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mercoledì 11 ottobre 2023

Manca il prete che dice Messa? «Ecco le nostre liturgie con diaconi e laici»(da Avvenire 10 ottobre 2023)

 Domenica scorsa il diacono permanente Andrea Venturini si è presentato davanti all’altare di due chiese dell’arcidiocesi di Udine per annunciare che l’Eucaristia non ci sarebbe stata. «Oggi il sacerdote non può essere presente - ha spiegato -. Così celebreremo insieme la liturgia della Parola». Erano in settanta in una parrocchia; in trenta nell’altra. E nessuno si è stupito a Ospedaletto di Gemona e Campolessi di Gemona quando Venturini ha preso il posto del prete per la celebrazione festiva. «La gente sa che non è una Messa se entra un diacono o un laico, invece del presbitero - racconta lo stesso Venturini che è marito, padre e nonno -. Ma ogni volta teniamo a ribadire che la liturgia in assenza del prete non va equiparata alla Messa, anche se viene distribuita la Comunione». Non accade tutte le domeniche che nella zona pastorale di Gemona del Friuli l’Eucaristia sia “sostituita” dalla liturgia della Parola. Cinque parrocchie con numerose chiese sparse sul territorio. «I preti sono sufficienti nell’ordinario per coprire le celebrazioni festive. Però, se ne manca anche uno solo, qualche comunità resta scoperta», dice il diacono. Allora tocca a lui. «I fedeli sono ormai abituati. E, soprattutto nelle aree meno vicine ai centri più popolosi, il fatto che non si chiuda la chiesa e non si sospendano le celebrazioni viene visto in maniera positiva: è considerato un gesto d’attenzione alle comunità più ridotte e lontane», aggiunge Venturini.

L’arcidiocesi di Udine ha imboccato da tempo questa strada. «Già negli anni Novanta c’era stata una sperimentazione. Tuttavia è nell’ultimo decennio che l’opzione ha preso campo», ripercorre Venturini. Diaconi e laici possono guidare i riti basati sul sussidio del 2020 “Liturgia festiva in assenza di celebrazione eucaristica” con la presentazione dell’arcivescovo Andrea Bruno Mazzocato. Un testo dove si ribadisce la centralità dell’Eucaristia ma in cui si prende atto che, «a causa della diminuzione del numero dei presbiteri, in alcune zone si rileva ormai l’impossibilità di garantire in ogni parrocchia la celebrazione eucaristica domenicale». È ciò che avviene in varie diocesi dell’Italia, in particolare del Centro-Nord, dove la prospettiva della liturgia della Parola che subentra in caso di necessità alla Messa è entrata nella prassi pastorale.

Vicenza risale al 2018 il documento diocesano “L’assemblea domenicale nell’impossibilità della celebrazione eucaristica”. «Liturgia della Parola e liturgia della Comunione sono i due cardini», spiega Graziano Cazzaro. Impiegato comunale, sposato, è uno dei laici a cui è successo di presiedere l’appuntamento festivo quando il sacerdote non c’era nella sua unità pastorale: quella di Barbarano-Mossano-Villaga. «Abbiamo due preti residenti e altri due di aiuto», spiega. Accade che qualcuno manchi. Ma nessun incontro settimanale intorno all’altare viene cancellato. «Si tiene in altra forma - precisa Cazzaro -. È un modo per celebrare comunque il giorno del Signore. Sono liturgie preparate, accompagnate dal canto, che la nostra gente accoglie senza difficoltà». Neppure se un laico si presenta all’ambone. «Tutti sanno chi sono all’interno delle parrocchie», ribatte.

Nell’arcidiocesi di Torino sono le piccole comunità rurali o di montagna ad avere le liturgie della Parola se la Messa festiva non “arriva”. A guidarle i diaconi. «Sotto stretta sorveglianza - avverte don Alexandru Rachiteanu, addetto dell’Ufficio liturgico -. Perché è il vescovo che insieme ai moderatori delle unità pastorali incarica i diaconi a svolgere questo servizio in paesi con pochi abitanti. E perché questa possibilità non vada a discapito dell’Eucaristia: infatti la stessa comunità destinataria è invitata a spostarsi per partecipare alla Messa». In quest’ottica l’arcivescovo Roberto Repole ha lanciato nella sua Lettera pastorale il progetto dei Centri eucaristici. «Sono fari per più parrocchie dove l’Eucaristia viene celebrata in tutta la sua dignità e dove le comunità possono ritrovarsi intorno alla mensa del Signore in pienezza, valorizzando i diversi ministeri».


mercoledì 20 ottobre 2021

ilponte.com ci informa su Koinè

 Koinè, tre giornate fare il punto sui temi più attuali del settore e dare impulso con esposizioni e convegni alla ripartenza della filiera del sacro. La manifestazione organizzata da Italian Exhibition Group (IEG) dedicata ad aziende e operatori del culto, torna in presenza con la 19esima edizione della rassegna più prestigiosa e innovativa di settore sul panorama nazionale in programma al quartiere fieristico di Vicenza dal 24 al 26 ottobre.

L’evento è biennale, e dal 1989 gode del supporto attivo della Conferenza Episcopale Italiana e del patrocinio della Diocesi di Vicenza. Si colloca in una stagione e in un momento decisivo per sostenere le dinamiche di business e dialogo tra i protagonisti del settore dopo il freno ai mercati imposto dalla pandemia.
Un orizzonte temporale dai tratti strategici per l’incontro fra operatori in vista degli ordini legati a cerimonie e attività liturgiche di fine anno, scelto da IEG in filo diretto con i principali player e protagonisti del comparto per sfruttare le opportunità legate alla ripresa della mobilità internazionale, fattore decisivo per la ripresa di settore e per l’accesso delle eccellenze del Made in Italy del comparto sui mercati esteri.
KOINÈ 19 propone un’area espositiva che accoglie il meglio della produzione nazionale e internazionale di articoli devozionali, i prodotti per la liturgia, l’arredo, l’edilizia, il turismo religioso, e con un intenso programma di eventi e convegni promossi e realizzati grazie all’impegno del Comitato Scientifico di Koiné Ricerca sui temi di stretta attualità per la filiera del sacro.
Ad aprire Koinè 2021 sarà il convegno dal titolo Il Fonte Battesimale. Linee interpretative e di progettazione, con la fattiva collaborazione dell’Ufficio Nazionale Liturgico e dell’Ufficio per i Beni Culturali Ecclesiastici e l’Edilizia di Culto della CEI. In mattinata anche l’appuntamento con La domotica applicata alle chiese, mentre – nel pomeriggio – sarà la volta de Il Luogo del Commiato. Antropologia, Architettura, Pastorale  I Passi come cura dello spirito Cammini di fede e Pellegrinaggi come risorsa del Turismo Religioso. Oltre al Church Building Innovation Forum, appuntamento strategico per a presentare le best practice dell’architettura sacra tra materiali, prodotti e tecnologie innovative, la giornata di lunedì 25 ottobre prevede due momenti di studio: liturgico il primo (La terza edizione italiana del Messale Romano. Rinnovamento della comunità ecclesiale nel solco della riforma liturgica), dedicato agli artisti il secondo (Immagine e immagini per le chiese artisti ed esperienze a confronto).
Lunedì 25 e martedì 26 è previsto l’appuntamento con Ora viene il bello, il Turismo e la cura dell’anima, organizzato in collaborazione con l’Ufficio Nazionale per la Pastorale del Tempo Libero, turismo e sport della CEI e Il premio di Architettura Sacra “Frate Sole” – Incontro con i protagonisti, in collaborazione con la fondazione Frate Sole. Martedì 26 ottobre la giornata di studio Ha ancora senso adeguare le Chiese oggi? – L’adeguamento delle cattedrali italiane e il laboratorio esperienziale su L’arte floreale a servizio della liturgia.

Foglio della Collaborazione Pastorale Di San Giorgio di Nogaro

Tutto sull'arrivo del nuovo arcivescovo Mons. Riccardo Lamba

  LA CHIESA UDINESE ACCOGLIE IL NUOVO ARCIVESCOVO MONS. RICCARDO LAMBA Un momento storico, di grande solennità e festa, sarà celebrato domen...