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venerdì 14 giugno 2019

SANTISSIMA TRINITÀ - C Domenica 16 Giugno 2019


SANTISSIMA TRINITÀ - C
Domenica 16 Giugno 2019

Giungere alla piena conoscenza di te che sei amore, verità e vita
RITI DI INTRODUZIONE


INTRODUZIONE
G – Celebriamo oggi la solennità della Santissima Trinità.
Celebrare il mistero Trinità significa riconoscere che l’essenza di Dio è sostanzialmente amore e comunione. Fin dal principio della rivelazione biblica, infatti, Dio si rivela come desideroso di relazione, sia nei confronti del creato sia, soprattutto, nei confronti dell’uomo, plasmato a sua immagine e somiglianza. L’uomo può così partecipare alla pienezza della vita divina, soprattutto in virtù del dono dello Spirito Santo, per mezzo del quale, l’amore di Dio è stato riversato nei nostri cuori.
SALUTO
C – Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.   T – Amen.

C – La grazia del Signore nostro Gesù Cristo, l’amore di Dio Padre e la comunione dello Spirito Santo, sia con tutti voi.   T – E con il tuo spirito.

ATTO PENITENZIALE
C – Fratelli e sorelle, il segno della croce che abbiamo tracciato sul nostro corpo all’inizio di questa santa Liturgia è la nostra professione di fede nel Dio uno e Trino, l’unico Dio che è Padre e Figlio e Spirito Santo, il Dio che per amore ci ha creati e redenti.
Per poter stare alla presenza del Dio tre volte santo e celebrare meno indegnamente l’Eucaristia, chiediamo di essere purificati dai nostri peccati.
-          Signore, Padre misericordioso, che offri per noi il tuo Unigenito e lo Spirito Santo, [abbi pietà di noi]   T – Signore, pietà!
-          Cristo, Sapienza incarnata, che ci hai redento con la tua croce e risurrezione, [abbi pietà di noi]   T – Cristo, pietà!
-          Signore, Fuoco d’Amore, che ci conduci alla verità tutta intera nella comunione, [abbi pietà di noi]   T – Signore, pietà!

C – Dio onnipotente abbia misericordia di noi, perdoni i nostri peccati e ci conduca alla vita eterna.   T – Amen.

GRANDE DOSSOLOGIA

COLLETTA

C - Ti glorifichi, o Dio, la tua Chiesa, contemplando il mistero della tua sapienza con la quale hai creato e ordinato il mondo; tu che nel Figlio ci hai riconciliati e nello Spirito ci hai santificati, fa’ che, nella pazienza e nella speranza, possiamo giungere alla piena conoscenza di te che sei amore, verità e vita. Per il nostro Signore Gesù Cristo...   T – Amen.


LITURGIA DELLA PAROLA

PRESENTAZIONE DELLA PAROLA DI DIO
G – La Parola di Dio che ci viene proposta oggi orienta la nostra meditazione sul mistero trinitario che si riflette sulla dignità dell’uomo.
La relazione del Dio “uno e trino” fonda e modella la costituzione dell’uomo chiamato alla comunione con le Persone divine e con la realtà che lo circonda.
L’uomo nuovo, che cammina nello Spirito, è segno di una creazione riconciliata e luogo della inabitazione divina sulla terra.

PRIMA LETTURA: Pr 8,22-31
Prima che la terra fosse, già la Sapienza era generata.
Dal libro dei Proverbi

Così parla la Sapienza di Dio:
«Il Signore mi ha creato come inizio della sua attività,
prima di ogni sua opera, all’origine.
Dall’eternità sono stata formata,
fin dal principio, dagli inizi della terra.
Quando non esistevano gli abissi, io fui generata,
quando ancora non vi erano le sorgenti cariche d’acqua;
prima che fossero fissate le basi dei monti,
prima delle colline, io fui generata,
quando ancora non aveva fatto la terra e i campi
né le prime zolle del mondo.
Quando egli fissava i cieli, io ero là;
quando tracciava un cerchio sull’abisso,
quando condensava le nubi in alto,
quando fissava le sorgenti dell’abisso,
quando stabiliva al mare i suoi limiti,
così che le acque non ne oltrepassassero i confini,
quando disponeva le fondamenta della terra,
io ero con lui come artefice
ed ero la sua delizia ogni giorno:
giocavo davanti a lui in ogni istante,
giocavo sul globo terrestre,
ponendo le mie delizie tra i figli dell’uomo».

Parola di Dio

SALMO RESPONSORIALE: dal Salmo 8

Rit.  O Signore, quanto è mirabile il tuo nome
su tutta la terra!

Quando vedo i tuoi cieli, opera delle tue dita,
la luna e le stelle che tu hai fissato,
che cosa è mai l’uomo perché di lui ti ricordi,
il figlio dell’uomo, perché te ne curi?

Davvero l’hai fatto poco meno di un dio,
di gloria e di onore lo hai coronato.
Gli hai dato potere sulle opere delle tue mani,
tutto hai posto sotto i suoi piedi.

Tutte le greggi e gli armenti
e anche le bestie della campagna,
gli uccelli del cielo e i pesci del mare,
ogni essere che percorre le vie dei mari.

SECONDA LETTURA: Rm 5,1-5
Andiamo a Dio per mezzo di Cristo, nella carità diffusa in noi dallo Spirito.
 Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani

Fratelli, giustificati per fede, noi siamo in pace con Dio per mezzo del Signore nostro Gesù Cristo. Per mezzo di lui abbiamo anche, mediante la fede, l’accesso a questa grazia nella quale ci troviamo e ci vantiamo, saldi nella speranza della gloria di Dio.
E non solo: ci vantiamo anche nelle tribolazioni, sapendo che la tribolazione produce pazienza, la pazienza una virtù provata e la virtù provata la speranza.
La speranza poi non delude, perché l’amore di Dio è stato riversato nei nostri cuori per mezzo dello Spirito Santo che ci è stato dato.

Parola di Dio
CANTO AL VANGELO: cfr. Ap 1,8

Alleluia, alleluia.
Gloria al Padre, al Figlio, allo Spirito Santo:
a Dio che è, che era e che viene.
Alleluia.

VANGELO: Gv 16,12-15
Tutto quello che il Padre possiede è mio; lo Spirito prenderà del mio e ve lo annuncerà.
+ Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli:
«Molte cose ho ancora da dirvi, ma per il momento non siete capaci di portarne il peso.
Quando verrà lui, lo Spirito della verità, vi guiderà a tutta la verità, perché non parlerà da se stesso, ma dirà tutto ciò che avrà udito e vi annuncerà le cose future.
Egli mi glorificherà, perché prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà. Tutto quello che il Padre possiede è mio; per questo ho detto che prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà».

Parola del Signore


PROFESSIONE DI FEDE

PREGHIERA DEI FEDELI
C – Fratelli e sorelle, la santa Liturgia guida la nostra preghiera, perché sia degna e corretta, e ci aiuta a rivolgere con fiducia il nostro sguardo verso il Padre infinitamente buono, sapendo di essere sostenuti e accompagnati dal suo Figlio, che è venuto tra noi come nostro fratello, e riconoscendo con gioia di essere immersi nello Spirito Santo, il medesimo che palpita nel cuore di Dio.
L - Preghiamo insieme e diciamo:
Trinità santa, unico Dio, ascolta la nostra preghiera.
1.       Per la Chiesa, perché scopra la sua natura di comunione e trovi nel mistero della Trinità il modello a cui conformarsi e la fonte da cui trarre forza per la sua missione di testimonianza nel mondo, preghiamo.
2.       Per il mondo, spesso diviso e lacerato, perché possa vedere nei cristiani un esempio di fraternità e di solidarietà che aiuti a superare barriere e conflitti, per costruire una civiltà della pace e dell’amore tra gli uomini, preghiamo.
3.       Per le famiglie, perché sappiano educare i figli ad una vita sociale e affettiva carica di positività e di impegno reciproco, preghiamo.
4.       Per la nostra Comunità parrocchiale, perché si rinnovi ogni giorno e attinga dalle celebrazioni a cui partecipa l’energia per essere strumento di relazioni personali buone e costruttive, preghiamo.
5.       Per noi, qui presenti, perché nella riflessione e nella preghiera sperimentiamo il Signore vicino e dalla sua presenza attingiamo fiducia per essere buoni seminatori del Vangelo, preghiamo.
C – O Dio Padre, che hai mandato nel mondo il tuo Figlio, Parola di verità, e lo Spirito santificatore per rivelare agli uomini il mistero della tua vita, fa’ che nella professione della vera fede riconosciamo la gloria della Trinità e adoriamo l’unico Dio in tre persone. Per Cristo nostro Signore.   T - Amen.





domenica 23 dicembre 2018

QUARTA DOMENICA DI AVVENTO - C 23 Dicembre 2018


QUARTA DOMENICA DI AVVENTO - C
23 Dicembre 2018

Hai scelto l’umile figlia di Israele per farne la tua dimora

RITI DI INTRODUZIONE

INTRODUZIONE
G – Celebriamo oggi la Quarta Domenica di Avvento.
Il Natale del Signore è ormai alle porte. In questa quarta tappa del nostro cammino d’Avvento tutto è ormai orientato alla nascita del Salvatore che nasce nella piccola Betlemme, culla della stirpe davidica. Dio sceglie nel mondo sempre ciò che non appare. Ha scelto anche due donne per essere madri: Maria, giovane e piena di grazia, per dare al mondo l’Autore della vita; Elisabetta, anziana e affaticata dalla sterilità, per essere madre del Precursore. Con la medesima gioia dell’incontro posto al centro di questa Liturgia accogliamo con il canto la processione d’ingresso.

SALUTO
C – Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.   T – Amen.

C – La grazia e la pace di Dio nostro Padre e del Signore nostro Gesù Cristo, il Figlio di Maria, sia con tutti voi.   T – E con il tuo spirito.

ACCENSIONE CORONA D’AVVENTO

C - Fratelli e sorelle amati nel Signore,
il profeta Michea, in questa IV domenica di Avvento, ci invita a rivolgere il nostro sguardo a Betlemme di Èfrata, la piccola città di Giuda testimone di un grande evento, la nascita del Salvatore, ma anche a metterci in cammino con Maria per portare al mondo il lieto annuncio della fedeltà di Dio alle sue promesse. Con gli occhi pieni di meraviglia e il cuore pieno di gratitudine accendiamo la quarta e ultima candela d’Avvento e chiediamo al Signore di renderci capaci di accogliere la sua visita nel mistero del Natale.

Un fedele accende la prima candela mentre si canta:

Si accende una luce all’uomo quaggiù,
presto verrà tra noi Gesù.
Vegliate, lo sposo non tarderà;
se siete pronti, vi aprirà.
Lieti cantate: gloria al Signor! Nascerà il Redentor!

Si accende una luce…
Il coro celeste “Pace” dirà
“a voi di buona volontà!”. Lieti cantate…

ATTO PENITENZIALE
C – Fratelli e sorelle, la Vergine Maria seppe riempire il tempo dell’attesa con un gesto squisito di carità, visitando la cugina Elisabetta. Come Maria anche noi siamo chiamati a rendere fruttuosa la nostra attesa di Gesù, andando incontro ai nostri fratelli. Per le nostre mancanze di carità verso il prossimo, per il bene che non abbiamo fatto e per tutti i nostri peccati domandiamo umilmente perdono al Signore.
-          Signore, Figlio dell’Altissimo e vittima di salvezza, [abbi pietà di noi]  
T – Signore, pietà!
-          Cristo, Figlio di Davide e Pastore d’Israele, [abbi pietà di noi]   T – Cristo, pietà!
-          Signore, Figlio di Maria e Verbo fatto uomo, [abbi pietà di noi]  
T – Signore, pietà!

C – Dio onnipotente abbia misericordia di noi, perdoni i nostri peccati e ci conduca alla vita eterna.  
T – Amen.


Non si canta la Grande Dossologia.

COLLETTA
C - Infondi nel nostro spirito la tua grazia, o Padre, tu, che nell'annunzio dell'angelo ci hai rivelato l'incarnazione del tuo Figlio, per la sua passione e la sua croce guidaci alla gloria della risurrezione. Per il nostro Signore Gesù Cristo...   T – Amen.

oppure:
C - O Dio, che hai scelto l'umile figlia di Israele per farne la tua dimora, dona alla Chiesa una totale adesione al tuo volere, perché imitando l'obbedienza del Verbo venuto nel mondo per servire, esulti con Maria per la tua salvezza e si offra a te in perenne cantico di lode. Per il nostro Signore Gesù Cristo...   T – Amen.


LITURGIA DELLA PAROLA

PRESENTAZIONE DELLA PAROLA DI DIO
G – Da un piccolo e povero villaggio Dio farà sorgere il Salvatore che attraverso l’offerta della sua vita compie la volontà di Dio. Maria si rende disponibile per realizzare questo progetto.

PRIMA LETTURA: Mic 5,1-4a
Da te uscirà per me colui che deve essere il dominatore in Israele.

Dal libro del profeta Michèa

Così dice il Signore:
«E tu, Betlemme di Èfrata,
così piccola per essere fra i villaggi di Giuda,
da te uscirà per me 
colui che deve essere il dominatore in Israele;
le sue origini sono dall’antichità,
dai giorni più remoti.
Perciò Dio li metterà in potere altrui,
fino a quando partorirà colei che deve partorire;
e il resto dei tuoi fratelli ritornerà ai figli d’Israele.
Egli si leverà e pascerà con la forza del Signore,
con la maestà del nome del Signore, suo Dio.
Abiteranno sicuri, perché egli allora sarà grande
fino agli estremi confini della terra.
Egli stesso sarà la pace!».

Parola di Dio

SALMO RESPONSORIALE: dal Salmo 79

Rit.  Signore, fa’ splendere il tuo volto e noi saremo salvi.

Tu, pastore d'Israele, ascolta,
seduto sui cherubini, risplendi.
Risveglia la tua potenza / e vieni a salvarci.
 
Dio degli eserciti, ritorna!
Guarda dal cielo e vedi / e visita questa vigna,
proteggi quello che la tua destra ha piantato,
il figlio dell'uomo che per te hai reso forte.

Sia la tua mano sull'uomo della tua destra,
sul figlio dell'uomo che per te hai reso forte.
Da te mai più ci allontaneremo,
facci rivivere e noi invocheremo il tuo nome.

SECONDA LETTURA: Eb 10,5-10
Ecco, io vengo per fare, o Dio, la tua volontà.
Dalla lettera agli Ebrei

Fratelli, entrando nel mondo, Cristo dice:
«Tu non hai voluto né sacrificio né offerta,
un corpo invece mi hai preparato.
Non hai gradito
né olocausti né sacrifici per il peccato.
Allora ho detto: “Ecco, io vengo
– poiché di me sta scritto nel rotolo del libro –
per fare, o Dio, la tua volontà”».
Dopo aver detto: «Tu non hai voluto e non hai gradito né sacrifici né offerte, né olocausti né sacrifici per il peccato», cose che vengono offerte secondo la Legge, soggiunge: «Ecco, io vengo per fare la tua volontà». Così egli abolisce il primo sacrificio per costituire quello nuovo. Mediante quella volontà siamo stati santificati per mezzo dell’offerta del corpo di Gesù Cristo, una volta per sempre.

Parola di Dio

CANTO AL VANGELO: Lc 1,38

Alleluia, alleluia.
Ecco la serva del Signore:
avvenga per me secondo la tua parola.
Alleluia.

VANGELO: Lc 1,39-45
A che cosa devo che la madre del mio Signore venga da me?
Dal Vangelo secondo Luca

In quei giorni Maria si alzò e andò in fretta verso la regione montuosa, in una città di Giuda. 
Entrata nella casa di Zaccarìa, salutò Elisabetta. Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino sussultò nel suo grembo. Elisabetta fu colmata di Spirito Santo ed esclamò a gran voce: «Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo! A che cosa devo che la madre del mio Signore venga da me? Ecco, appena il tuo saluto è giunto ai miei orecchi, il bambino ha sussultato di gioia nel mio grembo. E beata colei che ha creduto nell’adempimento di ciò che il Signore le ha detto».

Parola del Signore


PROFESSIONE DI FEDE

PREGHIERA DEI FEDELI
C – Fratelli e sorelle, invochiamo Dio Padre onnipotente per l’intercessione di Maria, modello di coloro che attendono nella speranza il Salvatore, perché la sua venuta tra noi faccia rifiorire nel mondo la giustizia, la bontà e la pace.
L - Preghiamo insieme e diciamo:
Rivelaci il tuo volto, Signore.
  1. Per la Santa Chiesa: con uno stile di vita povero e umile sia nel mondo voce profetica e presenza materna. Preghiamo.
  2. Per tutti i consacrati: assumendo nel loro cuore l’umana sofferenza, la trasformino in grido di preghiera, in silenziosa offerta, in umile servizio. Preghiamo.
  3. Per quanti hanno responsabilità civile e politica: pongano alla base del loro impegno sociale il valore della persona umana che Cristo è venuto a rivelare. Preghiamo.
  4. Per coloro che non credono: l’accoglienza fraterna dei cristiani li aiuti a guardare la fede con cuore aperto e fiducioso. Preghiamo.
  5. Per noi qui riuniti nell’imminenza del Natale: lo Spirito del Padre ci dia il coraggio di compiere le scelte che Cristo, giudice e salvatore, attende da ciascuno di noi e da tutta la comunità. Preghiamo.
C - Le preghiere che ti innalziamo, o Padre, in unione con Maria, Vergine dell’ascolto e del silenzio, affrettino la venuta del tuo Figlio fra noi e ci guidino a vivere questi giorni di attesa come ritorno alle sorgenti della nostra speranza. Per Cristo nostro Signore.   T – Amen.

LITURGIA EUCARISTICA

PRESENTAZIONE DEI DONI
G – Con il pane e il vino portiamo all’altare l’attesa dei cuori che attendono il Signore perché lo possano incontrare ed accogliere come Maria ed Elisabetta.

SULLE OFFERTE
C - Accogli, o Dio, i doni che presentiamo all'altare, e consacrali con la potenza del tuo Spirito, che santificò il grembo della Vergine Maria. Per Cristo nostro Signore.   T – Amen.

PREFAZIO dell’Avvento II

ANAMNESI
C – Mistero della fede.
T – Annunciamo la tua morte, Signore,
proclamiamo la tua risurrezione,
nell’attesa della tua venuta.

PREGHIERA DEL SIGNORE
C – Entrando nel mondo, Cristo ha detto: «Ecco, io vengo, o Dio, per fare la tua volontà». Questo stesso desiderio abiti i nostri cuori, mentre pronunciamo le parole che Gesù ci ha insegnato. Con il cuore pieno di gioia per l’imminente Natale del Signore, diciamo insieme:   T - Padre nostro...

SCAMBIO DI PACE
D – Con l’umiltà di Maria, che seppe accogliere il progetto di Dio e condividerne la gioia con Elisabetta, scambiatevi fraternamente un segno di pace.

COMUNIONE
G – Accogliendo il Corpo di Cristo noi già viviamo il mistero del Natale. L’accoglienza dell’Emmanuele, il Dio con gli uomini, ci aiuti ad annunciare con gioia e a testimoniare con fede il Verbo di Dio fatto carne.

RINGRAZIAMENTO ALLA COMUNIONE
* G – Ha ricevuto una buona notizia:
ecco perché Maria ha fretta, Gesù.
Fretta di vedere il segno che l’angelo le ha offerto,
fretta di portare il suo aiuto ad una donna anziana
ormai prossima al parto,
fretta di portare anch’essa un annuncio di gioia
perché anche lei attende un figlio,
porta nel grembo te, Gesù.
L’incontro con Elisabetta, in effetti,
non è un appuntamento qualsiasi.
A prepararlo è stato lo Spirito
che sta operando in queste due donne
così diverse, ma anche così vicine
per l’esperienza straordinaria che stanno vivendo.
E fiorisce, spontaneamente, la gioia:
la gioia del Battista
che danza nel grembo della madre,
proprio come il re Davide
davanti all’arca dell’alleanza;
la gioia della donna anziana
che riconosce misteriosamente
la grandezza di Maria,
«la madre del mio Signore»,
e benedice la fede con cui ha accolto
l’annuncio dell’angelo,
la disponibilità ad entrare
in un progetto di grazia
senza pretendere di capire tutto
e di ricevere garanzie.
(Roberto Laurita)

oppure:
** G – Due madri, una giovane ed una anziana,
si sono incontrate non per ammirarsi
e nemmeno per fare chiacchiericcio,
ma per lodare e ringraziare te, Signore,
che in loro avevi compiuto un’opera meravigliosa.
Non potevano non ringraziarti
perché nel loro grembo avevi creato la vita.
Fa', o Signore, che le nostre madri
sappiano essere come Maria ed Elisabetta,
disposte ogni giorno a ringraziarti e lodarti
per averle fatte degne di essere
generatrici di vita e di speranza.
Tieni vivo in loro il senso del meraviglioso,
che in loro si è fatto carne,
così che ogni giorno
sappiano cantare un grazie a te, o Dio,
che in loro hai rinnovato il domani del mondo,
amplificando gli spazi della speranza.
(Averardo Dini)

oppure:
*** G - Signore, il tempo dell’Avvento
nel quale ci troviamo ci obbliga
alla grande meditazione antropologica,
alla scoperta della vera condizione della vita umana
e della nostra meravigliosa fortuna
d’avere te nostro fratello,
Dio fatto uomo per la nostra salvezza.
Tu, Verbo di Dio, ti sei fatto uomo
affinché l’uomo potesse essere associato
alla vita stessa di Dio.
L’uomo ha bisogno di te, o Cristo!
Da sé egli non si salva.
Lo sforzo di escludere te dal pensiero moderno,
dai principi direttivi del sapere
e dell’attività umana,
ha per risultato l’incertezza e poi la confusione,
e infine il conflitto della coscienza umana.
Il tuo Natale, o Cristo,
è perciò festa grande per il mondo,
e festa sempre più grande per il mondo che cresce
e aspira alla pienezza della vita.
Non spegniamo la lampada centrale del Natale,
che è la fede nel Verbo di Dio fatto uomo,
ma teniamola accesa,
affinché la luce, la bontà, la gioia tua
si diffonda nelle nostre anime e nelle nostre case.
E con te ricordiamo Maria,
la portatrice di questa lampada.
(S. Paolo VI, papa)


RITI DI CONCLUSIONE

DOPO LA COMUNIONE
C - O Dio, che ci hai dato il pegno della vita eterna, ascolta la nostra preghiera: quanto più si avvicina il gran giorno della nostra salvezza, tanto più cresca il nostro fervore, per celebrare degnamente il Natale del tuo Figlio. Egli vive e regna nei secoli dei secoli.   
T – Amen.

BENEDIZIONE E CONGEDO

C - Il Signore sia con voi.   T – E con il tuo spirito.

C – Discenda su di voi la grazia di Dio Padre, il cui Verbo si è fatto carne nel grembo della Vergine Maria per salvare il genere umano.   T – Amen.

C – Dimori sempre nei vostri cuori Cristo nostra pace, che Maria, figlia di Sion, attese con gioia nella sua prima venuta.   T – Amen.

C – Lo Spirito Santo vi illumini e vi rinnovi, perché, vigilanti nella preghiera ed esultanti nella lode possiate incontrare il Signore che verrà al prossimo sorgere del sole.   T – Amen.

C – E la benedizione di Dio onnipotente, Padre e Figlio + e Spirito Santo, discenda su di voi e con voi rimanga sempre.   T – Amen.

C – Dio ci ha dato un lieto annuncio, l’annuncio che riguarda la nascita di Gesù, l’Emmanuele, il
Dio-con-noi. Annunciate con la gioia e l’intensità della fede questo evento di grazia che sta per compiersi!

D – Andate in pace.   T - Rendiamo grazie a Dio.



venerdì 18 novembre 2016

XXXIV DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO C)

    XXXIV DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO C)
     Nostro Signore Gesù Cristo Re dell'Universo




Antifona d'ingresso
L’Agnello immolato
è degno di ricevere potenza e ricchezza
e sapienza e forza e onore:
a lui gloria e potenza nei secoli, in eterno. (Ap 5,12; 1,6)
Colletta
O Dio Padre,
che ci hai chiamati a regnare con te
nella giustizia e nell’amore,
liberaci dal potere delle tenebre;
fa’ che camminiamo sulle orme del tuo Figlio,
e come lui doniamo la nostra vita
per amore dei fratelli,
certi di condividere la sua gloria in paradiso.
Egli è Dio, e vive e regna con te...
PRIMA LETTURA (2Sam 5,1-3)
Unsero Davide re d’Israele.
Dal secondo libro di Samuèle

In quei giorni, vennero tutte le tribù d’Israele da Davide a Ebron, e gli dissero: «Ecco noi siamo tue ossa e tua carne. Già prima, quando regnava Saul su di noi, tu conducevi e riconducevi Israele. Il Signore ti ha detto: “Tu pascerai il mio popolo Israele, tu sarai capo d’Israele”».
Vennero dunque tutti gli anziani d’Israele dal re a Ebron, il re Davide concluse con loro un’alleanza a Ebron davanti al Signore ed essi unsero Davide re d’Israele.

Parola di Dio
SALMO RESPONSORIALE (Sal 121)
Rit: Andremo con gioia alla casa del Signore.
Quale gioia, quando mi dissero:
«Andremo alla casa del Signore!».
Già sono fermi i nostri piedi
alle tue porte, Gerusalemme!

È là che salgono le tribù,
le tribù del Signore,
secondo la legge d’Israele,
per lodare il nome del Signore.
Là sono posti i troni del giudizio,
i troni della casa di Davide.

SECONDA LETTURA (Col 1,12-20)
Ci ha trasferiti nel regno del Figlio del suo amore.
Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Colossési

Fratelli, ringraziate con gioia il Padre che vi ha resi capaci di partecipare alla sorte dei santi nella luce.
È lui che ci ha liberati dal potere delle tenebre
e ci ha trasferiti nel regno del Figlio del suo amore,
per mezzo del quale abbiamo la redenzione,
il perdono dei peccati.
Egli è immagine del Dio invisibile,
primogenito di tutta la creazione,
perché in lui furono create tutte le cose
nei cieli e sulla terra,
quelle visibili e quelle invisibili:
Troni, Dominazioni,
Principati e Potenze.
Tutte le cose sono state create
per mezzo di lui e in vista di lui.
Egli è prima di tutte le cose
e tutte in lui sussistono.
Egli è anche il capo del corpo, della Chiesa.
Egli è principio,
primogenito di quelli che risorgono dai morti,
perché sia lui ad avere il primato su tutte le cose.
È piaciuto infatti a Dio
che abiti in lui tutta la pienezza
e che per mezzo di lui e in vista di lui
siano riconciliate tutte le cose,
avendo pacificato con il sangue della sua croce
sia le cose che stanno sulla terra,
sia quelle che stanno nei cieli.

Parola di Dio

Canto al Vangelo (Mc 11,9.10)
Alleluia, alleluia.
Benedetto colui che viene nel nome del Signore!
Benedetto il Regno che viene, del nostro padre Davide!
Alleluia.

VANGELO (Lc 23,35-43)
Signore, ricordarti di me quando entrerai nel tuo regno.
+ Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, [dopo che ebbero crocifisso Gesù,] il popolo stava a vedere; i capi invece deridevano Gesù dicendo: «Ha salvato altri! Salvi se stesso, se è lui il Cristo di Dio, l’eletto».
Anche i soldati lo deridevano, gli si accostavano per porgergli dell’aceto e dicevano: «Se tu sei il re dei Giudei, salva te stesso». Sopra di lui c’era anche una scritta: «Costui è il re dei Giudei».
Uno dei malfattori appesi alla croce lo insultava: «Non sei tu il Cristo? Salva te stesso e noi!». L’altro invece lo rimproverava dicendo: «Non hai alcun timore di Dio, tu che sei condannato alla stessa pena? Noi, giustamente, perché riceviamo quello che abbiamo meritato per le nostre azioni; egli invece non ha fatto nulla di male».
E disse: «Gesù, ricordati di me quando entrerai nel tuo regno». Gli rispose: «In verità io ti dico: oggi con me sarai nel paradiso».

Parola del Signore


Preghiera dei fedeli
La bellezza e la gloria di Dio non si sono manifestate ai potenti di questo mondo. Sono i poveri e i sofferenti, siamo noi nella nostra condizione di peccatori che possiamo riconoscere in Gesù Cristo il Signore dell’universo.
Preghiamo insieme e diciamo: Signore, nel tuo regno ricordati di noi.

1. Perché i potenti della terra ricordino sempre che i popoli che guidano non sono loro proprietà, ma sono affidati alla loro responsabilità. Preghiamo.
2. Perché sappiamo riconoscere nella storia il dispiegarsi del tuo progetto di salvezza. Preghiamo.
3. Perché la ricerca del senso della nostra vita parta sempre dalla consapevolezza del tuo amore. Preghiamo.
4. Perché abbiamo sempre la forza di riconoscerti nel nostro fratello sofferente. Preghiamo.

O Padre, tante cose si impongono per essere al centro del nostro mondo. Fa’ che nell’incertezza di questa vita terrena sappiamo sempre riconoscere in te il nostro re e Signore. Te lo chiediamo per Cristo nostro Signore.

Foglio della Collaborazione Pastorale Di San Giorgio di Nogaro

Tutto sull'arrivo del nuovo arcivescovo Mons. Riccardo Lamba

  LA CHIESA UDINESE ACCOGLIE IL NUOVO ARCIVESCOVO MONS. RICCARDO LAMBA Un momento storico, di grande solennità e festa, sarà celebrato domen...