per noi qui riuniti a celebrare l’Eucaristia: dissetati dall’acqua viva della grazia, offriamo a tutti una credibile testimonianza di fede e di carità. Preghiamo.

Padre di infinita misericordia, ascolta le nostre preghiere e donaci la tua luce; suscita in noi i gesti e le parole di un’autentica conversione. Per Cristo nostro Signore.

Preghiera sulle offerte
Per questo sacrificio di riconciliazione, o Padre,
rimetti i nostri debiti
e donaci la forza di perdonare ai nostri fratelli.
Per Cristo nostro Signore

Foglio della Collaborazione Pastorale Di San Giorgio di Nogaro

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