III Giornata Mondiale dei poveri:
“La speranza dei poveri non sarà mai delusa”
10 Novembre 2019
Padre della vita e autore della risurrezione
INTRODUZIONE
G – Celebriamo la XXXII Domenica del
Tempo Ordinario.
Avvicinandosi il termine dell’Anno
liturgico, la Liturgia ci invita a meditare sul nostro futuro, sulle cose
ultime e definitive che interesseranno la nostra esistenza dopo la morte. Ma
pensare al nostro futuro non vuol dire evadere dal presente, ma viverlo in
maniera sempre più autentica ed impegnata. Gesù ci insegna che l’eternità la
stiamo preparando già fin d’ora.
Lasciamoci incontrare dal Signore risorto
perché ridesti in noi la gioia della vita eterna.
SALUTO
C – Nel nome del Padre e del Figlio e dello
Spirito Santo. T – Amen.
C
– Il Signore, che guida i nostri cuori nell’amore e nella pazienza di Cristo,
sia con tutti voi.
T – E con il tuo spirito.
ATTO
PENITENZIALE
C – Fratelli e sorelle, da sempre il Dio di
Abramo, di Isacco e di Giacobbe convoca il suo popolo per nutrirlo della sua
stessa vita.
Mentre ci disponiamo ad ascoltare la sua Parola e a mangiare
del suo Pane, che ci offrono che ci aprono il passaggio alla vita che non ha
fine, liberiamo i nostri cuori dal peso del peccato e dall’amore sbagliato per
le cose della terra; chiediamo con fiducia perdono e misericordia.
-
Signore, pace del cuore e unica speranza nei giorni
di tribolazione e di angoscia, [abbi pietà di noi] T – Signore, pietà!
-
Cristo, promessa di risurrezione per chi fonda su di
te la propria esistenza, [abbi pietà di noi]
T – Cristo, pietà!
-
Signore, vita donata a piene mani a chi vive nella
fede e nell’amore, [abbi pietà di noi]
T – Signore, pietà!
T – Signore, pietà!
C – Dio onnipotente abbia misericordia di noi,
perdoni i nostri peccati e ci conduca alla vita eterna. T – Amen.
GRANDE DOSSOLOGIA
COLLETTA
C - Dio grande e
misericordioso, allontana ogni ostacolo nel nostro cammino verso di te, perché,
nella serenità del corpo e dello spirito, possiamo dedicarci liberamente al tuo
servizio. Per il nostro Signore Gesù Cristo... T - Amen.
oppure:
C - O Dio, Padre
della vita e autore della risurrezione, davanti a te anche i morti vivono; fa'
che la parola del tuo Figlio seminata nei nostri cuori, germogli e fruttifichi
in ogni opera buona, perché in vita e in morte siamo confermati nella speranza della
gloria. Per il nostro Signore Gesù Cristo...
T – Amen.
LITURGIA DELLA PAROLA
PRESENTAZIONE
DELLA PAROLA DI DIO
G – La speranza cristiana si fonda su Dio
che è origine della vita, per questo non illude, non inganna. In molti modi Dio
ci comunica già ora la sua vita. A noi è lasciato il compito di affidarci a
lui, aprendo la mente e il cuore per riconoscere la sua presenza.
PRIMA
LETTURA:
2 Mac 7,1-2.9-14
Il re dell'universo
ci risusciterà a vita nuova ed eterna.
Dal secondo libro dei MaccabèiIn quei giorni, ci fu il caso di sette fratelli che, presi insieme alla loro madre, furono costretti dal re, a forza di flagelli e nerbate, a cibarsi di carni suine proibite.
Uno di loro, facendosi interprete di tutti, disse: «Che cosa cerchi o vuoi sapere da noi? Siamo pronti a morire piuttosto che trasgredire le leggi dei padri».
[E il secondo,] giunto all’ultimo respiro, disse: «Tu, o scellerato, ci elimini dalla vita presente, ma il re dell’universo, dopo che saremo morti per le sue leggi, ci risusciterà a vita nuova ed eterna».
Dopo costui fu torturato il terzo, che alla loro richiesta mise fuori prontamente la lingua e stese con coraggio le mani, dicendo dignitosamente: «Dal Cielo ho queste membra e per le sue leggi le disprezzo, perché da lui spero di riaverle di nuovo». Lo stesso re e i suoi dignitari rimasero colpiti dalla fierezza di questo giovane, che non teneva in nessun conto le torture.
Fatto morire anche questo, si misero a straziare il quarto con gli stessi tormenti. Ridotto in fin di vita, egli diceva: «È preferibile morire per mano degli uomini, quando da Dio si ha la speranza di essere da lui di nuovo risuscitati; ma per te non ci sarà davvero risurrezione per la vita».
Parola di Dio
SALMO
RESPONSORIALE:
dal Salmo 16
Rit. Ci
sazieremo, Signore,contemplando
il tuo volto.
Ascolta, Signore, la mia giusta causa,
sii attento al mio grido.
Porgi l’orecchio alla mia preghiera:
sulle mie labbra non c’è inganno.
Tieni saldi i miei passi sulle tue vie
e i miei piedi non vacilleranno.
Io t’invoco poiché tu mi rispondi, o Dio;
tendi a me l’orecchio, ascolta le mie
parole.
Custodiscimi come pupilla degli occhi,
all’ombra delle tue ali nascondimi,
io nella giustizia contemplerò il tuo volto,
al risveglio mi sazierò della tua immagine.
SECONDA
LETTURA:
2 Ts 2,16-3,5
Il
Signore vi confermi in ogni opera e parola di bene.
Dalla seconda lettera di san Paolo apostolo ai Tessalonicési
Fratelli, lo stesso Signore nostro Gesù Cristo e Dio, Padre nostro, che ci ha amati e ci ha dato, per sua grazia, una consolazione eterna e una buona speranza, conforti i vostri cuori e li confermi in ogni opera e parola di bene.
Per il resto, fratelli, pregate per noi, perché la parola del Signore corra e sia glorificata, come lo è anche tra voi, e veniamo liberati dagli uomini corrotti e malvagi. La fede infatti non è di tutti. Ma il Signore è fedele: egli vi confermerà e vi custodirà dal Maligno.
Riguardo a voi, abbiamo questa fiducia nel Signore: che quanto noi vi ordiniamo già lo facciate e continuerete a farlo. Il Signore guidi i vostri cuori all’amore di Dio e alla pazienza di Cristo.
Parola di Dio
CANTO
AL VANGELO:
Ap 5,1.6
Alleluia,
alleluia.
Gesù Cristo è il primogenito dei morti:
a lui la gloria e la potenza nei secoli dei
secoli.
Alleluia.
VANGELO: Lc 20,27-38
Dio
non è dei morti, ma dei viventi.
Dal Vangelo secondo LucaIn quel tempo, si avvicinarono a Gesù alcuni sadducèi – i quali dicono che non c’è risurrezione – e gli posero questa domanda: «Maestro, Mosè ci ha prescritto: “Se muore il fratello di qualcuno che ha moglie, ma è senza figli, suo fratello prenda la moglie e dia una discendenza al proprio fratello”. C’erano dunque sette fratelli: il primo, dopo aver preso moglie, morì senza figli. Allora la prese il secondo e poi il terzo e così tutti e sette morirono senza lasciare figli. Da ultimo morì anche la donna. La donna dunque, alla risurrezione, di chi sarà moglie? Poiché tutti e sette l’hanno avuta in moglie».
Gesù rispose loro: «I figli di questo mondo prendono moglie e prendono marito; ma quelli che sono giudicati degni della vita futura e della risurrezione dai morti, non prendono né moglie né marito: infatti non possono più morire, perché sono uguali agli angeli e, poiché sono figli della risurrezione, sono figli di Dio. Che poi i morti risorgano, lo ha indicato anche Mosè a proposito del roveto, quando dice: “Il Signore è il Dio di Abramo, Dio di Isacco e Dio di Giacobbe”. Dio non è dei morti, ma dei viventi; perché tutti vivono per lui».
Parola del Signore.
PROFESSIONE
DI FEDE
PREGHIERA
DEI FEDELI
C – Fratelli e
sorelle, gridiamo al Signore il desiderio di vita che è dentro di noi. Lui, che
è il Dio dei vivi e che in Gesù ci ha aperto la speranza della risurrezione e
della vita eterna, sorregga con la sua provvidenza la nostra vita presente.
L - Preghiamo insieme e diciamo:
Padre della vita, ascoltaci!
1. Per la Chiesa di
Cristo: la speranza della risurrezione che continuamente viene annunciata agli
uomini, sia sorgente d’impegno per creare un mondo più giusto e più fraterno;
preghiamo.
2. Per tutti i
cristiani: sentendosi, in forza del Battesimo, figli della risurrezione,
sappiano scegliere tutto ciò che favorisce la crescita della vita in ogni sua
forma e in tutte le sue responsabilità; preghiamo.
3. Per la pace nel
mondo: ogni uomo riconosca la preziosità dei talenti ricevuti e sappia condividerli
per l’edificazione comune e non per interessi egoistici, mirati a fruttare i
fratelli, dove il fratello diventa avversario da annientare; preghiamo.
4. Per tutti i poveri
della terra: non siano gli scarti della società, ma trovino la nostra pronta
attenzione e la nostra mano tesa nel condividere quanto occorre loro per un sostentamento
dignitoso; preghiamo.
5. Per la nostra
umanità: non scelga la morte, fabbricando armi, distruggendo la natura,
seminando la violenza, ma scelga tutto ciò che favorisce il diffondersi della
vita in tutta la sua pienezza; preghiamo.
6. Per questa nostra
Comunità parrocchiale: la speranza della risurrezione doni autenticità
all’impegno nel rendere la nostra vita aperta al servizio di tutti gli uomini,
nostri fratelli; preghiamo.
7. Per tutti noi qui radunati
nella gioia del Signore risorto: il nostro camminare verso la pienezza della
vita eterna non sia scandito dall’angoscia e neanche dall’indifferenza, ma dall’ascolto
della Parola di Dio, dalla grazia dei Sacramenti e dall’attenzione verso tutti
coloro che vivono al nostro fianco; preghiamo.
C – O Dio, provvidenza infinita, paternità
che risplende nella creazione e nella vita abbondante ed eterna che prometti ai
tuoi figli, lenisci con i tuoi doni la fatica del nostro camminare nel tempo.
Con la fede nel tuo Cristo risorto, aiutaci a trasformare la storia in annuncio
e speranza di nuovi cieli e nuove terre dove ogni uomo sia degno figlio della
risurrezione. Per Cristo nostro Signore. T -
Amen.
G – «Aspetto la risurrezione dei morti
e la vita del mondo che verrà».
Sono parole
queste, o Signore,
che recito ogni
Domenica, a voce alta,
ma con un po’ di
incertezza o in maniera distratta.
Sono intossicato
dalla cultura materialistica
per la quale la vita
nell’aldilà
è un’alienazione
fuorviante
ed anche dalla
cultura edonistica del benessere,
per la quale
bisogna godere oggi
perché del domani
non c’è certezza.
Riaccendi in me,
Signore, la fede nella risurrezione
giacché se mi hai
fatto tuo figlio
non è perché vuoi
essermi Padre
solo per qualche
tempo;
se con il Battesimo
mi hai divinizzato,
non posso pensare
che tu mi impedisca
di respirare il
tempo eterno come fai tu.
Lo Spirito Santo,
che mi hai infuso,
non è un
prestito, ma un dono gratuito
che già mi
eternizza.
(Averardo Dini)