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giovedì 13 febbraio 2025

Cibo di bassa qualità nelle mense(Messaggeroveneto.it)

 Le hanno provate tutte, i legali della Sodexo Italia Spa e degli altri sette imputati, per smontare il “caso mense” durante la prima udienza svoltasi lunedì 10 febbraio nel tribunale di Udine. L’accusa nei loro confronti è concorso in frode nelle pubbliche forniture, per aver somministrato, in particolare, prodotti di qualità diversa rispetto a quella stabilita nei contratti di appalto con gli enti pubblici del Friuli Venezia Giulia.

A finire a processo sono Antonio Miraglies, 65enne di Napoli residente a Noventa Padovana, Massimiliano Ponton, 57enne di Tricesimo, Francesco Ballan, 57enne di Camposampiero, Gerarda Elisabetta Traine, 64 anni di Tricesimo, Margherita Molinaro, 38enne residente a Cervignano, Licia Pocecco, triestina di 56 anni, Anny Pezzetta, 51enne residente a Buja.

Coinvolti, in veste di parti offese, i Comuni di Udine, Aquileia, Gradisca d’Isonzo, Grado, Maniago, che si sono costituiti parte civile, oltre a Tavagnacco, Tricesimo, Lignano e San Giorgio di Nogaro. Tra le parti offese anche l’Ardis, l’Agenzia regionale per il diritto allo studio, che aveva affidato alla Sodexo il servizio di ristorazione nelle sedi universitarie di Udine, Trieste e Gemona del Friuli.

Il collegio difensivo, formato da Luca Basilio, Federico Plaino, Margherita D’Este, Paolo Persello, Giovanni Belloni, Massimo Vittor e Paolo Pacileo, ha eccepito innanzitutto la competenza territoriale del tribunale di Udine, chiedendo che a occuparsi della vicenda sia il tribunale di Trieste. Non solo, hanno anche chiesto al giudice Paolo Lauteri di non ammettere come parti civili i Comuni coinvolti (sulla base delle novità introdotte dalla legge Cartabia), e di esprimersi rispetto ai contenuti del capo di imputazione. «È troppo generico e manchevole – sono state le parole degli avvocati della difesa –. Si fa riferimento a una condotta illecita degli imputati senza un’indicazione precisa del suo inizio, senza certezze sulle tempistiche in cui si sarebbe consumato il reato».

Per i legali di Sodexo e degli altri imputati il fascicolo dovrebbe tornare alla Procura di Trieste per una rimodulazione del capo di imputazione o, in alternativa, andare in Cassazione, in quanto, a loro avviso, ci sono gli estremi per chiedere «la nullità del decreto di giudizio per indeterminatezza del capo d’imputazione». Posizioni rigettate dal pm e dagli avvocati di parte civile: «La società ha tratto un ingiusto vantaggio a danno delle amministrazioni pubbliche coinvolte», è stata la loro replica. Il giudice Lauteri si è riservato la decisione aggiornando l’udienza al 14 aprile.

lunedì 22 aprile 2024

Nuovo Parroco a Dignano e Vidulis

 

Dignano e Vidulis accolgono il nuovo parroco, don Agostino Pitto

Campane a festa nelle Parrocchie di Dignano e Vidulis, compresa la comunità di Bonzicco, per l’ingresso del nuovo parroco, don Agostino Pitto. Egli farà il suo ingresso nelle due comunità domenica 21 aprile alle 11 con una Santa Messa nella Pieve di San Sebastiano a Dignano.

Classe 1985, tra pochi giorni don Agostino Pitto compirà 39 anni. Originario di Branco di Tavagnacco, è stato ordinato sacerdote nel 2015 e da allora ha prestato servizio a San Daniele del Friuli e nelle comunità limitrofe (in particolare le Parrocchie dei comuni di Forgaria e Ragogna). Don Agostino Pitto ha collaborato a lungo nella Parrocchia di San Daniele, guidandola soprattutto negli anni di malattia dell’allora parroco mons. Marco Del Fabro.

Nel 2023 don Pitto ha assunto la guida delle Parrocchie di Flaibano e Sant’Odorico, comunità che continuerà a guidare anche ora che è parroco di Dignano e Vidulis. Don Pitto è anche parroco coordinatore della Collaborazione pastorale di Coseano e docente di filosofia sistematica ed etica all’Istituto Superiore di Scienze Religiose “Santi Ermagora e Fortunato” con sede a Udine.

Nelle due Parrocchie di Dignano e Vidulis don Pitto aveva già prestato servizio in qualità di collaboratore pastorale dal 2015 al 2018. Ora subentra a don Giuliano Del Degan, che nei giorni scorsi ha presentato all’amministratore apostolico mons. Andrea Bruno Mazzocato la sua rinuncia alla guida delle due comunità. Don Del Degan collaborerà ora nelle Parrocchie della Collaborazione pastorale di Pozzuolo del Friuli; continuerà a prestare servizio nell’Archivio diocesano.

Foglio della Collaborazione Pastorale Di San Giorgio di Nogaro

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