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mercoledì 22 gennaio 2020

Agenzia Fides 22 gennaio 2020

AFRICA/KENYA - La buona gestione del Creato al centro della campagna quaresimale
 
Nairobi (Agenzia Fides) - “Crediamo che tutto ciò che Dio ha creato sia buono. L'uomo è stato creato a immagine e somiglianza di Dio e gli è stato comandato di governare razionalmente la creazione per produrre i frutti dalla terra” ha affermato Sua Ecc. Mons. John Oballa Owaa, Vescovo di Ngong, e Presidente della Commissione Giustizia e Pace della Conferenza Episcopale del Kenya, nel presentare la campagna della Quaresima di quest’anno. Con il tema “La buona amministrazione per una nazione trasformata ... Il mio impegno”, l’iniziativa quaresimale si inserisce nella campagna per la lotta alla corruzione lanciata dai Vescovi il 5 ottobre 2019 a Subukia a Nakuru (vedi Fides 6/11/2019).
Il Presidente di “Giustizia e Pace” ha ricordato la speciale responsabilità che portano coloro che sono battezzati nel condividere la vita regale, profetica e sacerdotale di Cristo. “La nostra amministrazione deve imitare quella di Cristo. Tutto ciò che abbiamo e siamo appartiene a Dio. Siamo semplicemente manager o amministratori che agiscono per Suo conto” ha sottolineato Mons. Oballa.
Nelle cinque settimane quaresimali a partire dal 22 febbraio 2020, i fedeli keniani saranno chiamati a riflettere sui seguenti argomenti: agricoltura responsabile, gioventù e sviluppo, gestione passata e futura delle risorse naturali.
La campagna promossa dai Vescovi del Kenya vuole essere una risposta all'invito di Papa Francesco nella sua enciclica “Laudato Si '”, ad occuparsi della " casa comune", la terra
Nella quinta e ultima settimana, al centro della riflessione ci sarà la santità e la dignità della vita di ogni persona umana, che è creata a immagine e somiglianza di Dio. (L.M.) (Agenzia Fides 22/1/2020)
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AFRICA/NIGERIA - Ucciso il responsabile di una comunità cattolica nel centro della Nigeria
 
Abuja (Agenzia Fides) - Ucciso il responsabile della chiesa cattolica di Saint Augustine, nella Keana Local Government Area dello Stato Nasarawa, nel centro della Nigeria. Secondo quanto appreso dall’Agenzia Fides, nella mattina del 20 gennaio, alcuni banditi, forse pastori Fulani, hanno assalito la comunità di Abebe, sparando all’impazzata. Nella sparatoria è morto Augustine Avertse, il responsabile della comunità cattolica locale, insieme al padre, Akaa’am Avertse, e ad altre due persone.
Uno dei sopravvissuti, rimasto ferito, afferma che l'attacco non è stato provocato, in quanto non vi era mai stata alcuna forma di incomprensione tra i membri della comunità e i pastori Fulani che vivevano nella zona.
Nel frattempo ha suscitato emozione la conferma dell’uccisione di Lawan Andimi, dirigente locale dell'Associazione Cristiana della Nigeria, che era stato rapito all'inizio di gennaio da Boko Haram nella Michika Local Government Area nello Stato di Adamawa nel nord-est della Nigeria. In un comunicato, il Presidente nigeriano Muhammadu Buhari ha parlato di omicidio “crudele, inumano e deliberatamente provocatorio”, ed ha assicurato che i responsabili “pagheranno caro per le loro azioni”. (L.M.) (Agenzia Fides 22/1/2020)
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ASIA/PAKISTAN - L'avvocato di Asia Bibi: “Troppe pressioni religiose per i casi di blasfemia”
 
Roma (Agenzia Fides) – “In Pakistan gli avvocati che difendono casi di blasfemia sono duramente attaccati, abbandonati e isolati. Sebbene il Corano difenda chi è ingiustamente condannato con false accuse, la mentalità in Pakistan è fortemente condizionata da un pregiudizio religioso. Nel mio caso, ad esempio, quale difensore della cristiana Asia Bibi che era falsamente imputata di blasfemia, sono stato accusato di 'difendere gli infedeli' e sono stato completamente abbandonato ed isolato. Oggi per muovermi ho bisogno di guardie del corpo e potrei essere nel mirino di estremisti. Ma non mi pento di essermi impegnato per la giustizia e per il bene del Pakistan”: lo ha detto all'Agenzia Fides l'avvocato musulmano Saiful Malook, difensore di Asia Bibi, in occasione della “Giornata internazionale dell’avvocato minacciato”, che si celebra il 24 gennaio, iniziativa della “Day of the Endangered Lawyer Foundation", con sede in Olanda.
La celebrazione della Giornata, giunta alla decima edizione, nel 2020 è dedicata al Pakistan, nazione in cui negli ultimi anni “alcuni avvocati sono stati sottoposti ad atti di terrorismo di massa, omicidio, tentato omicidio, aggressioni, minacce di morte, procedimenti di disprezzo, intimidazioni nell'esercizio delle loro funzioni professionali”, rileva una nota della Fondazione pervenuta all’Agenzia Fides. “Sono stati arrestati, detenuti o torturati e in alcuni casi anche i familiari degli avvocati assassinati”, aggiunge. L'aggressione più nota agli avvocati pakistani è avvenuta l'8 agosto 2016 quando i terroristi hanno attaccato l'ospedale governativo di Quetta con un attentato suicida che ha provocato la morte di 54 avvocati, che erano riuniti in quel luogo. Da allora c'è stato un aumento allarmante del numero di avvocati uccisi, con nove vittime nell'ultimo anno.
La Fondazione, con altre organizzazioni partner, ha diffuso un Rapporto sulla situazione attuale degli avvocati in Pakistan, che rileva la difficile situazione in cui vivono e operano numerosi avvocati. Tra loro Saiful Malook che, a causa delle minacce di morte ricevute, ha dovuto chiedere protezione agli Stati dell’Unione Europea. Partecipando a una conferenza organizzata a Roma dall’Unione delle Camere Penali Italiane, il 20 gennaio, Malook ha rimarcato che “nei processi relativi ai casi di blasfemia, gli avvocati difensori degli imputati incontrano criticità e ostacoli: vi è una fortissima pressione religiosa, i giudici sono impauriti e, nella stragrande maggioranza dei casi, accolgono le prove condannando il soggetto accusato di blasfemia”. Solo nei successivi gradi di giudizio – davanti alla Corte di appello e alla Corte Suprema - si può tentare faticosamente di ribaltare le sentenza e far emergere la verità, rileva Malook, “ma lo si fa a proprie spese, mettendo in conto di poter finire nel mirino”, rileva.
Scopo della Giornata è richiamare l'attenzione dell'opinione pubblica sull'importanza della professione dell'avvocato come difensore dei diritti fondamentali della persona. La Giornata internazionale dell'avvocato minacciato intende ricordare la strage avvenuta il 24 gennaio 1977 a Madrid, quando un commando di terroristi fece irruzione in uno studio di avvocati giuslavoristi, uccidendone cinque e ferendone quattro. (PA) (Agenzia Fides 22/1/2020)


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ASIA/INDIA - Preghiera e adorazione dopo la profanazione del Santissimo Sacramento a Bangalore
 
Bangalore (Agenzia Fides) - Il 24 gennaio l'intera comunità diocesana di Bangalore "è chiamata a fare penitenza e a vivere una speciale preghiera con veglie di Adorazione Eucaristica in riparazione della azione sacrilega e ignominiosa": è l'invito diffuso dall'Arcivescovo Peter Machado, alla guida della comunità cattolica di Bangalore, dopo il furto e la profanazione del Santissimo Sacramento avvenuti in una parrocchia dell'arcidiocesi di Bangalore. Come comunicato a Fides, il furto è avvenuto nella chiesa di San Francesco d'Assisi, nel sobborgo di Kengeri, nella notte del 20 gennaio. Il cappuccino padre Sathish Kumar, parroco della chiesa di San Francesco d'Assisi, ha presentato una denuncia alla polizia locale e sono in corso indagini. "Non solo sono terribilmente scioccato, ma sono anche profondamente rattristato. Questo sacrilegio compiuto verso il nostro Signore e Salvatore è fonte di grande preoccupazione per i parrocchiani, ma tocca i sentimenti religiosi di tutti noi in tutta l'arcidiocesi”, ha scritto l'Arcivescovo in una nota pervenuta a Fides.
Nei primi 19 giorni di gennaio, sono stati segnalati 17 episodi di violenza contro i cristiani in India, afferma lo "United Christian Forum" (UCF), sulla base delle denunce compiute tramite la linea telefonica di assistenza attivata dall'organizzazione, che documenta casi di violenza contro chiese e cristiani in India.
"Un Pastore è stato arrestato. C'è stata una aggressione fisica, mentre alcune attività religiose sono state fermate dalla autorità" ha detto a Fides A.C.Michael, un leader dell'UCF.
John Dayal, giornalista cattolico e attivista per i diritti umani, ha dichiarato a Fides: “La violenza avviene mentre la nazione vede le minoranze religiose discriminate con provvedimenti legislativi come il Citizenship Emendament Act (CAA), National Register of Citizens (NRC) e National Population Register (NPR). C'è uno stato di impunità e una campagna di odio che accompagna e aggrava questi fenomeni". (SD) (Agenzia Fides 22/1/2020)
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AMERICA/VENEZUELA - Ritrovato il corpo del sacerdote scomparso dal 16 gennaio
 
Tachira (Agenzia Fides) – La diocesi di San Cristóbal vive con costernazione la scoperta del corpo senza vita del sacerdote José Manuel Rondón Molina, scomparso dallo scorso giovedì, 16 gennaio. "Con dolore e tristezza devo comunicare che è stato trovato il corpo senza vita di p. Manuel Rondón, preghiamo per lui" ha detto mons. Mario Moronta, Vescovo della diocesi di San Cristobal (Venezuela) dove sono accaduti i tragici fatti.
Il presbitero, 47 anni e sacerdote da 14, risiedeva attualmente nelle vicinanze del convento delle Carmelitane scalze a Rubio, nel comune di Junín. Era direttore spirituale delle suore di clausura, dove tutti i giorni celebrava l'Eucaristia, ma dallo scorso giovedì né le religiose né i suoi parenti avevano saputo più nulla di lui, per cui il Vescovo aveva avvisato le autorità di polizia. Il suo corpo è stato ritrovato in una zona boscosa di Rubio.
La nota inviata a Fides dalla diocesi di San Cristobal, afferma: "La Chiesa di Táchira ripudia questo fatto terribile e quelli simili che accadono quotidianamente nella regione. A sua volta, implora la misericordia di Dio per le persone coinvolte e per il conforto della famiglia e degli amici di padre Manuel Rondón. Poiché il corpo senza vita del sacerdote è stato trovato in uno stato di decomposizione, dopo l'autopsia, che verrà eseguita mercoledì, è molto probabile che debba essere sepolto immediatamente per motivi sanitari e secondo le norme di legge". La diocesi di San Cristóbal informerà tempestivamente del luogo del funerale e chiede ai fedeli di accompagnare con la preghiera l'eterno riposo del sacerdote, conclude la nota.
(CE) (Agenzia Fides, 22/01/2020)
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AMERICA/COSTA RICA - Anno giubilare per i 100 anni della provincia ecclesiastica: “la gioia di essere la Chiesa di Cristo”
 
San José (Agenzia Fides) – Il primo incontro dell’attuale territorio che oggi costituisce la Costa Rica con un annunciatore del Vangelo, il sacerdote fray Alejandro, ebbe luogo nell’ambito del quarto viaggio di Cristoforo Colombo in America, nel 1502. Da allora ebbe inizio un cammino di evangelizzazione che è giunto fino ad oggi, e che ha avuto un momento storico fondamentale con la creazione della Provincia ecclesiastica, un secolo fa, il 16 febbraio 1921. Prima infatti la giurisdizione ecclesiastica di questo territorio apparteneva alla diocesi di Leon, in Nicaragua.
Fu quindi creata l’arcidiocesi di San José, la diocesi di Alajuela e il Vicariato apostolico di Limon, che furono le prime Chiese particolari della nazione, cui nel corso degli anni si aggiunsero le altre, fino alle 8 attuali. Lo ricorda la Conferenza episcopale del Costa Rica, in un comunicato giunto a Fides, con cui annuncia un Giubileo nazionale per il centenario della creazione della provincia ecclesiastica, dal 16 febbraio 2020 al 16 febbraio 2021.
Il centenario della provincia ecclesiastica del Costa Rica coinciderà con il bicentenario dell’indipendenza del Costa Rica, il 15 settembre 2021. “Sarà l’occasione per celebrare con gioia il profondo significato di essere e sentirci Chiesa, una Chiesa che ha saputo accompagnare, illuminare e animare il percorso storico della nostra nazione” scrive la Conferenza episcopale. “Per questo, dal 16 febbraio 2020 al 16 febbraio dell’anno 2021, la Conferenza episcopale del Costa Rica desidera celebrare questo anno centenario della Provincia ecclesiastica nel contesto di un Anno giubilare, così che possa godere delle grazie spirituali e pastorali che questo evento comporta, come segno della gioia di essere la Chiesa di Cristo che si alimenta della Santissima Eucaristia e conta sulla speciale protezione materna della Vergine Maria”.
L’Anno giubilare si aprirà a Limon il 13 febbraio, con la solenne Messa inaugurale e l’apertura della Porta santa. Durante l’anno sono previste celebrazioni e altre iniziative a San José, mentre la conclusione si svolgerà nella diocesi di Alajuela, con il Congresso Eucaristico nazionale, nel febbraio 2021. (SL) (Agenzia Fides 22/1/2020)
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AMERICA/NICARAGUA - Settimana missionaria nella diocesi di Matagalpa: l’obbedienza a Dio porta salvezza, la disobbedienza rovina
 
Matagalpa (Agenzia Fides) – "L'evangelizzatore deve ascoltare la voce di Dio, è un uomo o una donna che cerca, scopre e adempie la volontà di Dio" ha detto Mons. Rolando Alvarez, Vescovo della diocesi di Matagalpa, presiedendo la Santa Messa di Invio Missionario dei gruppi di operatori pastorali della parrocchia di San Ramón, il 17 gennaio. Come informa la nota pervenuta a Fides, centinaia di fedeli, insieme al loro parroco Mons. Isidoro Mora, svolgeranno la missione nei quartieri e nelle comunità rurali della parrocchia, portando le Sacre Scritture e il libro di preghiere offerto dalla Diocesi per questo anno, in cui ogni mese è dedicato ad un santo particolare con un'intenzione speciale.
Durante l'omelia della messa di invio, Mons. Alvarez ha ricordato che grandi miracoli possono accadere quando si è obbedienti alla voce del Signore e dei suoi profeti, perché l'obbedienza a Dio porta salvezza e la disobbedienza porta alla rovina. Quindi il missionario è un uomo o una donna che deve ascoltare la voce di Dio.
La “Settimana missionaria” nella diocesi viene organizzata ogni anno con qualche aspetto diverso. Tenendo conto della prossima “Domenica della Parola di Dio”, Mons. Alvarez ha sottolineato l'impegno missionario che si svolge in un ambiente non tanto propizio ad ascoltare una parola che invita alla giustizia, alla verità, quando il paese non vive una vera democrazia. Ieri ha scritto nel suo Twitter: "Solo una democrazia istituzionale e istituzionalizzata può interrompere i cicli di violenza che abbiamo trascinato". Poche ore fa ha sottolineato: "La base fondamentale di qualsiasi consenso è il rispetto illimitato per la dignità della persona e la libertà di espressione".
L’anno scorso, per la Settimana missionaria, Mons. Alvarez è andato insieme a centinaia di laici impegnati come missionari a predicare anche sugli autobus, annunciando il Regno di Dio e la predilezione dei più piccoli agli occhi di Dio. In particolare il Vescovo tiene in considerazione i giovani, come ha scritto il 14 gennaio: "Gli studenti hanno sempre espresso il loro profondo senso civico, istituzionale e democratico nei momenti appropriati. Hanno anche guadagnato il loro posto al tavolo (di Dialogo Nazionale). La loro riflessione matura e in crescita è un motivo in più perché siano ascoltati con serietà e responsabilità".
(CE) (Agenzia Fides, 22/01/2020)
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OCEANIA/PAPUA NUOVA GUINEA - L’istruzione dei giovani è responsabilità dei politici e dell’intera comunità
 
Bereina (Agenzia Fides) - “Preghiamo e lavoriamo perché il diritto all’educazione di tutti i bambini possa essere davvero riconosciuto, non solo nelle carte o nei discorsi dei politici, ma anche concretamente realizzato dalla cura quotidiana dei loro genitori e comunità”: è l’auspicio di suor Giovanna Bordin, missionaria della “Fraternità Cavanis Gesù Buon Pastore” a Bereina, toccando un tasto molto importante, che anche la politica ha sottolineato di recente. “Il governo è profondamente convinto che l’istruzione è lo strumento che trasformerà e sosterrà la prosperità della Nazione” ha dichiarato in una lettera ufficiale James Marape, Primo Ministro della Papua Nuova Guinea, in prossimità dell’inizio dell’anno scolastico 2020-2021.
Fino allo scorso anno scolastico, in PNG, era in vigore una politica chiamata “Tuition Fee Free Education” (TFF) con la quale lo stato si assumeva piena responsabilità economica delle spese scolastiche. Da quest’anno è stato annunciato che sarà in atto un nuovo sistema chiamato “Government Tuition Fee Subsidy” (GTFS) con il quale lo stato si assumerà l’80% della spese scolastiche, lasciando ai genitori e alle famiglie il compito di coprire il restante 20%, con lo scopo di renderli più responsabili dell’educazione dei loro figli.
“Il governo vuole fermare la sindrome da assistenzialismo che è stata permessa fino ad ora e che si è sviluppata nella cultura papuana”, ha aggiunto Marape. “Il cambiamento della gestione finanziaria è stato deciso per rimotivare i genitori e le comunità a lavorare la terra e a lavorare sodo, a contribuire alla rinascita economica, rinnovando la nostra nazione e fermando la tendenza all’assistenzialismo e la sindrome di dipendenza.” Il Primo ministro continua scrivendo: “Per loro natura i Papuani sono grandi lavoratori, resilienti e indipendenti. Ma per molti anni, il Governo ha adottato e permesso politiche che hanno reso le persone pigre.”
Come spiega suor Bordin a Fides, “questa nuova decisione del governo Marape ha suscitato critiche ma, indipendentemente dalla posizione o dalle simpatie politiche, è certamente importante riconoscere i punti di forza della propria cultura e tenerli vivi, ma anche riconoscere quegli atteggiamenti di pigrizia e assistenzialismo che rischiano di bloccare lo sviluppo della nazione. Ogni iniziativa e decisione che possa aiutare a cambiare è importante, anche se criticata.” “La speranza seminata nell’educare i bambini possa risvegliare anche la forza e la capacità di sacrificio e cura degli adulti”, conclude la missionaria.
(GB/AP) (22/1/2020 Agenzia Fides)

Foglio della Collaborazione Pastorale Di San Giorgio di Nogaro

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