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venerdì 27 marzo 2015

San Giorgio di Nogaro celebra l'Addolorata come a Gerusalemme




Il calendario interconfessionale della custodia oggi mi dice che al Santo Sepolcro, la basilica importantissima per i Cristiani di Gerusalemme, si celebra la Madonna Addolorata cosi come a San Giorgio. Evviva abbiamo un patrono importante!!!!

sabato 11 settembre 2010

Foglio Parrocchiale:Domenica 12 settembre 2010

Parrocchia di S. Giorgio di Nogaro
Porto Nogaro - Villanova - Zellina
Ventiquattresima settimana del tempo ordinario settembre 2010

Quando era ancora lontano, suo padre lo vide, ebbe compassione, gli corse incontro, gli si gettò al collo e lo baciò. Il figlio gli disse: “Padre, ho peccato verso il Cielo e davanti a te; non sono più degno di essere chiamato tuo figlio”. Ma il padre disse ai servi: “Presto, portate qui il vestito più bello e fateglielo indossare, mettetegli l’anello al dito e i sandali ai piedi. Prendete il vitello grasso, ammazzatelo, mangiamo e facciamo festa, perché questo mio figlio era morto ed è tornato in vita, era perduto ed è stato ritrovato”. E cominciarono a far festa.
GIORNO
ORA
CELEBRAZ.

INTENZIONE

NOTE

DOMENICA
12 settembre
XXIV del Tempo Ordinario

8.30

11.00

19.00

S. MESSA

S. MESSA

S. MESSA


X Per tutta la comunità

X 40° Matr. Miatto Francesco e Breda Maria Luisa
X

A Villanova S. Messa
ore 9.30

LUNEDì
13 settembre
S. Giovanni Crisostomo
9.00
S .MESSA
X Giuseppe

MARTEDì
14 settembre
Esaltazione della S. Croce
9.00
S .MESSA
X Giuseppe


MERCOLEDì
15 settembre
B. V. Maria Addolorata
9.00
S .MESSA
X Giuseppe
X Antonio e Maria


GIOVEDì
16 settembre
Ss. Cornelio e Cipriano
9.00
S .MESSA
X Varone Sergio X Comisso Elvia e Cesare X Giuseppe X Romano Flavio
X Giuseppe


VENERDì
17settembre
S. Roberto Bellarmino
9.00
S .MESSA
X Tommaso
X Croda Augusta














SABATO
18 settembre
S. Giuseppe da Copertino
19.00
S. MESSA
X Lidia e Italo
X Decio e Claudia

DOMENICA
19 settembre

XXV del Tempo Ordinario

8.30

11.00

19.00

S. MESSA

S. MESSA

S. MESSA


X Longhin Enzo X Olindo e Maria
X Carrara Emilio
X Carrara Marianna e Romano
X Per tutta la comunità

1







DIO CI AMA E CI CONOSCE PER NOME

I credenti vivono l’esperienza del perdono di Dio, l’unica che può cambiarci radicalmente dall’interno. La preghiera ne dà testimonianza: sa che Dio è per la vita, non vuole la morte del peccatore. Nel riconoscere i nostri peccati lasciamo da parte la nostra autosufficienza e confessiamo la necessità di Dio nella nostra vita. Nel rendergli grazie affermiamo la gratuità assoluta della sua misericordia e un credito di vita inesauribile.
Chi è Dio? A questa domanda risponde la Liturgia della Parola di questa domenica, che ci presenta la pagina della “grande” Parabola della Misericordia. E' una pagina della Bibbia davvero molto bella, che si presta ad innumerevoli riflessioni. Spesso noi cristiani facciamo della Bibbia, e di questa pagina in particolare, una raccolta di precetti morali, dove all'uomo viene presentato un pacchetto di “cose” che si possono o che non si possono fare. Ma la Bibbia non è un libro di morale, non è un libro di storia, di geografia, di scienze, di diritto, ecc. La Bibbia è la Parola d'Amore che Dio rivolge all'uomo per chiamarlo alla comunione ed alla felicità che non ha fine; ciò avviene mediante il progressivo rivelarsi di Dio nella Storia della Salvezza, dove Egli, mediante una pedagogia “tutta sua”, ci rende partecipi del suo Mistero di Amore. E, se volessimo scegliere in tutta la Bibbia un brano che ci aiuti a conoscere Dio ed il suo progetto su di noi, certamente questo potrebbe essere la pagina odierna del Vangelo, la Parabola della Misericordia.
Chi è Dio? Gesù risponde a questa domanda attraverso il racconto dei tre episodi della Parabola mentre si trova davanti un uditorio un po’ particolare: pubblicani e peccatori, quindi, gli ultimi, i più emarginati dai benpensanti; e i farisei e gli scribi, ovvero coloro che sanno, o meglio, credono di sapere tutto su Dio, su chi è Dio.
L’amore di Dio verso gli uomini è così gratuito che non possiamo pretendere di averne diritto: è talmente assoluto che non possiamo mai dire che ci venga a mancare. L’amore umano, al contrario, è così limitato e chiuso dall’egoismo, si spinge così raramente oltre la stretta giustizia o fuori della severità che noi immaginiamo facilmente un Dio vendicatore ed una religione basata sul timore. Chi di noi sa ancora che la “grazia” che egli chiede a Dio significa “tenerezza” di Dio e “pietà” per il peccatore?
Gli Ebrei usavano il termine hesed per indicare l’amore misericordioso di Dio verso il popolo. Questo termine indica la benevolenza, la solidarietà, l’amore vicendevole che deve esistere tra i membri di una stessa famiglia o di una società, disposti ad aiutarsi tra di loro con amore e generosità. Dio manifesta questa benevolenza, innanzi tutto, scegliendo Israele come suo popolo; prescindendo dai suoi meriti, stabilisce con esso un patto di fedeltà e di amore.
La corrispondenza di Israele all’amore di Dio viene ancora identificata con lo stesso termine hesed, che in questocaso significa riconoscenza, amore filiale, fedeltà. Tuttavia, anche quando Israele non osserva l’alleanza, Dio rimane fedele e perdona esercitando sempre la sua bontà misericordiosa. Per questa bontà misericordiosa il popolo, anche peccatore ed infedele, potrà sempre sperare nell’aiuto divino. La bontà diventa così la tenerezza e la pietà che Dio ha per il peccatore, mentre gli offre la salvezza traendola dal peccato stesso, e gli dona continuamente nuovi mezzi sempre più efficaci per trionfare sul male e rispondere così finalmente alle esigenze dell’alleanza. In tal modo la bontà diventa misericordia verso il peccatore. La religione dell’uomo non si fonda più su un titolo di giustizia, ma unicamente sulla carità di Dio. Luca, l’evangelista della tenerezza divina, moltiplica i racconti che mostrano Gesù alla ricerca dei più abbandonati, dei poveri, dei peccatori, facendo così sprigionare il fondamento stesso della nostra religione che è l’atteggiamento di coloro che sono presi nel vortice dell’amore di Dio.
economica. Molte persone sanno che quando non sono più utili nessuno si interessa di loro. Eppure la felicità nasce solo se si è riconosciuti, stimati, apprezzati, soprattutto amati. Non esiste vera “esperienza umana” senza scambio, dialogo, confidenza, amore reciproco vero. Solo l’amore è capace di trasformare, ma ad una condizione: di essere gratuito e libero.
Cristo ci ha rivelato un Dio come lo vorremmo. Un Dio che è amore e misericordia. E’ una “presenza” che stenta a trovare posto nella nostra società, la quale proprio per questo ne ha un bisogno vitale. A prima vista non serve, non è utile, non frutta; però ci dà tutto, ci dà ciò che nessuna analisi scientifica, nessun progresso tecnologico e neppure lo sviluppo delle scienze umane potrà mai darci: sentirci amati singolarmente, uno per uno, in modo assoluto. Quando ci accorgiamo che Dio ci ama così, allora sentiamo che lo stare lontano da lui e dagli altri per altre ragioni umane è perdere tempo, è perdere Dio. Nasce spontaneo allora il bisogno di chiedere perdono.


BREVISSIME DIOCESI, FORANIA, PARROCCHIA




L’Ufficio per la pastorale catechistica propone, all’inizio dell’anno pastorale 2010-2011, una Tre giorni di aggiornamento per catechisti che si tiene a Udine
nei giorni 14, 15, 16 settembre, presso l’Istituto “Mons. F. Tomadini” in via Martignacco 187,
dalle ore 15.00 alle 18.30.
La Catechesi attraverso l'arte
Chi desidera partecipare dia la sua adesione alla sig.ra Marisa




All’inizio di ottobre inizierà l’anno catechistico.
Le classi elementari, e non solo, più numerose richiedono l’aiuto e l’impegno di altre/i catechiste/i: già alcune classi non riusciamo a coprirle per mancanza di catechiste: rinnoviamo l’invito alle persone delle nostre comunità a dare la loro disponibilità per questo servizio. Qualità particolari non sono necessarie se non la disponibilità ad un impegno a servizio dei nostri bambini e dei ragazzi.

In alcuni giorni di questa settimana il parroco è assente. Per ogni necessità potete rivolgervi a don Gigi o ai sacrestani

Mercoledì di questa settimana cade la
memoria liturgica della B.V. Addolorata
che nella nostra comunità parrocchiale si celebra il venerdì prima della Domenica delle Palme secondo il vecchio calendario liturgico


Domenica prossima don Livio
Celebra alle ore 9.00 a Porto Nogaro
Ore 10.30 a Zellina

In
Memoriam

Questa settimana abbiamo salutato SGUASSERO ANTONIO da S. Giorgio e BIONDIN ITALO da Porto Nogaro. Ricordandoli nelle nostre preghiere rinnoviamo le condoglianze ai familiari che ringraziano quanti hanno partecipato al loro lutto

martedì 17 agosto 2010

Ci ha lasciato senza parole...(il portale della Diocesi ci riferisce)

TRAGEDIA DI GONARS
Celebrati i funerali delle vittime versione testuale
L'Arcivescovo: "Disgrazia senza risposte, dalla preghiera le uniche parole"
La chiesa parrocchiale di Gonars
La chiesa parrocchiale di Gonars
GONARS (16 agosto h.19.00) - Tutto il paese di Gonars si è fermato per dare l’ultimo saluto a Sonia Segafreddo e ai suoi 2 figli, Chiara di 14 e Federico di 5 anni, morti carbonizzati in seguito al tragico incidente avvenuto giovedì pomeriggio sulla statale “Napoleonica”. I funerali sono stati celebrati questo pomeriggio nella parrocchiale del paese. A presiedere le esequie l’Arcivescovo di Udine mons. Andrea Bruno Mazzocato, accompagnato dai parroci di Gonars e Talmassons, paese di origine dell’automobilista che ha originato l’incidente.
“Non troviamo risposta alle tante domande sul perché sia successa e possa succedere una disgrazia così grande. Sentiamo che è povero e debole ogni nostro discorso “ - ha detto mons. Mazzocato nell’omelia - possiamo solo provare a dire il nostro dolore con la preghiera
TESTO DELL' INTRODUZIONE E DELL' OMELIA
(Giob 19,1.23-27; Gv 19,17-18.25-30)
INTRODUZIONE
Care sorelle e fratelli, spontaneamente ci siamo riuniti numerosi per partecipare a questa S. Messa di suffragio per la cara Sonia e per i suoi due figlioletti Chiara e Federico. Ma qui siamo molti di più di quelli che ci possiamo fisicamente vedere perché tutto il Friuli, tutti i cristiani della Diocesi partecipano con il pensiero e con il cuore all’ultimo saluto cristiano che, in preghiera, vogliamo dare a mamma Sonia e ai suoi figli che la morte cieca ha strappato all’affetto del marito e papà Roberto, ai nonni, ai parenti, alla comunità di Gonars e a tutti noi.
Il dolore in questi giorni ci ha toccato profondamente tutti e ha fatto nascere dal nostro cuore sentimenti di partecipazione e di solidarietà che ci hanno fatto sentire una sola grande comunità umana e cristiana; una sola grande famiglia che nel momento della sofferenza si abbraccia per affrontare la prova. Questa grande famiglia ora si mette in preghiera. Deponiamo nelle braccia della misericordia di Dio Sonia con Chiara e Federico e preghiamo per il marito e papà Roberto, per i nonni e i parenti, per tutta la comunità di Gonars.
OMELIA
Care sorelle e fratelli, questa morte improvvisa e straziante di mamma Sonia e dei suoi figlioli Chiara e Federico ci ha lasciato senza parole. Il vuoto incolmabile che ha creato nel tuo cuore, Roberto, nel cuore di voi nonni e parenti e anche di voi, cristiani di Gonars, ci porta a stare in silenzio, stringendoci uno vicino all’altro.
Non troviamo risposta alle tante domande sul perché sia successa e possa succedere una disgrazia così grande. Sentiamo che è povero e debole ogni nostro discorso.
Forse ci restano nel cuore solo parole di preghiera perché sono suggerite dalla fede che non ci abbandona nei momenti in cui il male è più forte di noi e stravolge la vita.
Proviamo a dire il nostro dolore con la preghiera:
“O Gesù, nostro fratello e nostro Signore, mettiamo nelle tue mani mamma Sonia, la cara Chiara e il piccolo Federico. Ci fidiamo solo di te perché le tue mani sono piagate dai chiodi della crocifissione e il tuo cuore è squarciato dal colpo di lancia.
Ci fidiamo di te perché hai patito sul tuo corpo lo strazio di una morte violenta e ingiusta. Anche la morte di Sonia, Chiara e Federico è stata violenta e, ci sembra, tanto ingiusta. Non riusciamo a capire il perché di un male così cieco a cattivo. Solo ti preghiamo di tenere stretta a te mamma Sonia e i suoi figlioli. Essi erano già uniti a te col battesimo, la cresima, la comunione eucaristica.
Ora portali con te in quella vita eterna nella quale tu sei entrato per primo superando la morte, anche se il tuo corpo era stato deposto, dilaniato, in un sepolcro. Tienili uniti a te e tra di loro, per sempre, nell’eternità.
O Maria, Madre nostra Addolorata, tu sei rimasta sotto la croce dove veniva inchiodato tuo figlio Gesù; sei rimasta con il dolore che, come spada, ti trafiggeva l’anima e umanamente impotente di portare a lui qualunque aiuto.
Poi hai accolto tra le braccia il suo corpo completamente rovinato dalla cattiveria e dalla morte e lo hai deposto in una tomba che pietosamente ti era stata messa a disposizione.
Sta vicino a Roberto che si è trovato impotente davanti alla croce della moglie Sonia e dei suoi cari figli, Chiara e Federico e che, ora, pone i loro corpi a riposare in un sepolcro.
Fatti sentire accanto a lui e dona alla sua mente e al suo cuore un po’ della tua forza e della tua speranza che hai nel tuo cuore di Madre.
Tu hai ritrovato tuo Figlio Gesù che ti è venuto incontro risorto il mattino di Pasqua. Dona a Roberto, ai familiari e a tutti noi la speranza per attendere che Sonia, Chiara, Federico e tanti altri nostri cari defunti ci vengano incontro oltre anche la morte, in quella vita eterna dove sei tu ora, o Madre con Gesù tuo Figlio e nostro fratello e Signore.
Donaci la forza, che tu hai avuto, di trasformare il grande dolore in amore. Aiutaci ad essere uniti tra di noi non solo oggi ma sempre, sostenendo chi tra noi è più debole. Così vivremo in quell’amore di Gesù che riempie il cuore dei nostri defunti e il tuo, o Maria, Consolatrice degli afflitti. Amen”.




Foglio della Collaborazione Pastorale Di San Giorgio di Nogaro

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