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mercoledì 1 maggio 2024

Santuario di Sabbionera

 

SI RINNOVA IL PELLEGRINAGGIO VOTIVO DA RONCHIS AL SANTUARIO DI SABBIONERA

Come avviene ormai da molti anni, la Parrocchia di Sant’Andrea Apostolo di Ronchis propone il Pellegrinaggio-voto a Sabbionera, località alla periferia di Latisana, vicino all’Ospedale. L’appuntamento è in programma domenica 5 maggio, con ritrovo dei partecipanti in Oratorio a Ronchis alle 8.15. La partenza della camminata-pellegrinaggio – occasione per condividere fatica, momenti di preghiera e pure qualche risata – è prevista alle 8.30, mentre l’arrivo al Santuario della Beata Vergine delle Grazie di Sabbionera è programmato alle 10.30, orario in cui sarà celebrata la Santa Messa. Al termine, i pellegrini potranno far ritorno a Ronchis con mezzi propri.

 

La storia del Santuario

L’origine dell’edificio è fatta risalire al XVI secolo per iniziativa di alcuni abitanti del luogo. Il culto mariano della chiesa, inizialmente denominata Madonna della Sabbionera e solamente dall’inizio dell’Ottocento con l’intitolazione alla Beata Vergine delle Grazie, divenne popolare sia fra i latisanesi che fra gli abitanti dei paesi vicini e i battellanti del fiume; all’interno  dell’edificio, infatti, si trovano numerosi ex voto. Per oltre un secolo la sua storia è stata legata a quella dell’attiguo cenobio dei frati minori francescani, fondato nel 1638.

lunedì 29 aprile 2024

Preghiera di San Pio X

 Le nostre colpe, o Signore, ci offuscano l'intelletto e ci fanno trascurare il bene di amarti come meriti.

Rischiara la nostra mente con un raggio della tua luce divina.

Tu sei l'amico, il redentore, il padre di chi, pentito, torna al tuo cuore; e noi, pentiti, torniamo a te.


Gesù, speriamo in te, perchè sappiamo che la nostra salvezza ti costò la morte sulla croce e ti indusse a rimanere sino alla fine del tempo nel santissimo sacramento, per unirti con noi tutte le volte che vogliamo.

Noi, o Signore, per ringraziarti del grande amore che ci porti, ti promettiamo, con la tua grazia, di riceverti sacramentalmente quanto più spesso è possibile; di celebrare le tue lodi nella Chiesa e dappertutto senza rispetto umano.

Signore, ti supplichiamo, confidando nel tuo sacratissimo Cuore, di conservare nel tuo amore chi ti ama, e di chiamare tutti a riceverti quotidianamente sull'altare secondo il tuo vivo desiderio.

lunedì 18 marzo 2024

Preghiera del 18 marzo(Michel Quoist con biografia dell'autore)

 Signore, vorrei amare, ho bisogno d'amare.

Tutto il mio essere non è che desiderio:

il mio cuore, il mio corpo, si protendono nella notte verso uno sconosciuto da amare.

Le mie braccia brancicano nell'aria verso uno sconosciuto da amare.

Sono solo mentre vorrei essere due.

Parlo e nessuno è presente ad ascoltarmi.

Vivo e nessuno coglie la mia vita.

Perchè essere così ricco e non aver nessuno da arricchire?

Donde viene questo amore? Dove va?

Vorrei amare, Signore, ho bisogno d'amare.

Ecco stasera, Signore, tutto il mio amore inutilizzato.

Ascolta, Mio caro,
Fermati,
Fai, in silenzio, un lungo pellegrinaggio fino in fondo al tuo cuore.
Cammina lungo il tuo amore nuovo,
Così come si risale un ruscello per scoprirne la sorgente.
E al termine, laggiù in fondo, nell’infinito mistero della tua
anima turbata, Mi incontrerai,
perché io mi chiamo Amore piccolo,
ed Io non sono altro che Amore, da sempre,
E l'amore è in te.
Io ti ho fatto per amare, per amare eternamente.
Ed il tuo amore sarà un altro te stesso.
Lei sta cercando;
Rassicurati, è già sulla tua strada,
In cammino da sempre,
Sulla strada del Mio Amore.
Bisogna aspettare il suo passaggio,
Lei si avvicina,
Tu ti avvicini,
Vi riconoscerete,
Perché Io ho fatto il suo corpo per te,
Ho creato il tuo per lei,
Ho fatto il tuo cuore per lei, ho creato il suo per te,
E voi vi state ricercando nella notte,
Nella mia notte che diventerà luce
Se voi avrete fiducia in Me.
Conservati per lei, piccolo mio,
Come lei si conserva per te.
Io vi custodirò l'uno per l'altra,
E, giacché hai fame d'amore,
ho posto sul tuo cammino tutti i tuoi fratelli da amare.
Credimi, è un lungo tirocinio l’amore,
E non vi sono diverse specie di amore:
Amare, vuol sempre solo dire abbandonare se stessi
Per darsi agli altri.

Signore, aiutami a dimenticarmi per gli uomini miei fratelli,
Perché dando me stesso impari ad amare.

Michel Quoist

Biografia dell'autore

Di padre ateo e madre fervente cattolica, Michel Quoist fu costretto a cominciare a lavorare come fattorino a dodici anni a causa della morte precoce di suo padre. Durante gli scioperi del 1936 appoggiò le rivendicazioni della classe operaia. Nel 1938, partecipando come barelliere al pellegrinaggio diocesano a Lourdes, conobbe un sacerdote e gli nacque la vocazione sacerdotale; e così a diciott'anni entrò nel seminario vicino a Meaux, per poi passare a Rouen.

A pochi mesi dal suddiaconato, improvvisamente divenne quasi cieco; e quando, dopo inutili controlli in vari ospedali, si riteneva rovinato, ad un certo punto di nuovo improvvisamente ricominciò a vedere. Ordinato sacerdote nel 1947, continuò gli studi in scienze sociali e politiche nell'Istituto Cattolico di Parigi, dove conseguì il dottorato con una tesi su un quartiere popolare di Rouen dal titolo La città e l'uomo, poi pubblicata. Quindi divenne vicario d'una numerosa parrocchia di Le Havre e coordinatore dei movimenti giovanili della sua regione[3][4].

Nell'ambito delle missioni all'estero fece istituire un comitato vescovile per l'America Latina, mettendosi egli stesso a viaggiare per conferenze e ritiri spirituali oltre che a scrivere libri [5].

Dal 1970 al 1976 fu curato di Sainte Marie e Saint Léon; nel 1971 aprì a Saint Cyrice nell'Aveyron un centro di accoglienza per giovani e adulti e nel 1976 divenne responsabile delle vocazioni diocesane, svolgendo vari incarichi pastorali. Nel 1988 divenne direttore della radio diocesana di Le Havre, denominata «Arc en Ciel». Malato di cancro del pancreas dal 1996, morì l'anno successivo.


venerdì 15 marzo 2024

Preghiera del 15 marzo (Raul Follereau)

Insegnaci, Signore, a non amare solo noi stessi,
a non amare soltanto i nostri cari,
a non amare soltanto quelli che ci amano.
Insegnaci a pensare agli altri,
ad amare anzitutto quelli che nessuno ama.
Concedici la grazia di capire in ogni istante,
mentre noi viviamo una vita felice e protetta da te,
ci sono milioni di esseri umani,
che pure sono tuoi figli e nostri fratelli,
che muoiono di fame senza aver meritato di morire di fame,
che muoiono di freddo senza aver meritato di freddo.
Signore abbi pietà di tutti i poveri del mondo;
e non permettere più, o Signore, che viviamo felici da soli.
Facci sentire l'angoscia della miseria universale e liberaci dal nostro egoismo.


Raul Follereau

domenica 4 febbraio 2024

Preghiera di domenica 4 febbraio 2024(Simone il Nuovo Teologo

 (approfondimenti Simone il nuovo Teolo go CLICCA)









Vieni, Spirito Santo, luce vera

vieni, vita eterna,

vieni,mistero nascosto,

vieni, tesoro senza nome,

vieni,realtà ineffabile,

vieni, felicità senza fine,

vieni, luce senza tramonto,

vieni,risveglio di coloro che sono addormentati,

vieni, resurrezione dei morti,

vieni, Onnipotente, che sempre crei,ricrei e trasformi col tuo volere.

Vieni, tu che sempre stai immobile ed in ogni istante tutto interamente ti muovi e vieni a noi distesi nelle tenebre, o tu che sei sopra tutti i cieli.

Vieni, gioia eterna,

vieni,tu che hai desiderato e che desideri la mia anima miserabile.

Vieni, tu il solo dal solo, perchè tu lo vedi, io sono solo.

Vieni, tu che mi hai separato dal tutto e mi hai fatto solitario in questo mondo.

Vieni, tu che sei divenuto tu stesso il mio desiderio, che mi hai fatto desiderare te, che sei l'assolutamente inaccessibile.

Vieni, mio respiro e mia vita,

vieni,consolazione della mia povera anima.

Vieni, mia gioia, mia gloria, mia delizia senza fine.


Foglio della Collaborazione Pastorale Di San Giorgio di Nogaro

Tutto sull'arrivo del nuovo arcivescovo Mons. Riccardo Lamba

  LA CHIESA UDINESE ACCOGLIE IL NUOVO ARCIVESCOVO MONS. RICCARDO LAMBA Un momento storico, di grande solennità e festa, sarà celebrato domen...