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venerdì 28 ottobre 2022

UdineToday Epicentrico, terremoto culturale, nella Bassa Friulana

Epicentrico, terremoto culturale, nella Bassa Friulana

DOVESan Giorgio di NogaroIndirizzo non disponibileSan Giorgio di Nogaro
QUANDODal 29/10/2022 al 04/12/2022 DA DOMANIOrario non disponibile
PREZZOGRATIS
ALTRE INFORMAZIONISito web compagniabrat.it

Il teatro come epicentro di una scossa che smuove le persone, le scuote, provocando la necessità di attivarsi culturalmente e socialmente. È quello che si propone di fare la compagnia BRAT con il nuovo festival teatrale “Epicentrico”, un progetto socio-culturale per il territorio della bassa friulana realizzato con il sostegno di Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, Fondazione Pietro Pittini, Fondazione Friuli, i Comuni di San Giorgio di Nogaro, Gonars, Porpetto, Torviscosa, Kemira Italy spa; e in partenariato con Teatro e Critica, Artisti Associati, CSS Teatro stabile di innovazione del Friuli Venezia Giulia, Slovensko narodno gledališče Nova Gorica, Comune di Castions di Strada, cooperativa PuntoZero, Università della Terza Età 'Paolo Naliato'.

TEATRO PER TUTTI - «Il nostro è un progetto eccentrico (con più focus) e decentrato, perché coinvolge più centri (San Giorgio di Nogaro, Gonars, Porpetto, Torviscosa, Castions di Strada, Gradisca, Nova Gorica), anche i paesi più piccoli che spesso rimangono esclusi e poco valorizzati», hanno spiegato i direttori artistici della rassegna, Agata Garbuio e Claudio Colombo, in occasione della conferenza stampa di presentazione che si è svolta nella sede friulana della Regione FVG. «Vogliamo portare un terremoto culturale, creare connessioni, incontri, dialogo, attivare e stimolare, attraverso il teatro, chiunque, senza confini d’età, genere, culturali o fisici. Ci poniamo così un grande e importante obiettivo: avvicinare le persone al mondo del teatro e più in generale alla cultura. Per farlo presentiamo oggi la programmazione teatrale che sarà ospitata a San Giorgio di Nogaro, dall’Auditorium San Zorz, e una serie di azioni collaterali che coinvolgeranno non solo la bassa friulana ma anche il goriziano italiano e sloveno, in un ideale percorso di avvicinamento a GO!2025», hanno chiuso Garbuio e Colombo.

GLI SPETTACOLI - In programma a San Giorgio di Nogaro ci sono nove spettacoli, di cui otto prime regionali! Tre si terranno all'aperto, lungo via Roma, il sabato mattina durante il mercato settimanale (il 29 ottobre, 12 e 26 novembre 2022), per coinvolgere chi non frequenta abitualmente il teatro. Altri tre saranno destinati al pubblico dei bambini e delle loro famiglie e sono in calendario la domenica pomeriggio (il 6 e 20 novembre, 4 dicembre 2022) all’Auditorium San Zorz. Gli ultimi tre sono adatti a un pubblico di giovani e adulti e si terranno sempre all’auditorium il venerdì sera (il 4 e 18 novembre, 2 dicembre 2022). A conclusione degli spettacoli la programmazione prevede anche «un momento in cui il pubblico può entrare in dialogo diretto con gli artisti, per abbattere le barriere che separano i due mondi e sviluppare un pensiero critico sull’esperienza teatrale». Una decima rappresentazione si svolgerà a gennaio 2023 a Nova Gorica al teatro nazionale sloveno: “Malacarne. La ballata dell’Amore e del Potere” produzione della compagnia BRAT che racconta la sottomissione del popolo friulano alla Serenissima di Venezia, con un incontro di lingue e culture, che si svolge in scena come in platea.

CALENDARIO SPETTACOLI SUL TERRITORIO

29 ottobre h 11, via Roma > Mr Brush (teatro all’aperto, gratuito)

4 novembre, h 20.30 Auditorium San Zorz > Un'ora di niente (teatro per giovani e adulti, a partire dai 16 anni, ingresso 3 euro)

6 novembre h 16 Auditorium San Zorz > Area 52 (teatro per famiglie, ingresso 3 euro)

12 novembre h 11, via Roma > Malleabile (teatro all’aperto, gratuito)

18 novembre h 20.30 Auditorium San Zorz > Mine _ conferenza stanca sul dramma amoroso (teatro per giovani e adulti, ingresso 3 euro)

20 novembre h 16 Auditorium San Zorz > Niko e l'Onda Energetica (teatro per famiglie, ingresso 3 euro)

26 novembre h 11, via Roma > Tutti in valigia (teatro all’aperto, gratuito)

2 dicembre h 20.30 Auditorium San Zorz > (Quale) Inferno_instrumental (teatro per giovani e adulti, ingresso 3 euro)

4 dicembre h 16 > Auditorium San Zorz Antonton (teatro per famiglie, ingresso 3 euro)

LE AZIONI COLLATERALI - Le attività di Epicentrico sono però già cominciate da alcune settimane con Eccentrici: laboratorio con i giovani del territorio per mettersi in gioco e scoprire i propri talenti, cogliendo la ricchezza nella diversità e nell’incontro. Inoltre, grazie alla stretta collaborazione con le scuole del territorio, intere classi parteciperanno a Sismografi junior: corsi di accompagnamento alla visione e di critica teatrale che forniranno strumenti ai più piccoli per apprezzare l'esperienza teatrale, tenuti dalla docente Angela Forti di Teatro e Critica. Oltre a Sismografi junior ci sarà anche la versione senior: un corso per gli adulti (3, 5 e 19 novembre e 3 dicembre) che accompagna alla visione dei tre spettacoli serali a cui è ancora possibile iscriversi contattando la compagnia BRAT alla mail brat.teatro@gmail.com. Infine, nei primi mesi del 2023, si terranno due laboratori intensivi di teatro fisico per giovani artisti italiani e sloveni, sul territorio di Gorizia e Nova Gorica, promuovendo una cooperazione transfrontaliera, in collaborazione con Artisti Associati.

COOPERAZIONE TRANSFRONTALIERA – Una cooperazione, quest’ultima, che sarà attuata anche grazie alla relazione con il Teatro Nazionale Sloveno di Nova Gorica che porterà lo spettacolo “Antonton” a San Giorgio di Nogaro il 4 dicembre, e ospiterà “Malacarne La ballata dell’Amore e del Potere” (BRAT) a Nova Gorica nel gennaio 2023. Con lo spettacolo sloveno il pubblico locale entrerà in contatto con miti, tradizioni, culture dell’Est. Con quello italiano si porterà in Slovenia la cultura friulana con una storia di incontri di lingue e culture diverse.

sabato 2 aprile 2022

Don Liliano Pacco, sempre al servizio della gente

 

Addio a don Liliano Pacco, sacerdote e missionario: ha operato anche in Indonesia

(da Messaggero Veneto)

GONARS. Lo ricordano ancora con particolare affetto i suoi parrocchiani. Tre comunità in lutto per la scomparsa di don Liliano Pacco, deceduto giovedì 31 marzo all’ospedale di Latisana, dove era ricoverato, per un improvviso aggravarsi delle sue condizioni di salute.

Ottantadue anni compiuti il 23 marzo, originario di Chiasottis, frazione di Pavia di Udine, don Pacco era stato ordinato sacerdote nel 1966. È stato parroco di Bagnaria Arsa, dal 1978 al 1999, e poi, dal 2000 al 2010, anche parroco di Bicinicco, Griis, Cuccana e Felettis.

Come missionario saveriano trascorse sette anni in Indonesia. Rientrato in Italia, dopo essersi ammalato di malaria, si trasferì nel comune di Gonars, dove abitava la madre, e iniziò fin da subito a lavorare come operaio prima in una fabbrica di Gonars e poi in un’azienda dell’Aussa Corno.

Contemporaneamente cominciò anche a insegnare catechismo nelle scuole medie di Gonars. In seguito chiese di essere inserito tra i sacerdoti diocesani. Da circa tre anni abitava nella frazione di Fauglis.

«Ricordo che non amava particolarmente la burocrazia – le parole affettuose di monsignor Angelo Del Zotto, parroco della collaborazione pastorale di Palmanova e vicario foraneo della Forania del Friuli Centrale –. Si è sempre dato molto da fare, soprattutto nei contatti con le famiglie. Don Liliano era molto presente all’interno delle sue comunità, sempre disponibile all’ascolto dei suoi parrocchiani».

L’amico Carletto Candotto ha conosciuto don Pacco quando entrambi avevano vent’anni e di lui ricorda soprattutto la gentilezza e la bontà d’animo.

«Era un uomo semplice e disponibile – le parole dell’amico –. Aveva una buona parola per tutti. Si è sempre dato tanto da fare per il prossimo. È stato padre Rodolfo Ciroi, saveriano friulano, missionario da oltre trent’anni in Indonesia, a presentarci quando eravamo entrambi ventenni. Andavo sempre a prenderlo in automobile quando lui studiava per diventare sacerdote. Don Liliano era una cara persona e aveva un grande cuore».

La notizia della scomparsa del sacerdote, giovedì pomeriggio, si è diffusa rapidamente nella Bassa friulana, dove era molto conosciuto.

«Ricordo ancora quando don Pacco arrivò nel comune di Bagnaria Arsa – racconta il vicesindaco, Tiziano Felcher – perché quello è stato il suo primo incarico come sacerdote diocesano. Aveva 37 anni ed era molto attivo nella vita sociale del paese.

Giocava a calcio con i ragazzi del catechismo ed era presente nella vita della comunità. È stato lui a occuparsi della ricostruzione della canonica, all’inizio degli anni Ottanta. Aveva un carattere forte e anche particolarmente deciso e intraprendente».

Anche il sindaco di Gonars, Ivan Boemo, conosceva il sacerdote. «Una persona molto disponibile con tutti e genuina – le parole del primo cittadino Boemo –. A Gonars ha insegnato catechismo alle scuole medie. In tanti lo ricordano ancora. Ci mancherà».

Il funerale sarà celebrato lunedì pomeriggio, alle 15.30 nella chiesa parrocchiale di Gonars. —

domenica 21 marzo 2021

Nuovo parroco a Gonars

 

Al prete-motociclista don Zanon affidate altre nove comunità

GONARS

Don Michele Zanon è stato nominato dall’arcivescovo di Udine, Andrea Bruno Mazzocato, coordinatore della collaborazione pastorale per le parrocchie di Bicinicco, Gris e Cuccana, Felettis, Gonars, Fauglis, Ontagnano, Santa Maria la Longa, Mereto di Capitolo e Santo Stefano Udinese. Nella collaborazione pastorale don Michele sarà supportato dai padri salesiani de “La Viarte” e un sacerdote orioniano. Don Zanon succede a don Massimiliano Zanandrea, scomparso lo scorso luglio. L’ingresso ufficiale nella comunità della Bassa friulana, il prossimo 25 aprile a Gonars, alle 17, con una messa solenne presieduta dall’arcivescovo Mazzocato. La domenica precedente, il 18 aprile, il sacerdote saluterà le parrocchie di San Pietro al Natisone, Erbezzo, Brischis e Antro, delle quali era la guida spirituale dal 2015.


martedì 17 agosto 2010

Ci ha lasciato senza parole...(il portale della Diocesi ci riferisce)

TRAGEDIA DI GONARS
Celebrati i funerali delle vittime versione testuale
L'Arcivescovo: "Disgrazia senza risposte, dalla preghiera le uniche parole"
La chiesa parrocchiale di Gonars
La chiesa parrocchiale di Gonars
GONARS (16 agosto h.19.00) - Tutto il paese di Gonars si è fermato per dare l’ultimo saluto a Sonia Segafreddo e ai suoi 2 figli, Chiara di 14 e Federico di 5 anni, morti carbonizzati in seguito al tragico incidente avvenuto giovedì pomeriggio sulla statale “Napoleonica”. I funerali sono stati celebrati questo pomeriggio nella parrocchiale del paese. A presiedere le esequie l’Arcivescovo di Udine mons. Andrea Bruno Mazzocato, accompagnato dai parroci di Gonars e Talmassons, paese di origine dell’automobilista che ha originato l’incidente.
“Non troviamo risposta alle tante domande sul perché sia successa e possa succedere una disgrazia così grande. Sentiamo che è povero e debole ogni nostro discorso “ - ha detto mons. Mazzocato nell’omelia - possiamo solo provare a dire il nostro dolore con la preghiera
TESTO DELL' INTRODUZIONE E DELL' OMELIA
(Giob 19,1.23-27; Gv 19,17-18.25-30)
INTRODUZIONE
Care sorelle e fratelli, spontaneamente ci siamo riuniti numerosi per partecipare a questa S. Messa di suffragio per la cara Sonia e per i suoi due figlioletti Chiara e Federico. Ma qui siamo molti di più di quelli che ci possiamo fisicamente vedere perché tutto il Friuli, tutti i cristiani della Diocesi partecipano con il pensiero e con il cuore all’ultimo saluto cristiano che, in preghiera, vogliamo dare a mamma Sonia e ai suoi figli che la morte cieca ha strappato all’affetto del marito e papà Roberto, ai nonni, ai parenti, alla comunità di Gonars e a tutti noi.
Il dolore in questi giorni ci ha toccato profondamente tutti e ha fatto nascere dal nostro cuore sentimenti di partecipazione e di solidarietà che ci hanno fatto sentire una sola grande comunità umana e cristiana; una sola grande famiglia che nel momento della sofferenza si abbraccia per affrontare la prova. Questa grande famiglia ora si mette in preghiera. Deponiamo nelle braccia della misericordia di Dio Sonia con Chiara e Federico e preghiamo per il marito e papà Roberto, per i nonni e i parenti, per tutta la comunità di Gonars.
OMELIA
Care sorelle e fratelli, questa morte improvvisa e straziante di mamma Sonia e dei suoi figlioli Chiara e Federico ci ha lasciato senza parole. Il vuoto incolmabile che ha creato nel tuo cuore, Roberto, nel cuore di voi nonni e parenti e anche di voi, cristiani di Gonars, ci porta a stare in silenzio, stringendoci uno vicino all’altro.
Non troviamo risposta alle tante domande sul perché sia successa e possa succedere una disgrazia così grande. Sentiamo che è povero e debole ogni nostro discorso.
Forse ci restano nel cuore solo parole di preghiera perché sono suggerite dalla fede che non ci abbandona nei momenti in cui il male è più forte di noi e stravolge la vita.
Proviamo a dire il nostro dolore con la preghiera:
“O Gesù, nostro fratello e nostro Signore, mettiamo nelle tue mani mamma Sonia, la cara Chiara e il piccolo Federico. Ci fidiamo solo di te perché le tue mani sono piagate dai chiodi della crocifissione e il tuo cuore è squarciato dal colpo di lancia.
Ci fidiamo di te perché hai patito sul tuo corpo lo strazio di una morte violenta e ingiusta. Anche la morte di Sonia, Chiara e Federico è stata violenta e, ci sembra, tanto ingiusta. Non riusciamo a capire il perché di un male così cieco a cattivo. Solo ti preghiamo di tenere stretta a te mamma Sonia e i suoi figlioli. Essi erano già uniti a te col battesimo, la cresima, la comunione eucaristica.
Ora portali con te in quella vita eterna nella quale tu sei entrato per primo superando la morte, anche se il tuo corpo era stato deposto, dilaniato, in un sepolcro. Tienili uniti a te e tra di loro, per sempre, nell’eternità.
O Maria, Madre nostra Addolorata, tu sei rimasta sotto la croce dove veniva inchiodato tuo figlio Gesù; sei rimasta con il dolore che, come spada, ti trafiggeva l’anima e umanamente impotente di portare a lui qualunque aiuto.
Poi hai accolto tra le braccia il suo corpo completamente rovinato dalla cattiveria e dalla morte e lo hai deposto in una tomba che pietosamente ti era stata messa a disposizione.
Sta vicino a Roberto che si è trovato impotente davanti alla croce della moglie Sonia e dei suoi cari figli, Chiara e Federico e che, ora, pone i loro corpi a riposare in un sepolcro.
Fatti sentire accanto a lui e dona alla sua mente e al suo cuore un po’ della tua forza e della tua speranza che hai nel tuo cuore di Madre.
Tu hai ritrovato tuo Figlio Gesù che ti è venuto incontro risorto il mattino di Pasqua. Dona a Roberto, ai familiari e a tutti noi la speranza per attendere che Sonia, Chiara, Federico e tanti altri nostri cari defunti ci vengano incontro oltre anche la morte, in quella vita eterna dove sei tu ora, o Madre con Gesù tuo Figlio e nostro fratello e Signore.
Donaci la forza, che tu hai avuto, di trasformare il grande dolore in amore. Aiutaci ad essere uniti tra di noi non solo oggi ma sempre, sostenendo chi tra noi è più debole. Così vivremo in quell’amore di Gesù che riempie il cuore dei nostri defunti e il tuo, o Maria, Consolatrice degli afflitti. Amen”.




Foglio della Collaborazione Pastorale Di San Giorgio di Nogaro

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