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sabato 22 gennaio 2022

III DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO C)- Domenica della Parola 23 gennaio 2022

     III DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO C)

Domenica Della Parola


Grado della Celebrazione: DOMENICA

Colore liturgico: Verde

Antifona d'ingresso
Cantate al Signore un canto nuovo,
cantate al Signore da tutta la terra;
splendore e maestà dinanzi a lui.
potenza e bellezza nel suo santuario. (Sal 96,1.6)

Colletta

O Padre, tu hai mandato il Cristo, re e profeta,
ad annunziare ai poveri il lieto messaggio del tuo regno,
fa’ che la sua parola che oggi risuona nella Chiesa,
ci edifichi in un corpo solo
e ci renda strumento di liberazione e di salvezza.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...

PRIMA LETTURA (Ne 8,2-4.5-6.8-10)
Leggevano il libro della legge e ne spiegavano il senso.

Dal libro di Neemìa

In quei giorni, il sacerdote Esdra portò la legge davanti all’assemblea degli uomini, delle donne e di quanti erano capaci di intendere.
Lesse il libro sulla piazza davanti alla porta delle Acque, dallo spuntare della luce fino a mezzogiorno, in presenza degli uomini, delle donne e di quelli che erano capaci d’intendere; tutto il popolo tendeva l’orecchio al libro della legge. Lo scriba Esdra stava sopra una tribuna di legno, che avevano costruito per l’occorrenza.
Esdra aprì il libro in presenza di tutto il popolo, poiché stava più in alto di tutti; come ebbe aperto il libro, tutto il popolo si alzò in piedi. Esdra benedisse il Signore, Dio grande, e tutto il popolo rispose: «Amen, amen», alzando le mani; si inginocchiarono e si prostrarono con la faccia a terra dinanzi al Signore.
I levìti leggevano il libro della legge di Dio a brani distinti e spiegavano il senso, e così facevano comprendere la lettura.
Neemìa, che era il governatore, Esdra, sacerdote e scriba, e i leviti che ammaestravano il popolo dissero a tutto il popolo: «Questo giorno è consacrato al Signore, vostro Dio; non fate lutto e non piangete!». Infatti tutto il popolo piangeva, mentre ascoltava le parole della legge.
Poi Neemìa disse loro: «Andate, mangiate carni grasse e bevete vini dolci e mandate porzioni a quelli che nulla hanno di preparato, perché questo giorno è consacrato al Signore nostro; non vi rattristate, perché la gioia del Signore è la vostra forza».

Parola di Dio

SALMO RESPONSORIALE (Sal 18)
Rit: Le tue parole, Signore, sono spirito e vita.

La legge del Signore è perfetta,
rinfranca l’anima;
la testimonianza del Signore è stabile,
rende saggio il semplice.

I precetti del Signore sono retti,
fanno gioire il cuore;
il comando del Signore è limpido,
illumina gli occhi.

Il timore del Signore è puro,
rimane per sempre;
i giudizi del Signore sono fedeli,
sono tutti giusti.

Ti siano gradite le parole della mia bocca;
davanti a te i pensieri del mio cuore,
Signore, mia roccia e mio redentore.

SECONDA LETTURA (1Cor 12,12-30)
Voi siete corpo di Cristo e sue membra, ciascuno per la sua parte.

Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corinzi

Fratelli, come il corpo è uno solo e ha molte membra, e tutte le membra del corpo, pur essendo molte, sono un corpo solo, così anche il Cristo. Infatti noi tutti siamo stati battezzati mediante un solo Spirito in un solo corpo, Giudei o Greci, schiavi o liberi; e tutti siamo stati dissetati da un solo Spirito.
E infatti il corpo non è formato da un membro solo, ma da molte membra. Se il piede dicesse: «Poiché non sono mano, non appartengo al corpo», non per questo non farebbe parte del corpo. E se l’orecchio dicesse: «Poiché non sono occhio, non appartengo al corpo», non per questo non farebbe parte del corpo. Se tutto il corpo fosse occhio, dove sarebbe l’udito? Se tutto fosse udito, dove sarebbe l’odorato?
Ora, invece, Dio ha disposto le membra del corpo in modo distinto, come egli ha voluto. Se poi tutto fosse un membro solo, dove sarebbe il corpo? Invece molte sono le membra, ma uno solo è il corpo. Non può l’occhio dire alla mano: «Non ho bisogno di te»; oppure la testa ai piedi: «Non ho bisogno di voi». Anzi proprio le membra del corpo che sembrano più deboli sono le più necessarie; e le parti del corpo che riteniamo meno onorevoli le circondiamo di maggiore rispetto, e quelle indecorose sono trattate con maggiore decenza, mentre quelle decenti non ne hanno bisogno. Ma Dio ha disposto il corpo conferendo maggiore onore a ciò che non ne ha, perché nel corpo non vi sia divisione, ma anzi le varie membra abbiano cura le une delle altre. Quindi se un membro soffre, tutte le membra soffrono insieme; e se un membro è onorato, tutte le membra gioiscono con lui.
Ora voi siete corpo di Cristo e, ognuno secondo la propria parte, sue membra. Alcuni perciò Dio li ha posti nella Chiesa in primo luogo come apostoli, in secondo luogo come profeti, in terzo luogo come maestri; poi ci sono i miracoli, quindi il dono delle guarigioni, di assistere, di governare, di parlare varie lingue. Sono forse tutti apostoli? Tutti profeti? Tutti maestri? Tutti fanno miracoli? Tutti possiedono il dono delle guarigioni? Tutti parlano lingue? Tutti le interpretano?

Parola di Dio.

Canto al Vangelo (Lc 4,18)
Alleluia, alleluia.

Il Signore mi ha mandato a portare ai poveri il lieto annuncio,
a proclamare ai prigionieri la liberazione.
Alleluia.

VANGELO (Lc 1,1-4; 4,14-21)
Oggi si è compiuta questa Scrittura.

+ Dal Vangelo secondo Luca

Poiché molti hanno cercato di raccontare con ordine gli avvenimenti che si sono compiuti in mezzo a noi, come ce li hanno trasmessi coloro che ne furono testimoni oculari fin da principio e divennero ministri della Parola, così anch’io ho deciso di fare ricerche accurate su ogni circostanza, fin dagli inizi, e di scriverne un resoconto ordinato per te, illustre Teòfilo, in modo che tu possa renderti conto della solidità degli insegnamenti che hai ricevuto.
In quel tempo, Gesù ritornò in Galilea con la potenza dello Spirito e la sua fama si diffuse in tutta la regione. Insegnava nelle loro sinagoghe e gli rendevano lode.
Venne a Nàzaret, dove era cresciuto, e secondo il suo solito, di sabato, entrò nella sinagoga e si alzò a leggere. Gli fu dato il rotolo del profeta Isaìa; aprì il rotolo e trovò il passo dove era scritto:
«Lo Spirito del Signore è sopra di me;
per questo mi ha consacrato con l’unzione
e mi ha mandato a portare ai poveri il lieto annuncio,
a proclamare ai prigionieri la liberazione
e ai ciechi la vista;
a rimettere in libertà gli oppressi
e proclamare l’anno di grazia del Signore».
Riavvolse il rotolo, lo riconsegnò all’inserviente e sedette. Nella sinagoga, gli occhi di tutti erano fissi su di lui. Allora cominciò a dire loro: «Oggi si è compiuta questa Scrittura che voi avete ascoltato».

Parola del Signore

Preghiera dei fedeli
Il Signore è sceso sulla terra in mezzo a noi, si è seduto nelle nostre assemblee e in esse ha annunciato la vittoria della vita.
Preghiamo insieme e diciamo: Signore, completa la nostra speranza.

1. Perché i nostri incarichi e i nostri impegni siano sempre svolti nella gioia. Preghiamo.
2. Perché sappiamo essere profondi nella nostra fede, coscienti che Tu l’hai resa salda con la tua venuta nel mondo. Preghiamo.
3. Perché la nostra testimonianza sia sempre pubblica ma mai ostentata. Preghiamo.
4. Perché sappiamo leggere i segni della storia alla luce del fatto che Tu sei il suo compimento. Preghiamo.

O Padre, la lunga attesa del popolo d’Israele è stata premiata dalla venuta di Gesù Cristo. Rendici pazienti e capaci di riconoscerti. Te lo chiediamo per Cristo nostro Signore

giovedì 12 marzo 2020

Agenzia Fides 12 marzo 2020

 
EUROPA/ITALIA - Don Ángel Fernández Artime confermato Rettor Maggiore dei Salesiani
 
Roma (Agenzia Fides) – Il 28° Capitolo generale della Congregazione Salesiana, ha rinnovato a Don Ángel Fernández Artime il mandato di Rettor Maggiore, per il sessennio 2020-2026. L’elezione è avvenuta al primo scrutinio, come informa la nota di Ans inviata all’Agenzia Fides. Don Ángel Fernández Artime, 59 anni, è nato il 21 agosto 1960 a Gozón-Luanco, nelle Asturie, Spagna; ha emesso la sua prima professione il 3 settembre 1978, i voti perpetui il 17 giugno 1984 a Santiago de Compostela ed è stato ordinato sacerdote il 4 luglio 1987 a León. Ha conseguito la Laurea in Teologia Pastorale e la Licenza in Filosofia e Pedagogia. È stato Delegato di Pastorale giovanile, Direttore della scuola di Ourense, membro del Consiglio e Vicario ispettoriale e, dal 2000 al 2006, Ispettore. È stato membro della commissione tecnica che ha preparato il Capitolo Generale 26. Nel 2009 è stato nominato Ispettore dell’Argentina Sud, e grazie a tale incarico ha anche avuto modo di conoscere e collaborare personalmente con l’allora arcivescovo di Buenos Aires, card. Jorge Mario Bergoglio, oggi Papa Francesco. Nel dicembre 2013 venne nominato Superiore dell’Ispettoria “Spagna-Maria Ausiliatrice” – incarico che tuttavia non ha mai svolto perché prima di essere insediato come Ispettore è stato eletto dal 27° Capitolo Generale come Rettor Maggiore della Congregazione Salesiana. Era il 25 marzo 2014. (SL) (Agenzia Fides 12/03/2020)
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AFRICA/CONGO RD - Gravemente ferito un sacerdote nell’est del Paese
 
Kinshasa (Agenzia Fides) – Gravemente ferito p, Guy-Robert Mandro, parroco di Fataki, nel territorio di Djugu, nell’Ituri, nell’est della Repubblica Democratica del Congo. L’aggressione è avvenuta il 10 marzo lunga la strada che conduce a Kondoni, un villaggio non lontano dalla sua parrocchia, dove il sacerdote si stava recando in moto per verificare la situazione della sicurezza nella zona, dopo che il giorno prima erano giunte segnalazioni sulla presenza di uomini armati. Secondo i testimoni, almeno due persone, incluso il parroco, sono state gravemente ferite a colpi di machete da un gruppo di uomini identificati come appartenenti al CODECO (Coalizione dei democratici congolesi), uno dei diversi movimenti armati che agiscono nell’area.
P. Mandro è comunque riuscito a fuggire con diverse ferite da machete nella parte posteriore del corpo, sulla testa e con tre dita amputate. A causa delle gravi condizioni, il sacerdote è stato trasferito da un elicottero della MONUSCO (Missione ONU nella Repubblica Democratica del Congo) da Fataki a Bunia per ricevere un trattamento sanitario adeguato. In una dichiarazione ufficiale, la diocesi di Bunia ha condannato l’attacco e chiede alle autorità competenti di indagare sulla questione in modo che gli autori di questi atti vengano trovati e consegnati alla giustizia. (L.M.) (Agenzia Fides 12/3/2020)
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ASIA/SRI LANKA - La Chiesa chiede un'indagine trasparente sugli attacchi di Pasqua
 
Colombo (Agenzi Fides) - Una indagine seria e trasparente su mandanti ed esecutori della "strage di Pasqua", l'attacco terroristico che nel 2019 ha ucciso oltre 250 persone in Sri Lanka: lo chiede la Chiesa cattolica che, tramite il suo rappresentante più autorevole, il cardinale Malcolm Ranjith, Arcivescovo di Colombo, ha ricordato alle istituzioni l'impegno urgente  e approfondito per capire "come siano avvenuti gli attentati il ​​21 aprile 2019 e chi abbia aiutato gli aggressori".
"Non esiteremo a scendere in strada per salvaguardare i diritti della nostra gente", ha detto il cardinale parlando a Ragama, nel nord di Colombo. Nonostante l'indagine avviata da Maithripala Sirisena, predecessore del presidente Gotabaya Rajapaksa, "il procedimento appare ora privo di trasparenza", ha detto. “Alcuni elementi che devono emergere vengono nascosti: chi era responsabile? chi ha aiutati i terroristi e che ha mantenuto i contatti con loro?” ha notato.
A febbraio, il governo dello Sri Lanka ha nominato uno speciale team di sei membri per aiutare la polizia a raccogliere informazioni e ad accelerare un'indagine presidenziale sul devastante attacco. Il presidente Rajapaksa ha annunciato di "accelerare le indagini in corso sull'attacco" che si sono rivelate cruciali nella sua vittoria elettorale del novembre scorso. Rajapaksa, infatti, ha più volte citato l'attacco terroristico della domenica di Pasqua, durante la campagna elettorale, per presentarsi o come "leader capace di fermare il terrorismo".
Rajapaksa ha vinto le elezioni, trionfando il suo rivale Sajith Premadasa con un margine di oltre 1,3 milioni di voti (il 52,25% dei voti contro il 41,99% del rivale più vicino).
Il precedente governo guidato da Maithripala Sirisena e Ranil Wickremesinghe è stato incolpato della sua incapacità di prevenire gli attacchi, nonostante informazioni di intelligence avevano messo in guardia su potenziali imminenti attentati.
Nove attentatori suicidi appartenenti al gruppo estremista islamista locale "National Thawheed Jamaat" (NTJ) legato all'ISIS hanno effettuato una serie di esplosioni devastanti che hanno colpito tre chiese e altrettanti hotel di lusso nella domenica di Pasqua, uccidendo 258 persone tra cui alcuni cittadini stranieri. (SD-PA) (Agenzia Fides 12/3/220)
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ASIA/TURCHIA - Patriarcato ecumenico: preghiera, scienza e rispetto delle regole sanitarie per superare la pandemia
 
Istanbul (Agenzia Fides) – «La nostra Chiesa ha avuto ed ha rispetto per la scienza medica», e in merito all’emergenza rappresentata dalla pandemia del Coronavirus «esorta tutti i fedeli a rispettare sia le direttive dell'Organizzazione mondiale della sanità sia le raccomandazioni e le disposizioni legali dei singoli Stati». Sono queste alcune delle indicazioni contenute nel comunicato pubblicato dal Patriarcato ecumenico di Costantinopoli, a conclusione della sessione del Santo Sinodo riunitosi mercoledì 11 marzo presso la sede patriarcale del Fanar, sotto la presidenza del Patriarca ecumenico Bartolomeo, anche allo scopo di fornire indicazioni pratiche e pastorali in merito all’emergenza sanitaria globale rappresentata dalla diffusione dei contagi del virus Covid-19. «La Grande Chiesa di Cristo» si legge nel comunicato diffuso dai canali ufficiali del Patriarcato «sa per esperienza che la divina Comunione è un " farmaco per l'immortalità", e questo permane tutt’ora nella dottrina ortodossa sulla Santa Eucaristia». Inoltre, «va da sé che la fede in Dio, come trascendimento e non come abolizione della logica umana, così come la preghiera, potenziano il combattimento spirituale del cristianesimo. Di conseguenza, la Chiesa Madre di Costantinopoli esorta i suoi figli spirituali in tutto il mondo a intensificare le loro preghiere, affinché questa prova del tempo presente possa essere superata, grazie all’aiuto e alla luce donati da Dio». (GV) (Agenzia Fides 12/3/2020)
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AMERICA/COLOMBIA - I Vescovi della regione bolivariana: il servizio ai migranti sia impegno comunitario di incontro con Gesù
 
Bogotà (Agenzia Fides) – L’Arcivescovo di Maracaibo e Presidente della Conferenza Episcopale del Venezuela, Mons. José Luis Azuaje, ha presieduto la concelebrazione eucaristica di apertura dell'incontro delle Conferenze episcopali della regione bolivariana, che si è svolto ieri, 11 marzo, a Bogotà, convocato dal CELAM (Consiglio Episcopale Latinoamericano). All'incontro hanno partecipato i rappresentanti degli Episcopati di Bolivia, Ecuador, Venezuela, Colombia, oltre che la Presidenza del CELAM e altri ospiti, per riflettere sulla crisi migratoria nella regione (vedi Fides 10/3/2020).
Secondo le informazioni diffuse dal CELAM, pervenute all’Agenzia Fides, nella sua omelia l’Arcivescovo ha evidenziato, alla luce della Sacra Scrittura e del tempo di Quaresima, che la vita ci presenta sempre diverse strade che diventano per noi opzioni. Ogni essere umano ha la libertà di scegliere un sentiero o un altro da seguire, con le conseguenze che ciò comporta. Riguardo al servizio della Chiesa a favore dei migranti, in cui si servono persone che non conosciamo e di cui ignoriamo completamente le opinioni, ha sottolineato l’importanza di servire in modo disinteressato, del tutto estraneo alla ricerca del potere o al riconoscimento degli altri. Ha quindi invocato la protezione di Dio perché continui ad aiutare i suoi discepoli perché l’amore nel servizio di accoglienza e di aiuto ai migranti, sia vissuto come impegno comunitario di incontro quotidiano con Gesù attraverso il contatto con coloro che soffrono.
Il dottore in Teologia ed esperto del CELAM, Rafael Luciani, ha quindi presentato la sua analisi sulla crisi sociopolitica in Venezuela e la conseguente crisi migratoria che ha assunto dimensioni regionali. Tra le trasformazioni sociopolitiche del paese ha messo in evidenza una concezione egemonica del potere, che vuole imporre un progetto personalista, e vuole mantenersi al potere con rielezioni indefinite. Ha poi citato l’imposizione di un pensiero unico attraverso l’educazione della gente e la discriminazione dei dissidenti. La riforma presidenziale del sistema politico venezuelano verso il cosiddetto Socialismo del XXI secolo è l’espressione di questa nuova forma totalitaria di esercitare pseudo-legalmente la politica.
Durante la giornata è stato anche eletto il nuovo Segretario esecutivo della Red Clamor, la Rete ecclesiale latinoamericana che si occupa di migranti, sfollati, rifugiati e tratta di persone, nella persona di lvy Monzant. Attualmente la Red Clamor è organizzata in una assemblea generale, una segreteria esecutiva e tre commissioni di lavoro, al fine di coordinare e articolare il lavoro pastorale svolto dalle diverse organizzazioni della Chiesa cattolica in America latina e nei Caraibi. Vuole essere il volto di una Chiesa Samaritana che, mossa dalla misericordia di Dio, esce per andare incontro ai fratelli migranti, riconoscendo in loro il volto di Cristo. (SL) (Agenzia Fides 12/03/2020)
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AMERICA/VENEZUELA - Preparando l'Assemblea Pastorale nazionale: una Chiesa impegnata anche nel sociale
 
San Fernando (Agenzia Fides) – La diocesi di San Fernando de Apure ha tenuto sabato 7 marzo 2020 l'Assemblea pastorale diocesana, in preparazione alla II Assemblea Pastorale Nazionale (ANP) che si terrà dal 3 al 5 luglio 2020. Con la partecipazione dei vari gruppi pastorali che danno vita alla diocesi, sono stati raccolti i contributi delle parrocchie e delle aree pastorali, "non per rimanere alle belle parole, ma per proiettarci nel lavoro vero", ha detto Mons. Alfredo. Torres, Vescovo di San Fernando de Apure, nel suo intervento all'apertura all'assemblea. "Incoraggiati dalla II ANP, celebriamo questa Assemblea pastorale diocesana per promuovere il lavoro che, nel corso della storia, si è sviluppato e manifestato a poco a poco in ogni comunità" ha affermato il Vicario diocesano di Pastoral, Pbro. Eliomar Valera.
Dopo la preghiera con cui è iniziata la giornata, p. Juan Bautista Ricaurte ha presentato la sintesi delle conclusioni delle assemblee pastorali zonali. Quindi è stato affrontato l'argomento "Sinodalità nella Chiesa" presentato da Carmen Hernández, e "Il significato della Chiesa missionaria con le porte aperte, una Chiesa in uscita", esposto da p. Eduard Rueda, direttore del dipartimento delle missioni.
Successivamente, sono stati organizzati gruppi di lavoro per condividere i contributi e le riflessioni che saranno presentate all'Assemblea pastorale nazionale e, alla fine, sono state annunciate le persone che parteciperanno all'Assemblea provinciale, passo successivo verso la II ANP. Sono stati presentate anche le attività pastorali intorno alla Causa di Beatificazione del Venerabile Servo di Dio Dr. José Gregorio Hernández.
San Fernado de Apure è una città del Venezuela capitale dello stato di Apure. La città, al centro della regione dei "Llanos", ha una popolazione di 175.000 abitanti. La popolazione di questa zona condivide la difficile situazione socio politica che da tempo vive il paese, tuttavia la Chiesa in questa regione si impegna sempre di più nella solidarietà con i più deboli. Solo pochi giorni fa, nella capitale, la popolazione è scesa per strada per manifestare ancora una volta chiedendo di rispettare i diritti del popolo e di riprendere la strada verso un cambiamento della politica democratica del paese; così ha detto il Presidente della Conferenza Episcopale in un comunicato del 10 marzo.
"Dobbiamo cercare di creare spazi per il dialogo senza violenza, la violenza ci porta alla distruzione del tessuto sociale" ha detto Mons. Azuaje, il quale ha sottolineato che "il deterioramento della qualità della vita, che ci ha portato a vivere senza elettricità, senza acqua, senza equo compenso, senza benzina, senza pace, senza famiglia; sono, tra l'altro, aree di instabilità sociale e la maggiore povertà".
(CE) (Agenzia Fides, 12/03/2020)
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OCEANIA/PAPUA NUOVA GUINEA - Più consapevolezza per la tutela della terra: un documento dei Vescovi
 
Port Moresby (Agenzia Fides) – “La terra appartiene a te e tu appartieni alla terra”: così mons. Francesco Panfilo, sdb, Arcivescovo di Rabaul, ha presentato il documento "Just Land Agreement", realizzato dalla Conferenza Episcopale di Papauna Nuova Guinea e ISole Salomone. Il documento focalizza diverse questioni pertinenti alla giustizia e al trattamento delle persone negli accordi commerciali che coinvolgono terreni della Papua, spesso dai in concessione a aziende straniere per sfruttarne le risorse.
“Ci siamo resi conto che bisogna accompagnare e guidare i proprietari terrieri a una sana e giusta gestione delle loro terre e così abbiamo avuto l’idea di scrivere queste linee guida”, ha detto l'Arcivescovo presentando il testo.
Mons. Panfilo ha anche parlato del suo coinvolgimento nel progetto "Sigite Mukuts", che riguarda l'estrazione dell’olio di palma nell'area di West Pomio, gestito dalla "Gilford Limited", filiale della multinazionale malese Rimbunan Hijau (RH). Il progetto ha avuto un forte impatto sull'ambiente e sulle popolazioni indigene locali, che hanno lanciato una richiesta di aiuto. L’arcivescovo ha ricordato che quelle stesse persone nel 2015 gli chiesero di intervenire per difendere i loro diritti, per essere "voce dei senza voce".
“Sono stati affittati 5,5 milioni di ettari di terra da entità nazionali ed estere nell'ambito del contratto speciale di locazione aziendale agricola (SABL) e la maggior parte di questa terra è ora nelle mani di stranieri”, ha aggiunto.
“Nel distretto di Pomio la questione sta minando la serenità e l’unione delle famiglie”, ha spiegato l’Arcivescovo di Rabaul. “Gli uomini lavorano per le compagnie straniere mentre le donne sono contrariate a causa dei danni apportati alle acque dei fiumi che iniziavano ad inquinarsi”.
Il nuovo documento è stato illustrato a un'assemblea di attivisti e operatori pastorali che includeva tra gli altri, mons. Francis Meli, vescovo di Vanimo, insegnanti di diverse scuole e altri professionisti laici. Nel concludere il discorso, l'Arcivescovo Panfilo ha esortato tutti a "prendersi cura della nostra casa comune" affermando che "non è troppo tardi perché le persone stipulino accordi basati sulla giustizia, garantendo la tutela dell’ambiente oltre ad una distribuzione equa dei benefici".
(AP) (12/3/2020 Agenzia Fides)
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EUROPA/LETTONIA - Nomina del primo Direttore nazionale delle POM, d. Richard Rasnacis
 
Città del Vaticano (Agenzia Fides) – Il Card. Fernando Filoni, Prefetto della Congregazione per l’Evangelizzazione dei Popoli, il 10 gennaio 2020 ha nominato primo Direttore nazionale delle Pontificie Opere Missionarie (POM) in Lettonia, per il quinquennio 2020/2025, il rev. Richard Rasnacis, del clero dell’arcidiocesi di Riga.
Il nuovo Direttore nazionale ha 46 anni ed è sacerdote da 20. E’ stato parroco in sei parrocchie, cappellano dell’orfanotrofio, della “Fratellanza delle famiglie di Cana” ed ha promosso l’Adorazione perpetua. Ha promosso l’unità della Chiesa, coltivando rapporti con rappresentanti di diverse denominazioni cristiane. Ha partecipato all’organizzazione della Giornata nazionale della Gioventù e della Giornata mondiale della Gioventù. Nel 2014 ha seguito in Vaticano il progetto per l’attuazione della Evangelii Gaudium. E’ impegnato nell’evangelizzazione usando le nuove tecnologie (fotografia, video…). (SL) (Agenzia Fides 12/03/2020)
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AFRICA/GABON - Dimissioni dell’Arcivescovo Metropolita di Libreville e nomina del nuovo Arcivescovo
 
Città del Vaticano (Agenzia Fides) - Il Santo Padre Francesco ha accettato la rinuncia al governo pastorale dell’Arcidiocesi Metropolitana di Libreville (Gabon), presentata da S.E. Mons. Basile Mvé Engone, S.D.B. Contemporaneamente ha nominato nuovo Arcivescovo Metropolita di Libreville S.E. Mons. Jean-Patrick Iba-Ba, finora Vescovo di Franceville. (SL) (Agenzia Fides 12/03/2020)

mercoledì 26 febbraio 2020

Parola di Dio nel Mercoledì delle Ceneri


INIZIO DELLA QUARESIMA

Antifona d'Ingresso


Tu ami tutte le creature, Signore,
e nulla disprezzi di ciò che hai creato;
tu dimentichi i peccati di quanti si convertono
e li perdoni,
perché tu sei il Signore nostro Dio.

Colletta

O Dio, nostro Padre, concedi, al popolo cristiano di iniziare con questo digiuno un cammino di vera conversione, per affrontare vittoriosamente con le armi della penitenza il combattimento contro lo spirito del male. Per il nostro Signore...

Prima LetturaGl 2, 12-18

‡ Dal libro del profeta Gioele.

Così dice il Signore: «Ritornate a me con tutto il cuore, con digiuni, con pianti e lamenti» . Laceratevi il cuore e non le vesti, ritornate al Signore vostro Dio, perché egli è misericordioso e benigno, tardo all'ira e ricco di benevolenza e si impietosisce riguardo alla sventura. Chi sa che non cambi e si plachi e lasci dietro a sé una benedizione? Offerta e libazione per il Signore vostro Dio.
Suonate la tromba in Sion, proclamate un digiuno, convocate un'adunanza solenne. Radunate il popolo, indite un'assemblea, chiamate i vecchi, riunite i fanciulli, i bambini lattanti; esca lo sposo dalla sua camera e la sposa dal suo talamo.
Tra il vestibolo e l'altare piangano i sacerdoti, ministri del Signore, e dicano: «Perdona, Signore, al tuo popolo e non esporre la tua eredità al vituperio e alla derisione delle genti» . Perchè si dovrebbe dire fra i popoli: «Dov'è il loro Dio?» . Il Signore si mostri geloso per la sua terra e si muova a compassione del suo popolo.

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

Salmo Responsoriale

Sal.50

RIT: ‡ Perdonaci, Signore: abbiamo peccato.


Pietà di me, o Dio, secondo la tua misericordia;
nella tua grande bontà cancella il mio peccato.
Lavami da tutte le mie colpe,
mondami dal mio peccato.

Riconosco la mia colpa,
il mio peccato mi sta sempre dinanzi.
Contro di te, contro te solo ho peccato,
quello che è male ai tuoi occhi, io l'ho fatto.

Crea in me, o Dio, un cuore puro,
rinnova in me uno spirito saldo.
Non respingermi dalla tua presenza
e non privarmi del tuo santo spirito.

Rendimi la gioia di essere salvato,
sostieni in me un animo generoso.
Signore, apri le mie labbra
e la mia bocca proclami la tua lode.

Seconda Lettura2 Cor 5, 20 - 6, 2

‡ Dalla seconda lettera di san Paolo apostolo ai Corinzi.

Fratelli, noi fungiamo quindi da ambasciatori per Cristo, come se Dio esortasse per mezzo nostro.
Vi supplichiamo in nome di Cristo: lasciatevi riconciliare con Dio.
Colui che non aveva conosciuto peccato, Dio lo trattò da peccato in nostro favore, perché noi potessimo diventare per mezzo di lui giustizia di Dio.
E poiché siamo suoi collaboratori, vi esortiamo a non accogliere invano la grazia di Dio. Egli dice infatti: Al momento favorevole ti ho esaudito e nel giorno della salvezza ti ho soccorso. Ecco ora il momento favorevole, ecco ora il giorno della salvezza!

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

Canto al Vangelo

Lode a te, o Cristo, re di eterna gloria!

‡ Oggi non indurite il vostro cuore, ma ascoltate la voce del Signore.

Lode a te, o Cristo, re di eterna gloria!


VangeloMt 6, 1-6. 16-18

Dal Vangelo secondo Matteo


‡ In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Guardatevi dal praticare le vostre buone opere davanti agli uomini per essere da loro ammirati, altrimenti non avrete ricompensa presso il Padre vostro che è nei cieli.
Quando dunque fai l'elemosina, non suonare la tromba davanti a te, come fanno gli ipocriti nelle sinagoghe e nelle strade per essere lodati dagli uomini. In verità vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Quando invece tu fai l'elemosina, non sappia la tua sinistra ciò che fa la tua destra, perché la tua elemosina resti segreta; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà.
Quando pregate, non siate simili agli ipocriti che amano pregare stando ritti nelle sinagoghe e negli angoli delle piazze, per essere visti dagli uomini. In verità vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Tu invece, quando preghi, entra nella tua camera e, chiusa la porta, prega il Padre tuo nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà.
E quando digiunate, non assumete aria malinconica come gli ipocriti, che si sfigurano la faccia per far vedere agli uomini che digiunano. In verità vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Tu invece, quando digiuni, profumati la testa e lavati il volto, perché la gente non veda che tu digiuni, ma solo tuo Padre che è nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.


Preghiera dei Fedeli
Il Signore che vede nel segreto, ci ha convocati nel segno delle sacre ceneri, perché iniziamo il cammino quaresimale di conversione e riconciliazione con umiltà e gioia, confidando nella sua infinita misericordia. A lui rivolgiamo la nostra preghiera, dicendo:

Converti il nostro cuore, Signore.


Perchè la Chiesa, che annuncia e celebra il perdono di Dio, sia nel mondo segno e strumento di riconciliazione. Preghiamo:

Perchè le comunità cristiane che si esercitano nel digiuno quaresimale, sappiano condividere le ansie, le povertà e le speranze degli uomini di oggi. Preghiamo:

Perchè i poveri e i sofferenti ricevano il conforto dell'aiuto fraterno e partecipino con gioia al cammino di speranza del popolo di Dio. Preghiamo:

Perchè il richiamo delle sacre ceneri alla condizione mortale dell'uomo e alla precarietà delle sue conquiste, favorisca l'incontro con Dio, vera fonte di vita e di salvezza. Preghiamo:

Perchè l'ascolto della Parola, la conversione, la preghiera, gli impegni battesimali, la carità rinnovino profondamente i nostri rapporti con Dio e i fratelli. Preghiamo:

Perchè questo rito non rimanga staccato dalla vita quotidiana.
Per i ragazzi e i giovani che partecipano con proprie iniziative alla quaresima di fraternità.

Accogli, Padre santo, le nostre preghiere, e fa' che siamo fedeli agli impegni che oggi assumiamo, per essere trovati degni di partecipare, al termine di questo tempo di grazia, all'incontro con Cristo nostro Signore. Amen.
Prefazio

E' veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, rendere grazie sempre e in ogni luogo a te, Signore, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno.
Ogni anno tu doni ai tuoi fedeli di prepararsi con gioia, purificati nello spirito alla celebrazione della Pasqua, perché, assidui nella preghiera e nella carità operosa, attingano ai misteri della redenzione la pienezza della vita nuova in Cristo tuo Figlio, nostro salvatore.
E noi, uniti agli Angeli e agli Arcangeli, ai Troni e alle Dominazioni e alla moltitudine dei Cori celesti, cantiamo con voce incessante l'inno della tua gloria:

mercoledì 29 gennaio 2020

Agenzia Fides 29 gennaio 2020

AFRICA/GUINEA - Il clero: “Siamo preoccupati per la crisi sociale e politica che porta i giovani a fuggire”
 


Conakry (Agenzia Fides) - “Siamo preoccupati per l’immigrazione clandestina dei nostri giovani” e per “la grave situazione sociopolitica del nostro Paese”, affermano i sacerdoti cattolici della Repubblica di Guinea al termine dell’Assemblea ordinaria del clero locale tenutasi dal 22 al 26 gennaio a N’zérékoré.
La fuga dei giovani dal Paese e le gravi condizioni sociali, economiche e politiche della Guinea sono strettamente collegate. Nel loro messaggio, pervenuto a Fides, i sacerdoti si dicono estremamente preoccupati per “il forte esodo dei nostri ragazzi e ragazze verso l’occidente alla ricerca del “benessere”, andando però incontro “ai rischi sconosciuti durante la traversata del deserto, in condizioni sfavorevoli”. “Migliaia di giovani migranti perdono la vita nel deserto e nel Mediterraneo - ricordano i preti guineani - lasciando vuoto e desolazione nella famiglie”. Il messaggio sottolinea che la migrazione incontrollata rappresenta “una fuga di persone valide che avrebbero potuto servire con valore la nostra nazione”.
Il documento denuncia con forza la crisi politica della Guinea affermando che “la nostra democrazia è violata dal regionalismo, dal nepotismo, dall’etnocentrismo, dal favoritismo, dall’ingiustizia e dal clanismo”. “Il tessuto sociale guineano è frantumato, conseguenza di una politica egotista, regionalista ed etnocentrica” continua il messaggio.
Il clero chiede quindi il pieno rispetto della Costituzione e del principio dell’alternanza attraverso elezioni libere e trasparenti garantite da una Commissione Nazionale Elettorale pienamente indipendente. (L.M.) (Agenzia Fides 29/1/2020)

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ASIA/FILIPPINE - Evangelizzazione, fede, dialogo: la Chiesa di Manila in assemblea
 
Manila (Agenzia Fides) - Tra "devozione religiosa" e "fede autentica" ci può essere grande distanza. La frequenza alla messa domenicale e ai sacramenti (indicatore rivelatore) può essere considerata solo "un optional" da molti battezzati. Per questo la diocesi di Manila da sette anni promuove e propone al popolo di Dio una speciale "Conferenza filippina sulla nuova evangelizzazione", grande assemblea organizzata quest'anno il 28 e 29 gennaio 2020 all'Araneta Coliseum, arena coperta a Quezon city, nella città metropolitana di Manila. Al raduno hanno preso parte circa 9.000 fedeli, tra giovani, laici, religiosi e sacerdoti dell'arcidiocesi, riuniti in un momento di approfondimento, scambio, consapevolezza della propria fede.
"La conferenza è nata grazie a un'intuizione del cardinale Luis Antonio Tagle, che ha voluto sollecitare una riflessione e la sensibilizzazione di tutta la comunità di Manila - preti, religiosi, laici, giovani, famiglie - sulla nuova evangelizzazione. Siamo partiti dalla consapevolezza che noi stessi abbiamo bisogno di essere evangelizzati. In un paese come il nostro, vi sono tante manifestazioni di devozione popolare ma, ad esempio, la percentuale di persone che frequenta la messa domenicale, nel popolo di DIo, non supera il 20%", spiega all'Agenzia Fides padre Esteban Lo, religioso della Società di Lorenzo Ruiz, e Direttore nazionale delle Pontificie Opere Missionarie nella nazione del Sudest asiatico. "Spesso quando pensiamo alla missione, ci riferiamo all'invio di missionari in paesi lontani, dove i cristiani sono minoranze o dove non è facile vivere. Ma, a 500 anni dal primo battesimo, avvenuto nelle Filippine nel 1521, siamo chiamati a interrogarci sulla necessità di rievangelizzare la nostra gente, i battezzati che sono divenuti 'tiepidi' o che hanno messo da parte la loro fede".
Ogni anno la Conferenza è dedicata a un tema specifico e, se lo scorso anno l'evento era incentrato sul mondo dei giovani, quest'anno è il dialogo al centro dell'attenzione. Il brano evangelico di Luca, in cui si chiede "Chi è il mio prossimo" ha ispirato l'edizione del 2020 che, in un primo tempo, era stata pensata per il periodo estivo. la necessità di anticipare i tempi è stata dettata dalla necessità di consentire la presenza al Cardinale Luis Antonio Tagle, in procinto di lasciare Manila per assumere l'incarico di Prefetto della Congregazione per l'Evangelizzazione dei Popoli, in Vaticano.
"Dialogare significa essere aperti all'altro, riconoscerne la bontà e la dignità e mettere in pratica il comandamento di Gesù: Ama il prossimo tuo come te stesso. In questo senso il dialogo, fondato sull'amore di Dio, è una via di testimonianza e di annuncio del Vangelo", spiega a Fides p. Sebastiano D'Ambra, missionario del Pime e impegnato nel dialogo islamo-cristiano nelle Filippine, chiamato a offrire una testimonianza durante i lavori dell'assemblea. (PA) (Agenzia Fides 29/1/2020)
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ASIA/LIBANO - Capi delle Chiese: no a violenze di piazza. Sostegno al nuovo governo libanese
 
Bkerké (Agenzia Fides) – Apertura e incoraggiamento verso il nuovo governo, denuncia della piaga della corruzione, insieme all’avvertenza che il legittimo diritto a manifestare non può essere invocato per giustificare le azioni violente e “incivili” perpetrate da gruppi di facinorosi nelle piazze e nelle strade libanesi durante le manifestazioni di protesta degli ultimi mesi. Sono questi i giudizi e i richiami condivisi dai Capi delle Chiese e comunità ecclesiali presenti in Libano, riunitisi martedì 28 gennaio su invito del Patriarca maronita Bechara Boutros Rai presso la sede patriarcale maronita di Bkerkè. Motivo della convocazione: valutare insieme il passaggio storico delicato e pieno di insidie attraversato dalla nazione libanese. Al “vertice spirituale” dei Capi delle Chiese presenti in Libano hanno preso parte anche il Patriarca greco cattolico melchita Youssef Absi, il Patriarca siro cattolico Ignace Youssif III Younan, il Patriarca siro ortodosso Mar Ignatius Aphrem II, il Catholicos di Cilicia degli armeni apostolici Aram I e il reverendo Joseph Kassab, Presidente del Consiglio supremo delle Comunità evangeliche in Libano e Siria.
Nel documento comune, diffuso alla fine del summit, i capi delle Chiese presenti in Libano, tra le altre cose, esprimono soddisfazione per la formazione del nuovo governo affidata a Hassan Diab (vedi Fides 24/1/2020), e per gli esperti cooptati dal Premier incaricato nella squadra governativa. Gli ecclesiastici richiamano l’intero ceto politico a intraprendere con decisione la via delle riforme strutturali necessarie per far uscire il Paese dalla crisi economica che lo sta soffocando. I capi delle Chiese chiedono anche di fermare l’emorragia di risorse sottratta al popolo libanese dalla corruzione. Patriarchi, Vescovi e capi delle comunità cristiane riaffermano il pieno diritto a manifestare pubblicamente il proprio dissenso verso la classe politica, ma nel contempo condannano fermamente l’impronta “incivile” che hanno assunto diverse manifestazioni di piazza, soprattutto a Beirut, esprimendo apprezzamento per l’operato dell’esercito e delle forze di sicurezza, e sollecitando i gruppi violenti a esprimere il proprio dissenso in forme consone all’ordinamento democratico, e ribadendo che la salvezza della nazione non può mai arrivare attraverso lo spargimento di sangue. (GV) (Agenzia Fides 29/1/2020)
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AMERICA/BOLIVIA - “Lasciamoci illuminare dalla Parola di Dio e diamo priorità alla tutela della democrazia” esorta Mons. Sergio Gualberti
 
Santa Cruz (Agenzia Fides) – "Ciò che deve prevalere anche al di sopra delle giuste aspirazioni è la salvaguardia della democrazia. Tutti i cittadini e in particolare i candidati dovrebbero lasciarsi illuminare e guidare dai valori della parola di Dio: vita, diritti umani, libertà, bene comune, giustizia, pace e spirito di servizio", ha affermato l'Arcivescovo di Santa Cruz de la Sierra, Mons. Sergio Gualberti nella sua celebrazione di della domenica della Parola di Dio, 26 gennaio.
Nell'omelia ha affermato che nel Paese c'è stata un'intensa esperienza di unità attorno alla Bibbia, quando è stata reintrodotta nel Palazzo del Governo, proprio al tempo dello sciopero generale dopo le dimissioni del ex-presidente Morales.
Mons. Gualberti ha chiesto che un gesto così significativo non rimanga come un fatto aneddotico, ma che diventi una chiamata a conoscere i tesori della Parola di Dio in modo che sia luce e guida della nostra vita personale e sociale.
Poi ha offerto l'esempio di Papa Francesco, chi segnala costantemente l'amore misericordioso di Dio Padre che chiede ai cristiani vivere nella carità, uscire dall'individualismo e condividere tutto nella solidarietà.
L'Arcivescovo ha concluso esortando i candidati delle prossime elezioni a "dare priorità alla tutela della democrazia e all'unità attorno a programmi comuni, evitando la dispersione e il pericolo di cadere nei sistemi autoritari".
La Bolivia si prepara a nuove elezioni politiche il prossimo 3 maggio che dovrebbero far uscire il Paese dalla crisi politica e istituzionale dell'anno scorso (Vedi Fides 16/12/2019).
(CE) (Agenzia Fides, 29/01/2020)

Foglio della Collaborazione Pastorale Di San Giorgio di Nogaro

Tutto sull'arrivo del nuovo arcivescovo Mons. Riccardo Lamba

  LA CHIESA UDINESE ACCOGLIE IL NUOVO ARCIVESCOVO MONS. RICCARDO LAMBA Un momento storico, di grande solennità e festa, sarà celebrato domen...