PRESENTAZIONE DEL SIGNORE
Grado della Celebrazione: FESTA
Colore liturgico: Bianco
Benedizione delle candele
Fratelli e sorelle, sono trascorsi quaranta giorni dalla gioiosa celebrazione
del Natale del Signore.
Oggi ricorre il giorno nel quale Gesù fu presentato al tempio da Maria e
Giuseppe.
Con quel rito egli si assoggettava alle prescrizioni della legge, ma in realtà
veniva incontro al suo popolo, che l’attendeva nella fede.
Guidati dallo Spirito Santo, vennero nel tempio i santi vegliardi Simeone e
Anna.
Illuminati dallo stesso Spirito, riconobbero il Signore e pieni di gioia gli
resero testimonianza.
Anche noi, qui riuniti dallo Spirito Santo, andiamo nella casa di Dio incontro
a Cristo.
Lo troveremo e lo riconosceremo nello spezzare il pane, nell’attesa che egli
venga e si manifesti nella sua gloria.
(a braccia allargate)
Preghiamo.
O Dio, fonte e principio di ogni luce,
che oggi hai manifestato al giusto Simeone
il Cristo, luce per rivelarti alle genti,
ti supplichiamo di benedire questi ceri
e di ascoltare le preghiere del tuo popolo
che viene incontro a te con questi segni luminosi
e con inni di lode;
guidalo sulla via del bene,
perché giunga alla luce che non ha fine.
Per Cristo nostro Signore.
R. Amen.
Oppure:
Preghiamo.
O Dio, vera luce, che crei e diffondi la luce eterna,
riempi i cuori dei fedeli del fulgore della luce perenne,
perché quanti nel tuo santo tempio
sono illuminati dalla fiamma di questi ceri
giungano felicemente allo splendore della tua gloria.
Per Cristo nostro Signore.
R. Amen.
Antifona d'ingresso
O Dio, accogliamo il tuo amore nel tuo tempio.
Come il tuo nome, o Dio,
così la tua lode si estende sino ai confini della terra;
è piena di giustizia la tua destra. (Cf. Sal 47,10-11)
Si dice il Gloria.
Colletta
Dio onnipotente ed eterno,
guarda i tuoi fedeli riuniti
nella festa della Presentazione al tempio
del tuo unico Figlio fatto uomo,
e concedi anche a noi di essere presentati a te
purificati nello spirito.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.
LETTURE:
Quando questa festa ricorre in domenica, si proclamano le tre letture qui
indicate; se la festa ricorre in settimana, si sceglie come prima lettura una
delle due che precedono il Vangelo; il Salmo responsoriale è sempre lo stesso.
PRIMA LETTURA (Ml 3,1-4)
Entrerà nel suo tempio il Signore che voi cercate.
Dal libro del profeta Malachìa
Così dice il Signore Dio:
«Ecco, io manderò un mio messaggero a preparare la via davanti a me e subito
entrerà nel suo tempio il Signore che voi cercate; e l’angelo dell’alleanza,
che voi sospirate, eccolo venire, dice il Signore degli eserciti.
Chi sopporterà il giorno della sua venuta? Chi resisterà al suo apparire? Egli
è come il fuoco del fonditore e come la lisciva dei lavandai.
Siederà per fondere e purificare l’argento; purificherà i figli di Levi, li
affinerà come oro e argento, perché possano offrire al Signore un’offerta
secondo giustizia.
Allora l’offerta di Giuda e di Gerusalemme sarà gradita al Signore come nei
giorni antichi, come negli anni lontani».
Parola di Dio
SALMO RESPONSORIALE (Sal 23)
Rit: Vieni, Signore, nel tuo tempio santo.
Alzate, o porte, la vostra fronte,
alzatevi, soglie antiche,
ed entri il re della gloria.
Chi è questo re della gloria?
Il Signore forte e valoroso,
il Signore valoroso in battaglia.
Alzate, o porte, la vostra fronte,
alzatevi, soglie antiche,
ed entri il re della gloria.
Chi è mai questo re della gloria?
Il Signore degli eserciti è il re della gloria.
SECONDA LETTURA (Eb 2,14-18)
Doveva rendersi in tutto simile ai fratelli.
Dalla lettera agli Ebrei
Poiché i figli hanno in comune il sangue e la carne, anche Cristo allo stesso
modo ne è divenuto partecipe, per ridurre all’impotenza mediante la morte colui
che della morte ha il potere, cioè il diavolo, e liberare così quelli che, per
timore della morte, erano soggetti a schiavitù per tutta la vita.
Egli infatti non si prende cura degli angeli, ma della stirpe di Abramo si
prende cura. Perciò doveva rendersi in tutto simile ai fratelli, per diventare
un sommo sacerdote misericordioso e degno di fede nelle cose che riguardano
Dio, allo scopo di espiare i peccati del popolo.
Infatti, proprio per essere stato messo alla prova e avere sofferto
personalmente, egli è in grado di venire in aiuto a quelli che subiscono la
prova.
Parola di Dio
Canto al Vangelo (Lc 2,30.32)
Alleluia, alleluia.
I miei occhi hanno visto la tua salvezza:
luce per rivelarti alle genti
e gloria del tuo popolo, Israele.
Alleluia.
VANGELO (Lc 2,22-40)
I miei occhi hanno visto la tua salvezza.
+ Dal Vangelo
secondo Luca
Quando furono compiuti i giorni della loro purificazione rituale, secondo la
legge di Mosè, Maria e Giuseppe portarono il bambino a Gerusalemme per
presentarlo al Signore – come è scritto nella legge del Signore: «Ogni maschio
primogenito sarà sacro al Signore» – e per offrire in sacrificio una coppia di
tortore o due giovani colombi, come prescrive la legge del Signore.
Ora a Gerusalemme c’era un uomo di nome Simeone, uomo giusto e pio, che
aspettava la consolazione d’Israele, e lo Spirito Santo era su di lui. Lo
Spirito Santo gli aveva preannunciato che non avrebbe visto la morte senza
prima aver veduto il Cristo del Signore.
Mosso dallo Spirito, si recò al tempio e, mentre i genitori vi portavano il
bambino Gesù per fare ciò che la Legge prescriveva a suo riguardo, anch’egli lo
accolse tra le braccia e benedisse Dio, dicendo:
«Ora puoi lasciare, o Signore, che il tuo servo
vada in pace, secondo la tua parola,
perché i miei occhi hanno visto la tua salvezza,
preparata da te davanti a tutti i popoli:
luce per rivelarti alle genti
e gloria del tuo popolo, Israele».
Il padre e la madre di Gesù si stupivano delle cose che si dicevano di lui.
Simeone li benedisse e a Maria, sua madre, disse: «Ecco, egli è qui per la
caduta e la risurrezione di molti in Israele e come segno di contraddizione – e
anche a te una spada trafiggerà l’anima –, affinché siano svelati i pensieri di
molti cuori».
C’era anche una profetessa, Anna, figlia di Fanuèle, della tribù di Aser. Era
molto avanzata in età, aveva vissuto con il marito sette anni dopo il suo
matrimonio, era poi rimasta vedova e ora aveva ottantaquattro anni. Non si
allontanava mai dal tempio, servendo Dio notte e giorno con digiuni e
preghiere. Sopraggiunta in quel momento, si mise anche lei a lodare Dio e parlava
del bambino a quanti aspettavano la redenzione di Gerusalemme.
Quando ebbero adempiuto ogni cosa secondo la legge del Signore, fecero ritorno
in Galilea, alla loro città di Nàzaret. Il bambino cresceva e si fortificava,
pieno di sapienza, e la grazia di Dio era su di lui.
Parola del Signore.
Preghiera dei fedeli
(Dall'Orazionale CEI 2020)
Convocati dallo Spirito per celebrare l’incontro tra Gesù, luce delle genti, e
l’umanità in attesa di salvezza, ci uniamo a Maria e Giuseppe per essere da
loro presentati a Dio nostro Padre.
Preghiamo insieme e diciamo: Visita il tuo popolo, Signore.
1. Padre della luce, che hai voluto la Chiesa sacramento del tuo incontro con
gli uomini, fa’ che porti l’annuncio del Vangelo là dove più fitte sono le
tenebre del male. Noi ti preghiamo.
2. Tu che chiami alcuni tuoi figli a lasciare ogni cosa per seguire Cristo, fa’
che offrano con fedeltà la loro vita, a gloria del tuo nome e a servizio dei
fratelli. Noi ti preghiamo.
3. Tu che conosci il buio e le ombre di morte del nostro tempo, fa’ che gli
uomini vedano in Gesù la luce che dissolve l’oscurità. Noi ti preghiamo.
4. Tu che sei l’origine e il fondamento della comunità domestica, fa’ che nelle
famiglie i bambini siano aiutati a crescere in sapienza e grazia, e gli anziani
siano onorati come dono prezioso. Noi ti preghiamo.
5. Tu che semini nel cuore dell’uomo il desiderio di vedere il tuo volto, fa’
che custodiamo la luce di questo giorno di festa per camminare nei sentieri del
mondo come fedeli discepoli di Cristo. Noi ti preghiamo.
O Padre, che nel tuo Figlio presentato al tempio manifesti visibilmente
l’incontro tra l’antica e la nuova alleanza, fa’ che la tua Chiesa sperimenti
con Maria la gioia di essere madre dell’umanità nuova, che cammina nello
splendore della tua luce. Per Cristo nostro Signore.