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sabato 17 settembre 2022

XXV DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO C) 18 settembre 2022

XXV DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO C)


Grado della Celebrazione: DOMENICA

Colore liturgico: Verde

Antifona d'ingresso
«Io sono la salvezza del popolo», dice il Signore.
«In qualunque prova mi invocheranno, li esaudirò,
e sarò loro Signore per sempre».

Colletta

O Padre, difensore dei poveri e dei deboli,
che ci chiami ad amarti e servirti con lealtà,
abbi pietà della nostra condizione umana,
salvaci dalla cupidigia delle ricchezze
e aiutaci a ricercare
l'inestimabile tesoro della tua amicizia.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.

PRIMA LETTURA (Am 8,4-7)
Contro coloro che comprano con denaro gli indigenti.

Dal libro del profeta Amos

Il Signore mi disse:
«Ascoltate questo,
voi che calpestate il povero
e sterminate gli umili del paese,
voi che dite: “Quando sarà passato il novilunio
e si potrà vendere il grano?
E il sabato, perché si possa smerciare il frumento,
diminuendo l’efa e aumentando il siclo
e usando bilance false,
per comprare con denaro gli indigenti
e il povero per un paio di sandali?
Venderemo anche lo scarto del grano”».
Il Signore lo giura per il vanto di Giacobbe:
«Certo, non dimenticherò mai tutte le loro opere».

Parola di Dio

SALMO RESPONSORIALE (Sal 112)
Rit: Benedetto il Signore che rialza il povero.

Lodate, servi del Signore,
lodate il nome del Signore.
Sia benedetto il nome del Signore,
da ora e per sempre.

Su tutte le genti eccelso è il Signore,
più alta dei cieli è la sua gloria.
Chi è come il Signore, nostro Dio,
che siede nell’alto
e si china a guardare
sui cieli e sulla terra?

Solleva dalla polvere il debole,
dall’immondizia rialza il povero,
per farlo sedere tra i prìncipi,
tra i prìncipi del suo popolo.

SECONDA LETTURA (1Tm 2,1-8)
Si facciano preghiere per tutti gli uomini a Dio il quale vuole che tutti gli uomini siano salvati.

Dalla prima lettera di san Paolo apostolo a Timòteo

Figlio mio, raccomando, prima di tutto, che si facciano domande, suppliche, preghiere e ringraziamenti per tutti gli uomini, per i re e per tutti quelli che stanno al potere, perché possiamo condurre una vita calma e tranquilla, dignitosa e dedicata a Dio. Questa è cosa bella e gradita al cospetto di Dio, nostro salvatore, il quale vuole che tutti gli uomini siano salvati e giungano alla conoscenza della verità.
Uno solo, infatti, è Dio e uno solo anche il mediatore fra Dio e gli uomini, l’uomo Cristo Gesù, che ha dato se stesso in riscatto per tutti. Questa testimonianza egli l’ha data nei tempi stabiliti, e di essa io sono stato fatto messaggero e apostolo – dico la verità, non mentisco –, maestro dei pagani nella fede e nella verità.
Voglio dunque che in ogni luogo gli uomini preghino, alzando al cielo mani pure, senza collera e senza contese.

Parola di Dio

Canto al Vangelo (2Cor 8,9)
Alleluia, alleluia.

Gesù Cristo da ricco che era, si è fatto povero per voi,
perché voi diventaste ricchi per mezzo della sua povertà.
Alleluia.

VANGELO (Lc 16,1-13)
Non potete servire Dio e la ricchezza.

+ Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, Gesù diceva ai discepoli:
«Un uomo ricco aveva un amministratore, e questi fu accusato dinanzi a lui di sperperare i suoi averi. Lo chiamò e gli disse: “Che cosa sento dire di te? Rendi conto della tua amministrazione, perché non potrai più amministrare”.
L’amministratore disse tra sé: “Che cosa farò, ora che il mio padrone mi toglie l’amministrazione? Zappare, non ne ho la forza; mendicare, mi vergogno. So io che cosa farò perché, quando sarò stato allontanato dall’amministrazione, ci sia qualcuno che mi accolga in casa sua”.
Chiamò uno per uno i debitori del suo padrone e disse al primo: “Tu quanto devi al mio padrone?”. Quello rispose: “Cento barili d’olio”. Gli disse: “Prendi la tua ricevuta, siediti subito e scrivi cinquanta”. Poi disse a un altro: “Tu quanto devi?”. Rispose: “Cento misure di grano”. Gli disse: “Prendi la tua ricevuta e scrivi ottanta”.
Il padrone lodò quell’amministratore disonesto, perché aveva agito con scaltrezza. I figli di questo mondo, infatti, verso i loro pari sono più scaltri dei figli della luce.
Ebbene, io vi dico: fatevi degli amici con la ricchezza disonesta, perché, quando questa verrà a mancare, essi vi accolgano nelle dimore eterne.
Chi è fedele in cose di poco conto, è fedele anche in cose importanti; e chi è disonesto in cose di poco conto, è disonesto anche in cose importanti. Se dunque non siete stati fedeli nella ricchezza disonesta, chi vi affiderà quella vera? E se non siete stati fedeli nella ricchezza altrui, chi vi darà la vostra?
Nessun servitore può servire due padroni, perché o odierà l’uno e amerà l’altro, oppure si affezionerà all’uno e disprezzerà l’altro. Non potete servire Dio e la ricchezza».

Parola del Signore.



Preghiera dei fedeli
Col divieto di idolatrare il denaro, al cristiano non è tolta la possibilità di essere pienamente felice. Dio ci conosce e sa che la nostra gioia non può risiedere nei soli beni materiali.
Preghiamo insieme e diciamo: Signore aiutaci a valutare con saggezza.

1. Perché il potere sia sempre concepito come servizio. Preghiamo.
2. Perché di fronte all’affanno di dover accumulare oggetti ci accompagni sempre la consapevolezza che l’essenziale sei tu. Preghiamo.
3. Perché la nostra lotta contro le ingiustizie sia mossa sempre dall’amore per chi è debole e mai dall’invidia per chi è potente. Preghiamo.
4. Perché sappiamo mettere ambizione e scaltrezza al servizio di misericordia e semplicità di cuore. Preghiamo.

O Padre, ci chiedi di essere fedeli nell’amministrazione del poco per poterci affidare il molto. Aiutaci a gestire bene la nostra libertà. Te lo chiediamo per Cristo nostro Signore

domenica 29 settembre 2019

XXVI DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO C) 29 settembre 2019


Grado della Celebrazione: DOMENICA
Colore liturgico: Verde

Antifona d'ingresso
Signore, tutto ciò che hai fatto ricadere su di noi
l’hai fatto con retto giudizio;
abbiamo peccato contro di te,
non abbiamo dato ascolto ai tuoi precetti;
ma ora glorifica il tuo nome e opera con noi
secondo la grandezza della tua misericordia. (Dn 3,31.29.30.43.42)

Colletta

O Dio, tu chiami per nome i tuoi poveri,
mentre non ha nome il ricco epulone;
stabilisci con giustizia la sorte di tutti gli oppressi,
poni fine all’orgia degli spensierati,
e fa’ che aderiamo in tempo alla tua Parola,
per credere che il tuo Cristo è risorto dai morti
e ci accoglierà nel tuo regno.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...

PRIMA LETTURA (Am 6,1.4-7)
Ora cesserà l’orgia dei dissoluti.

Dal libro del profeta Amos

Guai agli spensierati di Sion
e a quelli che si considerano sicuri
sulla montagna di Samaria!
Distesi su letti d’avorio e sdraiati sui loro divani
mangiano gli agnelli del gregge
e i vitelli cresciuti nella stalla.
Canterellano al suono dell’arpa,
come Davide improvvisano su strumenti musicali;
bevono il vino in larghe coppe
e si ungono con gli unguenti più raffinati,
ma della rovina di Giuseppe non si preoccupano.
Perciò ora andranno in esilio in testa ai deportati
e cesserà l’orgia dei dissoluti.

Parola di Dio

SALMO RESPONSORIALE (Sal 145)
Rit: Loda il Signore, anima mia.

Il Signore rimane fedele per sempre
rende giustizia agli oppressi,
dà il pane agli affamati.
Il Signore libera i prigionieri.

Il Signore ridona la vista ai ciechi,
il Signore rialza chi è caduto,
il Signore ama i giusti,
il Signore protegge i forestieri.

Egli sostiene l’orfano e la vedova,
ma sconvolge le vie dei malvagi.
Il Signore regna per sempre,
il tuo Dio, o Sion, di generazione in generazione.

SECONDA LETTURA (1Tm 6,11-16)
Conserva il comandamento fino alla manifestazione del Signore.

Dalla prima lettera di san Paolo apostolo a Timòteo
Tu, uomo di Dio, evita queste cose; tendi invece alla giustizia, alla pietà, alla fede, alla carità, alla pazienza, alla mitezza. Combatti la buona battaglia della fede, cerca di raggiungere la vita eterna alla quale sei stato chiamato e per la quale hai fatto la tua bella professione di fede davanti a molti testimoni.
Davanti a Dio, che dà vita a tutte le cose, e a Gesù Cristo, che ha dato la sua bella testimonianza davanti a Ponzio Pilato, ti ordino di conservare senza macchia e in modo irreprensibile il comandamento, fino alla manifestazione del Signore nostro Gesù Cristo,
che al tempo stabilito sarà a noi mostrata da Dio,
il beato e unico Sovrano,
il Re dei re e Signore dei signori,
il solo che possiede l’immortalità
e abita una luce inaccessibile:
nessuno fra gli uomini lo ha mai visto né può vederlo.
A lui onore e potenza per sempre. Amen.

Parola di Dio

Canto al Vangelo (2Cor 8,9)
Alleluia, alleluia.

Gesù Cristo da ricco che era, si è fatto povero per voi,
perché voi diventaste ricchi per mezzo della sua povertà.
Alleluia.

VANGELO (Lc 16,19-31)
Nella vita, tu hai ricevuto i tuoi beni, e Lazzaro i suoi mali; ma ora lui è consolato, tu invece sei in mezzo ai tormenti.

+ Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, Gesù disse ai farisei:
«C’era un uomo ricco, che indossava vestiti di porpora e di lino finissimo, e ogni giorno si dava a lauti banchetti. Un povero, di nome Lazzaro, stava alla sua porta, coperto di piaghe, bramoso di sfamarsi con quello che cadeva dalla tavola del ricco; ma erano i cani che venivano a leccare le sue piaghe.
Un giorno il povero morì e fu portato dagli angeli accanto ad Abramo. Morì anche il ricco e fu sepolto. Stando negli inferi fra i tormenti, alzò gli occhi e vide di lontano Abramo, e Lazzaro accanto a lui. Allora gridando disse: “Padre Abramo, abbi pietà di me e manda Lazzaro a intingere nell’acqua la punta del dito e a bagnarmi la lingua, perché soffro terribilmente in questa fiamma”.
Ma Abramo rispose: “Figlio, ricòrdati che, nella vita, tu hai ricevuto i tuoi beni, e Lazzaro i suoi mali; ma ora in questo modo lui è consolato, tu invece sei in mezzo ai tormenti. Per di più, tra noi e voi è stato fissato un grande abisso: coloro che di qui vogliono passare da voi, non possono, né di lì possono giungere fino a noi”.
E quello replicò: “Allora, padre, ti prego di mandare Lazzaro a casa di mio padre, perché ho cinque fratelli. Li ammonisca severamente, perché non vengano anch’essi in questo luogo di tormento”. Ma Abramo rispose: “Hanno Mosè e i Profeti; ascoltino loro”. E lui replicò: “No, padre Abramo, ma se dai morti qualcuno andrà da loro, si convertiranno”. Abramo rispose: “Se non ascoltano Mosè e i Profeti, non saranno persuasi neanche se uno risorgesse dai morti”».

Parola del Signore

Preghiera dei fedeli
Il Signore desidera che non sprechiamo la vita nella dissolutezza e nella dissipazione.
Preghiamo insieme e diciamo: Signore aiutaci a vivere in profondità di spirito.

1. Perché la Chiesa continui a vivere, annunciare e organizzare la carità. Preghiamo.
2. Perché la nostra coscienza sia sempre viva e attenta alle esigenze del vivere comune. Preghiamo.
3. Perché riusciamo a essere all’altezza degli sforzi che richiediamo agli altri. Preghiamo.
4. Perché la nostra gioia non risieda nello sfuggire alla morte, ma in colui che vince la morte. Preghiamo.

O Padre, ci chiedi di essere semplici e aperti verso il mondo. Aiutaci a non cercare sicurezza e conforto nelle cose che possediamo. Te lo chiediamo per Cristo nostro Signore.

Foglio della Collaborazione Pastorale Di San Giorgio di Nogaro

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