Filippesi 1,4 ... e sempre, in ogni mia preghiera per tutti voi, prego con gioia...
venerdì 15 marzo 2024
Preghiera del 15 marzo (Raul Follereau)
sabato 25 novembre 2023
XXXIV DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO A) Nostro Signore Gesù Cristo Re dell'Universo(26/11/2023)
XXXIV DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO A)
Nostro Signore Gesù Cristo Re dell'Universo
Antifona d'ingresso
L'Agnello immolato
è degno di ricevere potenza e ricchezza,
sapienza, forza e onore:
a lui gloria e potenza nei secoli dei secoli. (Ap 5,12;1,6)
Colletta
O Padre,
che hai costituito il tuo Figlio
pastore e re dell'universo,
donaci di riconoscerlo nel più piccolo dei fratelli,
perché, quando egli verrà nella gloria
ci accolga nel suo regno di risurrezione e di vita.
Egli è Dio, e vive e regna con te,
nell'unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.
PRIMA LETTURA (Ez 34,11-12.15-17)
Voi siete mio gregge, io giudicherò tra pecora e pecora.
Dal libro del profeta Ezechièle
Così dice il Signore Dio: Ecco, io stesso cercherò le mie pecore e le passerò
in rassegna. Come un pastore passa in rassegna il suo gregge quando si trova in
mezzo alle sue pecore che erano state disperse, così io passerò in rassegna le
mie pecore e le radunerò da tutti i luoghi dove erano disperse nei giorni
nuvolosi e di caligine.
Io stesso condurrò le mie pecore al pascolo e io le farò riposare. Oracolo del
Signore Dio. Andrò in cerca della pecora perduta e ricondurrò all’ovile quella
smarrita, fascerò quella ferita e curerò quella malata, avrò cura della grassa
e della forte; le pascerò con giustizia.
A te, mio gregge, così dice il Signore Dio: Ecco, io giudicherò fra pecora e
pecora, fra montoni e capri.
Parola di Dio
SALMO RESPONSORIALE (Sal 22)
Rit: Il Signore è il mio pastore: non manco di nulla.
Il Signore è il mio pastore:
non manco di nulla.
Su pascoli erbosi mi fa riposare.
Ad acque tranquille mi conduce.
Rinfranca l’anima mia,
mi guida per il giusto cammino
a motivo del suo nome.
Davanti a me tu prepari una mensa
sotto gli occhi dei miei nemici.
Ungi di olio il mio capo;
il mio calice trabocca.
Sì, bontà e fedeltà mi saranno compagne
tutti i giorni della mia vita,
abiterò ancora nella casa del Signore
per lunghi giorni.
SECONDA LETTURA (1Cor 15,20-26.28)
Consegnerà il regno a Dio Padre, perché Dio sia tutto in tutti.
Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi
Fratelli, Cristo è risorto dai morti, primizia di coloro che sono morti.
Perché, se per mezzo di un uomo venne la morte, per mezzo di un uomo verrà
anche la risurrezione dei morti. Come infatti in Adamo tutti muoiono, così in
Cristo tutti riceveranno la vita.
Ognuno però al suo posto: prima Cristo, che è la primizia; poi, alla sua
venuta, quelli che sono di Cristo. Poi sarà la fine, quando egli consegnerà il
regno a Dio Padre, dopo avere ridotto al nulla ogni Principato e ogni Potenza e
Forza.
È necessario infatti che egli regni finché non abbia posto tutti i nemici sotto
i suoi piedi. L’ultimo nemico a essere annientato sarà la morte.
E quando tutto gli sarà stato sottomesso, anch’egli, il Figlio, sarà sottomesso
a Colui che gli ha sottomesso ogni cosa, perché Dio sia tutto in tutti.
Parola di Dio
Canto al Vangelo (Mc 11,9.10)
Alleluia, alleluia.
Benedetto colui che viene nel nome del Signore!
Benedetto il Regno che viene, del nostro padre Davide!
Alleluia.
VANGELO (Mt 25,31-46)
Siederà sul trono della sua gloria e separerà gli uni dagli altri.
+ Dal Vangelo
secondo Matteo
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Quando il Figlio dell’uomo verrà nella sua gloria, e tutti gli angeli con lui,
siederà sul trono della sua gloria. Davanti a lui verranno radunati tutti i
popoli. Egli separerà gli uni dagli altri, come il pastore separa le pecore
dalle capre, e porrà le pecore alla sua destra e le capre alla sinistra.
Allora il re dirà a quelli che saranno alla sua destra: “Venite, benedetti del
Padre mio, ricevete in eredità il regno preparato per voi fin dalla creazione
del mondo, perché ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi
avete dato da bere, ero straniero e mi avete accolto, nudo e mi avete vestito,
malato e mi avete visitato, ero in carcere e siete venuti a trovarmi”.
Allora i giusti gli risponderanno: “Signore, quando ti abbiamo visto affamato e
ti abbiamo dato da mangiare, o assetato e ti abbiamo dato da bere? Quando mai
ti abbiamo visto straniero e ti abbiamo accolto, o nudo e ti abbiamo vestito?
Quando mai ti abbiamo visto malato o in carcere e siamo venuti a visitarti?”. E
il re risponderà loro: “In verità io vi dico: tutto quello che avete fatto a
uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me”.
Poi dirà anche a quelli che saranno alla sinistra: “Via, lontano da me,
maledetti, nel fuoco eterno, preparato per il diavolo e per i suoi angeli,
perché ho avuto fame e non mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e non mi
avete dato da bere, ero straniero e non mi avete accolto, nudo e non mi avete
vestito, malato e in carcere e non mi avete visitato”.
Anch’essi allora risponderanno: “Signore, quando ti abbiamo visto affamato o
assetato o straniero o nudo o malato o in carcere, e non ti abbiamo servito?”.
Allora egli risponderà loro: “In verità io vi dico: tutto quello che non avete
fatto a uno solo di questi più piccoli, non l’avete fatto a me”.
E se ne andranno: questi al supplizio eterno, i giusti invece alla vita
eterna».
Parola del Signore
Preghiera dei fedeli
Cristo è il Re dell’universo e il Signore della Chiesa. Rivolgiamo a lui la nostra
fiduciosa preghiera, perché tutto si rinnovi nella giustizia e nell’amore.
Preghiamo insieme e diciamo: Gesù Signore, ascoltaci.
1. Per la santa Chiesa: unita a te, mite re di pace, esprima alla luce del
Vangelo la giustizia nuova che hai promulgato dalla croce. Noi ti preghiamo.
2. Per i pastori del popolo di Dio: restando fedeli al ministero ricevuto,
siano imitatori del tuo amore verso i piccoli del Regno. Noi ti preghiamo.
3. Per la società in cui viviamo: si riconosca la dignità di ogni uomo da te
redento, e cresca la sensibilità verso i deboli e gli indifesi. Noi ti
preghiamo.
4. Per chi si trova in dolorose situazioni di peccato: non esiti ad affidarsi
alla tua misericordia, e si incammini verso una vita nuova. Noi ti preghiamo.
5. Per le persone prossime alla morte: illuminate dalla speranza immortale
ricevuta in dono nel Battesimo, si aprano alla contemplazione della tua gloria.
Noi ti preghiamo.
Signore Gesù, che sulla croce hai spezzato il giogo del peccato e della morte,
estendi a tutte le creature la tua signoria di grazia e di pace. Donaci la
certezza che ogni umana fatica è un germe che si apre alla realtà beatificante
del tuo regno. Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli.
venerdì 9 giugno 2023
SANTISSIMO CORPO E SANGUE DI CRISTO (ANNO A)
SANTISSIMO CORPO E SANGUE DI CRISTO (ANNO A)
Grado della Celebrazione: SOLENNITA'
Colore liturgico: Bianco
Antifona d'ingresso
Il Signore ha nutrito il suo popolo con fiore di frumento
e lo ha saziato con miele dalla roccia. (Cf. Sal 80, 17)
Si dice il Gloria.
Colletta
Dio fedele, che nutri il tuo popolo
con amore di Padre,
saziaci alla mensa della Parola
e del Corpo e Sangue di Cristo,
perché nella comunione con te e con i fratelli
camminiamo verso il convito del tuo regno.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.
PRIMA LETTURA (Dt 8,2-3.14-16)
Ti ha nutrito di un cibo, che tu non conoscevi e che i tuoi padri non
avevano mai conosciuto.
Dal libro del Deuteronòmio
Mosè parlò al popolo dicendo:
«Ricòrdati di tutto il cammino che il Signore, tuo Dio, ti ha fatto percorrere
in questi quarant’anni nel deserto, per umiliarti e metterti alla prova, per
sapere quello che avevi nel cuore, se tu avresti osservato o no i suoi comandi.
Egli dunque ti ha umiliato, ti ha fatto provare la fame, poi ti ha nutrito di
manna, che tu non conoscevi e che i tuoi padri non avevano mai conosciuto, per
farti capire che l’uomo non vive soltanto di pane, ma che l’uomo vive di quanto
esce dalla bocca del Signore.
Non dimenticare il Signore, tuo Dio, che ti ha fatto uscire dalla terra
d’Egitto, dalla condizione servile; che ti ha condotto per questo deserto
grande e spaventoso, luogo di serpenti velenosi e di scorpioni, terra assetata,
senz’acqua; che ha fatto sgorgare per te l’acqua dalla roccia durissima; che
nel deserto ti ha nutrito di manna sconosciuta ai tuoi padri».
Parola di Dio
SALMO RESPONSORIALE (Sal 147)
Rit: Loda il Signore, Gerusalemme.
Celebra il Signore, Gerusalemme,
loda il tuo Dio, Sion,
perché ha rinforzato le sbarre delle tue porte,
in mezzo a te ha benedetto i tuoi figli.
Egli mette pace nei tuoi confini
e ti sazia con fiore di frumento.
Manda sulla terra il suo messaggio:
la sua parola corre veloce.
Annuncia a Giacobbe la sua parola,
i suoi decreti e i suoi giudizi a Israele.
Così non ha fatto con nessun’altra nazione,
non ha fatto conoscere loro i suoi giudizi.
SECONDA LETTURA (1Cor 10,16-17)
Poiché vi è un solo pane, noi siamo, benché molti, un solo corpo.
Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi
Fratelli, il calice della benedizione che noi benediciamo, non è forse
comunione con il sangue di Cristo? E il pane che noi spezziamo, non è forse
comunione con il corpo di Cristo?
Poiché vi è un solo pane, noi siamo, benché molti, un solo corpo: tutti infatti
partecipiamo all’unico pane.
Parola di Dio
SEQUENZA
[Sion, loda il Salvatore,
la tua guida, il tuo pastore
con inni e cantici.
Impegna tutto il tuo fervore:
egli supera ogni lode,
non vi è canto che sia degno.
Pane vivo, che dà vita:
questo è tema del tuo canto,
oggetto della lode.
Veramente fu donato
agli apostoli riuniti
in fraterna e sacra cena.
Lode piena e risonante,
gioia nobile e serena
sgorghi oggi dallo spirito.
Questa è la festa solenne
nella quale celebriamo
la prima sacra cena.
È il banchetto del nuovo Re,
nuova Pasqua, nuova legge;
e l'antico è giunto a termine.
Cede al nuovo il rito antico,
la realtà disperde l'ombra:
luce, non più tenebra.
Cristo lascia in sua memoria
ciò che ha fatto nella cena:
noi lo rinnoviamo.
Obbedienti al suo comando,
consacriamo il pane e il vino,
ostia di salvezza.
È certezza a noi cristiani:
si trasforma il pane in carne,
si fa sangue il vino.
Tu non vedi, non comprendi,
ma la fede ti conferma,
oltre la natura.
È un segno ciò che appare:
nasconde nel mistero
realtà sublimi.
Mangi carne, bevi sangue;
ma rimane Cristo intero
in ciascuna specie.
Chi ne mangia non lo spezza,
né separa, né divide:
intatto lo riceve.
Siano uno, siano mille,
ugualmente lo ricevono:
mai è consumato.
Vanno i buoni, vanno gli empi;
ma diversa ne è la sorte:
vita o morte provoca.
Vita ai buoni, morte agli empi:
nella stessa comunione
ben diverso è l’esito!
Quando spezzi il sacramento
non temere, ma ricorda:
Cristo è tanto in ogni parte,
quanto nell’intero.
È diviso solo il segno
non si tocca la sostanza;
nulla è diminuito
della sua persona.]
Ecco il pane degli angeli,
pane dei pellegrini,
vero pane dei figli:
non dev’essere gettato.
Con i simboli è annunziato,
in Isacco dato a morte,
nell'agnello della Pasqua,
nella manna data ai padri.
Buon pastore, vero pane,
o Gesù, pietà di noi:
nutrici e difendici,
portaci ai beni eterni
nella terra dei viventi.
Tu che tutto sai e puoi,
che ci nutri sulla terra,
conduci i tuoi fratelli
alla tavola del cielo
nella gioia dei tuoi santi.
Canto al Vangelo (Gv 6,51)
Alleluia, alleluia.
Io sono il pane vivo, disceso dal cielo, dice il Signore,
se uno mangia di questo pane vivrà in eterno.
Alleluia.
VANGELO (Gv 6,51-58)
La mia carne è vero cibo e il mio sangue vera bevanda.
+ Dal Vangelo
secondo Giovanni
In quel tempo, Gesù disse alla folla:
«Io sono il pane vivo, disceso dal cielo. Se uno mangia di questo pane vivrà in
eterno e il pane che io darò è la mia carne per la vita del mondo».
Allora i Giudei si misero a discutere aspramente fra loro: «Come può costui
darci la sua carne da mangiare?».
Gesù disse loro: «In verità, in verità io vi dico: se non mangiate la carne del
Figlio dell’uomo e non bevete il suo sangue, non avete in voi la vita. Chi
mangia la mia carne e beve il mio sangue ha la vita eterna e io lo risusciterò
nell’ultimo giorno. Perché la mia carne è vero cibo e il mio sangue vera
bevanda.
Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue rimane in me e io in lui. Come il
Padre, che ha la vita, ha mandato me e io vivo per il Padre, così anche colui
che mangia me vivrà per me. Questo è il pane disceso dal cielo; non è come quello
che mangiarono i padri e morirono. Chi mangia questo pane vivrà in eterno».
Parola del Signore
Preghiera dei fedeli
Il sacramento del Corpo e del Sangue del Signore è culmine e fonte di tutta la
vita della Chiesa. Innalziamo la nostra preghiera unanime, perché da questo
grande mistero scaturiscano i doni dell’unità e della pace.
Preghiamo insieme e diciamo: Per il mistero del tuo Corpo e del tuo Sangue,
salvaci, Signore.
1. Per la santa Chiesa: fortificata dal Pane di vita cammini sulle strade del
mondo annunciando in parole e in opere il Vangelo di salvezza. Preghiamo.
2. Per i sacerdoti, ministri dell’altare: si conformino sempre più al mistero
che celebrano, a lode di Dio e a servizio del suo popolo. Preghiamo.
3. Per i ragazzi che partecipano per la prima volta al banchetto eucaristico:
portino nelle famiglie e nei loro ambienti di vita la freschezza dell’annuncio
pasquale, e crescano in sapienza e grazia. Preghiamo.
4. Per gli infermi che non possono partecipare all’assemblea domenicale: come
membra sofferenti e preziose del corpo di Cristo, sentano il conforto della
comunità cristiana e siano sostenuti nella speranza dalla comunione con il
Signore. Preghiamo.
5. Per noi invitati alla mensa eucaristica: la nostra vita, in unione al Corpo
e al Sangue di Cristo, sia vissuta in rendimento di grazie al Padre e fiorisca
in gesti di carità fraterna. Preghiamo.
Signore Gesù, nell’Eucaristia, sacramento del tuo amore, hai posto la sorgente
dello Spirito: fa’ che, nutrendoci con il cibo di vita eterna e la bevanda di
salvezza, pregustiamo il convito del cielo. Tu che vivi e regni nei secoli dei
secoli.
mercoledì 22 febbraio 2023
Vatican News 22 febbraio 2023
Non riesci a vedere la newsletter? Guardala online
Le notizie del giorno
22/02/2023
Francesco celebra la Messa del Mercoledì delle Ceneri nella Basilica di Santa Sabina sull’Aventino: le ceneri ci ricordano che siamo fragile argilla, non conta il gradimento del mondo ma lo sguardo di Dio
All'udienza generale, Francesco prosegue il ciclo di catechesi sulla passione di evangelizzare, azione possibile solo grazie allo Spirito Santo: "È Lui il ...
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SANTA SEDE E CHIESA NEL MONDO
In un sforzo congiunto senza precedenti, la Confederazione Caritas dell'Est Europa, oltre a quella dello stesso Paese devastato dal conflitto, ha sostenuto gli ...
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giovedì 17 dicembre 2020
Vatican News 17 dicembre 2020
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Foglio della Collaborazione Pastorale Di San Giorgio di Nogaro
XXXIV DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO B) Nostro Signore Gesù Cristo Re dell'Universo 24 novembre 2024
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