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giovedì 15 febbraio 2024

Vatican news 14 Febbraio 2024 mercoledì delle Ceneri

 

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Vatican News

Le notizie del giorno

14/02/2024

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Nella Messa del Mercoledì delle Ceneri, presieduta nella basilica di Santa Sabina, Francesco esorta ad abbandonare maschere e finzioni, a rallentare “la corsa delle nostre frenesie, abbracciando la verità di noi stessi” e a scoprire la presenza di Dio nella propria interiorità 

Il Papa saluta il cardinale Simoni al termine dell'udienza generale in Aula Paolo VI
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Il porporato di 95 anni per circa 28 ha subito prigionia, persecuzione e minacce di morte durante il regime comunista. Oggi era presente all’udienza generale in ... 

Il cardinale albanese Ernest Simoni, 95 anni, a Casa Santa Marta
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Intervista al porporato albanese che oggi Francesco ha citato nell’udienza generale come “martire vivente”, ringraziandolo per la sua testimonianza e il ...

giovedì 10 marzo 2022

Agenzia fides: notizie dall'Ucraina 10 marzo 2022

 

EUROPA/POLONIA - Accoglienza per i rifugiati ucraini: i missionari Camilliani proseguono nella mobilitazione
 
Varsavia (Agenzia Fides) – “Dallo scoppio della guerra in Ucraina, abbiamo lavorato soprattutto nelle stazioni ferroviarie di Varsavia. Insieme agli assistenti sociali, aspettiamo lì i treni che portano i rifugiati dal confine polacco”. E’ quanto ha affermato il missionario Camilliano p. Miroslaw, Superiore Provinciale della Polonia durante l’incontro virtuale, tenuto l’8 marzo 2022, tra i partner coinvolti nel programma di risposta all’emergenza in Ucraina della Provincia Camilliana Polacca (vedi Agenzia Fides 4/3/2022).
Per i rifugiati più malati e disabili, abbiamo organizzato un rifugio temporaneo nel nostro centro per i senzatetto di Varsavia – prosegue p. Miroslaw -. Le persone che vengono al nostro centro hanno la possibilità di fare un bagno, cambiarsi i vestiti e mangiare cibo adeguato. Purtroppo, non ci sono ancora abbastanza posti per questo tipo di alloggio temporaneo per gli ucraini. Ringraziamo Dio per tutto l'aiuto che abbiamo ricevuto, perché senza di esso il nostro ministero sarebbe impossibile”.
Secondo quanto pervenuto all’Agenzia Fides, dopo una prima valutazione per identificare i bisogni e il numero di famiglie da ospitare, i Camilliani hanno creato tre programmi. Il primo prevede l’apertura del loro centro sociale per i senzatetto a Varsavia, dove verranno ospitati alcuni dei rifugiati ucraini. Il centro offre tutti i tipi di assistenza: alimentare, non alimentare, medica, psicosociale. Attualmente sono state accolte già 30 famiglie. Un altro rifugio temporaneo pianificato per ospitare 55-60 famiglie è in preparazione a Lomianki. Si tratta di una ex casa del seminario che ha bisogno di alcune piccole riparazioni edilizie e di arredamento. Inoltre, la parrocchia di Tarnowskie Gory sta organizzando attività psicosociali e di apprendimento della lingua per i bambini rifugiati accolti dai loro parenti nella parrocchia.
Obiettivo finale della missione Camilliana è quello di aiutare i rifugiati a recuperare le loro forze, fisicamente, psicologicamente, moralmente, sostenendoli verso la stabilità in Polonia o in Ucraina.
(AP) (Agenzia Fides 10/3/2022)
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EUROPA/ITALIA - Orionini: la staffetta della solidarietà per l’Ucraina conferma che “la carità non avrà mai fine”
 
Roma (Agenzia Fides) - Mentre i sacerdoti orionini don Egidio Montanari e don Moreno Cattelan a Leopoli, proseguono la loro missione assistendo e accogliendo i profughi in fuga dalle città in guerra (vedi Fides 25/2/2022; 3/3/2022), nelle realtà orionine in Italia e all’estero, è in atto una vera e propria staffetta della solidarietà, che coinvolge religiosi, religiose, laici, volontari, amici e benefattori vicini all’Opera Don Orione, ma anche tante tante persone che vogliono in qualche modo manifestare la propria vicinanza al popolo ucraino.
Don Giovanni Carollo, Direttore della Provincia religiosa orionina “Madre della Divina Provvidenza” (che comprende Italia, Albania, Romania e Ucraina) fa sapere che “tantissime persone hanno sentito parlare dell’azione dei nostri missionari e hanno voluto mettere a disposizione tutto quanto possibile per aiutarli: da beni di prima necessità, a intere strutture per l’accoglienza, e anche il proprio tempo e i propri mezzi, dando la disponibilità a recarsi fisicamente al confine ucraino con Romania, Polonia o Ungheria per accogliere i profughi che devono arrivare in Italia. In pochi giorni, senza una grande organizzazione iniziale, la volontà di volersi fare prossimo agli altri ha portato veramente a constatare con mano che, come diceva Don Orione, “la carità non avrà mai fine” e “salverà il mondo”.”
Attualmente sono 127 i profughi accolti presso le Case orionine in 7 località italiane. Ci sono poi altre strutture orionine che sono state predisposte per accogliere altre 124 persone. Altri 203 posti disponibili vengono da realtà orionine, comuni e famiglie. “Nel frattempo - ricorda Don Carollo -, proseguono anche le raccolte di beni materiali e contributi economici. Per i primi, in particolare viveri, medicinali e vestiti, abbiamo indicato tre centri di riferimento: Roma (Centro Don Orione di Monte Mario), Bergamo e Genova. Il materiale che viene raccolto verrà poi inviato in Ucraina grazie all’aiuto della onlus Need you di Acqui Terme (AL). Infine, per quanto riguarda la raccolta fondi, prosegue quella organizzata dalla Fondazione Don Orione Onlus e saranno destinate all’Ucraina anche le risorse che verranno raccolte nella Giornata Missionaria Orionina, prevista per domenica 13 marzo”.
(SL) (Agenzia Fides 10/3/2022)

giovedì 11 ottobre 2018

Vatican news 11 ottobre 2018

Vatican News
Le notizie del giorno
11/10/2018
Il Papa celebra Messa a Casa Santa Marta
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Bisogna essere coraggiosi quando si chiede qualcosa al Signore: lo ha detto stamattina il Papa nell'omelia a Casa Santa Marta. Dio è l'amico che ci può dare quello che ci occorre. E ha fatto l'esempio di un uomo, da lui conosciuto, che ha chiesto con insistenza e ottenuto 
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La speranze di riconciliazione nella penisola coreana, la gioia di avere al Sinodo i “fratelli cinesi” e i giovani futuro della Chiesa: sono stati questi i temi ... 
2018.10.11 Congregazione Generale Sinodo
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La mattina dell’11 ottobre ha visto lo svolgimento della nona Congregazione generale del Sinodo dei vescovi sul tema “I giovani, la fede e il discernimento ... 
 Lavori sinodali
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Nel pomeriggio del 10 ottobre, in Vaticano, il Sinodo dei Vescovi sui giovani ha tenuto l’ottava Congregazione generale. Al centro del dibattito, la riflessione ... 
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Mons. Godfrey Igwebuike Onah: “è meravigliosa” l’introduzione, voluta da Papa Francesco, di un momento di silenzio - circa tre minuti - ogni 5 interventi ... 
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A Vatican News il Patriarca siro cattolico Ignace Youssif III Younan: “cerchiamo di nuovo di dare la speranza nel futuro a tutti i nostri giovani” 
X Congregazione Generale Sinodo dei Vescovi
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Secondo il padre sinodale, mons. Ottavio Vitale - vescovo di Lezhë, in Albania - i giovani amano l'Adorazione Eucaristica e vogliono pregare con i loro pastori 
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L’arcivescovo di Addis Abeba chiede maggiore collaborazione per affrontare migrazioni e disoccupazione 
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Paolo VI seguì in diretta televisiva lo storico allunaggio del 1969. A commentare l’impresa spaziale, la notte fra il 20 e il 21 luglio di quell’anno, c’era ... 
SANTA SEDE E CHIESA NEL MONDO
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L’11 ottobre è il giorno della memoria liturgica di San Giovanni XXIII. Una data che in realtà è un intreccio di celebrazioni, dal primo passo del Concilio ... 
mons. Bernardito Auza, Osservatore permanente della Santa Sede presso l'Onu
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Il tema dei diritti umani è stato al centro di due interventi di mons. Bernardito Auza alla 73.ma Assemblea generale delle Nazioni Unite. L’Osservatore ... 
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E' Prevista per l'8 novembre la conferenza sull'accesso all'acqua potabile per tutti in quanto bene comune. Prevede il coinvolgimento di rappresentanti delle ... 
Bambina in preghiera, India
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In tutto il mondo centinaia di comunità hanno aderito alla preghiera per la pace e l’unità indetta da Aiuto alla Chiesa che Soffre per il 18 ottobre. ... 
PRIMO PIANO
Effetti dello tsunami e del terremoti in Indonesia
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Una serie di violenti terremoti ha colpito la notte scorsa diverse aree del Pacifico, con un bilancio di almeno 3 morti e 4 feriti in Indonesia, dove un sisma ... 
Utenti di smartphone
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Presentato a Roma il 15mo Rapporto del Censis sulla comunicazione. La Tv resta protagonista nella dieta mediatica degli italiani, che sempre più sono connessi ... 
Maltempo in Sardegna: trovata morta la donna dispersa
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Le violenti piogge di questi giorni in Sardegna hanno fatto una vittima: si tratta di una donna di cui oggi è stato ritrovato il corpo senza vita. Mons. Arrigo ... 
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E’ possibile per una donna conciliare aspirazioni lavorative ed esigenze familiari? Questo il tema al centro del dibattito di oggi “Donne e impresa. Il genio ... 
 

martedì 17 gennaio 2017

Bollettino Agenzia Fides 17 gennaio 2017

EUROPA/ALBANIA - Ordine di sfratto per la parrocchia cattolica e il centro giovanile di Elbasan
 
Elbasan (Agenzia Fides) - Il 20 gennaio la parrocchia San Pio X e il Centro pastorale di Elbasan affidati ai religiosi orionini verranno chiusi in seguito ad una sentenza della Corte di Cassazione albanese. I sacerdoti verranno quindi sfrattati lasciando senza cure pastorali la minoranza di fedeli cattolici. Secondo le notizie pervenute a Fides, a Elbasan è in atto da anni una controversia sulla proprietà del terreno su cui sorgono la chiesa e il Centro pastorale.
Questo terreno venne venduto 20 anni fa dallo Stato alla Chiesa cattolica, e su di esso venne costruita la chiesa e il centro pastorale con la licenza edilizia rilasciata dalle autorità competenti locali. L’inaugurazione si tenne nel 1997. Nel 2007 l'antico proprietario rivendicò la proprietà del terreno e il Tribunale gli diede ragione.
La questione sembrava dovesse risolversi tramite una Commissione istituita tra Governo albanese e Chiesa cattolica, come previsto dal Concordato, invece la Commissione giudicante della Cassazione di Tirana si è espressa in maniera definitiva, respingendo il ricorso della Chiesa cattolica di Albania e dell'Avvocatura dello Stato sulla questione del terreno di Elbasan. La sentenza, divenendo operativa, obbliga a liberare il terreno da tutti gli oggetti ivi posti (cioè la chiesa e il Centro pastorale) e a restituirlo.
In questi giorni i religiosi orionini dell’Albania hanno trasmesso alla Direzione provinciale dell’Opera Don Orione a Roma, da cui dipende la missione, la loro seria preoccupazione. Allo stesso modo sono stati informati i Vescovi albanesi e la Nunziatura Apostolica. (SL) (Agenzia Fides 17/01/2017)
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AFRICA/NIGERIA - “Occorrono ranch per fermare le violenze dei pastori nomadi” ribadisce l’Arcivescovo di Kaduna
 
Abuja (Agenzia Fides) - “I continui scontri tra agricoltori e pastori sono una chiara indicazione che il vecchio metodo di allevamento attraverso le cosiddette ‘vie del bestiame’ e le riserve di pascolo è obsoleto e insostenibile, da qui la necessità urgente che i proprietari terrieri affittino le loro terre ai pastori per creare degli allevamenti” ha affermato Sua Ecc. Mons. Mathew Man'Oso Ndagoso, Arcivescovo di Kaduna, nella sua omelia per l'ordinazione e l'insediamento episcopale di Mons. Philip Davou Dung, il secondo Vescovo di Shendam.
La regione di Kaduna è sconvolta da mesi dalle razzie perpetrate dai pastori Fulani che si muovono alla ricerca di nuovi pascoli, scontrandosi con le popolazioni sedentarie (vedi Fides 21/6/2016).
Mons. Ndagoso ha individuato le radici degli incessanti scontri mortali tra agricoltori e pastori nel movimento continuo di pastori in cerca di pascoli per i loro animali.
“Esortiamo tutti i soggetti interessati a fare il necessario per favorire la creazione di un ambiente favorevole per l'istituzione graduale di ranch da parte di governi, comunità e individui, per contribuire a contenere la violenza che minaccia l'esistenza sociale del nostro Paese” ha sottolineato.
Mons. Ndagoso ha citato la dichiarazione congiunta dei Vescovi cattolici della provincia ecclesiastica di Kaduna (vedi Fides 9/9/2016): "Guardando avanti, dobbiamo notare che il dibattito su mandriani e pastori è un dibattito sul futuro della nostra sopravvivenza umana, sull'ambiente e sul nostro Paese. Dobbiamo abbandonare la vecchia pratica di pastori che si muovono in massa in tutto il Paese soprattutto in considerazione delle violenze che scatenano nel nostro popolo. Oggi intere comunità sono state distrutte e la rabbia nel Paese è palpabile. Siamo convinti che l'unica via da seguire da parte del governo è quella di arrestare il movimento dei pastori e dei loro animali, esplorando le opzioni per la creazione di ranch invece di riserve di pascolo. Noi crediamo che la creazione di ranch abbia senso sul piano economico ed umano”. (L.M.) (Agenzia Fides 17/1/2017)
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ASIA/FILIPPINE - Congresso apostolico: misericordia e cultura della vita
 
Manila (Agenzia Fides) - La misericordia è tutt'altro che un sentimento astratto, ma è l'attributo di Dio che guarda all'uomo, al valore della vita, ai diritti fondamentali della persona. Per questo il quarto Congresso Apostolico Mondiale della Misericordia (WA-COM4) che si tiene all'Università di Santo Tomas a Manila, nelle Filippine, presta grande attenzione a questi temi e alla realtà della nazione, che attraversa una crisi dei diritti umani, vista la "guerra alla droga", lanciata dal governo, che sta mietendo migliaia di vittime. Lo afferma il Vescovo Ruperto Santos di Balanga ricordando, in una nota inviata a Fides, che "la misericordia è collegata con la vita, ama la vita e difende la vita. E' sempre incentrata sulla vita".
Mentre il Congresso registra una partecipazione massiccia di battezzati, vari gruppi ecclesiali laicali hanno annunciato che scenderanno in strada a Manila per stigmatizzare l'ondata di "esecuzioni extragiudiziali" in corso nel paese: la "Marcia per la vita" è in programma il 18 febbraio. I laici esprimeranno ferma opposizione verso la campagna che ha fatto finora oltre 6.200 omicidi di sospetti criminali e spacciatori di droga. "Noi, laici cattolici filippini, desideriamo protestare contro tutte le forme di minacce alla vita e alla dignità umana promosse da organizzazioni e autorità economiche, sociali e politiche" recita un comunicato inviato a Fides. "Vogliamo dire al nostro governo che siamo contro questa cultura della morte". (PA) (Agenzia Fides 17/1/2017)
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ASIA/LIBANO - Il Presidente Aoun: per i cristiani in Medio Oriente la smania dei soldi è più pericolosa delle bombe
 
Beirut (Agenzia Fides) – Il numero dei cristiani in Medio Oriente diminuisce non solo a causa di conflitti e violenze, ma anche per la scarsa attitudine delle comunità cristiane ad assumersi responsabilità di carattere politico e nella gestione delle istituzioni pubbliche. E il primo pericolo per i cristiani mediorientali non sono le bombe, ma il diffondersi, anche tra loro, di una certa bramosia di denaro e risorse. E' quanto ha rimarcato il Presidente libanese Michel Aoun, cristiano maronita, ricevendo lunedì 16 gennaio, presso il Palazzo presidenziale, i membri del Comitato esecutivo del Consiglio delle Chiese del Medio Oriente. Della delegazione facevano parte i rappresentanti di Chiese e comunità ecclesiali mediorientali, compreso il Patriarca Mar Ignatios Aphrem II, Primate della Chiesa siro ortodossa, e il Patriarca Yohanna X, a capo della Chiesa greco ortodossa di Antiochia.
Nel suo intervento – riportano le fonti locali consultate dall'Agenzia Fides – il Presidente libanese ha fatto riferimento alla diminuzione drastica della presenza dei cristiani autoctoni in Palestina e in Iraq, dove dalla prima Guerra del Golfo a oggi si è passati da più di un milione a 300mila cristiani. “E dalla Siria” ha aggiunto il leader politico libanese “non sappiamo ancora il numero dei cristiani che sono emigrati”. Davanti a questi processi – ha rimarcato Aoun – occorre riconoscere che solo la partecipazione attiva dei cristiani alla vita politica della propria nazione può alla lunga preservare la continuità di presenze delle comunità cristiane autoctone.
“Il cristianesimo” ha detto l'ex generale, “non è arrivato qui dall'esterno, e quando i cristiani in Medio Oriente perdono i loro diritti e guardano all'esterno, questo per loro diventa un ulteriore fattore di pericolo”. A mettere in forse la permanenza dei cristiani in Medio Oriente – ha suggerito Aoun, esprimendo un pensiero originale rispetto a tanti stereotipi dominanti – non sono tano le bombe, i cannoni o le incursioni aeree, ma il rischio di essere contagiati da una certa ‘sete di denaro’. Aoun ha fatto cenni non scontati anche all'esperienza dei martiri, sottolineando che nel cristianesimo il martirio è un'esperienza di resurrezione e non di morte e fallimento. “Alcuni politici” ha detto Aoun, forse con un riferimento all'uso della parola ‘martire’ per indicare qualsiasi combattente che muore in battaglia, o addirittura i responsabili di attentati suicidi, “hanno criticato il concetto del martirio, ma nella vit a cristiana il martirio è dare la vita per gli altri. Esprime la realtà della redenzione”. Gesù, con il suo martirio - ha sottolineato Aoun - “ha fatto così per noi”.
Nel corso dell'incontro, il Presidente Aun ha anche donato al Patriarca ortodosso Yohanna X - il cui fratello Boulos Yazigi, Metropolita greco ortodosso di Aleppo, è stato rapito in Siria nell'aprile 2013 – un evangelirio in greco, confiscato dall'esercito libanese a un jihadista che lo aveva trafugato da uno dei santuari cristiani di Maalula, il villaggio cristiano dove ancora si parla l'aramaico, occupato per due volte dalle milizie jihadiste di al Nusra tra il 2013 e il 2014. (GV) (Agenzia Fides 17/1/2017).
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ASIA/BANGLADESH - Essere donna e giornalista non è sempre facile: differenza di genere nel Paese
 
Dacca (Agenzia Fides) - Il giornalismo in Bangladesh è una professione che attrae molte persone di entrambi i sessi, ma a causa di pregiudizi sociali e ambienti di lavoro ostili il numero delle donne impegnate nei media rimane esiguo. Da un rapporto recentemente divulgato risulta che nel Paese asiatico solo il 5% delle donne lavora per la carta stampata e il 25% per i media online.
Essere donna e giornalista non è spesso così facile. “Bisogna essere pronte ad ogni genere di ostacolo e di sfida, a partire dalla diffidenza della famiglia che vuole le donne al sicuro” racconta la vicedirettrice di United News of Bangladesh (UNB). “Nella nostra società, spesso si è compromesse in quanto donne. Non puoi arrivare lontano perchè sei donna. Non puoi lavorare la sera perchè sei donna... e così via”, continua nella nota pervenuta a Fides.
News Network, organizzazione no-profit che sostiene i media, è stata la prima, negli anni ’90, ad offrire una formazione giornalistica per le universitarie mediante programmi di borse di studio. L’organizzazione ha anche formato quasi 300 giovani e future giornaliste con il supporto tra gli altri di Diakonia, Free Press, Agenzia degli Stati Uniti per lo Sviluppo Internazionale. Il programma ha avuto successo con il 60% delle partecipanti che attualmente lavorano per importanti mezzi di comunicazione del Paese.
(AP) (Agenzia Fides 17/1/2017)
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AMERICA/PANAMA - “Il paese non è solo un dono ma una responsabilità”: conclusioni dell’assemblea dei Vescovi
 
Città di Panama (Agenzia Fides) – A conclusione dell'assemblea della Conferenza Episcopale di Panama (CEP), i Vescovi hanno inviato un comunicato al popolo di Dio. Il primo punto del documento inviato a Fides riguarda l'impegno della CEP per l'organizzazione delle "Giornate nelle Diocesi" che precedono la Giornata Mondiale della Gioventù 2019. I giovani che arrivano nelle diverse diocesi del paese saranno accolti presso le famiglie. Una prova generale sarà costituita, dal 2 al 5 febbraio, dalla celebrazione del XXXVIII Incontro Nazionale di Rinnovamento della Gioventù, che avrà sede a Chitré.
Il messaggio lancia quindi un invito alla Non violenza: infatti la violenza a Panama sta diventando purtroppo uno stile di vita, e i Vescovi invitano al cambiamento in forma radicale.
La seconda parte del documento passa in rassegna vari aspetti della situazione nazionale da tenere sotto controllo: la famiglia, l'istruzione pubblica, l'ideologia del gender, l'aiuto economico internazionale che arriva sotto condizioni diverse.
In risposta a questa analisi, i Vescovi propongono di combattere la povertà con l'impegno a trasformare l'assistenzialismo in promozione umana e la corruzione con una etica sociale giusta. "Ognuno deve essere aperto alle esigenze della solidarietà e del bene comune. La povertà non è solo una questione economica, è anche una questione morale e culturale. E' questa povertà morale e culturale che ci ha fermato dall’intraprendere i cambiamenti necessari" si legge nel testo.
"Dobbiamo avere in mente che il paese non è una fattoria, ma un'eredità che bisogna saper accettare, proteggere ed ingrandire; È un bene comune e, come tale, non solo un dono, ma anche una responsabilità", conclude il documento.
(CE) (Agenzia Fides, 17/01/2017)
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AMERICA/ECUADOR - Violazione dei diritti delle comunità indigene denunciata dalla REPAM
 
Morona Santiago (Agenzia Fides) – "Esprimiamo la nostra profonda preoccupazione e denuncia sui recenti eventi riguardanti la popolazione Shuar dell'Ecuador, nella provincia di Morona Santiago, in particolare lo sgombero di coloni, indigeni e contadini della comunità Nankints per gli interessi della società mineraria cinese Ecuacorrientes SA": queste le parole della nota inviata a Fides dalla REPAM (Red Eclesial Panamazónica).
"Contadini ed indigeni hanno condiviso questo spazio per un lungo periodo di tempo. L'innesco del conflitto attuale è chiaramente legato alla politica di sfruttamento delle risorse naturali che è stata imposta nella regione amazzonica con la concessione di diritti a gruppi privati, con la grave violazione dei diritti umani e contro la protezione degli ecosistemi" continua la nota.
"Chiediamo il rispetto dei diritti (in particolare quello di consultare prima, in modo libero ed informato, i residenti), il rispetto del dialogo ragionevole, la cessazione urgente e il non ripetersi di uno stato di emergenza che favorisce un contesto di maggiore scontro e violenza, dare priorità agli interessi delle comunità che hanno vissuto in quei territori rispetto agli interessi estrattivi esterni".
Il 12 gennaio, il governo del presidente Correa ha prorogato per 30 giorni lo “stato di emergenza” a causa del conflitto fra la comunità Nankints e la società mineraria cinese Exsa. Secondo la stampa ecuadoriana, lo stato di emergenza serve più che altro a militarizzare la zona, a invadere le case dei contadini o a vietare incontri di ogni genere. Nei primi giorni di gennaio ci sono stati scontri fra abitanti e forze dell'ordine con il risultato di un militare morto e molti residenti detenuti.
La Confederazione Nazionale degli Indigeni dell’Ecuador (CONAIE) ha denunciato che non ci sono prove contro i contadini per gli atti di violenza accaduti nel dicembre 2016 e a gennaio 2017. "L'estensione dello stato d'emergenza per 30 giorni è un chiaro segno di provocazione e dell'incapacità del governo a risolvere i problemi in modo pacifico. Quello che ha fatto lo Stato è stato solo togliere i diritti alle comunità" si legge nel comunicato della CONAIE.
(CE) (Agenzia Fides, 17/01/2017)
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AMERICA/STATI UNITI - Conferma del Direttore nazionale delle POM, P. Andrew Small OMI
 
Città del Vaticano (Agenzia Fides) – Il Card. Fernando Filoni, Prefetto della Congregazione per l’Evangelizzazione dei Popoli, in data 4 marzo 2016 ha confermato nell’incarico di Direttore nazionale delle Pontificie Opere Missionarie negli Stati Uniti d’America per un altro quinquennio (2016-2021), il p. Andrew Small, degli Oblati Missionari di Maria Immacolata (OMI). (SL) (Agenzia Fides 17/1/2017)

Foglio della Collaborazione Pastorale Di San Giorgio di Nogaro

XXXIV DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO B) Nostro Signore Gesù Cristo Re dell'Universo 24 novembre 2024

  XXXIV DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO B) Nostro Signore Gesù Cristo Re dell'Universo Grado della Celebrazione: SOLENNITA' Color...