Ucraina, «La gente è stanca della guerra»
Ogni notte le sirene dell’allarme, i tanti morti al fronte e nelle città, le risorse che vengono meno e le aspettative che non si avverano: gli ucraini sono stanchi della guerra. Lo riconosce, raccontando la situazione del suo Paese oggi, il vescovo ausiliare cattolico di Kiev, mons. Oleksandr Yazlovetskyi, in un’intervista pubblicata integralmente su “la Vita Cattolica” in uscita oggi, mercoledì 10 gennaio 2024, curata da Giorgio Malavasi.
«La popolazione è stanca, la gente è stanca», ammette il Vescovo. «È venuta meno l’idea che tanti di noi avevano, cioè che la guerra non sarebbe durata tanto. In tanti avevamo fiducia nell’Unione Europea, negli Stati Uniti e in tutto il mondo occidentale, grazie ai cui aiuti avremmo potuto riconquistare il nostro territorio occupato in breve tempo. Invece, dopo due anni di guerra, si muore ancora e non ci sono progressi».
Anche l’esercito ucraino avverte il peso non solo dell’inverno, ma anche di ventitré mesi di combattimenti: «I nostri militari – spiega il Vescovo – hanno la sensazione che l’Occidente ci stia aiutando giusto per non perdere la guerra, ma non per vincerla».
Quanto alla gente comune, la percezione è che le risorse stiano per finire: «Dopo due anni la popolazione si è impoverita tanto. Sono diventate povere soprattutto tante famiglie che hanno dovuto scappare dalle loro case, nelle città vicino al fronte. Nella nostra diocesi abbiamo una cucina sociale che offre pasti agli sfollati. Ogni giorno si dà da mangiare a 500 persone».