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venerdì 24 aprile 2009

INAUGURATA LA GRANDE MOSTRA INTERNAZIONALE


Illegio nel segno degli Apocrifi versione testuale
Fino al 4 ottobre 80 capolavori dai musei di tutta Europa
icona russa dell'inizio del XIX secolo." border="0" hspace="10" vspace="5">
«Annunciazione (Maria tesse il velo del tempio)»,
icona russa dell'inizio del XIX secolo.
ILLEGIO (24 aprile, ore 16) - Illegio, piccolo ma intraprendente centro montano nel cuore della Carnia, diventa ancora una volta attore protagonista e scrigno di un evento artistico di portata internazionale. Dopo le cinque mostre proposte annualmente dal 2004 ad oggi — ricordando le ultime, «Apocalisse. L’ultima rivelazione» (Illegio - Musei Vaticani 2007) e «Genesi. Il mistero delle origini» (lllegio 2008) —, è stata inaugurata oggi un’altra grande esposizione internazionale: «Apocrifi. Memorie e leggende oltre i Vangeli».

Presenti il card. Leonardo Sandri («Con gli apocrifi ci si istruisce, con i canonici ci si converte». PROLUSIONE TESTO INTEGRALE), prefetto della Congregazione per le Chiese orientali, l'on. Enrico Hullweck, in rappresentanza del ministro per i Beni e le attività culturali, Sandro Bondi, l’Ambasciatore d’Italia presso la Santa Sede, Antonio Zanardi Landi, l’architetto Roberto Cecchi, direttore generale peri Beni architettonici storicoartistici ed etnoantropologici del ministero per i Beni e le attività culturali, e il Soprintendente per i Beni storici, artistici ed etnoantropologici del Friuli-Venezia Giulia, Fabrizio Magani. Oltre ai vescovi di Udine, mons. Pietro Brollo, Gorizia, mons. Dino De Antoni, e Trieste, mons. Eugenio Ravignani, ai presidenti di Regione e Provincia, Renzo Tondo e Pietro Fontanini, al prefetto di Udine, Ivo Salemme, al presidente della Comunità montana della Carnia, Lino Not e al sindaco di Tolmezzo, Sergio Cuzzi.

Nel suo intervento, il parroco di Tolmezzo e Illegio e presidente del Comitato di San Floriano, mons. Angelo Zanello, ha voluto ricordare i terremotati dell’Abruzzo. «Noi friulani che conosciamo la passione dolorosa che riservano eventi, simili avendoli vissuti nella nostra generazione trentatré anni fa, siamo particolarmente vicini ai fratelli abruzzesi e partecipi del loro calvario – ha detto –. A loro tutta la nostra solidarietà di affetti e di aiuti concreti. Ciò che affermammo allora: ”Friul ch’al ringrazie di cur e nol dismentee”, oggi deve divenire verità del nostro agire».

«Il Comitato di san Floriano vuole sollevare il velo di mistero che spesso s’immagina avvolgere gli antichi scritti apocrifi, quelli che non entrarono nel canone delle Sacre Scritture, ma che lasciarono il segno in tanta parte della tradizione iconografica e devozionale cristiana – ha poi proseguito mons. Zanello –. Una esposizione di ottanta capolavori dell’arte europea a costituire un variegato panorama di pitture su tavola lignea, dipinti su tela, sculture, altari ed incisioni, dal medioevo al diciannovesimo secolo, conservati sia nelle più prestigiose sedi museali italiane ed europee, come nelle più piccole e sperdute cappelle e provenienti da diversi paesi d’Europa».

Perché proprio questo tema per la mostra del 2009? «Questi scritti non ispirati, alcuni dei quali letti e conservati dalle stesse comunità cristiane, conosciuti dalla Chiesa e dagli studiosi, sono il frutto dell’incontro tra devozione popolare, fantasia e alcune memorie orali talvolta trasmesse dalle prime generazioni credenti – ha spiegato mons. Zanello –. Non poche espressioni di fede cattolica sono state influenzate da questo repertorio di narrazioni talvolta ingenue, talvolta intelligenti». «Oggi alcuni scrittori, giornalisti, romanzieri, storici, gridano allo scippo di tali scritti e ne indicano l’importanza per “correggere” – a loro dire – la versione del cristianesimo imposta con i dogmi dalla Chiesa romana. Essi alludono a verità appositamente nascoste dal magistero ecclesiastico. L’indagine storica contemporanea, invece, rivela proprio l’antichità, l’attendibilità e l’autenticità dei Vangeli canonici. I cosiddetti “cristianesimi alternativi” impliciti in alcuni degli scritti apocrifi mostrano, ad una analisi critica, l’esatto contrario di ciò che la cultura contemporanea si attenderebbe: non un Gesù più umano, più concreto, più storico, bensì quella caricatura che rimarrebbe di Cristo se ne dimenticassimo la reale umanità, amplificandone in modo irragionevole gli aspetti soprannaturali e miracolistici. C’è dunque molta più serietà e storia nei Vangeli da sempre letti nella Chiesa, che in tutti gli Apocrifi».

Da Illegio, il Comitato di san Floriano vuole offrire «uno sguardo sull’universo culturale odierno, facendoci carico con rigore scientifico di indagare senza paure e senza pregiudizi i temi del dibattito contemporaneo: perciò abbiamo scelto di sollevare la questione della storicità dei Vangeli ispirati e del vero valore di quelli apocrifi, attraverso l’affascinante approccio dell’arte».



Ottanta capolavori, a costituire un variegato panorama di pitture su tavola lignea, dipinti su tela, sculture, altari ed incisioni, dal Medioevo ad oggi, selezionati dalle sedi museali più prestigiose d’Europa, come i Musei Vaticani, gli Uffizi di Firenze, la Galleria Borghese e la Galleria Doria Pamphilj di Roma, l’Accademia Carrara di Bergamo, la Galleria Tretyakov di Mosca, i Musei Reali di Arte e Storia di Bruxelles e diverse altre.

Nell’elegante e suggestiva sede della Casa delle Esposizioni si possono ammirare, tra e altre, opere di Giovanni Francesco Barbieri detto il Guercino, Albrecht Durer, Andrea Pozzo, Pomponio Amalteo, Ludovico Mazzolino, insieme ad antiche icone russe e bizantine.
Inoltre, Illegio espone eccezionalmente per un mese (fino al 18 maggio), lo straordinario dipinto «Il riposo durante la fuga in Egitto» di Caravaggio. Questo capolavoro, del 1596 circa, lasciò la storica Galleria Doria Pamphilj di Roma soltanto in tre occasioni nella sua storia, alla volta di Londra, Parigi, Washington. La Galleria ha però deciso che il prezioso dipinto di Caravaggio, sicuramente una delle opere più belle nella storia della pittura, uscirà una quarta volta dalla sua sede e sarà esposto ad Illegio.

Il curatore scientifico della mostra, come per le precedenti edizioni, è don Alessio Geretti, che esprime grande soddisfazione per questo prestito eccezionale, ma precisa al contempo che l’esposizione avrà molte altre opere di altissimo livello e affronterà temi iconografici di notevole interesse, in un articolato percorso che va dalla scultura lignea medievale fino ad importanti opere rinascimentali e barocche.
«Questo permetterà spiega il curatore — di riscoprire quanto a fondo l’immaginario collettivo cristiano sia stato integrato e arricchito da alcune pagine dei Vangeli apocrifi, sia contribuendo a determinare la forma tipica assunta dall’iconografia di determinati episodi canonici, come ad esempio l’Adorazione dei Magi, sia colmando i vuoti della narrazione scritturale con altri materiali compatibili con la fede, come quelli che raccontano l’infanzia di Maria o la sua Assunzione».

«Apocrifi. Memorie e leggende oltre i Vangeli» potrà essere visitata daI 24 aprile aI 4 ottobre 2009. Informazioni e prenotazioni al numero 0433/44445 e 0433/2045. Web: www.illegio.it
Orario: 10-19, lunedi chiuso (apertura eccezionale: 27 aprile, 4 maggio, 11 maggio, l°giugno, 17 agosto).
Biglietto intero: 7 euro - ridotto: 5 euro (studenti con meno di 25 anni; oltre 65 anni; disabili; gruppi di almeno 25 persone; religiosi; visitatori del Museo carnico di Tolmezzo; soci del Touring club ialiano) - Speciale: 3 euro, scolaresche - Gratis: sotto i 6 anni; giornalisti; guide professioniste; accompagnatori di disabili.

Foglio della Collaborazione Pastorale Di San Giorgio di Nogaro

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