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lunedì 6 novembre 2023

Evento Mariano a Palmanova

 

PEREGRINATIO: 7 NOVEMBRE COINVOLTE LE SOTTOSEZIONI DI GORIZIA, TRIESTE E UDINE. MESSA PRESIEDUTA DA MONS. MAZZOCATO

Appuntamento martedì 7 novembre al Duomo di Palmanova

La statua della Madonna Immacolata di Lourdes sta percorrendo le varie regioni italiane nell’occasione dei 120 anni di fondazione dell’Unitalsi nazionale. L’ispirazione per la  “Peregrinatio Mariae” venne ai dirigenti romani presenti al santuario per il pellegrinaggio nazionale, ispirazione alla quale il Rettore Padre Michel Daubanes ben ha corrisposto, concedendo una immagine della Vergine. Il viaggio di Maria è iniziato, quindi, nel mese di settembre di quest’anno e continuerà fino a sabato 23 marzo 2024, quando verrà accolta dalla Sezione Unitalsi dell’Umbria e da lì farà ritorno al santuario di Lourdes.

La sacra immagine arriverà in mattinata a Palmanova, anche nel nostro Friuli – Venezia Giulia, il giorno 7 novembre (martedì) e rimarrà ospite del Duomo Dogale fino alla sera quando, dopo il saluto finale, verrà portata a Padova.
Nella nostra regione ci sono tre Sottosezioni unitalsiane: quella di Gorizia, quella di Trieste e quella di Udine, che si sono trovate concordi a celebrare la particolare giornata tutte e tre assieme in perfetta fraternità. Per questo Maria Immacolata attenderà tutti coloro che lo desiderano all’interno delle mura del magnifico tempio veneziano di Palmanova, allargando le proprie braccia in un’accoglienza materna.

Le tre Sottosezioni, considerata la straordinarietà dell’avvenimento, si sono fatte promotrici di un più vasto movimento invitando le parrocchie, le associazioni cattoliche, i movimenti di ispirazione mariana, coloro che si occupano in modo particolare di sofferenza e disabilità, i maggiori movimenti giovanili, a passare per Palmanova per un saluto, una preghiera alla Vergine Immacolata per se stessi, ma soprattutto per il bene, la salvezza e la pace tra i popoli.
Concluderà l’intensa giornata mons. Andrea Bruno Mazzocato, Arcivescovo di Udine, che celebrerà la Messa di fine giornata, alle ore 19.00. Fin d’ora le tre Sottosezioni sorelle del Friuli-Venezia Giulia ringraziano il Parroco di Palmanova per la gentilissima disponibilità e quanti stanno lavorando per la buona riuscita di questa “Visita” di Maria in casa nostra.

Il programma
– ore 10.30: Accoglienza della Sacra Immagine;
– ore 11.00: Preghiera del Rosario – Sottosezione di Udine;
– ore 12.00: Celebrazione Santa Messa – Sottosezione di Gorizia;
– ore 13.00: Preghiera silenziosa;
– ore 14.00 – 15.00: Celebrazione dell’Ora Nona e preghiera silenziosa;
– ore 15.00: Preghiera del Rosario – Sottosezione di Gorizia;
– ore 16.00 – 17.00: Preghiera silenziosa;
– ore 17.00 – 18.00: Celebrazione dei Vespri e preghiera silenziosa;
– ore 18.00: Preghiera del Rosario – Sottosezione di Trieste;
– ore 19.00: Celebrazione Santa Messa presieduta da mons. Andrea Bruno Mazzocato, Arcivescovo di Udine e concelebrata dai acerdoti che lo desiderano.
– ore 20.30 circa: Processione aux flambeaux e saluto all’Immacolata.

mercoledì 15 marzo 2023

ASIA/CINA - Rendere grazie a Dio tra le vette del Monte Lú. 15 marzo 2023

 

ASIA/CINA - Rendere grazie a Dio tra le vette del Monte Lú. I pellegrinaggi quaresimali al Santuario di Lushan per la festa di San Giuseppe
 


Lushan (Agenzia Fides) – Lushan, il “Monte Lú”, è una montagna situata nell’omonimo distretto a sud della città di Jiujiang nella provincia cinese di Jiangxi. Da lontano si possono ammirare innumerevoli vette che sfumano tra le nuvole con paesaggi incantevoli. L’intera area, riconosciuta come patrimonio culturale accreditato dall'UNESCO, è ora compresa all’interno di un vasto parco naturale conosciuto a livello internazionale. Fu proprio in quella regione che i missionari lazzaristi francesi eressero nel 1894 la chiesa dedicata all’Assunzione di Maria, proprio con l’intento di offrire un’oasi spirituale anche per le comunità cattoliche delle aree di Shanghai, Nanchino e Wuhan, e da tutti i paesi e le città della provincia di Jiangxi.E' lì che anche oggi la comunità cattolica di Jiujiang, nella provincia di Jiangxi, ha portato i suoi fedeli per un pellegrinaggio quaresimale, nei giorni che precedono la festa di San Giuseppe, venerato anche come Patrono delle missioni in Cina. Via Crucis, adorazione, sacramento della penitenza, per ripercorrere insieme la via di Gesù, che con la sua Passione si abbandona all’abbraccio del Padre.
Il parroco don Pang Rui e le suore hanno guidato il pellegrinaggio invitando tutti a camminare sulle orme di San Giuseppe, “per imparare le virtù dell'obbedienza al Signore, la sua fervida pietà, la dedizione a servizio della Sacra Famiglia”.

Nel 2013, la comunità cattolica di Jiangxi ha eretto presso la chiesa dell’Assunzione di Maria anche il Centro Spirituale di Matteo Ricci di Lushan. In dieci anni, quello di Lushan è diventato uno dei santuari più amati dai cattolici cinesi, e viene frequentato anche da tanti non battezzati, visto che il Centro offre anche ospitalità a chiunque desidera trascorrere un tempo di pace e raccoglimento in un ambiente che rasserena l’anima, lontano dalla frenesia delle megalopoli. Le persone possono passeggiare lungo i sentieri della Via Crucis, pregare e meditare davanti alle statue della Madonna, ed ammirare le meraviglia del Creato del Signore. Tutto è reso possibile anche grazie alla lungimiranza e al duro lavoro dei missionari. Lo stile di costruzione del Santuario (dalla chiesa al Centro spirituale) è semplice e lineare. Le pietre della chiesa raccontano la vicende di una ininterrotta esperienza di fede vissuta anche in mezzo alle tribolazioni. Da130 anni fa, e con un ritmo divenuto più intenso nell’ultimo decennio, anche grazie all’indizione dell’Anno Santo della Misericordia, il Santuario è meta costante di pellegrinaggi di comunità, famiglie, singoli viandanti. Arrivano da tutta la provincia e dalle grandi aree urbane circostanti gruppi di immigrati interni, sacerdoti e suore – quelle delle Congregazioni diocesane dello Spirito Santo, del Sacro Cuore di Gesù, le Missionarie francescane, le Piccole sorelle di Santa Teresa di Lisieux… - che lì tengono i loro ritiri spirituali, per chiedere che la grazia di Cristo rinnovi il loro fervore apostolico e missionario, al servizio di tutto il popolo. Così. Ogni giorno, i canti dell’Ave Maria, dell’Alleluia, il Dona nobis pacem intonati dai vari cori parrocchiali salgono tra le nuvole del Monte Lu, per rendere grazie a Maria e al Padre che è nei Cieli. (NZ) (Agenzia Fides 15/03/2023)


venerdì 30 settembre 2022

Lourdes

Un nuovo sito internet per vivere il pellegrinaggio a Lourdes


I membri della comunità d’accoglienza del Santuario Nostra Signora di Lourdes sono lieti di annunciare l'uscita ufficiale del nuovo sito internet portale www.lourdes-france.com

Questo sito internet realizzato qualche mese fa, è stato testato e rivela già grandi opportunità per un futuro sviluppo. Presenta le attività pastorali che il Santuario offre ai pellegrini, gli orari delle celebrazioni e mira principalmente a facilitare la permanenza a Lourdes di tutti i pellegrini.

4 nuove funzionalità sul portale del sito
> Scoprire e partecipare a un pellegrinaggio.
> Scoprire il servizio a Lourdes in tutta la sua diversità.
> Vivere i festeggiamenti dal vivo o in replay, grazie alla nuova piattaforma TV di Lourdes.
> Seguire le notizie del Santuario

Non possiamo dire tutto su un solo sito internet,

www.lourdes-france.org rimane operativo e diviene il sito ufficiale del Santuario.
Presenta l'organizzazione del Santuario e riceve donazioni e offerte a favore dell'Associazione diocesana e dei suoi progetti.

Tutti i siti internet del Santuario sono collegati tra loro.
Non importa da quale porta passate per entrare... siete tutti i benvenuti.

    

Attraverso l'ingresso principale 
www.lourdes-france.com scoprirete:
www.missionsndlourdes.com (il sito delle Missioni Nostra Signora di Lourdes)
>
 www.nuitsdelourdes.com (il sito delle Notti di Lourdes)
www.lourdes-united.org (il sito dedicato all'evento Lourdes United)
www.journeesdelourdes.org (il sito dedicato all'evento delle Giornate di Lourdes)
www.lourdes-france.org (il sito ufficiale del Santuario Nostra Signora di Lourdes)

mercoledì 27 aprile 2022

4mila copti egiziani in pellegrinaggio a Gerusalemme per la Pasqua

AFRICA/EGITTO - 4mila copti egiziani in pellegrinaggio a Gerusalemme per la Pasqua
 

Il Cairo (Agenzia Fides) – Sono più di 4mila i cristiani copti egiziani che quest’anno hanno compiuto o stanno compiendo il pellegrinaggio a Gerusalemme e in Terra Santa in occasione della Pasqua, per celebrare riti e liturgie nei luoghi legati alla passione, alla morte e alla resurrezione di Gesù. Il dato, fornito dalla rete di 27 compagnie turistiche operanti nel settore dei pellegrinaggi in Terra Santa, acquista rilievo se si considera il blocco forzato dei pellegrinaggi e dei viaggi registrato negli ultimi due anni a causa della pandemia, e se si tiene conto anche dei divieti che in passato hanno impedito per decenni ai cristiani copti egiziani di visitare la Città Santa, effetto collaterale del conflitto arabo-israeliano.
I tour operator egiziani sono tornati a organizzare pellegrinaggi cristiani attenendosi a precise norme emanate dalle autorità egiziane con l’intento di mantenere alto il livello di guardia davanti alla perdurante pandemia da Covid-19. Il viaggio a Gerusalemme e in alti luoghi della Terra Santa – comprese le città di Nazareth e Betlemme – è stato autorizzato dagli apparati egiziani solo per pellegrini con età dai 40 anni in su, che avessero ricevuto almeno due dosi di vaccino anti-Covid. Le restrizioni imposte dalle autorità sanitarie e soprattutto la generale crisi economica – rimarca il sito Copts United – hanno impedito quest’anno ai pellegrinaggi copti in Terra Santa o raggiungere cifre più ragguardevoli.
In passato (vedi Fides 13/1/2022), una vera e propria proibizione a visitare Gerusalemme era stato imposto nel 1979 a tutti i copti ortodossi dal Papa copto di allora, il Patriarca Shenuda III (1923-2012). Negli anni in cui si radicalizzava il conflitto arabo-israeliano, Papa Shenuda III aveva vietato ai fedeli della sua Chiesa di compiere pellegrinaggi nello Stato ebraico, e non aveva cambiato posizione neanche dopo la normalizzazione dei rapporti tra Egitto e Israele. Tale divieto non è stato formalmente revocato dopo la morte del Patriarca Shenuda, ma già nel 2014 il viaggio compiuto in Terra Santa da una novantina di cristiani copti in occasione della Settimana Santa aveva reso manifesta l'inattualità della disposizione disciplinare anti-pellegrinaggio, nel quadro dei rapporti esistenti tra le due nazioni confinanti. A incentivare ulteriormente i pellegrinaggi dei copti in Terra Santa ha di certo contribuito anche il viaggio compiuto nel novembre 2015 a Gerusalemme dallo stesso Patriarca Tawadros II, in occasione dei funerali dell'Arcivescovo Abraham, capo della locale comunità copta ortodossa. Poi, lo scorso 7 gennaio, in occasione delle Natale copto, Papa Tawadros ha dichiarato esplicitamente in un’intervista televisiva che i cristiani copti d’Egitto non contravvengono ad alcuna disposizione dell’autorità ecclesiastica quando si recano in pellegrinaggio a Gerusalemme. Nella stessa intervista, Papa Tawadros ha ricordato che dal XIII secolo le cronache attestano la presenza di un Vescovo copto residente nella Città Santa, facendo notare che anche la sospensione dei pellegrinaggi provenienti dall’Egitto ha contribuito a rendere più esigua la presenza dei copti in Terra Santa. Il Patriarca copto ha anche citato i ripetuti inviti a visitare Gerusalemme rivolti agli egiziani anche dal Presidente palestinese Abu Mazen durante le sue visite ufficiali in Egitto.
(GV) (Agenzia Fides 27/4/2022)

lunedì 14 ottobre 2019

Agenzia Fides 14 ottobre 2019

AFRICA/CIAD - Mese Missionario Straordinario: “Nessuno di noi è giunto alla fede da solo o attraverso i propri sforzi” dice il Vescovo di Goré
 
N’Djamena (Agenzia Fides) - “Indicendo il Mese Missionario Straordinario, il Papa vuole dare a ciascuno di noi l'opportunità di rendersi conto che la nostra fede in Gesù Cristo manifestata nel battesimo è innanzitutto un dono di Dio per il quale ogni giorno dobbiamo ringraziarLo” ha affermato Sua Ecc. Mons. Martin Waingue Bani, Vescovo di Goré, nel sud del Ciad, nell’omelia di domenica 6 ottobre, nella quale si è celebrata l’apertura del Mese Missionario Straordinario Ottobre 2019.
“Nessuno di noi è giunto alla fede da solo o attraverso i propri sforzi” ha sottolineato Mons. Waingue Bani. “La fede nasce dall'ascolto della Parola di Dio e questa parola non può essere ascoltata se non c'è qualcuno che la annuncia. Ognuno di noi ha avuto nella sua vita una madre, un padre, un catechista, un prete, una suora, in breve una testimonianza del Vangelo che lo ha portato alla conoscenza di Gesù”. Pertanto, questo Mese Missionario deve essere anche un'opportunità per noi per ricordare tutti coloro che ci hanno portato il Vangelo, a partire dai primi missionari, i Padri Spiritani e Cappuccini, e tutte le congregazioni missionarie, maschi e femmine. Ognuno di loro ha contribuito con la propria pietra alla costruzione di questa Chiesa Famiglia di Dio qui a Doba, senza dimenticare i numerosi catechisti senza i quali Gesù Cristo non sarà annunciato nelle profondità dei nostri villaggi” ha ricordato il Vescovo.
Tutto questo è reso possibile dall’azione dello Spirito Santo ha aggiunto Mons. Waingue Bani: “È grazie all'azione dello Spirito Santo che possiamo credere e amare Gesù. Questo è il motivo per cui la nostra fede è un dono gratuito di Dio, al quale possiamo rivolgere la nostra lode quotidiana per tutti i suoi benefici. Ma come seme che riceviamo e seminiamo per produrre cibo per noi e per i nostri cari, così la fede ci spinge a raddoppiare i nostri sforzi per condividerli con i nostri fratelli e sorelle come una buona novella”.
“Sia che abbiamo scelto di seguire il Signore nel matrimonio o nella vita consacrata, siamo chiamati a testimoniare la nostra fede nella vita concreta di ogni giorno. In questo senso, essere battezzati o essere cristiani significa essere discepoli missionari, è assumersi la responsabilità e la sofferenza come dice San Paolo nell'annuncio del Vangelo” ha rimarcato il Vescovo.
Mons. Waingue Bani ricorda che “la prima missione cattolica in Ciad, prima a Kou Doholo e poi trasferita qui a Doba, è stata aperta sotto il patrocinio di Santa Teresa di Gesù Bambino. Ecco perché questa cattedrale che ci accoglie per la celebrazione di apertura di questo Mese Missionario Straordinario, porta il nome di Santa Teresa di Gesù Bambino perché è qui che è nata la prima comunità della nostra diocesi, una comunità che è il frutto di questo seme della Parola di Dio gettato nel terreno 90 anni fa dai primi missionari cattolici, i padri Spiritani francesi Heriau e Columbus. Tutto questo per dire che la prima forma di evangelizzazione è prima di tutto la testimonianza della vita di preghiera e carità”. (L.M.) (Agenzia Fides 14/10/2019)
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AFRICA - Mese Missionario Straordinario: la vera sfida è una missione di speranza per l’ Africa
 
Kara (Agenzia Fides) – “Restituire un posto di rilievo al messaggio di speranza che porta il Vangelo di Cristo è fondamentale per la missione in Africa. Cristo è venuto in mezzo a noi affinché avessimo vita in abbondanza”, dice all’Agenzia Fides padre Donald Zagore, teologo della Società per le Missioni Africane, in occasione della celebrazione del Mese Missionario Straordinario, in corso nel continente. “Sofferenza, disperazione, cultura della morte, stanno costantemente scalfendo la vita della nostra gente in Africa: è più che mai urgente portare loro il giusto conforto . L'africano ha bisogno di essere consolato nel suo essere. Il Vangelo di Cristo deve essere in grado di guarire i cuori feriti di un continente segnato da tanta sofferenza. L'Africa ha bisogno di missionari di speranza”, insite il teologo.
Padre Donald parla di “una speranza liberatrice, che immerge l'uomo africano in una dinamica di ‘emancipazione olistica’, che il suo completamento nella nascita di comunità di fede cristiane africane in grado di essere significative per l'intera società. Queste comunità di fede siano tenaci difensori di un’etica di convivenza, pace, unità e fraternità”.
“La speranza cristiana deve poter essere presentata all'uomo africano come una realtà non solo escatologica, ma una realtà di oggi, che sia tangibile e che l'uomo africano può toccare e contemplare quotidianamente. Una missione di speranza rimane la grande sfida per l'attività missionaria in Africa”, conclude p. Zagore.
(DZ/AP) (14/10/2019 Agenzia Fides)
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ASIA/INDIA - Leader politici e religiosi ricordano l'Arcivescovo di Shillong, deceduto negli Stati Uniti
 
Shillong (Agenzia Fides) - Condoglianze e espressioni di solidarietà e profonda gratitudine sono state espresse dal Primo ministro indiano, Narendra Modi, che ha guidato i leader politici e religiosi nel ricordare il 68enne Dominic Jala Sdb, Arcivescovo di Shillong, deceduto in un incidente d'auto in California (USA) il 10 ottobre. Intanto la comunità cattolica nello stato di Meghalaya (India Nord Orientale), dove era nato e dove svolgeva il suo ministero episcopale, è immersa nella preghiera.
L'Arcivescovo salesiano "sarà ricordato per il suo impeccabile servizio alla società e la passione per il progresso di Meghalaya. Possa la sua anima riposare in pace”, ha twittato il Primo ministro indiano il 12 ottobre, subito dopo la notizia della scomparsa del presule cattolico.
Secondo quanto riferito dalla polizia americana, l'incidente è avvenuto intorno alle 23,00, ora locale, del 10 ottobre quando l'Arcivescovo Jala era in viaggio in California insieme a p. Mathew Vellankal e a p. Joseph Parekkatt, due sacerdoti indiani impegnati nel servizio pastorale negli Stati Uniti. Padre Vellankal, che era alla guida dell'auto, e l'Arcivescovo Jala, che era sul sedile anteriore, sono morti sul colpo mentre l'altro prete ha subito gravi ferite ed è ricoverato in ospedale.
L'Arcivescovo, dopo aver preso parte alla "visita Ad limina" dei Vescovi dell'India nord-orientale in Vaticano, era andato negli Stati Uniti per partecipare a una riunione della Commissione Internazionale per la liturgia e per incontrare alcuni amici sacerdoti.
L'Arcivescovo era il primo prete della tribù Khasi, uno dei gruppi etnici di spicco di Meghalaya. Nello stato la notizia ha creato shock e commozione. In particolare i fedeli cattolici in tutta la regione hanno ricordato la vita e il contributo dell'Arcivescovo Jala alla società.
Sacerdoti e religiosi dell'Arcidiocesi di Shillong hanno dichiarato: “È davvero una triste notizia per tutti noi sapere che il nostro amato Arcivescovo è morto, lontano dalla sua terra natale, lontano da noi. Stiamo aspettando il ritorno dei suoi resti mortali. Successivamente, potremo organizzare le esequie. A partire da ora, invitiamo tutti a pregare per noi, a pregare per la nostra arcidiocesi e soprattutto a pregare per l'anima del caro Arcivescovo”.
Numerosi leader politici del Meghalaya, come il Primo Ministro dello stato, Conrad Sangma, hanno inviato messaggi di cordoglio e solidarietà.
Mons. John Moolachira, Arcivescovo di Guwahati e presidente del Consiglio dei Vescovi cattolici del Nordest dell'India, ha scritto: “Affidiamo la sua anima nelle mani del Creatore. Noi Vescovi cattolici dell'India nord-orientale siamo addolorati per la sua scomparsa. In questo momento di dolore ci rivolgiamo ed espriminiamo la nostra vicinanza spirituale a sacerdoti, a religiosi e a fedeli dell'Arcidiocesi di Shillong: preghiamo per l'eterno riposo dell'anima del defunto e per tutta l'arcidiocesi di Shillong". (SD) (Agenzia Fides 14/10/2019)
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ASIA/PAKISTAN - Diritti umani e libertà religiosa per un Pakistan tollerante e inclusivo
 
Karachi (Agenzia Fides) - E' necessario sviluppare una nuova cultura nazionale per rendere il Pakistan più tollerante e inclusivo per i seguaci di tutte le fedi: lo hanno hanno sottolineato gli attivisti della società civile partecipando a un seminario organizzato nei giorni scorsi a Karachi dal "Center for Social Justice" (CSJ) per discutere di libertà religiosa e diritti umani in Pakistan alla luce di vari aspetti legali.
Come appreso dall'Agenzia Fides, studenti, attivisti, membri di Ong, uomini politici e leader delle minoranze religiose hanno preso parte alla discussione, sottolineato la necessità di favorire l'armonia interreligiosa nel paese e rilevando gli ostacoli al rispetto dei diritti umani in Pakistan.
"Pur avendo numerose leggi nella Costituzione che garantiscono la libertà sociale, culturale e religiosa alle minoranze, l'adesione e il rispetto di quelle leggi restano limitati", ha affermato il direttore esecutivo del CSJ, il cattolico Peter Jacob. “In generale, la libertà religiosa è indiscussa a livello legale - ha rimarcato - ma bisognerebbe creare un'ampia narrativa nazionale per promuoverla realmente nella vita sociale in Pakistan".
Ha proseguito Jacob: “Abbiamo bisogno di un altro 'Paigham-e-Pakistan' (una dichiarazione pubblica da parte del governo, ndr), con tutte le parti interessate, compresa la società civile, le minoranze, le donne, gli educatori e gli studenti, per sviluppare questa narrazione. Alcuni dei problemi che affrontiamo sono il risultato di sfide di carattere religioso. È necessario sviluppare una voce consolidata per rendere il Pakistan più tollerante e inclusivo", ha affermato.
Mahnaz Rahman, donna leader della "Fondazione Aurat" ha ribadito: “Il fondatore del Pakistan, Ali Jinnah, sognava un paese in cui tutte le componenti società fossero incluse e con pari diritti. La religione è una scelta personale e dovrebbe essere rispettata ", ha detto, tracciando il concetto di "cittadinanza", come idea-chiave per a tutti, indipendentemente da status sociale, cultura, credo sono concessi medesimi diritti e uguale voce, senza discriminazioni.
Il fondatore della "Commissione interreligiosa per la pace e l'armonia", presente al seminario, il leader islamico Allama Muhammad Ahsan Naqvi ha ribadito il desiderio di "unità con i nostri fratelli indù e cristiani", aggiungendo di essere "in prima linea per salvaguardare i loro diritti". E ha detto. "È fondamentale che ognuno di noi faccia la sua parte per la prosperità del Paese, espellendo quanti seminano odio per dividerci".
I presenti, come il prof. Riaz Shaikh, docente all'Università del Punjab, hanno ricordato l'importanza dell'articolo 20 della Costituzione del Pakistan, che tratta dei diritti dei cittadini pakistani, affermando che "un modello inclusivo è indispensabile per portare il paese fuori dall'oscurità".
“L'autocritica è vitale per affrontare il problema. Ci deve essere un motivo per cui, dalla fondazione del Pakistan, il numero di non-musulmani si è ridotto dal 25-30% a un mero 3%", ha detto. “Bisogna riconoscere che religione è stata usata nella nostra società come strumento per risolvere le controversie e ottenere benefici. L'intolleranza è divenuta diventando un problema enorme, difficile da affrontare".
Gli esponenti della minoranze religiose, indù e cristiani, hanno ribadito di "sentirsi pienamente pakistani, di essere attaccati alla madrepatria" e di "voler essere accettati come pakistani perché questo paese è la nostra casa”. (PA) (Agenzia Fides 14/10/2019)
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AMERICA/BOLIVIA - I Vescovi chiedono “elezioni limpide per una democrazia autentica”
 
La Paz (Agenzia Fides) – “Stiamo andando a queste elezioni in un clima di sfiducia, per paura di una possibile manipolazione del processo elettorale. Questa situazione ci spinge a chiedere che tutti gli elettori vadano alle urne, per esercitare il loro dovere e il loro diritto, senza alcuna pressione, politica, sociale o economica”. Lo affermano i Vescovi della Bolivia in un comunicato dal titolo “Elezioni limpide per una democrazia autentica”, pubblicato in vista delle elezioni che si terranno il 20 ottobre, per eleggere il Presidente, il Vicepresidente, 130 deputati e 36 senatori per il quinquennio 2020-2025.
La Conferenza episcopale ricorda ai cittadini di votare “con una chiara consapevolezza delle reali esigenze del nostro Paese, dei suoi problemi, delle sue potenzialità e scegliere il partito che ha presentato proposte concrete e realizzabili nel quadro del bene comune e dei valori democratici di libertà, giustizia e pari dignità di ogni boliviano”. Dal momento che le elezioni sono alla base del sistema democratico e si fondano sul rispetto del voto individale, “devono essere svolte in modo trasparente e sotto lo stretto controllo di osservatori internazionali, giurie elettorali, partiti politici e degli stessi elettori, in modo che il risultato delle urne sia rigorosamente accolto, nel rispetto della decisione sovrana del popolo boliviano”.
Il messaggio dei Vescovi sottolinea il diritto di ognuno ad avere “informazioni obiettive e veritiere”, confidando che i media seguano da vicino l'intero processo elettorale, non esitando “a denunciare eventuali fatti irregolari e fraudolenti”. Infine invitano alla preghiera: “L'importanza trascendentale di questo momento ci spinge a pregare il Dio della vita e della verità, in modo che tutti i cittadini e le autorità, attraverso elezioni trasparenti e pacifiche, contribuiscano a costruire una Bolivia più democratica e una vera casa per tutti”.
Secondo le informazioni raccolte da Fides, la Bolivia è stata il paese sudamericano che ha registrato la maggiore crescita economica negli ultimi anni, nonostante il contesto di debolezza regionale, grazie soprattutto agli investimenti pubblici e al rafforzamento della domanda interna. A livello politico si registra confusione e malcontento, in quanto è ancora alto il numero dei poveri e degli abusi di potere. (SL) (Agenzia Fides 14/10/2019)
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AMERICA/MESSICO - Due milioni di fedeli al pellegrinaggio della Vergine di Zapopan
 
Jalisco (Agenzia Fides) – La fede cattolica dei messicani si è espressa pubblicamente il 12 ottobre, nel tradizionale pellegrinaggio della Vergine di Zapopan, in Messico. Quasi due milioni di fedeli hanno accompagnarono "La Generala", al suo ritorno nella Basilica come accade ogni anno da quasi 300 anni. Il pellegrinaggio percorre poco più di nove chilometri, durante il quale i fedeli pregano il rosario, cantano e acclamano la Vergine. I Cardinali Francisco Robles Ortega, Arcivescovo di Guadalajara, e Juan Sandoval Iñiguez, Arcivescovo emerito della stessa circoscrizione ecclesiastica, hanno accompagnato i fedeli.
All’inizio e al termine del pellegrinaggio, i Porporati hanno commentato la realtà del popolo messicano, che mostra il suo rifiuto dell'aborto e il suo sostegno alla vita dal momento del concepimento. Il Cardinale Sandoval Iñiguez ha sottolineato che quando i cattolici non sono coerenti con la loro fede, allora le autorità federali agiscono in un certo modo contro la libertà e la famiglia.
Nella messa di benvenuto alla Vergine a Zapopan, il Cardinale Francisco Robles, ha affermato che il diritto fondamentale di ogni persona è quello alla vita. “Le ideologie vogliono imporre il loro programma sulla società e pian piano stanno minando le coscienze, al punto che fanno sembrare buono qualcosa che non lo è, finendo per confondere ed erodere valori e paradossalmente, proprio i diritti più elementari come la vita e la libertà di coscienza" he detto.
Il Cardinale Robles Ortega ha sottolineato che non si può parlare di una "rifondazione di Jalisco" senza la Vergine Maria, facendo riferimento al programma del governo statale: "Una rifondazione di Jalisco non può rinunciare alle sue radici, non può rinunciare alla sua storia centenaria, non può essere rifondata al di fuori di Gesù Cristo, della Vergine Maria e dei valori del suo regno di giustizia, pace, amore, solidarietà e fraternità".
Infine l’Arcivescovo di Guadajara ha parlato del Mese Missionario e del suo rapporto con Maria, in quanto "l'immagine (della Vergine di Zapopan) è portatrice di Dio". Quindi ha messo in evidenza la stretta relazione della Vergine Maria con la Chiesa, "modello di virtù per l'intera comunità degli eletti”. “I Vescovi ad Aparecida ci ricordano che, nel mistero di Maria, come lei e seguendo il suo esempio, la Chiesa trova la sua identità e la sua missione di madre, discepola, missionaria e di servizio”.
(CE) (Agenzia Fides, 14/10/2019)

Foglio della Collaborazione Pastorale Di San Giorgio di Nogaro

Tutto sull'arrivo del nuovo arcivescovo Mons. Riccardo Lamba

  LA CHIESA UDINESE ACCOGLIE IL NUOVO ARCIVESCOVO MONS. RICCARDO LAMBA Un momento storico, di grande solennità e festa, sarà celebrato domen...