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giovedì 14 marzo 2024

Vatican News 14 marzo 2024

 

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Vatican News

Le notizie del giorno

14/03/2024

L'assemblea del Sinodo di ottobre 2023
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Con una lettera al cardinale Grech, segretario generale del Sinodo, Francesco annuncia le tematiche emerse dalla Relazione di Sintesi della prima sessione dell’Assemblea sinodale che richiedono un approfondimento in vista della seconda sessione di ottobre 2024. Su tali questioni sono costituiti dei ... 

L'udienza di Papa Francesco ai partecipanti all'incontro promosso dalle Pontificie Accademie delle Scienze e delle Scienze Sociali
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Francesco ha ricevuto i partecipanti al convegno in Vaticano sul tema, ribadendo che culture, tradizioni e spiritualità vanno tutelate nella loro diversità: la ... 

Papa Francesco
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Il Corriere della Sera anticipa alcuni passaggi del libro autobiografico del Papa “Life. La mia storia nella Storia”, scritto con il vaticanista Fabio Marchese ... 

L'Ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma
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Oltre 3 mila dipendenti delle sei sedi del nosocomio insieme a pazienti e familiari saranno ricevuti in udienza il prossimo 16 marzo nell’Aula Paolo VI. Il ... 

SANTA SEDE

La conferenza di presentazione dei documenti del Sinodo
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In Sala Stampa vaticana i due cardinali, rispettivamente segretario generale del Sinodo e relatore generale dell’Assemblea, presentano due documenti in vista ... 

Il traffico esseri umani, tratta
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Francesco invia un telegramma ai partecipanti a un convegno sul tema, ospitato stamattina a Roma a Palazzo Borromeo: serve responsabilità per lottare contro ... 

Tra i prossimi Beati 16 martiri, uccisi in odio alla fede sotto il nazismo e il comunismo sovietico
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Si tratta di un sacerdote ghigliottinato nella Germania al tempo di Hitler e di 15 suore di origine tedesca uccise dai soldati dell’Armata Rossa o morte nei ... 

Uganda, una donna con sua figlia fanno rifornimento d'acqua
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L’osservatore permanente della Santa Sede all’Onu di Ginevra è intervenuto ieri alla 55.ma Sessione regolare del Consiglio dei Diritti Umani, riaffermando la ... 

Grafico che mostra l’evoluzione dell’Universo, dal Big Bang ai giorni nostri
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Due preti cosmologi dell’Osservatorio vaticano hanno presentato uno strumento matematico che aiuta a fare luce sugli istanti inziali dell’universo. Gli autori: ... 

Il vescovo argentino Enrique Ángel Angelélli
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Pubblichiamo la prefazione del Papa al libro "Enrique Ángel Angelelli. In ascolto di Dio e del Popolo", nelle librerie dal 12 febbraio. Il volume, edito dalla ... 

CHIESA NEL MONDO

Le mamme dell'ospedale di Ngaoundal
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La struttura sanitaria aperta otto anni fa dalle suore della Carità di Santa Giovanna Antida Thouret, nel centro del Paese africano, provvede all’assistenza ... 

martedì 14 novembre 2023

La “rivolta delle tessitrici”: anche i grandi marchi della industria della moda dovrebbero fare la loro parte

 

ASIA/BANGLADESH - La “rivolta delle tessitrici”: anche i grandi marchi della industria della moda dovrebbero fare la loro parte
 
Dacca (Agenzia Fides) - Già dieci anni fa, nel 2014, un documentario del quotidiano inglese “Guardian", dal titolo "The shirt on your back" spiegava con parole e immagini il costo umano di una maglietta di cotone, fabbricata in Bangladesh, ripercorrendo a ritroso tutta la filiera della cosiddetta "fast fashion industry", l'industria di abbigliamento basata sul consumo, cresciuto vertiginosamente negli ultimi anni nei paesi occidentali. L'indagine, mostrando i costi umani e ambientali del sistema, denunciava le condizioni disumane dei lavoratori, soprattutto donne, ultimi tasselli della filiera di produzione dei giganti dell’industria tessile globale. Si era all'indomani della tragedia che portò questo fenomeno sotto la lente di ingrandimento delle cronache globali: il 24 aprile 2013 il Rana Plaza, edificio commerciale di otto piani, crollò a Savar, un quartiere della metropoli Dacca, capitale del Bangladesh. Nel più grave incidente mortale avvenuto in una fabbrica tessile nelle storia del paese, furono 1.138 morti, sepolti sotto il cedimento strutturale di un edificio - già dichiarato inagibile – che ospitava alcune fabbriche e laboratori tessili di aziende cui era stata appaltata, a costi irrisori, la manifattura dei capi d’abbigliamento dalle grandi multinazionali del settore.
La tragedia catalizzò l’attenzione dei media internazionali, con la richiesta di un accordo per garantire i diritti fondamentali dei lavoratori, ma solo pochi mesi fa, nel decimo anniversario dell'incidente, migliaia di lavoratori e lavoratici bangladesi hanno manifestato per la giustizia, notando l'impunità per i responsabili: "Sono passati dieci anni e tuttavia i proprietari della fabbrica di abbigliamento e il proprietario dell'edificio non sono stati puniti per l'omicidio di 1.138 lavoratori", hanno detto i familiari delle vittime, ricordando il caso eclatante di Sohel Rana, il proprietario del Rana Plaza, che aveva costretto gli operai a lavorare nonostante le crepe nell'edificio. L’uomo, una delle 38 persone incriminate per omicidio, è ancora sotto processo, mentre nessun addebito è giunto ai grandi colossi dell'industria tessile, i "committenti" del lavoro che sfrutta mano d'opera basso costo , senza minime garanzie di sicurezza.
In seguito al disastro, furono istituiti due organismi di vigilanza per migliorare gli standard del lavoro e vi fu una revisione dei salari dei quattro milioni di lavoratori del paese, per lo più donne, impegnate nel settore tessile in Bangladesh, uno degli asset principali dell'industria nazionale, che costituisce circa l’85% delle esportazioni del paese.
Oggi la questione torna prepotentemente a galla: la precarietà del settore tessile del Bangladesh ha spinto nelle ultime settimane milioni di lavoratori a scioperi e proteste per ottenere un salario dignitoso, ma la rivendicazione ha incontrato l'opposizione dei datori di lavoro e del governo. Le manifestazioni sono iniziate pacificamente alla fine di ottobre per chiedere un aumento del salario minimo e, con il passare dei giorni, a causa della mancanza di progressi, sono diventate violente. Negli scontri con la polizia quattro lavoratori hanno perso la vita e quasi un centinaio di persone sono state arrestate, mentre l'attività industriale resta rallentata: 123 fabbriche sono state danneggiate da atti vandalici e oltre 100 hanno sospeso la produzione , ha informato la polizia. La protesta è stata definita “la rivolta delle tessitrici”, perché la stragrande maggioranza delle lavoratrici del settore è donna.
Al centro della protesta vi è la richiesta di aumentare il salario minimo a 23.000 taka (circa 209 dollari Usa), mentre l'ammontare attuale resta congelato a 8.000 taka (quasi 73 dollari Usa) dal 2018. Secondo i lavoratori, l’aumento si impone per fronteggiare l’inflazione nel paese asiatico e garantire un salario dignitoso. Il governo ha annunciato la settimana scorsa che avrebbe aumentato lo stipendio medio a 12.500 taka (circa 112 dollari), ma i lavoratori hanno respinto la misura e hanno deciso di continuare con la protesta.
Faruque Hasan, presidente della "Bangladesh Garment Manufacturers and Exporters Association", l’associazione dei proprietari delle aziende, ha rimarcato che "molte fabbriche chiuderebbero e i lavoratori perderanno il lavoro se le richieste dei lavoratori verranno soddisfatte”, per un costo del lavoro che diverrebbe insostenibile. Dal canto loro, i leader sindacali, insistendo sul fatto che il settore non smette di crescere, notano che i proprietari utilizzano i profitti per espandere le loro attività, aprendo nuovi stabilimenti, e non per migliorare le condizioni salariali e di sicurezza dei lavoratori, come ha rimarcato Joly Talukder, segretario generale del "Garment Workers Union Center" in Bangladesh.
Secondo alcuni economisti e osservatori indipendenti, c'è ancora spazio per aumentare i salari dei lavoratori ed evitare la chiusura delle fabbriche, trovando una via di mezzo tra le rivendicazioni di entrambe le parti, ma è necessario che della questione si facciano carico anche le multinazionali dell'abbigliamento che commissionano i prodotti. "Esiste la possibilità di aumentare i salari. Secondo nostre stime, il salario potrebbe essere di 17.568 taka (158 dollari USA). Se i grandi marchi o gli acquirenti sono disposti a sopportare un aumento del 6 o 7% del costo della merce che acquistano dalle aziende locali, questa può essere una via praticabile. Non dovrebbe essere sempre responsabilità solo dei proprietari delle fabbriche”, ha spiegato Khondaker Golam Moazzem, direttore del think-tank indipendente "Center for Policy Dialogue" (CPD).
Nella nazione del subcontinente indiano si contano oltre 3.500 fabbriche di abbigliamento che contribuiscono all’85% dei 55 miliardi di dollari dell'export annuale nazionale, impiegando oltre 4 milioni di lavoratori e lavoratrici.

sabato 22 aprile 2023

III DOMENICA DI PASQUA (ANNO A) 23 aprile 2023

 

III DOMENICA DI PASQUA (ANNO A)





Antifona d'ingresso
Acclamate Dio, voi tutti della terra,
cantate la gloria del suo nome,
dategli gloria con la lode. Alleluia. (Sal 65,1-2)

Si dice il Gloria.

Colletta

O Dio, che in questo giorno santo
raduni la tua Chiesa pellegrina nel mondo,
donaci di riconoscere il Cristo crocifisso e risorto
che apre il nostro cuore all’intelligenza delle Scritture
e si rivela a noi nello spezzare il pane.
Egli è Dio, e vive e regna con te,
nell’unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.

PRIMA LETTURA (At 2,14.22-33)
Non era possibile che la morte lo tenesse in suo potere.

Dagli Atti degli Apostoli

[Nel giorno di Pentecoste,] Pietro con gli Undici si alzò in piedi e a voce alta parlò così:
«Uomini d’Israele, ascoltate queste parole: Gesù di Nàzaret – uomo accreditato da Dio presso di voi per mezzo di miracoli, prodigi e segni, che Dio stesso fece tra voi per opera sua, come voi sapete bene –, consegnato a voi secondo il prestabilito disegno e la prescienza di Dio, voi, per mano di pagani, l’avete crocifisso e l’avete ucciso.
Ora Dio lo ha risuscitato, liberandolo dai dolori della morte, perché non era possibile che questa lo tenesse in suo potere. Dice infatti Davide a suo riguardo: “Contemplavo sempre il Signore innanzi a me; egli sta alla mia destra, perché io non vacilli. Per questo si rallegrò il mio cuore ed esultò la mia lingua, e anche la mia carne riposerà nella speranza, perché tu non abbandonerai la mia vita negli inferi né permetterai che il tuo Santo subisca la corruzione. Mi hai fatto conoscere le vie della vita, mi colmerai di gioia con la tua presenza”.
Fratelli, mi sia lecito dirvi francamente, riguardo al patriarca Davide, che egli morì e fu sepolto e il suo sepolcro è ancora oggi fra noi. Ma poiché era profeta e sapeva che Dio gli aveva giurato solennemente di far sedere sul suo trono un suo discendente, previde la risurrezione di Cristo e ne parlò: “questi non fu abbandonato negli inferi, né la sua carne subì la corruzione”.
Questo Gesù, Dio lo ha risuscitato e noi tutti ne siamo testimoni. Innalzato dunque alla destra di Dio e dopo aver ricevuto dal Padre lo Spirito Santo promesso, lo ha effuso, come voi stessi potete vedere e udire».

Parola di Dio

SALMO RESPONSORIALE (Sal 15)
Rit: Mostraci, Signore, il sentiero della vita.

Proteggimi, o Dio: in te mi rifugio.
Ho detto al Signore: «Il mio Signore sei tu».
Il Signore è mia parte di eredità e mio calice:
nelle tue mani è la mia vita.

Benedico il Signore che mi ha dato consiglio;
anche di notte il mio animo mi istruisce.
Io pongo sempre davanti a me il Signore,
sta alla mia destra, non potrò vacillare.

Per questo gioisce il mio cuore
ed esulta la mia anima;
anche il mio corpo riposa al sicuro,
perché non abbandonerai la mia vita negli inferi,
né lascerai che il tuo fedele veda la fossa.

Mi indicherai il sentiero della vita,
gioia piena alla tua presenza,
dolcezza senza fine alla tua destra.

SECONDA LETTURA (1Pt 1,17-21)
Foste liberati con il sangue prezioso di Cristo, agnello senza difetti e senza macchia.

Dalla prima lettera di san Pietro apostolo

Carissimi, se chiamate Padre colui che, senza fare preferenze, giudica ciascuno secondo le proprie opere, comportatevi con timore di Dio nel tempo in cui vivete quaggiù come stranieri.
Voi sapete che non a prezzo di cose effimere, come argento e oro, foste liberati dalla vostra vuota condotta, ereditata dai padri, ma con il sangue prezioso di Cristo, agnello senza difetti e senza macchia.
Egli fu predestinato già prima della fondazione del mondo, ma negli ultimi tempi si è manifestato per voi; e voi per opera sua credete in Dio, che lo ha risuscitato dai morti e gli ha dato gloria, in modo che la vostra fede e la vostra speranza siano rivolte a Dio.

Parola di Dio

Canto al Vangelo (Lc 24,32)
Alleluia, alleluia.


Signore Gesù, facci comprendere le Scritture;
arde il nostro cuore mentre ci parli.

Alleluia.

VANGELO (Lc 24,13-35)
Lo riconobbero nello spezzare il pane.

+ Dal Vangelo secondo Luca

Ed ecco, in quello stesso giorno [il primo della settimana] due dei [discepoli] erano in cammino per un villaggio di nome Èmmaus, distante circa undici chilometri da Gerusalemme, e conversavano tra loro di tutto quello che era accaduto. Mentre conversavano e discutevano insieme, Gesù in persona si avvicinò e camminava con loro. Ma i loro occhi erano impediti a riconoscerlo.
Ed egli disse loro: «Che cosa sono questi discorsi che state facendo tra voi lungo il cammino?». Si fermarono, col volto triste; uno di loro, di nome Clèopa, gli rispose: «Solo tu sei forestiero a Gerusalemme! Non sai ciò che vi è accaduto in questi giorni?». Domandò loro: «Che cosa?». Gli risposero: «Ciò che riguarda Gesù, il Nazareno, che fu profeta potente in opere e in parole, davanti a Dio e a tutto il popolo; come i capi dei sacerdoti e le nostre autorità lo hanno consegnato per farlo condannare a morte e lo hanno crocifisso. Noi speravamo che egli fosse colui che avrebbe liberato Israele; con tutto ciò, sono passati tre giorni da quando queste cose sono accadute. Ma alcune donne, delle nostre, ci hanno sconvolti; si sono recate al mattino alla tomba e, non avendo trovato il suo corpo, sono venute a dirci di aver avuto anche una visione di angeli, i quali affermano che egli è vivo. Alcuni dei nostri sono andati alla tomba e hanno trovato come avevano detto le donne, ma lui non l’hanno visto».
Disse loro: «Stolti e lenti di cuore a credere in tutto ciò che hanno detto i profeti! Non bisognava che il Cristo patisse queste sofferenze per entrare nella sua gloria?». E, cominciando da Mosè e da tutti i profeti, spiegò loro in tutte le Scritture ciò che si riferiva a lui.
Quando furono vicini al villaggio dove erano diretti, egli fece come se dovesse andare più lontano. Ma essi insistettero: «Resta con noi, perché si fa sera e il giorno è ormai al tramonto». Egli entrò per rimanere con loro.
Quando fu a tavola con loro, prese il pane, recitò la benedizione, lo spezzò e lo diede loro. Allora si aprirono loro gli occhi e lo riconobbero. Ma egli sparì dalla loro vista. Ed essi dissero l’un l’altro: «Non ardeva forse in noi il nostro cuore mentre egli conversava con noi lungo la via, quando ci spiegava le Scritture?».
Partirono senza indugio e fecero ritorno a Gerusalemme, dove trovarono riuniti gli Undici e gli altri che erano con loro, i quali dicevano: «Davvero il Signore è risorto ed è apparso a Simone!». Ed essi narravano ciò che era accaduto lungo la via e come l’avevano riconosciuto nello spezzare il pane.

Parola del Signore

Preghiera dei fedeli

Fratelli e sorelle, come lungo la via di Emmaus, anche i nostri cuori ardono conversando con il Risorto. Trasformiamo l’ascolto della Parola in preghiera e rivolgiamoci con fiducia al Signore Gesù.
Preghiamo insieme e diciamo: Resta con noi, Signore.

1. Per tutti i cristiani che ti riconoscono nella Parola e nel Pane spezzato: sappiano vederti sulle strade del mondo, soccorrerti ferito e bisognoso, accoglierti povero e forestiero. Noi ti preghiamo.
2. Per i giovani in ricerca: come i discepoli di Emmaus, ti scoprano mentre cammini al loro fianco e si lascino condurre da te a scelte di coraggio. Noi ti preghiamo.
3. Per gli operatori di pace: non perdano la speranza e l’umanità da te amata conosca presto un tempo di riconciliazione. Noi ti preghiamo.
4. Per coloro che si dedicano alla ricerca e all’insegnamento: la luce del tuo Vangelo sia sorgente di una cultura capace di sprigionare energie di nuovo umanesimo. Noi ti preghiamo.
5. Per noi qui riuniti in assemblea: attingiamo dalla tua parola e dall’Eucaristia quell’ardore che ci trasforma da sfiduciati in apostoli di speranza. Noi ti preghiamo.

Come i due discepoli del vangelo, ti imploriamo, Signore Gesù: resta con noi! Tu, divino viandante, esperto delle nostre strade e conoscitore del nostro cuore, non lasciarci prigionieri delle ombre della sera. Sostienici nella stanchezza e orienta i nostri passi sulla via del bene. Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli.

mercoledì 1 febbraio 2023

Vatican News 1 febbraio 2023

 


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Vatican News

Le notizie del giorno

01/02/2023

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Francesco riceve nella Nunziatura di Kinshasa un gruppo di persone venute dalla parte orientale del Paese, dove “l’insicurezza e la guerra sono vergognosamente alimentate da forze esterne e interne”. L'appello a chi tira i fili dei conflitti: “Basta arricchirsi sulla pelle dei deboli con soldi ... 

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Nella prima Messa del suo viaggio in Repubblica Democratica del Congo e Sud Sudan, davanti a più di un milione di fedeli, Francesco parla della pace donata da ... 

Folla enorme alla Messa di Papa Francesco all'aeroporto N'dolo di Kinshasa
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Musica, canti, balli tradizionali per la Messa nell’aeroporto di N’dolo. Uomini, donne, bambini, anziani, sacerdoti, suore, nella grande spianata dalle prime ... 

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La Messa nell'aeroporto di N’dolo ha aperto la seconda giornata del viaggio del Papa nella Repubblica Democratica del Congo. Nel pomeriggio alla Nunziatura due ... 

SANTA SEDE E CHIESA NEL MONDO

Incontro di Papa Francesco con le vittime della violenza nell'est della Repubblica Democratica del Congo
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Toccante l'incontro di Francesco con le vittime delle violenze nell'est della Repubblica Democratica del Congo. Il Papa si è commosso più volte ascoltando i ... 

L'incontro di Papa Francesco con le vittime della violenza nell'est della RD Congo
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Nell'incontro che si è tenuto questo pomeriggio alla Nunziatura apostolica a Kinshasa, le testimonianze di una violenza brutale e inimmaginabile su ragazzi e ... 

Adisa, vittima di violenze a Est della Repubblica Democratica del Congo
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La testimonianza di una giovane fuggita anni fa da Goma a Kinshasa, dove è stata accolta dal Centro Dream, iniziativa di Sant’Egidio che da 11 anni offre cure ... 

Foglio della Collaborazione Pastorale Di San Giorgio di Nogaro

Tutto sull'arrivo del nuovo arcivescovo Mons. Riccardo Lamba

  LA CHIESA UDINESE ACCOGLIE IL NUOVO ARCIVESCOVO MONS. RICCARDO LAMBA Un momento storico, di grande solennità e festa, sarà celebrato domen...