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martedì 11 gennaio 2022

Morto l’ex tipografo Bassan, lavorò al Messaggero Veneto

 

Morto l’ex tipografo Bassan, lavorò al Messaggero Veneto

UDINE. «Era un tipografo coi fiocchi, esperto e attento. Quando lavorava, non guardava mai l’orologio. E per oltre trent’anni, dal 1970 al 2003, con le sue abili mani, ha impaginato le notizie del Messaggero Veneto».

Paolo Bassan, 84 anni, originario di San Giorgio di Nogaro, è mancato domenica 9 gennaio dopo un periodo di sofferenze incominciato lo scorso settembre quando aveva avuto un infarto. A ricordarlo così è il cognato Bruno Peloi.

Paolo Bassan era nato il 16 gennaio del 1937 e quindi, tra pochi giorni, avrebbe compiuto 85 anni. Lui e le sue due sorelle minori avevano perso il papà quando erano ancora ragazzini.

«E così, ad un certo punto – spiega sempre il cognato – Paolo, che era appunto il maggiore, si è ritrovato a fare da papà alle sorelline e a rivestire un ruolo fondamentale per l’intera famiglia.

Aveva infatti deciso di frequentare la scuola di tipografia del Tomadini di Udine – continua a raccontare Peloi – che insegnava anche un mestiere.

Conclusa la scuola, cominciò a lavorare proprio alla tipografia Tomadini e poi, nel ’70, quando io già lavoravo come correttore di bozze al Messaggero Veneto, venni a sapere che l’azienda cercava un bravo impaginatore.

Fu così che Paolo cominciò la sua lunga esperienza all’interno del giornale dove fu sempre molto apprezzato da tutti. Arrivò ai tempi in cui il quotidiano era diretto da Vittorino Meloni».

Quando era libero dagli impegni lavorativi, Paolo Bassan amava fare l’arbitro alle partite di calcio.

«Anche in quest’attività – sottolinea lo stesso Peloi – lo avevo coinvolto io e devo dire che aveva un carattere, mite, ma allo stesso tempo fermo nei suoi valori, che si conciliava in modo particolare con la funzione di arbitro.

Più in generale – prosegue il cognato – posso dire che era un persona buona e un gran lavoratore. Ci conoscevamo sin da quando eravamo giovani. Ai tempi, prendevamo insieme il treno che partiva alle 5.20 da San Giorgio di Nogaro, in modo da arrivare puntuali al lavoro alle 7 a Udine.

E insieme, in comproprietà, avevamo anche comprato la prima auto, una Cinquecento».

Paolo Bassan, che abitava in viale Leopardi, lascia le sorelle Mariagrazia – moglie di Bruno Peloi – e Renata e i nipoti. I funerali saranno celebrati nella chiesa del Carmine di via Aquileia. La data sarà comunicata a breve dai familiari.

A tutti loro le condoglianze del Messaggero Veneto.

Pubblicato su Il Messaggero Veneto

venerdì 26 novembre 2021

Addio a Brunato, ex politico del Pci e operaio dei Cantieri: era positivo al Covid

Addio a Brunato, ex politico del Pci e operaio dei Cantieri: era positivo al Covid



 SAN GIORGIO DI NOGARO. La comunità sangiorgina dice addio a Eugenio Brunato, 74 anni, deceduto mercoledì 24 all’ospedale di Udine dove si trovava ricoverato da qualche tempo: era risultato positivo al Covid-19.

A ricordarlo sono gli amici che rimarcano come «il pensiero di lui, e della sua vita, ci riporta a quei giovani che, anche a San Giorgio, partendo da una tradizione religiosa, si orientarono a sinistra con ideali di progresso e di giustizia sociale».

giovedì 4 novembre 2021

Messaggero Veneto di ELISA MICHELLUT : Parroco dal 21 novembre a Basiliano

 Don Gabriel Vasile Cimpoesu sarà il nuovo parroco di Basiliano e delle sei comunità limitrofe: Basagliapenta, Blessano, Orgnano, Variano, Villaorba e Vissandone. Sono dunque sette le comunità che saranno guidate da don Gabriel Cimpoesu, sacerdote di origine romena che l’arcivescovo ha designato quale successore di monsignor Dino Bressan. Don Cimpoesu, vicario parrocchiale delle sei parrocchie della Valcanale (Tarvisio, Cave del Predil, Fusine in Valromana, Camporosso, Malborghetto Valbruna e Ugovizza), lascia il Tarvisiano, dove ha prestato servizio negli ultimi anni.


«Interpreto questo nuova responsabilità – le parole del sacerdote – come una grande fiducia da parte dell’Arcivescovo nei miei confronti. Inizio con grande gioia questa nuova esperienza e sono sicuro che i cittadini mi aiuteranno in questo nuovo incarico. Vorrei conoscere personalmente tutti i miei parrocchiani. Cercherò di essere accogliente verso tutti e anche di coltivare la vera gioia che viene dall’amicizia con il Signore».

Nato nel 1976 a Roman, nel distretto romeno di Neamț, don Cimpoesu è stato ordinato sacerdote nel mese di giugno del 2001. Giunto in Italia dopo un periodo di missione in Costa d’Avorio, iniziò il suo servizio nell’Arcidiocesi di Udine nel 2018, quando l’arcivescovo gli assegnò la cura pastorale delle comunità di Tarvisio, Camporosso, Fusine in Valromana e Cave del Predil in qualità di vicario parrocchiale. Dall’anno successivo don Cimpoesu ampliò il suo ministero anche alle parrocchie di Ugovizza e Malborghetto Valbruna. Don Gabriel Cimpoesu ha un fratello sacerdote, don Rafael, che opera nella vicina Collaborazione pastorale di Moggio Udinese.

Don Gabriel Cimpoesu sostituirà, come detto, monsignor Dino Bressan, che è stato recentemente nominato parroco di Tricesimo, Ara e Fraelacco. L’ingresso ufficiale del nuovo parroco sarà celebrato domenica 21 novembre, alle 16, nel Duomo di Variano. Nel frattempo le parrocchie del comune di Basiliano saranno amministrate dal vicario foraneo, don Maurizio Zenarola. —

domenica 31 ottobre 2021

Dopo tre anni riparte il progetto della ciclabile dei tre comuni (di Francesca Artico-Messaggero Veneto 30 ottobre)

 Dopo più di tre anni, e la rinuncia dell’impresa vincitrice del bando, l’itinerario ciclo turistico tra i comuni di Porpetto, San Giorgio di Nogaro e Carlino, è pronto finalmente a partire con il lotto Statale 14-località Galli, non appena l’Ufficio tecnico di San Giorgio avrà stipulato il contratto con la Euroscavi Srl di Mirano, subentrata dopo che la Feroli & C. Srl di Tramonti di Sotto aveva dato forfait. Costo dell’opera 660 mila euro, di cui 300 messi a disposizione dell’ex Uti Riviera friulana e 330 di fondi propri di San Giorgio.


L’itinerario ciclabile, è un percorso legato al turismo lento che collegherà l’area delle risorgive e del biotopo di Porpetto, alle Valli da pesca, al bosco, e ai siti archeologici di Carlino, passando per il territorio di San Giorgio di Nogaro, i suoi corsi d’acqua e i paesaggi naturalistici. Il lotto in questione riguarda il tratto del percorso ciclabile in comune di San Giorgio che va dalla Statale 14 con via Toppo Wassermann (Strada provinciale 118) fino all’abitato di località Galli. Questo tratto di ciclabile era da tempo richiesto dagli abitanti della frazione di Zellina, essendo via Toppo una strada stretta e trafficata dove le biciclette non trovano posto. Percorrere questa strada in bicicletta è molto rischioso: ora verrà data finalmente risposta e allo stesso tempo collegherà i tre paesi. La precedente amministrazione comunale aveva fatto pressione sulla Regione Fvg e su Strade Fvg per la realizzazione di una rotatoria con annesso passaggio ciclabile all’intersezione tra la Sr14, via Toppo Wassermann (Sp 118) e via Boscat, all’ingresso di Zellina, per mettere in sicurezza anche l’attraversamento. Questo consentirebbe ai ciclisti di arrivare dalla Sr14 di Zellina a Carlino, dopo che l’amministrazione carlinese completerà il suo tratto della ciclabile.

Per dare continuità al percorso che da Porpetto arriva a San Giorgio, invece il Comune di San Giorgio a seguito di un accordo con quello di Porpetto, realizzerà la cinquantina di metri in territorio porpettese per unire i due tratti del percorso. A oggi, infatti, la ciclabile porpettese arriva fino alla nuova rotonda: mancano pochi metri per ricongiungersi con quella sangiorgina, e questi metri vanno realizzati.

L’opera denominata “Opere di realizzazione del percorso ciclo-turistico per il collegamento tra i comuni di Porpetto- San Giorgio di Nogaro e Carlino, Primo Lotto”, per la spesa complessiva di euro 660 mila euro, era stata inserita nel Piano Triennale delle Opere Pubbliche 2018-2020 e con successiva variazione di bilancio di previsione si era provveduto alla copertura della maggiore spesa di euro 330 mila euro con fondi propri dell’amministrazione comunale di San Giorgio di Nogaro. —


venerdì 27 agosto 2021

Impianto su 75 ettari previsto nella zona dell’Aussa Corno Il vicesindaco: «Avevamo proposto l’utilizzo di altri spazi»

 

Chiesto alla Regione l’ok al parco fotovoltaico Scavalcato il Comune

Impianto su 75 ettari previsto nella zona dell’Aussa Corno Il vicesindaco: «Avevamo proposto l’utilizzo di altri spazi»



SAN GIORGIO DI NOGARO


È stata avviata in Regione il 19 agosto la procedura di Valutazione di impatto ambientale (Via) per la realizzazione di un parco fotovoltaico da 75 ettari, pari a 125 campi di calcio, nella zona dell’Aussa Corno a San Giorgio di Nogaro. Lo ha notificato la Direzione regionale Ambiente, Energia e Sviluppo sostenibile, alla società proponente (il Gruppo Envalue che così bypassa il Comune), all’Arpa Fvg, al Comune di San Giorgio, al Consorzio bonifica pianura friulana, alla Soprintendenza archeologica belle arti e paesaggio del Fvg, e alle varie direzioni regionali coinvolte, ricordando che la domanda di Via era stata presentata il 30 luglio scorso.

Come spiega il vicesindaco Massimo Vocchini l’amministrazione comunale, chiamata a dare la conformità urbanistica al progetto – dopo varie e controverse prese di posizione sulla realizzazione del parco che hanno creato ulteriori difficoltà agli equilibri di maggioranza – «aveva inviato alla Regione una lettera sottoscritta dall’intero consiglio comunale, in cui si invitava a definire con precisione quali aree destinare all’utilizzo di questi insediamenti non avendo il Comune competenze in merito. Avevamo proposto l’utilizzo di aree in disuso o di bonifica o, ancora – riferisce Vocchini – le coperture dei tetti, in attesa dell’approvazione del dispositivo di legge allo studio della Regione. Non siamo contrari al fotovoltaico come energia pulita, ma i Comuni non possono essere lasciati soli. Anche il Governo legiferi in merito».

Dell’avvio della procedura di Via parla anche Cristian Sergo, consigliere regionale dei M5s, affermando che «è stato finalmente depositato il progetto della società del Gruppo Envalue a San Giorgio e parte la procedura di verifica di assoggettabilità alla Via e contestuale valutazione di incidenza per la realizzazione dell’impianto. È il terzo impianto presentato negli ultimi mesi in zona. Dopo tanto parlare e discutere, inutilmente, l’ultima parola sull’autorizzazione spetterà alla Regione. Qualsiasi sia la decisione, la stessa dovrà essere recepita dal Comune che al massimo può nei prossimi 30 giorni proporre le proprie osservazioni agli uffici regionali. Già in passato – ricorda Sergo –, per gli altri due impianti molto più piccoli di questo a San Giorgio, la Regione aveva considerato inammissibili le domande, ma aveva dato comunque parere favorevole con alcune prescrizioni nella procedura di verifica. Non si parla però dell’intento di realizzare un ulteriore impianto da 2 Mw da mettere a disposizione della comunità sangiorgina (che potrebbe perdere i 154 mila euro della compensazione), né dove lo stesso verrebbe installato. Noi valuteremo il progetto come già fatto per altri, che interessa 75 ettari di terreno agricolo coltivato, vicinissimo alla laguna». —

mercoledì 11 agosto 2021

Parroco di trasaghis, capellano a San Giorgio di Nogaro

 

Addio a don Fausto Quai, parroco di Trasaghis

Originario di Susans, frazione di Majano, aveva 81 anni, 27 dei quali trascorsi in Germania dove era stato inviato dalla Curia

TRASAGHIS. È morto don Fausto Quai, parroco di Trasaghis e religioso emigrante in Germania. Don Fausto Quai è mancato domenica sera a 81 anni nella sua casa a Susans di Majano: un anno fa era stato colpito da una malattia che nonostante le cure dei parenti e dei sanitari non è riuscito a sconfiggere.

Quella di don Fausto Quai è stata una vita dedicata alla chiesa, nel corso della quale si è sempre distinto per la sua bontà e la volontà di aiutare chi aveva più bisogno. Fausto Quai era nato nel 1940 a Susans e nel 1966 era stato ordinato sacerdote dal vescovo Giuseppe Zaffonato: le sue prime esperienze di parroco le fece a Udine, in seguito a San Giorgio di Nogaro e poi a Liaris di Ovaro.

La Curia di Udine lo mandò a servire la comunità religiosa in Germania dove ha vissuto per 27 anni: tra le città in cui ha operato ci sono Rasstatt in Baden-Württemberg, Saarbrücken e Saarlouis nel Saarland. «Ci fu un momento – racconta Lisa Cagliotti, che si è presa cura di lui negli ultimi 28 anni – in cui interpellò il console di Stoccarda chiedendo una mano per potersi recare nelle carceri di Ravensburg a fare lezione ai detenuti che non avevano la terza media.

Don Fausto raccontava che faceva 90 chilometri per aiutare quelle persone: gli volevano tutti bene». Raggiunti i 60 anni, don Fausto avrebbe dovuto andare in pensione ma piuttosto che ritirarsi preferì tornare in Friuli per rimettersi a disposizione della comunità.

Tornato a casa, diede inizialmente una mano a Majano e per un breve periodo a Lignano, finché nel 2006, con l’assenso di monsignor Pietro Brollo, divenne parroco di Trasaghis. Don Fausto si diede da fare per sistemare la chiesa di Santa Margherita nel capoluogo ma servì anche le chiese di Braulins e Peonis. Uomo di cultura, era un grande lettore e amava occuparsi delle sue viti.

«La scomparsa di don Fausto – fa sapere il sindaco Stefania Pisu – ha suscitato grande commozione nella comunità: ci ha lasciato dopo aver combattuto fino all’ultimo contro la malattia ma noi vogliamo ricordarlo sorridente come in occasione del suo 80esimo compleanno che abbiamo festeggiato a febbraio 2020, a Braulins».

A farsi interprete del cordoglio nella comunità di Majano è il sindaco Raffaella Paladin. Don Fausto Quai lascia i nipoti Alessandra e Gianluca e la signora Lisa. I suoi funerali saranno celebrati mercoledì nella chiesa di Trasaghis alle 16.30: il suo corpo sarà tumulato nel cimitero di Susans. 

venerdì 2 dicembre 2016

Traffico di abiti usati e donati


Il "Partito dei poveri" usava i profughi per il traffico di abiti usati e donati
FRIULI VENEZIA GIULIA - Con l'operazione “restyling” la Guardia di ... nascosto e ben sorvegliato, a San Giorgio di Nogaro, in provincia di Udine.


Rivendevano abiti usati raccolti per fini umanitari: quattro denunciati - Video
Scoperto traffico di rifiuti dal Friuli alla Campania In meno di due anni ... nascosto e ben sorvegliato, a San Giorgio di Nogaro da dove venivano poi ...

venerdì 1 luglio 2016

Nonno si, ma ancje Cristian di san Zorz, prega per lui

Pubblico l'articolo del Messaggero Veneto ma penso che Adelio sia stato contento di essere un buon "Cristiano", uomo completo, partecipe di una comunità civile e religiosa! E' raro trovarne o forse non abbiamo occhi per vederli...oppure non abbiamo la capacità di vivere come loro....Mandi Adelio da un piccolo scriba.



Il “nonno” di San Giorgio si è spento a 104 anni

sabato 5 dicembre 2015

A dieci anni dalla Consacrazione del Duomo di San Giorgio di Nogaro

Lavori di sistemazione, duomo chiuso per un mese

SAN GIORGIO. Inizieranno, dopo la pausa estiva, i lavori di rivisitazione e risistemazione, secondo le norme liturgiche, dell'interno del Duomo di San Giorgio di Nogaro, interventi che comporteranno la sua chiusura per circa un mese. In quel periodo le messe settimanali verranno celebrate nella chiesa della Madonna, mentre quelle domenicali si celebreranno nella Casa della Gioventù. E' ferma intenzione del parroco ultimare gli interventi, che daranno un nuovo volto al luogo di culto, per novembre, cioè per il cinquantesimo anniversario della sua «benedizione» (in quanto non è stato consacrato), in quell'occasione ci sarà la cerimonia della «dedicazione», ossia della consacrazione. Dopo le recenti opere di restauro e ristrutturazione dell'esterno, per i quali sono stati spesi circa 280 mila euro, ora si dovrà provvedere all'interno come ha spiegato il parroco, don Livio Carlino, durante un apposito incontro, di qualche giorno fa, con i parrocchiani ai quali ha mostrato i progetti di risistemazione, progetti che verranno esposti in Duomo a partire da questa settimana, ma che già hanno avuto il parere favorevole dei fedeli.
Le opere interne, riguarderanno la sistemazione definitiva del presbiterio (parte murarie, lucidatura del pavimento, marmi per rialzare il presbiterio, la rimozione di alcune strutture costruite negli anni passati, per le quali si spenderanno circa 40 mila euro), il rifacimento dell'impiantistica, la riattivazione della vecchia fonte battesimale. L'altare, l'ambone e la sede presbiterio, per ora resteranno in legno e successivamente realizzati in pietra. Per questi non è stata ancora quantificata la spesa. Per gli arredi, ci sono già state offerte da parte di alcuni parrocchiani per acquistare dei banchi a ricordo di qualche familiare.
Francesca Artico














Foglio della Collaborazione Pastorale Di San Giorgio di Nogaro

Tutto sull'arrivo del nuovo arcivescovo Mons. Riccardo Lamba

  LA CHIESA UDINESE ACCOGLIE IL NUOVO ARCIVESCOVO MONS. RICCARDO LAMBA Un momento storico, di grande solennità e festa, sarà celebrato domen...