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lunedì 10 febbraio 2020

Patrick Zaky è in pericolo non lasciarlo solo

Fai rumore, per difendere Patrick Zaky, Giulio Regeni e i nostri diritti


Dice giustamente Amnesty International che il rischio che con Zaky avvenga ciò che è accaduto con Regeni sia altissimo, che conviene parlarne e farne parlare per difenderlo. Dovere fare rumore per salvare la vita a qualcuno fotografa perfettamente la brutta aria che si respira in Egitto. L’Egitto che noi continuiamo a trattare come se fosse un Paese democratico.
continua su: https://www.fanpage.it/diritto/fai-rumore-per-difendere-patrick-zaky-giulio-regeni-e-i-nostri-diritti/



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venerdì 22 dicembre 2017

Un attimo di Pace 22 dicembre 2017

Il frammento del giorno


 

Ha rovesciato i potenti dai troni,
ha innalzato gli umili

(Lc 1)



Dacher Keltner, docente di psicologia dell'Università della California, ha22dic fatto emergere dai suoi vent’anni di studi l’esito di una ricerca che evidenzia come il cervello di chi esercita il potere presenti lesioni simili a quelle di un evento traumatico e provochi un aumento di impulsività, anestetizzando la capacità di mettersi nei panni degli altri.

Una conferma alle sue ricerche giunge dalle analisi di laboratorio effettuate da Sukhvinder Obhi, un ricercatore canadese, che ha rilevato come il potere possa attenuare o addirittura inibire quella capacità di calarsi nei panni altrui che chiamiamo comunemente empatia.

Aumentano, di contro, il senso di onnipotenza e l’aggressività. Questo deficit empatico innesca un paradosso: chi esercita il potere rischia di perdere quelle capacità di ascolto ed empatia che possedeva quando l’ha guadagnato e perde il contatto con la base.

Rovesciare gli equilibri tra potenti e umili, in questa prospettiva,equivale a restituire umanità – e quindi possibilità di contatto con Dio – a chi l’ha smarrita nell’ebbrezza del potere.

giovedì 17 marzo 2016

Bollettino Fides News del 16 marzo 2016

AFRICA/EGITTO - Il Vescovo copto cattolico di Guizeh: l'omicidio di Regeni usato per rovinare i rapporti tra Il Cairo e Roma
 
Guizeh (Agenzia Fides) – L'omicidio di Giulio Regeni è stato compiuto da “torturatori professionisti” che forse puntavano anche a “rovinare le relazioni dell'attuale governo egiziano e quello italiano”. Così Anba Antonios Aziz Mina, Vescovo copto cattolico di Guizeh, cerca di valutare dati e ipotesi emersi nelle ultime settimane intorno al caso del giovane ricercatore italiano, il cui corpo senza vita e con evidenti segni di torture è stato ritrovato il 3 febbraio in un fosso lungo la strada tra Il Cairo e Alessandria, a pochi chilometri dalla sua sede episcopale. Proprio la procura di Guizeh è coinvolta nelle indagini sul caso. E il Vescovo Antonios, insieme al padre francescano Mamdouh Chehab, ha partecipato alla preghiera davanti al corpo del ragazzo ucciso, svoltasi presso l'Ospedale italiano del Cairo, alla presenza dei familiari della vittima.
Padre Chehab ha anche preso parte ai funerali di Regeni, celebrati in Italia. “Quel ragazzo” ricorda all'Agenzia Fides il Vescovo copto cattolico “era impegnato in uno studio scientifico sui sindacati indipendenti, e secondo il referto del medico legale è stato torturato da professionisti, perchè le torture a cui è stato sottoposto possono essere perpetrate solo avendo a disposizione camere di tortura e attrezzature particolari”.
Secondo Anba Antonios, alcuni particolari dell'efferrato delitto possono essere decifrati come indizi di una strategia mirata perseguita dagli aguzzini di Regeni: “il ragazzo italiano” sottolinea il Vescovo “è scomparso il 25 gennaio, nell'anniversario della sollevazione che portò alla fine del regime di Mubarak. Inoltre, dopo averlo ucciso, i torturatori potevano far sparire il corpo, seppellirlo in una buca nel deserto, e non lo avrebbe ritrovato nessuno. Invece, a mio giudizio, hanno fatto in modo che la salma fosse ritrovata, guadacaso nello stesso giorno in cui era in visita in Egitto il Ministro italiano per lo sviluppo economico, Federica Guidi, accompagnata da 30 uomini d'affari, per incontri in cui dovevano essere firmati importanti accordi economici. Quella visita è stata interrotta dopo l'incontro con il Presidente Adel Fattah al Sisi. E questo non può non far pensare all'intenzione deliberata di rovinare le relazioni dell'Eg itto con l'Italia, uno dei Paesi che continua a sostenere e a condividere interessi comuni con il governo egiziano”.
Lo sforzo di salvaguardare le buone relazioni italo- egiziane – rimarca Anba Antonios Aziz Mina -“traspare anche da come i due Paesi stanno gestendo le indagini sul caso. Registro ogni giorno il dolore del popolo egiziano per quello che è successo a Giulio Regeni e per le sofferenze dei suoi familiari. E sono convinto che gli apparati egiziani daranno la loro collaborazione alla ricerca della verità. Quello che mi dispiace” aggiunge il Vescovo copto cattolico “è aver sentito qualcuno, anche in Italia, che di quel povero ragazzo dice: 'se l'è andata a cercare' ”. (GV) (Agenzia Fides 16/3/2016).
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AFRICA/NIGERIA - Almeno 22 morti in un attentato in una moschea nel nord-est
 
Abuja (Agenzia Fides) - Almeno 22 persone hanno perso la vita in un duplice attentato suicida in una moschea nel villaggio di Molai-Umarari, a circa 10 km da Maiduguri, capitale dello Stato di Borno, nel nord-est della Nigeria. Un attentatore suicida, apparentemente una donna, si è fatta esplodere all’interno della moschea alle 5 della mattina di oggi, 16 marzo, durante la prima preghiera antimeridiana. Subito dopo, un altro attentatore ha fatto detonare la cintura esplosiva che indossava al di fuori del luogo di culto, colpendo i sopravvissuti in fuga.I feriti, almeno 18, sono stati ricoverati a Maiduguri.
Il duplice attentato è stato attribuito a Boko Haram, il gruppo islamista che è nato proprio a Maiduguri qualche anno fa. Nonostante i severi colpi inferti dai militari nigeriani e dei Paesi confinanti, Boko Haram continua ad essere in grado di prendere di mira bersagli civili, non facendo distinzione tra popolazioni di fede diversa. (L.M.) (Agenzia Fides 16/3/2016)
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AFRICA/ETIOPIA - Focolai di colera per la siccità in Oromia, regione Somala e dei Popoli del Sud
 
Addis Abeba (Agenzia Fides) – La situazione gravemente precaria che l’Etiopia sta vivendo in merito alla scarsità di acqua (vedi Fides 9/3/2016) continua a ripercuotersi sulla martoriata popolazione anche a livello sanitario. In un appello lanciato dall’Ambasciata di Spagna ad Addis Abeba, il Ministero della Sanità del Paese ha confermato la comparsa di focolai di colera in Oromia, nella regione Somala e quella dei Popoli del Sud. Le autorità sanitarie esortano tutti ad essere estremamente vigili riguardo alle misure di igiene, in particolare tutti quelli che sono impegnati nei campi per sfollati o che lavorano nelle zone che versano in condizioni più difficili riguardo all’approvvigionamento idrico e alla pulizia.
(AP) (16/3/2016 Agenzia Fides)
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AFRICA/SUDAFRICA - In corso un seminario sulla traduzione della Bibbia nelle lingue africane
 

Johannesburg (Agenzia Fides) - “La Chiesa in Africa deve far fronte alla sfida attuale cooperando con altre confessioni cristiane nel tradurre la Bibbia per tutti i gruppi linguistici del nostro continente” ha affermato Sua Ecc. Mons. Stephen Brislin, Arcivescovo di Città del Capo e Presidente della Southern African Catholic Bishops’ Conference, nel suo discorso di apertura della conferenza organizzata dal Centro di Apostolato Biblico (BICAM) del Simposio delle Conferenze Episcopali di Africa e Madagascar (SECAM/SCEAM). Secondo un comunicato inviato all’Agenzia Fides, il convegno si è aperto nella città sudafricana il 13 marzo e si concluderà il 19.
Mons. Brislin ha rivolto un appello ai Vescovi africani per accrescere il numero di sacerdoti formati come esegeti e nelle altre discipline che riguardano la traduzione della Bibbia. Secondo l’Arcivescovo, la Chiesa cattolica in Africa ha la responsabilità e la missione di portare la parola di Dio a tutte le persone di buona volontà, per questo occorre avere esegeti in grado di tradurre la Bibbia nelle diverse lingue africane.
Nel suo intervento Mons. Brislin si è anche soffermato su alcuni mali che affliggono l’Africa, e in particolare il suo Paese, sottolineando come l’avidità e le tensioni razziali siano fattori che accrescono il divario tra ricchi e poveri, anche quando le risorse disponibili sono abbondanti. “Dobbiamo avere il coraggio di affermare la verità e di combattere contro i mali della società, proteggere gli indifesi e gli emarginati” ha detto.
Il coordinatore della conferenza, p. Yves-Lucien Evaga-Ndjana, Direttore del BICAM, ha spiegato che i lavori saranno divisi in due momenti. Il primo sulla necessità della traduzione della Bibbia nelle lingue africane; il secondo sull’inserimento “Ad Experimentum” dell’Apostolato Biblico nei curricula dei Seminari Maggiori e dei Centri di Formazione africani. (L.M.) (Agenzia Fides 16/3/2016)
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ASIA/INDIA - Si celebra il 30 agosto la Giornata dei martiri dell'Orissa
 
Bhubaneswar (Agenzia Fides) - La Chiesa dello stato di Orissa (in India centrorientale) celebrerà la "Giornata dei Martiri" il 30 agosto di ogni anno. Come appreso da Fides, lo hanno stabilito la Conferenza regionale dei Vescovi dell'Orissa, scegliendo la data che è il giorno successivo del martirio di san Giovanni Battista. Sua Ecc. Mons. John Barwa, Arcivescovo di Cuttack-Bhubaneswar e presidente della Conferenza regionale, ha dichiarato a Fides: "Siamo felici di questa decisione, adottata per onorare e rispettare il sacrificio di oltre 101 persone che hanno perso la vita durante i massacri anticristiani del 2007 e del 2008: la maggior parte delle vittime proviene dal distretto di Kandhamal".
La Conferenza regionale dei Vescovi dell'Orissa ha chiesto ufficialmente alla Conferenza episcopale indiana (Cbci) di rendere il 30 agosto "festa nazionale" per ricordare i martiri dell'Orissa. "Siamo in attesa della decisione della Cbci, ma siamo fiduciosi che sia un parere favorevole" ha detto Mons. Barwa, che ha tenuto un intervento alla recente assemblea plenaria dei Vescovi indiani, svoltasi a Bangalore, registrando il sostegno dei presuli su questa iniziativa. "Dopo la mia presentazione sulla vicenda dei martiri dell'Orissa, molti Vescovi erano desiderosi di saperne di più" ha detto.
La Conferenza dei Vescovi dell'Orissa ha già incaricato uno speciale team di preti e ricercatori per documentare gli incidenti che hanno causato la morte di 101 cristiani in Orissa. Con l'appoggio della Conferenza episcopale, la diocesi di Cuttack-Bhubaneswar vorrebbe avviare il processo diocesano per dichiarare il martirio, nominando un "postulatore” per la causa.
La comunità cattolica locale in Orissa ha accolto con grande favore e gioia la decisione dei Vescovi di celebrare la Giornata dei martiri il 30 agosto. (SD-PA) (Agenzia Fides 16/3/2016)
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ASIA/PAKISTAN - Attacchi alle chiese di Lahore: ancora nessun colpevole
 
Lahore (Agenzia Fides) – A che punto sono le indagini sugli attentati che un anno fa hanno funestato due chiese cristiane a Lahore? Nel primo anniversario delle esplosioni davanti alla chiesa cattolica di San Giovanni e alla chiesa di Cristo (anglicana), avvenuti il 15 marzo 2015 a Youhanabad, quartiere di Lahore, le organizzazioni della società civile e le Chiese in Pakistan chiedono alle autorità di smuovere le indagini per fare giustizia sul massacro che fece circa 80 vittime.
In una nota inviata a Fides, l’Ong “Christian Solidarity Worldwide” (CSW) osserva che “mentre il governo del Punjab ha arrestato circa 100 giovani cristiani sospettati di linciaggio seguito a quegli attentati” – due presunti complici dei terroristi vennero uccisi dalla folla – non c’è stata la stessa sollecitudine nel perseguire gli organizzatori degli attentati. “La polizia ha compiuto retate a Youhanabad detenendo illegalmente molti innocenti” nota CSW, ma nel primo anniversario degli attacchi alle chiese “nessuno è stato ancora chiamato a rispondere di questo crimine”.
Gli attentati di Lahore hanno riproposto il tema della sicurezza delle chiese e delle istituzioni cristiane nel paese. “Le minoranze religiose in Pakistan – nota CSW – affrontano una diffusa discriminazione sociale e istituzionale, oltre a minacce e violenze, alimentate dall’odio religioso diffuso da leader influenti che incitano apertamente alla violenza contro le minoranze non musulmane. Questa situazione è aggravata dall’impunità”.
La società civile esorta il governo a mettere in atto le raccomandazioni contenute in un pronunciamento della Corte Suprema del Pakistan 2014, che chiedeva di istituire una task force speciale per le minoranze, di adottare misure per frenare i discorsi di odio e di sviluppare programmi di studio appropriati che promuovano la tolleranza religiosa e sociale. (PA) (Agenzia Fides 16/3/2016) 
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ASIA/GIORDANIA - I Vescovi cattolici di Terra Santa discutono degli accordi ancora in sospeso tra Israele e Santa Sede
 
Amman (Agenzia Fides) – Ci sono anche le relazioni tra la Santa Sede, le Chiese locali e le autorità civili nella lista di argomenti all'ordine del giorno dell’Assemblea dei Vescovi ordinari cattolici di Terra Santa (ACOHL), iniziata ieri, 15 marzo, ad Amman, presso la Visitation Home delle Suore del Rosario. Il programma delle due giornate di lavoro, guidata dal Patriarca latino di Gerusalemme Fouad Twal, prevede sessioni di approfondimento dedicate anche agli accordi non ancora sottoscritti e applicati tra Vaticano e Israele, e all’attività della Society of St. Yves, organismo del Patriarcato latino impegnato nella tutela dei diritti umani. I Vescovi di Terra Santa sono chiamati a confrontarsi anche sui problemi delle scuole cattoliche in Giordania e su quelli connessi con i processi di nullità matrimoniale.
Attualmente nei rapporti tra Israele e Santa Sede è attiva una Commissione bilaterale comprendente negoziatori israeliani e vaticani, che devono regolare lo status giuridico della Chiesa cattolica in Israele, dopo l’Accordo Fondamentale (Fundamental Agreement) firmato nel 1993, che ha permesso di intavolare relazioni diplomatiche tra la Santa Sede e lo Stato di Israele. (GV) (Agenzia Fides 16/3/2016)
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AMERICA/PANAMA - Settecento emigranti cubani in situazione critica chiedono una soluzione diplomatica
 
Città di Panama (Agenzia Fides) – Il Card. José Luis Lacunza, Vescovo di David, ha ricevuto un rapporto sulla situazione dei cubani a Paso Canoas, e ha annunciato che ne informerà i Vescovi del Paese e insieme rifletteranno al riguardo. La nota pervenuta a Fides dalla Caritas Panama, informa che Siexdel Candanedo, responsabile della Caritas a Chiriqui ha riferito che a Paso Canoas ci sono ancora più di 700 cubani compresi bambini, donne incinte e malati. Candanedo ha detto inoltre che il Card. Lacunza incontrerà i sacerdoti di Paso Canoas e i gruppi della società civile per cercare di migliorare le condizioni degli immigrati.
La Caritas di Chiriqui si è mobilitata per assistere i migranti cubani, ma la situazione è critica, perché il governo non sta fornendo loro il cibo necessario e ha tolto i servizi igienici, costringendoli così ad andare fino al fiume Chiriqui Viejo per lavarsi e per i loro bisogni fisiologici.
Secondo un primo rapporto dell'organizzazione “Giustizia e Pace” della Chiesa cattolica, negli ultimi giorni numerosi cubani sono arrivati alla frontiera Panama-Costa Rica per chiedere aiuto nel loro viaggio verso gli Stati Uniti. Un comunicato del gruppo di emigranti cubani giunti a Paso Canoas ha ringraziato il governo del Panama per l'assistenza fornita ai 1.300 cubani arrivati lì, ma adesso la situazione è diventata critica e chiedono l'aiuto dello stato per una soluzione diplomatica.
(CE) (Agenzia Fides, 16/03/2016)
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AMERICA/NICARAGUA - Tensione nel nord del paese per la violenza dei gruppi armati e le rappresaglie della polizia
 
Jinotega (Agenzia Fides) – Dopo l'attacco da parte di un gruppo di persone armate ad una pattuglia della polizia nella cittadina di Santa Rosa a San José de Bocay, (Jinotega) avvenuto due giorni fa, ora sembra a rischio la calma delle comunità rurali in questa zona, in quanto si temono rappresaglie della polizia e dell'esercito.
La nota inviata a Fides da una fonte locale informa che gli abitanti di Santa Rosa continuano nel loro lavoro in un clima di apparente normalità, ma la realtà è molto diversa. Da una parte ci sono le azioni di gruppi armati nella zona e dall’altra le reazioni della polizia e dell'esercito, che alla fine fanno pressione su contadini e produttori per "cooperare". L'incendio di una stazione di polizia, il 25 febbraio, nella comunità di Las Golondrinas, ha complicato le cose per la gente del posto.
Al riguardo Sua Ecc. Mons. Carlos Enrique Herrera Gutierrez, OFM., Vescovo di Jinotega, ha affermato che tra i gruppi armati che operano nel nord del paese "c'è una certa confusione" riguardo ai motivi per cui hanno preso le armi. "Ci sono quelli che lavorano per sostenere il narcotraffico - ha detto Mons. Herrera -, altri affermano che lo fanno per obbligare la gente a non accettare le irregolarità del Governo; e ci sono altri ancora che vanno in giro armati e vestiti come i soldati dell'esercito, e dicendo di voler custodire la pace. Quindi ci sono almeno tre grande gruppi. E' chiaro - continua il Vescovo -, che per l'esercito e la polizia questi gruppi armati sono sempre stati qualificati come bande criminali".
La paura nella popolazione è molto forte, tanto che ad Ayapal l’anno scolastico non è ancora iniziato.
(CE) (Agenzia Fides, 16/03/2016)
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AMERICA/COLOMBIA - Fuori pericolo 38 bambini nati da gestanti affette da zika
 
Barranquilla (Agenzia Fides) - Secondo l’ultimo bollettino epidemiologico dell’Istituto Nazionale della Sanità, fino al 5 marzo a Barranquilla, sono stati registrati 941 casi di zika dei 4.020 riguardanti donne incinte della Regione dei Caraibi. Per evitare complicazioni è stato deciso che i bambini di madri contagiate saranno sottoposti a controlli. Nel Distretto, tra gli 888 casi di gestanti affette da zika, sono nati 38 bambini, tutti fuori pericolo. In Colombia si sono ammalate 9511 gestanti, dei 51473 casi riportati alla Segreteria della Sanità. (AP) (16/3/2016 Agenzia Fides)
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AFRICA/MADAGASCAR - Nomina del Rettore del Seminario teologico “Paolo VI” di Antsiranana
 
Città del Vaticano (Agenzia Fides) – Il Card. Fernando Filoni, Prefetto della Congregazione per l’Evangelizzazione dei Popoli, in data 30 ottobre 2015, ha nominato Rettore del Seminario maggiore teologico interdiocesano “Paolo VI” nell’arcidiocesi di Antsiranana, in Madagascar, il rev. Sylvain Bevazaha, del clero dell’arcidiocesi di Amtsiranana.
Il nuovo Rettore è nato a Maroantsetra il 19 febbraio 1966 ed è stato ordinato sacerdote il 7 settembre 1997 per l’arcidiocesi di Antsiranana. Ha conseguito la licenza in Dottrina sociale della Chiesa presso la Pontificia Università Gregoriana (2009), ha frequentato i Corsi di Teologia spirituale e per Educatori nei seminari (2012). E’ stato viceparroco e, dal 2012, formatore nel Seminario di cui è stato nominato Rettore. (SL) (Agenzia Fides 16/03/2016)

domenica 7 febbraio 2016

Foglio della Collaborazione Pastorale Di San Giorgio di Nogaro

Tutto sull'arrivo del nuovo arcivescovo Mons. Riccardo Lamba

  LA CHIESA UDINESE ACCOGLIE IL NUOVO ARCIVESCOVO MONS. RICCARDO LAMBA Un momento storico, di grande solennità e festa, sarà celebrato domen...