“Finalmente Danieli esce allo scoperto. Dopo le tante parole ipotetiche pronunciate in questi mesi, Benedetti ha dichiarato che produrrà acciaio green in Italia. Quello che si temeva da tempo, alla fine si sta avverando. L’acciaieria progettata da Danieli e realizzata di concerto con il capitale ucraino della Metinvest, rischia di diventare realtà nella nostra regione e le affermazioni udite in IV Commissione consiliare sul percorso progettuale, negate dall’assessore regionale alle Attività produttive, Sergio Emidio Bini, potrebbero concretizzarsi”. Lo afferma Serena Pellegrino, consigliera regionale di Alleanza Verdi e Sinistra (Avs), a seguito delle dichiarazioni in merito alla realizzazione dell’acciaieria progettata dalla multinazionale di Buttrio. “Non si specifica dove verrà costruita – aggiunge Pellegrino -, ma è ormai evidente che potrebbe essere in uno dei luoghi più belli e sensibili, dal punto di vista ambientale, della nostra regione. La laguna non solo è un luogo che tutti ci invidiano ma è un territorio che, nella scala della sensibilità ambientale, è il più a rischio, anche se fosse l’acciaieria più green della sua generazione”. “Ormai tutto è green, pur di ottenere il semaforo verde da qualsiasi amministrazione. Non solo: utilizzare la motivazione che questo acciaio servirà per ricostruire la bombardata Ucraina, suona davvero come un ricatto emozionale, mentre è ormai chiaro che, nella migliore delle ipotesi, questo vuole essere il fiore all’occhiello da parte di Danieli per installare nella propria regione un’acciaieria esportata ovunque. Non ci si rende conto, invece – denuncia la consigliera di Avs -, che un’acciaieria non è un manufatto che si può impiantare in qualsiasi luogo e che soprattutto il suo impatto non è solo ambientale”. In conclusione, Pellegrino sollecita l’assessore Bini ponendo alcuni quesiti: “Ci chiediamo per quanto tempo Metinvest resterà in Italia o se, andandosene dopo aver ferito il territorio, lascerà Danieli e tutta la regione con il cerino in mano; se prenderà l’energia elettrica, necessaria per farla funzionare, anche dalla vicina centrale nucleare di Krsko, confidando nel suo raddoppio; se i fondali del canale d’ingresso all’Aussa Corno saranno dragati e fino a che profondità; dove verranno stoccati i fanghi di risulta; dove verrà ricercata la manodopera dal momento che sarà difficile reclutarla tra i cittadini del Friuli Venezia Giulia; quanti turisti saranno disposti a vedere il tramonto da Lignano con vista acciaieria. Questi sono solo i primi quesiti che sottoporremo all’assessore Bini”.
Filippesi 1,4 ... e sempre, in ogni mia preghiera per tutti voi, prego con gioia...
domenica 23 luglio 2023
giovedì 11 maggio 2023
Non verrà avvallato alcun impianto che possa nuocere all’ambiente, alla salute e al turismo della nostra Regione
«L’interesse primario dell’amministrazione regionale e in particolare dell’assessorato che ho l’onore di guidare - che unisce Turismo e Attività produttive - è quello di sviluppare l’economia locale, attraendo investimenti e creando posti di lavoro sul territorio, sempre in un’ottica di sostenibilità».
A dirlo è l’assessore regionale Sergio Emidio Bini, che, più volte chiamato in causa a seguito dell’ipotesi di insediamento siderurgico della Metinvest-Danieli a San Giorgio di Nogaro, intende fare chiarezza sullo sviluppo economico dell’Aussa Corno.
Assessore perchè si è arrivato a questo punto?
«È interesse dell’amministrazione regionale valorizzare il patrimonio naturalistico, culturale e turistico del Fvg, nel pieno rispetto dell’ambiente e degli ecosistemi unici al mondo presenti sul nostro territorio, come la laguna. È con queste finalità che all’inizio del 2022 si è conclusa la procedura di liquidazione coatta amministrativa del Consorzio per lo sviluppo industriale dell’Aussa Corno. In questo modo è stata così superata l’annosa fase di commissariamento, con la restituzione al territorio dell’area industriale, che ora rientra all’interno del Consorzio per lo sviluppo industriale del Friuli centrale».
Perchè le nuove infrastrutturazioni?
«In un’ottica di sviluppo economico dell’Aussa Corno e di crescita occupazionale, circa un anno fa la Regione ha avviato un percorso di infrastrutturazione dell’area denominata Terreni di punta Sud, per implementare la capacità logistica e l’accessibilità del porto di San Giorgio. Quest’area, vale la pena ricordarlo, è classificata dal piano regolatore generale del Comune di San Giorgio come D1 - area di intese industriale regionale -. Contestualmente e con la stessa finalità, è stata avviata anche una serie di approfondimenti tecnici (ambientali, logistici, urbanistici), che hanno visto anche il coinvolgimento dei due atenei regionali, per determinare entro quali termini sia possibile lo sviluppo logistico e industriale dell’area, con l’obiettivo di preservare e tutelare il patrimonio naturalistico e turistico locale.
Gli studi sono attualmente in corso. Il percorso già avviato ha previsto il puntuale coinvolgimento delle amministrazioni comunali che insistono sull’area e del consiglio regionale e prevede, come si è visto, interventi strutturali per la crescita economica dell’Aussa Corno, che hanno valore generale e prescindono da qualsivoglia casistica specifica».
Quindi le infrastrutturazioni non sono in relazione all’ipotesi dell'acciaieria?
«È bene essere chiari: questo percorso di infrastrutturazione e i relativi approfondimenti sono stati avviati a prescindere dalla manifestazione di interesse ricevuta da parte di un investitore privato, in quanto si tratta di interventi rispondenti all’interesse pubblico generale e volti a implementare la fruibilità, anche in termini di trasporto marittimo a servizio dell’industria, delle infrastrutture portuali esistenti. In relazione alla manifestazione di interesse privata, come già ribadito in passato, a oggi non è pervenuta alla Regione alcuna progettualità definita, passaggio minimo e necessario per esprimere qualsiasi tipo di giudizio sull’opportunità dell’investimento».
Impianto siderurgico si o no?
«Posso garantire fin da ora che non verrà avvallato alcun impianto che possa nuocere all’ambiente, alla salute e al turismo della nostra Regione. Ci tengo a tranquillizzare i cittadini e la migliore rassicurazione in questo senso arriva da quanto fatto negli ultimi cinque anni, quando ci siamo adoperati con forza per far conoscere il Fvg in Italia e a livello internazionale, promuovendo e valorizzando le bellezze naturali e culturali del nostro territorio».
mercoledì 3 maggio 2023
Messaggero Veneto: Il sindaco annuncia un referendum sull'acciaieria 3 maggio 2023
NELL’AUSSA-CORNO
Ipotesi di un’acciaieria a San Giorgio: il sindaco annuncia un referendum
Due importanti fatti hanno caratterizzato il Primo Maggio a Cervignano: la conferma del primo cittadino del capoluogo della Bassa, Andrea Balducci, dell’apertura di un centro di accoglienza per minori, nell’ex caserma della Guardia di finanza di via Caiù, e la decisione del sindaco di San Giorgio di Nogaro, Pietro Del Frate, di indire un referendum sull’ipotesi progettuale di insediamento di un’acciaieria della Metinvest– Danieli nell’area industriale dell’Aussa Corno.
Entrambi i primi cittadini erano presenti alla manifestazione dei sindacati in piazza Indipendenza a Cervignano lunedì mattina ed entrambi hanno subito qualche contestazione.
«La confusione e la strumentalizzazione del consiglio comunale di venerdì 28 aprile hanno generato solo equivoci – replica Del Frate e l’approvazione delle direttive per la variante al Prgc non hanno nulla a che fare con le logiche normative del Pti della Ziac e quindi con la ipotetica acciaieria.
Per prima cosa faccio il sindaco. E da sindaco ascolto tutti. Non è mio compito proporre attività private, semmai capire se sono o no compatibili con norme e regole vigenti.
Guai se non avessi attenzione per quanto accade nel nostro Comune – aggiunge Del Frate –, ma sapendo ben distinguere i ruoli di chi svolge una funzione pubblica e chi, invece, può permettersi il lusso di seguire le proprie individuali, personali inclinazioni (di parte). Sull’acciaieria il mio ruolo è stato e sarà chiaro.
Qualcuno intende colpirmi, ma se crede di trovarmi in fallo, si sbaglia. Saranno i cittadini a decidere. Dopo opportune e puntuali informazioni.
Stiamo impostando tavoli di confronto, informazione capillare e come già avviate le procedure per l’indizione di un referendum tra i cittadini di San Giorgio.
Non intendo calpestare il mio ruolo di sindaco nè permetterò che lo facciano altri. Le idee sono chiare e si sfideranno lungo un percorso limpido e cristallino», conclude Del Frate.
Foglio della Collaborazione Pastorale Di San Giorgio di Nogaro
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