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venerdì 5 aprile 2024

II DOMENICA DI PASQUA o della Divina Misericordia (ANNO B) 7 aprile 2024

 II DOMENICA DI PASQUA o della Divina Misericordia (ANNO B)


Grado della Celebrazione: DOMENICA

Colore liturgico: Bianco

Antifona d'ingresso
Come bambini appena nati
desiderate il genuino latte spirituale:
vi farà crescere verso la salvezza. Alleluia. (Cf. 1Pt2,2)

Oppure:
Entrate nella gioia e nella gloria e rendete grazie a Dio,
che vi ha chiamato al regno dei cieli. Alleluia. (Cf. 4 Esd 2, 36-37 Volg.)

Si dice il Gloria.

Colletta
O Padre, che in questo giorno santo
ci fai vivere la Pasqua del tuo Figlio,
fa’ di noi un cuore solo e un’anima sola,
perché lo riconosciamo presente in mezzo a noi
e lo testimoniamo vivente nel mondo.
Egli è Dio, e vive e regna con te,
nell’unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.

PRIMA LETTURA (At 4,32-35)
Un cuore solo e un’anima sola.

Dagli Atti degli Apostoli

La moltitudine di coloro che erano diventati credenti aveva un cuore solo e un’anima sola e nessuno considerava sua proprietà quello che gli apparteneva, ma fra loro tutto era comune.
Con grande forza gli apostoli davano testimonianza della risurrezione del Signore Gesù e tutti godevano di grande favore.
Nessuno infatti tra loro era bisognoso, perché quanti possedevano campi o case li vendevano, portavano il ricavato di ciò che era stato venduto e lo deponevano ai piedi degli apostoli; poi veniva distribuito a ciascuno secondo il suo bisogno.

Parola di Dio

SALMO RESPONSORIALE (Sal 117)
Rit: Rendete grazie al Signore perché è buono: il suo amore è per sempre.

Dica Israele:
«Il suo amore è per sempre».
Dica la casa di Aronne:
«Il suo amore è per sempre».
Dicano quelli che temono il Signore:
«Il suo amore è per sempre».

La destra del Signore si è innalzata,
la destra del Signore ha fatto prodezze.
Non morirò, ma resterò in vita
e annuncerò le opere del Signore.
Il Signore mi ha castigato duramente,
ma non mi ha consegnato alla morte.

La pietra scartata dai costruttori
è divenuta la pietra d’angolo.
Questo è stato fatto dal Signore:
una meraviglia ai nostri occhi.
Questo è il giorno che ha fatto il Signore:
rallegriamoci in esso ed esultiamo!

SECONDA LETTURA (1Gv 5,1-6)
Chiunque è stato generato da Dio vince il mondo.

Dalla prima lettera di san Giovanni apostolo

Carissimi, chiunque crede che Gesù è il Cristo, è stato generato da Dio; e chi ama colui che ha generato, ama anche chi da lui è stato generato.
In questo conosciamo di amare i figli di Dio: quando amiamo Dio e osserviamo i suoi comandamenti. In questo infatti consiste l’amore di Dio, nell’osservare i suoi comandamenti; e i suoi comandamenti non sono gravosi.
Chiunque è stato generato da Dio vince il mondo; e questa è la vittoria che ha vinto il mondo: la nostra fede.
E chi è che vince il mondo se non chi crede che Gesù è il Figlio di Dio? Egli è colui che è venuto con acqua e sangue, Gesù Cristo; non con l’acqua soltanto, ma con l’acqua e con il sangue. Ed è lo Spirito che dà testimonianza, perché lo Spirito è la verità.

Parola di Dio

SEQUENZA
[Facoltativa]


Alla vittima pasquale,
s’innalzi oggi il sacrificio di lode.
L’Agnello ha redento il suo gregge,
l’Innocente ha riconciliato
noi peccatori col Padre.

Morte e Vita si sono affrontate
in un prodigioso duello.
Il Signore della vita era morto;
ma ora, vivo, trionfa.

«Raccontaci, Maria:
che hai visto sulla via?».
«La tomba del Cristo vivente,
la gloria del Cristo risorto,
e gli angeli suoi testimoni,
il sudario e le sue vesti.
Cristo, mia speranza, è risorto:
precede i suoi in Galilea».

Sì, ne siamo certi:
Cristo è davvero risorto.
Tu, Re vittorioso,
abbi pietà di noi.

Canto al Vangelo (Gv 20,29)
Alleluia, alleluia.

Perché mi hai veduto, Tommaso, tu hai creduto;
beati quelli che non hanno visto e hanno creduto!
Alleluia.

VANGELO (Gv 20,19-31)
Otto giorni dopo venne Gesù.

+ Dal Vangelo secondo Giovanni

La sera di quel giorno, il primo della settimana, mentre erano chiuse le porte del luogo dove si trovavano i discepoli per timore dei Giudei, venne Gesù, stette in mezzo e disse loro: «Pace a voi!». Detto questo, mostrò loro le mani e il fianco. E i discepoli gioirono al vedere il Signore.
Gesù disse loro di nuovo: «Pace a voi! Come il Padre ha mandato me, anche io mando voi». Detto questo, soffiò e disse loro: «Ricevete lo Spirito Santo. A coloro a cui perdonerete i peccati, saranno perdonati; a coloro a cui non perdonerete, non saranno perdonati».
Tommaso, uno dei Dodici, chiamato Dìdimo, non era con loro quando venne Gesù. Gli dicevano gli altri discepoli: «Abbiamo visto il Signore!». Ma egli disse loro: «Se non vedo nelle sue mani il segno dei chiodi e non metto il mio dito nel segno dei chiodi e non metto la mia mano nel suo fianco, io non credo».
Otto giorni dopo i discepoli erano di nuovo in casa e c’era con loro anche Tommaso. Venne Gesù, a porte chiuse, stette in mezzo e disse: «Pace a voi!». Poi disse a Tommaso: «Metti qui il tuo dito e guarda le mie mani; tendi la tua mano e mettila nel mio fianco; e non essere incredulo, ma credente!». Gli rispose Tommaso: «Mio Signore e mio Dio!». Gesù gli disse: «Perché mi hai veduto, tu hai creduto; beati quelli che non hanno visto e hanno creduto!».
Gesù, in presenza dei suoi discepoli, fece molti altri segni che non sono stati scritti in questo libro. Ma questi sono stati scritti perché crediate che Gesù è il Cristo, il Figlio di Dio, e perché, credendo, abbiate la vita nel suo nome.

Parola del Signore

Preghiera dei fedeli
Come la prima comunità cristiana, anche noi riuniti per celebrare l'Eucaristia invochiamo il Signore ricco di misericordia.
Preghiamo insieme dicendo: Ascolta, Signore, il tuo popolo.

1. Per la Chiesa sparsa nel mondo, perché nella diversità di culture e di lingue ritrovi la sua unità attorno al Vangelo e all'unico comandamento dell'amore, preghiamo.
2. Per le persone che si impegnano per costruire una società basata sulla giustizia, sulla solidarietà e sul rispetto dei più deboli, perché sentano la forza della fede come sostegno nei loro sforzi quotidiani, preghiamo.
3. Per tutti coloro che a causa di un dolore o di una sofferenza hanno smarrito la propria fede, perché sentano la forza della preghiera delle comunità cristiane al loro fianco che li guida alla riscoperta del volto di Cristo risorto, preghiamo.
4. Per coloro che si trovano in ristrettezza economica, perché trovino nella società persone capaci di pensare strategie nuove, capaci di superare la crisi nella condivisione e nella solidarietà, preghiamo.
5. Per tutti coloro che partecipano a questa Eucaristia, perché, passati attraverso il mistero della Pasqua, riconosciamo la presenza del Signore risorto nella nostra comunità radunata nel giorno del Signore, preghiamo.

Signore Gesù, morto e risorto per la nostra salvezza, ascolta la preghiera della tua Chiesa e manifesta ancora a tutti i prodigi del tuo amore. Tu, che vivi e regni nei secoli dei secoli.


PREFAZIO PASQUALE I
Il mistero pasquale

È veramente cosa buona e giusta,
nostro dovere e fonte di salvezza,
proclamare sempre la tua gloria, o Signore,
e soprattutto esaltarti in questo giorno
nella quale Cristo, nostra Pasqua, si è immolato.
È lui il vero Agnello
che ha tolto i peccati del mondo,
è lui che morendo ha distrutto la morte
e risorgendo ha ridato a noi la vita.
Per questo mistero,
nella pienezza della gioia pasquale,
l'umanità esulta su tutta la terra
e le schiere degli angeli e dei santi
cantano senza fine l'inno della tua gloria: Santo, ...


sabato 30 novembre 2019

PRIMA DOMENICA DI AVVENTO – A Inizio dell’Anno liturgico 2019/2020 1° Dicembre 2019

PRIMA DOMENICA DI AVVENTO – A
Inizio dell’Anno liturgico 2019/2020
1° Dicembre 2019
Risveglia in noi uno spirito vigilante


«Iniziamo oggi, Prima Domenica di Avvento, un nuovo anno liturgico, cioè un nuovo cammino del Popolo di Dio con Gesù Cristo, il nostro Pastore, che ci guida nella storia verso il compimento del Regno di Dio. Perciò questo giorno ha un fascino speciale, ci fa provare un sentimento profondo del senso della storia. Riscopriamo la bellezza di essere tutti in cammino: la Chiesa, con la sua vocazione e missione, e l’umanità intera, i popoli, le civiltà, le culture, tutti in cammino attraverso i sentieri del tempo.».
(Papa Francesco, Angelus, 1.XII.2013)


Camminiamo nei sentieri della storia come pellegrini che conformano la loro esistenza sempre più a quella di Cristo, per essere nel mondo trasparenza del suo amore che consola e salva.

Buon Anno liturgico a voi
e alle vostre Comunità cristiane!

Antonio Paolo
vostro fratello nella fede 
(Antonio Paolo Pinnizzotto è il vero estensore del foglietto domenicale che riporto in #cristiansdisanzorz )


C – Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. T – Amen.

C – La grazia del Signore, nostro Gesù Cristo, l’amore di Dio Padre e la comunione dello Spirito Santo sia con tutti voi. T – E con il tuo spirito.

ACCENSIONE CORONA D’AVVENTO
C - Fratelli e sorelle amati dal Signore, iniziamo il nostro cammino d’Avvento che ci farà fare memoria, attraverso i gesti e le parole della Liturgia di queste quattro settimane, della visita del Signore all’umanità.
Le tappe di questo nostro itinerario spirituale saranno scandite dalla corona d’Avvento che ci ricorderà le attese e le speranze dell’uomo, bisognoso della presenza del Signore che viene a visitare il suo popolo.
La prima candela della nostra corona di Avvento è come la prima luce che si accende appena cala il buio della sera. Parla di noi, della nostra attesa:
noi ti attendiamo, Signore Gesù.
Questa prima fiamma afferma la nostra speranza.
C'è una luce che vince ogni oscurità!
C'è un amore che disarma ogni egoismo!
C'è una vita che resiste ad ogni morte!
Che questa luce tenga desti i nostri cuori!

Un fedele accende la prima candela mentre si canta:

Si accende una luce all’uomo quaggiù,
presto verrà tra noi Gesù.
Vegliate, lo sposo non tarderà; se siete pronti, vi aprirà.
Lieti cantate: gloria al Signor! Nascerà il Redentor!

Si accende una luce…
Annuncia il profeta la novità:
il re Messia ci salverà. Lieti cantate…

ATTO PENITENZIALE
C – Fratelli e sorelle, intraprendiamo oggi il cammino dell’Avvento. È tempo per uscire dall’opaca normalità e ridestare i nostri cuori. E’ tempo per riscoprire la vigilanza e l’attesa. Il Signore ritornerà, ne siamo sicuri.
Apriamo i nostri cuori al dono della salvezza che il Padre ci dona nel suo Figlio per prepararci all’incontro con Lui in questa Eucaristia.
- Signore, che vieni a visitare il tuo popolo nella pace, [abbi pietà di noi] T – Signore, pietà!
- Cristo, che vieni a salvare chi è perduto, [abbi pietà di noi] T – Cristo, pietà!
- Signore, che vieni a creare un mondo nuovo, [abbi pietà di noi] T – Signore, pietà!


C – Dio onnipotente abbia misericordia di noi, perdoni i nostri peccati e ci conduca alla vita eterna.
T – Ame


COLLETTA

C - O Dio, Padre misericordioso, che per riunire i popoli nel tuo regno hai inviato il tuo Figlio unigenito, maestro di verità e fonte di riconciliazione, risveglia in noi uno spirito vigilante, perché camminiamo sulle tue vie di libertà e di amore fino a contemplarti nell'eterna gloria. Per il nostro Signore Gesù Cristo... T – Amen.

LITURGIA DELLA PAROLA

PRESENTAZIONE DELLA PAROLA DI DIO


G – La speranza che accompagna l’attesa è alimentata dalla fiducia in Dio, la quale rende saldo il nostro cammino, ci aiuta e sostiene nell’affrontare ostacoli e mantiene elevato il livello di vigilanza.

PRIMA LETTURA: Is 2,1-5
Il Signore unisce tutti i popoli nella pace eterna del suo Regno.

Dal libro del profeta Isaìa

Messaggio che Isaìa, figlio di Amoz, ricevette in visione su Giuda e su Gerusalemme.
Alla fine dei giorni,
il monte del tempio del Signore
sarà saldo sulla cima dei monti
e s’innalzerà sopra i colli,
e ad esso affluiranno tutte le genti.
Verranno molti popoli e diranno:
«Venite, saliamo sul monte del Signore,
al tempio del Dio di Giacobbe,
perché ci insegni le sue vie
e possiamo camminare per i suoi sentieri».
Poiché da Sion uscirà la legge
e da Gerusalemme la parola del Signore.
Egli sarà giudice fra le genti
e arbitro fra molti popoli.
Spezzeranno le loro spade e ne faranno aratri,
delle loro lance faranno falci;
una nazione non alzerà più la spada
contro un’altra nazione,
non impareranno più l’arte della guerra.
Casa di Giacobbe, venite,
camminiamo nella luce del Signore.

Parola di Dio


SALMO RESPONSORIALE: dal Salmo 121
Rit. Andiamo con gioia incontro al Signore.


Quale gioia, quando mi dissero:

«Andremo alla casa del Signore!».

Già sono fermi i nostri piedi

alle tue porte, Gerusalemme!



È là che salgono le tribù, / le tribù del Signore,

secondo la legge d’Israele,

per lodare il nome del Signore.

Là sono posti i troni del giudizio,

i troni della casa di Davide.



Chiedete pace per Gerusalemme:

vivano sicuri quelli che ti amano;

sia pace nelle tue mura, / sicurezza nei tuoi palazzi.



Per i miei fratelli e i miei amici

io dirò: «Su di te sia pace!».

Per la casa del Signore nostro Dio,

chiederò per te il bene.



SECONDA LETTURA: Rm 13,11-14

La nostra salvezza è vicina.  

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani

Fratelli, questo voi farete, consapevoli del momento: è ormai tempo di svegliarvi dal sonno, perché adesso la nostra salvezza è più vicina di quando diventammo credenti.
La notte è avanzata, il giorno è vicino. Perciò gettiamo via le opere delle tenebre e indossiamo le armi della luce.
Comportiamoci onestamente, come in pieno giorno: non in mezzo a orge e ubriachezze, non fra lussurie e impurità, non in litigi e gelosie. Rivestitevi invece del Signore Gesù Cristo.
Parola di Dio                                         




CANTO AL VANGELO: Sal 84,8
Alleluia, alleluia.


Mostraci, Signore, la tua misericordia

e donaci la tua salvezza.

Alleluia.



VANGELO: Mt 24,37-44

Vegliate, per essere pronti al suo arrivo.

Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Come furono i giorni di Noè, così sarà la venuta del Figlio dell’uomo. Infatti, come nei giorni che precedettero il diluvio mangiavano e bevevano, prendevano moglie e prendevano marito, fino al giorno in cui Noè entrò nell’arca, e non si accorsero di nulla finché venne il diluvio e travolse tutti: così sarà anche la venuta del Figlio dell’uomo. Allora due uomini saranno nel campo: uno verrà portato via e l’altro lasciato. Due donne macineranno alla mola: una verrà portata via e l’altra lasciata.
Vegliate dunque, perché non sapete in quale giorno il Signore vostro verrà. Cercate di capire questo: se il padrone di casa sapesse a quale ora della notte viene il ladro, veglierebbe e non si lascerebbe scassinare la casa. Perciò anche voi tenetevi pronti perché, nell’ora che non immaginate, viene il Figlio dell’uomo».

Parola del Signore

PROFESSIONE DI FEDE

PREGHIERA DEI FEDELI


C – Fratelli e sorelle, nell’attesa del Redentore, rivolgiamo le nostre suppliche al Padre che è nei cieli, perché venga incontro alle nostre necessità e a quelle di tutti gli uomini.

L - Preghiamo insieme e diciamo:

Visita il tuo popolo, Signore.

1. Per la Chiesa pellegrina nel mondo, perché faccia parte a tutti gli uomini della speranza che illumina il suo cammino e risvegli in loro l’attesa della salvezza, preghiamo.

2. Per coloro che amministrano la cosa pubblica, perché abbiano a cuore le sorti del nostro povero mondo, attuando una politica di inclusione e di collaborazione, dove ognuno edifica l’altro nella pace e nella fraternità, preghiamo.

3. Per coloro nei quali la durezza della vita ha spento ogni speranza, perché la nostra preghiera e la nostra fraternità facciano rifiorire la fiducia e la volontà di impegnarsi per un domani migliore, preghiamo.

4. Per tutti i cristiani, perché il nuovo Anno liturgico sia per ciascuno occasione propizia per conformare la propria vita a Cristo Signore, celebrato nei Misteri, preghiamo.

5. Per tutti noi, perché ci destiamo dal torpore del nostro cristianesimo stanco o di facciata e nella realtà quotidiana camminiamo incontro al Signore che un giorno verrà come giudice della storia, preghiamo.

C – Tu ci riveli, o Padre, che quanto più grande è la nostra attesa, tanto più ricco sarà il tuo dono; accogli queste nostre suppliche e accresci in noi con la venuta del tuo Figlio il bene inestimabile della speranza. Egli vive e regna nei secoli dei secoli. T - Amen.



RINGRAZIAMENTO ALLA COMUNIONE 
* G – Corriamo un po’ tutti questo rischio, Gesù:
lasciare che il tempo scorra,
un giorno dopo l'altro,
con il suo carico di fatica, di tensioni,
di tante cose belle e brutte che si susseguono,
una dopo l’altra, senza pause.
E noi siamo come quei viaggiatori
che macinano chilometri,
ma non si accorgono neppure
del paese che attraversano,
della gente che incrociano,
preoccupati solamente di fare strada,
per arrivare a sera e poi partire di nuovo.
Abbi pietà, Gesù, della nostra mancanza di saggezza,
ebbri come siamo del vortice della vita.
Non permettere che ci lasciamo sempre
sorprendere dagli avvenimenti,
impreparati e indisposti, tesi e nervosi,
incapaci di discernere l’essenziale
e di dare un senso e una meta
al nostro percorso quotidiano.
Donaci, Gesù, il gusto di vegliare e di riflettere,
di sostare e di porci domande,
di aprire cuore e mente
alla tua parola, alla tua presenza.
Allora non ci lasceremo prendere alla sprovvista
perché avremo decifrato le tue orme
e sapremo imboccare la strada giusta. 

(Roberto Laurita)








domenica 8 aprile 2018

Ottava di Pasqua - Domenica 8 aprile 2018


SECONDA DOMENICA DI PASQUA – B
Ottava di Pasqua
8 Aprile 2018

Questo è il giorno che ha fatto il Signore:
rallegriamoci in esso ed esultiamo!



RITI DI INTRODUZIONE

INTRODUZIONE
G – Celebriamo oggi la Seconda Domenica di Pasqua.
«Otto giorni dopo... venne Gesù»: è il giorno in cui il Risorto si rende presente. L’esperienza della Pasqua si sviluppa nella comunità dei primi credenti in Gesù, ora riconosciuto come il Cristo. Nel nome di Gesù la fede diventa fonte di vita.
Il Vangelo di oggi introduce il racconto dell’apparizione del Signore ai discepoli, dopo la sua risurrezione. Prima Tommaso è assente, otto giorni dopo diviene il protagonista dell’esperienza del Risorto.
La Liturgia odierna susciti il bisogno di una conoscenza non astratta ma affettiva, del cuore; presenti l'Eu­caristia domenicale come l’occasione propizia per “toccare” il Signore e per lasciarsi toccare da lui; favorisca il travaso della vita del Risorto nell’esistenza di chi è ancora pellegrino.

SALUTO
C – Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.   T – Amen.

C – La Pace sia con voi.   T – E con il tuo spirito.


Se non fosse possibile fare il rito di aspersione, si usi il seguente formulario per l’Atto penitenziale.

ATTO PENITENZIALE
C – Fratelli e sorelle, chiediamo al Signore la conversione del cuore, affinché possiamo riconoscerlo Risorto nelle vicende della nostra vita e nella storia.
Chiediamo il perdono dei nostri peccati di incredulità, perché la sua Misericordia che risana gli occhi del nostro cuore li renda capaci di vedere e di credere.
-          Signore, che chiami beati coloro che credono in te, [abbi pietà di noi]  
T – Signore, pietà!
-          Cristo, che vieni in mezzo a noi per donarci la tua pace, [abbi pietà di noi]  
T – Cristo, pietà!
-          Signore, che doni a noi lo Spirito che purifica le nostre colpe, [abbi pietà di noi]   T – Signore, pietà!

C – Dio onnipotente abbia misericordia di noi, perdoni i nostri peccati e ci conduca alla vita eterna.   T – Amen.

GRANDE DOSSOLOGIA

COLLETTA
C - Dio di eterna misericordia, che nella ricorrenza pasquale ravvivi la fede del tuo popolo, accresci in noi la grazia che ci hai dato, perché tutti comprendiamo l'inestimabile ricchezza del Battesimo che ci ha purificati, dello Spirito che ci ha rigenerati, del Sangue che ci ha redenti. Per il nostro Signore Gesù Cristo...   T – Amen.

oppure:
C - O Dio, che in ogni Pasqua domenicale ci fai vivere le meraviglie della salvezza, fa' che riconosciamo con la grazia dello Spirito il Signore presente nell'assemblea dei fratelli, per rendere testimonianza della sua risurrezione. Per il nostro Signore Gesù Cristo...  T – Amen.


LITURGIA DELLA PAROLA

PRESENTAZIONE DELLA PAROLA DI DIO
G – Al centro della Liturgia della Parola vi è oggi l’incontro di Gesù Risorto con Tommaso, il discepolo incredulo, simbolo di tanti credenti nelle loro in difficoltà.
Gesù Risorto, presente in mezzo a noi, ci aiuta a vivere quotidianamente il dono della fede, che richiede slancio e fiducia, attraverso il Suo Amore che si traduce in esperienza di autentica comunione nella Comunità cristiana.

PRIMA LETTURA: At 4,32-35
Tutti i credenti stavano insieme e avevano ogni cosa in comune.
La moltitudine di coloro che erano diventati credenti aveva un cuore solo e un’anima sola e nessuno considerava sua proprietà quello che gli apparteneva, ma fra loro tutto era comune.
Con grande forza gli apostoli davano testimonianza della risurrezione del Signore Gesù e tutti godevano di grande favore.
Nessuno infatti tra loro era bisognoso, perché quanti possedevano campi o case li vendevano, portavano il ricavato di ciò che era stato venduto e lo deponevano ai piedi degli apostoli; poi veniva distribuito a ciascuno secondo il suo bisogno.



SALMO RESPONSORIALE: dal Salmo 117

Rit.  Rendete grazie al Signore perché è buono:
il suo amore è per sempre.

Dica Israele: / «Il suo amore è per sempre».
Dica la casa di Aronne:
«Il suo amore è per sempre».
Dicano quelli che temono il Signore:
«Il suo amore è per sempre».

Mi avevano spinto con forza per farmi cadere,
ma il Signore è stato il mio aiuto.
Mia forza e mio canto è il Signore,
egli è stato la mia salvezza.
Grida di giubilo e di vittoria / nelle tende dei giusti:
la destra del Signore ha fatto prodezze.

La pietra scartata dai costruttori
è divenuta la pietra d’angolo.
Questo è stato fatto dal Signore:
una meraviglia ai nostri occhi.
Questo è il giorno che ha fatto il Signore:
rallegriamoci in esso ed esultiamo!

SECONDA LETTURA: 1 Gv 5,1-6
Chiunque è stato generato da Dio vince il mondo.
Carissimi, chiunque crede che Gesù è il Cristo, è stato generato da Dio; e chi ama colui che ha generato, ama anche chi da lui è stato generato.
In questo conosciamo di amare i figli di Dio: quando amiamo Dio e osserviamo i suoi comandamenti. In questo infatti consiste l’amore di Dio, nell’osservare i suoi comandamenti; e i suoi comandamenti non sono gravosi.
Chiunque è stato generato da Dio vince il mondo; e questa è la vittoria che ha vinto il mondo: la nostra fede.
E chi è che vince il mondo se non chi crede che Gesù è il Figlio di Dio? Egli è colui che è venuto con acqua e sangue, Gesù Cristo; non con l’acqua soltanto, ma con l’acqua e con il sangue. Ed è lo Spirito che dà testimonianza, perché lo Spirito è la verità.



SEQUENZA
Alla vittima pasquale,
s'innalzi oggi il sacrificio di lode.
L'agnello ha redento il suo gregge,
l'Innocente ha riconciliato / noi peccatori col Padre.

Morte e Vita si sono affrontate
in un prodigioso duello.
Il Signore della vita era morto;
ma ora, vivo, trionfa.

«Raccontaci, Maria: che hai visto sulla via?».
«La tomba del Cristo vivente,
la gloria del Cristo risorto,
e gli angeli suoi testimoni, / il sudario e le sue vesti.
Cristo, mia speranza, è risorto
e vi precede in Galilea».

Sì, ne siamo certi: Cristo è davvero risorto.
Tu, Re vittorioso, portaci la tua salvezza.

CANTO AL VANGELO: Gv 20,29

Alleluia, alleluia.
Perché mi hai veduto, Tommaso, tu hai creduto;
beati quelli che non hanno visto e hanno creduto!
Alleluia.

VANGELO: Gv 20,19-31
Otto giorni dopo venne Gesù.
+ Dal Vangelo secondo Giovanni

La sera di quel giorno, il primo della settimana, mentre erano chiuse le porte del luogo dove si trovavano i discepoli per timore dei Giudei, venne Gesù, stette in mezzo e disse loro: «Pace a voi!». Detto questo, mostrò loro le mani e il fianco. E i discepoli gioirono al vedere il Signore.
Gesù disse loro di nuovo: «Pace a voi! Come il Padre ha mandato me, anche io mando voi». Detto questo, soffiò e disse loro: «Ricevete lo Spirito Santo. A coloro a cui perdonerete i peccati, saranno perdonati; a coloro a cui non perdonerete, non saranno perdonati».
Tommaso, uno dei Dodici, chiamato Dìdimo, non era con loro quando venne Gesù. Gli dicevano gli altri discepoli: «Abbiamo visto il Signore!». Ma egli disse loro: «Se non vedo nelle sue mani il segno dei chiodi e non metto il mio dito nel segno dei chiodi e non metto la mia mano nel suo fianco, io non credo».
Otto giorni dopo i discepoli erano di nuovo in casa e c’era con loro anche Tommaso. Venne Gesù, a porte chiuse, stette in mezzo e disse: «Pace a voi!». Poi disse a Tommaso: «Metti qui il tuo dito e guarda le mie mani; tendi la tua mano e mettila nel mio fianco; e non essere incredulo, ma credente!». Gli rispose Tommaso: «Mio Signore e mio Dio!». Gesù gli disse: «Perché mi hai veduto, tu hai creduto; beati quelli che non hanno visto e hanno creduto!».
Gesù, in presenza dei suoi discepoli, fece molti altri segni che non sono stati scritti in questo libro. Ma questi sono stati scritti perché crediate che Gesù è il Cristo, il Figlio di Dio, e perché, credendo, abbiate la vita nel suo nome.


PROFESSIONE DI FEDE

PREGHIERA DEI FEDELI
C - Fratelli e sorelle, rivolgiamo la nostra preghiera a Dio Padre, perché la comunità cristiana, confermata nella fede, renda ragione della propria speranza davanti a tutti gli uomini.
L - Preghiamo insieme e diciamo:
Santifica nella verità la tua Chiesa, o Padre.
  1. Per tutto il popolo cristiano, convocato nel giorno del Signore, Pasqua della settimana, perché manifesti la presenza di Gesù risorto con la gioia di vivere in uno stesso luogo e con lo stesso cuore, preghiamo.
  2. Per la nostra Comunità parrocchiale, perché cresca come vera famiglia di Dio, assidua nell’ascolto della Parola, perseverante nella preghiera, testimone nella carità fraterna, preghiamo.
  3. Per tutti coloro che vivono l’esperienza del dolore, perché non si lascino vincere dallo sconforto, ma per la forza della fede e la solidarietà dei fratelli sentano che il Signore è vicino a ciascuno di loro, preghiamo.
  4. Per il cristiano che dubita, per l’incredulo che vorrebbe credere, e per tutti coloro che cercano con amore la verità, perché illuminati dalla grazia pasquale riconoscano che non c’è altro nome al di fuori di Cristo in cui essere salvi, preghiamo.
  5. Per noi qui presenti, perché ci lasciamo evangelizzare con cuore docile, e diventiamo risonanza viva della Parola che salva, preghiamo.
C – O Dio, nostro Padre, principio e fonte di ogni dono, lo Spirito del tuo Figlio risorto ci introduca nella pienezza della verità pasquale e ispiri i gesti e le parole per testimoniarla nella realtà umana del nostro tempo. Per Cristo nostro Signore.   T - Amen.



lunedì 2 novembre 2015

Angelus di domenica 1 novembre 2015


vaticanit - italiano has uploaded Papa Francesco: i Santi della porta accanto
Papa Francesco: i Santi della porta accanto
vaticanit - italiano
Non solo quelli sul calendario, quelli riconosciuti ufficialmente dalla Chiesa. I santi, anche con la “s” minuscola, popolano il mondo, magari a un passo da noi e a loro deve andare la gratitudine di un cristiano. Papa Francesco ha presentato così all’Angelus del primo novembre la festa di Tutti i Santi, per la quale presiederà una Messa al Cimitero del Verano nel pomeriggio. Una loro prima caratteristica, ha detto, è quella di appartenere “totalmente a Dio”. In altre parole, hanno “conservato integro” durante la vita il “sigillo” ricevuto nel Battesimo, lo stesso – ha soggiunto il Papa - che ci rende figli di Dio e del quale i credenti devono essere “consapevoli”, perché portano “il cognome di Dio”. ...

Foglio della Collaborazione Pastorale Di San Giorgio di Nogaro

Tutto sull'arrivo del nuovo arcivescovo Mons. Riccardo Lamba

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