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giovedì 24 settembre 2020

Agenzia Fides 24 settembre 2020

 

EUROPA/GERMANIA - Verso la Giornata Missionaria Mondiale: “in tempi di coronavirus la solidarietà è più importante che mai”
 
Monaco (Agenzia Fides) - La più grande campagna di solidarietà dei cattolici nel mondo – il Mese Missionario - nell’ottobre 2020 si svolge con la pandemia del coronavirus in atto. "Soprattutto in questi tempi di pandemia globale, è più importante che mai concentrarsi sui paesi in via di sviluppo, non dimenticando le persone che ci vivono e dimostrandoci solidali con loro", sottolinea mons. Wolfgang Huber, Direttore di Missio München, Direzione nazionale delle Pontificie Opere Missionarie.
Anche prima della pandemia del coronavirus, i paesi che quest’anno sono al centro della campagna di Missio in occasione del Mese Missionario - Niger, Mali e Burkina Faso - erano già tra le regioni più povere del mondo. Il duro lockdown causato dalla pandemia li ha colpiti con tutta la sua forza. “Il motto di quest'anno 'Solidarietà per la pace e la coesione' riafferma la nostra responsabilità reciproca, soprattutto ai tempi del Coronavirus, soprattutto come cristiani!” sottolinea il Direttore nazionale.
Le iniziative di Missio nel Mese Missionario quest’anno si svolgeranno in parte virtualmente. A causa della particolare situazione sanitaria globale, gli ospiti di Mali, Niger e Burkina Faso prenderanno parte a quattro conferenze virtuali organizzate da Missio in modalità online (informazioni dettagliate sul sito www.missio.com). Un ospite speciale sarà tuttavia presente in Baviera: S.E. Mons Jonas Dembelé, Vescovo di Bamako in Mali, arriverà a Monaco all'inizio di ottobre e prenderà parte a vari eventi e conferenze, dopo la quarantena obbligatoria.
"I nostri partner per i progetti in Africa occidentale stanno facendo tutto il possibile per la promozione della pace. Durante un viaggio di una nostra delegazione in Senegal, abbiamo visto che solidarietà e dialogo interreligioso non sono solo parole vuote. Fra cristiani e musulmani esiste uno scambio ravvicinato che avviene nella vita di tutti i giorni" sottolinea mons. Wolfgang Huber.
La Giornata Missionaria Mondiale è stata indetta da Papa Pio XI nel 1926. Da allora, ogni anno, in oltre 100 paesi del mondo, si svolge nella penultima domenica di ottobre la raccolta di offerte sostenere il lavoro della Chiesa cattolica nelle 1.100 diocesi più povere del mondo.
(MS) (Agenzia Fides 24/09/2020)
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AFRICA/KENYA - Una religiosa incaricata dai Vescovi di coordinare il progetto della televisione cattolica nazionale del Kenya
 
Nairobi (Agenzia Fides) – Una religiosa a capo del progetto per la creazione della prima televisione cattolica nazionale del Kenya. Si tratta di suor Agnes Lucy Lando, Direttore della ricerca e degli studi post-laurea presso la Daystar University, che è stata nominata coordinatrice e consulente principale per assistere la Conferenza dei Vescovi cattolici del Kenya (KCCB) nella gestione di Ukweli Television Kenya. L’emittente, il cui motto è "portare Cristo alle persone e le persone a Cristo", è stata lanciata sui canali online il 1° aprile di quest’anno ed ha appena ottenuta la licenza commerciale di trasmissione in chiaro dall'Autorità per le comunicazioni del Kenya (CA).
In una intervista a Ukweli TV, che ha sede presso il National Youth Center (Mji-Wa Furaha), suor Lando ha ringraziato i Vescovi per la fiducia a lei accordata per guidare il nuovo progetto televisivo nonostante il suo altro impegno alla Daystar University, che è un'istituzione non cattolica. Suor Lando ha detto che la chiusura delle chiese all'inizio dell'anno a causa della pandemia Covid-19 ha influenzato la creazione della nuova stazione televisiva. “Era desiderio dei Vescovi rimanere in contatto con i fedeli. Hanno quindi chiesto che l'istituzione di Ukweli TV venga accelerata in modo che possa essere utilizzata come strumento di evangelizzazione e per raggiungere i cristiani con messaggi di speranza e incoraggiamento".
"A nome dei Vescovi, sono entusiasta che finalmente abbiamo qualcosa da cui cominciare. Ringraziamo il team di Nairobi per il loro impegno nell'aiutare ad acquisire la licenza di trasmissione" ha detto il Presidente della Commissione per le comunicazioni sociali della Conferenza Episcopale del Kenya, Sua Ecc. Mons. Joseph Obanyi Sagwe, Vescovo di Kakamega, sotto la cui guida è stato realizzato il progetto della TV cattolica. Il Vescovo ha rilevato che i Vescovi sono felici di possedere finalmente una propria stazione televisiva nazionale.
Mons. Obanyi ha detto che Ukweli TV inizierà presto a trasmettere programmi e ha invitato i cristiani di tutte le diocesi a sostenere la nuova TV e il team incaricato di gestirla, infine ha reso omaggio a suor Lando per il suo impegno e per aver accettato di aiutare i Vescovi a realizzare il loro sogno. (L.M.) (Agenzia Fides 24/9/2020)

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AFRICA/NIGERIA - Le continue profanazioni costringono alla chiusura di una chiesa
 
Abuja (Agenzia Fides) – I continui sacrilegi commessi nella chiesa di San Pietro a Makurdi hanno costretto il Vescovo della diocesi nigeriana, Sua Ecc. Mons. Wilfred Anagbe, a sospendere a tempo indeterminato tutte le attività nella parrocchia. La sospensione, entrata in vigore il 15 settembre 2020, ha fatto seguito a due attacchi sacrileghi alla parrocchia, il 12 agosto e il 13 settembre, da parte di persone ancora da identificare.
Il decreto che sancisce la sospensione delle attività liturgiche e pastorali afferma: "La parrocchia d'ora in poi sarà chiusa per la celebrazione della Santa Messa e per tutte le altre attività pastorali in linea con il Canone 1211, con effetto da oggi, 15 settembre 2020, fino a nuovo avviso".
Gli assalitori sono entrati nella cappella dell'Adorazione perpetua del Santissimo Sacramento e nell'edificio principale della chiesa, profanando la Santissima Eucaristia e saccheggiando i calici sacri, per cui tutta la chiesa è rimasta profanata.
La chiusura, secondo il decreto, "è per consentirci di prepararci adeguatamente alla penitenza richiesta dalla legge per riparare il danno che questa profanazione ha arrecato al Sacro Corpo di Cristo".
“Le attività pastorali riprenderanno solo dopo che sarà stata fatta una riparazione proporzionale a questo sacrilegio e saranno pienamente garantite migliori strutture di sicurezza per la parrocchia, secondo i requisiti canonici. Fatto ciò, l'intera comunità di questa parrocchia, tra l'altro, dovrà partecipare ad una novena di riparazione che si concluderà con un rito di espiazione, secondo le norme liturgiche diocesane”, spiega il decreto firmato da Mons. Anagbe. (L.M.) (Agenzia Fides 24/9/2020)
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ASIA/KAZAKISTAN - La prima basilica in terra kazaka: “Qui le radici della Chiesa che ha attraversato la repressione sovietica”
 
Karaganda (Agenzia Fides) - “Il titolo di Basilica minore concesso alla chiesa di San Giuseppe a Karaganda è un riconoscimento molto importante per i cattolici del Kazakistan. Si tratta di un vero Santuario: in tantissimi vi si recano in pellegrinaggio, perché al suo interno sono conservate le reliquie del sacerdote martire del comunismo Vladislav Bukovinskyin. Inoltre proprio qui si trovano le radici della presenza cattolica kazaka durante i decenni della repressione sovietica, quando non era possibile professare la fede. E’ una chiesa unica, perché è una delle prime registrate ufficialmente in Kazakistan, nel 1977. Il 29 giugno 1980, il Vescovo Alexander Khira la consacrò solennemente. Per questo, in occasione del quarantesimo anniversario della consacrazione, ho chiesto la concessione di titolo di Basilica minore, e Papa Francesco ha accolto la nostra richiesta”. Lo racconta all’Agenzia Fides Mons. Adelio Dell’Oro, Vescovo di Karaganda, che nei giorni scorsi ha ricevuto - e letto pubblicamente nel corso di una celebrazione eucaristica - il decreto della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti. Si tratta della prima chiesa riconosciuta come Basilica nel paese dell’Asia centrale.
Le origini della chiesa di San Giuseppe risalgono al periodo successivo alla morte di Stalin: nel 1953 alcuni sacerdoti liberati dai campi di concentramento raggiunsero la città di Karaganda. “Tra questi, padre Wladislav Bukowinsky, il Vescovo greco-cattolico Alexander Khira, padre Alexander Staub, padre Alexiy Zaritsy, padre Albinas Dumblyauskas e altri. Tutti questi sacerdoti battezzavano, confessavano, celebravano la Santa Messa e i matrimoni clandestinamente. La gente veniva da loro da regioni lontane per ricevere i santi Sacramenti. C’erano, inoltre, molte donne credenti: Gertrude e Valentina Detzel, Maria Becker, Thea Balter, Flora Stivikh e molte altre che, nonostante le crudeli persecuzioni, erano impegnate nella catechesi per adulti, bambini e adolescenti, che preparavano alla Prima Comunione e agli altri Sacramenti”, racconta mons. Dell’Oro.
Secondo quanto riferito dal Vescovo, grazie alla perseveranza di tanti cattolici, il 28 gennaio 1977, fu concesso il permesso di registrare la parrocchia della comunità romano-cattolica di Karaganda. Fu acquistata una “zemlianka”, cioè una casa-rifugio interrata, sul cui sito era previsto di costruire la chiesa. Lì, il 19 marzo 1977, festa di San Giuseppe, fu celebrata per la prima volta ufficialmente la Santa Messa. Le fondamenta della chiesa futura furono gettate nel novembre dello stesso anno. “Alla costruzione del tempio, iniziata nella primavera del 1978, parteciparono tutti, dal più piccolo al più grande, compresi invalidi e ammalati, e già l’8 settembre fu celebrata la prima Messa nella chiesa di San Giuseppe a Karaganda, appena edificata”, ricorda il Presule. Il 29 giugno 1980, il Vescovo Alexander Khira la consacrò solennemente.
“L’assegnazione del titolo di Basilica minore ha lo scopo di rafforzare il legame di questa chiesa con il Vescovo di Roma e di evidenziare la sua importanza nel territorio del Kazakistan. Questo è esteriormente riconoscibile dalle insegne pontificie sul portale di ingresso e all’interno della chiesa”, spiega a Fides il Vescovo. Per sottolineare l’unità con la Cattedra romana di Pietro, ogni anno, nella Basilica kazaka saranno celebrate diverse festività, come la solennità dei Santi Apostoli Pietro e Paolo (29 giugno) e l’anniversario dell’elezione del Romano Pontefice (13 marzo 2013). I fedeli potranno lucrare l’indulgenza plenaria in quelle date e, una volta all’anno, anche in un giorno liberamente scelto.
(LF-PA) (Agenzia Fides 24/9/2020)
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ASIA/INDIA - Due statue di Gesù e Maria danneggiate e deturpate in Andra Pradesh
 
Mandapeta (Agenzia Fides) - Due statue di Gesù e della Vergine Maria sono state deturpate e danneggiate in una parrocchia cattolica dell'arcidiocesi di Visakhapatnam, in Andhra Pradesh, stato dell' India meridionale. Le due statue erano collocate all'ingresso nel complesso della chiesa di Santa Maria Maddalena a Mandapeta. Come riferito a Fides, un gruppo di ignoti le ha danneggiate e bruciate il 22 settembre. “E' un incidente piuttosto spiacevole, una denuncia è stata presentata alla locale stazione di polizia” ha detto a Fides padre R. P. V. Prasad, Segretario della diocesi, riferendo che sono in corso ulteriori indagini della polizia.
Va notato che la scorsa settimana si sono verificati episodi di profanazione di templi indù e vi è stato l'incendio del baldacchino che trasportava la divinità principale indù per le strade del villaggio. Secondo gli inquirenti l'incendio di due statue cattoliche potrebbe essere una sorta di rappresaglia dopo l'incidente avvenuto nel tempio induista.
Padre Joseph Arlagadda, vice segretario del Consiglio dei Vescovi cattolici di Telugu (che comprende i Vescovi delle province ecclesiastiche di Hyderabad e Visakhapatnam e la diocesi di rito orientale a Telangana) osserva a Fides: "Questi gesti intendono disturbare la pace nel distretto. Non bisogna cedere alle provocazioni", invitando alla calma i fedeli cattolici della parrocchia locale di Mandapta che ha circa 3000 battezzati.
In India si sono registrati 31 episodi di attacchi a luoghi o personaggi cristiani nell'agosto di quest'anno. La maggior parte di questi attacchi è stata segnalata negli stati di Uttar Pradesh in Chhattisgarh, come riferisce il sito web "MapViolence", gestito dallo United Christian Forum (UCF), per segnalare e monitorare gli episodi di violenza e ostilità contro la comunità cristiana in India.
L'organizzazione segnala che spesso, alla base di tali violenze, vi è la diffusione di notizie false o di propaganda tendenziosa: si afferma, ad esempio che i cristiani starebbero cercando di convertire fedeli indù, anche offrendo denaro. Tali notizie, diffuse ad arte sui social media, innescano reazioni violente. "I fedeli cristiani sono rispettosi della legge e nutrono benevolenza nei confronti dei concittadini" ribatte l'UCF.
(SD-PA) (Agenzia Fides 24/9/2020)
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AMERICA/COLOMBIA - “Siamo sulla stessa barca, remiamo insieme”: Settimana del Migrante e del Rifugiato
 
Bogotà (Agenzia Fides) – Con lo slogan “Siamo sulla stessa barca, remiamo insieme”, dal 21 al 27 settembre si sta celebrando in Colombia la “Settimana del Migrante e del Rifugiato 2020”, che quest'anno si svolgerà virtualmente a causa della situazione sanitaria provocata dal Covid-19. Sensibilizzare sul "dramma degli sfollati interni, dramma spesso invisibile" e sulle diverse azioni che si realizzano a sostegno di questa popolazione, è l'obiettivo della Giornata mondiale, che si celebrerà domenica 27 settembre. Papa Francesco ha rilevato che “le persone in mobilità umana devono essere accolte, protette, promosse e integrate, soprattutto gli sfollati interni”. Gli scontri e le emergenze umanitarie, aggravate dai mutamenti climatici, aumentano il numero degli sfollati e colpiscono le persone che già vivono in uno stato di estrema povertà.
Nel caso della Colombia, la Giornata tiene conto anche della migrazione da altri Paesi, vista la situazione creatasi negli ultimi anni, sottolinea la nota della Conferenza episcopale colombiana pervenuta a Fides. Lo slogan della campagna invita a condividere la vita, riconoscere la ricchezza dei migranti al loro arrivo in diverse regioni, promuovere la loro integrazione e ridurre la xenofobia.
A causa della pandemia in atto, non si svolgeranno come nel passato incontri e attività in luoghi specifici, per cui il Segretariato Nazionale per la Pastorale Sociale/Caritas Colombia (SNPS/CC), mostrerà in forma virtuale il suo lavoro a sostegno dei fratelli migranti e rifugiati che anno dopo anno devono lasciare le loro case per cercare un futuro migliore.
Tra i sussidi preparati dal SNPS/CC ci sono: immagini per i social network; frasi di Papa Francesco per la 106a Giornata del Migrante e del Rifugiato; un opuscolo con alcuni consigli che faciliteranno le istanze dei migranti in Colombia; frasi bibliche che incoraggiano all'amore per il prossimo, soprattutto per la popolazione migrante; un libretto per i ragazzi che parla di integrazione e sostegno al fratello migrante; un video esplicativo della legge sull'immigrazione; testimonianze di migranti venezuelani e colombiani rientrati che hanno ricevuto aiuto dalla Chiesa cattolica; articoli che rendono visibile il lavoro svolto dal SNPS/CC; storie di vita di migranti; video testimonianze di sacerdoti che aiutano la popolazione migrante. "Possiamo tutti far parte di questa campagna, vivere questa celebrazione da casa, scaricando le nostre risorse comunicative e condividendole sui vostri social network" sottolineano gli organizzatori. (SL) (Agenzia Fides 24/9/2020)
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AMERICA/STATI UNITI - Chiesa cattolica e società americana devono riconoscere i contributi storici e attuali della leadership ispanica e latina
 
Washington (Agenzia Fides) - Il “Mese del patrimonio ispanico negli Stati Uniti d’America”, dal 15 settembre al 15 ottobre, sta presentando interventi e proposte di riconoscimento sia da parte della Chiesa cha dalla società civile. "È particolarmente significativo per la Chiesa cattolica negli Stati Uniti, perché è a metà del cammino quadriennale iniziato con il Quinto Incontro Nazionale di Pastorale Ispanico/Latina, nel 2018" ha affermato ieri il Vescovo ausiliare di Detroit, Mons. Arturo Cepeda, che è presidente del Sottocomitato per gli affari ispanici della Conferenza dei Vescovi cattolici degli Stati Uniti (USCCB). “Sia la Chiesa cattolica che la società americana devono riconoscere i contributi storici e attuali della leadership ispanica e latina in tutte le sfere della Chiesa e della società” ha aggiunto.
Gli Incontri nazionali hanno riconosciuto come ispanici e latini si siano intrecciati nel tessuto stesso della Chiesa e della società negli Stati Uniti per molte generazioni. In occasione di questi ultimi eventi, è stata realizzata una ricerca sulla presenza dei latinoamericani nella Chiesa e nella società statunitense, da cui emerge che dal 1990 al 2016 la popolazione cattolica ispanica/latina degli Stati Uniti è aumentata di circa 13,7 milioni, mentre la popolazione cattolica del paese, nel complesso, è aumentata di circa 3,6 milioni. La percentuale di ispanici e latini statunitensi che erano cattolici, nel 2016, era del 52%, e poco più della metà dei cattolici di età inferiore ai 50 anni erano ispanici o latini.
Per evidenziare questo impegno da parte della Chiesa cattolica, la Sottocommissione per gli affari ispanici dell'USCCB ospiterà, in forma virtuale, il 9 e 10 ottobre, l’incontro di verifica dei rappresentanti di questa pastorale presenti in ogni diocesi. "Il processo avviato con il V Incontro ha dimostrato la profonda fede e l'impegno di ispanici e latini per la Chiesa" ha detto Mons. Cepeda. “Allo stesso tempo, ha dimostrato il loro spirito imprenditoriale, una profonda consapevolezza e preoccupazione per i mali sociali della nostra società, così come il forte impegno per la giustizia sociale, inclusa una vasta gamma di questioni sulla vita. Gli ispanici, e in particolare i cattolici ispanici, sono determinati a essere parte della soluzione ai problemi della realtà odierna: la pandemia da Covid-19, l'appello alla giustizia razziale e il continuo impatto del cambiamento climatico globale" ha concluso.
(CE) (Agenzia Fides 24/09/2020)

lunedì 9 dicembre 2019

Agenzia Fides 9 dicembre 2019

VATICANO - Il Cardinale Luis Antonio G. Tagle nominato Prefetto della Congregazione per l’Evangelizzazione dei Popoli

Città del Vaticano (Agenzia Fides) – Domenica 8 dicembre, solennità dell’Immacolata Concezione di Maria, il Santo Padre Francesco ha nominato Prefetto della Congregazione per l’Evangelizzazione dei Popoli il Cardinale Luis Antonio G. Tagle, finora Arcivescovo di Manila. Al Cardinale Fernando Filoni, finora Prefetto della Congregazione per l’Evangelizzazione dei Popoli, il Santo Padre ha affidato l’incarico di Gran Maestro dell’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme.
Il Cardinale Luis Antonio Gokim Tagle, è nato a Manila il 21 giugno 1957. Ha frequentato le scuole primarie e secondarie a Parañaque, alla Saint Andrew’s School, all’epoca amministrata dai missionari di Scheut. Dopo il diploma, è entrato nel Saint Jose Seminary della capitale, diretto dalla Compagnia di Gesù. Quindi ha studiato filosofia presso la Manila University e teologia presso la Loyola School of Theology. E’ stato ordinato sacerdote il 27 febbraio 1982 dal Vescovo di Imus, Felix Pérez Paz. Nei primi anni di ministero è stato vicario parrocchiale, direttore spirituale del seminario teologico della diocesi di Imus di cui è poi divenuto rettore, professore di filosofia e teologia in diversi seminari. Nel 1985 è stato inviato alla Catholic University of America a Washington, dove ha conseguito la licenza in teologia e il dottorato summa cum laude.
Rientrato a Imus nel 1992, ha di nuovo assunto l’incarico di rettore del seminario oltre a diversi incarichi diocesani. Ha tenuto conferenze, ritiri e seminari per l’aggiornamento di sacerdoti, religiosi e laici nelle Filippine e all’estero. Dal 1997 al 2003 è stato membro della Commissione Teologica Internazionale, in seno alla Congregazione per la Dottrina della Fede. Nel 1998 ha partecipato come esperto all’Assemblea speciale per l’Asia del Sinodo dei Vescovi.
Nominato Vescovo della diocesi di Imus il 22 ottobre 2001 da Giovanni Paolo II, diede impulso all’attuazione delle direttive scaturite dall’assemblea pastorale diocesana tenutasi nel 1999, rivolgendo l’attenzione soprattutto ai giovani. Nel frattempo ha ricoperto importanti incarichi in seno alla Conferenza episcopale delle Filippine e alla Fabc. Il 13 ottobre 2011 Benedetto XVI lo ha promosso arcivescovo di Manila. Ha proseguito la sua attività anche in seno alla Conferenza episcopale nazionale e alla Fabc. E’ sempre stato attento al mondo dei media, diventando un volto noto della televisione nazionale filippina. Papa Benedetto XVI lo ha nominato Cardinale nel Concistoro del 24 novembre 2012. Nel settembre 2013 Papa Francesco lo ha nominato membro della Congregazione per l’Evangelizzazione dei Popoli. Nel maggio 2015 è stato eletto Presidente di Caritas Internationalis. (S.L.) (Agenzia Fides 09/12/2019)

EUROPA/POLONIA - Solenne affidamento alla Madonna Nera di Czestochowa di tutta la Chiesa missionaria

Czestochowa (Agenzia Fides) - Circa 400 persone hanno preso parte al Simposio e alla Veglia missionaria che si sono svolte a Czestochowa dal 7 all'8 dicembre. La veglia per l'evangelizzazione del mondo, organizzata dalla Pontificia Unione Missionaria (PUM), è stata preceduta da un Simposio che ha approfondito lo spirito missionario, e ha messo sotto la protezione di Maria il lavoro missionario della Chiesa intera.
L’incontro è iniziato con la Messa presieduta dal Vescovo ausiliare della diocesi di Tarnow, Stanislaw Salaterski, nella Cappella della icona della Madonna, secondo la nota inviata a Fides dalle Pontificie Opere Missionarie (POM) della Polonia. Subito dopo i partecipanti si sono ritrovati nell'auditorium del Santuario per ascoltare le relazioni degli ospiti invitati sul rapporto tra Eucarestia e Missione. Ad aprire i lavori è stato il Direttore nazionale delle POM in Polonia, mons.Tomasz Atlas, che ha commentato lo slogan del nuovo anno pastorale della Chiesa polacca, appena iniziato: "L'Eucaristia dà vita". Il professore di liturgia don Tomasz Herc ha poi sottolineato nel suo intervento che l'Eucaristia, come fonte e culmine della vita cristiana, rafforza i missionari nella loro chiamata e li invia fino ai confini del mondo.
L'Amministratore apostolico nel Kazakistan occidentale, residente ad Atyrau, p. Dariusz Buras, ha dato una testimonianza della Chiesa di cui è a servizio. "I cattolici locali, che sono pochi, circa 600 praticanti, hanno mantenuto la loro fede, incontrandosi solo in piccole comunità senza sacerdoti, subendo persecuzioni, fino all'arrivo dei missionari. Occorre grande umiltà e pazienza in questo lavoro e un grande spirito di adattamento, perché è impossibile trasferire la pastorale polacca nel Kazakistan occidentale" ha sottolineato p. Buras. Mons. Tomasz Atlas e don Maciej Bedzinski hanno infine condiviso l’esperienza della visita ai missionari in Gabon e in Tanzania.
Con la preghiera dell'appello a Maria, è iniziata la Veglia di preghiera, durata tutta la notte. La recita del rosario è stata animata dal gruppo del Rosario vivente della parrocchia di Cristo Re a Jablonów Pomorski, della diocesi di Torun, mentre l'adorazione del Santissimo Sacramento nello spirito missionario, è stata guidata dai seminaristi Clarettiani. Durante la preghiera notturna, i missionari che si preparano a partire il prossimo anno e che si stanno preparando al centro di formazione missionaria a Varsavia, hanno dato la loro testimonianza, chiedendo preghiere.
A mezzanotte la Messa è stata presieduta dal Vescovo ausiliare di Wroclaw, Jacek Kicinski, cui è seguita la preghiera notturna, arricchita dai canti delle suore Francescane Missionarie di Maria. Il Segretario nazionale della PUM, p. Luca Bovio IMC, che ha guidato la veglia, ha accolto 4 nuovi membri della PUM. La veglia si è conclusa alle 4 del mattino, con un solenne affidamento alla Madonna Nera di tutta la Chiesa missionaria.
All'incontro di Czestochowa hanno partecipato persone vicine alle missioni, sacerdoti, suore, seminaristi, laici e anche molte altre persone, in particolare anziani e ammalati, che si sono uniti spiritualmente alla preghiera dalle loro case. (MK/SL) (Agenzia Fides 09/12/2019)

AFRICA/CONGO RD - Nuovi massacri nel Nord Kivu portano a 141 il numero delle vittime dal 30 ottobre

Kinshasa (Agenzia Fides) - Ancora morti e feriti per gli assalti dei miliziani dell’ADF/NALU nel territorio di Beni, nel Nord Kivu (nell’est della Repubblica Democratica del Congo). Secondo l’ONG della società civile CEPADHO, il 5 dicembre, quattordici civili sono stati uccisi a Kolikoko e altri dieci a Mantumbi, in due attacchi delle ADF.
Il primo attacco è stato quello di Kolikoko, nel quartiere di Mabasele, nel comune rurale di Oicha intorno alle 4 del mattino. Secondo la società civile locale, tre uomini sono stati uccisi all’arma bianca sulla strada Oicha-Maliki, proprio di fronte al dispositivo di lavaggio delle mani creato nell’ambito della lotta contro l’epidemia di Ebola. I miliziani ADF hanno tagliato la testa di una vittima e le mani delle altre. Una Bibbia è stata intrisa del sangue di un’altra vittima.
Il secondo attacco si è svolto un po’ più a ovest, nel villaggio di Mantumbi, verso le 14 del pomeriggio. Sono state uccise dieci persone civili, di cui quattro all’arma bianca. Il CEPADHO teme che il bilancio definitivo sia più pesante, perché vi sono ancora delle persone date per disperse.
Secondo il CEPADHO con questi ultimi massacri sono 141 le vittime civili degli assalti dell’ADF in questa area, come rappresaglia alla vasta offensiva lanciata dall’esercito congolese a partire dal 30 ottobre.
I massacri hanno suscitato forti proteste da parte della popolazione locale, che chiede all’esercito nazionale e alle forze della missione ONU nella RDC (MONUSCO) di prendere iniziative concrete per proteggere i civili.
A livello politico, il 26 novembre, una dichiarazione firmata da alcuni parlamentari ha deplorato il fatto che le operazioni militari iniziate il 30 ottobre contro le ADF non siano state accompagnate da azioni preventive di protezione della popolazione civile in caso di rappresaglie.
La dichiarazione lamenta inoltre la mancanza di una chiara identificazione del nemico e l’assenza di una seria inchiesta sulle accuse di complicità da parte di alcuni membri dell’esercito nazionale e della polizia nazionale congolese, sottolineando la necessità di avvicendare gli ufficiali che prestano servizio nella regione di Beni da molto tempo, con il rischio che diventino complici dei gruppi armati attivi sul territorio.
Il 2 dicembre i Vescovi del Kivu hanno decretato la sospensione per un giorno delle attività ecclesiali per protestare per i massacri dei civili (vedi Fides 3/12/2019). (L.M.) (Agenzia Fides 9/12/2019)

ASIA/FILIPPINE - Missione di armonia e servizio alla vita: il Cardinale Tagle parla alla polizia

Manila (Agenzia Fides) - Le forze dell'ordine hanno una missione che significa "lavorare per l'armonia" e servire la vita di ogni cittadino: con queste parole il Cardinale Luis Antonio Tagle, Arcivescovo di Manila, si è rivolto alle forze dell'ordine filippine, celebrando la santa Messa domenicale l'8 dicembre. Come appreso dall'Agenzia Fides, oltre un migliaio di agenti delle forze dell'ordine dell'Ufficio Nazionale di Polizia della Regione Capitale hanno partecipato a una speciale Celebrazione Eucaristica a Manila, insieme al loro capo ad interim, il generale Debold Sinas. Il Cardinale, appena nominato da Papa Francesco Prefetto della Congregazione per l'Evangelizzazione dei Popoli, ha espresso la speranza che l'istituzione di polizia continui i suoi sforzi "per la conversione morale e spirituale" tra le persone al suo interno. "Spero che diventerete strumenti di armonia nella nostra società che è spesso minacciata dalla disarmonia", ha detto il Cardinale, affermando che "tale missione si può realizzare solo attraverso un'azione e un umile servizio".
Rivolgendosi ai funzionari e dirigenti di Polizia prima della Messa, il Cardinale ha discusso con loro dei preparativi di sicurezza per la processione del Nazareno Nero all'inizio del 2020, una delle grandi manifestazioni della pietà popolare nel paese.
La polizia filippina e le altre forze dell'ordine sono in prima linea nella "guerra alla droga", lanciata dal presidente Rodrigo Duterte. Nel giro di tre anni, almeno 6.700 persone sono state uccise, secondo la polizia tutte persone che hanno resistito all'arresto. I gruppi per i diritti umani e altre agenzie indipendenti affermano che oltre 35.000 persone sono state uccise in casi legati ad arresti per droga. Le organizzazioni per i diritti umani accusano la polizia di "insabbiamenti sistematici ed esecuzioni sommarie".
In un'altra Celebrazione Eucaristica, tenutasi ieri, 8 dicembre, nella Cattedrale di Manila, si è posto il focus sul tema della famiglia: hanno preso parte alla santa messa i fedeli che hanno organizzato, in occasione della festa dell'Immacolata Concezione, una "Marcia per Maria e la famiglia". Nell'omelia della messa, l'Arcivescovo Tagle ha sottolineato che "la famiglia è la prima scuola di virtù sociali, morali e sprituali, di cui ogni società ha bisogno". "Proprio come la Sacra Famiglia di Maria, Giuseppe e Gesù - ha aggiunto - spero che ogni famiglia filippina sia scuola di vita e armonia",. (SD) (Agenzia Fides 9/12/2019))

AMERICA/NICARAGUA - Nuove repressioni contro la Chiesa: il Vescovo di Esteli denuncia “il dolore di un popolo”

Esteli (Agenzia Fides) – Nel giorno della festa mariana più sentita nel paese centroamericano, l’Immacolata Concezione, la Chiesa cattolica ha nuovamente denunciato la dura repressione contro il popolo sofferente e la persecuzione contro la Chiesa stessa. Questa volta lo ha fatto Mons. Abelardo Mata, Vescovo di Esteli, che alla fine della celebrazione della messa dell’Immacolata ha incontrato i giornalisti, per informare sugli ultimi eventi accaduti nella sua diocesi.
Prima di tutto, il Vescovo in persona è dovuto intervenire per liberare il sacerdote Ramón Alcides Peña Silva, parroco della chiesa di Jicaro, che era stato arrestato dalle forze dell'ordine sabato 7 dicembre, verso le 7 della sera, mentre rientrava da una celebrazione nella chiesa di Nueva Segovia.
Il sacerdote, secondo fonti di Fides, è rimasto detenuto per 12 ore con l'accusa di "turbare l'ordine pubblico", mentre, secondo le parole scritte dallo stesso sacerdote sui social media, era andato solo a celebrare una messa.
Mons. Mata ha fatto poi riferimento alla numerosa presenza di elementi della polizia intorno alla cattedrale di Esteli, con l’intenzione di intimidire i fedeli. A questo proposito il Vescovo di Esteli ha commentato: "Forse alcuni dimenticano che non tutto è finito al Calvario, perché dopo è arrivata la Resurrezione. La Chiesa ha sempre visto passare davanti la bara dei suoi persecutori. Inoltre, sappiamo che i sacerdoti sono ogni giorno a fianco del popolo sofferente del Nicaragua. Il governo ha paura che il popolo si esprima, perché sa che non è d’accordo con i programmi proposti. E ci sono tante testimonianze. Ho visto tanti sfilare con le bandiere, e proprio due giorni fa un giovane, alla sua laurea, portava una bandiera macchiata di sangue. Non sapevo che questo ragazzo avesse partecipato ad una delle marce e che un suo compagno fosse stato ucciso, colpito alla testa. E’ caduto tra le sue braccia e lui lo ha avvolto con la bandiera che portava. Non ha mai voluto lavarla, e nel giorno della laurea l'ha portata sull'altare, perché è il dolore di un popolo che chiede la guarigione".
"La gioventù è il punto più debole della corda che poi si è rotta. Adesso, insieme ai contadini, i giovani stanno rivolgendo a tutti i cittadini nicaraguensi una forte chiamata alla propria coscienza, coscienza personale e sociale" ha concluso Mons. Mata.
(CE) (Agenzia Fides, 09/12/2019)








































lunedì 10 giugno 2019

[Agenzia Fides] Newsletter Fides del 10-06-2019

AFRICA/SUDAN - I leader religiosi africani condannano la brutale repressione delle proteste in Sudan
 
Khartoum (Agenzia Fides) – Sono 4 i morti del primo giorno di protesta a Khartoum per indurre il Consiglio militare transitorio, che ha rimpiazzato il Presidente Omar El Bashir ad aprile, a cedere il potere a un governo civile. Secondo fonti dell’opposizione, sono almeno 118 i morti dal sanguinoso blitz del 3 giugno contro il sit-in dei manifestanti a Khartoum. La protesta hanno portato alle dimissioni e all’arresto di Bashir ma la giunta militare che ha preso il potere non vuole cederlo ai civili.
La repressione delle dimostrazioni pacifiche è stata duramente criticata dall’African Council of Religious Leaders -Religions for Peace (ACRL-RfP) in una dichiarazione firmata da parte cattolica da Sua Eminenza il Cardinale John Onaiyekan, Arcivescovo di Abuja (Nigeria) e Copresidente dell’ACLR-RfP. “Condanniamo la risposta del Consiglio militare di transizione alle proteste pacifiche in corso sulle strade di Khartoum. Il brutale uso della forza per disperdere i manifestanti pacifici a Khartoum è davvero scioccante e tragico” afferma il comunicato giunto all’Agenzia Fides che denuncia “le violenze fisiche, l'uso di munizioni letali, il prendere di mira i centri sanitari e la detenzione senza processo di attivisti e manifestanti alla ricerca di libertà di espressione”. “Siamo solidali con loro” affermano gli estensori del messaggio. “Facciamo appello ai militari sudanesi di fermare gli attacchi ai centri sanitari, sostenere lo Stato di diritto e liberare tutte le persone detenute senza processo”.
Il messaggio si conclude lanciando un appello al dialogo tra il Consiglio militare transitorio e l'alleanza dell’opposizione in Sudan per riportare la pace in Sudan e creare le condizioni perché di formi un governo che risponda ai bisogni della popolazione. (L.M.) (Agenzia Fides 10/6/2019)
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ASIA/CAMBOGIA - Il Vicario Apostolico di Phnom Penh ai cresimandi: "Vivere la Buona novella e condividerla"
 
Phnom Penh (Agenzia Fides) - "Siamo qui per celebrare la vita che Dio ci dona nel suo Santo Spirito. Pace e gioia, perdono e fede, amore e verità dimorino in noi e ci conducano verso Dio nostro Padre che ci ama così tanto. Il Sacramento della Confermazione che impartirò a 20 giovani e adulti cambogiani, coreani e filippini, ci ricorda la nostra missione di battezzati: vivere la Buona novella e condividerla": è quanto ha detto il Vescovo Olivier Schmitthaeusler, Vicario apostolico di Phnom Penh, nella messa di Pentecoste, celebrata nella capitale cambogiana, davanti a una assemblea di oltre 2.000 fedeli, in cui ha amministrato il sacramento della Cresima a giovani di diverse nazionalità.
Nell'omelia, inviata dal Vicario all'Agenzia Fides, Mons. Schmitthaeusler ha citato l'esperienza della torre di Babele come "l'anti-Pentecoste", un momento in cui “gli uomini vogliono diventare più grandi e più forti di Dio”, mentre "lo Spirito ci dà di comprenderci l'un l'altro in diverse lingue perché Dio vive in ognuno di noi e ci unisce nel suo infinito amore". "L'uomo è stato creato da Dio per vivere con Dio nel più intimo di se stesso. La torre di Babele voleva distruggere questa intima vocazione dell'uomo" ha aggiunto.
Ha continuato il Vicario: "Ogni vita umana è tabernacolo della presenza di Dio. La vita di Dio abita in noi. Siamo un piccolo tabernacolo della presenza di Dio. Gli apostoli spaventati hanno visto lingue di fuoco sulle loro teste. Vediamo queste piccole luci rosse brillare nei nostri cuori e nei nostri occhi? Lo Spirito di Dio è in noi”. Mons. Schmitthaeusler ha poi ricordato che nel sacramento della Confermazione "lo Spirito Santo si unisce con il nostro spirito fragile e debole in modo che la nostra vita sia illuminata dalla presenza di Dio", donando a ciascuno "responsabilità, coraggio, forza, saggezza, desiderio di compiere la volontà di Dio". "La vita è sacra, ogni respiro della vita è il respiro di Dio. Apriamo i nostri cuori e le nostre mani agli altri, costruiamo questa famiglia fraterna e unita dalla presenza divina" ha esortato.
Il Vicario ha poi sottolineato la consapevolezza missionaria, dato che "l’Amore infinito dilata i nostri cuori e ci invia", invitando i credenti a lasciare la propria zona di confort, in famiglia, in parrocchia, "per andare nelle strade, ai nostri vicini, ai senzatetto e ai non amati", laddove la vita umana è umiliata o maltrattata.
Il 26 maggio scorso il Vescovo ha anche celebrato il rito della Cresima per 30 candidati nella chiesa di San Pietro a Po Thom, chiedendo ai fedeli di porsi delle domande: "Come promuovere lo sviluppo della Chiesa e della società?". In forza del Sacramento della Confermazione, ha rimarcato, "dobbiamo trovare un modo per impegnarci nella società, per stabilire relazioni con tutta l'umanità, per vivere con amore, sincerità e giustizia, per prenderci cura degli emarginati, per creare un'unica grande famiglia”. (PA) (Agenzia Fides 10/6/2019)
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AMERICA/HAITI - I Vescovi dopo gli scandali della corruzione generalizzata: “è il momento di un vero cambiamento radicale”
 
Port au Prince (Agenzia Fides) – Migliaia di haitiani sono scesi ieri nelle strade della capitale chiedendo le dimissioni del Presidente di Haiti, Jovenel Moïse, responsabile secondo la Corte dei Conti della cattiva gestione e della sparizione dei fondi della PetroCaribe. Infatti pochi giorni fa la Corte dei conti ha pubblicato un rapporto di oltre 600 pagine sulla gestione di PetroCaribe, un programma di sviluppo sponsorizzato dal Venezuela, che ha portato alla luce numerosi casi di gestione irregolare dei fondi e di corruzione per migliaia di dollari.
La Conferenza episcopale di Haiti (CEH) ha reagito con tono energico dinanzi a questo nuovo caso di cattiva gestione: “Abbiamo letto con cautela e costernazione i due rapporti di revisione emessi dalla Corte superiore dei conti e dell'Amministrazione del Contenzioso (CSC/CA) sulla gestione dei progetti finanziati dai fondi PetroCaribe” si legge nella nota dei Vescovi inviata a Fides.
“Questi proiettano una luce nitida e travolgente sulla grandezza sconcertante e sulla gravità del male della corruzione nei suoi vari meccanismi politici e operativi. La corruzione generalizzata diventa un male endemico, un fatto degradante, una rapina organizzata. È diventata una vera piaga sociale che affligge le nostre istituzioni e quindi mina seriamente, sia da un punto di vista etico che economico, lo sviluppo del nostro paese.”
“Il popolo haitiano – prosegue il testo - si aspetta che queste due relazioni di controllo emesse dalla CSC/CA abbiano un seguito. Nella sua rabbia e furia per questo vasto scandalo di corruzione che raggiunge o abbatte le vette più alte dello Stato, chiede che si tenga il processo PetroCaribe.”
I Vescovi haitiani deplorano che “il nostro paese sia sistematicamente impoverito dalla sconcertante avidità di certi leader rapaci e inconsapevoli che non tengono conto della difficile situazione delle persone in difficoltà. Tali leader non aiutano il progresso o lo sviluppo del paese. La popolazione haitiana sta subendo le conseguenze [...] dannose di questi atti [...] perché l'instabilità politica che sta imperversando ad Haiti e il comportamento indegno dei politici, stanno per inaugurare nel paese ‘l'era dell'ubriachezza omicida senza limiti’ e stiamo assistendo - in quasi tutti i settori della vita nazionale - a una specie di violenza multiforme da cui nessuno è immune.”
Quindi il testo dei Vescovi ricorda che “il tempo non serve per liquidare i conti, ma per la responsabilità. È giunto il momento per il cambiamento, un vero cambiamento radicale ... Chiediamo al popolo di distinguere coloro che stanno davvero cercando il loro bene. Perché le cose cambino, sono necessari, a tutti i livelli di potere e di uffici pubblici, donne e uomini nuovi nella loro mentalità, nella loro coscienza professionale e nella loro competenza. Questo è il motivo per cui il nostro intervento intende mettere i protagonisti politici di fronte alle loro responsabilità. Li esortiamo a rimediare alle ingiustizie sociali, a presentarsi alla giustizia del paese, se è il prezzo da pagare per ripristinare l'autorità morale dello Stato e dei suoi governanti".
La nota porta le firme di Mons. Launay Saturné, Vescovo di Jacmel, Presidente della CEH e di tutti i Vescovi della CEH.
(CE) (Agenzia Fides, 10/06/2019)
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AMERICA/ARGENTINA - Ucciso un diacono permanente
 
Lomas de Zamora (Agenzia Fides) – La diocesi argentina di Lomas de Zamora, sotto la guida del suo Vescovo, Mons. Jorge Rubén Lugones, S.J. prega per l'eterno riposo del diacono permanente Guillermo Luquín, riferimento pastorale nelle parrocchie carmelitane di Lomas e Banfield Este, in particolare a Nuestra Señora del Carmen, ucciso nella sua abitazione.
Guillermo Luquin, nato il 5 agosto 1966, era stato ordinato diacono il 19 ottobre 2002 dall'allora Vescovo diocesano, Mons. Agustín Radrizzani. La sua opera era molto apprezzata dai fedeli della comunità di El Carmen e El Buen Pastor (Banfield), dove ad aprile ha guidato quella parrocchia in attesa della nomina di un nuovo parroco.
Fides ha ricevuto la tragica notizia e gli apprezzamenti sul lavoro del diacono attraverso i social media. La stampa locale, che dedica molto spazio alla cronaca, aspetta il rapporto della polizia che in un primo intervento ha segnalato soltanto che il diacono è stato trovato morto con una ferita al collo nella sua abitazione del quartiere Villa Galicia. La polizia ha riferito che sembra sia stato ucciso all’alba di domenica 9 giugno.
Secondo informazioni fornite dalla diocesi, il lavoro dei diaconi permanenti, 75 nella diocesi, è molto apprezzato per l'aiuto che offrono in un territorio molto diversificato della "grande Buenos Aires".
(CE) (Agenzia Fides, 10/06/2019)
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OCEANIA/PAPUA NUOVA GUINEA - Nomina del Rettore del Seminario interdiocesano “Good Shepherd” nell’arcidiocesi di Mount Hagen
 
Città del Vaticano (Agenzia Fides) – Il Card. Fernando Filoni, Prefetto della Congregazione per l’Evangelizzazione dei Popoli, il 22 febbraio 2019 ha nominato Rettore del Seminario interdiocesano “Good Shepherd” nell’arcidiocesi di Mount Hagen, in Papua Nuova Guinea, il rev. Raphael Moka Mel, dell’arcidiocesi di Mount Hagen.
Il nuovo Rettore è nato il 20 marzo 1971 a Rogley (Penda), Dei District, nell’arcidiocesi di Mount Hagen, ed è stato ordinato sacerdote il 22 novembre 2000. Dopo aver frequentato il “Good Shepherd” Seminary ed il Catholic Theological Institute, ha conseguito la licenza in Missiologia alla Pontificia Università Urbaniana. Dopo l’ordinazione è stato viceparroco e parroco in comunità diverse, oltre che direttore diocesano delle vocazioni. E’ stato vicerettore, decano accademico e docente al “Good Shepherd” Seminary. (SL) (Agenzia Fides 10/6/2019) 

Foglio della Collaborazione Pastorale Di San Giorgio di Nogaro

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