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giovedì 28 marzo 2024

Giubilei sacerdotali di quest'anno: Mons. Igino

 

Chiesa in festa per i giubilei di 18 sacerdoti

Originario di Nimis, classe 1929, è don Luigi Bernardis il decano del presbiterio udinese. Nella Messa crismale del Giovedì Santo in Cattedrale a Udine, durante la quale si consacrano gli olii sacri e i sacerdoti rinnovano le loro promesse davanti al Vescovo, si ricorderà il suo giubileo – 70 anni di ordinazione sacerdotale – assieme a quello di altri 17 sacerdoti del clero diocesano. A presiedere il rito, Giovedì Santo 28 marzo, alle ore 9.30, sarà l’arcivescovo emerito mons. Andrea Bruno Mazzocato.

Oltre a don Bernardis festeggiano 65 anni di ordinazione don Arduino Codutti, mons. Giampaolo D’Agosto e mons. Emidio Goi; 60 anni di presbiterato per don Giuseppe Brollo, don Pierpaolo Costaperaria, mons. Luigi Fabbro, don Vittorino Ghenda, mons. Giulio Gherbezza, don Silvano Nobile (missionario fidei donum in Brasile), mons. Giuseppe Peressotti, don Mario Piccini, mons. Igino Schiff e lo stimmatino Luigi Lanzilli. Celebrano 55 anni di ordinazione don Renzo Milvio Calligaro e mons. Guerrino Marta. Infine, festeggiano il mezzo secolo di ordinazione don Luigi Gloazzo e il salesiano don Angelo Durante.

giovedì 9 aprile 2020

La parola del Giovedì Santo 9 aprile 2020



PRIMA LETTURA (Es 12,1-8.11-14)
Prescrizioni per la cena pasquale.
Dal libro dell’Èsodo

In quei giorni, il Signore disse a Mosè e ad Aronne in terra d’Egitto:

«Questo mese sarà per voi l’inizio dei mesi, sarà per voi il primo mese dell’anno. Parlate a tutta la comunità d’Israele e dite: “Il dieci di questo mese ciascuno si procuri un agnello per famiglia, un agnello per casa. Se la famiglia fosse troppo piccola per un agnello, si unirà al vicino, il più prossimo alla sua casa, secondo il numero delle persone; calcolerete come dovrà essere l’agnello secondo quanto ciascuno può mangiarne.

Il vostro agnello sia senza difetto, maschio, nato nell’anno; potrete sceglierlo tra le pecore o tra le capre e lo conserverete fino al quattordici di questo mese: allora tutta l’assemblea della comunità d’Israele lo immolerà al tramonto. Preso un po’ del suo sangue, lo porranno sui due stipiti e sull’architrave delle case nelle quali lo mangeranno. In quella notte ne mangeranno la carne arrostita al fuoco; la mangeranno con azzimi e con erbe amare. Ecco in qual modo lo mangerete: con i fianchi cinti, i sandali ai piedi, il bastone in mano; lo mangerete in fretta. È la Pasqua del Signore!

In quella notte io passerò per la terra d’Egitto e colpirò ogni primogenito nella terra d’Egitto, uomo o animale; così farò giustizia di tutti gli dèi dell’Egitto. Io sono il Signore! Il sangue sulle case dove vi troverete servirà da segno in vostro favore: io vedrò il sangue e passerò oltre; non vi sarà tra voi flagello di sterminio quando io colpirò la terra d’Egitto. Questo giorno sarà per voi un memoriale; lo celebrerete come festa del Signore: di generazione in generazione lo celebrerete come un rito perenne”».

Parola di Dio
SALMO RESPONSORIALE (Sal 115)
Rit: Il tuo calice, Signore, è dono di salvezza.
Che cosa renderò al Signore,
per tutti i benefici che mi ha fatto?
Alzerò il calice della salvezza
e invocherò il nome del Signore.

Agli occhi del Signore è preziosa
la morte dei suoi fedeli.
Io sono tuo servo, figlio della tua schiava:
tu hai spezzato le mie catene.

A te offrirò un sacrificio di ringraziamento
e invocherò il nome del Signore.
Adempirò i miei voti al Signore
davanti a tutto il suo popolo.

SECONDA LETTURA (1Cor 11,23-26)
Ogni volta che mangiate questo pane e bevete al calice, voi annunciate la morte del Signore.
Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi

Fratelli, io ho ricevuto dal Signore quello che a mia volta vi ho trasmesso: il Signore Gesù, nella notte in cui veniva tradito, prese del pane e, dopo aver reso grazie, lo spezzò e disse: «Questo è il mio corpo, che è per voi; fate questo in memoria di me».

Allo stesso modo, dopo aver cenato, prese anche il calice, dicendo: «Questo calice è la Nuova Alleanza nel mio sangue; fate questo, ogni volta che ne bevete, in memoria di me».

Ogni volta infatti che mangiate questo pane e bevete al calice, voi annunciate la morte del Signore, finché egli venga.

Parola di Dio
Canto al Vangelo (Gv 13,34)
Gloria e lode e onore a te, Cristo Signore!

Vi do un comandamento nuovo, dice il Signore:
come io ho amato voi, così amatevi anche voi gli uni gli altri.

Gloria e lode e onore a te, Cristo Signore!


VANGELO (Gv 13,1-15)
Li amò sino alla fine.
+ Dal Vangelo secondo Giovanni

Prima della festa di Pasqua, Gesù, sapendo che era venuta la sua ora di passare da questo mondo al Padre, avendo amato i suoi che erano nel mondo, li amò fino alla fine.

Durante la cena, quando il diavolo aveva già messo in cuore a Giuda, figlio di Simone Iscariota, di tradirlo, Gesù, sapendo che il Padre gli aveva dato tutto nelle mani e che era venuto da Dio e a Dio ritornava, si alzò da tavola, depose le vesti, prese un asciugamano e se lo cinse attorno alla vita. Poi versò dell’acqua nel catino e cominciò a lavare i piedi dei discepoli e ad asciugarli con l’asciugamano di cui si era cinto.

Venne dunque da Simon Pietro e questi gli disse: «Signore, tu lavi i piedi a me?». Rispose Gesù: «Quello che io faccio, tu ora non lo capisci; lo capirai dopo». Gli disse Pietro: «Tu non mi laverai i piedi in eterno!». Gli rispose Gesù: «Se non ti laverò, non avrai parte con me». Gli disse Simon Pietro: «Signore, non solo i miei piedi, ma anche le mani e il capo!». Soggiunse Gesù: «Chi ha fatto il bagno, non ha bisogno di lavarsi se non i piedi ed è tutto puro; e voi siete puri, ma non tutti». Sapeva infatti chi lo tradiva; per questo disse: «Non tutti siete puri».

Quando ebbe lavato loro i piedi, riprese le sue vesti, sedette di nuovo e disse loro: «Capite quello che ho fatto per voi? Voi mi chiamate il Maestro e il Signore, e dite bene, perché lo sono. Se dunque io, il Signore e il Maestro, ho lavato i piedi a voi, anche voi dovete lavare i piedi gli uni agli altri. Vi ho dato un esempio, infatti, perché anche voi facciate come io ho fatto a voi».

Parola del Signore

Siamo uniti per servire


mercoledì 28 marzo 2018

GIOVEDI SANTO (MESSA DEL CRISMA) 29 marzo 2018



Colore liturgico: Bianco
Antifona d'ingresso
Gesù Cristo ha fatto di noi un regno
e ci ha costituiti sacerdoti per il suo Dio e Padre;
a lui gloria e potenza nei secoli dei secoli.
Amen. (Ap 1,6)

Si dice il Gloria.
Colletta
O Padre, che hai consacrato il tuo unico Figlio
con l’unzione dello Spirito Santo
e lo hai costituito Messia e Signore,
concedi a noi, partecipi della sua consacrazione,
di essere testimoni nel mondo
della sua opera di salvezza,
Per il nostro Signore Gesù Cristo...

PRIMA LETTURA (Is 61,1-3.6.8-9)
Il Signore mi ha consacrato con l’unzione; mi ha mandato a portare il lieto annuncio ai miseri e a dare loro un olio di letizia.

Dal libro del profeta Isaìa

Lo spirito del Signore Dio è su di me,
perché il Signore mi ha consacrato con l’unzione;
mi ha mandato a portare il lieto annuncio ai miseri,
a fasciare le piaghe dei cuori spezzati,
a proclamare la libertà degli schiavi,
la scarcerazione dei prigionieri,
a promulgare l’anno di grazia del Signore,
il giorno di vendetta del nostro Dio,
per consolare tutti gli afflitti,
per dare agli afflitti di Sion
una corona invece della cenere,

olio di letizia invece dell’abito da lutto,
veste di lode invece di uno spirito mesto.
Voi sarete chiamati sacerdoti del Signore,
ministri del nostro Dio sarete detti.

Io darò loro fedelmente il salario,
concluderò con loro un’alleanza eterna.
Sarà famosa tra le genti la loro stirpe,
la loro discendenza in mezzo ai popoli.
Coloro che li vedranno riconosceranno
che essi sono la stirpe benedetta dal Signore.

Parola di Dio

SALMO RESPONSORIALE (Sal 88)
Rit: Canterò per sempre l’amore del Signore.

Ho trovato Davide, mio servo,
con il mio santo olio l’ho consacrato;
la mia mano è il suo sostegno,
il mio braccio è la sua forza.

La mia fedeltà e il mio amore saranno con lui
e nel mio nome s’innalzerà la sua fronte.
Egli mi invocherà: «Tu sei mio padre,
mio Dio e roccia della mia salvezza».

SECONDA LETTURA (Ap 1,5-8)
Cristo ha fatto di noi un regno, sacerdoti per il suo Dio e Padre.

Dal libro dell’Apocalisse di san Giovanni apostolo

Grazia a voi e pace da Gesù Cristo, il testimone fedele, il primogenito dei morti e il sovrano dei re della terra.
A Colui che ci ama e ci ha liberati dai nostri peccati con il suo sangue, che ha fatto di noi un regno, sacerdoti per il suo Dio e Padre, a lui la gloria e la potenza nei secoli dei secoli. Amen.
Ecco, viene con le nubi e ogni occhio lo vedrà,
anche quelli che lo trafissero,
e per lui tutte le tribù della terra
si batteranno il petto.
Sì, Amen!
Dice il Signore Dio: io sono l’Alfa e l’Omèga, Colui che è, che era e che viene, l’Onnipotente!

Parola di Dio

Canto al Vangelo (Is 61,1)
Gloria e lode a te, Cristo Signore!


Lo Spirito del Signore è sopra di me:
mi ha mandato a portare ai poveri il lieto annuncio.

Gloria e lode a te, Cristo Signore!

VANGELO (Lc 4,16-21)
Lo Spirito del Signore è sopra di me; per questo mi ha consacrato con l’unzione.

+ Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, Gesù venne a Nàzaret, dove era cresciuto, e secondo il suo solito, di sabato, entrò nella sinagoga e si alzò a leggere. Gli fu dato il rotolo del profeta Isaìa; aprì il rotolo e trovò il passo dove era scritto:
“Lo Spirito del Signore è sopra di me;
per questo mi ha consacrato con l’unzione
e mi ha mandato a portare ai poveri il lieto annuncio,
a proclamare ai prigionieri la liberazione
e ai ciechi la vista;
a rimettere in libertà gli oppressi
e proclamare l’anno di grazia del Signore”.
Riavvolse il rotolo, lo riconsegnò all’inserviente e sedette. Nella sinagoga, gli occhi di tutti erano fissi su di lui. Allora cominciò a dire loro: «Oggi si è compiuta questa Scrittura che voi avete ascoltato».

Parola del Signore

Rinnovazione delle promesse sacerdotali

Dopo l’omelia, il vescovo si rivolge ai presbiteri con queste parole:

Carissimi presbiteri,
la santa Chiesa celebra la memoria annuale del giorno
in cui Cristo Signore comunicò agli apostoli e a noi il suo sacerdozio.
Volete rinnovare le promesse,
che al momento dell’ordinazione
avete fatto davanti al vostro vescovo e al popolo santo
di Dio?

Presbiteri: Sì, lo voglio.

Volete unirvi intimamente al Signore Gesù,
modello del nostro sacerdozio,
rinunziando a voi stessi
e confermando i sacri impegni
che, spinti dall’amore di Cristo,
avete assunto liberamente verso la sua Chiesa?

Presbiteri: Sì, lo voglio.

Volete essere fedeli dispensatori dei misteri di Dio
per mezzo della santa Eucaristia e delle altre azioni
liturgiche,
e adempiere il ministero della parola di salvezza
sull’esempio del Cristo, capo e pastore,
lasciandovi guidare non da interessi umani,
ma dall’amore per i vostri fratelli?

Presbiteri: Sì, lo voglio.

Quindi, rivolgendosi al popolo, il vescovo continua:

E ora, figli carissimi, pregate per i vostri sacerdoti:
che il Signore effonda su di loro
l’abbondanza dei suoi doni,
perché siano fedeli ministri di Cristo, sommo sacerdote,
e vi conducano a lui, unica fonte di salvezza.

Diacono: Per tutti i nostri sacerdoti, preghiamo.

Ascoltaci, Signore.

Vescovo:
E pregate anche per me,
perché sia fedele al servizio apostolico,
affidato alla mia umile persona,
e tra voi diventi ogni giorno di più immagine viva
e autentica del Cristo sacerdote, buon pastore,
maestro e servo di tutti.

Diacono: Per il nostro vescovo N., preghiamo.

Ascoltaci, Signore.

Vescovo:
Il Signore ci custodisca nel suo amore
e conduca tutti noi, pastori e gregge,
alla vita eterna.

Amen.

Non si dice il Credo e si omette la preghiera universale.
Preghiera sulle offerte
La potenza pasquale di questo sacrificio
elimini, Signore, in noi le conseguenze del peccato
e ci faccia crescere come nuove creature.
Per Cristo nostro Signore.

PREFAZIO
Il sacerdozio di Cristo e il ministero dei sacerdoti.

È veramente cosa buona e giusta,
nostro dovere e fonte di salvezza,
rendere grazie sempre e in ogni luogo
a te, Signore, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno.
Con l’unzione dello Spirito Santo
hai costituito il Cristo tuo Figlio
Pontefice della nuova ed eterna alleanza,
e hai voluto che il suo unico sacerdozio
fosse perpetuato nella Chiesa.
Egli comunica il sacerdozio regale
a tutto il popolo dei redenti,
e con affetto di predilezione sceglie alcuni tra i fratelli
che mediante l’imposizione delle mani
fa partecipi del suo ministero di salvezza.
Tu vuoi che nel suo nome
rinnovino il sacrificio redentore,
preparino ai tuoi figli la mensa pasquale,
e, servi premurosi del tuo popolo,
lo nutrano con la tua parola
e lo santifichino con i sacramenti.
Tu proponi loro come modello il Cristo, perché,
donando la vita per te e per i fratelli,
si sforzino di conformarsi all’immagine del tuo Figlio,
e rendano testimonianza di fedeltà e di amore generoso.
Per questo dono del tuo amore, o Padre,
insieme con tutti gli angeli e i santi,
cantiamo con esultanza l’inno della tua lode: Santo...

mercoledì 23 marzo 2016

Bollettino Fides News del 23 marzo 2016

EUROPA/ITALIA - “Donne e uomini di misericordia”: il 24 marzo la Giornata dei Missionari Martiri
 
Roma (Agenzia Fides) – Dal 1993, per iniziativa del Movimento Giovanile Missionario delle Pontificie Opere Missionarie italiane, ogni anno il 24 marzo si celebra la “Giornata di preghiera e digiuno in memoria dei Missionari Martiri”. Il 24 marzo 1980 venne assassinato Mons. Oscar Arnulfo Romero, Arcivescovo di San Salvador, beatificato il 23 maggio 2015, e in questa Giornata annuale di preghiera e digiuno si fa memoria di quanti nel mondo hanno versato il sangue per il Vangelo. Quest’anno la ricorrenza coincide con il Giovedì Santo, perciò le comunità potranno celebrarla anche in altra data ritenuta più opportuna. La Giornata viene ormai celebrata in diversi Paesi del mondo, promossa da diocesi, istituti religiosi e realtà missionarie.
Nel Giubileo straordinario della Misericordia che stiamo vivendo, la Giornata 2016 ha per tema “Donne e uomini di misericordia”. Come scrive don Michele Antuoro, Direttore di Missio Italia, “sono loro che hanno saputo ‘vivere la ricchezza della missione di Gesù che risuona nelle parole del Profeta: portare una parola e un gesto di consolazione ai poveri, annunciare la liberazione a quanti sono prigionieri delle nuove schiavitù della società moderna, restituire la vista a chi non riesce più a
vedere perché curvo su sé stesso, e restituire a quanti ne sono stati privati’ (Misericordiae Vultus). Gesù è il Volto Misericordioso del Padre, in Lui i volti di Don Andrea Santoro, Mons. Oscar Romero, Don Sandro Dordi….. e di tanti che, come tasselli di un mosaico, compongono e ci svelano l’icona di un Padre ricco di misericordia”.
Il sussidio preparato per l’animazione della Giornata, scaricabile dal sito di Missio Italia, comprende una riflessione teologica sul tema, i profili di quattro missionari uccisi, l’elenco dei missionari uccisi nel 2015 e alcune tracce per la preghiera: Via Crucis, Liturgia Penitenziale, Lectio, Veglia di preghiera, Adorazione Eucaristica. (SL) (Agenzia Fides 23/3/2016)
LINK
Il sussidio per l’animazione della Giornata -> http://www.missioitalia.it
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AFRICA/CENTRAFRICA - Una nuova speranza per il Centrafrica distrutto dalla guerra civile
 
Bangui (Agenzia Fides) - “Da quasi quattro mesi a Bangui – a parte qualche episodio isolato e senza particolari conseguenze – non si spara più” scrive all’Agenzia Fides p. Federico Trinchero, , missionario carmelitano scalzo che opera nel convento Notre Dame du Mont Carmel di Bangui, capitale della Repubblica Centrafricana, dove, a seguito della guerra civile scoppiata nel 2012, sono accolti 5.031 sfollati (vedi Fides 4/12/2014). Il Paese sta vivendo una stagione di speranza con l’elezione del nuovo Presidente, Faustin-Archange Touadéra (vedi Fides 25/2/2016).
“La campagna elettorale e le elezioni (presidenziali e legislative con primo e secondo turno) si sono svolte senza grossi problemi o particolari incidenti. Forse non sono state elezioni perfette, bisogna però considerare e apprezzare che sono state un passo importante e non scontato verso la normalizzazione del Paese” dice p. Federico.
“Non c’è dubbio che la visita di Papa Francesco a Bangui – il 29 e 30 novembre 2015 – abbia notevolmente contribuito a questo cambio di rotta. Forse non è azzardato affermare che la visita del Papa – incerta fino all’ultimo – sia stata addirittura determinante” sottolinea il missionario.
“Ma non ci facciamo illusioni” aggiunge. “Se la guerra è probabilmente finita, c’è però una battaglia importante da combattere contro la povertà e il sottosviluppo. Ci sono poi ancora alcune zone del Paese dove l’autorità dello Stato e le forze di pace faticano ad imporsi. Inoltre le minacce dei ribelli ugandesi dell’LRA (vedi Fides 10/2/2016), già attivi nella parte orientale del paese, come quelle di Boko Haram, attivi nel nord del Camerun, confinante con la parte nord-occidentale del Centrafrica, non sono da sottovalutare. C’è poi da vincere l’importante battaglia della riconciliazione tra cristiani e musulmani”.
“Ora non c’è che da mettersi al lavoro. Tutti, a cominciare soprattutto dai centrafricani, che forse dovrebbero amare di più il loro Paese, essere più esigenti nei confronti di chi li governa, smetterla di accusare gli altri, avere qualche ambizione e osare anche qualche sogno per un Centrafrica diverso” conclude il missionario. (L.M.) (Agenzia Fides 23/3/2016)
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AFRICA/SUDAN - Condizioni igieniche precarie e sovraffollamento favoriscono le malattie nei campi profughi del nord Darfur
 
Sortony (Agenzia Fides) – I servizi idrici e sanitari nei campi del nord Darfur non sono in grado di far fronte al fabbisogno degli sfollati recentemente sfuggiti dagli scontri nel campo Jebel Marra. Secondo le cifre delle Nazioni Unite, si tratta di oltre 100 mila persone arrivate solo questa settimana. Tra le conseguenze del sovraffollamento e della precarietà di acqua sta dilagando una epidemia di congiuntivite tra i bambini, in particolare i profughi nel campo di Kabkabiya, che sono anche privi di farmaci e cure mediche. Un attivista ha riferito all’emittente Radio Dabanga che l’infezione è comparsa da una settimana, non ci sono strutture sanitarie e la gente per essere curata è costretta a raggiungere l’ospedale locale dell’United Nations–African Union Mission in Darfur (UNAMID). “I medici sono in grado di assistere solo 15 pazienti al giorno, tra tutti i malati che arrivano fino a lì” riferisce la fonte.
Nel presidio Unamid a Sortony, nella zona sud della città di Kabkabiya, oltre 60 mila nuovi sfollati da Jebel Marra continuano ad ammalarsi con il conseguente proliferare di virus e batteri. L’Ufficio delle Nazioni Unite per gli affari umanitari (OCHA) ha riferito che, a Sortony, l’approvvigionamento all’acqua rimane la sfida principale. Attualmente, il numero totale dei nuovi profughi da Jebel Marra è 110,273, di questi circa il 95% hanno trovato riparo nei campi profughi nel Darfur settentrionale. Sortony continua ad essere il più grande ricettore di sfollati, finora ne sono stati segnalati 62,192. Altri 36 mila hanno trovato rifugio nel campo di Tawila. Circa 3 mila a Kabkabiya. (AP) (23/3/2016 Agenzia Fides)
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ASIA/COREA DEL SUD - Il Card. Yeom: “La Pasqua doni benedizione, luce e pace alla Corea”
 
Seul (agenzia Fides) – “La luce del Signore risorto risplenda su tutti voi. Preghiamo per i nostri fratelli e sorelle in Corea del nord: possano essere abbondanti le benedizioni su di loro. Preghiamo per la pace nella penisola coreana e per la pace nel mondo. Preghiamo perchè Dio doni saggezza per risolvere la questione delle armi nucleari nella Corea del nord. Che Dio ci guidi nelle vie della pace”: è l’auspicio espresso da Cardinale Andrew Yeom Soo-jung, Arcivescovo di Seul, nel suo messaggio pasquale. Il tema del messaggio, inviato all’Agenzia Fides, è tratto dal Vangelo di Giovanni: “Per mezzo di lui era la vita e la vita era la luce dell’umanità” (Gv 1, 4).
“Gesù è diventato la luce del mondo che illumina i nostri peccati e le tenebre. L'annuncio della Chiesa è che Cristo è la luce del mondo che nessuna tenebra può vincere” rimarca il testo. “Dopo la Risurrezione, Gesù apparve ai discepoli e ha inviato loro il messaggio di pace”, “ha aperto i loro cuori chiusi, ha dato loro coraggio e ha mostrato loro la via della vita”.
“La nostra società oggi è piena di tenebre. La gente vive nella paura, sotto l'incubo della guerra, del terrorismo e di gravi problemi economici. Viviamo in un tempo in cui è urgente il bisogno di pace. Noi fedeli che abbiamo ricevuto la luce della risurrezione, siamo chiamati a portare la luce dell’amore e della speranza nel mondo”.
IL Cardinale fa riferimento anche alle elezioni legislative per l’Assemblea Nazionale della Corea, che avrà luogo prima del tempo, ricordando che “il potere è servizio” e che con il voto si eleggono “quanti si dedicheranno al futuro e al benessere del nostro paese”. “Prego che tutti noi esercitiamo il nostro sacro diritto come cittadini della Corea” aggiunge, che “ha urgente bisogno della luce di Cristo”.
Il testo , infine, tocca il tema della misericordia, ricordando l’espressione centrale del Giubileo: “Siate misericordiosi, come il Padre vostro è misericordioso”, definendo la misericordia come frutto di una vita illuminata e permeata dalla grazie della Risurrezione. (PA) (Agenzia Fides 23/3/2016)
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ASIA/INDIA - Pastore protestante aggredito in Rajasthan
 
New Delhi (Agenzia Fides) – Il Pastore Sumati Prakash Kharadia, della comunità protestante “Assemblea di Dio”, è stato aggredito e brutalmente picchiato da una folla di circa 25 estremisti nel villaggio di Sabli, in Rajasthan. Il Pastore si trova ora in ospedale con lesioni e fratture. “L’attacco brutale a un Pastore pentecostale innocente, avvenuto il 20 marzo in Rajasthan, giunge un mese dopo che i cristiani sono stati percossi nel distretto di Churu, in Rajasthan, con l'accusa di fare proselitismo” commenta a Fides Sajan K. George, presidente del “Global Council of India Christians” (Gcic), deplorando l’avvenimento e la violenza sulle minoranze da parte di gruppi radicali induisti. “Si tratta di accuse infondate. I gruppi della destra indù prendono di mira i cristiani con l'accusa di operare conversioni fraudolente. Ricordiamo che la Costituzione indiana sancisce la libertà religiosa e chiediamo al governo di farla rispettare” nota il Gc ic. (NC-PA) (Agenzia Fides 23/3/2016)
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ASIA/INDIA - Veglia di preghiera per il rilascio del Salesiano rapito in Yemen
 
Goa (Agenzia Fides) – Esprimendo dolore e lutto per la strage delle quattro Missionarie della Carità in Yemen, l’Arcivescovo di Goa e Daman, Sua Ecc. Mons. Filipe Neri Ferrao, ha invocato la liberazione del prete Salesiano p. Tom Uzhunnalil, rapito in Yemen nella stessa occasione. Presiedendo una veglia di preghiera, l’Arcivescovo ha ricordato che “i Salesiani di Don Bosco hanno compiuto 25 anni della loro presenza e di servizio in Yemen nel 2012”, pregando “che la pace torni a regnare in Medio Oriente e del Nord Africa dilaniata dalla guerra, da dove milioni di profughi stanno fuggendo, rischiando la vita, per raggiungere la libertà sulle coste dell'Europa”.
“Preghiamo ardentemente che il buon senso prevalga e la pace venga ripristinata in quella regione”, ha detto l’Arcivescovo. “Nella più santa delle settimane, mentre contempliamo la Passione e morte di Gesù Cristo – ha ricordato – in Medio Oriente e in altre parti del mondo tanti innocenti vengono ancora una volta condannati. La giustizia è calpestata e uomini e donne sono uccisi per la loro fede. Affidiamo la loro vita a Cristo Gesù”.
Nella giornata del Giovedì Santo, il Rettore Maggiore dei Salesiani, don Angel Fernandez Artime ha inviato un appello all’intera Famiglia Salesiana, invitando a pregare per la pace per p.Tom Uzhunnalil (vedi Fides 22/3/2016). (PA) (Agenzia Fides 23/3/2016)
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ASIA/SIRIA - Arcivescovo siriano sulle stragi di Bruxelles: purtroppo l'Europa raccoglie quello che è stato seminato in Siria e Iraq
 
Hassakè (Agenzia Fides) – Nelle stragi di Bruxelles, dopo quelle di Parigi, “purtroppo la popolazione innocente raccoglie anche quello che circoli e poteri europei hanno seminato in Siria e Iraq negli ultimi anni”. E' questa l'amara riflessione sui tragici fatti della capitale belga che l'Arcivescovo cattolico siriano Jacques Behnan Hindo consegna all'Agenzia Fides.
Nell'analisi di Mons. Hindo, che guida l'arcieparchia siro-cattolica di Hassakè-Nisibi, le gravi responsabilità delle leadership europee e occidentali, condizionate spesso da interessi egoistici di corto respiro, si manifestano con evidenza in diversi punti.
“Anche diversi leader europei” rimarca l'Arcivescovo siro cattolico “fino a poco tempo fa avevano come principale obiettivo geopolitico la caduta del governo di Assad, puntavano a accreditare anche le milizie jihadiste di al-Nusra come 'islamici moderati' e attaccavano la Russia per aver colpito le roccaforti di quelle milizie, sostenendo che le iniziative russe dovevano limitarsi a colpire solo il cosidetto Stato Islamico (Daesh)”. Inoltre, secondo l'Arcivescovo Hindo, molti governi occidentali continuano fino ad ora a non mettere in alcun modo in discussione i rapporti privilegiati che intrattengono proprio con le nazioni e i gruppi di potere finanziario da cui provengono flussi di risorse e ideologie che alimentano la rete del terrore: “I leader europei, e tutto l'Occidente” ricorda mons. Hindo “mantengono da decenni l'asse preferenziale con l'Arabia Saudita e gli emirati della penisola arabica. Negli ultimi decenni, hanno garantito a questi Paesi la possibilità i finanziare in tutta Europa, e anche in Belgio, la nascita di una rete di moschee dove si predicava il wahhabismo, l'ideologia che avvelena l'islam e fa da base ideologica per tutti i gruppi jihadisti. E tutto questo è accaduto perchè su tutto prevalevano le logiche economiche e i contratti miliardari coi padroni del petrolio. Flussi di denaro e risorse che alimentano anche le centrali terroristiche”. Anche la risposta europea davanti all'emergenza dei rifugiati rappresenta secondo l'Arcivescovo siriano un sintomo della debolezza e della confusione in cui versano le leadership europee: “L'Europa” fa notare mons. Hindo “sulla questione dei rifugiati ha scelto di trasformarsi in ostaggio della Turchia. Comprendo le difficoltà europee, ma faccio notare che gli sfollati accolti in Europa nel 2015 non superano lo 0,2 per cento della popolazione, mentre in un piccolo Paese come il Libano la loro quota cor risponde ormai alla metà della popolazione locale. Comprendo le lacrime del commissario europeo per la politica estera. Ma ricordo che da 5 anni vengono ammazzati migliaia di siriani musulmani e cristiani, donne uomini e bambini. E non ci sono lacrime per loro”. (GV) (Agenzia Fides 23/3/2016).
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AMERICA/TRINIDAD E TOBAGO - “La corruzione è peccato” dice Mons. Harris invitando alla solidarietà con i poveri
 
Port of Spain (Agenzia Fides) – “Ogni omicidio è una crocifissione del Signore. Ogni volta che noi lasciamo una persona senza casa a morire sulla strada, è una crocifissione del Signore. Ogni volta che qualcuno muore nei nostri ospedali per la scarsa assistenza medica è una crocifissione del Signore. Ogni volta che c'è corruzione nel governo, si tratta di una crocifissione del Signore e noi prendiamo parte ad essa". Sono le dure parole dell'Arcivescovo di Port of Spain, Sua Ecc. Mons. Joseph Harris C.S.Sp. durante la celebrazione della Domenica delle Palme, il 20 marzo, che ha presieduto nella chiesa della Madonna del Perpetuo Soccorso a San Fernando. L’Arcivescovo ha sottolineato: "Ogni volta che si commette un peccato grave, si crocifigge il Signore, ancora una volta".
La nota inviata a Fides segnala che Mons. Harris non ha fatto alcun riferimento esplicito, tuttavia qualche giorno fa il ministro Marlene McDonald è stato licenziato per aver assunto dei parenti nel suo ufficio. Secondo la stampa locale, anche diversi deputati, tra cui l'ex primo ministro Kamla Persad-Bissessar, avrebbero ammesso l'assunzione di parenti stretti nei loro uffici. Mons. Harris ha concluso la celebrazione invitando alla conversione e alla solidarietà con i più poveri, e a vivere i riti della settimana santa.
(CE) (Agenzia Fides 23/03/2016)
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AMERICA/COLOMBIA - Mons. Casas: “Non si può pensare alla pace senza sradicare la corruzione”
 
Neiva (Agenzia Fides) – “Non si può pensare alla pace della Colombia se non si porta a termine l’impegno specifico di sradicare la grave corruzione che pervade il paese" ha detto il Vescovo della diocesi colombiana di Neiva, Sua Ecc. Mons. Froilan Tiberio Casas Ortiz, all’inizio della Settimana Santa. Il Vescovo ha chiamato i cattolici a vivere questa settimana nella riflessione e nell’impegno sul tema della pace, chiedendo ai politici della regione di moderare i discorsi di odio e di rancore che si sentono fra i partiti. In particolare Mons. Casas ha sottolineato che non si riusciranno a fare grandi cose se ognuno non si impegna nel proprio piccolo.
Dalle informazioni raccolte da Fides, la popolazione del dipartimento di Huila, in parte sotto la giurisdizione della diocesi di Neiva, soffre molto a causa della corruzione sia ad opera delle FARC che dei partiti politici. Il 17 marzo la popolazione di Neiva ha manifestato proprio per questo motivo e per i licenziamenti della impresa Ecopetrol. Il 16 marzo sono stati catturati 7 guerriglieri delle FARC che chiedevano tangenti ai commercianti della zona per una presunta "protezione".
(CE) (Agenzia Fides, 23/03/2016)

Un video per la Pasqua e non solo: per la fede con Gesù

https://www.youtube.com/watch?v=YkSLVJ45oAI

Udienza di mercoledi 23 marzop 2016



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Papa: non saremo mai abbandonati nelle prove della vita
vaticanit - italiano
“Il Mistero che adoriamo in questa Settimana Santa è una grande storia d’amore che non conosce ostacoli. La Passione di Gesù dura fino alla fine del mondo, perché è una storia di condivisione con le sofferenze di tutta l’umanità e una permanente presenza nelle vicende della vita personale di ognuno di noi. Insomma, il Triduo Pasquale è memoriale di un dramma d’amore che ci dona la certezza che non saremo mai abbandonati nelle prove della vita”.

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