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venerdì 1 luglio 2022

“Non siamo terroristi!”: oltre 700 preti nigeriani protestano pacificamente ai funerali del sacerdote ucciso a Kaduna

AFRICA/NIGERIA - “Non siamo terroristi!”: oltre 700 preti nigeriani protestano pacificamente ai funerali del sacerdote ucciso a Kaduna
 
Abuja (Agenzia Fides) – “Siamo preti, non terroristi!” "Il governo dovrebbe proteggere i nigeriani", "La giustizia deve essere servita", "Abbiamo ancora un governo?". Sono alcuni degli slogan scritti sui cartelli in mano a diversi dei centinaia di sacerdoti (secondo la stampa locale oltre 700) giunti da tutta la Nigeria per celebrare i funerali, nella chiesa Regina degli Apostoli a Kaduna, di p. Vitus Borogo, ucciso 25 giugno nella Prison Farm di Kaduna (vedi Fides 27/6/2022).
Nella sua omelia l'Arcivescovo di Kaduna, Sua Ecc. Mons. Matthew Man-oso Ndagoso, ha deplorato la crescente instabilità nel Paese ed ha sottolineato che i nigeriani vivono nella costante paura di essere vittima di atti violenti, mentre il governo federale sembra essere incapace di affrontare la questione.
Per Mons. Ndagoso i nigeriani sono tenuti prigionieri nel loro stesso Paese a causa delle violenze incessanti. L’Arcivescovo di Kaduna ha espresso il dolore per il fatto che in un anno la sua comunità abbia seppellito tre sacerdoti morti nelle mani dei banditi, aggiungendo che il più doloroso è stato quello di p. Joseph Aketeh Bako, il cui funerale è avvenuto nelle ultime tre settimane senza il suo cadavere, che non è stato ancora ritrovato (vedi Fides 12/5/2022 e 9/6/2022).
“Nei miei 60 anni di età, non abbiamo visto tanto male come ora, nemmeno durante la guerra civile. Qualcosa non va con la leadership di questo Paese” ha sottolineato Mons. Ndagoso. “Non abbiamo più lacrime agli occhi, perché la fonte delle nostre lacrime si è prosciugata a causa del pianto costante. Abbiamo anche perso la voce, perché quando parliamo nessuno ascolta. Piangi, nessuno ascolta il tuo grido, ma non perderemo la speranza! Un giorno, Dio asciugherà le nostre lacrime”.
Mons. Ndagoso ha rivolto un appello alla polizia statale perché garantisca la sicurezza dei cittadini, in quanto coloro che hanno l'obbligo di proteggere la vita e le proprietà delle persone hanno smesso di farlo, alludendo alle forze di sicurezza federali.
P. Borogo è stato ucciso il 25 giugno mentre suo fratello, CY Borogo, è stato rapito dai criminali che avevano assalito la Prison Farm. Domenica 26 giugno un altro sacerdote era rimasto ucciso in un tentato sequestro. P. Christopher Odia, parroco della St. Michael Catholic Church, Ikabigbo, oltre che preside della St. Philip Catholic Secondary School, aJattu, è rimasto ucciso in uno scontro a fuoco con la polizia dopo che era stato prelevato da alcuni banditi mentre andava a celebrare la messa ad Auchi, nello Stato di Edo. Un portavoce della polizia ha detto che i rapitori hanno sparato e ucciso il sacerdote mentre la polizia era giunta in suo soccorso. Anche uno dei rapitori è stato ucciso durante l'operazione di salvataggio mentre altri membri della banda hanno riportato ferite da arma da fuoco.
Unica nota positiva è il rilascio, il 30 giugno, di p. Christopher Itopa Onotu, rapito lo scorso 4 giugno (vedi Fides 7/6/2022), come confermato dalla diocesi di Lokoja.
(L.M.) (Agenzia Fides 1/7/2022)

giovedì 12 maggio 2022

Morto nelle mani dei rapitori uno dei sacerdoti sequestrati a marzo

AFRICA/NIGERIA - Morto nelle mani dei rapitori uno dei sacerdoti sequestrati a marzo
 
Abuja (Agenzia Fides) – “Con cuore affranto, ma con totale sottomissione alla volontà di Dio, annunciamo la morte di p. Joseph Aketeh Bako, avvenuta nelle mani dei suoi rapitori tra il 18 e il 20 aprile 2022”. Così il cancelliere dell’Arcidiocesi di Kaduna, p. Christian Okewu Emmanuel, ha annunciato la morte del parroco della chiesa cattolica di San Giovanni, a Kudenda nell'area del governo locale di Kaduna South, nello stato di Kaduna, rapito l’8 marzo scorso.
P. Bako, 48 anni, era stato sequestrato da uomini armati che avevano assalito la canonica alle ore 1,30 della notte dell’8 marzo (vedi Fides 9/3/2022). Insieme a lui era stato rapito pure suo fratello che era andato a trovarlo. “Suo fratello è stato ucciso in sua presenza e a seguito di questo, le sue condizioni (era malato da tempo) sono peggiorate ed è morto” afferma il cancelliere dell’Arcidiocesi di Kaduna. “Non abbiamo recuperato il corpo, ma abbiamo conferma della morte. Le persone che sono state rapite insieme a lui lo hanno visto morire”.
Nelle settimane successive al rapimento si erano diffuse voci della morte di p. Bako a seguito di asserite sevizie inferte dai sequestratori. Il cancelliere dell’Arcidiocesi di Kaduna ha precisato che “le circostanze che hanno portato alla morte di p. Bako e la data del decesso sono state attentamente verificate, ed è per questo che possiamo ora comunicarle".
(L.M.) (Agenzia Fides 12/5/2022)

Foglio della Collaborazione Pastorale Di San Giorgio di Nogaro

Tutto sull'arrivo del nuovo arcivescovo Mons. Riccardo Lamba

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