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venerdì 16 giugno 2017

Agenzia Fides 16 giugno 2017

AFRICA/CONGO RD - Rilasciati i due operatori della Croce Rossa che erano stati rapiti
 
Kinshasa (Agenzia Fides) – I due incaricati del Comitato Internazionale della Croce Rossa (CICR), Muhindo e Joseph, che erano stati rapiti la mattina del 7 giugno, sulla strada tra Kirumba e Kaseghe, nella parte meridionale del Territorio di Lubero, nella provincia del Nord Kivu, sono stati rilasciati ieri (vedi Fides 8/6/2017).
“Siamo sollevati dal fatto che i nostri colleghi ci siano stati restituiti e siamo felici che si siano riuniti con le loro famiglie” dichiara Christine Cipolla, capo della delegazione del CICR nella Repubblica democratica del Congo. "Tuttavia, deploriamo fortemente questo sequestro. Tali atti possono mettere in pericolo gli sforzi degli operatori umanitari che cercano di alleviare le sofferenze delle comunità già gravemente colpite dal conflitto”.
Nel testo del comunicato, pervenuto a Fides, il CICR spiega che l’équipe stava svolgendo attività umanitarie, sovrintendendo alla distribuzione di viveri e altri beni essenziali nei villaggi di Kamandi-Gite e Kikuvo, per aiutare 5.000 famiglie che sono fuggite dalle loro case all'inizio dell'anno per i combattimenti, e la comunità locale che li ha accolti.
Il CICR non intende speculare sui motivi e sui responsabili di questo atto, e ringrazia le autorità, le persone del posto, le comunità e i leader religiosi, e tutti coloro che hanno dimostrato la loro vicinanza in questo momento difficile. (SL) (Agenzia Fides 16/6/2017)
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AFRICA/SUDAFRICA - Duecento anni di fede cristiana: Cape Town apre le celebrazioni
 
Cape Town (Agenzia Fides) – Il 7 giugno 1818 Papa Pio VII eresse il Vicariato apostolico del Capo di Buona Speranza e Territori adiacenti, stabilendo quindi la prima presenza ufficiale della Chiesa cattolica in Sudafrica. In duecento anni la Chiesa cattolica in Sudafrica, che ha avuto le sue origini nell’attuale Cape Town, è cresciuta e si è estesa: conta oggi 28 diocesi e un Vicariato apostolico riuniti nella Southern African Catholic Bishops’ Conference (SACBC), che include Sudafrica, Botswana e Swaziland.
Come scrive Mons. Clifford Stokes, Vicario generale dell’Arcidiocesi di Cape Town, in un approfondito documento pubblicato dalla SACBC, pervenuto all’Agenzia Fides, che ripercorre le tappe fondamentali di questi due secoli, le celebrazioni del bicentenario saranno inaugurate con una solenne Messa di ringraziamento nella Cattedrale di Our Lady of the Flight into Egypt, domenica 25 giugno. “Durante questa Messa di Ringraziamento, sarà reso omaggio ai contributi generosi di quei primi eroici pionieri, sacerdoti, religiosi e laici, provenienti da terre lontane, attraverso la cui dedizione e gli sforzi infaticabili, i semi della Chiesa furono piantati per la prima volta nel Capo di Buona Speranza, come era allora noto, e in tutto il Sudafrica” scrive mons. Stokes.
“Abbiamo un immenso debito di gratitudine che non potrà mai essere espresso in modo adeguato verso tante congregazioni religiose per aver avviato le scuole nella nostra Arcidiocesi e in tutto il Sudafrica, e per il loro prezioso contributo nel campo dell'educazione durante questi due secoli. Dobbiamo molto – prosegue il Vicario generale - anche a quei membri di congregazioni religiose che hanno istituito ospedali e ospizi per i malati e per i moribondi, e anche per coloro che hanno il carisma di servire i poveri e gli anziani”. Alla processione offertoriale durante questa Messa di ringrazimento, saranno portati all’altare i simboli dei loro contributi alla Chiesa Sudafricana.
Per ricordare “l’eroico contributo di quanti hanno portato la luce del Vangelo in questa terra, nonostante difficoltà e ostacoli”, ogni Vecovo riceverà una candela decorata in modo particolare, da collocare durante il bicentenario nella propria Cattedrale, in un luogo ben visibile. Ad ogni parroco sarà consegnata copia del decreto di istituzione del Vicariato
Per i prossimi mesi diverse iniziative sono state già stabilite e altre sono allo studio, sia a livello dell’arcidiocesi che delle singole parrocchie. Saranno coinvolti anche gli studenti delle scuole e i giovani. La chiusura del bicentenario è fissata a domenica 10 giugno 2018, in ogni Cattedrtale, parrocchia e stazione missionaria del Sudafrica. (SL) (Agenzia Fides 16/6/2017) 
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AFRICA/EGITTO - Vescovo copto: proporre una legge per abolire i nomi stranieri è un'occupazione da perditempo
 
Il Cairo (Agenzia Fides) – Crescono in Egitto le polemiche, e anche il sarcasmo, sulla proposta di legge presentata martedì 13 giugno al Parlamento egiziano per vietare il conferimento di nomi occidentali e “stranieri” ai neonati egiziani. Sulla vicenda è intervenuto anche Il Vescovo copto ortodosso Raphael, Segretario del Santo Sinodo della Chiesa copta ortodossa, facendo notare che l'iniziativa sembra partorita da persone sfaccendate, le quali non hanno niente di più urgente da fare che mettersi a discutere sui nomi da dare ai neonati.
La proposta di legge chiede di sanzionare con multe o addirittura con l'arresto fino a sei mesi coloro che conferiscono ai propri neonati nomi non arabi e di provenienza straniera. “"Dare quei nomi ai bambini, e abbandonare quelli arabi” ha affermato Bedier Abdel Aziz, deputato promotore della legge presentata in Parlamento “ci porterà verso una perdita delle nostre radici sociali e culturali”. (GV) (Agenzia Fides 16/6/2017).
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ASIA/IRAQ - Kurdistan iracheno, gli “indipendentisti” cercano l'appoggio dei cristiani
 
Erbil (Agenzia Fides) – Masrour Barzani, capo dell'intelligence della Regione autonoma del Kurdistan iracheno e figlio del Presidente Masud, ha voluto incontrare una delegazione di rappresentanti delle Chiese più radicate nella regione, comprendente il redentorista Bashar Warda, Arcivescovo caldeo di Erbil, e Mar Nicodemus Daud Matti Sharaf, Vescovo siro ortodosso di Mosul. Durante l'incontro, avvenuto martedì 13 giugno a Erbil, sono stati presi in considerazione i problemi da affrontare con più urgenza nelle aree nord-irachene liberate dal controllo dei jihadisti dello Stato Islamico (Daesh) e ci si è soffermati a considerare il futuro assetto politico della regione, alla luce anche del referendum – annunciato dai leader curdi della Regione autonoma del Kurdistan iracheno per il prossimo 25 settembre – che dovrebbe sancire la completa indipendenza di quella Regione autonoma dall'Iraq. Durante l'incontro – riferiscono fonti del Partito democrat ico del Kurdistan – Masrour Barzani ha rivendicato il ruolo giocato dalla Regione autonoma del Kurdistan e dal suo governo nell'accoglienza riservata alle decine di migliaia di cristiani fuggiti soprattutto da Mosul e dalla Piana di Ninive, quando quella regione dell'Iraq è caduta in mano a Daesh. Masrour ha riaffermato la volontà di difendere in futuro da ogni discriminazione settaria la convivenza tra le diverse componenti etniche e religiose della popolazione anche nel futuro Kurdistan indipendente. A tale riguardo, il figlio di Masud Barzani ha anche fatto cenno alla disponibilità della leadership curda di Erbil a riconoscere ampie prerogative di autonomia e di auto-gestione ai territori della Provincia di Ninive dove sono storicamente più radicate le Chiese e le comunità cristiane locali, in modo che i diritti personali e comunitari di tutti siano pienamente tutelati.
La prospettiva di una secessione unilaterale del Kurdistan iracheno, e la sua trasformazione in entità statale indipendente, chiama in causa anche le comunità cristiane della regione. Si manifesta con sempre più evidenza l'intenzione delle forze del Kurdistan iracheno di guadagnare l'appoggio delle sigle politiche cristiane locali al disegno indipendentista, offrendo in cambio la promessa dell'autonomia amministrativa all'area della Piana di Ninive. Il fronte delle forze e dei partiti curdi non appare comunque compatto circa le modalità di svolgimento e le finalità del referendum, e questo potrebbe compromettere la sua effettiva attuazione. Secondo alcuni parlamentari e politici curdi, il referendum dovrebbe tenersi solo nelle cosidette “aree contese”, visto che appare scontato l'appoggio all'indipendenza da parte delle popolazioni già sottoposte al governo della Regione autonoma del Kurdistan iracheno. Di recente, anche il Governatore di Kirkuk Najmiddin Karim, capo della Unione Patriottica del Kurdistan, ha chiesto che il referendum per la proclamazione d'indipendenza del Kurdistan iracheno coinvolga anche gli abitanti della provincia di Kirkuk, spogliata a suo giudizio di “diritti costituzionali, legali e amministrativi” da parte del governo centrale di Baghdad. (GV) (Agenzia Fides 16/6/2017).
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ASIA/FILIPPINE - I 500 anni dell’arrivo del Vangelo nelle Filippine: un tempo per la missione
 
Manila (Agenzia Fides) – E’ in pieno svolgimento in tutto il paese la preparazione per celebrare il 500mo anniversario dell’arrivo del Vangelo nelle Filippine (era il 1521): “Per prepararsi adeguatamente a questo importante appuntamento, la Chiesa nelle Filippine ha disposto un ciclo di nove anni (dal 2013 al 2021) che culmineranno con l’Anno santo dell’anniversario, il 2021” spiega all'Agenzia Fides S.E. Mons Socrates C. Mesiona, Vicario Apostolico di Puerto Princesa, sull’isola filippina di Palawan.
“Furono i missionari spagnoli a portare la fede cristiana nelle Filippine 500 anni fa e oggi il paese con la popolazione cattolica più ampia in Asia (e quarto nel mondo) ha 86 diocesi” ricorda il Vescovo.
L'evento sarà l'occasione per rilanciare il carattere missionario della Chiesa filippina: “Abbiamo ricevuto il dono della fede cristiana attraverso i missionari che sono venuti nella nostra terra; ora i battezzati delle Filippine sono chiamati a donarla agli altri” spiega il presule, che è tuttora Direttore nazionale delle Pontificie Opere Missionarie nelle Filippine e Segretario esecutivo della Commissione episcopale per le missioni.
È interessante notare – ricorda il Vescovo – che “migliaia di sacerdoti, religiosi e laici cattolici filippini sono già adesso missionari in tutto il mondo. Tra le congregazioni che inviano continuamente missionari all'estero vi sono la Società Missionaria delle Filippine (Missionary Society of the Philippines), i Laici Missionari delle Filippine (Lay Missionaries of the Philippines), e centinaia di altri istituti e ordini religiosi (maschili e femminili) nati localmente, impegnati in quelle aree dove la predicazione del Vangelo è una grande sfida a causa dei delicati contesti socio-politici”.
La Chiesa filippina, nelle sue diverse articolazioni, ha intensificato i programmi di animazione missionaria e di formazione missionaria per sacerdoti, religiosi, catechisti, insegnanti, laici, con l’intento di “promuovere e sensibilizzare il Popolo di Dio, a partire da bambini e giovani” conferma a Fides Antony Dameg S. Ward, coordinatore della formazione nelle Pontificie Opere Missionarie delle Filippine. “Rendere consapevole ogni battezzato della sua vocazione missionaria è molto importante: la Chiesa nelle Filippine lo sta facendo in questo periodo di nove anni di preparazione alla solenne commemorazione dei 500 anni dell'arrivo del cristianesimo nel nostro paese: il 2021 sarà infatti per la nazione l’Anno della Missio Ad Gentes”, conclude Mons. Mesiona. (SD-PA) (Agenzia Fides 16/06/2017)
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AMERICA/COLOMBIA - Insegnanti scioperano da un mese: “E’ ora di ascoltarsi” chiedono i Vescovi
 
Bogotà (Agenzia Fides) – I Vescovi della Colombia invitano a favorire "un dialogo sereno e aperto" per superare lo sciopero degli insegnanti che da un mese ha fermato tutte le scuole nel paese. In un comunicato inviato a Fides, in data 15 giugno, la Conferenza Episcopale della Colombia (CEC) esprime la sua preoccupazione per il fatto che la situazione non risolta dei docenti crea nel paese una "vera emergenza educativa".
"La Chiesa ha sempre insegnato e difeso il valore e il compito educativo nella vita delle persone e delle società" afferma la CEC, ecco perché "invitiamo a fare quanto necessario per favorire un dialogo sereno fra Governo e docenti, in modo di arrivare ad un accordo giusto, equo e che risponda alla realtà del paese".
"Bisogna inoltre - dice il comunicato - considerare le grandi sfide all'educazione in Colombia…E' ora di ascoltarsi. Il dialogo incentrato sul bene comune, il rispetto e la comprensione tra le parti, ancora di più nel caso di una questione così importante come l'educazione, è la via d'uscita da questa emergenza" conclude il testo.
Ieri, oltre allo sciopero nelle scuole, si è svolta una manifestazione non programmata da parte di centinaia di docenti che hanno bloccato una delle vie principali della capitale per richiamare l’attenzione dell’opinione pubblica. Gli insegnanti chiedono al governo maggiori risorse per l'istruzione pubblica nel paese e un salario a livello con gli altri lavoratori statali. Da parte sua il governo, attraverso il presidente Juan Manuel Santos e i suoi ministri, ha insistito che non ci sono risorse per soddisfare queste richieste.
(CE) (Agenzia Fides, 16/06/2017)
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AMERICA/HONDURAS - Lanciata Campagna di prevenzione del virus Zika
 
Tegucigalpa (Agenzia Fides) – Per evitare il rischio di contrarre il virus Zika nelle donne in gravidanza, il ministero della Sanità dell’Honduras, in collaborazione con alcune Organizzazioni internazionali, ha lanciato la campagna "Mamma sicura, bambino sicuro da Zika". Il virus viene diffuso attraverso le punture di zanzare infette, procura febbre e sfoghi cutanei, e si sospetta che nelle donne incinte sia responsabile di malformazioni nel feto.
“Si tratta di una campagna di comunicazione rivolta in primo luogo alle donne in gravidanza e ai loro partner, e alle donne in età riproduttiva. In seguito, attraverso diversi canali, vogliamo raggiungere anche tutta la popolazione" ha detto Alberto Vásquez, responsabile della campagna. "Il primo giugno è stata lanciata la campagna a livello nazionale e si prevede di essere presenti su tutti i media dopo il primo mese” ha Vásquez.
Nella nota inviata da "FidesDigital" Honduras, si informa che secondo il ministero della Sanità, dall'inizio dell'epidemia, nel 2016, in Honduras ci sono stati più di 19.000 casi sospetti di Zika, di cui 209 in questo anno e 8 si sono verificati nelle donne in gravidanza. I Comuni con più casi sono: San Pedro Sula, Tegucigalpa, Puerto Cortés, Santa Barbara, Olanchito, El Progreso e Sinuapa.
(CE) (Agenzia Fides, 16/06/2017)

martedì 10 gennaio 2017

Bollettino Agenzia Fides 10 gennaio 2017

VATICANO - Annunciare il Vangelo con mitezza e fermezza
 
Città del Vaticano (Agenzia Fides) – “Ecco lo stile di Gesù, e anche lo stile missionario dei discepoli di Cristo: annunciare il Vangelo con mitezza e fermezza, senza gridare, senza sgridare qualcuno, ma con mitezza e fermezza, senza arroganza o imposizione”. Lo ha sottolineato Papa Francesco all’Angelus di domenica 8 gennaio, festa del Battesimo di Gesù, dopo aver battezzato nella Cappella Sistina un gruppo di bambini. “La vera missione – ha detto il Papa - non è mai proselitismo ma attrazione a Cristo. Ma come? Come si fa questa attrazione a Cristo? Con la propria testimonianza, a partire dalla forte unione con Lui nella preghiera, nell’adorazione e nella carità concreta, che è servizio a Gesù presente nel più piccolo dei fratelli. Ad imitazione di Gesù, pastore buono e misericordioso, e animati dalla sua grazia, siamo chiamati a fare della nostra vita una testimonianza gioiosa che illumina il cammino, che porta speranza e amore”.
Nella solennità dell’Epifania, 6 gennaio, Papa Francesco aveva ricordato all’Angelus la giornata dell’Infanzia Missionaria con queste parole: “L’Epifania è la Giornata dell’Infanzia Missionaria. Incoraggio tutti i bambini e i ragazzi che in tante parti del mondo si impegnano a portare il Vangelo e ad aiutare il loro coetanei in difficoltà. Saluto quelli che oggi sono venuti qui da Lazio, Abbruzzo e Molise, e ringrazio la Pontificia Opera dell’Infanzia Missionaria per questo servizio educativo”. (SL) (Agenzia Fides 10/01/2017)
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AFRICA/GAMBIA - Pressioni sul Presidente Jammeh perché ceda il potere, “ma no all’uso della forza” dice il Vescovo di Ziguinchor
 
Banjoul (Agenzia Fides) - I Paesi dell’Africa occidentale stanno intensificando le pressioni affinché il Presidente uscente del Gambia, Yahya Jammeh, ceda il potere il 19 gennaio dopo aver perso le elezioni del 1°dicembre, vinte da Adama Barrow (vedi Fides 5/12/2016).
In un primo momento Jammeh, al potere da 22 anni, si era felicitato con Barrow, poi invece il 9 dicembre ha dichiarato di non riconoscere la vittoria del Presidente eletto ed ha presentato ricorso alla Corte Suprema di giustizia per invalidare il voto. Oggi, 10 gennaio, la Corte si riunisce per decidere sul ricorso presentato dal Presidente uscente.
Nel frattempo una delegazione della Comunità Economica degli Stati dell’Africa Occidentale (CEDEA/ECOWAS) si recherà domani a Banjul per convincere Jammeh a cedere il potere.
La delegazione è composta dal Presidente della Nigeria, Muhammadu Buhari, dalla Presidente della Liberia, Ellen Johnson Sirleaf (che è anche Presidente della CEDEAO/ECOWAS) e dall’ex Presidente del Ghana, John Dramani Mahama, che insieme a Buhari sono stati incaricati dalla CEDEAO/ECOWAS di mediare nella crisi gambiana.
Il Ministro degli Esteri nigeriano Geoffrey Onyeama non ha escluso il ricorso della forza da parte degli Stati limitrofi per costringere alla resa Jammeh. Un’ipotesi che è però respinta da Sua Ecc. Mons. Mgr Paul Abel Mamba, Vescovo di Ziguinchor, capoluogo della Casamance, la regione del Senegal che confina con il Gambia (questo Paese forma un cuneo che divide la Casamance dal resto del Senegal, un lascito delle divisioni coloniali francesi e inglesi).
“Non bisogna privilegiare l’opzione militare” ha detto Mons. Mamba nell’omelia della Messa del 1° gennaio celebrata nei pressi della frontiera con il Gambia. “Ci sono tutte le componenti per un confronto violento che potrà distruggere tante vite e non porterà la calma nel Paese” ha avvertito il Vescovo, che ha concluso invitando tutti a pregare per la pace. (L.M.) (Agenzia Fides 10/1/2017)
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AFRICA/CONGO RD - Il rapporto di esperti dell’ONU sulla RDC riceve il plauso di una Ong locale
 

Kinshasa (Agenzia Fides) - Un nuovo rapporto del Gruppo di esperti ONU sulla Repubblica Democratica del Congo (RDC) ha ricevuto il plauso di una Ong del Nord Kivu, la provincia dell’est della RDC, dove si concentrano le attività illecite denunciate dal documento presentato al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite.
“Ci felicitiamo perché il Gruppo di Esperti ha dato prova di migliorare le ricerche e di diversificare le fonti (rispetto ai precedenti rapporti)” afferma il comunicato, giunto a Fides, del Centro Studi per la promozione della pace, la democrazia e i diritti dell’uomo (CEPADHO) di Beni.
“Il CEPADHO condivide le analisi sulle Forze Democratiche di Liberazione del Rwanda (FDLR) e sottolinea la necessità da parte delle forze armate congolesi e della MONUSCO (Missione ONU nella RDC) di neutralizzare definitivamente questi ribelli rwandesi” afferma il comunicato.
Gli unici rilievi presentati dal CEPADHO riguardano la mancata qualifica di “terroristi” dei membri dell’ADF (un gruppo di origine ugandese che da anni vessa la popolazione di Butembo-Beni) e il silenzio dell’ONU sulla presenza in Rwanda e Uganda degli ex ribelli M23 in violazione degli accordi stipulati in precedenza.
Il rapporto dell’ONU denuncia poi lo sfruttamento illegale delle ricchezze congolesi da parte di diversi gruppi armati locali, di altri Stati e di imprese straniere. (L.M.) (Agenzia Fides 10/1/2017)
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AFRICA/EGITTO - La “Casa della Fatwa”: è legittimo per i cristiani costruire chiese in uno Stato islamico
 
Il Cairo (Agenzia Fides) - La “Casa della Fatwa”(Dar al Ifta al Misryah), organismo egiziano presieduto dal Gran Mufti d'Egitto e incaricato di diffondere pronunciamenti orientativi e sciogliere dubbi e controversie riguardo all'applicazione dei precetti coranici, ha emesso un pronunciamento per confermare che è assolutamente legittimo consentire che i cristiani costruiscano chiese in una nazione islamica, nel dovuto rispetto delle leggi dello Stato. Nel pronunciamento si afferma anche che l'islam sostiene le leggi civili basate sul principio di eguaglianza tra i cittadini, e che lo stesso Profeta Mohammad si era mostrato favorevole al principio di “reciprocità” tra Stati con diversa identità religiosa.
Il pronunciamento della “Casa della Fatwa” segue di poco l'annuncio dato dal Presidente egiziano Abdel Fattah al Sisi durante la sua partecipazione alla messa di Natale nella cattedrale copta ortodossa, quando il Capo di Stato ha reso nota l'intenzione di inaugurare entro il 2018 la chiesa copta più grande d'Egitto, che sorgerà ad opera del dipartimento di ingegneria delle Forze armate all'interno di un'area di più di 16mila metri quadri, nella nuova capitale che sta sorgendo ai margini della metropoli del Cairo.
La Casa della Fatwa, in vista del Natale, aveva emesso anche un pronunciamento per ribadire che un musulmano non deve avere nessuna esitazione a porgere le proprie felicitazioni ad amici e conoscenti cristiani in occasione delle loro feste e solennità liturgiche. L'Organismo, con i suoi interventi, punta a confermare le iniziative delle istituzioni ufficiali dell'islam sunnita egiziano – a partire dall'Università di al Azhar – chiamate più volte dallo stesso Presidente al Sisi a contrastare la diffusione di dottrine estremiste e strumentalizzazioni del Corano in chiave jihadista. (GV) (Agenzia Fides 10/1/2017).
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AFRICA/CAMERUN - Migliaia di bambini “speciali” hanno bisogno di terapie mediche e riabilitative
 
Sangmelima (Agenzia Fides) - Il Camerun è uno dei Paesi africani con la maggiore incidenza di disabilità nei bambini. Secondo le stime dell’Unicef, il 23% delle persone tra i 2 e i 9 anni vive con almeno un tipo di disfunzione mentale e motoria, spesso insorta a causa di malattie come malaria, lebbra, morbillo e resa ancora più invalidante dalla malnutrizione. Proprio per dare risposta alla scarsità di assistenza sanitaria di bambini orfani e con disabilità, più di 35 anni fa, nel sud del Camerun, l’organizzazione umanitaria Dokita Onlus ha dato vita a diversi centri specializzati. Tra questi il Foyer de l’Esperance, a Sangmelima, dove ogni anno trovano cure mediche e terapie riabilitative oltre 6 mila bambini e ragazzi con disabilità.
Secondo la nota pervenuta all’Agenzia Fides, la responsabile è suor Laura Figueroa, missionaria della Congregazione delle Figlie dell’Immacolata Concezione, controparte locale di Dokita e punto di riferimento vitale per migliaia di bambini “speciali”. Per sostenere il lavoro di suor Laura e del Foyer de l’Esperance, fino al 28 gennaio Dokita Onlus ha lanciato la campagna “Tutti Uguali”: i fondi raccolti serviranno ad acquistare nuove apparecchiature per le cure fisioterapiche e per il laboratorio di confezionamento delle protesi, al sostegno scolastico per l’istruzione primaria di bambini con esigenze particolari e a realizzare diversi progetti di integrazione sociale, economica e culturale per giovani disabili. (AP) (10/1/2017 Agenzia Fides)
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ASIA/PAKISTAN - La legge sulle conversioni forzate torna al Parlamento del Sindh, con ampio consenso politico
 
Karachi (Agenzia Fides) - Il governatore della Provincia del Sindh, Saeeduzzaman Siddiqi, ha rinviato all’Assembla provinciale la proposta di legge sulle conversioni forzate che era stata recentemente approvata all'unanimità dalla stessa assemblea. La firma del governatore è necessaria per completare il processo legislativo e tramutare in legge una proposta approvata dal Parlamento provinciale. Come appreso da Fides, il rinvio è stato suggerito anche dal Primo ministro del Sindh, Syed Murad Ali Shah, del Partito Popolare del Pakistan (PPP), che guida il governo regionale, tra i promotori della legge. Lo stesso governo regionale, infatti, intende proporre alcuni cambiamenti al linguaggio del disegno di legge e dunque ha consigliato un riesame del documento in assemblea.
Secondo fonti di Fides, il governatore del Sindh, che appartiene alla Pakistan Muslim League (N), ha ricevuto dal partito "Muttahida Qaumi Movement" (MQM) la richiesta formale di respingere il disegno di legge, sostenendo che l'approvazione è stata quanto meno affrettata. Il governatore ha anche ricevuto una missiva del Consiglio dell'ideologia islamica che definisce quel disegno di legge "contrario all'islam".
Il governatore, considerando tutte queste ragioni e notando il dibattito in corso, incoraggiando un "processo consultivo quanto più ampio e significativo possibile", ha rinviato il documento, auspicando che la promulgazione possa "sviluppare l'armonia tra le diverse religioni".
Il disegno di legge ha ricevuto critiche in quanto conteneva alcune disposizioni definite "non conformi all'islam" e incostituzionale. Contestata era soprattutto la disposizione secondo la quale nessun cittadino minore di 18 anni può convertirsi all'islam, anche per sua libera volontà e scelta: disposizione, questa, considerata contro gli insegnamenti dell'Islam, ma anche in violazione della Costituzione.
Interpellato dall'Agenzia Fides, il cattolico Anthony Naveed, assistente del Primo Ministro del Sindh e coordinatore dell'ufficio per l'armonia interreligiosa, non rileva un "dramma politico" nè vede un "allarme" per le minoranze religiose in questo processo e spiega: "Non si tratta di una bocciatura. E' in atto una semplice e normale procedura legislativa. L'iter prevede la possibilità che un disegno di legge possa essere rinviato all'assemblea, come accade per molte leggi. E molti partiti ritengono che un nuovo esame potrà apportare correzioni opportune. Il disegno di legge, proposto dal governo del PPP, molto attento ai diritti umani, alle minoranze religiose e ai diritti delle donne, è stato approvato anche da molti musulmani in assemblea. E va detto che, dopo la seconda lettura e l'eventuale nuova approvazione, non è prevista dalla procedura la firma del governatore e il documento diverrà legge automaticam ente. Sono fiducioso nei meccanismi democratici e nella buona volontà dei politici del Sindh". (PA) (Agenzia Fides 10/1/2017)
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ASIA/INDONESIA - Studenti cattolici denunciano un leader islamico per "blasfemia"
 
Giacarta (Agenzia Fides) - L'Unione cattolica degli studenti universitari dell’Indonesia (Perhimpunan Mahasiswa Katolik Republik Indonesia, PMKRI) ha presentato una denuncia per blasfemia a carico del religioso musulmano Habib Rizieq Shihab, leader del Fronte dei Difensori dell'Islam (FPI), organizzazione estremista islamica che negli ultimi tempi ha promosso atti di ostilità e violenza contro la minoranza cristiana. Gli studenti cattolici accusano Habib Rizieq di aver offeso la fede cristiana in un video-discorso diffuso in Internet il 25 dicembre scorso.
Come appreso da Fides, è stato lo studente cattolico Angelo Wake Kako, presidente dell'Unione, a citare Habib Rizieq e con lui altri due musulmani: Fauzi Ahmad, che ha caricato il video del discorso su un account "Instagram", e Saya Reya, che ha caricato il video su un account "Twitter".
"L'affermazione di Rizieq sul Natale ha umiliato e ferito i cristiani", spiega Angelo Wake a Fides. "Tutti gli indonesiani dovrebbero rispettare la diversità e le altre religioni" ha detto. Rizieq è accusato di aver violato l'articolo 156 (a) del codice penale, che configura il reato di "blasfemia" e prevede la pena massima di cinque anni di carcere. Il reato è lo stesso di cui è accusato il governatore di Giacarta, Basuki "Ahok" Tjahaja Purnama, che è sotto processo in un tribunale distrettuale di Giacarta nord.
Gli studenti cattolici hanno riunito un team di 149 avvocati indonesiani pronti a dare il loro contributo e a garantire assistenza legale nel caso di blasfemia registrato ai danni di Rizieq. La polizia ha aperto una indagine sul caso che potrebbe finire in tribunale.
Parlando a Fides, il vescovo Harun Yuwono, presidente della Commissione episcopale per gli affari ecumenici ed interreligiosi della Conferenza episcopale indonesiana, elogia "il coraggio dell’Unione cattolica degli studenti universitari", pur temendo una reazione scomposta degli estremisti di fronte a tale accusa che potrebbe essere interpretata come "aperta ostilità". Per questo il Vescovo esorta a coinvolgere altri credenti musulmani nel deplorare e stigmatizzare le offese portate alla fede cristiana, in modo da "mostrare che si ha sempre a cuore l'unità e la pace e l'armonia interreligiosa dell’Indonesia", ha detto. "Ad esempio i membri dell'organizzazione islamica Nahdlatul Ulama (NU) non apprezzano l'atteggiamento che umilia il cattolicesimo e disturba la pace in Indonesia, insultando le religioni non musulmane" .
In una situazione ritenuta molto delicata, il Segretario esecutivo della Commissione episcopale per gli affari ecumenici e interreligiosi, p. Agustinus Ulahayanan, ha esortato i battezzati alla prudenza "per non innescare un conflitto sociale e religioso e a mantenere sempre l'unità", a "difendere la giustizia, la verità e la diversità nella cornice pluralistica dell'Indonesia, rispettando le religioni e chiedendo rispetto per la nostra". Dopo la denuncia degli studenti cattolici, anche lo "Student Peace Institute" (SPI), organizzazione studentesca non confessionale, che unisce studenti di tutte le religioni, ha presentato una denuncia alla polizia, segnalando che "il discorso di Habib Rizieq diffonde parole di odio e mina l'armonia interreligiosa in Indonesia". (PA-PP) (Agenzia Fides 10/1/2017)
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ASIA/IRAQ - Funzionario del Kurdistan iracheno: almeno 100 luoghi di culto distrutti o danneggiati dai jihadisti nella Piana di Ninive
 
Erbil (Agenzia Fides) – Sono almeno 100 gli edifici di culto vandalizzati o del tutto demoliti nei territori di Mosul e della Provincia di Ninive a partire dal giugno 2014, da quando i jihadisti dello Stato Islamico (Daesh) hanno imposto il loro dominio in quella regione. Lo riferisce Mariwan Naqshbandi, portavoce del ministero per gli affari religiosi della Regione autonoma del Kurdistan iracheno, anticipando i contenuti di un rapporto in via di pubblicazione da parte della Commissione sui crimini compiuti dai miliziani di Daesh a Mosul e nella Piana di Ninive nel tempo in cui hanno mantenuto il controllo di quell'area.
Nel documento – ha sottolineato il portavoce curdo, secondo fonti locali consultate dall'Agenzia Fides – viene fatto notare che la gran parte dei luoghi di culto distrutti o danneggiati sono chiese cristiane, insieme a un certo numero di templi yazidi o appartenenti a altre minoranze religiose. La Commissione sui crimini di Daesh – ha aggiunto Mariwan Naqshbandi - si avvale per la raccolta di informazioni del contributo delle truppe curde Peshmerga che contribuiscono alla guerra di liberazione contro lo Stato Islamico, ed è impegnata a raccogliere dati anche sulle violenze subite dalle donne – soprattutto yazide – durante l'occupazione jihadista. (GV) (Agenzia Fides 10/1/2017).
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AMERICA/VENEZUELA - L’Assemblea Nazionale dichiara “l’abbandono dell’incarico” da parte del Presidente
 
Caracas (Agenzia Fides) – L'Assemblea Nazionale (AN) del Venezuela, in cui la maggioranza dei deputati è dell'opposizione, ha dichiarato ieri "l'abbandono dell'incarico" da parte del Presidente del Venezuela, Nicolas Maduro, e ha chiesto una soluzione elettorale dinanzi alla crisi che attraversa la nazione perché "sia il popolo ad esprimersi attraverso il voto". "L' unico modo per risolvere i gravi problemi del paese è quello di restituire il potere al popolo del Venezuela e, di conseguenza, indire elezioni libere" si legge nell'accordo approvato con il consenso di 106 parlamentari su 167, molti più del minimo richiesto di 84.
Ieri, in una sessione molto agitata, l'opposizione ha accusato Maduro di non adempiere ai suoi doveri e di far precipitare il paese in una crisi senza precedenti, con scarsità di cibo e medicine, la più alta inflazione al mondo (475 per cento nel 2016 secondo il Fondo monetario internazionale,FMI) e una criminalità dilagante. Maduro è ritenuto responsabile della "grave spaccatura dell'ordine costituzionale" per la violazione dei diritti umani e la devastazione delle basi economiche e sociali della nazione.
Secondo la Costituzione del Venezuela, si legge nella nota pervenuta a Fides, la mancanza del Presidente viene dichiarata per la sua morte o le sue dimissioni, per la rimozione dalla carica da parte del Tribunale Supremo di Giustizia (TSJ), per disabilità fisica o mentale, per la revoca popolare del suo mandato o "l'abbandono dell'incarico", come dichiarato ieri dall'Assemblea Nazionale.
Il Presidente della Conferenza Episcopale del Venezuela, Sua Ecc. Mons. Diego Rafael Padrón Sánchez, Arcivescovo di Cumaná, aprendo sabato 7 gennaio i lavori dell’Assemblea plenaria dell’Episcopato, ha prima illustrato il cammino recente della Chiesa nel paese sudamericano con al primo posto la ricezione del magistero di Papa Francesco e del Vangelo della misericordia nella prospettiva di una sempre maggiore valorizzazione del laicato, quindi ha fatto un appello a “disarmare gli spiriti” e a rilanciare tutti insieme, governo, opposizioni e forze sociali, la strada impegnativa ma comunque obbligata del dialogo.
(CE) (Agenzia Fides, 10/01/2017)
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AMERICA/STATI UNITI - Settimana delle Migrazioni: solidarietà e riconoscimento del contributo degli immigrati
 
Washington (Agenzia Fides) – “Questa Settimana Nazionale delle Migrazioni è l'opportunità di continuare il lavoro importante di accogliere lo straniero e di servire i più vulnerabili, come parte di una politica umanitaria d'immigrazione” si legge all’inizio del testo diffuso dalla Conferenza Episcopale degli Stati Uniti (USCCB) in occasione della Settimana delle Migrazioni, che viene celebrata dalla Chiesa cattolica statunitense dall’8 al 14 gennaio.
“La migrazione - scrivono i Vescovi - è un atto di grande speranza. I nostri fratelli e sorelle che sono costretti ad emigrare, soffrono separazioni familiari devastanti e spesso devono affrontare condizioni economiche disperate… Come cattolici negli USA, la maggior parte di noi può trovare storie nelle nostre famiglie di genitori, nonni o bisnonni che hanno lasciato il loro antico paese per un futuro promettente negli Stati Uniti".
A 10 giorni dall'insediamento del neo presidente Donald Trump, la Conferenza Episcopale degli Stati Uniti è quindi tornata ad esprimersi sulla politica delle migrazioni. Il 15 novembre 2016, sette giorni dopo l'elezione del Trump, i Vescovi cattolici avevano inviato una lettera a Trump per congratularsi per la vittoria ma anche per esprimere l'augurio di iniziare il suo mandato "riconoscendo" il contributo degli immigrati alla nazione, e non separando le famiglie con il suo piano di espulsioni di massa annunciato durante la campagna elettorale (vedi Fides 15/11/2016).
In conclusione l'USCCB sottolinea che i Vescovi e i religiosi devono difendere le famiglie senza documenti ed esprime sostegno ai "fratelli e sorelle" che arrivano nel paese per sfuggire alle persecuzioni e per lavorare sodo: "Siamo con voi" ribadisce il testo. Nelle comunità degli immigrati si temono le politiche restrittive annunciate dal nuovo Presidente (vedi Fides 13/12/2016).
(CE) (Agenzia Fides, 10/01/2017)
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AMERICA/VENEZUELA - In aumento il tasso di denutrizione di bambini e anziani a causa della crisi
 
Caracas (Agenzia Fides) – Uno studio dell’Università Centrale del Venezuela stima che nel 2017 il tasso di denutrizione dei bambini in età scolare aumenterà del 3% rispetto al 2016, e raggiungerà tra i 350 e i 380 mila minori. E’ previsto che la mancanza di generi alimentari peggiori a causa della semina insufficiente del 2016 e della mancanza di risorse per importare cibo.
Secondo i dati raccolti da Fides, in Venezuela ci sono 3.200.000 bambini minori di 5 anni, e tra questi il 12% soffrirà di denutrizione acuta grave nel 2017. Il problema colpirà anche le donne incinte, le persone anziane, i malati psichiatrici e i detenuti. Si registrerà una maggiore propensione alle malattie perché il sistema immunitario non avrà difese. La grave crisi economica che il Venezuela sta attraversando riporta livelli di inflazione incontrollabili, una forte caduta del PIL e la mancanza di generi alimentari e prodotti di prima necessità. Il Paese produce solo il 30% dei generi alimentari di cui ha bisogno e per importare quanto manca necessiterà di 900 milioni di dollari al mese quest’anno.
(AP) (10/1/2017 Agenzia Fides)
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AMERICA/ECUADOR - Nomina del Direttore nazionale delle POM
 
Città del Vaticano (Agenzia Fides) – Il Card. Fernando Filoni, Prefetto della Congregazione per l’Evangelizzazione dei Popoli, in data 8 gennaio 2017 ha nominato Direttore nazionale delle Pontificie Opere Missionarie (POM) in Ecuador per un quinquennio (2017-2022), il rev.do Ricardo Eduardo Garcia Loor, del clero arcidiocesano di Porto Viejo.
Il nuovo Direttore nazionale ha 47 anni. Ha conseguito la licenza in Liturgia presso il Pontificio Istituto Liturgico S.Anselmo a Roma. E’ stato Segretario esecutivo della Commissione episcopale per la liturgia della Conferenza Episcopale dell’Ecuador. E’ stato parroco in diverse parrocchie e attualmente è parroco della parrocchia San Juan Apostol a Portoviejo, di recente creazione. (SL) (Agenzia Fides 10/01/2017) 

lunedì 29 dicembre 2014

Permesso d'ingresso da parte del governo di Baghdad per entrare in territorio iracheno e essere distribuiti anche tra le comunità cristiane

ASIA/IRAN - Pronti a partire convogli di aiuti iraniani destinati ai cristiani iracheni
Teheran (Agenzia Fides) - Convogli di aiuti iraniani attendono il permesso d'ingresso da parte del governo di Baghdad per entrare in territorio iracheno e essere distribuiti anche tra le comunità cristiane che hanno subito la pulizia etnico-religiosa imposta nel nord del Paese dai jihadisti dello Stato Islamico (IS). Lo riferisce alle agenzie stampa iraniane il parlamentare cristiano Yonatan Betkolia, rappresentante delle comunità assire e caldee al parlamento della Repubblica Islamica dell'Iran. Betkolia aggiunge che l'Iran ha già inviato aiuti umanitari alle minoranze religiose brutalizzate dai miliziani dell'IS, fin dal primo esplodere dell'emergenza. Adesso sono pronti a partire convogli umanitari con cibo, tende, vestiti e materiale medico-sanitario destinati anche ai cristiani che hanno trovato rifugio a Erbil e in altre aree del Kurdistan iracheno. Funzionari iraniani operanti nell'area - riferisce Betkolia - hanno già preso contatto con le locali comunità cr istiane per coordinare la distribuzione degli aiuti.
Prima di Natale, l'ambasciatore iraniano a Amman Mojtaba Ferdowsjpour aveva visitato l'Arcivescovo Maroun Lahham – Vicario patriarcale per la Giordania del Patriarcato di Gerusalemme dei Latini – per esprimere a lui e a tutti i cristiani le proprie felicitazioni in occasione delle festività natalizie. Il diplomatico iraniano, in quell'occasione, aveva ribadito che “la Repubblica Islamica dell'Iran è pronta a assistere i cristiani dell'Iraq e della Siria per alleviare le loro sofferenze e i loro affanni”. “L'Iran” dichiara all'Agenzia Fides l'Arcivescovo Lahham “ha assunto indubbiamente in Medio Oriente un ruolo cruciale. E' in contatto permanente con la Santa Sede, con la quale condivide dialoghi molto importanti. Speriamo che il contributo dell'Iran abbia effetti positivi nella ricerca di soluzioni alle crisi che tormentano le popolazioni dell'Iraq e della Siria". (GV) (Agenzia Fides 29/12/2014).

martedì 14 ottobre 2014

Prima che la stagione fredda entri nella sua fase più acuta.

ASIA/IRAQ - Duemila case prefabbricate per i profughi cristiani rifugiati a Erbil
Erbil (Agenzia Fides) - Il governo di Baghdad ha annunciato l'avvio di un progetto per la costruzione di almeno duemila unità abitative prefabbricate destinate ai profughi – in maggioranza cristiani – che hanno trovato riparo nel sobborgo di Ankawa, alla periferia di Erbil, capoluogo della Regione autonoma del Kurdistan iracheno. L'annuncio – secondo quanto viene riferito da fonti locali consultate dall'Agenzia Fides – è stato diffuso domenica 12 ottobre dall'ufficio del vicepremier Saleh al-Mutlaq, incaricato degli interventi di soccorso a favore dei rifugiati. Il progetto verrà realizzato in sinergia con le autorità e gli organismi governativi della Regione autonoma del Kurdistan iracheno. La tempistica del piano per l'affronto dell'emergenza abitativa prevede la consegna delle case ai nuclei familiari di rifugiati entro 45 giorni, prima che la stagione fredda entri nella sua fase più acuta. Ventitremila unità abitative prefabbricate sono state destinate anche all'ar ea di Dohuk, dove sono concentrati circa il 50 per cento degli sfollati fuggiti da Mosul e dalle città della Piana di Ninive. (GV) (Agenzia Fides 14/10/2014).

venerdì 22 agosto 2014

Papa Francesco ha incontrato a Santa Marta il cardinale Fernando Filon



vaticanit has uploaded Papa Francesco riceve il cardinale Fernando Filoni.
Papa Francesco riceve il cardinale Fernando Filoni.
vaticanit
Circa 30 minuti per parlare di tutto l’orrore in cui è precipitato l’Iraq. Papa Francesco ha incontrato a Santa Marta il cardinale Fernando Filoni, prefetto della Congregazione per l’Evangelizzazione dei Popoli e suo inviato personale. Appena rientrato dal Paese del Golfo, il porporato ha illustrato al Pontefice la drammatica situazione in cui versano decine di migliaia di cristiani, yazidi e altre minoranze cacciate dagli estremisti jiadisti verso il Kurdistan. Nelle parole del cardinale Filoni, ascoltato con viva attenzione e partecipazione da Papa Francesco, sono rivissute così le paure e le speranze di quanti attendono una risposta della Comunità Internazionale al loro grido di aiuto, davanti alla ...

giovedì 21 agosto 2014

La difesa degli aggrediti è un diritto assoluto. Ma...

ASIA/SIRIA - Missione dei Patriarchi in Iraq. Il Patriarca caldeo: no a milizie settarie
Erbil (Agenzia Fides) – La difesa degli aggrediti è un diritto assoluto. Ma soltanto “le forze dello Stato dovrebbero farsi carico di tale difesa”, mentre la creazione di milizia differenziate su base etnico-religiosa “può annientare l'Iraq”. Così – secondo quanto riportano fonti libanesi consultate dall'Agenzia Fides - si è espresso il Patriarca di Babilonia dei Caldei Louis Raphael Sako, partecipando alle iniziative e agli incontri realizzati dalla delegazione di Patriarchi delle Chiese d'Oriente giunti mercoledì 20 agosto a Erbil, capitale della regione autonoma del Kurdistan iracheno, per manifestare la vicinanza ai profughi di Mosul e delle altre città cadute sotto i controllo dell'auto-proclamato Califfato Islamico. Lo scorso 18 agosto, il Presidente della Regione autonoma del Kurdistan Masud Barzani si era detto disponibile a fornire armi a volontari cristiani per formare milizie di auto-difesa con l'incarico di difendere i propri villaggi attualmente in mano a i jihadisti. Il Patriarca caldeo ha anche aggiunto che nella situazione presente, parlando in termini costituzionali, è diventata possibile e suo giudizio “accettabile” la proposta di costituire nella Piana di Ninive un'area autonoma per le popolazioni cristiane”, aggiungendo che tale eventuale risultato va ottenuto “attraverso il dialogo e non attraverso conflitti”.
La delegazione di Patriarchi attualmente in visita in Iraq coprende, oltra al patriarca caldeo, quello maronita Bechara Boutros Rai, il Patriarca greco-melchita Gregorios III, il Patriarca siro cattolico Ignatius Joseph III e Il Patriarca siro ortodosso Ignatius Aphrem II. (GV) (Agenzia Fides 21/8/2014).

lunedì 18 agosto 2014

Questo il testo del comunicato del Patriarcato caldeo, ricevuto dall'Agenzia Fides.

VATICANO - Il Cardinale Filoni e il Patriarca: intervenire subito per aiutare le popolazioni locali
Città del Vaticano (Agenzia Fides) – Urge intervenire subito con aiuti di prima necessità e anche per garantire la protezione delle popolazioni locali, vittime della violenza dell'ISIL: è quanto chiedono in un comunicato congiunto il cardinale Ferdinando Filoni, inviato speciale del Papa in Iraq, e il Patriarca di Babilonia dei Caldei, Louis Sako. Questo il testo del comunicato del Patriarcato caldeo, ricevuto dall'Agenzia Fides.

L’Inviato Personale del Santo Padre in Irak, Card. Fernando Filoni, accompagnato dal Patriarca Sako, dal Nunzio Apostolico e dai Vescovi locali, ha incontrato le Autorità politiche della Regione Autonoma del Kurdistan e ha visitato i rifugiati cristiani, yezidi e altri nelle province di Duhok e Erbil.

Dopo aver sentito e visto le tragedie e le sofferenze di tante famiglie che hanno lasciato i propri villaggi, le proprie case e proprietà, soprattutto a Mosul, nella Piana di Ninive e in Sinjar, si unisce al nuovo appello del Patriarca nel chiedere alla Comunità Internazionale, ed in particolare ai Paesi e alle Organizzazioni internazionali che hanno maggiore responsabilità morale, di:

1. Intervenire immediatamente portando aiuti di prima necessità: acqua, cibo medicinali, servizi sanitari, etc,

2. Liberare i villaggi ed i luoghi occupati il più presto possibile e in modo stabile. Non bisogna lasciar morire la speranza delle popolazioni!

3. Assicurare una protezione internazionale a questi villaggi per incoraggiare le famiglie a rientrare nelle loro case e continuare la loro vita normale in sicurezza e pace. Più volte la gente ci ha gridato: aiutateci a ritornare a vivere! 

Foglio della Collaborazione Pastorale Di San Giorgio di Nogaro

Tutto sull'arrivo del nuovo arcivescovo Mons. Riccardo Lamba

  LA CHIESA UDINESE ACCOGLIE IL NUOVO ARCIVESCOVO MONS. RICCARDO LAMBA Un momento storico, di grande solennità e festa, sarà celebrato domen...