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AFRICA/GAMBIA - Pressioni sul Presidente Jammeh perché ceda il potere, “ma no all’uso della forza” dice il Vescovo di Ziguinchor | |||
Banjoul (Agenzia Fides) - I Paesi dell’Africa occidentale stanno intensificando le pressioni affinché il Presidente uscente del Gambia, Yahya Jammeh, ceda il potere il 19 gennaio dopo aver perso le elezioni del 1°dicembre, vinte da Adama Barrow (vedi Fides 5/12/2016). In un primo momento Jammeh, al potere da 22 anni, si era felicitato con Barrow, poi invece il 9 dicembre ha dichiarato di non riconoscere la vittoria del Presidente eletto ed ha presentato ricorso alla Corte Suprema di giustizia per invalidare il voto. Oggi, 10 gennaio, la Corte si riunisce per decidere sul ricorso presentato dal Presidente uscente. Nel frattempo una delegazione della Comunità Economica degli Stati dell’Africa Occidentale (CEDEA/ECOWAS) si recherà domani a Banjul per convincere Jammeh a cedere il potere. La delegazione è composta dal Presidente della Nigeria, Muhammadu Buhari, dalla Presidente della Liberia, Ellen Johnson Sirleaf (che è anche Presidente della CEDEAO/ECOWAS) e dall’ex Presidente del Ghana, John Dramani Mahama, che insieme a Buhari sono stati incaricati dalla CEDEAO/ECOWAS di mediare nella crisi gambiana. Il Ministro degli Esteri nigeriano Geoffrey Onyeama non ha escluso il ricorso della forza da parte degli Stati limitrofi per costringere alla resa Jammeh. Un’ipotesi che è però respinta da Sua Ecc. Mons. Mgr Paul Abel Mamba, Vescovo di Ziguinchor, capoluogo della Casamance, la regione del Senegal che confina con il Gambia (questo Paese forma un cuneo che divide la Casamance dal resto del Senegal, un lascito delle divisioni coloniali francesi e inglesi). “Non bisogna privilegiare l’opzione militare” ha detto Mons. Mamba nell’omelia della Messa del 1° gennaio celebrata nei pressi della frontiera con il Gambia. “Ci sono tutte le componenti per un confronto violento che potrà distruggere tante vite e non porterà la calma nel Paese” ha avvertito il Vescovo, che ha concluso invitando tutti a pregare per la pace. (L.M.) (Agenzia Fides 10/1/2017) | |||
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AFRICA/CONGO RD - Il rapporto di esperti dell’ONU sulla RDC riceve il plauso di una Ong locale | |||
Kinshasa (Agenzia Fides) - Un nuovo rapporto del Gruppo di esperti ONU sulla Repubblica Democratica del Congo (RDC) ha ricevuto il plauso di una Ong del Nord Kivu, la provincia dell’est della RDC, dove si concentrano le attività illecite denunciate dal documento presentato al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. “Ci felicitiamo perché il Gruppo di Esperti ha dato prova di migliorare le ricerche e di diversificare le fonti (rispetto ai precedenti rapporti)” afferma il comunicato, giunto a Fides, del Centro Studi per la promozione della pace, la democrazia e i diritti dell’uomo (CEPADHO) di Beni. “Il CEPADHO condivide le analisi sulle Forze Democratiche di Liberazione del Rwanda (FDLR) e sottolinea la necessità da parte delle forze armate congolesi e della MONUSCO (Missione ONU nella RDC) di neutralizzare definitivamente questi ribelli rwandesi” afferma il comunicato. Gli unici rilievi presentati dal CEPADHO riguardano la mancata qualifica di “terroristi” dei membri dell’ADF (un gruppo di origine ugandese che da anni vessa la popolazione di Butembo-Beni) e il silenzio dell’ONU sulla presenza in Rwanda e Uganda degli ex ribelli M23 in violazione degli accordi stipulati in precedenza. Il rapporto dell’ONU denuncia poi lo sfruttamento illegale delle ricchezze congolesi da parte di diversi gruppi armati locali, di altri Stati e di imprese straniere. (L.M.) (Agenzia Fides 10/1/2017) | |||
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AFRICA/EGITTO - La “Casa della Fatwa”: è legittimo per i cristiani costruire chiese in uno Stato islamico | |||
Il Cairo (Agenzia Fides) - La “Casa della Fatwa”(Dar al Ifta al Misryah), organismo egiziano presieduto dal Gran Mufti d'Egitto e incaricato di diffondere pronunciamenti orientativi e sciogliere dubbi e controversie riguardo all'applicazione dei precetti coranici, ha emesso un pronunciamento per confermare che è assolutamente legittimo consentire che i cristiani costruiscano chiese in una nazione islamica, nel dovuto rispetto delle leggi dello Stato. Nel pronunciamento si afferma anche che l'islam sostiene le leggi civili basate sul principio di eguaglianza tra i cittadini, e che lo stesso Profeta Mohammad si era mostrato favorevole al principio di “reciprocità” tra Stati con diversa identità religiosa. Il pronunciamento della “Casa della Fatwa” segue di poco l'annuncio dato dal Presidente egiziano Abdel Fattah al Sisi durante la sua partecipazione alla messa di Natale nella cattedrale copta ortodossa, quando il Capo di Stato ha reso nota l'intenzione di inaugurare entro il 2018 la chiesa copta più grande d'Egitto, che sorgerà ad opera del dipartimento di ingegneria delle Forze armate all'interno di un'area di più di 16mila metri quadri, nella nuova capitale che sta sorgendo ai margini della metropoli del Cairo. La Casa della Fatwa, in vista del Natale, aveva emesso anche un pronunciamento per ribadire che un musulmano non deve avere nessuna esitazione a porgere le proprie felicitazioni ad amici e conoscenti cristiani in occasione delle loro feste e solennità liturgiche. L'Organismo, con i suoi interventi, punta a confermare le iniziative delle istituzioni ufficiali dell'islam sunnita egiziano – a partire dall'Università di al Azhar – chiamate più volte dallo stesso Presidente al Sisi a contrastare la diffusione di dottrine estremiste e strumentalizzazioni del Corano in chiave jihadista. (GV) (Agenzia Fides 10/1/2017). | |||
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AFRICA/CAMERUN - Migliaia di bambini “speciali” hanno bisogno di terapie mediche e riabilitative | |||
Sangmelima (Agenzia Fides) - Il Camerun è uno dei Paesi africani con la maggiore incidenza di disabilità nei bambini. Secondo le stime dell’Unicef, il 23% delle persone tra i 2 e i 9 anni vive con almeno un tipo di disfunzione mentale e motoria, spesso insorta a causa di malattie come malaria, lebbra, morbillo e resa ancora più invalidante dalla malnutrizione. Proprio per dare risposta alla scarsità di assistenza sanitaria di bambini orfani e con disabilità, più di 35 anni fa, nel sud del Camerun, l’organizzazione umanitaria Dokita Onlus ha dato vita a diversi centri specializzati. Tra questi il Foyer de l’Esperance, a Sangmelima, dove ogni anno trovano cure mediche e terapie riabilitative oltre 6 mila bambini e ragazzi con disabilità. Secondo la nota pervenuta all’Agenzia Fides, la responsabile è suor Laura Figueroa, missionaria della Congregazione delle Figlie dell’Immacolata Concezione, controparte locale di Dokita e punto di riferimento vitale per migliaia di bambini “speciali”. Per sostenere il lavoro di suor Laura e del Foyer de l’Esperance, fino al 28 gennaio Dokita Onlus ha lanciato la campagna “Tutti Uguali”: i fondi raccolti serviranno ad acquistare nuove apparecchiature per le cure fisioterapiche e per il laboratorio di confezionamento delle protesi, al sostegno scolastico per l’istruzione primaria di bambini con esigenze particolari e a realizzare diversi progetti di integrazione sociale, economica e culturale per giovani disabili. (AP) (10/1/2017 Agenzia Fides) | |||
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ASIA/PAKISTAN - La legge sulle conversioni forzate torna al Parlamento del Sindh, con ampio consenso politico | |||
Karachi (Agenzia Fides) - Il governatore della Provincia del Sindh, Saeeduzzaman Siddiqi, ha rinviato all’Assembla provinciale la proposta di legge sulle conversioni forzate che era stata recentemente approvata all'unanimità dalla stessa assemblea. La firma del governatore è necessaria per completare il processo legislativo e tramutare in legge una proposta approvata dal Parlamento provinciale. Come appreso da Fides, il rinvio è stato suggerito anche dal Primo ministro del Sindh, Syed Murad Ali Shah, del Partito Popolare del Pakistan (PPP), che guida il governo regionale, tra i promotori della legge. Lo stesso governo regionale, infatti, intende proporre alcuni cambiamenti al linguaggio del disegno di legge e dunque ha consigliato un riesame del documento in assemblea. Secondo fonti di Fides, il governatore del Sindh, che appartiene alla Pakistan Muslim League (N), ha ricevuto dal partito "Muttahida Qaumi Movement" (MQM) la richiesta formale di respingere il disegno di legge, sostenendo che l'approvazione è stata quanto meno affrettata. Il governatore ha anche ricevuto una missiva del Consiglio dell'ideologia islamica che definisce quel disegno di legge "contrario all'islam". Il governatore, considerando tutte queste ragioni e notando il dibattito in corso, incoraggiando un "processo consultivo quanto più ampio e significativo possibile", ha rinviato il documento, auspicando che la promulgazione possa "sviluppare l'armonia tra le diverse religioni". Il disegno di legge ha ricevuto critiche in quanto conteneva alcune disposizioni definite "non conformi all'islam" e incostituzionale. Contestata era soprattutto la disposizione secondo la quale nessun cittadino minore di 18 anni può convertirsi all'islam, anche per sua libera volontà e scelta: disposizione, questa, considerata contro gli insegnamenti dell'Islam, ma anche in violazione della Costituzione. Interpellato dall'Agenzia Fides, il cattolico Anthony Naveed, assistente del Primo Ministro del Sindh e coordinatore dell'ufficio per l'armonia interreligiosa, non rileva un "dramma politico" nè vede un "allarme" per le minoranze religiose in questo processo e spiega: "Non si tratta di una bocciatura. E' in atto una semplice e normale procedura legislativa. L'iter prevede la possibilità che un disegno di legge possa essere rinviato all'assemblea, come accade per molte leggi. E molti partiti ritengono che un nuovo esame potrà apportare correzioni opportune. Il disegno di legge, proposto dal governo del PPP, molto attento ai diritti umani, alle minoranze religiose e ai diritti delle donne, è stato approvato anche da molti musulmani in assemblea. E va detto che, dopo la seconda lettura e l'eventuale nuova approvazione, non è prevista dalla procedura la firma del governatore e il documento diverrà legge automaticam ente. Sono fiducioso nei meccanismi democratici e nella buona volontà dei politici del Sindh". (PA) (Agenzia Fides 10/1/2017) | |||
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ASIA/INDONESIA - Studenti cattolici denunciano un leader islamico per "blasfemia" | |||
Giacarta (Agenzia Fides) - L'Unione cattolica degli studenti universitari dell’Indonesia (Perhimpunan Mahasiswa Katolik Republik Indonesia, PMKRI) ha presentato una denuncia per blasfemia a carico del religioso musulmano Habib Rizieq Shihab, leader del Fronte dei Difensori dell'Islam (FPI), organizzazione estremista islamica che negli ultimi tempi ha promosso atti di ostilità e violenza contro la minoranza cristiana. Gli studenti cattolici accusano Habib Rizieq di aver offeso la fede cristiana in un video-discorso diffuso in Internet il 25 dicembre scorso. Come appreso da Fides, è stato lo studente cattolico Angelo Wake Kako, presidente dell'Unione, a citare Habib Rizieq e con lui altri due musulmani: Fauzi Ahmad, che ha caricato il video del discorso su un account "Instagram", e Saya Reya, che ha caricato il video su un account "Twitter". "L'affermazione di Rizieq sul Natale ha umiliato e ferito i cristiani", spiega Angelo Wake a Fides. "Tutti gli indonesiani dovrebbero rispettare la diversità e le altre religioni" ha detto. Rizieq è accusato di aver violato l'articolo 156 (a) del codice penale, che configura il reato di "blasfemia" e prevede la pena massima di cinque anni di carcere. Il reato è lo stesso di cui è accusato il governatore di Giacarta, Basuki "Ahok" Tjahaja Purnama, che è sotto processo in un tribunale distrettuale di Giacarta nord. Gli studenti cattolici hanno riunito un team di 149 avvocati indonesiani pronti a dare il loro contributo e a garantire assistenza legale nel caso di blasfemia registrato ai danni di Rizieq. La polizia ha aperto una indagine sul caso che potrebbe finire in tribunale. Parlando a Fides, il vescovo Harun Yuwono, presidente della Commissione episcopale per gli affari ecumenici ed interreligiosi della Conferenza episcopale indonesiana, elogia "il coraggio dell’Unione cattolica degli studenti universitari", pur temendo una reazione scomposta degli estremisti di fronte a tale accusa che potrebbe essere interpretata come "aperta ostilità". Per questo il Vescovo esorta a coinvolgere altri credenti musulmani nel deplorare e stigmatizzare le offese portate alla fede cristiana, in modo da "mostrare che si ha sempre a cuore l'unità e la pace e l'armonia interreligiosa dell’Indonesia", ha detto. "Ad esempio i membri dell'organizzazione islamica Nahdlatul Ulama (NU) non apprezzano l'atteggiamento che umilia il cattolicesimo e disturba la pace in Indonesia, insultando le religioni non musulmane" . In una situazione ritenuta molto delicata, il Segretario esecutivo della Commissione episcopale per gli affari ecumenici e interreligiosi, p. Agustinus Ulahayanan, ha esortato i battezzati alla prudenza "per non innescare un conflitto sociale e religioso e a mantenere sempre l'unità", a "difendere la giustizia, la verità e la diversità nella cornice pluralistica dell'Indonesia, rispettando le religioni e chiedendo rispetto per la nostra". Dopo la denuncia degli studenti cattolici, anche lo "Student Peace Institute" (SPI), organizzazione studentesca non confessionale, che unisce studenti di tutte le religioni, ha presentato una denuncia alla polizia, segnalando che "il discorso di Habib Rizieq diffonde parole di odio e mina l'armonia interreligiosa in Indonesia". (PA-PP) (Agenzia Fides 10/1/2017) | |||
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ASIA/IRAQ - Funzionario del Kurdistan iracheno: almeno 100 luoghi di culto distrutti o danneggiati dai jihadisti nella Piana di Ninive | |||
Erbil (Agenzia Fides) – Sono almeno 100 gli edifici di culto vandalizzati o del tutto demoliti nei territori di Mosul e della Provincia di Ninive a partire dal giugno 2014, da quando i jihadisti dello Stato Islamico (Daesh) hanno imposto il loro dominio in quella regione. Lo riferisce Mariwan Naqshbandi, portavoce del ministero per gli affari religiosi della Regione autonoma del Kurdistan iracheno, anticipando i contenuti di un rapporto in via di pubblicazione da parte della Commissione sui crimini compiuti dai miliziani di Daesh a Mosul e nella Piana di Ninive nel tempo in cui hanno mantenuto il controllo di quell'area. Nel documento – ha sottolineato il portavoce curdo, secondo fonti locali consultate dall'Agenzia Fides – viene fatto notare che la gran parte dei luoghi di culto distrutti o danneggiati sono chiese cristiane, insieme a un certo numero di templi yazidi o appartenenti a altre minoranze religiose. La Commissione sui crimini di Daesh – ha aggiunto Mariwan Naqshbandi - si avvale per la raccolta di informazioni del contributo delle truppe curde Peshmerga che contribuiscono alla guerra di liberazione contro lo Stato Islamico, ed è impegnata a raccogliere dati anche sulle violenze subite dalle donne – soprattutto yazide – durante l'occupazione jihadista. (GV) (Agenzia Fides 10/1/2017). | |||
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AMERICA/VENEZUELA - L’Assemblea Nazionale dichiara “l’abbandono dell’incarico” da parte del Presidente | |||
Caracas (Agenzia Fides) – L'Assemblea Nazionale (AN) del Venezuela, in cui la maggioranza dei deputati è dell'opposizione, ha dichiarato ieri "l'abbandono dell'incarico" da parte del Presidente del Venezuela, Nicolas Maduro, e ha chiesto una soluzione elettorale dinanzi alla crisi che attraversa la nazione perché "sia il popolo ad esprimersi attraverso il voto". "L' unico modo per risolvere i gravi problemi del paese è quello di restituire il potere al popolo del Venezuela e, di conseguenza, indire elezioni libere" si legge nell'accordo approvato con il consenso di 106 parlamentari su 167, molti più del minimo richiesto di 84. Ieri, in una sessione molto agitata, l'opposizione ha accusato Maduro di non adempiere ai suoi doveri e di far precipitare il paese in una crisi senza precedenti, con scarsità di cibo e medicine, la più alta inflazione al mondo (475 per cento nel 2016 secondo il Fondo monetario internazionale,FMI) e una criminalità dilagante. Maduro è ritenuto responsabile della "grave spaccatura dell'ordine costituzionale" per la violazione dei diritti umani e la devastazione delle basi economiche e sociali della nazione. Secondo la Costituzione del Venezuela, si legge nella nota pervenuta a Fides, la mancanza del Presidente viene dichiarata per la sua morte o le sue dimissioni, per la rimozione dalla carica da parte del Tribunale Supremo di Giustizia (TSJ), per disabilità fisica o mentale, per la revoca popolare del suo mandato o "l'abbandono dell'incarico", come dichiarato ieri dall'Assemblea Nazionale. Il Presidente della Conferenza Episcopale del Venezuela, Sua Ecc. Mons. Diego Rafael Padrón Sánchez, Arcivescovo di Cumaná, aprendo sabato 7 gennaio i lavori dell’Assemblea plenaria dell’Episcopato, ha prima illustrato il cammino recente della Chiesa nel paese sudamericano con al primo posto la ricezione del magistero di Papa Francesco e del Vangelo della misericordia nella prospettiva di una sempre maggiore valorizzazione del laicato, quindi ha fatto un appello a “disarmare gli spiriti” e a rilanciare tutti insieme, governo, opposizioni e forze sociali, la strada impegnativa ma comunque obbligata del dialogo. (CE) (Agenzia Fides, 10/01/2017) | |||
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AMERICA/STATI UNITI - Settimana delle Migrazioni: solidarietà e riconoscimento del contributo degli immigrati | |||
Washington (Agenzia Fides) – “Questa Settimana Nazionale delle Migrazioni è l'opportunità di continuare il lavoro importante di accogliere lo straniero e di servire i più vulnerabili, come parte di una politica umanitaria d'immigrazione” si legge all’inizio del testo diffuso dalla Conferenza Episcopale degli Stati Uniti (USCCB) in occasione della Settimana delle Migrazioni, che viene celebrata dalla Chiesa cattolica statunitense dall’8 al 14 gennaio. “La migrazione - scrivono i Vescovi - è un atto di grande speranza. I nostri fratelli e sorelle che sono costretti ad emigrare, soffrono separazioni familiari devastanti e spesso devono affrontare condizioni economiche disperate… Come cattolici negli USA, la maggior parte di noi può trovare storie nelle nostre famiglie di genitori, nonni o bisnonni che hanno lasciato il loro antico paese per un futuro promettente negli Stati Uniti". A 10 giorni dall'insediamento del neo presidente Donald Trump, la Conferenza Episcopale degli Stati Uniti è quindi tornata ad esprimersi sulla politica delle migrazioni. Il 15 novembre 2016, sette giorni dopo l'elezione del Trump, i Vescovi cattolici avevano inviato una lettera a Trump per congratularsi per la vittoria ma anche per esprimere l'augurio di iniziare il suo mandato "riconoscendo" il contributo degli immigrati alla nazione, e non separando le famiglie con il suo piano di espulsioni di massa annunciato durante la campagna elettorale (vedi Fides 15/11/2016). In conclusione l'USCCB sottolinea che i Vescovi e i religiosi devono difendere le famiglie senza documenti ed esprime sostegno ai "fratelli e sorelle" che arrivano nel paese per sfuggire alle persecuzioni e per lavorare sodo: "Siamo con voi" ribadisce il testo. Nelle comunità degli immigrati si temono le politiche restrittive annunciate dal nuovo Presidente (vedi Fides 13/12/2016). (CE) (Agenzia Fides, 10/01/2017) | |||
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AMERICA/VENEZUELA - In aumento il tasso di denutrizione di bambini e anziani a causa della crisi | |||
Caracas (Agenzia Fides) – Uno studio dell’Università Centrale del Venezuela stima che nel 2017 il tasso di denutrizione dei bambini in età scolare aumenterà del 3% rispetto al 2016, e raggiungerà tra i 350 e i 380 mila minori. E’ previsto che la mancanza di generi alimentari peggiori a causa della semina insufficiente del 2016 e della mancanza di risorse per importare cibo. Secondo i dati raccolti da Fides, in Venezuela ci sono 3.200.000 bambini minori di 5 anni, e tra questi il 12% soffrirà di denutrizione acuta grave nel 2017. Il problema colpirà anche le donne incinte, le persone anziane, i malati psichiatrici e i detenuti. Si registrerà una maggiore propensione alle malattie perché il sistema immunitario non avrà difese. La grave crisi economica che il Venezuela sta attraversando riporta livelli di inflazione incontrollabili, una forte caduta del PIL e la mancanza di generi alimentari e prodotti di prima necessità. Il Paese produce solo il 30% dei generi alimentari di cui ha bisogno e per importare quanto manca necessiterà di 900 milioni di dollari al mese quest’anno. (AP) (10/1/2017 Agenzia Fides) | |||
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AMERICA/ECUADOR - Nomina del Direttore nazionale delle POM | |||
Città del Vaticano (Agenzia Fides) – Il Card. Fernando Filoni, Prefetto della Congregazione per l’Evangelizzazione dei Popoli, in data 8 gennaio 2017 ha nominato Direttore nazionale delle Pontificie Opere Missionarie (POM) in Ecuador per un quinquennio (2017-2022), il rev.do Ricardo Eduardo Garcia Loor, del clero arcidiocesano di Porto Viejo. Il nuovo Direttore nazionale ha 47 anni. Ha conseguito la licenza in Liturgia presso il Pontificio Istituto Liturgico S.Anselmo a Roma. E’ stato Segretario esecutivo della Commissione episcopale per la liturgia della Conferenza Episcopale dell’Ecuador. E’ stato parroco in diverse parrocchie e attualmente è parroco della parrocchia San Juan Apostol a Portoviejo, di recente creazione. (SL) (Agenzia Fides 10/01/2017) |
Filippesi 1,4 ... e sempre, in ogni mia preghiera per tutti voi, prego con gioia...
martedì 10 gennaio 2017
Bollettino Agenzia Fides 10 gennaio 2017
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